CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> M >> MI >> MIC

Frasi che contengono la parola michelangelo

, del quale recentemente il Vaticano ha aperto gli archivi agli studiosi: fra i preziosi documenti catalogati vi sono migliaia di note, progetti, contratti, ricevute, corrispondenze (ad esempio fra Michelangelo e la

a Roma, progettata da Michelangelo, esprime una concezione nuova dello spazio pubblico, in cui si contrappongono una complessa combinazione di movimenti: il moto rettilineo ascensionale della scala di accesso e quello circolare intorno alla

. Ai figli cadetti di famiglie patrizie era di solito riservata la carriera ecclesiastica o militare, ma Michelangelo, secondo la tradizione, aveva manifestato fin da giovanissimo una forte inclinazione artistica, che nella biografia di

Gli ultimi decenni di vita di Michelangelo sono caratterizzati da un progressivo abbandono della pittura e anche della scultura, esercitata ormai solo in occasione di opere di carattere privato. Prendono consistenza invece numerosi progetti architettonici e urbanistici, che proseguono sulla strada della rottura del canone classico, anche se molti di essi vennero portati a termine in periodi seguenti da altri architetti, che non sempre rispettarono il suo disegno originale

che conteneva una biografia di Michelangelo, la prima scritta di un artista vivente, in posizione conclusiva dell'opera che celebrava l'artista come vertice di quella catena di grandi artefici che partiva da

, ma non si era instaurato un rapporto sufficientemente consolidato da permettere all'aretino di interrogare Michelangelo. Si trattava della prima biografia di un artista composta quando era ancora in vita, che lo indicava come il punto di arrivo di una progressione dell'arte italiana che va da

I Dialoghi romani, essendo stati scritti prima delle opere di Doni, Vasari, Dolce e Condivi, risultano un fonte primaria per quel che riguarda la conoscenza di Michelangelo. vd. Elisabetta Di Stefano,

, che cercava di tirare l'acqua al proprio mulino screditando il fiorentino Michelangelo e promuovendo invece il suo conterraneo Raffaello. Le risorse papali, per quanto immense, non erano comunque infinite e Bramante, impegnato nella difficile impresa della ricostruzione di San Pietro fece mettere in secondo piano il progetto della

, le cui grazie erano contese da entrambi. Probabilmente dietro l'assassinio di Ranuccio c'erano anche questioni economiche, forse qualche debito di gioco non pagato dal pittore, o addirittura questioni politiche: la famiglia Tommasoni infatti, era notoriamente filo-spagnola, mentre Michelangelo Merisi era un protetto dell'ambasciatore di Francia

ad esempio fu particolarmente impressionato dalla rilevante massa della statua e dal suo aspetto sensuale, in particolare nella rappresentazione delle figure maschili. Molti dei lavori di Michelangelo successivi alla scoperta, come il

, a simboleggiare la forza sia fisica (Ercole) sia intellettuale (David) dei fiorentini e della Signoria, ma questa seconda statua non fu mai realizzata da Michelangelo e solo in seguito venne scolpita da

. La basilica petriana, infatti, versava in uno stato assai eterogeneo: se gran parte dei progetti di Michelangelo vennero attesi, con la costruzione della cupola e di un corpo a pianta centrale, una parte considerevole della navata originale continuava a rimanere in piedi, tra l'altro in precarie condizioni di conservazione. Pertanto, la fabbrica antica venne smantellata, e si decise di mutare il prestigioso complesso michelangiolesco. Venne quindi bandito un concorso al quale vennero invitati architetti di fama:

, sulle impalcature del Fondaco dei Tedeschi. Morto era reduce da un prolungato soggiorno fiorentino, scrive sempre Vasari, dove si era recato per conoscere Leonardo e Michelangelo che qui lavoravano. Anche qui elementi politici si mescolano alla rappresentazione sacra, come il tema della riappacificazione, che rimandava a quella sorta di

, nella rappresentazione di una processione celebrativa della vittoria delle fede cristiana e dell'avvenuta e rinnovata pace tra Venezia e Roma. Ancora, come si vede, un tema civico e politico per un'opera che si richiama esplicitamente allo stile romano di Michelangelo e Raffaello filtrato attraverso

Spesso i giovani artisti venivano anche ospitati nel palazzo da Lorenzo, come successe per esempio a Michelangelo che visse l'adolescenza a palazzo. Inoltre grande spessore culturale era dato dalla frequente presenza del circolo

, in cui Michelangelo presenta a Lorenzo una statua da lui realizzata, ma facendola passare per antica. Quando Lorenzo scopre il trucco, paternamente, fa notare a Michelangelo che i vecchi satiri non hanno i denti

