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Frasi che contengono la parola novecento

Gli insuccessi dei modelli alternativi e l'individuazione nel corso degli ultimi decenni del Novecento di strutture analoghe al disco protosolare attorno ad oggetti stellari giovani portarono alla rivalutazione dell'idea laplaciana.

, per i lavori di allargamento della via, ricostruendo una nuova facciata con l'antica loggetta seicentesca spostata all'angolo opposto. Nei primi anni del Novecento la via assunse l'aspetto definitivo attuale, con la sistemazione di

: nasce come branca dell'etnologia del sec. XIX, proponendosi ai suoi albori di comparare e analizzare le espressioni musicali di popolazioni extra-europee con i sistemi della musica europea. Nel corso del Novecento si sono intraprese tuttavia campagne di ricerca di tradizioni musicali popolari ancora esistenti in diversi paesi europei. L'etmomusicologia si propone di raccogliere, documentare e ordinare le testimonianze di musiche e pratiche musicali popolari di ogni paese, cogliendole nel vivo dei contesti culturali (cerimonie, riti ecc.) in cui esse si manifestano.

L'opera presenta caratteri fortemente sperimentali. In particolare, il pianismo di tipo percussivo taglia completamente i ponti con la tradizione romantica, aprendo le porte alla musica del Novecento. Non meno moderno si presenta il linguaggio

Divisori: nel novecento le murature portanti sono state velocemente sostituite nella pratica edilizia con le colonne in cemento armato, i laterizi hanno trovato allora una nuova ragione d'essere nelle pareti di tamponamento, rigorosamente forati, per garantire leggerezza e isolamento sia termico che acustico. Piuttosto che i tradizionali mattoni, si preferisce utilizzare elementi di dimensioni decisamente maggiori, chiamati

affermava che in Istria negli anni cinquanta del Novecento parlavano ancora l'istrioto circa cinquemila persone. Egli inoltre riteneva che non era possibile classificare l'istrioto nel sistema veneto, friulano (

, oltre alle numerose affermazioni compatibili con il livello delle scienze e il contesto culturale del primo Novecento, ma totalmente smentite dal progresso successivo, ha indotto a classificare l'antroposofia fra le

, dove sono conservati tanti strumenti medici e chirurgici dell'Ottocento e del Novecento. Un'altra porzione di tale Museo si trova nei bassi dello stesso Palazzo Campailla, dove si conserva un prezioso Tavolo Anatomico (Settecento) su cui si esercitavano nelle dissezioni gli allievi della Scuola Medica Modicana

mise mano alla composizione del senato: per supplire alle numerose perdite dovute alla guerra civile, immise nel senato molti nuovi membri a lui fedeli, portando fino a ottocento o novecento il numero dei membri dell'assemblea, fissato in precedenza da Silla a seicento, e ammettendovi anche uomini originari delle province spagnole e galliche.

una parte del lato sud venne parzialmente danneggiata da un bombardamento e presto restaurata. Alla fine del Novecento si provvide poi a un'accurata pulitura delle sculture e della superficie esterna restituendo al Duomo il caratteristico colore bianco che era stato offuscato dalla polvere e dallo

. Ma le opere che attraggono l'occhio del visitatore sono i rilievi marmorei dipinti del parapetto, ripristinato nelle sue forme originarie dal grande restauro dei primi anni del Novecento, raffiguranti scene della

del Novecento, con l'intento di modificare radicalmente la divisione sessuale dei ruoli femminili e maschili quindi di rimettere in discussione, in tutti gli aspetti del vivere associato, una gerarchizzazione umana che riteneva gli individui di maggiore o minore valore sulla base dei rapporti di potere basati sul

Palazzo Cerulli-Irelli: costruito agli inizi del Novecento in piazza Garibaldi, sorge sopra i resti (in piccola parte ancora visibili dal sottopasso della piazza) della Rocca degli Acquaviva, risalente al Quattrocento.

