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Frasi che contengono la parola martire

, quando una suora del vicino convento di Santa Caterina da Siena avrebbe visto il martire uscire dalla chiesa madre con una torcia accesa per andare presso un commerciante forestiero a bruciargli i vestiti ed evitando in tal modo la diffusione della peste nel paese

, l'Ecce Homo, la tela di S. Gaetano, il Crocifisso, S. Nicola, S. Biagio, le reliquie di S. Serafino e di S. Vito martire e la statua di S. Liberato Martire. Di recente, nel corso di alcuni saggi, sono venute alla luce, nella zona absidale, tracce di affreschi trecenteschi.

Dalla documentazione archeologica e documentaria si evince l'esistenza di un Ippolito vescovo e scrittore (Ippolito Romano) e di un Ippolito martire romano, la cui statua tombale venne rinvenuta mutilata nel

La basilica lateranense e quella Sessoriana avevano carattere esplicitamente cultuale, mentre quella di sant'Agnese, fatta edificare da Costanza (o Costantina), figlia dell'imperatore, aveva una destinazione cimiteriale. Cimitero per cristiani, costruito in luogo del precedente sepolcreto pagano presso la tomba della martire a cui pare che la principessa fosse devota, la grande aula di cui sopravvivono i resti, (meglio visibili e comprensibili da piazza Annibaliano che dal mausoleo) ebbe il nome di basilica piuttosto per indicare uno spazio destinato al pubblico che al culto, che all'epoca si svolgeva ancora soprattutto nelle

). Alcuni autori (cfr. Gams), riconoscendo come vera la leggenda dell'invasione di Croco, hanno sdoppiato la figura di sant'Antidio, uno martire nel III secolo e l'altro confessore nel V secolo. Cfr. Gustave Bardy,

Sul patibolo le sue dame, Elizabeth Curle e Jane Kennedy, l'aiutarono a spogliarsi, rivelando un sottabito rosso cremisi, il colore della passione dei martiri cattolici, appositamente scelto dalla regina, che davanti ai protestanti inglesi voleva morire da martire cattolica.

pontificia. La sua festa patronale esterna ricorre la terza domenica di luglio, con apparati solenni e un notevole concorso popolare, a testimonianza della sentita devozione dei gozitani verso il martire di Cappadocia

di nome Donato, detto San Donato fanciullo martire, il polittico della Madonna col Bambino di Girolamo Galizzi, la tela grande d'altare dell'Assunta, opera di Giuseppangelo Ronzi, e un gruppo di statue lignee della

, narra una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale. Fra gli interpreti vi sono Ciro Damiano, Chiara Muti, Giovanni Esposito, Gea Martire, Claudio Di Palma, Nadia Baldi, Paola Greco, Silvia Santagata, Anna Contieri, Franca Abategiovanni

alla destra del portale, dove sono rappresentante nella prima la predica di san Pietro Martire e nella seconda il suo martirio. Dei quattro pilastri solo i primi tre, da sinistra, presentano ciascuno due iscrizioni.

, sacerdote agostiniano; beati Giacomo Bell e Giovanni Finch, martiri; beati Riccardo Sargeant e Guglielmo Thomson, sacerdoti e martiri; beato Maurizio Mackenraghty, sacerdote e martire; beato Antonio Page, sacerdote e martire; beati Francesco Page e Roberto Watkinson, sacerdoti e martiri; beata

, papa e martire; san Felice, martire; san Dioscuro; santi Potamone, Ortasio e Serapione, sacerdoti e martiri; santi Teodoto e Tecusa, Alessandra, Claudia, Faina, Eufrasia, Matrona e Giulitta, vergini e martiri; beato Burcardo, sacerdote; sant'

e martire; beata Margherita Ball, martire; beati Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni gesuiti, martiri; beati Tommaso Whitbread, Guglielmo Harcourt, Giovanni Fenwich, Giovanni Gavan e Antonio Turner, sacerdoti gesuiti, martiri.