We found him lame in bed, of a scalded foot (or leg). There no inactive, though sixty-seven years old, but hard-working on a bed covered with books sat he up like one of the Antique patriarchs, or a dying Michelangelo. Thus and there was he making in the leaves of a great book (folio) the sublimest designs from his (not superior) Dante.

fu sicuramente un capolavoro, incredibilmente in bilico tra il tema religioso e lo svolgimento profano, innegabilmente sensuale, nel corpo nudo di Cristo pieno di richiami a Michelangelo e alla statuaria antica

, i monumentali gradini centrali, di forma ellittica come una immaginaria colata di pietra, sono un'invenzione originale di Michelangelo; questa particolare linea curvata fu usata anche nei sepolcri medicei della

La sala di lettura contrasta, con le sue proporzioni ampie e distese, con il vestibolo. Lo spazio, un lungo e ampio corridoio con banchi lignei, fu quasi interamente disegnata da Michelangelo, compreso il soffitto e gli stessi banchi. Ispirata nello sviluppo longitudinale e nell'ampia finestratura su entrambi i lati alla biblioteca di

che riprende la partizione del soffitto. Tribolo, di ritorno da Roma dove aveva incontrato Michelangelo per avere indicazioni e istruzioni per il cantiere, riporta una tecnica realizzativa ancora in parte da chiarire

L'abbazia, guidata dall'abate Michelangelo Galiucci, altro entusiasta propugnatore delle reazione, costituiva un centro di arruolamento dei borbonici, di raccolta di notizie e di smistamento delle armi. Questo grazie alla presenza del Montieri e alle ripetute visite del giovane sacerdote Eugenio Ricci che faceva la spola con Roma. Quest'ultimo era un pupillo del segretario di stato cardinale

fiorentino Piero Rosselli, il quale aveva ascoltato la notizia dalla voce del papa stesso. La precipitosa fuga da Roma di Michelangelo, per via degli intrighi che avevano bloccato il suo grandioso progetto della

Arte povera: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabbro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio

. Sebbene fosse stato accantonato il gigantesco mausoleo iniziale, l'opera era ancora molto monumentale, con un corredo scultoreo decisamente ricco, e Michelangelo si mise subito all'opera. Tra le prime opere completate ci sono appunto i due

a dare il maggior impulso di sviluppo e rinascita di Civitavecchia. Fu sotto il suo pontificato che iniziarono i lavori della fortezza, progettata dal Bramante, ma che prese il nome di Michelangelo, anche se quest'ultimo, su commissione di

, che cercava di tirare l'acqua al proprio mulino screditando il fiorentino Michelangelo e promuovendo invece il suo conterraneo Raffaello. Le risorse papali, per quanto ingenti, non erano comunque infinite e Bramante, impegnato nella difficile impresa della ricostruzione di San Pietro fece mettere in secondo piano il progetto della

Tra i condannati in primo grado, sono stati assolti per intervenuta prescrizione l'ex vice dirigente del reparto mobile di Roma Michelangelo Fournier e l'ex sovrintendente capo di Catanzaro Luigi Fazio

A funzionare era soprattutto l'industria per la lavorazione di prosciutti molto richiesti, a cura di nomi di antica generazione come Nicola Colarusso, Stefano La Verde, Michelangelo Ciarcia, Saverio Ciarcia, Fiore Nardone, Antonio De Roma, Francesco Addonizio, Carmine Addonizio, Federico Nardone.

Anche se l'influenza dell'arte italiana si diffuse in fretta, essa a sua volta trasse molto dai pittori fiamminghi del XV secolo, basti pensare che la Madonna di Michelangelo fu basata su un'opera di

Confina a nord con il comune romagnolo di Verghereto, ad ovest con i comuni di Chiusi della Verna e Caprese Michelangelo, ad est con quello di Badia Tedalda e a sud con quelli di Anghiari e Sansepolcro. Il nucleo storico si insedia su un bacino naturale tracciato dalla confluenza del fiume

costituita da un ampio corpo centrale rettangolare affacciato su via Michelangelo Buonarroti, aperta nella parte centrale, rientrante, da un portico a quattro archi, a cui corrisponde al piano superiore un analogo

. Lo scultore, per invecchiare il bronzo, ha usato degli acidi particolari per donargli una patina grigio ferro cosparsa di crepe, fessure e buchi rendendola simile alle opere di Michelangelo che sotterrava le sue opere per invecchiarle.

e l'opposizione di un procuratore aggiunto, Michelangelo Russo della Repubblica al progetto originario, l'area d'intervento fu spostata nel centro cittadino, dove sorgeva il dismesso scalo merci. Nel

su un possibile coinvolgimento di Michelangelo nella creazione del profilo si fonda sulla forte somiglianza di quest'ultimo con un profilo disegnato dall'artista, databile agli inizi del XVI secolo, oggi conservato al

