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Frasi che contengono la parola monumentale

Bovisa - Imbriani - piazzale Nigra - Stelvio - Farini - Cimitero Monumentale - Porta Garibaldi - Stazione Porta Nuova - Stazione Centrale - Petrella - Mercadante - piazzale Loreto - Porpora - Stazione Lambrate

Bovisa - piazzale Nigra - Farini - Cimitero Monumentale - Porta Volta - Legnano - Cairoli - Dante - piazza Duomo - Torino - Carrobbio - De Amicis - Ausonio - piazza S. Agostino - Solari - Giambellino

piazzale Fiume oggi piazza della Repubblica - Porta Monforte - Porta Ticinese - Porta Genova - Porta Magenta - Porta Sempione - Cimitero Monumentale - Porta Volta - Porta Garibaldi - piazzale Fiume oggi piazza della Repubblica

Cairoli - Legnano - Cimitero Monumentale - Procaccini - Domodossola - piazza VI febbraio - piazzale Giulio Cesare - viale Ezio - piazza Piemonte - piazzale Baracca - Boccaccio - Stazione Nord - Cairoli

Cairoli - Stazione Nord - Boccaccio - piazzale Baracca - piazza Piemonte - viale Ezio - piazzale Giulio Cesare - piazza VI febbraio - Domodossola - Procaccini - Cimitero Monumentale - Legnano - Cairoli

Complesso monumentale di San Francesco. Comprende diversi edifici adibiti ad uso civile (Istituto Istruzione Superiore Atestino): il convento francescano (XVII secolo, ma fondato nel XIII secolo), la ex chiesa di San Francesco (rinnovata nel XVIII secolo), l'oratorio dello Spirito Santo (XVII secolo) e l'oratorio della Confraternita dei Battuti (XV-XVIII secolo)

o Menez-Mikael (Karnag). Queste costruzioni risalgono al V millennio a.C. e testimoniano la prima architettura monumentale europea. Una seconda fase megalitica fece sorgere monumenti di un'altra tipologia, come gli immensi allineamenti di

) al suo strascicato modo di incedere, ai suoi vestiti stazzonati, ai suoi atteggiamenti spesso sinistramente infantili. La sua monumentale presenza venne ulteriormente accentuata da inconsueti angoli di ripresa filmati dal basso

. Si tratta di un complesso logistico-monumentale in cui la funzione del trasporto urbano per via sotterranea si coniuga con la fruizione di numerose opere di arte moderna installate nelle stazioni. Alcuni punti di questa rete, come ad esempio la

come sembra confermare anche la diversa disposizione delle scale d'accesso rispetto al settore est: nel primo settore (quello ovest) gli ambienti sono simmetrici, in questo modo i corridoi sono realizzati rettilinei e conducono dunque gli spettatori direttamente agli ordini inferiori delle gradinate, mentre nel settore est i corridoi sono piuttosto irregolari, e la maggior parte delle persone veniva incanalato verso gli ordini di gradinate superiori. Al contrario, nel settore ovest la maggior parte degli ospiti era incanalato verso gli ordini inferiori. Inoltre, dall'ingresso monumentale, entrava probabilmente

fatto erigere nel trecento e rimaneggiato nel cinquecento. Attuale sede dell'amministrazione comunale presenta, fra le parti di notevole pregio, un chiostro con fontana monumentale e volte affrescate.

. Il risultato mostra un ampio respiro monumentale, con molte citazioni di architetture classiche (archi trionfali, edifici a pianta centrale), e un ritmo pacato e sicuro delle scene, la cui narrazione procede scorrevole

. Il patrimonio artistico e monumentale dei comuni colpiti ha subito danni ingentissimi: secondo la sovrintendenza numerose sono le chiese a codice rosso tra cui la Chiesa di San Giovanni Battista a Moglia

Adiacente alla sala da pranzo si trova quella che doveva essere la cucina principale del castello, come suggerisce la presenza di un monumentale camino, la cui funzione doveva essere, oltre la cottura dei cibi, anche quella di riscaldare le stanze dei piani superiori

secondo gli ormai tradizionali canoni del teatro ottocentesco. Il monumentale edificio neoclassico, preceduto da un portico a cinque arcate, si componeva di un grande atrio a tre navate al piano terra, di un

, nel quartiere di Sarachane, grandi blocchi di marmo che formavano i coronamenti di nicchie furono riportati alla luce, insieme a frammenti di un'iscrizione monumentale che correva lungo una volta intorno agli archi delle nicchie. Questo fece riconoscere in quell'iscrizione parti di un'epigramma dedicatorio alla chiesa di San Poliecto.