, sacerdote e martire; san Giovanni Battista Zhou Wurui, martire; santi Elisabetta Qin Bianzhi e Simone Qin Chunfu, martiri; beati Achille Puchala e Ermanno Stepien, sacerdoti francescani conventuali e martiri.

e Paolo Denn, sacerdoti gesuiti, santa Maria Zhou Wuzhi, san Pietro Zhou Rixin, martiri; santa Maria Fu Guilin, martire; sante Maria Zhao Guozhi, Rosa Zhao e Maria Zhao, martiri; san Xi Guizi, martire; beate

, martire; beato Giovanni Ingram, sacerdote e martire; beati Edoardo Thwing, domenicano; beati Roberto Nutter, sacerdoti e martiri; beato Guglielmo Webster, sacerdote e martire; beato Andrea, martire; beati

, sacerdote, e diciannove compagni, martiri: beato Giuseppe Maria Peris Polo, dei sacerdoti operai diocesani, martire; beata Maria del Santuario di san Luigi Gonzaga Moragas Cantarero, vergine carmelitana scalza e martire; beato Domenico Hurtado Soler, sacerdote amigoniano e martire; beato Vincenzo Soler, sacerdote agostiniano recolletto e martire; beato Carmelo Sastre Sastre, sacerdote e martire; beato Giacomo Bonet Nadal, sacerdote salesiana e martire; beato

, sacerdote eremitano; beato Ruggero Cadwallador, sacerdote e martire; beati Francesco di Santa Maria, sacerdote francescano, e quattordici compagni, martiri; san Davide Lewis, sacerdote gesuita e martire; beato

, sacerdote trinitario; beati Giovanni Shozaburo, Mancio Ichizayemon, Michele Taiemon Kinoshi, Lorenzo Hachizo, Pietro Terai Kuhioye e Tommaso Terai Kahioye, martiri; beato Francesco Saverio Ponsa Casallarch, religioso fatebenefratelli e martire; beata Amalia Abad Casasempere, martire, madre di famiglia e martire; beato Giuseppe Tarrats Comaposada, gesuita e martire; beato

, cappuccino; beato Tommaso Bullaker, sacerdote francescano e martire; beato Giuseppe Gonzales Huguet, sacerdote e martire; beato Pacifico Salcedo Puchades, cappuccino; beato Romano Sitko, sacerdote e martire.

, Via Miniere-Via Jervis, zona Porta Torino-Stazione-Movicentro-Via Dora Baltea, Borghetto, Centro Storico, Crist, Porta Aosta-Sant'Antonio, San Pietro Martire, Via Sant'Ulderico, Lago Sirio, Prafagiolo, Canton Gabriel, Lago San Michele, Montodo-Monte della Guardia, Porta Vercelli, San Lorenzo, La Fiorana, San Giovanni, Canton Gillio, La Fornace,

, sotto l'altare maggiore, sono conservate le ossa del martire. Un tempo tutto l'interno era decorato, ma degli affreschi rimane solo il viso di un prelato nella zona dell'abside. Il resto degli affreschi sono infatti andati perduti quando venne tolta la calce applicata alle pareti nel Seicento per evitare il contagio della peste. La Cattedrale ha tre campanili, due ai lati della facciata, ed uno a fianco dell'abside. Il Duomo possiede il cosiddetto

. patrona di Civitanova Marche assieme a San Marone Martire e San Gabriele dell'Addolorata. l'acqua del pozzo adiacente al santuario (edificato dopo l'apparizione), era considerata miracolosa per garantire il latte alle partorienti. Nel periodo compreso fra la fine degli

concesse alla Parrocchia di Pieve Vergonte, l'ufficio e la liturgia propria della Messa per la celebrazione della festa annuale, nell'ultima domenica di ottobre. La motivazione di tale concessione risiedeva nel fatto che le reliquie di Sant'Orsa, recuperate a Roma, vennero effettivamente ritenute appartenenti alla santa martire di

. Le altre due tele ai lati raffigurano San Cataldo in preghiera e di Santa Geltrude Comensoli. Nelle pareti laterali sono stati costruiti altri altari, partendo da sinistra troviamo le spoglie di San Maurizio martire conservate in un'urna di rilievo artistico. A seguire un Crocefisso attribuibile alla scuola del Beato Umile da Petralia, contornato da

: la parrocchia di San Patrignano vescovo a Pereto, la parrocchia di San Michele Arcangelo a Petrella Guidi, la parrocchia di San Donato martire a San Donato, la parrocchia di Santa Flora a Sapigno e la parrocchia di Sant'Agata nel centro storico del comune.

