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Frasi che contengono la parola martiri
, quella che sostiene la statua di Sant'Agata in Piazza dei Martiri, tre assi viari (due si incrociano ortogonalmente al Monastero dei Benedettini dove sono stati trovati ancora basolati, oggi allo scoperto), una strada che conduceva in antico dal Teatro all'Anfiteatro corrispondente all'attuale
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, oltre alle reliquie di quaranta martiri cristiani veronesi, tutte precedentemente ospitate nella cripta della chiesa. La tradizione vuole che siano presenti anche i resti di quattro bambini vittime della
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di sinistra; il fercolo in argento di Sant'Alfio del XIX secolo e tre arcosoli paleocristiani, i sepolcri dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino nella navata di destra; tele del XVII e XVIII secolo lungo le navate. In sagrestia si trova un armadio ligneo intarsiato di considerevole valore raffiguranti le sante lentinesi Tecla e Giustina.
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- Esempio di chiesa rupestre lentinese, di forma quadrata, secondo la tradizione fu il carcere in cui vennero rinchiusi i Santi Patroni Alfio Filadelfo e Cirino e altri martiri. All'interno si conservano i simulacri dei tre santi in catene e di Santa Tecla.
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Sul patibolo le sue dame, Elizabeth Curle e Jane Kennedy, l'aiutarono a spogliarsi, rivelando un sottabito rosso cremisi, il colore della passione dei martiri cattolici, appositamente scelto dalla regina, che davanti ai protestanti inglesi voleva morire da martire cattolica.
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Monumento ai Caduti: Statua di bronzo, sita in piazza IV Novembre, opera del famoso scultore internazionale di Nereto Francesco Perilli, uno dei padri del Multiculturalismo, che rappresenta i caduti di tutte le guerre, che vengono portati in paradiso, come martiri, dalle colombe della pace.
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. All'inizio il martirio nel cristianesimo indicava la sopportazione di sacrifici, stenti e privazioni fisiche per onorare Dio, ma in seguito il termine venne applicato per indicare quasi esclusivamente i cristiani che venivano uccisi per la loro fede. I primi martiri cristiani in assoluto furono gli
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, dando vita ad un dibattito teologico abbastanza ampio. A partire dall'esempio di Stefano, numerosi sono stati i martiri in nome di Cristo, ma un senso di elezione distingue i primi martiri: Stefano stesso fu scelto dai dodici apostoli, insieme ad altri sei, come
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La nuova costruzione fu l'occasione per trovare una degna collocazione alle reliquie dei martiri giunte dalla Terrasanta, che vantavano una grande venerazione da parte dei veronesi. Si decise pertanto di conferire a Beltrame Jarola (detto Beltramo da Valsolda) la costruzione di una
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Giardinetti di Piazza Martiri di Pratolungo: in posizione strategica tra il corso della Repubblica e le vie interne, sono corredati da una fontana e da aiuole con panchine. Recentemente costruiti (negli anni duemila) sono punto di ritrovo abituale per molte famiglie che decidono di passare in pieno centro le proprie giornate.
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, personaggio ispiratore della dottrina satyagraha e che Gandhi chiamava 'il principe della nonviolenza'. Egli sosteneva infatti che sia Lui, sia i primi martiri abbiano svolto un ruolo determinante nella
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, sacerdote agostiniano; beati Giacomo Bell e Giovanni Finch, martiri; beati Riccardo Sargeant e Guglielmo Thomson, sacerdoti e martiri; beato Maurizio Mackenraghty, sacerdote e martire; beato Antonio Page, sacerdote e martire; beati Francesco Page e Roberto Watkinson, sacerdoti e martiri; beata
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, papa e martire; san Felice, martire; san Dioscuro; santi Potamone, Ortasio e Serapione, sacerdoti e martiri; santi Teodoto e Tecusa, Alessandra, Claudia, Faina, Eufrasia, Matrona e Giulitta, vergini e martiri; beato Burcardo, sacerdote; sant'
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e martire; beata Margherita Ball, martire; beati Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni gesuiti, martiri; beati Tommaso Whitbread, Guglielmo Harcourt, Giovanni Fenwich, Giovanni Gavan e Antonio Turner, sacerdoti gesuiti, martiri.
