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Frasi che contengono la parola merlate
su fondo rosso, da tre torri merlate alla guelfa, la centrale aperta di nero, unite da mura racchiudenti due altre torri, la destra torricellata di un pezzo e finestrata di nero, l'altra sormontata da una guardiola merlata, nel centro una chiesa, il tutto al naturale e fondato su una campagna di verde.
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degli Enti Militari, d'oro, murata di nero, formata dal cerchio, rosso all'interno, con due cordonate a muro sui margini e sostenente cinque torri visibili, riunite da quattro cortine di muro visibili, le torri di foggia quadrangolare, merlate di dodici alla guelfa, quattro merli per lato, chiuse e finestrate di uno di nero, le cortine di muro finestrate ognuna di uno e merlate di tre.
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D'argento, al castello di rosso, murato di nero, formato da due torri, merlate alla guelfa di tre, finestrate di due, di nero, riunite dalla cortina di muro, merlata alla guelfa di cinque, chiusa e finestrata di tre in fascia, di nero, esso castello sormontato dalla stel la di cinque raggi, di azzurro, e fondato sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune
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Inquartato: il primo d'argento, alla porta urbana con arco a tutto sesto, sostenente la ghimberga cimata dal giglio, e unita a destra e a sinistra a due torri, merlate alla guelfa di quattro pezzi visibili, finestrate ciascuna di due di nero, il tutto di rosso, mattonato di nero, essa porta aperta del campo e accompagnata dall'orso di nero, collarinato d'argento, passante sotto l'arco; il secondo, d'azzurro, al serpente d'oro, posto in semicerchio, convesso verso la linea della troncatura, con la testa volta a destra, sostenente il guerriero, con il viso e le mani di carnagione, capelluto d'oro, armato di tutto punto d'argento, l'armatura guarnita d'oro, tenente con la mano destra la spada d'argento, guarnita d'oro, posta in palo, con la mano sinistra la coda del serpente; il terzo d'azzurro, alla testa di cervo d'oro, accompagnata da tre stelle dello stesso, male ordinate, la prima posta tra i palchi, le altre accanto alla bocca del cervo; il quarto d'oro, alla croce di Lorena trifogliata, con due palme uscenti dalla incrociatura della traversa inferiore, quella a destra in banda, quella a sinistra in sbarra, il tutto di verde. Ornamenti esteriori da Comune. Nastri portanti i colori dello Stato e della Regione.
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D'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, formato da due torri, merlate di tre alla guelfa, finestrate di nero, riunite dalla cortina di muro, aperta ad arco acuto del campo, priva di merli, esso castello sostenente il leone di rosso, passante, poggiante la zampa anteriore sinistra sul primo merlo della torre di destra, la zampa posteriore destra sul primo merlo della torre di sinistra, la zampa posteriore sinistra sul secondo merlo della detta torre; al capo di rosso, caricato dalla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Comune
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Troncato: nel primo, di azzurro, alle due torri d'argento, una accanto all'altra, chiuse e murate di nero, finestrate di uno dello stesso, merlate alla ghibellina; nel secondo, d'oro, ai tre tortelli di rosso, posti due e uno. Ornamenti esteriori di Comune.
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Il castello risale probabilmente all'epoca del dominio reggiano, costruito quindi come roccaforte contro i mantovani. Le mura e le torri merlate erano circondate da un fossato in cui confluivano le acque derivate dal vicino corso di Po Vecchio. La cinta muraria che venne attestata dalle carte topografiche dell'epoca, era formata da quattro angoli caratterizzati da bassi torrioni sporgenti, mentre sul lato verso l'odierna piazza s'innalzava la torre che fungeva da mastio
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Sotto un cielo nuvoloso sono rappresentate due torri guelfe merlate, al naturale, chiuse e finestrate di nero, poste sopra due scogli, moventi dai lati dello scudo e fra i quali scorre un fiume, il tutto al naturale; le torri accompagnate in capo da una stella, di sei raggi d'argento.
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il permesso dal vescovo di costruire una cappella interna alla villa. Le forme attuali della dimora, caratterizzata dalle quattro uguali torri merlate ai lati, verranno raggiunte tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento con Bartolomeo Lucciardi
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Il progetto originale si caratterizzava di due torri cilindriche, di un elevato torrione e di mura merlate congiunte da robusti blocchi di piperno. Il castello fu teatro non appena quattro anni dopo la sua costruzione della battaglia che vedeva contrapposti
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risalgono anche le sculture marmoree realizzate da Francesco Filippini e poste a decorare la cinta del parco; le due piccole e finte torri merlate laterali del corpo centrale sono invece ascrivibili al gusto romantico di un intervento attuato probabilmente nel
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Del campo dell'assedio esistono tre piante prospettiche ad incisione che forniscono con buona approssimazione la consistenza della conformazione della struttura dell'epoca. Il complesso appare cinto su tre lati da una muraglia merlata scandita, a distanze regolari, dalla presenza di cinque torri merlate con opere in aggetto, in perfetto stato.
