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Frasi che contengono la parola monumenti

e venne riedificata alla romana, i cui monumenti sono scomparsi, essendo andato perduto anche gran parte dell'impaginato medievale della connotazione urbana, a causa di vari disastrosi terremoti, ultimo dei quali quello di Sant'Anna, che ha danneggiato anche la Cattedrale di San Bartolomeo. Bojano infatti fu sede diocesana sin dal

o Menez-Mikael (Karnag). Queste costruzioni risalgono al V millennio a.C. e testimoniano la prima architettura monumentale europea. Una seconda fase megalitica fece sorgere monumenti di un'altra tipologia, come gli immensi allineamenti di

ha lasciato dei ricordi attraverso i monumenti dedicati ai caduti; questi infatti vennero onorati con un altare, sul quale sono presenti i nomi di tutti i cilavegnesi che diedero la vita in combattimento. Insieme alle lapidi dei patrioti della seconda guerra mondiale, quello in onore delle vittime della prima guerra mondiale rappresenta un importante luogo di commemorazione del periodo bellico novecentesco. Con l'avvento del

Con le dovute distinzioni tra turisti e non turisti, le statistiche danno il settore turistico in netta crescita rispetto agli anni passati, soprattutto per quanto riguarda le presenze di turisti stranieri, attratti dalle bellezze artistiche (centro storico e monumenti,

I principali attrattori turistici sono: il centro storico, il Castello Gerione (visitabile solo a piedi con una guida interna, in mancanza di un collegamento adeguato), oltre che ai monumenti storici e religiosi, riconosciuta come una delle porte di ingresso al

Nello sfondo dell'inquadratura si nota sul colmo del tetto della cattedrale un personaggio vestito di chiaro, in compagnia di alcuni operai: si tratta dell'allora trentacinquenne Riccardo Pacini, soprintendente ai monumenti che proprio nel

Sarebbe sbagliato volere imporre una gerarchia assoluta tra arte plebea a arte patrizia, essendo animate, a livello generico, da interessi e fini molto diversi: l'arte patrizia si poneva come continuazione della tradizione greca legata al naturalismo; l'arte plebea aveva scopi di celebrazione inequivocabile del committente, di immediata chiarezza, di semplificazione, di astrazione intuitiva, che entreranno nell'arte ufficiale dei monumenti pubblici romani solo dal III secolo-inizi del

. Molte delle case nelle antiche vie del centro storico e le principali chiese e palazzi (ma non i monumenti della Varsavia ebraica) furono ricostruiti nella loro forma originale, ed a questi si aggiunsero progetti di palazzi residenziali e nuovi edifici pubblici. Nel

, centro religioso, intellettuale ed economico aperto verso il medio oriente, il Maghreb, l'Africa e l'Europa, Tunisi, compresa la sua medina, si dota di numerosi monumenti in cui si mescolano gli stili dell'

d.C., il tema dell'allattamento miracoloso scompare dai monumenti pubblici e dalla monetazione di Roma e fa la sua apparizione solo in particolari occasioni legate a ricorrenze eccezionali; come i giochi secolari celebrati da

dove sono visibili una strada romana e tombe. Di origine pre-romana e ampliata nel periodo romano, si sviluppa ai lati dell'antica strada lastricata, contornata di monumenti, da qualcuno chiamata anche

, procedettero ad un rinnovamento interno del tempio medioevale che era a navata unica, orientato in direzione nord-sud, con ingresso sul cortile dell'attuale Palazzo Ghisleri. Negli stipiti della porta d'ingresso sono visibili alcune pietre intagliate in stile romanico della precedente chiesa medioevale. Fu allora che la planimetria venne modificata collocando l'ingresso verso la piazza, con la creazione di nuove cappelle che ben presto si arricchirono di monumenti sepolcrali e opere d'arte, tra cui la

In questi modelli, oltre alla raffigurazione dei particolari architettonici dei monumenti, come i mensoloni su cui si reggevano i terrazzi e gli ingressi monumentali a sesto acuto, si trova rappresentata l'intera gamma tipologica dell'architettura nuragica. Gli scultori ritrassero infatti sia i semplici nuraghi monotorre, sia quelli trilobati, come il

come consulente per gli affari di guerra negli archivi, associata alla sottocommissione per i monumenti, le belle arti e gli archivi, che svolge un ruolo importante nella protezione degli archivi in quei paesi dal peggiore dei saccheggi della guerra

