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Frasi che contengono la parola mestieri

: servi e schiavi, privi di terra, esercitavano i mestieri artigiani e di supporto all'allevamento - vi erano falegnami, fabbri, gioiellieri e poi stallieri, porcai e vignaiuoli - mentre i piccoli contadini dovevano guardarsi dalla crescita del potere dei nobili trasformatisi in grandi proprietari terrieri, i

Come fa nel suo commentario al Tanakh, Rashi illustra spesso il significato del testo utilizzando analogie con le professioni, i mestieri, e lo sport del suo tempo. Traduce anche difficili parole ebraiche o aramaiche nella

I Centri visitatori del parco sono dei punti informativi monotematici (il gipeto, lo stambecco, il camoscio, la geologia, i predatori, i mestieri) distribuiti sul territorio dei vari comuni del parco e presenti in ogni valle. Sono gestiti dall'Ente Parco, in particolare in territorio valdostano sono gestiti in collaborazione con

. Poco tempo dopo l'Istituto per la promozione dell'agricoltura, delle arti e dei mestieri di Palermo bandiva un concorso per lo studio di una rete ferroviaria della Sicilia; in quest'ambito sortiva un progetto che stabiliva come realizzazione prioritaria la

, che aveva perorato l'apertura dell'opera a espressioni dell'uso vivo e ai termini delle arti, dei mestieri, della marineria e della caccia, da lui stesso raccolti nel corso d'inchieste sul campo, e gli Accademici

Nel protiro convivono tre tipi di rappresentazioni, quelle sacre relative alla vita del santo, quelle politiche relative alla nascita del comune e quelle profane rappresentate dai mesi e dai mestieri collegati. All'interno, nella

Le maschere rappresentavano principalmente i mestieri e lo scopo della rappresentazione era quello di descrivere sia i gesti e le abitudini della categoria sia di alludere e riferirsi grazie a doppi sensi alla grande tematica della pratica dell'amore. Tra i mestieri raffigurati all'epoca erano immancabili quelli dello spazzacamino, del tessitore, del dipintore.I canti venivano anche musicati come ha potuto attestare

ancora non esisteva alcuna opera simile, essendo all'epoca le arti e i mestieri manuali considerati generalmente di minore importanza. Questo progetto iniziale, piuttosto modesto, prese tuttavia, sotto l'impulso di Diderot e di

e, completati gli studi, svolge diversi mestieri all'interno di uno studio cinematografico coltivando nel contempo l'interesse per la letteratura ed invia i suoi manoscritti a riviste e case editrici

Alle persone venivano insegnati diversi mestieri (come ad esempio impagliatore di sedie), ma venivano continuamente maltrattati dal personale. Ai ragazzi della scuola veniva insegnato a leggere con il metodo di

Mestieri e mestieranti. In questa sezione sono esposte le insegne delle locande e delle botteghe degli artigiani, come quelle del tabaccaio, del barbiere, del farmacista, dell'orafo. Nelle vetrine inoltre sono in mostra gli strumenti da lavoro delle botteghe del

come maledizione di Dio; la pratica di mestieri quali forgiatori di metalli, considerati nella superstizione popolare riconducibili alla magia; le arti divinatorie identificabili come aspetto stregonesco, ecc.

soprattutto nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo nei territori dell'Impero Ottomano, dove trovarono una maggiore tolleranza religiosa. Gli ebrei convertiti inoltre in ogni caso subivano discriminazioni sociali ed economiche: erano loro vietati particolari mestieri, venivano additati come

Il valore culturale di questi mestieri comincia a suscitare l'interesse degli abitanti e dello Stato, che investe, ancora timidamente secondo gli artigiani, in sistemi di esenzione fiscale e scuole specializzate.

Raccolta etnografica del Centro Studi Pugliesi, con una interessante raccolta delle voci dialettali pugliesi, riguardanti aneddoti di vita quotidiana e della saggezza popolare e una mostra di attrezzi e oggetti delle arti e mestieri dei primi del Novecento

Il settore terziaro divenne l'occupazione principale degli ebrei. Anche se molti ebrei continuarono a svolgere i mestieri tradizionali del commercio e dell'artigianato, i giovani iniziarono a specializzarsi nel settore bancario e delle assicurazioni.

Le camere consolari, la camera dell'agricoltura, la camera dei mestieri e dell'artigianato e la camera di commercio e industria sono raggruppate in un ente pubblico; la camera dell'agricoltura, del commercio, dell'industria, dei mestieri e dell'artigianato (CACIMA di Saint-Pierre-et-Miquelon), gestita da artigiani, commercianti, agricoltori, imprenditori eletti da rappresentanti delle loro coetanei.

