CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> M >> MA >> MAS

Frasi che contengono la parola massi

), le armi in questione servivano al lancio di proiettili anche incendiari (dardi, frecce, giavellotti, pietre e massi), atti a perforare le difese nemiche, agevolandone l'assalto, o nel caso degli assediati, la difesa.

Lungo la vallata sono presenti una miriade di grotte naturali o scavate nelle roccia dalla mano dell'uomo, alcune difficili da raggiungere, se non con corde, stretti camminamenti tra i massi o scale. Molte grotte sono contigue, magari su piani sovrapposti comunicanti tra di loro tramite botole artificiali praticate nelle pareti rocciose.

. Plutarco racconta che, contro le legioni e la potente flotta di Roma, Siracusa disponeva di poche migliaia di uomini e del genio di un vecchio; le macchine di Archimede avrebbero scagliato massi ciclopici e una tempesta di ferro contro le sessanta imponenti

, un muraglione di massi che si trova nei pressi della chiesa parrocchiale, su un dosso in posizione strategica a dominio della valle del Rio Cunzau, e che viene indicato da una tradizione ottocentesca come il rudere di un castello di Eleonora d'Arborea, ma potrebbe trattersi dei resti di un avamposto fenicio-punico, eretto lungo una delle vie d'accesso al

Sono due fontane situate nella parte bassa del giardino, sul viale che costeggia la terrazza panoramica della fontana di Arianna, al centro di due aiuole. Sono composte da tre grossi massi di forma circolare, posti gli uni sugli altri in ordine decrescente, e ricoperti da

sino a luglio-agosto). Fra le varie idee utilizzate vi fu quella di due navi unite a prua che trasportavano degli arieti. La resistenza dei Tiri fu eroica: riparavano ogni breccia creata, gettavano pietre contro le navi che trasportavano gli arieti (anche se tali massi furono raccolti e catapultati lontano dagli assalitori), tagliavano le corde che reggevano le ancore anche con l'uso di

Si tratta di spezzoni di muro composti di una struttura abbastanza disomogenea, tra mattoni, massi squadrati di tufo, laterizio e frammenti di marmo mischiati insieme, a riprova dell'uso di materiali raccogliticci (spesso ruderi raccolti altrove) e di una manodopera tecnicamente limitata.

. Spesso nei depositi morenici sono presenti massi di dimensioni metriche, solitamente originati da accumuli sul ghiacciaio di frane rocciose provenienti da pendii sovrastanti o sui bordi laterali del ghiacciaio.

a Santa Maria del Taro: Campeggi, Case Belloni, Case Fazzi, Case Lasine, Casello, Casoni, Cerosa, Codorso, Giungareggio, Grondana (Case Massi, Case Meschi, Case Torri, Pianazzo), Menta, Morgallo, Pianlavagnolo, Sbarbori, Squeri e Vallombraria.

, Villa Alesse, Villa Berti, Villa Bigioni, Villa Bradde, Villa Carmine, Villa Ciavatta, Villa Climinti, Villa Colapietro, Villa Cordisco, Villa Gizzi, Villa Immagine, Villa Lucci, Villa Massi, Villa Pulcini, Villa Zunna,

, che sono state interpretate come solchi lasciati sulla superficie lunare da grandi massi espulsi durante l'impatto quasi orizzontalmente, che hanno strusciato contro il suolo. Inoltre, su tutta la superficie lunare si possono riconoscere strutture sia radiali che concentriche al bacino dell'Imbrium, formatesi al momento dell'impatto: l'evento scosse letteralmente l'intera litosfera lunare. Nella regione lunare esattamente agli antipodi del Mare Imbrium si trova una regione di terreno caotico, che si pensa si sia formata quando le

Nel frattempo Massi, in un momento di debolezza, tradisce la propria ragazza Simona con Loredana, sorella minore di lei, proprio mentre Simona sospetta di essere incinta di lui. Durante un'uscita serale, Luca chiede a Riccardo di fargli guidare la

e quello di Rivoli Revelli) i massi videro di nuovo la luce. Per inaugurare l'avvenimento e tramandarlo ai posteri si decise di costruirvi sopra, a spese dei due comuni, una coppia di obelischi identici, presenti ancora oggi: quello di

a pianta ovoidale e resti di mura composta da enormi massi. Resti di una necropoli, da cui sono tornati alla luce dischi corazza risalenti al VII secolo a.C., sono presenti al Colle di Santa Lucia, nel centro storico di Magliano

tramite scambio tenendo lo strumento Metalcoperta. Appare come un serpente di roccia. Vive nel sottosuolo, dove scava lunghi cunicoli contorcendo il lungo corpo e divorando massi e terra che gli si parano davanti. Le scosse e il boato dei suoi scavi sono percepibili anche in superficie. Una calamita presente nel suo cranio gli permette di non perdere mai l'orientamento mentre si muove sottoterra