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(che, ironia della sorte, vi venne in seguito incarcerata). Le mura rosse e le torri merlate, due chiese sopraelevate rispetto ai portoni, un refettorio ed i quartieri residenziali vennero tutti progettati in stile
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, al centro abitato di Casalnoceto, simboleggiato dalla chiesa, munita di campanile, e da sei case, il tutto di rosso, mattonato di nero, con finestre dello stesso, esso centro uscente dal fianco sinistro e racchiuso da mura merlate alla guelfa, di rosso, mattonate di nero, esse mura circondate dal fossato colmo d'acqua, di azzurro, protetto dalla stecconata di legno
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d'oro, una per lato, la prima in posizione normale, due coricate, l'ultima rovesciata, esse torri murate di nero, chiuse dello stesso, merlate alla guelfa di tre, fortificate sui fianchi da minori torri, una e una, ugualmente murate e merlate, d'oro, ogni torre accompagnata da due
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. Ha alte mura, marrone scuro, e merlate, che proteggono un piazzale interno. Al suo interno si possono ancora osservare i ruderi di alcune strutture precedenti, in particolare una chiesa portoghese e un'altra fortificazione omanita dell'inizio del
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) era la sede dell'Istituto di botanica: un massiccio fabbricato quadrangolare con cortile interno, rinforzato agli angoli da torri merlate. Ospitava la Direzione, l'aula delle lezioni, la biblioteca, un laboratorio micrografico ed uno
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Semipartito troncato: il primo, di rosso, alla pentola di nero manicata dello stesso, ripiena d'oro; il secondo, di verde, al gallo al naturale; il terzo, d'azzurro, alle due torri, d'argento, murate di nero, merlate di cinque, finestrate e chiuse di nero, riunite dal ponte di argento, murato di nero, con arco ribassato, esse torri fondate sulla pianura di verde.
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Fasciato di azzurro e di argento, al capo di argento, caricato dal leone illeopardito, di azzurro, tenente con la zampa anteriore destra il castello, di rosso, le due torri merlate alla guelfa di tre, chiuso e finestrato di nero; esso leone coronato all'antica di azzurro, linguato di rosso, sostenuto dalla linea di partizione. Ornamenti esteriori da Comune
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Partito: nel primo, d'azzurro, all'abete di verde fondato su una campagna dello stesso, incatenato di nero a due torri quadrate di due piani, al naturale, merlate alla ghibellina, aperte e finestrate di nero e uscenti dai lati (per Pieve di Cadore); il secondo, d'argento pieno.
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d'argento alla banda d'azzurro caricata da una ruota d'oro dentata di otto, accompagnata da due torri quadrate di rosso chiuse e murate di nero, merlate alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune
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(d'azzurro, al castello merlato d'argento, fiancheggiato da due torri merlate dello stesso, accostate da due gigli d'oro; cimato da un delfino rivoltato e coricato d'argento, sormontato da un giglio d'oro, il giglio accostato da due crescenti d'argento)
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Partito d'argento e di rosso, al castello torricellato di due, dell'uno all'altro; esso castello, murato di nero, aperto e finestrato di quattro in fascia, del campo, le torricelle merlate ognuna di tre alla guelfa, la torricella di destra cimata dall'asta di nero, banderuolata a sinistra, di azzurro, al leone passante, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.
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Partito di rosso e d'argento, alle due torri dell'uno nell'altro, murate, aperte e finestrate con finestrella tonda, il tutto di nero; esse torri merlate di quattro e fondate in punte; il tutto al capo d'azzurro, caricato da due stelle raggiate di otto, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.
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Partito: nel primo di rosso, al castello d'argento, torricellato ai lati di due, murato e aperto di nero, il frastigio merlato di sei, esse torri finestrate di uno di nero e merlate di tre; nel secondo, d'azzurro, alla bilancia d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.
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D'argento alla banda d'azzurro caricata da una ruota d'oro dentata di otto, accompagnata da due torri quadrate di rosso chiuse e murate di nero, merlate alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune.
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, formata da cerchio rosso interno, con due cordoni di muro sostenenti otto torri di cui cinque visibili. Le torri a loro volta sono di foggia rettangolare merlate di dodici con quattro merli visibili e due angolari, chiuse e finestrate di uno di nero, il fastigio merlato di quarantotto di cui ventiquattro visibili e sei merli fra torre e torre.
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Ultimo aggiornamento pagina:
10 Gennaio 2022
23:49:39