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Frasi che contengono la parola molle

implicava il passaggio da un esacordo all'altro tutte le volte in cui il brano musicale lo rendesse necessario. Insomma, una melodia che non toccasse mai le note inferiori a Ut o superiori a La veniva cantata sulle sillabe dell'esacordo naturale, senza dover passare agli altri due esacordi. Quando la melodia passava superiormente dal La al Si o inferiormente da Ut al Si, molle o duro che fosse, si rendeva necessario cambiare esacordo e passare all'esacordo

su una chitarra; le molle oppongono resistenza allo spostamento verso l'alto e verso il basso della rotella, e la spingono in posizione perfettamente centrale non appena essa viene rilasciata. La seconda rotella, priva di molle, ha la funzione di inviare un semplice segnale MIDI al generatore, spesso interpretato come la generazione di un

. Gli ingranaggi, che permettono il funzionamento di quest'orologio esclusivamente in modo meccanico, vengono quotidianamente curati e regolati da un tecnico del Comune. L'interno della torretta - caratterizzato grandi molle metalliche, pesi e contrappesi, grosse funi e catene

, il quale, dopo aver neutralizzato il suo AT Field, gli spezza i due arti superiori. L'angelo, in un disperato attacco suicida, dopo essersi fluidificato e trasformato in un'unica grande sfera molle si avvolge al corpo dell'umanoide, per poi esplodere in una sfera di fuoco

molle e palato duro. I due muscoli controlaterali sono separati tra loro dall'inserzione del muscolo elevatore del velo palatino. Discende inferiormente e lateralmente formando un arco e ricevendo fibre dal muscolo salpingofaringeo e dal muscolo stilofaringeo, per poi inserirsi sul margine posteriore della

Il punto di contatto tra le colonne del piano terra e il solaio del primo piano viene tagliato (previo inserimento di colonne mobili in acciaio, con estensori a controllo idraulico, per evitare il crollo) e nella parte asportata vengono inseriti degli isolatori, che possono essere dei piatti in acciaio all'apice della colonna (controllano meglio i movimenti di vibrazione verticale) che reggono una testina che funge da base alla colonna portante dei piani superiori, oppure dei cilindri isolatori in alcune gomme o resine speciali, con molle o piani in acciaio (resistono meglio ai movimenti sussultori verticali), che sostituiscono il materiale rimosso. Mentre l'isolamento alla base tende a restringere la trasmissione del movimento dal suolo all'edificio, grazie ad accorgimenti geometrici (studiati al computer) mantiene l'edificio posizionato in modo adeguato sopra le fondamenta. Si richiede molta attenzione al dettaglio nei punti dove l'edificio si interfaccia con il terreno, specialmente alle entrate,

, il quale, dopo aver neutralizzato il suo AT Field, gli spezza entrambe le braccia. L'angelo, in un disperato attacco suicida, dopo essersi fluidificato e trasformato in un'unica grande sfera molle si avvolge al corpo dell'umanoide, per poi esplodere in una sfera di fuoco

di varie misure e facilmente regolabile alle altezze diverse richieste da sterrato e da strada. La sospensione anteriore invece sfruttava un classico sistema a doppi quadrilateri sovrapposti con molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici e

prima della sua fine, fossero G, A e D per i canti col B molle (bemolle) in chiave e D, E e A per i canti col B quadro (naturale). Di queste tre note la prima vale per i passaggi ascendenti, la seconda per quelli discendenti, la terza per entrambi. Al passaggio di esacordo la nota in cui si effettua la mutazione si chiama

tramite giunti universali. La sospensione delle ruote era indipendente, basata su barre di torsione per le ruote anteriori e ammortizzatori idraulici a doppia azione e molle per le ruote posteriori. Infine i freni erano a controllo tramite cavi, la frizione monodisco, e il serbatoio del carburante anteriore, sistemato davanti al

tipici di una carrozza monopiano) e permettevano un incarrozzamento facile e veloce anche in occasione di notevole affollamento di passeggeri (tipica condizione dei treni a corto raggio nelle ore di punta). Inoltre, non erano presenti vestiboli ma solo zone di transito in corrispondenza delle porte, con scale per la salita al piano superiore e la discesa al piano inferiore. I finestrini erano dotati di tendine parasole ed apertura scorrevole verso il basso mediante manovella, e quelli del piano superiore avevano forma incurvata ed erano provvisti anche di barre di protezione metalliche. L'unica evoluzione tecnologica di questi mezzi era l'adozione di sospensioni pneumatiche invece delle tradizionali sospensioni a molle, montati su