Sul lato nord del campus si trovano la cappella universitaria, il coro e la chiesa dei santi Domenico e Sisto. Il campus confina sul lato nord da via Panisperna e dalla Villa Aldobrandini, villa principesca del settecento di cui i giardini erano tamponati nel novecento a causa della costruzione di via Nazionale, divenuta sede dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato (

Nel secolo successivo, il Novecento, si assiste a una presenza di romanzieri livornesi significativa, ma che rimane ai margini della storia della letteratura italiana. Si sta parlando in particolare dello scrittore

Storicamente, ai primi nuclei femminili organizzati di inizio Novecento, aderirono inizialmente le donne della borghesia, alle quali si affiancarono successivamente cattoliche e socialiste. Tra queste ultime, da ricordare in modo particolare:

. Distrutta da uno scoppio all'inizio del XVI secolo, fu ricostruita nei primi anni del Novecento sul luogo dell'originale scomparsa. La ricostruzione fu affidata all'architetto Luca Beltrami, e avvenne sulla base di raffigurazioni antiche quali furono rinvenute nello sfondo di una

Con il sistema di scolarizzazione del primo Novecento, nacquero anche opere divulgative e precettistiche, nell'intento di educare i bambini e le giovani generazioni attraverso storie fantastiche e di vita reale. Lo scrittore e umorista toscano

Nella tecnica ferroviaria i diversi sistemi di trazione (esotermici con macchine a vapore alternative o a turbina, endotermici con motori a ciclo Diesel, ed elettrici, oltre ad altri proposti o sperimentati) sono convissuti per quasi tutto il Novecento, ciascuno in ben determinati ambiti di convenienza tecnica ed economica. Cf Guido Weiller,

Possiamo definire questa corrente artistica come arte realistica, dove l'artista cerca di riprodurre un realismo moderno tenendo conto delle trasformazioni dell'ambiente. Negli anni cinquanta del Novecento, lo studioso francese

Nel corso del novecento vari esponenti del mondo ideologico e culturale comunista hanno mosso critiche verso le politiche concretamente adottate dai governi dei paesi comunisti. ad esempio nel caso dei

, sorge nell'antico centro storico in cui anticamente vi era un pozzo, probabilmente fatto costruire da Federico II. Fino agli inizi del Novecento in quel sito era posizionato il busto dell'insigne pittore Saverio Altamura. In epoca fascista il busto fu sostituito da una scultura che riprende le forme e le decorazioni di epoca federiciana di quello che doveva essere l'antico pozzo medievale e che faceva parte del palazzo federiciano; l'

. Nel primo quindicennio del Novecento si iniziarono a contare le prime vittime socialiste ad opera della mafia, che assassinava sindaci, sindacalisti, preti, attivisti e agricoltori indisturbatamente

locale che si affianca ai grandi proprietari terrieri. Crescono i commerci e nascono nuovi servizi: l'illuminazione a petrolio, le fognature, la tranvia a cavallo, a cui si aggiungeranno, negli ultimi decenni del XIX secolo e i primissimi anni del Novecento, la costruzione del macello, di una

La casa Portas - Perseu venne invece edificata agli inizi del Novecento da Giovanni Perra in via Nazionale (oggi via Marconi) su due case precedentemente esistenti. Ha una forma a palazzo ma conserva sul retro il cortile e le stanze tipiche delle case

. Il polo museale ospitato presso l'antico mercato coperto cittadino, racchiude al suo interno i macchinari estrattivi dal Settecento fino al Novecento. Il tutto corredato da una importante storia fotografica composta da scatti d'epoca che narrano lo sviluppo dell'industria estrattiva dell'

, fu ricostruita nei primi anni del Novecento sul luogo dell'originale scomparsa. La ricostruzione fu affidata all'architetto Luca Beltrami, e avvenne sulla base di raffigurazioni antiche quali furono rinvenute nello sfondo di una

. Proprio a cavallo tra l'Ottocento ed il novecento, inoltre, vi fu l'avvento di poeti dialettali compositori di versi che verranno poi musicate diventando le canzoni classiche napoletane. Su tutti si ricordano:

Ciao Bounce, visto che l'autorizzazione la dobbiamo a te (in positivo, intendo), forse potresti esprimerti in queste procedure di cancellazione sulle architetture del Novecento, se non le avessi ancora viste, ciao --