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; beati Giovanni detto Cornelio, gesuita, Tommaso Bosgrave, Giovanni Carey e Patrizio Salmon, martiri; beati Guglielmo Andleby, sacerdote, Enrico Abbot, Tommaso Warcop ed Eduardo Fulthorp, martiri; sant'
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, fondatore ed egumeno della Grande Laura; beati Matteo Lambert, Roberto Meyler, Edoardo Cheevers e Patrizio Cavanagh, martiri; beati Giorgio Nichols, Riccardo Yaxley, sacerdoti, Tommaso Belson e Humphred Pritchard, martiri; sante Teresa Chen Jinxie e Rosa Chen Aixie, vergini e martiri.
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, sacerdote e martire; san Giovanni Battista Zhou Wurui, martire; santi Elisabetta Qin Bianzhi e Simone Qin Chunfu, martiri; beati Achille Puchala e Ermanno Stepien, sacerdoti francescani conventuali e martiri.
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e Paolo Denn, sacerdoti gesuiti, santa Maria Zhou Wuzhi, san Pietro Zhou Rixin, martiri; santa Maria Fu Guilin, martire; sante Maria Zhao Guozhi, Rosa Zhao e Maria Zhao, martiri; san Xi Guizi, martire; beate
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, martire; beato Giovanni Ingram, sacerdote e martire; beati Edoardo Thwing, domenicano; beati Roberto Nutter, sacerdoti e martiri; beato Guglielmo Webster, sacerdote e martire; beato Andrea, martire; beati
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, sacerdote, e diciannove compagni, martiri: beato Giuseppe Maria Peris Polo, dei sacerdoti operai diocesani, martire; beata Maria del Santuario di san Luigi Gonzaga Moragas Cantarero, vergine carmelitana scalza e martire; beato Domenico Hurtado Soler, sacerdote amigoniano e martire; beato Vincenzo Soler, sacerdote agostiniano recolletto e martire; beato Carmelo Sastre Sastre, sacerdote e martire; beato Giacomo Bonet Nadal, sacerdote salesiana e martire; beato
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, sacerdote eremitano; beato Ruggero Cadwallador, sacerdote e martire; beati Francesco di Santa Maria, sacerdote francescano, e quattordici compagni, martiri; san Davide Lewis, sacerdote gesuita e martire; beato
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, sacerdote trinitario; beati Giovanni Shozaburo, Mancio Ichizayemon, Michele Taiemon Kinoshi, Lorenzo Hachizo, Pietro Terai Kuhioye e Tommaso Terai Kahioye, martiri; beato Francesco Saverio Ponsa Casallarch, religioso fatebenefratelli e martire; beata Amalia Abad Casasempere, martire, madre di famiglia e martire; beato Giuseppe Tarrats Comaposada, gesuita e martire; beato
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documenta la presenza di diversi santi e martiri ostiensi, tra cui sant'Asterio, san Ciriaco vescovo associato con sant'Archelao, sant'Edisto e soprattutto sant'Aurea, di cui, secondo la biografia di
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resero insicuri i territori fuori dalla cerchia delle mura e spinsero alla traslazione dei corpi dei santi martiri, fino ad allora conservati nei cimiteri extraurbani dove erano stati sepolti e dove erano sorti dei santuari, nelle chiese cittadine. L'operazione si svolse soprattutto durante il pontificato di
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d.C. la chiesa dei SS. Abbondio e Abbondanzio, costruita nel possedimento della matrona romana Teodora, in onore degli omonimi martiri, ivi seppelliti. La chiesa divenne un popolare centro di venerazione e di culto. Nel
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. Fanno parte della contrada Arco: via Giuseppe Garibaldi da largo Arco a piazza Guglielmo Marconi, traversa Giuseppe Garibaldi, via Martiri Ungheresi, via Palma e traverse, via Roberto Serafino con le traverse e via Monte.