. Celebra l'indipendenza del Brasile dal Regno del Portogallo che fu proclamata proprio nel luogo sul quale sorge il complesso monumentale. All'interno del monumento riposano le spoglie dell'imperatore

Attiguo alla struttura si trova il chiostro a pianta quadrangolare, probabilmente del XVII secolo, e presenta una facciata con una porta monumentale del XVI secolo, costruita da artigiani roglianesi in roccia di tufo sormontata da un rosone a torciglione. Un'

, aveva posto sul luogo dell'apparizione - il campo del Mezzolengo - la prima pietra per l'edificazione di una cappelletta votiva, successivamente soppiantata dall'attuale monumentale tempio mariano, che sorge al centro di una vasta spianata circondata sui quattro lati da

. In queste opere la figura della Vergine si erge monumentale davanti al paesaggio, dominandolo con leggiadria ed eleganza, mentre rivolge gesti affettuosi ai bambini, in strutture compositive piramidali di grande efficacia. Gesti familiari si riscontrano anche in opere come la

In quest'opera Raffaello fuse il senso tragico della morte con il vitale slancio del turbamento, con una composizione estremamente monumentale, drammatica e dinamica, ma bilanciata con cura, in cui si notano ormai evidenti spunti michelangioleschi, nella ricerca plastica e coloristica, e dell'antico, in particolare dalla rappresentazione della

Lo scavo permise di portare alla luce una strada monumentale e appurare come la monumentalizzazione della necropoli, tramite l'aggiunta delle statue, fosse coeva alla realizzazione della strada stessa. Furono inoltre rinvenute nuove e numerose parti delle sculture e al di sotto di uno di queste fu rinvenuto un grande frammento di

Nel Famedio sono inoltre incisi, in lista su delle tavole di pietra murate alle pareti, i nomi di altre importanti figure legate a Milano che sono tumulate sia nello stesso Cimitero monumentale che in altri luoghi, o conservate privatamente, come ad esempio

francese. I principali edifici pervenutici dell'epoca romanica sono sicuramente chiese ed altri edifici religiosi, essendo quasi del tutto perduti o profondamente stravolti in epoche successive gli esempi di edilizia civile monumentale, quali

. Il tema del collegamento con le aree esterne fu una delle principali preoccupazioni di Piacentini: come risolvere l'angustia dello spazio destinato all'edificio, che sacrificava il progetto e ne rendeva incongruo il carattere monumentale. Una prima idea di Piacentini fu di smontare la

Originariamente questo prospetto aveva il compito di ingresso monumentale al corpo di fabbrica principale, di dimensioni superiori, che si trovava dietro di esso e del quale era possibile vedere le soli ali. Su di esse si trovavano altri due ingressi a fornici, uno per lato.

Complesso monumentale di San Michele a Ripa - sede della Direzione generale archeologia, belle arti e e paesaggio (ABAP), dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD) e di altre direzioni e uffici del Ministero

fra i quali prevalgono quelli di carattere artistico e monumentale. Riguardo a caratteristiche culturali tipicamente italiane, si rileva in letteratura il prevalere della commedia sulla tragedia e, almeno fino a tutto il

, un monumentale bacino lustrale risalente al VII sec. a.C. e presumibilmente utilizzato per i riti purificatori con l'acqua. Si tratta certamente di un oggetto di produzione locale, dal momento che nel sito di ritrovamento sono emerse anche le matrici usate per le decorazioni a rilievo. Le vicende e le figure mitologiche raffigurate sul corpo del vaso fanno esplicito riferimento ad esempi di forza, arguzia e audacia che svolgono un valore pedagogico e formativo per l'educazione di un giovane di rango

fece costruire un nuovo sepolcro monumentale all'interno del palazzo reale di Alessandria, nella quale vennero traslati i corpi di Alessandro e dei tre sovrani della dinastia che lo avevano preceduto.

