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Frasi che contengono la parola montanti

Tra i due montanti erano pure presenti due semilunette in legno, di cui quella inferiore fissata alla base e la superiore scorrevole; abbassando la lunetta superiore su quella inferiore, alla congiunzione delle due veniva a formarsi un collare che serviva a immobilizzare il

) e che prediligeva la corta distanza, dalla quale faceva partire intense combinazioni di ganci e montanti particolarmente potenti, rimanendo all'interno della guardia avversaria. Era un buon incassatore e utilizzava l'altezza ridotta come strumento per schivare i colpi, tramite movimenti sul tronco molto rapidi, abbassandosi anche fino alla vita per passare sotto o di fianco ai colpi in arrivo e picchiare d'incontro. La sua tecnica, definita

testiera senza imboccatura: manca completamente dei montanti; le redini sono collegate ad anelli sulla parte laterale dello stringibocca, oppure, in un modello brevettato, a strisce che passano attraverso due anelli laterali dello stringibocca e si incrociano sotto la mandibola del cavallo e risalgono fino a circondare con un'ansa la nuca del cavallo.

quando riesce a far cadere la palla nel campo avversario, dopo che questa abbia superato la rete dall'interno dei montanti, o comunque dalla linea individuata da essi in direzione perpendicolare al terreno di gioco, qualora essi non siano simmetrici, di uguale altezza e/o spessore, o comunque non esattamente disposti. Qualora la palla venga indirizzata da una squadra fuori dal campo di gioco, il punto viene assegnato alla squadra avversaria; se tuttavia l'avversario risponde al tiro indirizzato fuori, la palla si considera in gioco. Si commettono

che fisicamente materializza il nodo. Le aste di parete (diagonali e/o montanti) costituite normalmente da una coppia di profilati a L accoppiati vengono collegati al nodo mediante una coppia di bulloni (o di chiodi). L'asse congiungente i bulloni, detto

Isolante sulla struttura di sostegno: si fa una struttura di sostegno in montanti distanziata di qualche centimetro dallo strato di supporto sulla quale vengo inseriti i pannelli di materiale isolante che deve essere rigido.

Alloggiati in gondole disposte tra i due piani alari ad essi collegati mediante montanti (nella parte interna si trattava di strutture apposite, nella parte esterna veniva sfruttato il primo dei tre montanti alari), nel primo esemplare presentavano radiatore frontale disposto dietro l'

; attorno ad essa era stato sviluppato il telaio autoportante dell'apparecchio, in modo che le sollecitazioni e i carichi torsionali del velivolo venissero concentrati nella cellula e assorbiti dal resto della struttura dell'apparecchio. Un esempio sono i montanti della cellula (due forcelle allungate a Y in

Alcune ricostruzioni grafiche mostrano una struttura tradizionale con due coppie di montanti per ogni lato, presenti nel modello precedente a propulsione tradizionale ma non in quello esposto (e fotograficamente documentato) a Parigi.

, di grandi dimensioni, possedeva una fronte piatta, molto larga nella regione fra le orbite; nella parte posteriore erano presenti due corna piuttosto corte, dalla sezione circolare alla base, molto inclinate lateralmente e leggermente all'indietro. Le corna si incurvavano verso l'alto e in avanti. Erano presenti delle fosse lacrimali molto profonde. Gli intermascellari erano simili a quelli del bue muschiato, con rami montanti forti. La dentatura era moderatamente

nella sua struttura; tale struttura era basata su quattro longheroni tubolari (che conferivano alla carlinga la sua sezione rettangolare) a cui si aggiungevano un gran numero di montanti che formavano un reticolo indeformabile, ulteriormente rinforzato da cavi in

superiore ed inferiore erano a struttura metallica e costituite da una sezione centrale rivestita in metallo e da sezioni esterne rivestite in tela, collegate da due coppie di montanti metallici fissi in ogni semiala.

. Le ali erano collegate da nove coppie di montanti in legno vincolati ai longheroni, ed essi erano a loro volta rinforzati da abbondanti controventature di tiranti in acciaio. Gli alberi delle eliche erano supportati da due coppie di montanti. Il

dotate al loro interno di molle a scatto che permettono all'anta di rimanere bloccata nella posizione preferita. Apre in parte all'esterno e in parte all'interno del locali. Se le frizioni sono poste sui profili verticali (montanti), la rotazione avviene attorno a un asse orizzontale ed il serramento viene detto bilico orizzontale.

, ma del resto neppure la vettura era ancora al suo stadio definitivo, visto che era caratterizzata dall'assenza di montanti laterali, dalla presenza delle barre portatutto e dal fatto di essere in configurazione simil-

: venne tagliato via il tetto e venne montato un ponte rigido per unire i due lati della carrozzeria all'altezza dei montanti centrali. Tale componente, necessario per garantire un'adeguata rigidezza al corpo vettura anche in assenza di un vero e proprio tetto, fece da divisorio tra le due coperture separate. Come nella

, esso trae ispirazione dalla tradizione aeronautica, ne sono un esempio il meccanismo di apertura del tetto (senza montanti e tutt'uno con il parabrezza) e delle portiere che emulano l'apertura della cabina di un

Poltrona inglese settecentesca. I montanti retrostanti, in legno, si riuniscono al colmo dello schienale in un tipico nodo. Ha braccioli avvolgenti e terminanti a ricciolo sui loro sostegni. Sedile imbottito e gambe che finiscono a ricciolo.

inferiore e superiore di ugual misura e dimensioni. Entrambe erano realizzate con struttura in legno ricoperta in tela, con la sola inferiore dotata di alettoni, controventate, collegate tra loro tramite montanti tubolari e tiranti in filo d'acciaio. Il