, quest'edizione ebbe decine di ristampe fino all'inizio del Novecento; la Chiesa mise invece all'Indice tutte le Bibbie in lingua volgare prive di annotazioni esplicative, per evitare che si diffondessero interpretazioni delle Scritture difformi da quelle propugnate dal magistero romano

Per superare ogni forma tradizionale di rappresentazione del mondo, sino ad allora ritratto rispettando le dinamiche della visione ottica umana, al principio del Novecento, Picasso - meditando sulle ricerche artistiche di

. Le trombe orizzontali non fanno parte della tradizione organaria italiana, tedesca ed europea del nord, dove le canne di questo registro sono sempre verticali. Nel novecento e attualmente si sono costruiti e si costruiscono molti organi canne con la presenza di questo registro:

il convento fu trasformato in caserma militare e successivamente cadde in rovina. Fu restaurato tra la fine del Novecento e i primi anni duemila, con dei lavori che riportarono alla luce, tra l'altro, la facciata della preesistente chiesa di Santa Venera.

Tra gli scrittori del Novecento che hanno lasciato un'importante traccia nel panorama culturale italiano, vanno sicuramente citati alcuni importanti scrittori veneti. Tra questi occorre citare sicuramente il moglianese

, riconobbero il proprio debito scientifico, citandolo nei propri lavori, considerandolo un punto di riferimento nelle innovazioni teoriche delle scienze economiche e nelle idee liberali e libertarie, che avrebbero poi influenzato tutto il secondo novecento nella futura

la chiesa fu elevata a chiesa badiale curata e nei primi decenni del Novecento fu costruita l'Arciconfraternita del Rosario, per volere del barone Angelo Marino Grella e la casa canonica per volere della

(Villa Sant'Elena): sussidiaria della parrocchia di Sant'Antonio di Padova a Villagrande, si trova nella zona industriale di San Martino-Villa Grande, e risale al primo Novecento, composta da un impianto rettangolare pseudo-romanico, con finestre laterali, facciata architravata molto semplice, e campanile a vela centrale.

In generale la pascalina presentava dei problemi di attrito dei meccanismi metallici e delle rotelle che si risolsero soltanto quando, agli inizi del Novecento, la tecnologia permise la realizzazione di ingranaggi estremamente precisi e opportunamente sagomati in modo da ridurre al minimo gli attriti.

Una nuova espansione dell'abitato si ebbe all'inizio del Novecento, con la costruzione di villini residenziali di villeggiatura, e poi nel secondo dopoguerra, con la nascita di aree residenziali medio-borghesi. Il

, sostituito successivamente da un piccolo ponte in muratura. Il fossato antistante era alimentato dal fiume Chiascio. Nei primi decenni del Novecento il fossato venne interrato e il ponte demolito per lasciare spazio alla carreggiata stradale. I merli in laterizio che coronano la terminazione della porta sono stati ricostruiti nell'intervento di restauro del

, laddove nel Novecento sorse l'omonima borgata Fidene, e su cui sono presenti tracce di edifici e di opere difensive arcaiche; tombe di epoca protostorica, orientalizzante e arcaica sono state ritrovate ai margini dell'abitato antico e a nord-est, nella confinante Tenuta Radicicoli.

, non ha alcun interesse dal punto di vista conciario. All'inizio dell'impiego della concia al cromo (fine Ottocento - inizio Novecento) cromati e bicromati venivano utilizzati per produrre sali di cromo trivalente in conceria per riduzione con

diventano prevalenti (seppur con grandi oscillazioni nell'uso che perdurano oggi), mentre a partire dal Novecento si registra una relativa tendenza, soprattutto nell'ambito degli atlanti geografici, a ricorrere al toponimo straniero (

Nonostante parte dei versanti collinari sia stata pesantemente edificata nel secondo dopoguerra, l'area di Coronata costituisce un polmone verde nel cuore del ponente genovese, nel corso del Novecento pesantemente penalizzato dalle industrie.