Nella stessa sezione potrebbero andare la descrizione delle architetture novecentesche e contemporanee della regione: il lungomare monumentale di Bari, la chiesa di san Pio, lo stadio San Nicola e, per non essere troppo

Successivamente si giunge a piazza Camagna, caratterizzata da una scalinata monumentale che porta al Castello. Immediatamente dopo si trova piazza Duomo, interamente restaurata, nella quale si affaccia la Cattedrale cittadina e la casa natale di

presso Mileto cui si ispirarono molti degli edifici successivi: l'edificio riprendeva la struttura del precedente tempio ionico trasformandola in senso monumentale e riorganizzandone gli spazi in modo da esaltarne le funzioni religiose. L'importanza assegnata alle funzioni rituali sembra all'origine della struttura della

. L'acqua proveniva da una sorgente vicina, e lungo i tre lati vi erano passaggi porticati con massicci pilastri rettangolari: nel lato nord si trova un ingresso monumentale con due torri e due altari simmetrici. La cappella centrale era a tetto piano ornata da

Piazza Garibaldi (piazza Maggiore), caratterizzata da planimetria rettangolare, con uno spicchio dell'acquedotto medievale e una fontana monumentale sul versante opposto, coronato dalle chiese di San Filippo Neri e San Rocco.

, era la capitale del culto di Hathor. Il monumentale Tempio d'epoca greco-romana, in eccellente stato di conservazione, fornisce dati su numerosi aspetti del culto della dea. Fra i numerosi testi inscritti sulle sue pareti, alcuni inni si segnalano per meriti poetici. I quattro brevi inni si trovano, scritti verticalmente, su colonne presso la parete posteriore della Sala delle Offerte, accanto a una raffigurazione di un faraone che offre una brocca alla dea

(Santa Maria sopra Minerva), dove chiese cristiane si sostituiscono a templi romani. In epoca tardoantica prende avvio un processo parallelo di edificazione monumentale di complessi sacri cristiani. Questo serve per dare prova della forza della nuova religione di Stato.

della scrittura monumentale (geroglifica) corrisponde a un segno ieratico (salvo le legature, che devono essere sciolte, e alcuni segni propri esistenti solo in ieratico); per questo motivo, nella moderna prassi dell'

, uno scenografico e monumentale complesso funerario della famiglia degli Scaligeri, destinate a contenere le spoglie di alcuni illustri rappresentanti della casata. Si tratta di un capolavoro dell'arte gotica, incredibile fusione tra scultura e architettura, tanto che lo storico francese

Adiacente alla sala da pranzo si trova quella che doveva essere la cucina principale del castello, come suggerisce la presenza di un monumentale camino, la cui funzione doveva essere, oltre la cottura dei cibi, anche quella di riscaldare le stanze dei piani superiori e anche la sala delle riunioni

. Sempre nel coro, un piccolo sacello, visibile sino agli ultimi restauri, ospitava le reliquie di Sant'Antioco di Torres (raffigurato in un medaglione sulla monumentale facciata e in un affresco interno), rinvenute nel

Chiesa di San Giorgio a Porcareccia: chiesa del XIX secolo, in stile rurale, a pianta rettangolare, con intonacatura esterna a calce bianca, portale pseudo romanico, campanile a vela, interno a navata unica decorato da paraste laterali con capitelli corinzi, e altare monumentale a nicchia con la statua processionale.

Raffigura Napoleone seduto su un trono monumentale mentre indossa un sontuoso abito bianco e un mantello di porpora sul quale sono ricamate le api d'oro dei re merovingi. Al collo indossa la collana dell'Ordine della Legion d'Onore. La sua mano sinistra poggia sulla coscia mentre la destra regge uno scettro raffigurante una statuetta di

, il sarcofago dell'imperatore era stato trasferito nel transetto destro della Primaziale, vicino all'urna di San Ranieri, patrono alfeo. Un paio di statue erano state messe sulla parte superiore della facciata e una serie di statue raffiguranti lo stesso Enrico e i suoi consiglieri erano nel Campo Santo Monumentale. Oggi le statue si trovano nel

Ingresso monumentale del palazzo, situato tra di esso e la basilica, deve probabilmente il suo nome all'usanza di affiggervi le nuove leggi e decreti o alla presenza sul luogo degli scrivani pubblici o ancora al fatto che vi fossero nei pressi gli archivi di documenti statali.

