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Frasi che contengono la parola monaci

e nei momenti liberi conversava con i monaci, fra i quali il novantenne priore Antonio il quale gli aveva raccontato la leggenda di Namo di Baviera, che viene interamente trascritta nella pergamena della

. Come abate di Saint-Gildas, Abelardo visse, secondo il suo racconto, un periodo molto travagliato. I monaci, considerandolo troppo rigoroso, tentarono in vari modi di sbarazzarsi di lui, osteggiandolo e arrivando persino a tentare di ucciderlo: essi infatti versarono del veleno nel

Amos Cassioli nacque da Domenico, proprietario di una piccola caffetteria, e Assunta Mazzoni. Lo zio Ottavio Cassioli, organista ad Arezzo, avrebbe voluto che facesse il prete. La morte del padre impose che abbandonasse gli studi per trovare un lavoro ad Asciano. Dotato nel disegno, fu grazie ad alcuni privati ed ai monaci di

Trascorse i primi anni di vita con i monaci dell'Abbazia benedettina di Gaifa, nei pressi di Urbino. Questi trasmisero al giovane Federico un marcato senso del sacro. Successivamente venne educato severamente alla condotta religiosa da alcuni precettori personali -

su un'antica chiesa paleocristiana dei monaci basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, firmate dallo scultore (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la Madonna del Cardellino e un piccolo tabernacolo.

, in cui si fa divieto ai monaci di mangiare carne se hanno conoscenza che l'animale sia stato ucciso solo per essere dato loro in pasto, e parimenti fa divieto ai laici di uccidere animali con lo scopo di nutrire i monaci

, in cui i frati avrebbero officiato le messe e conservato le reliquie. Queste, che erano state portate nel bresciano da un gruppo di dodici monaci, avviatori dell'esperienza monastica lenese e provenienti direttamente da

Sempre nel XVI secolo era poi stato inaugurato dall'abate commendatario Girolamo Martinengo, a sud della chiesa abbaziale, un palazzo con strutture di servizio e nuove celle per i monaci, che tutt'oggi esiste come edificio a scopo abitativo conosciuto col nome di

. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali

vide il fiorire della letteratura di Corte: ad aver accesso alla cultura e ai testi erano soltanto i nobili dell'aristocrazia e i monaci, che erano contemporaneamente produttori e fruitori delle opere letterarie, da cui rimasero escluse le classi inferiori

In ogni caso la separazione fra monaci e monache era molto rigida. Le norme generali che regolavano tali rapporti di coabitazione nei monasteri doppi furono codificate per la prima volta dall'imperatore

Benvoluti dai potenti ed acclamati dalle folle, questi religiosi intransigenti e severi con se stessi e con il prossimo, godevano della stima di tutti. Ad interrompere questa armoniosa sintonia intervennero fattori e circostanze concomitanti al progressivo radicarsi dei monaci

, del lago di Nicito e delle cisterne e pozzi privati, in cambio della manutenzione della stessa. L'acquedotto alimentava almeno una decina di mulini gestiti dai monaci benedettini e concessi in enfiteusi, prima di giungere al maestoso convento. La struttura voluta nel

Dopo la sua presa, Masada rimase in mano ai Romani fino a tutta l'epoca bizantina. In questo periodo venne a lungo abitata da monaci cristiani che vi costruirono anche una basilica. Dopo l'invasione araba il luogo venne abbandonato e piano piano si perse addirittura il ricordo della sua posizione; venne infine riscoperta oltre un secolo e mezzo fa per diventare simbolo della causa

decise di sopprimere l'ordine certosino con la conseguente abbandono da parte dei monaci del loro insediamento plurisecolare a Mesero. I beni dei certosini in loco vennero venduti all'asta ed acquistati quasi

I gandharva possono volare, sono abili musicisti, sono connessi ad alberi e fiori, e sono tra gli spiriti della natura accusati di disturbare i monaci nelle loro meditazioni. Talvolta i gandharva sono chiamati

