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Frasi che contengono la parola mulini

Artisti, Buone amicizie, Cartolai, Fabbricanti di armi, Fabbricanti di candele, Fabbricanti di carta, Incisori in rame, Librai, Mulini ad olio, Rilegatori di libri, Scrittori cattolici, Teologi, Tipografi, Vedove.

, del lago di Nicito e delle cisterne e pozzi privati, in cambio della manutenzione della stessa. L'acquedotto alimentava almeno una decina di mulini gestiti dai monaci benedettini e concessi in enfiteusi, prima di giungere al maestoso convento. La struttura voluta nel

Anche altri fattori contribuirono a far fiorire il commercio, l'industria, le arti e le scienze in questo periodo. Una condizione necessaria di questo sviluppo fu la presenza di energia a basso costo, prodotta dai mulini a vento e con la

ed il loro territorio, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di oliveti, vigneti, castagneti, mulini, frantoi, etc.. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

Si trattava nella prassi della figura che si relazionava con l'ordine e con lui si negoziavano dimensioni, servizi e regolamenti da adottare con riguardo al funzionamento di mulini, birrerie, taverne e dei suoi abitanti. Nella maggior parte delle situazioni, i nuovi coloni godevano del diritto di pescare gratuitamente nei corsi fluviali abbastanza pescosi dell'odierna Polonia per nutrimento personale.

Vi sorsero fondazioni monastiche legate o dipendenti dall'abbazia di Bobbio che crearono le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Si riaprirono le vie commerciali e di comunicazione: olio, sale, legname, carne, ecc. Fra queste il grande Priorato di San Colombano di Bardolino, con il territorio del lago di Garda, dei fiumi Adige, Mincio, la zona della Valpolicella e del veronese, fra le varie produzioni vitivinicole e di olio del territorio monastico si distinguevano anche le peschiere del Garda, il cui pesce veniva commercializzato grazie alla conservazione sotto sale e olio.

, di cui facevano parte anche ...(citazione dei nomi di abbazie, monasteri) ed il loro territorio, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, oliveti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

L'abbazia di Bobbio fu un attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione reale ed imperiale, e del Papa. Diede le basi e l'impulso per lo sviluppo dell'agricoltura in modo intensivo con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche, le canalizzazioni per scopo irriguo e di drenaggio, acquedotti e migliorie con l'introduzione di innovazioni agricole, agronomiche e le rotazioni agricole, con il recupero di campi ed orti e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, noceti, piante da frutto, selvicoltura, strumenti agricoli e di aratura, mulini, fratoi, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

. Asterix e Obelix incontrano Don Chisciotte e Sancio Panza in una strada di campagna in Spagna, e Chisciotte perde la pazienza e parte alla carica quando la conversazione si sposta sui mulini a vento.

si sfruttava la marea per mettere in moto mulini. Tali mulini vennero in seguito dismessi, ma lo stesso principio viene oggi applicato per la produzione di energia elettrica tramite sbarramenti dove il movimento delle maree fa girare le

e si rianimarono i commerci con l'interno, creando le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi e dei terrazzamenti. Si aprirono nuove vie commerciali con la

che ripresero i commerci con la pianura, creando le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Si aprirono nuove vie commerciali con la

; vi si trovano quattro mulini medievali scavati nella roccia che furono importanti per l'economia locale in quanto la perenne sorgente termale garantiva il loro funzionamento anche in estate, quando gli altri mulini della zona erano fermi a causa dei fiumi in secca

diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Nel territorio sorsero varie chiese e fondazioni monastiche provenienti dall'abbazia di Bobbio, fra le quali in Genova l'

. Questi primi esempi moderni sembrano non essere stati direttamente influenzati dai mulini a vento orizzontali del medio e lontano oriente, ovvero che siano stato frutto del lavoro degli ingegneri sotto la spinta della

orizzontale azionata da sei o dodici ali atte a prendere il vento, collegate ad un asse verticale, che trasmetteva il movimento alle macine situate al piano superiore, con una disposizione che ricorda quella dei mulini greci ad acqua. I mulini a vento ad asse orizzontale si svilupparono in

Diversi di questi mulini sono giunti sino al XXI secolo. Alcuni sono stati recuperati, mentre altri versano in stato di abbandono. Partendo dalle sorgenti, i primi impianti molinatori di rilievo storico che si incontrano lungo l'Olona sono i mulini Grassi di Varese, che sono stati costruiti tra il XVI ed il XIX secolo. Sono stati ristrutturati per essere adibiti ad abitazione e possiedono, sui muri esterni, alcuni esempi di