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viene incatenato e reso impotente. Seguono i mille anni in cui regnano Cristo ed i martiri. Allo scadere di questo tempo Satana compie un secondo ed ultimo combattimento escatologico. Rivelatosi infruttuoso anche questo, viene gettato nello stagno di fuoco insieme alla morte ed agli
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Kim Ki-woong, Jeong Hyun-seon e Park Ji-young sono stati dichiarati martiri dal governo coreano. Potranno dunque essere sepolti nel cimitero nazionale e le loro famiglie potranno beneficiare di una compensazione finanziaria e di una costante assistenza medica.
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D'altro canto, singoli funzionari si sentirono autorizzati dalla legge a procedere con rigore verso i Cristiani. Naturalmente l'imperatore, a stretto rigore di legge, non ostacolava qualche persecuzione limitata, che avesse luogo in Egitto, in Tebaide o nei proconsolati di Africa e Oriente. I martiri cristiani furono numerosi ad Alessandria.
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, in tal giorno, dove si commemorano San Sisto II papa e i suoi diaconi, martiri, l'antica Repubblica Marinara ebbe grandi vittorie, ed era considerato pertanto un giorno propizio per le battaglie fino alla disfatta della
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in Europa: tutti questi sono considerati martiri della Chiesa e molti sono diventati Santi o Beati. In Russia furono perseguitati e messi al bando i preti ortodossi: le chiese furono vandalizzate o distrutte dai
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venivano marchiati con le iniziali del proprio padrone o, nel caso fossero stati sorpresi a rubare, erano marchiati a fuoco sulla fronte. Lo stesso supplizio venne inflitto ad alcuni martiri cristiani, come
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, dopo la liberazione di Milano, la piazza venne per un breve tempo chiamata piazza dei Quindici martiri a ricordo dei partigiani fucilati, per poi riprendere la sua precedente denominazione. Nel maggio del
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Il nome, come per la maggior parte delle catacombe romane, trae origine dalla fondatrice o dalla donatrice del terreno su cui sorse il complesso cimiteriale ipogeo, il quale era conosciuto anche col nome dei due principali martiri ivi sepolti,
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resero insicuri i territori fuori dalla cerchia delle mura e spinsero alla traslazione dei corpi dei santi martiri (fino ad allora conservati nei cimiteri extraurbani dove erano stati sepolti e dove erano sorti dei santuari) nelle chiese entro le mura. L'operazione si svolse soprattutto durante il pontificato di
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, come testimoniato da alcuni suoi bozzetti. Il colore cremisi, scelto per la loro divisa, rappresentava il sangue versato dai martiri cristiani su cui la Chiesa poggia. Infatti, durante le funzioni in cui veniva trasportato il Papa in sedia gestatoria, veniva riprodotto questo simbolismo: il Papa rappresentava tutta la Chiesa, che avanzava sulla barca di Pietro (la sedia gestatoria), sorretta dal sangue versato dai martiri (i sediari in divisa cremisi)
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Da molto tempo io consideravo con stupore questi esseri singolari che in Italia si chiamano cicisbei e che sono i martiri della galanteria e gli schiavi dei capricci del bel sesso. Nella commedia di cui sto per dare l'estratto essi sono particolarmente presi di mira; ma io non potevo mettere in piazza il cicisbeismo per non irritare il ceto numeroso dei galanti. Pertanto nascosi la critica sotto il mantello di due personaggi virtuosi, che fanno contrasto coi ridicoli
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, ma probabilmente si riferiva ai martiri cattolici. Ebbero sempre un successore di Novaziano a Roma e, dappertutto, furono governati dai loro vescovi. Questi, nelle loro usanze, si conformarono sempre a quanto avveniva all'interno della Chiesa, incluso il