, con i paramenti vescovili in una processione solenne, accompagnato da due dignitari ecclesiastici. A destra sei monaci Francescani e cinque Basiliani in nero. Il santo mostra i tratti del re di Francia

, un edificio simile ai monasteri o alle abbazie. Gli interni variano da regione a regione, seguendo comunque un unico schema: una sala centrale per la preghiera con una statua di Buddha, panchine per i monaci per la meditazione e le camere per dormire e mangiare. I gompa possono essere accompagnati dai

Fra i motivi addotti per la sua soppressione, vi fu la mancata devoluzione, da parte dei monaci, delle ingenti rendite devolute al monastero dal duca Gian Galeazzo, a favore dei poveri e dei luoghi sacri, una volta terminata la costruzione del monastero

Come pregavano i Monaci guerrieri nelle carceri di Filippo il Bello. Le carte originali del processo ai Templari rinvenute nell'Archivio Segreto Vaticano dimostrano l'infondatezza delle accuse di eresia

Gli avvoltoi monaci nidificano generalmente isolati ma diverse coppie possono costituire piccole colonie con i nidi collocati a poche centinaia di metri uno dall'altro, come avviene, ad esempio, nell'

; il padre tuttavia, fermamente intenzionato a fare del ragazzo il proprio erede, si oppose a questa decisione e i monaci del convento locale, non volendo contrariare Gandolfo, respinsero la domanda di Anselmo.

), fu con i monaci amidisti dello Jodo-shu e la loro pratica del Nembutsu (invocazione ad Amitabha), che aveva ampio seguito tra i governanti ma era considerata da Nichiren un'eresia, in quanto non incentrata sul Buddha Shakyamuni, e non riportata nel Sutra del Loto.

Buona parte delle numerose presenze cultuali legate a Nostra Signora d'Itria in Sardegna risalgono ai secoli VII-VIII e spesso hanno segnato un passaggio delle popolazioni locali accompagnate da monaci basiliani o comunque orientali, dall'antica religione pagana al Cristianesimo. Alcuni santuari sono infatti situati, come nel caso di

La chiesetta del monte Ortobene ha resti murali che potrebbero risalire ad un antico insediamento di monaci basiliani. Sono infatti presenti tracce di terrazzamenti per produzioni orticole di sostentamento e nei dintorni nascono spontaneamente i

. La mattina di Pasqua un monaco, che interpreta la parte dell'Angelo, va a sedersi presso il Sepolcro. Qui viene raggiunto da tre monaci che impersonano le tre Marie e si aggirano come cercando qualcosa. Il monaco che simula l'angelo canta:

ed il loro territorio, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di oliveti, vigneti, castagneti, mulini, frantoi, etc.. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

Sia i diplomi di epoca longobarda sia della successiva epoca franca riconfermarono l'importanza di Montelungo ed i monaci di Bobbio mantennero possedimenti ed istituzioni ospitaliere almeno per tutto il

organizzarono i loro monasteri come gruppi di eremi dove i monaci vivevano la maggior parte della loro giornata e la maggior parte della loro vita in solitudine, raccogliendosi insieme solo per tempi relativamente brevi per la preghiera comunitaria e solo occasionalmente per i pasti. Gli ordini

Il problema fu risolto dall'astuzia di due monaci nestoriani che, in un viaggio in Oriente, riuscirono a impadronirsi del segreto della produzione della seta e riuscirono a portare di nascosto a Costantinopoli dei bachi da seta.

che radunano i giovani attorno ai monaci tre volte al giorno non esauriscono la giornata sulla collina che si arricchisce di molteplici occasioni di incontro in un clima di festa, di momenti di studio di testi