. Gli equipaggi di quelle navi prelevarono alcuni grossi massi da una cava della zona e li utilizzarono per ostruire la foce del fiume, che in quel periodo dell'anno risultava profondo appena tre piedi e mezzo

; i fanti potevano godere della protezione di una serie di massi disposti lungo il bordo del crepaccio, ma la linea assunta era troppo lunga per il basso numero di uomini disponibili, che, di conseguenza, si ritrovarono molto sparpagliati

cadaveri dei miseri che erano stati dalla corrente deposti al suolo, gli animali o morti o semivivi, le masserizie di ogni sorta ravviluppati fra gli alberi, fra i massi, fra le sabbie, raddoppiavano il terrore.

Gli svizzeri stanno preparando un'imboscata presso una scoscesa gola, accatastando massi presso il precipizio per gettarli sui borgognoni. Quando giungono le truppe di Carlo, Estella, da una delle alture rocciose, li avverte di non procedere oltre. Carlo raduna le truppe (Aria,

). Carlo appare su un ponte che attraversa la gola, viene avvicinato da Arnoldo e i due combattono. Guglielmo costringe Leonora a guardare Arnoldo che sta avendo la meglio su Carlo, il cui corpo precipita nella gola, mentre gli svizzeri scagliano i massi sull'esercito nemico. Estella riconosce Arnoldo, ma egli cade morto tra le sue braccia. L'opera termina con gli svizzeri che celebrano la loro vittoria (Finale,

. Le pareti sono formate da lastre ortostatiche (in posizione verticale) abbastanza regolari, affiancate da massi piatti disposti in posizione obliqua. Al suo interno sono stati rinvenuti alcuni frammenti ceramici senza particolari decorazioni, genericamente attribuiti all'epoca conclusiva della

Alcuni toponimi (Piano la Fara, San Salvatore) e rinvenimenti archeologici (dei massi decorati a bassorilievo riutilizzati per costruire il campanile della chiesa matrice) testimoniano che nel suo territorio si insediarono i

, formatosi nei secoli XII-XVI, che ha conservato sul suo territorio tradizioni culturali arcaiche come forme di arte popolare e metodi di gestione della natura. Pittoresche rive lacuali con le loro forme fantasiose, varie insenature e isole, sagome di cappelle di legno e boschetti sacri, antichi piccoli villaggi, colline fluvioglaciali e campi di massi rappresentano capolavori di bellezza del Nord Europa e, allo stesso tempo, testimoniano vividamente l'

, un fenomeno causato dalle acque piovane che penetrano negli strati permeabili del sottosuolo, costituiti da massi, ciottoli, ghiaia e sabbia e riemergono in superficie quando incontrano uno strato argilloso e impermeabile, formando una grossa area di acque risorgive, che si estende ad est della strada provinciale di

prima della realizzazione della nuova strada carrozzabile, permette di scoprire monumenti naturali come i massi erratici (in particolare, con piccole varianti dal percorso, la Pietra Nairola, il Sasso del Lupo e la

una colata di fango, massi, e detriti di ogni genere si sono distaccate dal Monte Grifone, scendendo a valle con il conseguente danneggiamento di diverse abitazioni e ricoperto e cancellato il percorso delle strade principali del borgo

, ottimo materiale da costruzione che venne ricavato dai massi erratici trasportati dal ghiacciaio balteo, particolarmente usato per le strutture portanti come gli angoli o gli archi d'ingresso in forma naturale o appena sbozzata.

L'esterno della chiesa presenta una larga facciata con membrature di massi calcari marmosi scolpiti, coronata da pennacchi e volute e, aperta da tre eleganti portali quattrocenteschi che appartennero alla vecchia chiesa crollata nel terremoto del

Nel caso di grandi massi che ostruivano il cammino, dirupi, terreni montuosi o collinari si ricorreva spesso a possenti sbancature o addirittura a gallerie, interamente scavate a mano. La galleria che supera la




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

13:43:52