Il sistema elettorale proporzionale, o di lista, fu introdotto nel corso del Novecento su spinta delle grandi formazioni politiche di massa, quelle centriste popolari, e quelle di sinistra socialiste. Il primo paese ad applicarlo fu il

, solo tra la folla: qui Munch si identifica con il Cristo in Croce, per ribadire le numerose tragedie che ha sofferto nella vita, ma anche per sottolineare il difficile ruolo del poeta del Novecento, una figura quasi

All'inizio del Novecento le teorie armoniche si preoccupano, da una parte, di cercare un fondamento razionale all'ampliamento del linguaggio musicale allora in pieno sviluppo: dall'altra, inizia a emergere la consapevolezza di un crescente divario tra la teoria armonica tradizionale e la prassi dei compositori classici.

L'altro grandioso ciclo decorativo riguarda le vetrate. Il duomo contiene, con le sue cinquantacinque vetrate monumentali, una straordinaria testimonianza della storia dell'arte vetraria dall'inizio del Quattrocento alla fine del Novecento. Alla loro produzione collaborarono, nel corso dei secoli, maestri vetrai di scuola italiana, fiamminga e tedesca, spesso in collaborazione con importanti pittori che fornirono i cartoni per le vetrate, quali

La presenza italiana in Romania risale alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento, quando emigranti dal Veneto, dal Friuli, dalla Liguria e dalla Sardegna si recarono in Romania per lavorare nelle miniere, nei cantieri delle ferrovie o nell'edilizia

, Rai, La Rai per la cultura, codice UDOC); Il Cinquecento / Il Seicento / Il Settecento / L'Ottocento. Foscolo e Leopardi / L'Ottocento: Manzoni / Il Novecento: prosa / Il Novecento: poesia (oggi compresi nel cofanetto

Durante il Novecento la particolare posizione geografica della Cecoslovacchia ha consentito un accentramento di tendenze cinematografiche mitteleuropee che, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, ha imposto la produzione cecoslovacca a livello internazionale, grazie anche allo straordinario livello raggiunto nel campo dell'animazione, sviluppatasi particolarmente grazie all'ingegno di

Sistemi di trasporto. Sono esposti i tre principali sistemi di trasporto usati tra Otto e Novecento nel lavoro dai contadini e dai pastori: il trasporto diretto dei carichi da parte dell'uomo, quello su animali da soma e quello a trazione animale o umana, a sua volta articolato in veicoli d'uso agricolo e pastorale e in veicoli usati dai carrettieri. Tra i numerosi oggetti esposti (carri,

Malgrado la vasta urbanizzazione che ha interessato Pieve di Soligo nel secondo Novecento, con aree residenziali e industriali in crescita, ai margini delle zone densamente edificate ne restano altre di valore ambientale, sulle quali spiccano quelle interessate dal corso dei due fiumi

in un periodo di invenzioni e i progressi della scienza furono senza paragoni con le epoche passate esprimeva l'idea che il nuovo secolo, il Novecento, sarebbe stata un'epoca di pace e di benessere, vide manifestazioni parallele e tarde anche nel secolo successivo, tra esse il ritrattista

, situati nel complesso dell'Ex Alfa ma purtroppo non visitabili ed in stato di abbandono. Nello stesso complesso altri edifici sono opera dello studio del Nervi, ma da segnalare sono quelli dallo stesso recuperati dai corpi sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno una struttura in mattoni con pregevoli capriate lignee a sostegno dei tetti e che rappresentano un raro esempio di architettura industriale di inizio novecento.

il giardino viene spostato nella sua posizione attuale. Il giardino ha subito un periodo di grave trascuratezza nei primi anni del Novecento, quando era stato coperto da un fitto bosco naturale, e nel

, risalente all'VIII secolo circa, ma ricostruita nei vari secoli fino all'attuale conformazione barocco-neogotica, con l'esterno completamente ricostruito nel primo Novecento. Nella piazza si incontrano anche il Palazzo di Giustizia, dove si svolse il

La villa, situata in Piazza XXV Aprile, risale ai primi anni del Novecento. La casa sorge su quanto rimane del giardino dell'antica Ca' Erba che si estendeva dall'attuale via Verdi a via Battisti. Iniziata la costruzione nel

; nello stesso anno si rivela grande monologhista inventando di fatto un genere teatrale nuovo e segnando una tappa importante nella storia del teatro del Novecento italiano, pur riallacciandosi alla tradizione di