. Questa volta l'ispezione venne accordata per redigere l'inventario dei possedimenti monacali. Gli ispettori pretesero di aver trovato, presso i monaci e le monache, condotte sessuali immorali e illeciti finanziari, questi vennero presi come pretesto per la soppressione dei

di coloro che non fidandosi delle preghiere di monaci compromessi con il potere temporale cercavano la salvezza delle loro anime da soli. Con il tipico modo d'essere medioevale incapace di una moderazione dei sentimenti e delle passioni, con l'abbandono agli estremi di un comportamento eccessivo e smodato, anche il desiderio di redenzione assunse queste caratteristiche. Nel

(del ramo di Santa Fiora) di costruire centri fortificati sopra terreni e villaggi del feudo badengo allo scopo di usurparne il legittimo dominio all'abbazia. La disputa con gli Aldobrandeschi non fu risolta ed essi seppero appropriarsi di numerose terre dei monaci. Il potere dell'abbazia fu ulteriormente ridotto a partire dal

, a raccogliere intorno alla sua figura discepoli europei molti dei quali poi ordinati monaci, come l'italiano Fausto Taiten Guareschi. Oltre a Deshimaru, altri studenti di Sawaki, che viaggiavano spesso e fondarono dei sangha in Europa e in Occidente, furono

I contributi Rashtrakuta all'arte e all'architettura si possono riscontrare negli splendidi templi rupestri scavati nella roccia a Ellora e Elephanta, aree occupate anche dai monaci Gianisti, che si trovano nell'attuale

I Capitoli L e LI contengono regole per i monaci che lavorano nei campi o sono in viaggio. A loro viene chiesto, nei limiti del possibile, di unirsi in spirito con i confratelli del monastero nelle ore stabilite per la preghiera.

Ne consegue che i monasteri dovevano avere libri e una regola che ne parla dimostra come fossero tenuti in alta considerazione. C'era una nicchia speciale nel muro per archiviarli e uno dei monaci responsabili del monastero aveva l'incarico di prendersene cura: doveva renderne conto, registrarli e rinchiuderli a chiave nella nicchia di notte.

dei canonici della cattedrale, che, fin dalla fondazione della diocesi, era costituito dai monaci benedettini della vicina abbazia di Sant'Agata. Il clero secolare, vistosi espropriato dagli uffici connessi al capitolo, ottenne da

. Tuttavia, la lingua latina era ormai quasi esclusivamente la lingua del clero, ed infatti si prescrisse a preti e monaci di dedicarsi allo studio del latino, e fu ordinato ai sacerdoti di istruire ragazzi di nascita sia libera sia servile

, i quali riferiscono l'origine della scuola in Valcastoriana alla presenza di monaci siriani in quelle terre. Nel territorio della Valnerina erano presenti punti di riferimento per la cura di varie malattie, come le acque termali sulfuree di Triponzo e quelle di Peschiera, presso Preci. La migrazione monastica in

, di cui facevano parte anche ...(citazione dei nomi di abbazie, monasteri) ed il loro territorio, diedero impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, oliveti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

. I monaci coltivano le terre circostanti al monastero, o almeno le fanno coltivare dai propri coloni, difendendole dall'abbandono e dall'inselvatichimento. Attorno a loro si raggruppano in cerca di protezione famiglie coloniche, che trovano rifugio all'ombra del

in inglese. Per assicurare la diffusione dei materiali tradotti i monaci e i sacerdoti lavorarono scrivendo nel dialetto di Alfredo. Alfredo stesso sembra che abbia tradotto libri latini in inglese, come la

che i monaci tedeschi vennero rimossi dall'abbazia; passata la terribile epidemia ne giunsero altri dalla Germania ad occupare i posti vacanti, ma vi fu l'opposizione dell'abate Pietro Contarini che ottenne dalla

. Spesso sui dipinti compaiono alcune scritte grafite riportanti nomi tedeschi e talvolta brevi frasi, lasciate dai monaci provenienti dalla Germania che soggiornarono a lungo nell'abbazia, diventandone di fatto i padroni.

