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Frasi che contengono la parola neoclassico
sopra l'ex monastero dei Celestini, il Palazzo Magno, la Prefettura e la Banca di Napoli. Identica sorte di restauro neoclassico subirono il palazzo ducale di Larino, la chiesa di Santa Maria della Croce a Campobasso, e le parrocchiali di
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con giurisdizione su un vasto territorio, sorge su un'altura a sud di Travesio. L'attuale aspetto neoclassico si deve a una ricostruzione ottocentesca. All'interno si conservano, tra l'altro, un ciclo di affreschi del
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secondo gli ormai tradizionali canoni del teatro ottocentesco. Il monumentale edificio neoclassico, preceduto da un portico a cinque arcate, si componeva di un grande atrio a tre navate al piano terra, di un
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Internamente il salone appare completamente decorato in stile neoclassico e caratterizzato dall'alternanza di colore dei marmi e dei finti marmi in stucco lustro. Nelle pareti lunghe sono addossate una serie di colonne in marmo o in stucco lustro, nelle nicchie tra le quali trovano posto una serie di statue in stucco. Al di sopra delle colonne si trova una balaustra e sopra di essa, in corrispondenza delle colonne e dei
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come giardino privato dell'antistante Palazzo Tamborino. Fisicamente separato dalla residenza da una piazza pubblica, il parco si apre con un padiglione d'ingresso di gusto neoclassico scolpito con ghirlande e
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. Contemporaneamente viene ristrutturata la cappella ducale di San Gottardo che ottiene una nuova pala d'altare e una decorazione interna di stile neoclassico. Viene salvato unicamente il campanile, giudicato un modello dell'idea di bellezza architettonica del tempo di
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(a questi stessi anni dovrebbe risalire anche il balcone aperto sulla facciata a offrire una veduta privilegiata della piazza e delle sue feste), e il nuovo scalone neoclassico con interventi pittorici di
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Chiesa parrocchiale. La chiesa parrocchiale di San Prospero Strinati, riedificata nel XVIII secolo in stile neoclassico, era anch'essa appartenente ai beni ecclesiastici del monastero che aveva contribuito a fondarla. A sancire il legame fra San Prospero e
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, borgo medievale situato a sud-est di Massa Marittima, conserva la Rocca aldobrandesca, le antiche mura in pietra e alcuni edifici religiosi di origini medievali, tra cui la chiesa di San Sebastiano che custodisce al suo interno una statua lignea cinquecentesca, la chiesa di Santa Maria Assunta in stile neoclassico per un intervento di restauro ottocentesco e la chiesa della Santissima Annunziata completamente ricostruita nel secolo scorso.
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e nel lato a nord il prospetto della chiesa dell'Indirizzo, in stile neoclassico. Non sono di minore importanza i palazzi nobiliari Musumeci (con portale d'ingresso in pietra lavica scolpita) e Calanna, e le chiese di
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. A fianco del Rio Cali, nei giardini, si trovano l'Iglesia de la Ermita, costruzione gotica, l'Iglesia di San Francisco in stile neoclassico e la piccola Iglesia di San Antonio in cima all'omonima collina, costruita attorno al
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Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento furono edificati alcuni palazzi di notevole pregio architettonico in stile neoclassico e liberty. Tra questi spiccano palazzo Ponte in via Umberto, casa della famiglia del prof. Gaetano Ponte, fondatore della prima cattedra in vulcanologia d'Europa, ove tra l'altro aveva sede un osservatorio geodinamico; palazzo Blandini, prospiciente la piazza Garibaldi, di recente restaurato per ospitare un piccolo museo comunale; palazzo Politini di via Duca degli Abruzzi; palazzo Blandini (ex sede delle Orsoline) sito in piano Barresi, casa natale dei fratelli Gaetano e Giovanni Blandini, rispettivamente vescovi di
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, che prospetta ampiamente sulla piazza con la facciata tardo settecentesca, in stile quasi neoclassico, e con la doppia balaustra di scale al centro della facciata. Successivi palazzi vennero eretti nel Quattrocento scendendo lungo via Paganica, come il Palazzo Baroncelli-Cappa di Tussio, poi la casa di Jacopo di Notar Nanni in via Bominaco, rifatta nel XVI secolo, mercante legato profondamente a
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in stile neoclassico sopra il monastero di San Michele, e altre abitazioni eclettiche e razionaliste, come l'ex Casa del Balilla, la chiesa di Cristo Re, la Casa della Giovane Italiana, l'Albergo del Parco, la villa pubblica col Monumento ai caduti, risalendo sino all'ingresso del Corso Federico II, dove si trovano il Palazzo dell'INPS, e presso Piazza San Marco le due chiese di San Marco di Pianola e il complesso di Sant'Agostino, col Palazzo del Governo, ricavato dal monastero.