. Lo scalone monumentale collega il cortile alla loggia interna del primo piano ed era il luogo deputato alla cerimonia dell'incoronazione ducale. Le due statue colossali dovevano rappresentare la potenza e il dominio di Venezia sulla

, era una delle dimore della classe dirigente locale. Presenta sui due lati di un giardino rettangolare una sala da banchetto estiva pavimentata con lastre di marmo di fronte alla quale si trova una fontana monumentale. Sui lati corti la terma privata e uno dei lati del porticato. Essa risale al

, favorisce un percorso di fruizione aperto e multidisciplinare, mettendo a disposizione degli utenti materiali preziosi e spesso introvabili altrove con buona parte del materiale in libera consultazione a scaffale aperto, in un insieme che si integra alla perfezione con la storica e monumentale biblioteca seicentesca realizzata sull'Isola di San Giorgio Maggiore da

requisiti paesaggistici e storico-architettonici (complessi monumentali): sono interessanti tutte le piante che hanno rilievo nel paesaggio e nelle aree importanti sotto il profilo storico e architettonico; anche complessi di piante, che prese singolarmente non sarebbero molto interessanti, possono avere valore monumentale (per esempio, le siepi dei giardini storici).

, entro una monumentale cassa. Il progetto fonico dello strumento fu curato dai maestri D. Thermignon e O. Ravanello. L'organo Zanin comprende la maggior parte del materiale fonico appartenente al precedente strumento di

Proprio in area germanica si possono quindi vedere i migliori esempi di edilizia monumentale di epoca ottoniana, sebbene la maggior parte delle cattedrali fondate in quel periodo venne profondamente stravolta nei secoli successivi, come la

ospita alcuni uffici dell'Ausl e varie associazioni, in attesa di un restauro e di una definitiva riconversione ad altri scopi. Il grande edificio, caratterizzato dalla lunga facciata con ingresso monumentale in pietra, si articola attorno a tre cortili affiancati, su cui prospettano i numerosi ambienti interni e gli ampi corridoi, in parte decorati con affreschi dipinti dal gesuita Giuseppe Barbieri agli inizi del

si affermarono le tombe a edicola, le cui facciate riprendevano le forme del tempio tuscanico. Nel processo di regolarizzazione e uniformazione dei sepolcri rientrano anche gli interni che si ridussero nel V secolo a.C. ad una sola camera sepolcrale; i pochi esemplari che si distinguevano in senso monumentale furono ripresi tipologicamente dai grandi sepolcri del IV secolo a.C.

. Nel frattempo, all'interno del complesso monumentale dell'Altare della Patria a Roma, fu realizzata la tomba che avrebbe ospitato il Milite Ignoto; la salma del soldato italiano sconosciuto sarebbe stata tumulata sotto la statua della

Scritti e interventi sul problema del complesso monumentale delle Albere in rapporto all'edificazione della fascia fluviale (Briamasco, Albere, area ex- Michelin), a cura della Commissione cultura del PATT, sezione di Trento

monumentale, riuscivano ad arrivare a corte. Lo scriba, mantenendo il segreto della sua professione, tramandava le sue conoscenze di generazione in generazione. Agli scribi era assegnato come protettore

venne ridimensionata anche la piazza centrale, la quale venne allargata e collegata con la porta Paola, ad ovest rispetto al borgo, tramite una strada selciata sino alla porta San Giorgio. Venne inoltre restaurato anche il ponte monumentale sul quale vennero collocate quattro statue raffiguranti

quest'ultima in particolare venne redatta con l'intenzione di completare la Carta di Venezia nel particolare ambito dei beni culturali ambientali. Inoltre tutte le convenzioni e le raccomandazioni dell'UNESCO riguardanti il patrimonio monumentale fanno riferimento alla Carta di Venezia

La facciata si inquadra nel fronte monumentale di piazza di Corte, progettato da Gian Lorenzo Bernini e mantenuto negli interventi settecenteschi come quinta scenografica antistante la lunga facciata di

opera che illustra una ricetta nella quale i pomodori vengono suggeriti come condimento per le paste asciutte, viene attribuita a Francesco Leonardi che, nella sua monumentale opera in sei volumi, l'

offre l'unico esempio di sinagoga monumentale costruita in stile moderno dopo la seconda guerra mondiale al posto dell'antico tempio distrutto dai bombardamenti. Negli altri casi dove si erano avuti analoghi ingenti danni (come nel caso di

). La tavola, una Madonna con Bambino tra san Giovanni Battista e san Giorgio, ambientata su uno sfondo di antiche rovine, richiama Leonardo nei minuziosi dettagli botanici e Raffaello nella monumentale posa della Vergine