, che diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

che benedettina e vi coltivavano le terre in modo intensivo, specie impiantando anche vigneti, oliveti e castagneti e costruendo mulini; inoltre vi erano numerosi allevamenti specie di pecore per l'utilizzo della

diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

Attualmente nel sito archeologico possono ammirare alcune necropoli sicule del IX e VIII secolo a.C., la Grotta del Carciofo (catacomba ebraica), la Grotta delle Cento Bocche, le antiche concerie e i mulini della valle del carosello, i resti della cinta muraria e del Castello Reale con la sua Porta che ha inciso il motto

Il museo presenta anche mostre all'aperto, come repliche di luoghi spirituali in cui gli abitanti del villaggio erano soliti pregare, pile di pietra per il culto, mulini per macinare, magazzini per la conservazione del riso e fosse per vasi di

La storia delle macchine segue di pari passo la ricerca di forze che sopperissero alla limitatezza dei muscoli umani. Probabilmente le prime macchine complesse furono quelle create per sfruttare il vento e l'acqua dei fiumi: mulini ad acqua e mulini a vento. Il vento o l'acqua corrente obbligano le pale del mulino o della ruota a girare (asse nella ruota); dando all'asse una forma a gomito e collegandolo a una leva, il moto rotatorio diventa

dell'acqua nel suo scorrere captata da una ruota a pale, lo sfruttamento dell'acqua era di diversi tipi o si utilizzava un piccolo salto d'acqua nelle zone collinari o pianeggianti, o una piccola cascata nelle zone montane, nel caso di fiumi di elevata larghezza il mulino diventava natante (per esempio i mulini sul fiume Po);

Nel passato i primi esempi di sistemi di controllo automatico riguardano la realizzazione, quindi il controllo, di orologi e dispositivi per orientare automaticamente i mulini a vento. L'automazione ha avuto un grande sviluppo con la rivoluzione industriale dell'

nei mulini ad acqua e nelle macchine garzatrici idrauliche e costruivano delle dighe al fine di conservare l'acqua da utilizzare per fornire energia supplementare ai mulini ed ai macchinari per la raccolta dell'acqua

venne fondata la ditta industrie meccaniche Zucchi Pilade, operaio della Casali, che forte di quell'esperienza decise di costruire uno stabilimento per la produzione di macchine sgranatrici e sfogliatrici, trebbiatrici, turbine idrovore, meccanismi per mulini, caldaie a vapore, essiccatoi per cereali, motori a gas povero, costruendo la sua ditta accanto alla Casali, nel viale della

ed il loro territorio, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. Diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

, mulini per la produzione della carta che prendono tale nome dalla follatura degli stracci necessaria per questa produzione. L'energia era fornita dai numerosi mulini costruiti lungo le rive del fiume.

diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

Al principio del XVII secolo, durante il suo periodo di massima espansione, l'abbazia possedeva segherie, fucine, mulini, fattorie, oleifici, tessiture, concerie, e riforniva le principali fiere di Francia, con entrate annue di seicentomila

era fiorente l'esportazione illegale dei grani valnurensi, oltre a questo la zona era interessata dal commercio di olio e grani: nel territorio erano attivi sei torchi per l'olio e diversi mulini. Le merci trattate negli scambi commerciali consistevano principalmente in olio d'oliva, lino, sapone, miele, scorze di arancia,

), vigneti, castagneti, mulini, frantoi, etc.. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla conservazione degli alimenti, proteine e grassi, come olio, burro, formaggi, salumi, grazie a sale e spezie; inoltre si adoperarono per la riapertura delle vie commerciali e delle

, in riferimento alle sue abbondanti piene, soprattutto evidenti in quei punti del suo tortuoso percorso in cui il letto si stringe maggiormente. Lungo il suo corso, fra Alessandria e Trebisacce, le sue acque azionavano ben cinque mulini e irrigavano anche i

ad umido (detto anche mulino planetario o mulino per il logoramento ad umido), che ha delle pale in acqua che creano vortici in cui il materiale si scontra e si sfalda. I mulini a compressione comprendono alcuni tipi di

, garantendo peraltro l'accesso ai mulini di destra e di sinistra del fiume. Tale inconveniente costrinse pertanto all'erezione del nuovo mastio fuori asse rispetto alla preesistente torre di Cesare e troppo ridotto, nelle dimensioni per poter ospitare un adeguato presidio militare. Fu per questo motivo che venne eretta l'attigua