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, quella che sostiene la statua di Sant'Agata in Piazza dei Martiri, tre assi viari (due si incrociano ortogonalmente al Monastero dei Benedettini dove sono stati trovati ancora basolati, successivamente allo scoperto), una strada che conduceva in antico dal Teatro all'Anfiteatro corrispondente all'attuale
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della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Tuttavia per vedere, seppur brevemente, attuato il sogno della costruzione di quest'ultima basilica, Antonio dovette aspettare a lungo visto che con l'elezione di
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: sede dell'Amministrazione comunale, del Consiglio Comunale e di tutti gli assessorati. Sito tra piazza Martiri di Nassiriya e via Gramsci, gli interni dei primi due piani del moderno palazzo, sono stati progettati dal grande architetto
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, vite dei santi, dei martiri ed episodi dei protagonisti delle Sacre Scritture. C'era tuttavia una rivisitazione in chiave moderna, che coinvolgeva soprattutto l'apparato scenico e la matrice letteraria: oltre all'utilizzo della lingua volgare, che prevedeva quindi un adattamento dell'originale testo
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. Nella poesia di Prudenzio il gusto per l'orrido, il truculento, il sanguinario occupa un posto importante: i supplizi dei martiri sono espressi in modo minuzioso ed ostentatamente evidente, come nell'
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riporta non solo i vescovi, ma anche i santi venerati a Verona; a questi, nel corso dei secoli furono aggiunti nomi spuri, oppure nomi di santi o martiri riconosciuti tardivamente come vescovi (Lanzoni,
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. Un'ulteriore prova sul coinvolgimento di Orgosolo nella contesa tra le due diocesi, viene dalla partecipazione di una rappresentanza orgolese alla cerimonia di traslazione delle reliquie dei martiri dalla necropoli di S. Saturnino alla
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Le reliquie delle martiri legate a Sant'Orsola fanno riferimento a Santa Gerasina, regina di Sicilia e zia della martire. A Gerasina, sorella di Daria, quest'ultima madre di Orsola, si associano i figli Adriano, Aurea, Babila, Giuliana e Vittoria.
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era fuori dalla Chiesa. Costoro si definirono Chiesa dei martiri e dichiararono che tutti coloro che erano in comunione con i pubblici peccatori come Ceciliano e Felice dovevano necessariamente essere
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Dopo Cappella Vecchia e piazza dei Martiri si prosegue lungo via Calabritto dove, oltre il fronte laterale dell'omonimo palazzo vanvitelliano, oggetto di un recente restauro, sul lato opposto (a destra scendendo) si incontra il prospetto laterale del palazzo Satriano dove inizia la nota palazzata della Riviera della quale ricordiamo, fra gli altri, il
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e del figlio Giulio. La cripta ospita anche i resti dei Santissimi Martiri Salernitani Fortunato, Gaio, Ante e Felice, e le reliquie dei Santi Confessori. Sulla tomba di san Matteo, seminterrata, troneggia una statua bronzea e bifronte del medesimo, opera del
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; la sua edificazione ha portato a sacrificare alcune gallerie e allo sconvolgimento dell'assetto funerario preesistente. Nella zona dell'abside sono stati scoperti i resti del ciborio, edificato sopra la tomba dei martiri, e costituito da resti di due colonnine; in particolare, quella dedicata ad
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. E non poteva senza dubbio mancare, dato l'interesse storico altamente educativo e morale di questa bella rievocazione episodica della nostra storia. Le visioni dei nostri Grandi e dei nostri Martiri, esposte sinteticamente, acquistato tuttavia, nella lineare successione, un pathos crescente nella tensione, costituito dal significato degli eventi storici inesorabilmente conclusivi, dal secolo scorso ai nostri giorni.