Le porte delle mura serviane non avevano alcuna struttura monumentale, come suggeriscono i pochi resti ritrovati, ma erano limitate alla semplice funzione di passaggio. Solo con i restauri di epoca augustea si procedette ad un processo di monumentalizzazione di alcune delle antiche porte e in parte, nel tempo, furono trasformate in

Sostanzialmente si intese lasciare inalterata la struttura dell'antica capitale abissina ma trasferendone il centro politico in un nuovo quartiere prossimo alla stazione ferroviaria che era destinato a divenire il quartiere europeo. Da qui sarebbero partite le due principali arterie cittadine (viale Mussolini e via Imperiale) che sviluppandosi lungo un percorso monumentale su cui sorgeva la

Il palcoscenico fu ricostruito in marmo e conserva il frontescena come facciata monumentale, articolata in tre nicchioni semicircolari e decorata da un triplice ordine di colonne. Questa struttura risale all'epoca di

Costruita agli inizi del I secolo d.C., tra il I e il II secolo d.C. la villa subisce restauri e lavori di ampliamento che accentuano il carattere scenografico del complesso monumentale affacciato sullo splendido paesaggio lacustre. Sul terrazzo superiore, successivamente occupato dalla Pieve di San Lorenzo, era collocata la parte residenziale della villa. Nel piazzale antistante la chiesa si presuppone vi fosse collocato il

, per poi venire definitivamente abbandonato nel XVI secolo in seguito alla costruzione della chiesa di Sant'Antonio abate ad Alberese. Si presenta oggi sotto forma di imponenti ruderi, che conservano ancora la monumentale torre campanaria.

l'accesso avveniva lungo il lato settentrionale, attraverso un ampio ingresso centrale nell'assetto architettonici. Successivamente venne aperto l'ingresso sulla facciata orientale, realizzando un grande avancorpo su cui era impostata una scala monumentale; questa conduceva all'atrio (il

. A questo periodo risale la facciata monumentale con il portico ad arcate che precede l'ingresso dato da tre portali, riccamente scolpiti con le scene di vita iniziale del monastero, che rievocano la sua fondazione da parte di

Per quanto concerne l'architettura civile, militare e monumentale, si hanno purtroppo sparuti esemplari, sempre per via di distruzioni e trasformazioni. Parlando dell'architettura militare medievale, essa comparve con i Longobardi sotto forma di torri di avvistamento e di difesa, alcune delle quali ancora esistenti, come la torre di Picenze a

. Sebbene fosse stato accantonato il gigantesco mausoleo iniziale, l'opera era ancora molto monumentale, con un corredo scultoreo decisamente ricco, e Michelangelo si mise subito all'opera. Tra le prime opere completate ci sono appunto i due

, autori anche di raffinate scene mitologiche, storiche e di ritratti per la corte. La pittura riscopriva l'allegoria politica, come decorazione per le sedi delle funzioni pubbliche, dai municipi alle sedi di corporazioni delle arti. Accanto a questa pittura monumentale, Anversa propose anche una ricca produzione di piccole scene inserite in lussureggianti paesaggi, dal gusto quasi miniaturistico, in cui spiccarono artisti quali

Al centro del prospetto, sul portale in rilevato riccamente decorato, si sviluppa il monumentale balcone del piano nobile sovrastato da sontuose decorazioni che superano l'altezza della fabbrica in una marcata piega del cornicione che si solleva per ospitare le

All'esterno la tribuna prospetta su Corso Magenta e via Caradosso, mentre il lato nord si affaccia sul chiostro delle rane. Si presenta come un monumentale cubo, dal quale si dipartono dai fianchi le due absidi semicircolari, mentre dietro si allunga il parallelepipedo del coro, che si conclude anch'esso con un'abside semicircolare uguale alle due laterali. Al di sopra si eleva il

Le navate costruite da Guiniforte Solari, immerse nella penombra, vennero illuminate da Bramante con una monumentale tribuna all'incrocio dei bracci, coperta da una cupola emisferica. Vi aggiunse inoltre due ampie absidi laterali e una terza, oltre il coro, in asse con le navate. L'ordinata scansione degli spazi si riflette anche all'esterno, in un incastro di volumi che culmina nel

. Fonda il proprio percorso estetico principalmente su parametri di una visione dell'opera in senso monumentale, unita alla fruizione della prospettiva secondo modelli prettamente rinascimentali, soprattutto