La prima chiesa era a croce greca, con maestosa cupola, su progetto dell'architetto Giuseppe Marchelli di Modena, e un secolo dopo, la Chiesa fu trasformata a croce latina. La chiesa conserva un dipinto raffigurante uno dei miracoli avvenuti, un quadro a tempera raffigurante la Madonna con gli emblemi della Concezione, Santa Maria Maddalena, Santa Caterina Vergine e martire, e alcuni angeli. L'armonico edificio conserva alcuni pregevoli arredi sacri e una predella in legno, del Cinquecento, raffigurante l'Eterno Padre con angeli, attribuita alla scuola del Ghirlandaio.

dato dalla serie di frecce acuminate da cui le sue carni risultano trafitte fin nel profondo, il tutto immerso in uno sguardo estatico di dolore, ha interessato un numero molto ampio di artisti sia omosessuali che eterosessuali per secoli. Il giovane santo, ex soldato e ora martire, ha dato il via al primo culto iconico esplicitamente a tematica LGBT a partire dagli inizi del XIX secolo

aggettante ornato da fregio con cherubini alati. Il vano sottostante, caratterizzato dalla volta a cassettoni, ospita il varco d'accesso al sacello protetto da una fitta cancellata sormontata da una raffigurazione della martire sorretta da putti e angeli. Nell'ordine superiore un'edicola fiancheggiata da vasi con fiori stilizzati, racchiude la nicchia contenente la statua della Santa a tutto tondo. Chiude la complessa composizione un

basilica minore pontificia. La sua festa patronale esterna ricorre la terza domenica di luglio, con apparati solenni e un notevole concorso popolare, a testimonianza della sentita devozione dei gozitani verso il martire di Cappadocia

e da altri amici di famiglia si recarono a Paco e disseppellirono il corpo: Rizal era stato sepolto senza bara, nella nuda terra, ma i vestiti erano ancora riconoscibili. In una scarpa vi era qualcosa di irriconoscibile che Rizal vi aveva nascosto prima della morte; una vertebra era spezzata da un colpo di fucile del plotone di esecuzione e fu riposta in un'urna di argento e vetro e conservata presso la casa di Sisa insieme alle ossa del martire,

. Secondo altre ipotesi, Enrico il Leone avrebbe portato la reliquia del martire da una delle sue spedizioni in Italia, con sosta nella capitale. Inizialmente questo braccio reliquiario di San Cesario si trovava nel tesoro del Duomo di San Biagio in

: il rettore del Santuario della Scala Santa, P. Francesco Guerra, reca in mano la nuova icona di San Cesario diacono e martire, accanto all'altare che conserva una porzione ossea del braccio del santo (Fotografia: Bruno Brunelli)

: esposizione della nuova icona di San Cesario diacono e martire sulla mensa dell'altare maggiore, con sottostante vasca di basalto contenente parte considerevole del corpo del santo. (Foto Daniela Matarazzo)

, precisamente nella Cappella delle Reliquie, si conserva un reliquiario multiplo a capsula in argento sbalzato; sec. XIX, di bott. napoletana, contenente un dente di San Cesario diacono e martire, con sottostante cartiglio

, in un periodo che non dovrebbe andare oltre il V secolo d.C., al momento della grande diffusione del Cristianesimo. La Pieve fu dedicata a S. Cesareo, diacono e martire di Terracina, ed essendo la prima chiesa della zona aveva il privilegio del fonte battesimale e del cimitero

(RM), chiesa di San Giuseppe: vetrina contenente il reliquiario argenteo di San Cesareo diacono e martire. Nella foto sono presenti alcuni membri dell'Azione Cattolica di San Cesareo e il Presidente, Andrea Torre, con la nuova icona del santo

, gran parte delle quali provenivano dal tesoro imperiale di Costantinopoli ed erano state consegnate all'abbazia da Hugues de Saint-Ghislain agli inizi del XIII secolo. Tra queste reliquie vi era anche il dente di San Cesario diacono e martire (con cartiglio in latino