il monastero venne rifornito di acqua corrente e l'acqua raggiunse anche le stalle e l'orto dove nel mezzo venne costruita la fontana; dalla fontana l'acqua defluiva nel vivaio, dove i monaci allevavano i pesci per la quaresima, e dove venne costruito un tabernacolo. Nello stesso anno venne rifatto anche il camino della cucina e venne costruito il loggiato che lo circonda

L'abbazia di Bobbio fu un attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione reale ed imperiale, e del Papa. Diede le basi e l'impulso per lo sviluppo dell'agricoltura in modo intensivo con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche, le canalizzazioni per scopo irriguo e di drenaggio, acquedotti e migliorie con l'introduzione di innovazioni agricole, agronomiche e le rotazioni agricole, con il recupero di campi ed orti e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, noceti, piante da frutto, selvicoltura, strumenti agricoli e di aratura, mulini, fratoi, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

). I monaci preferivano insediarsi in valli malsane e palustri o ricoperte di foreste per poterle trasformare in campagne fertili e produttive. I monaci cistercensi organizzarono il territorio agricolo dell'abbazia in sei

Nella loro opera di messa a coltura del territorio, infatti, i monaci non dimenticavano di applicare una saggia politica e quindi lasciavano lembi di bosco sia per mantenere una riserva di legname da costruzione, essenziale all'epoca, sia per avere un luogo di

Questi monaci, secondo Elizabeth Carson Pastan e Stephen White, probabilmente erano orientati verso un processo di ricomposizione tra normanni e anglosassoni, e a consolidare la rete dei sostenitori del monastero.

e la preghiera liturgica e privata; i seguenti capitoli, fino al cinquantaduesimo, trattano della disciplina e dell'organizzazione materiale del monastero (pasti, lavoro); i capitoli dal cinquantatreesimo al cinquantasettesimo parlano dei rapporti dei monaci con il mondo esterno;

, agli inizi del Cinquecento le abbazie benedettine inglesi erano spopolate e il livello morale dei monaci piuttosto basso. Tuttavia i benedettini continuavano a esercitare una notevole influenza sulla vita ecclesiale e civile inglese: ventiquattro abati sedevano di diritto in parlamento e altri sedici avevano il grado di baroni del Regno; le sedi vescovili di nove delle sedici diocesi inglesi del tempo erano abbazie benedettine e i monaci avevano un ruolo importante nell'elezione dei vescovi.

soppresse tutti i monasteri del regno di Napoli a eccezione delle abbazie di Cassino, Cava e Montevergine, dove ai monaci venne consentito di rimanere per conservare il patrimonio archivistico ma in abiti civili;

che saldavano gli intarsi alla struttura sottostante, portandoli al distacco. Tra il dispiacere dei monaci e della popolazione, il cantiere appena concluso sembra debba ricominciare: le murature vengono riassestate e il tetto, ormai bruciato, ricostruito.

Il parco, adiacente all'ex convento di Santa Maria delle Grazie, fu fatto costruire nel Cinquecento da Andrea di Capua. Svolse per circa due secoli la funzione di riserva delle erbe che i monaci del convento utilizzavano per la creazione di medicinali naturali. Nel

e ancora oggi azionata manualmente dai monaci cistercensi, tramite una corda che pende in mezzo all'incrocio tra il transetto e la navata centrale della chiesa. La campana suona per chiamare a raccolta il capitolo dei monaci per la

Fu il primo insediamento del monastero dei monaci benedettini a Badia. Rimane un importante riferimento religioso e culturale nella zona. Attualmente ospita nelle stanze adiacenti alla chiesa un originale museo dedicato alla selce e alla

, i monaci buddhisti protestarono pacificamente contro il regime invitando il popolo ad unirsi alle dimostrazioni. La giunta militare rispose con la violenza: si sa per certo che ci sono stati dei morti tra monaci e giornalisti stranieri ma non ci sono stime sicure. Alcuni dei militari rifiutarono di sparare alla gente, ma le proteste si placarono lentamente. I monaci chiedevano il rispetto dei