. In politica, questo status era visto come la giustificazione divina di un la regola del re, il culto permise ai re Khmer di imbarcarsi in imponenti progetti architettonici, costruendo maestosi monumenti come

: l'ammainamento del tricolore (a favore della bandiera rossa) nelle istituzioni guidate dai socialisti, l'erezione di monumenti di carattere antimilitarista, l'esaltazione di imboscati e disertori in spregio agli ex-combattenti

. Tours ancora oggi si caratterizza per i grandiosi monumenti sorti durante quel periodo, quando furono costruite numerose dimore private e castelli, in parti riuniti sotto la generica denominazione di

. Fu reintrodotto lo splendore classico di Ayutthaya, molto diverso dallo spartano militarismo voluto da Taksin. Fu recuperato quanto si era salvato dalla distruzione di Ayutthaya (monumenti, oggetti sacri, manoscritti) e portato nei maestosi palazzi che adornarono la nuova capitale, su tutti il

Verso nord-est, sopra la New Town, si trova Calton Hill, un'altra collina sopra la quale sono stati costruiti vari monumenti. In cima si trovano due osservatori, il Nelson's Monument (una torre dedicata all'

. Nel complesso composto da diversi edifici, strutture e giardini, si trovano: Musei, memoriali, monumenti, targhe, mostre, manufatti originali, audiovisivi, immensi archivi di documenti storici originali; migliaia di testimonianze scritte delle esperienze dei sopravvissuti; fotografie originali della shoah; fotografie e nomi delle vittime per celebrarne la memoria; elenchi dettagliati di persone che a rischio delle loro vite e senza nessun interesse prestarono aiuto agli ebrei durante la shoah; due musei, una scuola internazionale per lo studio sull'olocausto; un istituto ed un centro di ricerca, quello sulla shoah e quello sulle sue conseguenze, e una

Le tracce di come un tanto imponente sistema si sia trasmesso sino ai giorni nostri, influenzando la nascita delle prime moderne forme di protezione dei monumenti pubblici, sono fin troppo evidenti. Si pensi, per esempio, all'istituzione dei

, il territorio di Noto fu arricchito di monumenti, come la basilica di Eloro e la Trigona di Cittadella dei Maccari, l'Oratorio della Falconara e la Cripta di S. Lorenzo Vecchio, il Cenobio di S. Marco, il Villaggio di contrada Arco. Nell'

, gli ombrellai, vi sono esposte attrezzature per la riparazione, foto d'epoca e oggetti legati alla vita di questi artigiani ambulanti. Questo mestiere particolarmente diffuso nel Vergante trova altri riconoscimenti in alcuni monumenti dedicati agli ombrellai presenti nei comuni limitrofi come

L'isolamento stilistico di Sant'Ambrogio di Milano non doveva essere spiccato quanto oggi rispetto all'epoca della ricostruzione, quando esistevano altri monumenti oggi andati perduti o pesantemente manomessi nei secoli, come le

costolonate ed un disegno molto razionale, con una perfetta corrispondenza tra il disegno in pianta e gli elementi in alzato. L'isolamento stilistico di Sant'Ambrogio non doveva essere spiccato quanto oggi, rispetto all'epoca della ricostruzione, quando esistevano altri monumenti andati perduti o pesantemente manomessi nei secoli (come il

(cardini) che sono stimabili ad un numero variabile che va dai venti ai ventiquattro vicoli. L'intero impianto stradale conserva oggi un numero importante di monumenti, chiese, e siti archeologici, ed inoltre custodisce il cuore del

Corso Ovidio (arteria principale del centro storico), fruibile dalla villa o dalla porta Napoli, con i monumenti della piazza Garibaldi, la piazza XX Settembre con la statua di Ovidio, la piazzetta dell'Annunziata e lo slargo della villa.

. I monumenti maggiori sono il Palazzo di Giovanni Falle Palle sul corso Ovidio, il monumento a Ovidio su piazza XX Settembre, Palazzo Sardi, Palazzo Corvi, la chiesa di Santa Caterina, Palazzo Grilli-De Capite, il Palazzo Colombini, la casa gotica di Giovanni Sardi.

