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Frasi che contengono la parola malaspina

, di cui divenne signore. Per via ereditaria lo stato carrarese venne unito con il confinante stato di Massa sotto la comune dinastia dei Malaspina prima, e dei Cybo Malspina poi. Sotto l'ultima di questi,

che vide protagonisti gli abitanti dell'allora borgo e il locale marchese Alessandro Malaspina. Quest'ultimo, considerato uomo cattivo e crudele dai suoi sudditi, tra le varie angherie e soprusi esigeva pure il diritto della prima notte (

che era subentrata ai Cybo-Malaspina nel ducato, ha tuttora qualche residua applicazione nel diritto italiano. Un'altra zona italiana in cui la produzione estrattiva ha avuto una importanza secolare - la

, primogenito del re Giacomo II, sbarca a Palma di Sulcis per avviare l'infeudazione dei territori controllati dai pisani, mentre conferma gli accordi con gli Arborea, i Doria, i Malaspina e il Comune di Sassari.

, ultima erede dei Cybo-Malaspina. A quest'epoca ottocentesca risalgono la terrazza-belvedere, creata sul lato del giardino, e il prato romantico all'inglese, che compromise l'originaria struttura del giardino rinascimentale. Le modifiche del giardino furono opera del famoso giardiniere

Palazzo della Maggesa, appartenente all'omonima famiglia, al servizio del Re. Come dono di questa alleanza, Alberico I Cybo-Malaspina fece dipingere ad Agostino Ghirlanda, a servizio della corte, la facciata della casa, con forme geometriche e richiami all'acqua, al tempo e alla vita

secondo la referenza storica degli Atti che si conservano in originale presso l'Archivio di Stato di La Spezia. L'arrivo di Dante presso il casato dei Malaspina dello Spino Secco, riferibile alla profezia astronomica presente nel

(detto Carpeneto inferiore). Il paese viene citato espressamente soltanto a partire dal XIV secolo, sotto l'occupazione del marchese Tommaso Malaspina. Successivamente Montaldo torna sotto la giurisdizione di Alessandria; nel

Rocca di Caverzago, situata nei pressi della frazione omonima, sorse nei pressi del tempio della dea Minerva, un antico santuario romano dedito alla dea Minerva, al quale fanno riferimento numerosi cippi votivi, in seguito traslati nella locale chiesa. La presenza della rocca, arroccata su una rupe a strapiombo sul fiume Trebbia, fu documentata nel XII secolo come possedimento dei Malaspina e, poi, dal

Malaspina volle personalmente verificare se il prodigio fosse frutto di invenzione o reale miracolo e, nel tentativo di cancellare con acqua e aceto il grumo di sangue formatosi sulla gota della Vergine, l'affresco avrebbe sanguinato ancora una volta. Nel

); Olivola e Podenzana erano due marchesati malaspiniani; Rometta e Terrarossa da marchesato indipendente divenne parte del Granducato, per poi essere infeudato ai Malaspina di Filattiera per poi ritornare al Granducato. Oggi fanno tutte parte della Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli e dei comuni di Aulla, Fivizzano, Licciana Nardi, Podenza Tresana.

la rocca viene fortificata da Manfredi Malaspina, per adeguarla alle nuove esigenze difensive dovute all'entrata in uso dell'artiglieria. Fuori dai flussi della storia il fortilizio rimane alla famiglia Malaspina sino alla fine del

, conquistata dagli Angioini per tradimento: gli abitanti, uomini e donne, sono tutti sgozzati o decapitati - secondo il testimone oculare Saba Malaspina - e le ultime resistenze anti-angioine sono spente con la conquista di Caltanissetta, intorno al gennaio del

Un tempo ai ricchi signori, piaceva fare dei festini perversi a corte, insieme a giovani fanciulle vergini, schiave dei loro padroni. Tra di loro, si ricordano le storie di Giovan Gasparo Malaspina, signore del

, ai quali ultimi toccarono quasi tutte le terre situate a ovest della Staffora, con centri quali Cegni, Negruzzo e sale. Santa Margherita, con Sala, Vendemiassi, Fego, Casanova, apparteneva ai marchesi di Varzi, che nelle loro ulteriori suddivisioni generarono un ramo di Santa Margherita, che fu tra i pochi rami dei Malaspina di Varzi (vedi la storia di

, risalente a quasi due secoli prima ma riscoperto in quegli stessi anni grazie anche alle ricerche avviate da Malaspina prima della spedizione. Un gruppo di spagnoli rimase comunque in Messico per accompagnare

Verso novembre Malaspina ritenne che i tempi fossero maturi per dirigersi verso sud, per quanto non tutti i lavori previsti fossero terminati. Venne quindi lasciato indietro un drappello di uomini con la missione di terminare i rilievi cartografici di quei mari pericolosi, caratterizzati da bassi fondali e dalla presenza dei

, il giorno successivo Godoy fece arrestare Malaspina; con lui vennero denunciati e arrestati una dama di corte, la marchesa di Matallana, responsabile della trasmissione della missiva, e un frate dell'ordine dei




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Ultimo aggiornamento pagina:

28 Dicembre 2021

21:24:49