, onde colonizzare con il cristianesimo genti e territori da sottoporre poi al proprio governo. Una delle celle maggiori di questi monaci missionari, che dall'inizio del VII secolo ebbero come monastero matrice l'

diffondendosi anche fuori dall'isola. Furono monaci famosi per la cultura, lo studio ed il lavoro, e per la riapertura di vie commerciali, la coltivazione intensiva con nuove tecniche agricole, bonifiche terriere e terrazzamenti, e la conservazione degli alimenti; tutte le fondazioni accoglieranno verso il IX secolo la

, mise in fuga dall'Oriente migliaia di monaci, che per sfuggire alla persecuzione si rifugiarono nelle estreme regioni meridionali dell'Italia e nel Salento. Un'altra ragione che costrinse gruppi di popolazioni

Si racconta che Bodhidharma ottenne l'illuminazione dopo nove anni di meditazione in una grotta presso il monastero di Shaolin. Dopo anni dalla sua dipartita alcuni monaci rinvennero casualmente in una parete della grotta uno scrigno con un suo manoscritto nel quale li istruiva in alcuni esercizi ginnici adatti a rinforzare i loro corpi. I monaci ne ricevettero grande beneficio e svilupparono in seguito un'arte marziale grazie alla quale poterono difendersi dai briganti e dalle belve feroci.

viene prodotto utilizzando germogli terminali della pianta, la bevanda ha un effetto notevolmente eccitante. Infatti veniva e viene ancora utilizzata dai monaci zen per rimanere svegli durante le pratiche meditative (

assistevano ed ospitavano quanti bussavano al loro convento; successivamente, a causa delle continue scorrerie dei predoni che depredavano i pellegrini, i monaci li difesero usando anche le armi. Quindi, dopo la prima crociata, fu affidata ufficialmente all'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, la cura e la difesa dei

proposta la costruzione di un'altra ala ad angolo parallela a quella del refettorio, proprio dove sorgeva la sala delle guardie, al fine di chiudere la corte a sud, ma i lavori non vennero mai terminati a causa all'espulsione dei monaci durante la

, e valse all'autore l'accesso all'accademia stessa. I monaci decisero di acquistarlo come omaggio verso il fondatore dell'abbazia. Oltre a questa, altre opere di autori francesi del XVII e XVIII secolo ornano le pareti del refettorio, i temi raffigurati sono generalmente quelli tratti dalla vita di Cristo; tra i paesaggi particolarmente degni di nota sono due piccole tavole del XVII secolo intitolate

Il parlatorio in particolare era un'ampia sala riscaldata adatta per accogliere gli ospiti laici in visita ai monaci. La forma della volta era particolarmente studiata per amplificare i suoni in modo che tutte le discussioni fossero perfettamente udibili dal monaco espressamente incaricato di ascoltarle da dietro una porta per poterle riferire al priore, la

(rudere): posto nel cuore della collina licosana e eretto dai monaci cappuccini nel XVII secolo per offrire rifugio ai confratelli provenienti dal meridione. Usato anche come stazione semaforica prima della costruzione del faro dell'isola di Licosa.

Lo sfondo presenta un magnifico scenario architettonico e la scena presenta le persone divise in due gruppi: a destra le giovani donne, alcune danzanti e sulla sinistra i monaci con san Benedetto. Forse il miglior affresco del gruppo, con notevoli influssi

Nella scena si vede Riggo, camuffato da Totila per ingannare Benedetto, arrivato di fronte alla figura del santo che lo invita a spogliarsi delle vesti non sue; la folla intorno composta di monaci e guerrieri esprime il suo stupore; sullo sfondo Riggo racconta la vicenda a Totila. Si tratta di una scena affollata e impostata a un gusto teatrale

, primo nucleo dell'altrettanto celebre castello rinascimentale. Grazie alle sperimentazioni dei monaci o dei conversi, la vinificazione del Borgogna raggiunge rapidamente livelli di assoluto primato, e nel

, che diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, mulini, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

Mulino di Cadonica (privato), edificato dai monaci di Cadonica, nei pressi un antico e ampio cunicolo sotterraneo in pietra ancora visibile, era percorribile anche a dorso di mulo per i traffici del monastero.