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, ha autorizzato la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante il miracolo della guarigione della suora Francesca Levote, attribuito all'intercessione dei beati Antonio Primaldo e compagni martiri
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il vescovo Giacomo (Diego) Passamar nomina don Giovanni Antonio Manuello, vicario parrocchiale di Tempio, suo procuratore per la presa della diocesi di Civita e ordina la prima ricognizione delle reliquie dei martiri olbiesi custodite nella cattedrale di San Simplicio. Nel
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, opera di Francesco Battaglia e specularmente affacciato sempre su via Vittorio Emanuele all'oriente angolando con piazza dei Martiri o piano della Statua, il quale ospita al suo interno sia uffici dell'
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, vertono su questa conclusione. In ogni caso, San Faustino dovette avere un ruolo centrale nella storia della chiesa, fosse anche solo per aver diffuso il culto dei patroni e dei martiri all'indomani dell'
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. Il dialogo finale nel quale il mutilato di guerra svela al commissario la doppia vita dell'amante si svolge ai piedi del ponte di Bassano. Della cittadina pedemontana si nota durante il film anche il Viale dei Martiri
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Seppur in modo discontinuo e con notevoli differenze a seconda dei luoghi, per tutto il II secolo i cristiani continuarono a subire persecuzioni. Sono, infatti, stati registrati casi di martiri sotto gli imperatori
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Immacolata Concezione e Santi Bonaventura, Ludovico di Tolosa, Antonio di Padova, Francesco d'Assisi, Chiara, Sette martiri francescani, Beato Felice da Cantalice; Eterno Padre, Santi Giovanni Battista e Giuseppe
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. Sono quasi trenta i monumenti, scolpiti nella bianca pietra della Maiella a memoria dei martiri di oggi; tutori dell'ordine, magistrati, giornalisti e giudici morti per mano mafiosa al servizio della patria e della giustizia. Tra questi si ricordano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, Marco Biagi, Nicola Calipari.
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Dopo Cappella Vecchia e piazza dei Martiri si prosegue lungo via Calabritto dove, oltre il fronte laterale dell'omonimo palazzo vanvitelliano, oggetto di un recente restauro, sul lato opposto (a destra scendendo) si incontra il prospetto laterale del palazzo Satriano dove inizia la nota schiera di edifici della Riviera, della quale ricordiamo, fra gli altri, il
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A Costantinopoli, san Teodoro Studita, abate, che fece del suo monastero una scuola di sapienti, di santi e di martiri vittime delle persecuzioni degli iconoclasti; mandato per tre volte in esilio, ebbe in grande onore le tradizioni dei Padri della Chiesa e per esporre la fede cattolica scrisse alcune celebri opere su temi fondamentali della dottrina cristiana.
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Si crede che la prima costruzione risalga al IV secolo, quando vennero martirizzati i Santi Primiano, Firmiano e Feliciano, anche se la cappella fu sempre dedicata all'Annunziata. La devozione per i Santi Martiri della vicina
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. In un capitolo Brakel raccomanda ai suoi lettori di prendersi nota delle biografie spirituali come letteratura esemplare, come i racconti su martiri, pii predicatori e bambini credenti deceduti. In un altro capitolo incoraggia i lettori a riflettere sulla loro propria vita, fornendo persino un questionario come guida per riconsiderare il proprio sviluppo spirituale e per l'edificazione di altre persone
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La chiesa e la cappella ospitavano, e come d'uso se ne facevano vanto, diverse sepolture e reliquie di santi e beati. Taluni erano considerati tali soltanto nelle tradizioni come i misteriosi martiri Barbaro e Ligorio. Leggendarie erano anche le provenienze: oltre ad alcuni reperti del santo titolare pervennero alcuni corpi e reliquie come i resti
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In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla Parrocchia e Vicaria dei Santi Fermo e Rustico martiri, erede dopo il concilio della prevostura di San Giovanni di
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Piazza Martiri venne interessata da una radicale riqualificazione. Nei punti dove le cinque vittime vennero mortalmente colpite sono state poste delle piccole targhe con il nome del caduto e la data
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) al cui interno si segnalano un pregevole crocifisso e un san Giuseppe lignei, probabilmente della scuola del Bagnasco, e dentro l'altare maggiore le reliquie dei santi martiri Marcellino e Pietro e della beata Giuseppa Suriano;
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Tutti i dettagli della sua vita sono quelli convenzionali associati alle martiri femminili dei primi anni del IV secolo e John Henry Blunt vede la sua storia come un romanzo cristiano simile a quello di altri vergini martiri.