. Comprende la porzione sud ovest del centro storico che lambisce il corso Ovidio fino all'asse di piazza Garibaldi. Ha come confini via Manlio d'Eramo, la circonvallazione orientale, corso Ovidio, via San Cosimo, via Quatrario, parte di via Corfinio, via Salvatore Tommasi e il largo Mazara. I monumenti principali sono porta Filiamabili e la coeva di Sant'Antonio, il Palazzo San Francesco con annessa biblioteca civica, sede comunale (via Mazara), la

Tale decreto si rese probabilmente necessario in quanto la Soprintendenza per i Monumenti non poteva intervenire con l'apposizione di un vincolo diretto, non avendo l'edificio ancora compiuto i cinquant'anni richiesti dalla legge di tutela.

chiese il nulla osta preventivo alla Soprintendenza ai Monumenti della Lombardia per l'ampliamento del piano attico, con la realizzazione di tre vani da adibire ad ufficio e un corridoio di disimpegno, in luogo della terrazza posta sul lato nord dello stabile. Nonostante fossero state concesse le autorizzazioni necessarie per l'esecuzione dei lavori, questi non furono mai attuati.

, ma con una precisa individuazione fisionomica, sicuramente non casuale. Il condottiero, con le gambe tese sulle staffe, fissa un punto lontano e tiene in mano il bastone del comando in posizione obliqua che con la spada nel fodero, sempre in posizione obliqua, fanno da contrappunto alle linee orizzontali del cavallo e alla verticale del condottiero accentuandone il movimento in avanti. Il monumento fece da prototipo per tutti i successivi monumenti equestri eretti in

La costruzione di siti fortificati viene spesso assunta per riflettere la minaccia di una guerra, ma tali centri fortificati erano multifunzionali; spesso erano anche la personificazione o l'espressione materiale dei luoghi centrali dei territori essendo allo stesso tempo monumenti glorificanti e attinenti al potere dominante

. Appena giunti, cominciarono ad attaccare tutti i posti dove c'era ricchezza, soprattutto quindi i monasteri che vennero spesso distrutti e saccheggiati. La naturale conseguenza fu la costruzione di quei particolari monumenti diffusissimi in tutta l'isola, ovvero le

, quando le nuove disposizioni sanitarie vietarono le sepolture nelle chiese e nelle catacombe. Vi si trovano numerose cappelle gentilizie e monumenti funerari, come la maestosa cappella Ugo delle Favare, quella Arezzo di Celano, Notarbartolo di Castelreale, su progetto di architetti e scultori di rilievo come

attribuiva conoscenze matematiche avanzate, le cui tracce sarebbero tutt'oggi visibili nelle vestigia di numerosi monumenti. Per quanto attiene al rapporto aureo, il dibattito verte su casi meno conosciuti, come quelli dell'

gentilizie, da destra a sinistra quelle delle famiglie Cavalli, Pellegrini, Lavagnoli e Salerni. Le pareti del braccio longitudinale della basilica sono in gran parte dipinte con affreschi e arricchite da altari, cappelle e monumenti funebri di illustri cittadini veronesi.

dinastia, tutti i sovrani delle quali ebbero un nome - quello di nascita oppure quello regale - legato a Ra. Buona parte dei monumenti e dei templi edificati dai sovrani della V dinastia erano dedicati al culto solare; solitamente si trattava di strutture aperte ed esposte alla luce del sole, erette intorno al

seconda via principale di Chieti, che si collega al corso Marrucino e all'estremo opposto alla via dei Toppi. Si snoda da piazza Garibaldi fino al largo Cavallerizza, incontrando i monumenti delle chiese di sant'Antonio e Santa Chiara, passando per la caserma dei carabinieri.

su Piazza Matteotti, antico ingresso del piano di Sant'Angelo, con la relativa Porta San Michele, o Porta Sant'Anna. Quest'area conserva ancora l'antico impianto medievale, nonostante alcune moderne costruzioni che stonano con il contesto settecentesco, e le principali vie e piazze sono Piazza Matteotti, Largo Addolorata, Piazza Garibaldi, via Camillo de Attiliis, via Sant'Eligio, via San Michele, via Nicola da Guardiagrele, via San Giovanni. I monumenti sono la chiesa di

, fu sepolto al centro della cripta, vicino alla tomba di Luigi XVI e Maria Antonietta. Vennero inoltre ricollocati i monumenti funerari trasportati al museo dei monumenti francesi sotto la direzione dell'architetto

, che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passata in seguito alla famiglia Aldobrandeschi e nel corso del XIV secolo sotto il controllo dei Senesi, nel secolo successivo apparteneva alla famiglia Piccolomini. Il centro storico conserva monumenti di origini medievali.