Nell'abituale contesa tra Raffaello e Michelangelo alla corte papale fu naturale per il Buonarroti aiutare l'amico veneziano offrendogli i propri disegni per la pala, in particolare per le figure del Salvatore e di Lazzaro (del quale resta un disegno autografo al

Tra i soggetti decorativi minori della volta ci sono i putti-cariatide che decorano, a coppie, i plinti dipinti ai lati dei troni dei Veggenti. Essi simulano altorilievi in marmo e sono atteggiati a reggere la cornice che inquadra tutta la parte centrale della volta. Nelle coppie di ciascun seggio, Michelangelo, come nei

raffigurante il Dantes Adriaticus; poco oltre la maschera funeraria di Napoleone Bonaparte e alcuni oggetti realmente appartenuti al condottiero francese durante il periodo di esilio trascorso a Sant'Elena. Sul lato opposto gessi che riproducono il busto di Michelangelo e, nella nicchia sopra il divanetto, il celebre

di Michelangelo, troviamo a fianco della vasca da bagno una ricca collezione di piastrelle di ceramica da parete di produzione persiana, alcune delle quali risalenti anche ai secoli XVII e XVIII. Sul tavolo oggetti da toeletta di Buccellati in argento e pietre, vetri

e probabilmente Dante o ignorava che Cesare era un tiranno oppure non conosceva le lodi unanimi che gli scrittori antichi tributavano a Bruto. Nel tentativo di difendere Dante, Michelangelo rispondeva ricorrendo all'interpretazione del Landino per cui i personaggi di Cesare, di Bruto e di Cassio nella

) (l'altezza si riferisce solo al primo ordine e alle statue immediatamente al di sopra, stando a una probabile copia del Sangallo di un disegno di Michelangelo) composta da tre ordini che, dalla base, andavano restringendosi gradualmente, in una sorta di

Chiesa dell'Addolorata o di San Francesco da Paola. edificata nel XVII secolo, sorge in Piazza Rossetti, ha interno a navata unica con cappelle laterali tra cui una dedicata alla Madonna del Rosario e una a don Cesare Michelangelo d'Avalos.

si sarebbe verificata la scoperta della statua, aveva ordinato a Michelangelo, suo scultore di fiducia, il completamento dell'opera con l'aggiunta degli arti e della testa; l'artista avrebbe declinato la proposta giudicando il

, che raccolse qui una collezione di opere dell'illustre avo e fece decorare la galleria del primo piano con affreschi sulla vita di Michelangelo, eseguiti da alcuni importanti pittori dell'epoca come

Jerry, produttore discografico in pensione, e sua moglie Phyllis giungono a Roma per incontrare la figlia Hayley, innamoratasi di un avvocato italiano, Michelangelo; Jerry si ritrova a occuparsi della carriera del futuro consuocero Giancarlo, un originale cantante d'opera, in quanto canta benissimo, ma solo sotto la doccia.

L'artista era ormai teso alla conquista del nuovo mezzo espressivo, fatto di rapide e larghe pennellate, o anche di colore modellato con le dita, con un effetto finale simile al non finito di Michelangelo

nella rappresentazione di una processione celebrativa della vittoria della fede cristiana e dell'avvenuta e rinnovata pace tra Venezia e Roma. Ancora, come si vede, un tema civico e politico per un'opera che si richiama esplicitamente allo stile romano di Michelangelo e Raffaello filtrato attraverso

(Viale Michelangelo, Piazza Cosimo Fanzago, Via Vincenzo D'Annibale, Via S. Gennaro ad Antignano, Largo Antignano, Via Antignano, Via Don Luigi Sturzo, Via Case Puntellate, Cavone Case Puntellate), ad Ovest con i quartieri

Dopo un lungo addestramento fisico e spirituale nel segreto del sottosuolo cittadino, dove risiedono, gli ormai adolescenti Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo (che prendono i nomi da quattro protagonisti del

) destinato a chiudere l'armadio delle carte personali di Cosimo I nell'appartamento del duca in Palazzo Vecchio progettato dal Vasari, nel quale il Danti offre un'inequivocabile dichiarazione di adesione alla maniera di Michelangelo e rappresenta nel riquadro centrale il

Opera di Giorgio Agricola de l'Arte de Metalli partita in XII Libri... Aggiugnesi il libro del medesimo autore, che tratta de gl'animali di sottoterra, da lui stesso corretto, e riveduto. Tradotti in lingua toscana da M. Michelangelo Florio fiorentino, Per Hieronimo Frobenio et Nicolao Episcopio

, storico doppiatore di Michelangelo in tutte le serie animate e nel telefilm fino a quel momento, questa volta ha la parte di Tommy, un ladruncolo che viene messo fuori gioco da Raffaello all'inizio del film.