Gli italiani che emigrarono in Uruguay nell'Ottocento lavorarono principalmente nel settore edile, commerciale ed agricolo. Alcuni riuscirono ad aprirsi strada come politici ed imprenditori nel Novecento. Infatti

Nel novecento Dachau fu scoperta dai pittori. Alla ricerca di motivi ispirati dalla natura, i pittori paesaggistici scoprirono l'interessante scenario paludoso di Dachau e molti vi si stabilirono. Insieme a

, danneggiati dalla guerra. Nei registri della fabbrica dell'Ospedale sono ricordati i numerosi scalpellini, molti dei quali provenienti dalla fabbrica del Duomo, impiegati negli anni venti del Seicento nella vasta realizzazione delle decorazioni, capitelli, sottarchi, motivi vegetali e grottesche del fregio e soprattutto i busti emergenti dai tondi con Santi e personaggi del vecchio testamento, molti dei quali ricomposti dopo le distruzioni belliche negli anni Cinquanta del Novecento

Gli affreschi eseguiti da Galileo Chini nella vasta sala del Trono, dalla cupola che si eleva per oltre cinquanta metri alle lunette, rievocano i momenti significativi dei sei ultimi re del Siam (dal Settecento al Novecento) immortalandoli nella storia, compreso il re

Ad Artimino vennero in seguito inserite delle copie e, verso i primi del Novecento, vennero arbitrariamente reintegrate con tre vedute riprese da stampe settecentesche non in prospettiva a volo d'uccello, con

Assegnata in deposito permanente al FAI dalla gallerista e storica dell'arte Claudia Gian Ferrari, comprende quarantaquattro dipinti, disegni e sculture di artisti italiani del primo Novecento, tra cui

Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento furono costruiti la strada consorziale lungo l'argine e il ponte sul Polcevera, che collegava Rivarolo con Fegino e Borzoli, premessa allo sviluppo urbanistico delle aree sulla sponda destra del torrente, all'epoca ancora sotto la giurisdizione del comune di Borzoli.

Cessato l'ospedale, anche la chiesa di San Biagio fu chiusa al culto e trasformata in magazzino. Con l'incremento della popolazione della zona, nei primi anni del Novecento i parroci di Certosa e Rivarolo proposero all'arcivescovo

. Tra l'inizio del Novecento e gli anni novanta le sue acque hanno raggiunto un notevole grado di inquinamento, causato dagli scarichi delle numerose industrie lungo il fiume. Prima dell'industrializzazione l'

. La cattedrale dovrebbe inoltre sorgere sul sito di una costruzione sacra precedente, visto che durante gli scavi archeologici condotti negli anni sessanta del Novecento sono stati scoperti dei resti sotterranei di frammenti

In ricordo dell'impresa fallita di Guy Fawkes, a partire dai primi anni del Novecento, dieci guardie del corpo della regina controllano i sotterranei, dove adesso passano le condutture del moderno impianto di riscaldamento del palazzo di Westminster, prima che la sovrana apra ufficialmente il Parlamento. Le guardie sono chiamate

La produzione letteraria in milanese sopravvive anche in epoca contemporanea, nonostante la fortissima contrazione dell'uso avvenuta negli ultimi tre decenni del Novecento. In particolare, si sviluppa un genere di traduzioni di classici stranieri. Nel

; le due opere (il romanzo ed il saggio) sono espressione di un'unica maturazione artistica ed esistenziale che ha coinvolto lo scrittore siciliano all'inizio del Novecento e che vede come centrale proprio la

Sono interessato a collaborare al progetto Storia contemporanea, ho ampliato le voci Mariano Rumor, Giuseppe Pella, Giovanni Francesco Malagodi. Posso creare voci su uomini politici italiani del Novecento ma non solo (volendo posso anche creare voci su uomini politici stranieri)

Le campagne del meldolese iniziano ad essere indagate dal punto di vista etnomusicologico durante l'Ottocento e poi nel Novecento; il territorio rivela una ricchezza culturale popolare degna di nota, specialmente per i canti (

levigati. Soprattutto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento molte furono le macchine realizzate con sistemi a concentrazione solare. Questo positivo approccio verso una utilizzazione estensiva dell'