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da padre Antonio Conoscenti, tra cui quelle di dieci martiri, i santi Marcellino, Orsolo, Probo, Valerio, Mercuria, Chiara, Placido, Leonzia, Sabina e Paola. Lo scomparto sottostante la mensa ospita la statua e le reliquie di
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, con raffigurazioni delle quattro sante patrone di Palermo, dei quattro dottori della Chiesa, di quattro santi martiri e dei quattro evangelisti. Nella volta del presbiterio sono presenti gli affreschi della
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alla fine dell'Ottocento. Secondo un complesso programma iconografico, nella navata centrale sono raffigurati a sinistra e a destra due teorie di sante e di santi martiri sepolti nelle catacombe clusine o legati alla vicenda storica di
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circolare con tre altari alternati a quattro nicchie, affrescata sulla volta con putti e simboli araldico - religiosi. La sua funzione originaria era quella di custodire il tesoro di Sant'Anna e le reliquie di santi e martiri; dall'altare centrale, parte un cunicolo che si sviluppa lungo l'asse longitudinale della zona presbiterale, che termina nel pavimento dell'abside attraverso una griglia di ferro: perse la sua funzione di ventilare l'ambiente, in seguito alla costruzione del coro e dell'abside semicircolare nel
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, discepola di san Paolo, ma anche i santi Apollonio, Marciano, Trifenna e Trifosa. Tra i martiri, sono ricordati anche i primi due vescovi attribuiti dalla tradizione alla sede di Iconio: san Terenzio (
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ne venne aggiunta una quarta, con soffitto a cassettoni con trabeazioni che poggiano su mensole scolpite. Sulle colonne sono stati scoperti i frammenti di affreschi trecenteschi con figure di santi e di martiri. Un frammento di
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per catturare tre terroristi coinvolti nel rapimento e nell'uccisione di Asheri: i militanti trovarono rifugio all'interno di una stazione della polizia palestinese, che le forze IDF circondarono completamente. Dopo tre ore di attesa e trattative, i militanti si arresero e furono identificati nelle persone di Hamza Taktuk, Hiam Qamangi e Bassam Qatiyeh, tutti attivisti delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa e membri della Forza Preventiva di Sicurezza Palestinese.
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Attorno alle tre figure dei santi martiri della chiesa di Lentini ruotano numerose leggende e credenze che vengono trasmesse oralmente da padre in figlio. Alcune di esse trovano riscontro nelle documentazioni storiche, altre sono basate su testimonianze scritte dagli storici, altre ancora vengono semplicemente raccontate. Qui di seguito ne riportiamo alcune.
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. La massima parte delle loro ossa si trovano in sette grandi armadi in legno nella Cappella dei Martiri ricavata nell'abside destro della cattedrale di Otranto; sul Colle della Minerva fu costruita la chiesetta a loro dedicata, Santa Maria dei Martiri.
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al momento questa categoria ha come criterio di aggregazione un criterio soggettivo (persone morte per mano di persone di fede diversa). Una categoria di martiri deve riunire imho persone oggetto di culto --
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Ultimo aggiornamento pagina:
12 Gennaio 2022
11:47:03