Secondo la teoria maggiormente accettata tra gli studiosi, le piramidi egizie furono erette come monumenti funerari al di sopra della tomba del sovrano. Lo sviluppo di tali monumenti ebbe inizio con la

risalenti al XIV secolo. Sulla parete opposta, la sinistra, due monumenti sepolcrali, di cui si distingue quella della famiglia Guarienti per la sua ricchezza decorativa. Sopra di essi una tela del pittore

Gli studiosi hanno lavorato a lungo a una periodizzazione degli stili angkoriani, con un percorso parallelo a quello eseguito sulle iscrizioni. Ci vollero decenni, a partire dalla fine del XIX secolo, per arrivare a una datazione considerata sufficientemente affidabile dei monumenti.

, comportarono la ricostruzione dell'attuale facciata in forme quattrocentesche e pseudo-rinascimentali. L'interno era a tre navate con volte a crociera costolonate e conservava pregevoli dipinti, affreschi e monumenti funebri, fra cui due preziose ancone lignee dorate opere della scuola di Paolo Bonelli e due pale d'altare di

la sua funzione, sviluppandosi notevolmente nel suo complesso urbano ed abbellendosi di edifici interessanti e di bei monumenti, progredendo nell'agricoltura, specie nella coltivazione dei tabacchi e dei

Prato vanta molteplici monumenti di grande interesse storico ed artistico. Molti edifici, soprattutto quelli medievali, sono caratterizzati dall'uso di materiali reperiti localmente. In particolare sono stati usati spesso due tipi di

Poco conosciuti ma molto numerosi sono i monumenti megalitici in area russa e in Ucraina. Molto numerosi e imponenti sono i dolmen nell'area caucasica e quelli nel continente asiatico: in Cina e Corea, ma anche in India e Giappone

, mentre il Re risiedeva a Ravenna. Mentre i monumenti cittadini subivano un inesorabile e irrimediabile degrado, tanto da alimentare un mito nostalgico dell'antica Roma (Teodorico stesso si fece mandare colonne e marmi dei palazzi imperiali). Di rilievo fu l'iniziativa di

sorto sul castello, e i monumenti sono la parrocchiale di San Sebastiano, e specialmente le chiese del tratturo, sparse per la piana, come la chiesa delle Grazie e l'abbaziale di Santa Maria in Cerulis.

(unica torre a base circolare e quindi legata a a uno schema difensivo plausibilmente tardoantico), fatta in blocchi di arenaria e altri materiali eterogenei reperiti dai monumenti romani in rovina. Sarebbero dunque corse lungo

. I restauri non furono mossi solamente da motivi storici e artistici: spesso gli edifici e i monumenti vennero restaurati tenendo in grande considerazione l'attualizzazione dell'antico, modernizzazione che era legata alle condizioni politiche dell'epoca

Essendo numerose le statue da elencare, diremo qui solamente che le opere marmoree erano rappresentate dalle tante statue poste sui monumenti architettonici (templi, altari, edifici pubblici); esse potevano disporre di materiali di metallo prezioso; va ad esempio ricordato lo scudo in

La lista del Patrimonio Mondiale UNESCO comprende vari monumenti in Romania, fra cui: i villaggi sassoni della Transilvania con le relative chiese fortificate, le chiese interamente affrescate della Moldavia settentrionale e della Bucovina, le chiese in legno del

, iniziando a collaborare con la soprintendenza ai Monumenti di Verona, Mantova e Cremona (vincendo il primo posto a in un pubblico concorso) e a realizzare incisioni ispirate alle vedute veronesi. Nel

Le prime pubblicazioni della casa editrice Electa sono state avviate sotto l'impulso di Bernard Berenson, storico dell'arte che si era prefisso l'obiettivo di divulgare diverse forme d'arte e di tutelare i monumenti grazie la conoscenza e la produzione di pubblicazioni scientifiche, redatte tramite l'aiuto di un'apposita documentazione fotografica.