L'uomo, descritto come una persona magra, pallida e molle, dai capelli neri lisci, con dei profondi occhi grigi, nervoso e dall'espressione stralunata, s'interessa subito ai vetrini che lo scienziato mostra al

idraulici monotubo, molle elicoidali e barre antirollio su entrambi gli assi completano il quadro relativo alle sospensioni. Lo sterzo abbandona invece il sistema a circolazione di sfere in favore di quello a cremagliera. L'impianto frenante prevede

...noi siamo i Ferrolini, e non abbiamo paura di nessuno, non abbiamo guerre nelle nostre terre, ne' leggi ne' borseggi, nessuna preoccupazione seria, di materia o d'antimateria - perche' abbiamo una macchina che e' un sogno: un sogno di bielle e rotelle, molle e ampolle, perfetto sotto qualunque aspetto...

e raggiunge il palato molle per espandersi sulla superficie dorsale dell'aponeurosi palatina ed entrare in rapporto col muscolo controlaterale. La sua contrazione determina il sollevamento del palato molle.

I carrelli, di tipo assolutamente convenzionale con sospensione primaria a molle elicoidali e guidaboccole prismatici e sospensione secondaria con molle a balestra bipartite, rappresentavano per quell'epoca una soluzione assolutamente normale

Il carrello Bissel, ad un solo asse, venne applicato alle locomotive sia anteriormente, come carrello sterzante, che posteriormente come carrello portante. Era costituito da un semplice telaio triangolare, del tutto indipendente dal telaio principale della locomotiva, a cui era collegato mediante un semplice perno posto al vertice del triangolo; l'asse era quindi libero di ruotare lateralmente inscrivendosi agevolmente in curva. Veniva richiamato poi in posizione da un sistema di molle e caricato di una parte della massa della locomotiva

tipici di una carrozza monopiano) e permettevano un incarrozzamento facile e veloce anche in occasione di notevole affollamento di passeggeri (tipica condizione dei treni a corto raggio nelle ore di punta). Inoltre, non erano presenti vestiboli ma solo zone di transito in corrispondenza delle porte, con scale per la salita al piano superiore e la discesa al piano inferiore. I finestrini erano dotati di tendine parasole; quelli del piano inferiore avevano apertura scorrevole verso il basso a ghigliottina, quelli al piano superiore erano incurvati, si aprivano agendo su una manovella ed erano provvisti di barre di protezione metalliche. L'unica evoluzione tecnologica di questi mezzi fu l'adozione di sospensioni pneumatiche invece delle tradizionali sospensioni a molle, montati su

: rispetto al normale sistema di richiamo mediante molle, si ha un'imperfetta chiusura della valvola, data sia dalle dilatazioni termiche che dai giochi di produzione. Per risolvere/limitare il problema si utilizza una molla, che solleva il bilanciere inferiore e migliora la chiusura della valvola, tuttavia riducendo i vantaggi del sistema desmodromico.

(Suzuki Racing Variable Valve Timing System), sistema della Suzuki utilizzato nel motomondiale, dove un sistema a sfere e molle a tazza, tramite delle guide ricavate sull'ingranaggio dell'albero a camme, permette la traslazione progressiva dello stesso

Si tratta di un sistema basato su valvole a fungo tenute chiuse tramite molle e azionate tramite una camera pneumatica, che viene regolata (riempimento e svuotamento) da attuatori elettrici, che sono governati da circuiti elettronici, questo esattamente come per i sistemi completamente elettrici permette di ridurre gli ingombri in quanto non necessita di albero a camme e distribuzione

Non dovendo azionare molle la potenza richiesta dall'azionamento rimane costante, senza effetti sulla potenza del motore, indipendentemente dalla frequenza. Questo vantaggio lo rese il sistema preferito per i motori ad alta frequenza.