, della locale cella monastica sorta nel VII secolo. L'edificio, rimaneggiato, aveva un refettorio centrale con volta ad arco a cui si affacciavano a cerchio le celle dei monaci e la cucina senza camino era collocata al centro del pavimento. Uno dei pochi esempi architettonici antichi rimasti.

Padre Paolo Carosi, erudito e monaco di quel monastero, ha scoperto anche i nomi dei monaci e ha rilevato la presenza di un solo monaco italiano, proveniente dalla Sicilia. A questo proposito, vedi Gabriele Paolo Carosi,

diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

, che formava una macchia nelle incisioni. Alle foglie finite veniva data una numerazione e due lunghi spaghi venivano fatti passare attraverso di esse e di tavole in legno. Quando queste ultime si richiudevano, lo spago in eccesso veniva avvolto attorno alle tavole per proteggere le foglie del libro. I monaci buddisti portarono l'idea attraverso la moderna

, non senza l'opposizione da parte dei monaci di Montevergine. Come degno luogo per ospitarle, il cardinale Oliviero Carafa fece costruire nel Duomo di Napoli, al di sotto dell'altare maggiore, una cripta d'eccezione in puro stile rinascimentale: la

racconta di un gruppo di monaci monofisiti egiziani, che avendo saputo della morte dell'imperatore Leone, erano partiti da Alessandria per Costantinopoli con una petizione per l'imperatore Zenone in favore del Patriarca di Alessandria Timoteo; al loro arrivo alla capitale trovarono sul trono Basilisco, appena eletto. Il

Dodici condiscepoli: Domenico Pastorelli, Giuseppe Pastorelli, Angelo Bianchini, Leopoldo Monaci, Marsilio Lorenzoni, Bruno Massimi, Adriano Corsini, Vincenzo Polverini, Francesco Cheli, Luciano Contri, Paolo Dondolini, Pietro Bianchini.

A sinistra della chiesa di San Lorenzo si trova l'ambiente dove i monaci potevano radunarsi una volta alla settimana e interrompere l'obbligo del silenzio, chiamato appunto corridoio del Colloquio. Si tratta di un ambiente di piccole dimensioni, il cui aspetto attuale risale al

Vi si aprono le diciotto celle dei monaci. Accanto a ciascuna porta si vedono ancora le aperture dove giornalmente si introduceva il cibo, essendo la maggior parte dei pasti consumata nella solitudine della propria cella. Ognuna di queste celle era articolata in maniera piuttosto confortevole, con tre livelli: una stanza da pranzo con

In campo religioso, sia Stefano che la moglie Elena s'impegnarono nella costruzione di chiese e monasteri e nell'elargizione di denaro alle istituzioni religiose. In particolare, anche grazie al supporto avuto dai monaci dell'Athos, fu molto munifico con il Monastero di

Appena sgomberata la zona dalle macerie dei crolli, tuttavia, i monaci diedero immediatamente il via all'opera di ricostruzione, su impulso dell'abate Ludovico Quatrari e grazie all'aiuto di maestranze altamente specializzate.