Nonostante la rilevanza solo in ambito urbano e la breve durata temporale, il ritratto romano repubblicano ebbe un riflesso e seguito notevole nel tempo, soprattutto nei monumenti funerari delle classi inferiori che guardavano al patriziato con aspirazione, come i

Condivido tutto quanto hai proposto. Per quanto riguarda la pagina Monumenti di Vicenza, ho provato a predisporre una modifica basata sulla tua proposta (se l'ho capita bene) di inserirvi tutti i monumenti, prendendoli dai template

. In un filmato pubblicato su YouTube parrebbe che la Park Police avesse atterrato e preso per il collo un soggetto che stava ballando in silenzio. Il balletto era una protesta contro il divieto di danzare presso monumenti.

Nonostante la rilevanza solo in ambito urbano e la breve durata temporale, il ritratto romano repubblicano ebbe un riflesso e seguito notevole nel tempo, soprattutto nei monumenti funerari delle classi inferiori. Con la diffusione della successiva moda

dell'arte romana, caratterizzata da semplificazioni e convenzioni antinaturalistiche, comparve nei monumenti ufficiali. Questa tradizione, che ruppe definitivamente con l'ellenismo, fu alla base dell'

per la conservazione del patrimonio artistico, membro della Commissione permanente per la tutela dei monumenti storici e artistici della Santa Sede e membro del Comitato internazionale per la salvaguardia della

), ma ampie il doppio, le Terme di Diocleziano subirono il destino della grandissima parte dei monumenti romani, utilizzate nei secoli come cava di materiali edili anche di pregio da riutilizzare per altre costruzioni, mentre le aule venivano adibite a vari usi privati e perfino come luogo di doma dei cavalli. Particolarmente grave l'opera di distruzione perpetrata tra il

Anche l'altare maggiore risulta depredato, come del resto anche la balaustra in marmi rossi. Ai suoi lati sorgono ancora due monumenti funebri: a destra di chi entra il sepolcro di Isabella Guevara, opera di

, fortemente avverso al Modernismo, non gli consentiva di esercitare la sua professione di architetto e tale rozzo e inconcepibile divieto lo costrinse al solo restauro di edifici e monumenti storici. Nel

, ospita i reperti provenienti dalla Piazza del Duomo e in particolare alcuni gruppi marmorei provenienti dall'interno e dall'esterno dei monumenti, la grande porta in bronzo, realizzata da Bonanno Pisano, detta

, rialzato rispetto al piano di calpestio della basilica, presenta un peribolo attorno al coro su cui affacciano tre cappelle radiali. Alle pareti del peribolo si vedono capitelli cubici e tre colonne in parte scanalate, provenienti da monumenti antichi, e

Nel corso dei lunghi anni di carriera artistica, Giovanni Prini ha scolpito su commissione monumenti, fregi di edifici pubblici, portali, cappelle sepolcrali, statue, fontane. Ha realizzato il gruppo bronzeo del fonte battesimale nella chiesa di Sant'Eugenio, a Roma, e la

lombarda. Numerosi sono state le industrie e fabbriche di grandi dimensioni fondate nel territorio rhodense; alcune sono ancora funzionanti, altre sono ormai dismesse e alcune di queste sono riconosciute come monumenti di

. Nonostante la rilevanza solo in ambito urbano e la breve durata temporale, il ritratto romano repubblicano ebbe un riflesso e seguito notevole nel tempo, soprattutto nei monumenti funerari delle classi inferiori che guardavano al patriziato con aspirazione, come i

Delle suddette discipline pose rigorosi fondamenti scientifici basandosi sull'analisi delle fonti classiche e medievali, lo studio dei monumenti e l'indagine diretta sul terreno. Fu studioso di topografia soprattutto di Roma antica e della

Segue poi la cappella di santa Caterina da Siena, la cui appartenenza spetta, sin dal Trecento, ai Dentice delle Stelle. I monumenti funebri databili al XIV secolo sono dedicati alle mogli di Ludovico e Carlo Dentice, Dialta Firrao e Feliciana Gallucci. Altri elementi decorativi nella cappella raffigurano gli stemmi delle famiglie

Oltre a queste testimonianze della grande importanza che ebbe Vulci in epoca etrusca, nell'area compresa nel Parco Naturalistico ed Archeologico sono presenti altri monumenti assai suggestivi fra cui il maestoso ponte del Diavolo (