, di colore bianco, con proiettori di luce e telecamere che li rendono capaci di non essere rilevati anche di giorno (specialmente se in volo tra le nuvole). Questo nuovo aereo ha recuperato i vecchi comandi idraulici ed ha superfici alari comandate da cavi e molle, visto che i comandi di

dotate al loro interno di molle a scatto che permettono all'anta di rimanere bloccata nella posizione preferita. Apre in parte all'esterno e in parte all'interno del locali. Se le frizioni sono poste sui profili verticali (montanti), la rotazione avviene attorno a un asse orizzontale ed il serramento viene detto bilico orizzontale.

venivano utilizzati quasi esclusivamente sistemi a molle per sollevare l'asta e tenerla puntata verso l'alto: mancando dispositivi a pressione regolabile (come i pistoni pneumatici adottati in seguito in aggiunta alle molle) al termine del posizionamento del dispositivo di captazione contro la fune di contatto era necessario regolare nuovamente la rigidezza delle molle (che, in quanto distese, esplicavano minor forza), oppure (in caso di molle caricate con regolazione fissa) ricorrere alla funzione di trazione (in parte regolabile) della fune

con questo suffisso si identificano i Leslie valvolari con dispositivo atto a generare un segnale riverberato, composto da un dispositivo di ritardo a molle con pick-up piezoelettrico, da un amplificatore valvolare separato e da appositi altoparlanti non rotanti. Poteva essere anche acquistato in kit per essere aggiunto a Leslie non provvisti.

Diversi attrezzi specifici come aratri (monovomere, bivomere, a dischi, reversibile), estirpatori a molle, erpici a dischi, frese, ruspe posteriori, barre falcianti, rimorchi ribaltabili, pompe da irrigazione e trivelle, sono ora prodotti in proprio.

, molle elicoidali e barra antirollio, il retrotreno sempre a ruote indipendenti, con bracci tirati e barre di torsione. L'impianto frenante, di tipo idraulico e servoassistito, era inizialmente di tipo

usato come elemento strutturale della vettura e altrettanto convenzionali erano le sospensioni, se non per il fatto che fossero state adeguate al massimo sfruttamento dei flussi d'aria del sottoscocca offrendo la minima interferenza: al retrotreno erano presenti infatti molle verticali ai lati della scatola del cambio e freni entrobordo

ed anche lo sbalzo anteriore venne leggermente incrementato (solo un paio di cm). Inoltre vi furono aggiornamenti anche per quanto riguardava la meccanica telaistica, con un avantreno sempre a bracci triangolari, ma con un puntone di rinforzo, mentre il retrotreno rimase a bracci oscillanti. Su entrambi gli assi furono impiegate molle elicoidali dalla maggior escursione rispetto a quell montate nella

, ma in entrambi i casi sono ribaltabili e reclinabili. Il divanetto posteriore era privo di molle interne ed era caratterizzato dalla presenza di massicce imbottiture nella zona centrale e lungo i lati. Tra le altre differenze che distinguevano la

, questi occhiali hanno un ponte particolarmente solido che viene modellato all'atto di fabbricazione per meglio adattarsi al naso di chi lo porta. Le molle sono agganciate a dei sostegni realizzati in osso o guscio di tartaruga montati su metallo e chiamati

A parte questo, Buscaroli in generale tende ad essere molto POV, per dirla in gergo wikipediano, quindi meglio andarci con le molle per quanto riguarda le considerazioni critiche vere e proprie... --

, sospensioni a doppi bracci con ammortizzatori coassiali alle molle e freni a disco, di cui quelli anteriori entrobordo, per ottenere un miglior raffreddamento. La vettura, come da regolamento, era una

Successivamente venne considerata non regolare per il fatto che una parte del telaio risultava attaccata alle sospensioni con quattro molle; il secondo telaio veniva collegato alla carrozzeria, ma il regolamento vietava che la carrozzeria fosse attaccata a parti sospese. Il

si trova incassato all'espansione e generalmente fissato tramite molle. Adoperando un collettore corto si migliora il funzionamento agli alti regimi, mentre un collettore lungo migliora i bassi regimi.

telescopici entrobordo, mentre quelle posteriori erano formate da un braccio superiore, un triangolo inferiore invertito, doppi puntoni, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice. Entrambe erano indipendenti. I