, Kali Pietre Llamado, hanno esposto la nuova icona di San Cesario diacono e martire accanto alla sua reliquia (frammento osseo) nel Battistero di San Giovanni Battista, al fine di intensificare il culto del giovane martire nelle Filippine

. Documenti del XII sec. testimoniano l'esistenza dell'antico sobborgo di San Cesareo con la chiesa dedicata a San Cesareo diacono e martire, situata nella giurisdizione di Anagni, presso il lago di Chiarano. Questo borgo deve la sua origine a una stazione di soldati pretoriani stabilita sotto gli Antonini per vigilare le strade durante il soggiorno di quelli a

, nacque tra due cardinali una discussione: il primo sosteneva che Felice dovesse essere ricordato come pontefice, il secondo riteneva invece che dovesse essere menzionato come martire. Allo scopo di cercare un miracoloso aiuto alla discussione, alla vigilia della sua festa venne aperto il suo

In questo caso c'era discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune costituiva una parte della Parrocchia di Santa Margherita vergine e martire di Caronno, compresa ecclesiasticamente nella

La canonica corbettese, che aveva sede nella chiesa prepositurale di San Vittore martire, comprendeva un prevosto e dodici canoniche, che potevano vantare diritti consistenti su diverse cappellanie sparse sul territorio del corbettese

. Quando venne data alle fiamme delle torce, ella si sarebbe lanciata senza esitazione ad inghiottire il fuoco per affrettare il suo trapasso verso la vita eterna. Dalla bocca della martire, secondo il mito, sarebbe fuoriuscita la sua

In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla parrocchia dei Santi Giacomo Maggiore apostolo e Cristoforo martire, compresa ecclesiasticamente nell'antica pieve di San Michele di

In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla parrocchia di San Vittore martire, compresa ecclesiasticamente nell'antica pieve di San Michele di

, di Santa Caterina martire, di San Filippo Neri, la casa Signorini Corsi; mentre a sud di Piazza San Pietro sorge l'imponente complesso monumentale di San Domenico con l'ex convento sede attuale della Corte dei Conti, e la chiesa di San Quinziano o San Pietro di Sassa. Al termine di via Sassa sorge il monastero della Santissima Eucaristia o della beata Antonia di Firenze, sede delle Monache Osservanti.

, la chiesa di Sant'Alessandro Maggiore di Lucca, vi trasporta da Roma importanti reliquie (tra cui la catena con cui il papa martire sarebbe stato tenuto prigioniero) e infine, divenuto papa egli stesso, assume il nome di

anno in cui, secondo un antichissimo documento custodito negli archivi della Basilica in Melilli, una statua del Santo martire sarebbe stata ritrovata presso il luogo denominato Stentinello a circa tre km a sud di Thapsos, l'attuale isola Magnisi in

, di cui si ricordano il Duomo di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Francesco e Sant'Antonio, la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa di Santo Spirito, il santuario della Madonna delle Grazie, la chiesa di Sant'Anna, la chiesa di San Domenico, la chiesa di Santa Caterina martire

, innalzandosi in volo sulle nuvole, dona coraggio e vita al primo martire della chiesa. Sul lato sinistro della navata della pieve si trova il battistero con la vasca battesimale di pietra istriana che risale al

: finite quindi le persecuzioni, il carcere, simbolo delle persecuzioni contro i cristiani, fu demolito e sulle sue rovine innalzata una primitiva chiesa dedicata al martire, di cui si ha traccia dal V secolo

era invocato contro le inondazioni; infatti nella lunetta dell'abside esisteva un affresco del pittore Giuseppe Ronchi che raffigurava la Sacra Conversazione con i santi Apollonio, vescovo di Brescia, Cesario diacono e martire, Rocco e Carlo Borromeo

Le reliquie delle martiri legate a Sant'Orsola fanno riferimento a Santa Gerasina, regina di Sicilia e zia della martire. A Gerasina, sorella di Daria, quest'ultima madre di Orsola, si associano i figli Adriano, Aurea, Babila, Giuliana e Vittoria.