Da un punto di vista economico la Gera ha un'importanza limitata. In passato serviva di forza motrice numerosi mulini ad acqua e veniva impiegata per far giungere il legname della Selva di Turingia ad Erfurt. Oggi le sue acque vengono utilizzate prevalentemente a scopo

), vigneti, castagneti, mulini, frantoi, ecc.. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla conservazione degli alimenti, proteine e grassi, come olio, burro, formaggi, salumi, grazie a sale e spezie; inoltre si adoperarono per la riapertura delle vie commerciali e delle

nel passato, l'economia di Pescantina era basata sul commercio lungo il fiume Adige e sull'agricoltura; non mancavano, tuttavia, botteghe artigiane e piccoli opifici. Si contavano due fabbriche di imbarcazioni e numerosi mulini che traevano la forza motrice dalla corrente del fiume.

, inglobando, all'interno delle loro fabbriche, diversi mulini. All'inizio del XIX secolo, alle pale mosse dall'acqua, furono collegate delle grandi cinghie che muovevano telai tessili, macchine utensili, magli e persino gli impianti di una fabbrica per la birra. Nel corso del XIX secolo gli imprenditori fecero a gara per accaparrarsi gli antichi mulini

che ne fecero una signoria indipendente da Castiglia e da Aragona con un proprio vescovado. Gli Azagra diedero impulso all'economia cittadina basata sull'allevamento del bestiame, sul commercio e sull'industria della lana per la quale c'erano sodatoi, telai e mulini. Dopo il tentativo fallito di

Labiri (Oliveri) come un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, delle case, delle buone terre da seminare, dei ruscelli perenni sulle sponde dei quali erano impiantati alcuni mulini e con un bel porto nel quale si faceva copiosa pesca di tonno

, non potendo portare a termine la costruzione del tempio, le pietre intagliate che dovevano servire a tale scopo, furono utilizzate per la facciata della Chiesa Madre. In seguito, gli eredi dell'arciprete Amico si impossessarono dell'area dove doveva sorgere il tempio e vi costruirono dei mulini. Nel

Nella frazione di Monteaperta ci sono varie cappelle, santuari e fontane, alcune case di architettura rurale tipica (Borgo di Sotto, casa antica del Poiacco, casa Pascolo in Val Calda) e i resti di alcuni vecchi mulini (Borgo di Sopra, Al Ponte ed altri).

I primi mulini a vento inglesi iniziarono ad apparire lungo le coste sud-orientali del paese nel XII secolo, espandendosi di numero nel XIII secolo quando giunsero anche nei terreni dei manieri interni.

decidesse di tracciare a monte del ponte un lungarno ampio dieci braccia, in modo da costituire un'arteria preferenziale verso le installazioni industriali mosse dalla forza idraulica (mulini e gualchiere) che si trovavano tra Santa Croce e San Salvi, oltre che per limitare grazie ai muraglioni di sostegno i danni che il fiume produceva nella zona. Ancora nella pianta di Firenze delineata da

) e la redazione di alcune importanti norme giuridiche e amministrative. Grazie alle fondazioni monastiche vennero ripresi i commerci, creando le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, mulini e frantoi, si aprirono nuovamente le vie commerciali e di comunicazione: olio,

inerenti alla concessione feudale delle gabelle di Bagno Vignoni e dei sottostanti mulini, non vennero osservate. Ragione che fece decadere i diritti della famiglia, in quell'istituto feudale, che le consentivano di riscuotere i tributi in un vasto territorio. Diritti che poi vennero definitivamente assegnati, dal granduca, alla famiglia

Delle decine di mulini e pile per il riso (luoghi ove si eseguiva meccanicamente la pilatura dei chicchi) attivi in Rosate, fino agli anni cinquanta del novecento, solo il mulino di via Gallotti (mulino delle

Nel XVII la pesca sulle rive del Rodano veniva effettuata con la bilancia. I pescatori si piazzavano a valle dei mulini ad acqua disposti su battelli, generalmente ai piedi della Torre di Filippo il Bello, in modo da poter catturare nella corrente i pesci attratti dalla farina che sfuggiva al mulino.

Da Forno, con la tranvia disponevano di raccordo sia con i numerosi mulini della zona (Orsi, Fontana Brondi, Menzione e Balestri) che i laboratori Brunetti, Lazzini-Pellerani, Guerra, Boni, Pierotti, Gracini, Mannini, Zolevi, Acoli, Barghetti e Chiappe

: I primissimi mulini a marea furono scavati nelle coste irlandesi dove i mulinai conoscevano e impiegavano i due principali tipi di mulini ad acqua: uno di questi era il mulino a marea del VI secolo d.C. a Killoteran, vicino Waterford, che riceveva energia da una ruota idraulica verticale.