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: la tomba si trova nel mausoleo dei Serbelloni, ovvero la cappella a sinistra del tempio. Dopo la morte del Cantoni, la chiesa venne completata dal suo vero erede artistico, il grande architetto neoclassico
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Casa Granet, risalente al XIX secolo. Essa si affaccia di fronte all'ingresso secondario della Chiesa di San Francesco e presenta, al secondo piano, un insolito portico a otto colonne in stile neoclassico.
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Gli interni, a parte qualche ritocco minore di gusto romantico, mantengono un aspetto neoclassico. Degni di nota sono il salone d'onore al primo piano che da sul giardino, decorata con colonne corinzie e stucchi, e la sala da pranzo affrescata da
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; durante la vita fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, improntando anche gran parte della produzione artistica del secolo successivo. Nel periodo neoclassico, la sua arte fu assai criticata e cadde nell'oblio; solo nel
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Sempre nel centro storico di Gravina, nella parte interna verso est, si trova la Chiesa di San Giuseppe, edificata nel XIX secolo, la seconda per dimensioni dopo la Matrice; realizzata in stile neoclassico, sulla parte destra della sua facciata presenta una torre campanaria quadrata.
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(chiesa del Carmine). Il tempio fu completato verosimilmente alla fine del XVIII secolo, anche se nel secolo successivo fu ricostruita la cupola, in stile neoclassico con tracce neobarocche, per sostituire la precedente (che non era quella originaria), crollata a causa dei terremoti. Nel secolo scorso, intorno agli anni cinquanta, furono apportati vari rifacimenti e modifiche nell'apparato decorativo, non sempre ben riusciti, come il
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. Presenta una facciata in stile rinascimentale con portale decorato da timpano e oculo centrale, ornato da cornice. All'interno neoclassico spicca l'altare maggiore ricco di intarsi. Due coppie di colonne, una tortile e l'altra scanalata, sormontate da capitelli corinzi, sorreggono un archivolto spezzato, dominato da timpano modanato. La cimasa racchiude la tela del Padre Eterno (XVIII secolo), mentre le pareti laterali presentano dipinti del XVII attribuiti a maestranze abruzzesi, raffiguranti il
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L'esterno, di puro geometrismo neoclassico, si caratterizza per la facciata incompiuta. Il portico presenta cappelle che una volta erano semplici arcate: in quella di sinistra si trova una statua con
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presso il cimitero di Montagnola, suo paese natale. Lo stesso cimitero monumentale neoclassico gli viene dubitativamente attribuito. Dopo il suo trasferimento alcuni suoi collaboratori continuarono a lavorare a Mosca; fra questi, oltre ad Afanasy Grigoriev ed al cugino Alessandro, tocca citare anche
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(edificato nell'ultimo trentennio del XVI secolo e poi ricostruito in stile neoclassico agli inizi dell'Ottocento), mentre anticamente era parte del territorio comunale anche la chiesa di San Martino di
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. A fianco del Rio Cali, nei giardini, si trovano l'Iglesia de la Ermita, costruzione neogotica, l'Iglesia di San Francisco in stile neoclassico e la piccola Iglesia di San Antonio in cima all'omonima collina, costruita attorno al
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e stabilitisi a Perugia per acquisire il titolo onorifico. Essa ne costituiva la residenza di campagna, edificata in stile pre-neoclassico. Le sale interne e la cappella privata sono decorate da tele ed affreschi dei pittori Giuli e Appiani (XVIII secolo), mentre il parco esterno, cinto ancora dal muro originale, contiene alberi secolari;
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Porta Tosa ancora inserita nelle mura spagnole in una foto del XIX secolo. Demolito alla fine dell'Ottocento l'arco neoclassico, della porta sopravvivono oggi solo i caselli daziari. Fu descritta da Alessandro Manzoni ne
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, pittore dominante del neoclassico durante il regno di Napoleone, venne costretto all'esilio in Belgio; ad ogni modo molti dei suoi allievi rimasero a Parigi e continuarono a dipingere secondo il suo stile. Tra questi vi era
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, il complesso monastico originario era costituito da una chiesa, oggi scomparsa, dal refettorio, dalle sale capitolari e da due chiostri gotici di cui rimangono oggi dei frammenti. Allo stato attuale l'edificio si presenta con una semplice facciata neogotica che termina con la chiesa odierna, di spoglio impianto neoclassico, edificata nel
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, ed ha un'impronta prevalentemente cinque - settecentesca. I principali monumenti sono il Teatro Municipale neoclassico, le basiliche rinascimentali e barocche di San Prospero e della Beata Vergine della Ghiara, il Duomo e molti palazzi.
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Ultimo aggiornamento pagina:
12 Gennaio 2022
11:26:34