Proprio in area germanica si possono vedere i migliori esempi di edilizia monumentale di epoca ottoniana, ma la maggior parte delle cattedrali fondate in quel periodo venne profondamente stravolta nei secoli successivi, come la

Proseguendo lungo via di Porta Labicana il muro piega leggermente a sinistra; poco prima dell'incrocio con via dei Bruzi scompare, tagliato per far posto alla sede ferroviaria, e ricompare sull'altro lato, in piazza di Porta Maggiore, dominata dalla monumentale porta Praenestina-Labicana, oggi conosciuta come

, nei pressi della zona monumentale dell'Ortigara, una cerimonia in ricordo dei caduti che persero la vita nel tentativo di conquistare la montagna. La cerimonia prosegue poi fino alla cima del monte, nei pressi dei monumenti ai caduti italiani e austro-ungarici

. Il complesso monumentale viene manutenuto da volontari ed ex-alpini, ma anche da delegazioni austriache e slovene, che si impegnano nel ricordo dei tragici avvenimenti che sconvolsero l'Ortigara e altri luoghi dove fu combattuta la guerra sul fronte italiano

, a sud della prima venne costruita una terza chiesa dall'arcivescovo Danilo II, la chiesa della Santa Vergine Hodegetria, a sud della quale venne poi aggiunta anche la piccola chiesa di San Nicola. Di fronte alle tre grandi chiese Danilo II eresse un monumentale

Prima dell'emanazione di questo decreto, infatti, i defunti venivano tumulati nei campisanti delle parrocchie cittadine o addirittura dentro le chiese stesse, mentre dall'emanazione dell'editto e fino alla costruzione del cimitero monumentale, quindi per oltre un ventennio, i defunti furono deposti principalmente nei cimiteri della

. Il significato simbolico era che il battezzando, richiamando la funzione del mausoleo di San Vittore al Corpo, che era quello di tomba monumentale e che con le sue forme aveva ispirato l'architettura del battistero, facesse morire l'uomo precedente per poi risorgere a nuova vita con il battesimo

, tra cui frammenti dell'epigramma monumentale che adornava la chiesa. Questi frammenti, insieme a citazioni sulla posizione approssimativa della chiesa nei testi bizantini che riguardano le processioni imperiali lungo la

. Per incoraggiare il nuovo insediamento, egli concesse privilegi fiscali ai romani che si fossero trasferiti in quella zona. Nuove mura e una porta monumentale (Porta Angelica) furono costruite per proteggere la nuova area, la quale in onore del papa fu chiamata

un'edizione completa delle opere di Efrem nell'originale siriano e nella versione greca, con una nuova versione latina dell'intero materiale. Da parte sua egli prese l'edizione del testo greco. Il testo siriano fu affidato al gesuita Pietro Mobarak (Benedetto), in quanto maronita. Dopo la morte di Mobarak, i suoi lavori furono continuati da Stefano Evodio Assemani. Alla fine questa monumentale edizione dell'opera di Efrem fu pubblicata a Roma (

Si trattava di tavole di buona fattura e di prezzo contenuto, ognuna raffigurava numerose specie di volatili. In Gran Bretagna si era da poca conclusa la pubblicazione della monumentale opera dell'ornitologo inglese

, opera messa insieme dallo stesso fondatore della Biblioteca, il quale non solo registrava tutte le opere che possedeva, ma ne faceva un sunto affidandolo alle pagine di questa sua Bibliografia monumentale, scritta quasi tutta di suo pugno. Nella Marucelliana si conservano anche le raccolte letterarie di

, di Santa Caterina martire, di San Filippo Neri, la casa Signorini Corsi; mentre a sud di Piazza San Pietro sorge l'imponente complesso monumentale di San Domenico con l'ex convento sede attuale della Corte dei Conti, e la chiesa di San Quinziano o San Pietro di Sassa. Al termine di via Sassa sorge il monastero della Santissima Eucaristia o della beata Antonia di Firenze, sede delle Monache Osservanti.