, oltre a numerosi utensili di uso comune, dall'aratro alla prima macchina da scrivere acquistata dal Comune. Vi sono allestite fedeli ricostruzioni di ambienti rurali e municipali, al fine di rappresentare e ripercorrere la vita rurale e culturale di una volta. Tra le altre sale tematiche meritano menzione la mostra fotografica sui costumi tipici, la collezione di stemmi gentilizi, i giochi e lavori femminili di tessitura e ricamo, i mestieri maschili del fabbro, del falegname e del medico.

Durante tutto questo periodo i mestieri di organista e di clavicembalista rimasero dunque sempre gli stessi e furono esercitati dagli stessi artisti. Un gran numero di essi ha inoltre partecipato alla diffusione della

Museo demo-antropologico d'arte e mestieri antichi: vi sono esposti attrezzi e strumenti di lavoro riferibili agli antichi mestieri artigianali del territorio della fascia medio-collinare marchigiana.

di arti e mestieri. Si svilupparono, in seguito, scuole professionali vere e proprie, su impulso della Fiat che vedeva nell'opera dell'Istituto un mezzo per formare operai qualificati. Dopo la guerra e i bombardamenti (che danneggiarono gli edifici

I carri, le quali spese di mantenimento ricadevano sulle corporazioni di arti e mestieri, ritraevano personaggi della storia e della tradizione napoletana quali Masaniello, la Sirena, il Sarracino, Pulcinella, san Gennaro, etc.

nelle sale del palazzo Baronale. Si compone di alcune sale in cui sono esposti pannelli informativi e riproduzioni fedeli degli antichi mestieri del luogo. In particolare sono descritti i lavori del

dodici o quindici migliaia di quegli ebraici corruttori del popolo come dovettero restare sotto i gas, in campo, centinaia di migliaia dei migliori lavoratori tedeschi di tutti i ceti e di tutti i mestieri, non invano sarebbero periti al fronte milioni di vittime. Eliminando in tempo dodicimila furfanti, si sarebbe salvata la vita ad un milione di Tedeschi, preziosi per l'avvenire.

, essi speravano di aggirare la restrittiva legislazione che regolamentava l'esercizio delle arti e dei mestieri nella City. Nel tardo XVII secolo e nel XVIII secolo vennero realizzate delle dimore di grande pregio per alloggiare i grandi proprietari dell'industria della seta e grandi residenze ubicate attorno alla nuova

Fu poi vietato ai protestanti di accedere alle cariche pubbliche di grado elevato e di esercitare un certo numero di mestieri: di fronte ai ricorsi presentati contro tali decreti, ricorsi, del resto, quasi sempre rigettati dalle corti di giustizia, nel

In passato l'economia del borgo di Pretola si basava sui mestieri legati al fiume Tevere: i raccoglitori di legna o uncinatori che arpionavano i tronchi d'albero portati via dalle piene e raccolti con

, oltre a numerosi utensili di uso comune, dall'aratro alla prima macchina da scrivere acquistata dal comune. Vi sono allestite fedeli ricostruzioni di ambienti rurali e municipali, al fine di rappresentare e ripercorrere la vita rurale e culturale di una volta. Tra le altre sale tematiche meritano menzione la mostra fotografica sui costumi tipici, la collezione di stemmi gentilizi, i giochi e lavori femminili di tessitura e ricamo, i mestieri maschili del fabbro, del falegname e del medico.

. La maggioranza degli abitanti italofoni era composta da piccoli artigiani, soprattutto tagliapietre, scalpellini e carpentieri, mestieri questi nei quali i curzolani e quelli di Petrara erano maestri e conosciuti ed apprezzati anche fuori dei confini della

Il controllo centralizzato della produzione all'interno dell'impero meroitico e la distribuzione di alcuni mestieri e manufatti potrebbero essere stati politicamente importanti con la loro industria del ferro e l'artigianato della

, organizzato dal parroco don Pasquale Di Cello con la collaborazione dei volontari che si adoperano alla realizzazione dello stesso. Donne, uomini, bambini, anziani e giovani. Tutti impegnati ad interpretare i personaggi tipici del Presepe francescano riproponendo anche gli antichi mestieri e i piatti tipici che

(Istituto per giovani ciechi) a Parigi. Si trattava di uno dei primi centri specializzati per persone non vedenti, ma le condizioni di vita non erano delle migliori. Alle persone venivano insegnati diversi mestieri (come ad esempio impagliatore di sedie), ma venivano continuamente maltrattati dal personale.




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

22:51:19