Il galleggiamento era assicurato da una coppia di grandi galleggianti posizionati sotto il velivolo, collegati da un complesso di montanti che li collegavano alla parte inferiore di semiali e fusoliera. I galleggianti fungevano anche come

collegata all'ala alta a semisbalzo a parasole tramite un robusto montante centrale ed una serie di montanti e tiranti laterali. L'unico motore montato centralmente sull'ala era inserito in una lunga gondola estesa verso la parte posteriore per poter alloggiare una postazione difensiva ad abitacolo aperto dotata di una

fu realizzata una scocca monolitica in fibra di carbonio che comprendeva pianale, tetto, montanti e paratie anteriore e posteriore, il tutto in funzione di abitacolo. La scocca si protendeva inoltre in avanti a formare una vasca cui erano ancorate le

, per esempio la presenza della maniglie porta, assenti nel prototipo, e del tipo classico per le portiere anteriori ed incorporato nei montanti per quelle posteriori. Un'altra differenza rispetto alla

dell'ala superiore era nettamente maggiore di quella inferiore; esse avevano pianta rettangolare ed erano collegate da quattro coppie di montanti in legno, ampiamente controventati da tiranti d'acciaio, a cui si aggiungevano due strutture a traliccio che vincolavano le gondole dei

Le ali avevano tra loro uguali dimensioni: il piano inferiore era collegato al lato inferiore della fusoliera mentre quello superiore era collegato alla fusoliera mediante montanti disposti diagonalmente. I due piani alari erano tra loro collegati per mezzo di tre

e Salvatore Calafato a ventiquattro anni di reclusione mentre i collaboratori Croce Benvenuto e Calafato vennero condannati rispettivamente a diciotto e sedici anni di carcere; Parla e Montanti vennero invece assolti

Dalle semiali, in corrispondenza della coppia di montanti interna, si staccavano le travi di coda: queste erano costituite da due elementi tubolari che, partendo dalle due ali, si congiungevano in coda dove sostenevano gli

Partito: nel primo di rosso alla spada d'argento, manicata d'oro, posta in palo, con la punta rivolta verso il capo, sormontata da due api d'oro montanti, poste in fascia; nel secondo d'argento a tre fasce ondate diminuite d'azzurro, moventi dalla punta, sormontate da un avambraccio nudo, uscente dal fianco sinistro dello scudo, impugnante una rete da pesca di nero, uscente dalle fasce ondate.

(d'argento, alla croce di rosso caricata di cinque crescenti montanti del campo, accantonata da quattro torte d'azzurro, all'agnello pasquale, con la testa rivoltata, accovacciato su un terreno di verde)

Di rosso, a tre castelli d'argento, fondati di verde, merlati alla guelfa, torricellati di due pezzi laterali, perti, finestrati, murati di nero, posti due in capo ed uno in punta, quest'ultimo fiancheggiato da due api montanti d'oro.

Troncato, nel primo, d'azzurro al fiume d'argento, ombrato del campo, accompagnato in capo da una corona all'antica d'oro e in punta da due api montanti dello stesso; nel secondo, di rosso all'albero d'oro, terrazzato di verde, alla vite al naturale, pampinosa di tre, fruttifera di due, accollante il tronco, sullo sfondo una giogaia di cinque vette al naturale. ornamenti esteriori di Comune

Troncato d'azzurro e di rosso, al leone attraversante dell'uno all'altro, sormontato da un lambello a cinque pendenti di nero; e alla fascia d'argento attraversante sul tutto e caricata di tre mosche (o api) montanti al naturale

Troncato: il primo, d'argento, alla vera da pozzo, di rosso, mattonata di nero, attraversante la pianura di verde; il secondo, di rosso, alle tre mezzelune montanti, bene ordinate, di argento. Ornamenti esteriori da Comune.

La Grandis utilizza uno scheletro della carrozzeria realizzato in acciai alto resistenziali misto ad acciai a deformazione programmata a tre punti con componenti in alluminio per contenere il peso. Gli acciai alto resistenziali vengono utilizzati per la struttura compresa tra il frontale, i montanti A e i montanti B e si estendono fino al pavimento posteriore. La scocca viene denominata RISE (Reinforced Impact Safety Evolution Body).

era montata alta e a parasole, collegata alla fusoliera lateralmente da due montanti obliqui di grandi dimensioni ed integrati da tiranti in filo d'acciaio, e verticalmente da una struttura portante che fungeva da supporto anche all'unica gondola motore centrale, una configurazione del tutto simile al

vi furono i primi aggiornamenti: comparvero i vetri scorrevoli posteriori (fino a quel momento erano fissi) e gli indicatori di direzione a bacchetta vennero spostati sui montanti posteriori. Per quanto riguarda la gamma, si ebbe il debutto della

, una cabriolet dalle linee futuristiche caratterizzata fra l'altro da un parabrezza in due pezzi e senza montanti, secondo un brevetto depositato dallo stesso Labourdette. Sempre dallo stesso carrozziere venne realizzata un'altra cabriolet a due porte, stavolta conservando le forme della

inferiore di maggiori dimensioni della superiore. Entrambe erano realizzate con struttura in legno ricoperta in tela verniciata, con la sola inferiore dotata di alettoni, controventate, collegate tra loro tramite montanti tubolari e tiranti in filo d'acciaio e dotate in opzione di

. L'estetica era pesantemente ispirata alla Ford Thunderbird, particolarmente per la linea del tetto che presentava montanti sottili. Una modanatura cromata seguiva tutta la lunghezza del tetto, come sulla Lincoln Continental. In generale l'estetica venne rivista per adeguarla ai tempi. Furono eliminate le pinne e le altre caratteristiche che rendevano i precedenti modelli molto




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Gennaio 2022

13:26:31