Il sovrano e il suo governo presero una serie di misure volte a riconciliare l'opinione pubblica, ad esempio varando un programma di grandi opere (che permise fra l'altro di completare un certo numero di monumenti parigini, come l'

; dedicato a quello che considerava il suo maggior contributo al dibattito architettonico. La pubblicazione fu accompagnata da una mostra al Salon di acquerelli con ricostruzioni ipotetiche di monumenti greci in Sicilia che fecero un certo scalpore

Cascina e Gignano: due locali posti ad ovest di Paganica, al confine con i locali del quarto San Pietro, ed a nord con Collebrincioni; sono delimitati da via San Martino, via Garibaldi, Piazza Chiarino, via Caserma Angelini, via Veneziani, via dei Lombardi, e confinano con il quarto San Pittro nei locali di Arischia e Poppleto mediante via Cascina. I monumenti principali sono il Palazzo Lely Gualtieri, l'eclettico Palazzo Chiarino edificato sopra la storica chiesa di

Tra i monumenti di Settimo, testimoni di un passato, troviamo l'Oratorio di San Giovanni Battista, situato nella frazione di Cascine Olona. L'oratorio, di ridotte dimensioni, venne fatto edificare dal nobile Paolo Mantegazza e consacrato nel

Nel corso dei secoli si era infatti radunata una raccolta strabiliante non solo di capolavori provenienti dai tre monumenti, ma anche di inestimabili memorie storiche sulla fabbrica di Santa Maria del Fiore, come il modellino del

, nei pressi della zona monumentale dell'Ortigara, una cerimonia in ricordo dei caduti che persero la vita nel tentativo di conquistare la montagna. La cerimonia prosegue poi fino alla cima del monte, nei pressi dei monumenti ai caduti italiani e austro-ungarici

. Altrettanta diffusa, nelle statue legate ai monumenti ai caduti che iniziarono a essere costruiti lungo tutta la penisola italiana, fu l'iconografia del soldato, spesso accompagnato dalla personificazione della Vittoria

. Tuttavia deve essere precisato che la Pietra di Firenzuola, effettivamente commercializzata col nome Pietra Serena, non ha niente a che vedere con l'arenaria proveniente dalla Formazione del Macigno o dalla Formazione delle Arenarie del Monte Modino storicamente usate nei monumenti fiorentini. Questa proviene infatti dalla

(ex Comitato svizzero per la protezione dei beni culturali). In questa commissione extraparlamentare siedono deputati dei dipartimenti dell'amministrazione federale, dei servizi cantonali competenti (conservazione dei monumenti storici e

). I membri della commissione vengono nominati dal Consiglio federale. Nei cantoni, gli interlocutori per le questioni inerenti alla protezione dei beni culturali sono i responsabili cantonali della protezione dei beni culturali. Questi operano presso la divisione cantonale della cultura, generalmente presso il servizio della conservazione dei monumenti storici, oppure presso la protezione della popolazione. I servizi di conservazione dei monumenti forniscono la competenza necessaria per il trattamento e la manipolazione dei beni, mentre la

Due monumenti sepolcrali del Seicento si trovano nel presbiterio, l'uno in marmo bianco e piastre policrome, l'altro in granito sorretto da due leoni. Nelle navate, oltre a varie statue in cartapesta, di inizio

. Le segnalazioni di abusi e crimini di guerra commessi dall'UCK durante e dopo il conflitto includono massacri di civili, campi di prigionia, incendi e saccheggi di case e distruzione di chiese e monumenti medievali.

antichi, che vennero rialzati come punto focale dei nuovi tracciati stradali, i quali estendevano il processo di urbanizzazione anche al di fuori del Campo Marzio. Continuarono ad essere edificati palazzi e sistemate piazze, fontane e monumenti per tutto il

del periodo. Gli stessi atti della visita di san Carlo riportano anche alcune importanti notizie sul complesso monastico: si apprende infatti che la chiesa aveva come unica fonte di reddito le elemosine dei fedeli e ospitava sei altari con alcuni monumenti funebri. I religiosi erano cinque, di cui tre presbiteri e due laici. Il monastero, attiguo alla chiesa, aveva due chiostri e davanti alla basilica era posta la primitiva cappella officiata solo nella ricorrenza del patrono