Florio sarebbe giunto a Londra, dove avrebbe tradotto in inglese il cognome della madre Giuditta Crollalanza. L'autore tuttavia non cita nessun documento a sostegno della sua tesi, affibbiando apparentemente a Giovanni Florio il nome del padre, Michelangelo

ad esempio fu particolarmente impressionato dalla rilevante massa della statua e dal suo aspetto sensuale, in particolare nella rappresentazione delle figure maschili. Molti dei lavori di Michelangelo successivi alla scoperta, come lo

) lasciano immaginare, mossi piuttosto da intenti di autodifesa dettati dallo stesso Michelangelo, desideroso innanzitutto di discolparsi dalle accuse e le polemiche relative ai ritardi nella creazione della

Le cause del dissenso risiedono nell'analisi e comprensione delle tecniche utilizzate da Michelangelo, ed il conseguente approccio tecnico dei restauratori nel metter mano su quest'opera. Un dettagliato esame degli affreschi delle

I restauratori anziani, che avevano preso parte al restauro degli anni trenta, erano stati intervistati nella fase preparatoria del restauro attuale. Essi avevano affermato che Michelangelo aveva lavorato sugli affreschi

I restauratori sono partiti dal presupposto che tutti gli strati di grasso e sporcizia sulle volte fossero il risultato della combustione delle candele. Contrariamente a questa visione, James Beck e numerosi artisti hanno suggerito che Michelangelo abbia usato il

. Mentre Adamo rivolge lo sguardo a Dio, Egli guarda l'uomo direttamente, e sotto il braccio protettivo di Dio, Eva gira i suoi occhi di lato, con uno sguardo di ammirazione per il suo futuro marito. Ripetutamente, Michelangelo dipinse sguardi eloquenti sui volti dei propri personaggi. La maggior parte di questi sguardi sembrano essere stati dipinti a

, venne rivalutata, tanto che all'epoca il Cardi venne considerato il grande riformatore dei canoni rinascimentali che indusse i pittori ad abbandonare l'imitazione di Michelangelo per adottare uno stile diverso impostato sulla tradizione e sul realismo del bel disegno toscano

, l'incarico di affrescare due grandi pareti una accanto all'altra, nel salone del consiglio comunale a Palazzo Vecchio. Entrambi dovevano dipingere due vittorie fiorentine: Leonardo appunto quella di Anghiari, Michelangelo quella di

. Ebbe la fortuna di ricevere uno dei due appartamenti dotati di un enorme terrazzo sotto la cupola del Michelangelo. Il terrazzo, che si presentava del tutto spoglio agli inizi, divenne presto un giardino fiorito, e il luogo di ritrovo degli artisti che seguivano la Messa degli Artisti da lui fondata.

accompagna Minerva con lo scudo pisano, seguiti da un Genio della Vittoria e un festoso corteo in cui compaiono i protagonisti della rinascita (Guido Guidi, Luca Martini, Tribolo, Michelangelo e lo stesso Pierino), scacciando i vizi all'ombra di una personificazione dell'Arno

Sebastiano Panizza, Laura Jantunen, Davide Marchesino, Riccardo Guadagnini, Michelangelo Filippi, Gianni Torta, Silvia Dal Dosso, Jacopo e Carlotta Cunial, Linnea Merzagora, Biagio Cattano, Caterina Lani.

, quando Michelangelo, dopo essersi schierato pubblicamente per la Repubblica Fiorentina contro i suoi committenti Medici, fu riaccolto sotto l'ala protettiva della famiglia a condizione di mettersi al loro servizio, prima di tutto terminando i progetti in San Lorenzo. Fu terminata nel

, gli artisti polistenesi: Francesco Jerace, Vincenzo Jerace, Gaetano Jerace, Giuseppe Renda, Giuseppe e Rosalio Scerbo, Michelangelo Russo, Michelangelo Parlato; Antonio Cannata, Marino Tigani e i Morani; l'archimandrita di

(XIV sec.): nasce originariamente come un luogo di sosta dei pellegrini diventa poi un convento degli agostiniani (che vi ergono la torre eptagonale). Il culmine della sua importanza lo raggiunge con i domenicani che si insediano nel XV sec. e poco alla volta creano tre chiostri e soprattutto insediano una farmacia ed un importante biblioteca. Il convento fu retto come priore da Michelangelo Ghislieri divenuto poi Papa




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

17:50:05