. Antichi nuclei abitati sono, nell'ordine dal basso verso l'alto, in Via dei Mille alla Maffiodenza, Frazione S. Rocco, Cascina Mollardera, zona del Prevostale, Borgo Abbadia, zona Favro, zona dei Castagneti. Qui, sfruttando l'energia idraulica dei salti d'acqua derivati dal Rio Pissaglio, sono sorti in tempi diversi alcuni mulini (ne permangono due con ruote in ferro ancora installate) e l'antica

. La posizione era favorevole sia per poter sfruttare le acque del torrente Chiaravagna che fornivano l'energia necessaria alle ruote dei mulini sia per la vicinanza al molo d'imbarco delle merci allora ubicato sull'asse dell'odierna via

di Ascoli. Questo edificio ha ospitato mulini, la gualchiera e la produzione di carta beneficiando dell'azione motrice delle sue acque, anche i frantoi che si trovavano lungo il suo percorso erano mossi dalla forza del torrente. L'

, e passa sotto la linea ferroviaria vicino al passaggio a livello della rue Oberkampf. Questo braccio rialzato alimentava due mulini, il mulino Saint-Martin e il vecchio mulino in rue Oberkampf. Questi due mulini furono acquistati dall'industriale

, richiedevano che l'abbazia fosse adeguatamente provvista, oltre che del terreno ove essa sorgeva ed al lavoro delle monache e dei servi, di beni materiali (terre, mulini, cascine, granai, fienili, ecc) e di introiti fiscali locali legati a

, nella parte bassa del paese, che sono state recentemente riattivate e una ben restaurata. Il territorio offre attrattive naturalistiche, ma anche di archeologia industriale come i mulini. Interessante la visione di Bosco Magnano per chi proviene dalla Valle del

e quello di Paninsacco; dalla zona sotto il loro controllo traevano le decime, il raccolto delle castagne - i pendii dei monti erano infatti ricoperti di castagneti - e la tassa sulla macina, per i numerosi mulini che possedevano soprattutto lungo il

Sistema collinare della Val Mulini: comprende un territorio modificato dall'opera dell'uomo e trasformato in un sistema che comprende anche alcuni terrazzamenti per la coltivazione del vigneto. Si sviluppa sul versante esposto a sud con andamento sinuoso e morbido e si caratterizza per la modellazione del terreno attraverso terrazzamenti un tempo coltivati intensamente a vigneto e per la presenza di percorsi turistici ciclo-pedonali caratteristici.

, poi affidato ai Vallombrosani con gli annessi mulini sul vicino Lambro Meridionale. Di questo complesso abbaziale rimangono, destinati ad altri usi, i resti della chiesa, della canonica, del chiostro e della cascina tra via Gratosoglio e via Achille Feraboli

questa parte del territorio lombardo fu tra i maggiormente sfruttati per la presenza dell'Olona e dei suoi affluenti: fu infatti possibile l'edificazione di numerosi mulini destinati a usare la forza motrice delle acque per azionare macine, magli, frantoi e le

, anche i sistemi di sfruttamento economico della Valle Olona subirono un cambiamento, ed i mulini vennero soppiantati (oppure affiancati) da complessi industriali moderni come i cotonifici (ad esempio il

(d'azzurro, alla cotissa ondata d'argento accompagnata in capo dalla chiesa locale addestrata da un campanile e in punta da tre mulini a vento ordinati in banda, il tutto d'oro, aperto e murato di nero; il tutto racchiuso in una filiera di rosso)

per il prolungamento del canale verso Ripafratta. Il nuovo percorso consisteva nella captazione delle acque del Serchio presso Ripafratta per continuare in tunnel sotto l'abitato del paese dove erano presenti gli scali e vari mulini con l'accesso dagli scantinati delle abitazioni (il tunnel e alcuni scali sono ancora presenti).

e passa sotto la linea ferroviaria vicino all'incrocio di Oberkampf. Questo braccio sollevato alimentava due mulini, il mulino Saint-Martin e il vecchio mulino rue Oberkampf. Questi due mulini furono acquistati dall'industriale

). Questa energia idraulica serviva ad alimentare numerosi mulini per la fiorente industria tessile serica e per il trasporto di merci. Dei canali di Bologna (oggi quasi tutti interrati) rimangono oggi tracce nella




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Ultimo aggiornamento pagina:

04 Gennaio 2022

06:45:23