Le cripte sono ambienti ricavati sotto la zona presbiteriale di una chiesa; presenti soprattutto nelle chiese antiche, avevano lo scopo di permettere il facile raggiungimento del sepolcro di un martire posto sotto l'altare maggiore; con il termine

, come cita la didascalia sotto il quadro. Il prof.Marco Grassi, studiando il dipinto, riscontrando una veduta di Messina con la falce del suo porto, e la bandiera tenuta dalla Santa con la croce d'oro in campo rosso, ha ritenuto di identificare il soggetto raffigurato con Santa Gerasina di Messina, zia di Sant'Orsola, martire a Colonia assieme ai figli nel V sec.

Nelle lunette sopra i portali laterali sono rappresentati, sempre in mosaico, a sinistra san Saturnino martire, patrono di Cagliari, raffigurato con una palma in mano, a destra santa Cecilia martire, compatrona della Cattedrale, raffigurata col suo simbolo, l'

e Lois, conte di Egmont. A Morse venne concesso di rimanere appeso fino a che fosse giunta la morte. Al momento del suo squartamento i valletti dell'ambasciatore francese e del conte di Egmont immersero i loro fazzoletti nel sangue del martire.

, vicino alla cripta del martire Crescenzio. Le catacombe di Callisto, il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma, dove per decenni erano stati sepolti i predecessori di Marcellino, erano state evidentemente confiscate durante la persecuzione, mentre le catacombe di Priscilla, appartenenti alla famiglia degli

. Scarnissima la biografia: Damiano era un soldato romano martirizzato per la sua fede cristiana. Alcuni dei codici lo affiancano ad altri due personaggi, due bambini, Modesto ed Ammonio, probabilmente correlati al martire in una

ebbe risonanza nazionale sia sul piano culturale che su quello politico. Durante la sua reclusione, Gramsci aveva assunto per l'opinione pubblica avversa al regime la statura di un martire; i giornali di sinistra pubblicavano gli articoli che egli aveva scritto prima dell'arresto; si organizzavano manifestazioni per la sua liberazione; a Mosca le sue effigi venivano innalzate sulla

A seguito dell'incoronazione a regina della figlia Elisabetta la memoria di Anna venne riabilitata e, a dispetto delle accuse che la condussero a morte e delle descrizioni ignominiose sul suo aspetto esteriore, la Bolena divenne martire ed eroina dello Scisma anglicano, grazie anche alle opere di

Dilucidazioni istorico critiche principalmente intorno a S. Vigilio, vescovo e martire di Trento, e poi ancora rispetto a S. Massenza e SS. Claudiano e Magoriano, madre rispettivamente e fratelli, e finalmente riguardo all'origine e altre cose della Chiesa stessa di Trento

, Santa Maria del Ponte in Narni Scalo, Santa Maria di Testaccio, Sante Lucia e Rita in Narni Scalo, Santi Faustino e Giovita, San Liberato abate e martire, Santi Giovenale e Cassio nella Concattedrale, Santi Giuseppe, Egidio e Marina in

la solenne concelebrazione eucaristica in memoria di San Nicandro vescovo e martire, primo vescovo di Myra, festa all'insegna del dialogo ecumenico che vede la partecipazione di rappresentanti della

Reliquiario contenente frammento ex linteis Sancte Innocentii Canoura, Martire Passionista della Guerra Civile Spagnola. Un raro esempio di Santo Martire del quale non sono pervenute reliquie di I classe, essendo introvabile il Santo Corpo.

e i santi benedettini Mauro, Placido, Benedetto abate a sinistra, e i camaldolesi Romualdo, Benedetto martire e Giovanni monaco a destra, i cui nomi sono riportati a lettere dorate sotto di loro. Cristo si vede seduto su un trono di nuvole tra due angeli, sormontato dalla

L'intera questione attende una rivisitazione sistematica e imparziale. Dalla documentazione archeologica e documentaria si evince l'esistenza di un Ippolito vescovo e scrittore (Ippolito Romano) e di un Ippolito martire romano, la cui statua tombale fu rinvenuta mutilata nel

Nel secondo, d'azzurro, al busto di san Floriano martire, il viso e il braccio sinistro di carnagione, crinito di nero, aureolato d'oro, vestito d'azzurro, con il mantello di rosso, tenente con la mano sinistra la palma del martirio di verde, posta in banda