, un ordine religioso formato da monaci, monache e laici che, attorno all'attuale chiesa, conducevano vita di preghiera e di lavoro, in particolare fabbricando panni di lana e coltivando i campi con sistemi di lavorazione assolutamente innovativi. Dopo la soppressione degli Umiliati a opera di

, una vasta area del suo territorio con chiese (compresa la chiesa bizantina di Mesumundu), secondo alcuni da identificare con una chiesa non distante da Tergu. Da allora in poi per diversi secoli arrivarono nell'isola rappresentanti di numerosi ordini religiosi fra i quali: i monaci dell'

, per sfuggire a tutto e a tutti, dal momento che non sopportava la vita sociale. Molti hanno sostenuto come veritiera questa ipotesi, ma essa fu sempre negata dai monaci dell'ordine certosino, anche se fu, in seguito,

. Conventi di questo tipo erano edificati per volere dei Bizantini: in questo modo, infatti, riuscivano a esercitare un maggior controllo sul territorio e la popolazione, sfruttando l'influenza religiosa e politica dei monaci sulle famiglie contadine, asservite ai

Fatta salva la piena autonomia di ogni monastero, per garantire che in ogni casa dell'ordine venissero rispettate la legislazione e le consuetudini cistercensi, ogni abbazia doveva essere visitata annualmente dall'abate dell'abbazia-madre (quella da cui erano provenuti i monaci che l'avevano fondata);

e l'ideale della vita monastica sono anch'essi tutti concetti jaina. Regole analoghe sono state adottate dai monaci buddhisti e dagli asceti erranti brahmanici. Il jainismo sembra aver influenzato i primi cristiani, specialmente gli

Questo monastero era organizzato in modo tale che i monaci vivessero nella valle e le monache in cima alla montagna. Esso seguiva in primo luogo la regola di Tarnate (o regola di Agaune) piuttosto che la

, nominalmente dell'Impero bizantino ma in mano ai turchi, conquistandola. Qui, ben accettati dai rodioti cristiani si stabilirono diventando un singolare stato retto da monaci guerrieri e la denominazione dell'Ordine divenne Ordine di San Giovanni di Gerusalemme detto di Rodi e brevemente essi venivano chiamati Cavalieri di Rodi. Successivamente, scacciati da Rodi con l'onore delle armi concesso dai turchi, dopo alcune peregrinazioni trovarono sede a

I due frati si ritrovano in un ambiente ostile, visti con sospetto da molti monaci. Il giovane Adso incontra brevemente una ragazza che abita in un povero villaggio ai piedi del monastero, dove gli abitanti vivono nella fame e nella miseria, costretti a rifornire di cibo l'abbazia in cambio della salvezza eterna. Le indagini iniziano subito, a partire dalla morte di un giovane monaco, Adelmo il

. La tradizione vede poi San Benedetto inviare San Mauro in Gallia e San Placido in Sicilia per fondare nuovi monasteri. San Placido percorrendo la Via Popilia raggiunse Reggio e poi Messina insieme ai monaci Donato e Firmato. Giunto nell'antica

; furono monaci famosi per la cultura, lo studio ed il lavoro, e per la riapertura di vie commerciali, la coltivazione intensiva con nuove tecniche agricole, bonifiche terriere e terrazzamenti, e la conservazione degli alimenti; tutte le fondazioni accoglieranno verso il IX secolo la

cui dipendeva la giurisdizione del territorio monegasco, che dopo il danneggiamento da parte dei saraceni venne ricostruito dai monaci dell'abbazia di Saint-Pons di Nizza fondata dai monaci di Lerino verso la fine del VIII secolo ed a cui passera nel

, vale a dire dopo il V secolo, la zona fu interessata dalla continuazione delle opere di bonifica da parte dei monaci, benedettini in un primo tempo, cistercensi a partire dal XII secolo. Furono proprio i

un sistema legislativo di sobria formazione della persona che rende superfluo tale ascetismo osservato dai monaci e dai santi di altre nazioni; anzi, reputa l'ascesi peccaminosa, secondo l'interpretazione rabbinica di

aveva loro donato come residenza, notarono subito un locale a volta quasi perfettamente conservato dotato di una finestra con ferrata. Probabilmente il primo accampamento dei monaci fu nei paraggi, se non all'interno, della




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Ultimo aggiornamento pagina:

23 Aprile 2021

11:01:39