All'interno del borgo le case sono separate da stradine selciate e da vicoli tortuosi, che danno una caratteristica forma a chiocciola. Tali abitazioni sono raccolte attorno alla monumentale chiesa matrice dei Santi Pietro e Paolo, risalente all'

, che comprende all'interno l'antica necropoli, divisa principalmente in due settori: il primo comprende la via cava del Cavone, Poggio Felceto, Poggio Prisca e Poggio Stanziale, a nord del fosso Calesine e lungo il torrente Picciolana; il secondo comprende la via cava di San Sebastiano, la necropoli di Sopraripa e la monumentale tomba della Sirena, a sud del fosso Calesine e lungo il torrente Folonia.

L'accesso al piano terreno avviene dall'arcata centrale della corte d'onore, che immette in un atrio monumentale, che presenta una sobria decorazione a pilastri e semicolonne doriche che si stagliano sul bianco delle pareti, ponendo in risalto le sculture neoclassiche ospitate, fra cui spicca il monumentale

Al secondo piano, che ospitava gli appartamenti privati, si accede attraverso lo scalone monumentale che prende avvio dall'atrio destro della corte principale. Lo scalone presenta una struttura nitida e spoglia, in contrasto con l'esuberanza delle decorazioni degli interni. Da esso infatti, attraverso un'anticamera di collegamento, si accede al grande atrio aperto con ampie arcate sulla fastosa

con la costruzione della palazzina sul retro che ospita la sala da pranzo; ricco di decorazioni e fregi, presenta una facciata monumentale che si innalza sul centrale largo Roma; di particolare pregio risultano i ferri battuti disegnati dall'artista

che custodisce un centro storico di notevole importanza artistico ed architettonico con il Santuario di Maria Santissima delle Tre Corone e di fronte la Chiesa dell'Immacolata, la Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi e l'attiguo pregevole Chiostro, la Basilica Insigne Collegiata di San Matteo Apostolo ed Evangelista con il Borgo medievale di Terravecchia e staccato dal centro storico il

Al museo si accede a partire dal cortile centrale del castello, sotto lo scalone monumentale. Nella prima sala si trovano i calchi che riproducono opere di Bari e provincia, nella seconda quelli riguardanti il resto della Puglia

circa) e diede l'avvio alla ricostruzione e ampliamento del palazzo in chiave monumentale, per farne anche una sede amministrativa e un prestigioso luogo dove ospitare e chiamare in convegno illustri visitatori. Il perno del nuovo assetto fu proprio il cortile, che raccordava gli edifici preesistenti e creava un ambiente dalle piene forme rinascimentali, improntate a quella cultura prospettiva che ebbe il suo fulcro proprio a

con all'interno due stele commemorative per i caduti di guerra. Le gradinate avrebbero avvolto la struttura senza interruzioni, neanche nella parte monumentale. All'interno della struttura vi avrebbero trovato spazio due palestre (entrambe delle dimensioni di

ha curato e coordinato la realizzazione di un imponente evento dedicato al cugino Pier Paolo Pasolini, allora a vent'anni dalla morte, che ebbe il suo culmine nel ricco programma di mostre, incontri, dibattiti e pubblicazioni presso la monumentale

Nel gruppo di sinistra si vedono quasi esclusivamente donne, le vergini, le sibille e le eroine dell'Antico Testamento. Spicca la monumentale donna in primo piano col seno scoperto, che ha un gesto protettivo verso un'altra che le si avvicina abbracciandole i fianchi; esse sono state identificate come la personificazione della Chiesa misericordiosa e una devota. Tra le numerose figure di questa schiera sono scarse e poco documentabili le proposte di identificazione. Si coglie soprattutto un senso dinamico delle figure, con alcune della fascia inferiore che vengono aiutate a salire in quella superiore, proseguendo quel moto ascensionale che, nella fascia inferiore, riguarda da questo lato i beati. I volti sono caratterizzati intensamente, mentre i gesti e le attitudini mostrano un'eccitazione ben maggiore rispetto alle figure della corona centrale

Alcuni mesoamericanisti sostengono che nel simbolismo religioso dell'architettura monumentale mesoamericana le piramidi erano montagne, le stele erano alberi e i pozzi, i campi per il gioco della palla e i

si sono rinvenuti vasi monumentali caratterizzati da una decorazione sovrabbondante e a volte disorganica se paragonata all'ordine attico, che riempie l'intera superficie del vaso e in cui le figure tendono al grandioso e al monumentale. Tipici di questa produzione sono il meandro a scala, i cavalli spesso in coppia e guidati da uomini a piedi, elementi acquatici.




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Ultimo aggiornamento pagina:

03 Giugno 2021

15:28:13