Del Sepolcro di S. Giovanni, arcivescovo di Spoleto, martire: con uno studio critico intorno a una distruzione saracena di Spoleto secondo un documento del X secolo, e con una introduzione sopra la letteratura agiografica locale relativa alle origini e allo sviluppo primitivo della Chiesa spoletina

, il Santuario convento domenicano di San Pietro Martire a Seveso, e la decorazione con un importante ciclo pittorico di tele a soggetto sacro delle sale riservate al Senato all'interno dell'antico Palazzo Ducale di Milano (odierno

Questi apostoli, queste emblematiche figure, tanto vicine a Lui, sono i nostri Santi: sant'Agnelli, san Pirelli, san Costa... san Giovanni Borghi, san Marzotto dei Filati, san Felice Riva di Vallesusa... martire

dal cartografo inglese Francis Lamb con il nome di Cor Caroli Regis Martyris (Il cuore di Re Carlo martire), con riferimento al fatto che Re Carlo I era stato decapitato. Lamb e altri, uno di questi l'inglese Edward Sherburne nel

Tra una folla di astanti, tra cui si riconoscono a destra due nobiluomini contemporanei con un falcone, un vescovo celebra le esequie di santo Stefano, ricongiunto al corpo dell'altro martire diacono,

ritiene che il considerare Haley semplicemente un ghostwriter sia una deliberata invenzione degli studiosi neri che vollero vedere il libro come la singola creazione di un leader dinamico e di un martire.

fosse al limite, me ne sono perfettamente reso conto creandola, tuttavia serviva a chiarire una disambigua di fatto esistente tra due diverse sante e le chiese a loro dedicate, che nella denominazione delle chiese, di fatto, sono confuse, e oltretutto di una neppure esisteva la categoria. E non si tratta di un San XXXX Apostolo o Martire o Vescovo o altro, che sono sempre la stessa persona, ma di due sante diverse, vissute in epoche diverse.

e i cannoni sparati a salve in omaggio al martire; i comizi tenuti alla presenza di decine di migliaia di persone commosse e indignate; in poco tempo ritratti, opuscoli e canzoni popolari circolarono massivamente. Il capitano era diventato un'

Altri importanti interventi interessarono la zona a Sud-Est che venne dotata di contrafforti nell'area perimetrale, al fine di dotarla di due grandi giardini all'italiana, ed una nuova cappella dedicata all'Angelo Custode ed a San Celestino Martire. Quest'ultima, ricavata da uno spazio tra il ponte levatoio ed il portone, venne costruita tra il

partito di rosso e di nero, al San Lorenzo martire attraversante sulla partizione, nascente dalla punta, rivolto a destra, diademato, e tenente nella mano destra una graticola, il tutto d'argento, e con delle monete d'oro nella sinistra

vi furono traslate le spoglie di Terenziano, martire e primo vescovo di Todi, fatto uccidere insieme a Flacco per volere dell'imperatore: da quel momento, l'altopiano Petroso prese il nome di S. Terenziano.

Nelle lunette sopra i portali laterali sono rappresentati, sempre in mosaico, a sinistra san Saturnino martire, patrono di Cagliari, raffigurato con una palma in mano, a destra santa Cecilia martire, co-patrona della Cattedrale, raffigurata col suo simbolo, l'

Te lo ripeto, TyL: non sono un martire. Sono tranquillo ed educato, ma se una persona continua a trattarti in maniera maleducata e a rispondere come fosse il Dio sceso in terra, e lo fa una, due, tre, quattro, decine di volte, beh io rispondo. Naturalmente ora

, e padre del Clemente martirizzato. Flavia Domitilla, moglie del martire era una nipote sia di Vespasiano, che di Tito e Domiziano. Il console e sua moglie ebbero due figli Vespasiano e Domiziano che ebbero come tutore

Pietro Martire Vermigli nacque da famiglia moderatamente benestante da Stefano di Antonio Vermigli e da Maria Fumantina. Battezzato Piero Mariano, avrebbe poi preso il nome di Pietro Martire in onore di




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11 Gennaio 2022

05:32:17