), e funzionava come convento monacale. Dopo la morte del marito, Teodora stessa divenne una suora e fu sepolta nel tempio che prese il suo nome. Altri importanti monumenti bizantini includono le chiese di San Basilio (Hagios Vasilios), l'Abbazia di Kato Panagia, Hagios Vasilios del Ponte, Panagia Vlaherna, Panagia Brioni a

di Parigi la tavola di corrispondenza tra i segni delle scritture in geroglifico, demotico e greco. Tramite il sistema sperimentato su cartigli, ricopiati da artisti dai monumenti degli antichi faraoni in

, i territori verranno riuniti sotto il dominio dei Savoia. I castelli valsusini nascono in un rapporto alterno di cooperazione-competizione con gli enti religiosi del territorio, i quali a loro volta hanno lasciato notevoli monumenti (vedi

, prevalentemente grigio con una sezione bianca e crociata di rosso e con un monogramma riproducente le lettere intrecciate U, S ed A. Quest'ultima, per forma, ricorda uno dei monumenti-simbolo di Alessandria, ovvero il settecentesco

Il patrimonio della Fototeca viene accresciuto sistematicamente tramite campagne fotografiche, acquisti (foto analogiche e digitali, negativi), lasciti e donazioni. Le campagne fotografiche digitali si concentrano sulla documentazione di monumenti di difficile accesso, come palazzi privati e ville a Firenze e dintorni. Per la realizzazione di campagne fotografiche a tema la Fototeca collabora con musei fiorentini come la

, che ricevettero le commissioni per grandiosi monumenti funebri dei dogi, statue e complessi scultorei. Gli indirizzi espressi dalla scultura di quel periodo non erano omogenei e spaziavano dal vigoroso ed espressivo realismo di

Sull'altopiano di Asiago numerosi monumenti e cippi ricordano la battaglia. Nella Valmagaboschi una colonna romana ricorda il punto di massima penetrazione delle forze austroungariche e due cimiteri raccolgono le spoglie di numerosi soldati, un altro cimitero posto ad alcuni chilometri di distanza raccoglie le spoglie di Edward Brittain ricordato dalla sorella

il suo stile, rimasto sino ad allora legato abbastanza rigidamente ai suoi studi accademici, si evolse timidamente verso una maggiore resa psicologica ed emotiva dei soggetti rappresentati nelle sue opere. La sua produzione fu essenzialmente funeraria e venne ricercato dalle famiglie benestanti genovesi che gli commissionarono numerosi monumenti funebri presso il

La religione, le arti e l'architettura furono riportate alle loro gloriose forme dell'Antico, del Medio e del Nuovo Regno. I faraoni nubiani costruirono o restaurarono templi e monumenti in tutta la valle del Nilo, tra cui Menfi, Karnak, Kawa e Jebel Barkal.

a causa del grave stato di conservazione, e dei recenti lavori effettuati che hanno parzialmente eliminato le caratteristiche storiche dei monumenti. Il comitato dell'UNESCO ha chiesto formalmente alla Georgia di iniziare un serio lavoro di recupero e manutenzione.

e nacque per la riproduzione dei monumenti e delle opere d'arte con la moderna tecnica fotografica. A tal fine fu chiamato ad organizzarlo e dirigerlo colui che ne era stato convinto ideatore, l'ingegner

quando un progetto venne elaborato dalla Soprintendenza ai Monumenti di Siena; il progetto prevedeva due fasi di lavori: la prima fase vide il ripristino dell'ultima campate e della zona dell'abside, venne tolta la tettoia lignea del portale e venne liberata la bifora sinistra; la seconda fase, che solo parzialmente venne realizzata, prevedeva tra l'altro l'apertura del portale gemino e l'eliminazione delle volte dalle navate laterali

, spesso catastrofici, che nel corso dei secoli hanno inferto ferite gravissime, distruggendo monumenti importanti e tracce di un passato remoto che risale all'epoca pre-romana. Sono del resto caratteristici, in gran parte del centro storico, gli edifici bassi e con i muri perimetrali

Le vette delle montagne, oltre che per il loro significato geografico, sono importanti in varie culture per le valenze simboliche di varia natura che sono state loro attribuite (religiosa, politica, magica..), e la costruzione di monumenti di vario tipo (




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Ultimo aggiornamento pagina:

13 Giugno 2021

22:40:10