: otto ruote accoppiate, assemblate su due carrelli, a loro volta montate su un carrello dotato di molle a balestra. Una nona ruota era disposta in fondo al treno di rotolamento, dotata di sospensione autonoma. Il tutto era protetto da una scudatura metallica, rimovibile per le operazioni di manutenzione.

erano formate da doppi bracci trasversali, molle elicoidali coassiali e barra stabilizzatrice nella sezione anteriore e bracci oscillanti inferiori trasversali invertiti, bracci longitudinali, molle elicoidali e barre stabilizzatrici in quella posteriore. L'impianto frenante era formato da quattro

: questo tipo di forcellone veniva montato sui primi mezzi e non permetteva alcun tipo di assorbimento degli urti tra ruota e moto, ma generalmente questi mezzi avevano il sellino pilota sostenuto da molle.

Numerose modifiche e migliorie elettroniche e meccaniche: nuove combinazioni di molle ed ammortizzatori, avantreno modificato, nuovi assetti, frizione idraulica, nuove pinze dei freni, controllo di trazione TCS, rapporti cambio differenti. I motori turbo benzina, a seconda degli anni di produzione, sono gestiti dal

Kayaba regolabile in compressione, estensione e precarico molla (con molle in titanio), posteriormente una progressiva Power-drive con ammortizzatore Kayaba regolabile in compressione ed estensione (molla in titanio). I

. Tale propulsore era gestito da un cambio sequenziale a sei marce e il corpo vettura, per contenere il peso, era stato costruito in carbonio. Le sospensioni si presentavano con una barra di torsione nella sezione anteriore e con molle elicoidiali nella sezione posteriore, mentre gli ammortizzatori erano forniti dalla Penske. L'impianto di raffreddamento era costituito da quattro radiatori laterali, due per il raffreddamento dell'olio (forniti dall'IMI) e due per l'acqua (forniti dalla Secan). L'impianto frenante era rappresentato da quattro freni a disco costruiti dalla Carbone Industrie sui quali erano alloggiate pinze AP.

, il quale, dopo aver neutralizzato il suo AT Field, gli spezza i due arti superiori. L'angelo, dopo essersi fluidificato e trasformato in un'unica sfera molle, si avvolge al corpo dell'umanoide in un attacco suicida, per poi esplodere in una sfera di fuoco

a ruote indipendenti: l'avantreno era a braccio trasversale con guida verticale, mentre il retrotreno era a bracci trasversali e biella longitudinale. Su entrambi gli assi erano presenti molle elicoidali,

da competizione, ben diversa), un'edizione limitata che propose alcuni contenuti specifici, come l'assetto ulteriormente irrigidito in tutti i suoi componenti principali (molle, ammortizzatori, barre stabilizzatrici),

, mentre al retrotreno era previsto lo schema a ruote interconnesse. All'avantreno erano presenti molle elicoidali mentre al retrotreno erano montate delle barre di torsione. L'impianto frenante era variabile a seconda dei modelli: nella maggior parte della gamma era previsto un

e accreditate di una tenuta di strada esemplare rispetto agli standard di quegli anni. L'avantreno era a triangoli sovrapposti, mentre il retrotreno era a bracci tirati. Su entrambi gli assi erano presenti molle elicoidali ed

e tasselli di gomma in grado di assicurare sia la sospensione verticale che trasversale e di permettere la rotazione tra cassa e carrello per deformazione elastica. I carrelli, privi di ralla e trave oscillante, sostenevano direttamente la cassa per mezzo di tasselli di gomma interposti tra questa e le molle della sospensione secondaria.

erano in lamiera scatolata, con struttura ad anello e due travi trasversali intermedie, ammortizzati tramite molle a balestra montate su ogni asse una per lato. I cuscinetti delle sale, inizialmente a lubrificazione, vennero con la seconda e terza serie sostituiti da cuscinetti a rulli che richiedevano meno manutenzione ed erano meno soggetti ad usura. La cassa, in

: ogni pacco di molle lamellari era appoggiato su due alveoli portati dal mozzo e dalla corona della ruota motrice, i quali erano liberi di ruotare in modo da lasciar flettere le molle sotto lo sforzo trasmesso da due rulli portati dall'asse cavo.




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

10:54:35