: Questa vasta collezione offre un panorama italiano completo del periodo artistico dalla fine del Settecento (epoca neoclassica) ai primi decenni del Novecento, ed ospita opere tra gli altri lavori di

- e presenta una serie di capitoli che danno conto, seguendo un'organizzazione tematica, di tutti i principali autori e filoni della riflessione filosofica contemporanea: dalle grandi correnti del primo Novecento (

. Il museo consta di quasi un migliaio di pezzi giunti dall'Egitto nell'Ottocento e nel primo Novecento per mezzo dell'intenso traffico mercantile del porto triestino. Le mummie umane sono tre, tutte e tre esposte in sarcofagi in legno stuccato e dipinto.

, epigrafi, stemmi, frammenti di cornicioni e colonne, di targhe e di epitaffi, riferentesi a famiglie cesenati, a cardinali e a cittadini. Si datano tra il XIV e il XVIII secolo e sono stati qui collocati solo durante il Novecento.

e i resti completamente dispersi durante la sistemazione della piazza Castello ai primi del Novecento. Alcuni fregi, le uniche vestigia del castello, sono stati rinvenuti durante operazioni di scavo nella piazza e sono conservati, incastonati in un muro interno, nella

Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento furono edificati alcuni palazzi di notevole pregio architettonico in stile neoclassico e liberty. Tra questi spiccano palazzo Ponte in via Umberto, casa della famiglia del prof. Gaetano Ponte, fondatore della prima cattedra in vulcanologia d'Europa, ove tra l'altro aveva sede un osservatorio geodinamico; palazzo Blandini, prospiciente la piazza Garibaldi, di recente restaurato per ospitare un piccolo museo comunale; palazzo Politini di via Duca degli Abruzzi; palazzo Blandini (ex sede delle Orsoline) sito in piano Barresi, casa natale dei fratelli Gaetano e Giovanni Blandini, rispettivamente vescovi di

Raccolta etnografica del Centro Studi Pugliesi, con una interessante raccolta delle voci dialettali pugliesi, riguardanti aneddoti di vita quotidiana e della saggezza popolare e una mostra di attrezzi e oggetti delle arti e mestieri dei primi del Novecento

), per raccontarne i percorsi creativi con artisti del primo Novecento influenzati da questo movimento o che si sono accompagnati sulla strada tracciata nello sviluppo alla nascita del gruppo tedesco

, divenne ai primi anni del Novecento oggetto di un vero e proprio culto, generatore di grande entusiasmo nel pubblico. I dipinti del maestro, nella loro nuova, dignitosa collocazione, divennero un polo di attrazione capace di offuscare persino il

, risalente a fasi costruttive diverse, quattro - cinquecentesca per quanto riguarda la canna quadra, settecentesca per la torretta ottagonale che la sovrasta, coperta inizialmente da un cupolino, sostituito nel novecento dall'attuale

. La sua produzione comprende un concerto per contrabbasso, una composizione importante, decisiva per la letteratura di questo strumento, ampiamente rivalutato a partire dalla scuola russa, via via per tutto il Novecento e le scuole contemporanee. La

. I discendenti della famiglia Viale vi abitarono per tutto il secolo successivo fino alla cessione alla famiglia Salvarezza. Nonostante alcuni interventi abbiamo modificato alcune parti del palazzo negli anni settanta del Novecento, conserva diversi resti della decorazione esterna della facciata. Fino ai recenti restauri la facciata conservava, incastrata, una palla di cannone sparata dal brigantino

. Dopo le stampe seicentesche, l'epistolario fu riorganizzato e pubblicato agli inizi del Novecento da Angelo Borzelli e Fausto Nicolini, che grazie a ricerche d'archivio furono in grado di aggiungere altre lettere (soprattutto del periodo napolitano, e dunque degli ultimi del

.Del vecchio borgo medievale rimase solo la conformazione urbanistica, fatta di strade strette, scale e vicoli, una parte delle mura bizantine presso la Chiesa del Santissimo Trovato, il portale in stile gotico del vecchio duomo di San Giorgio, ubicato attualmente vicino ai Giardini Iblei, Porta Walter, di recente costruzione, e i resti del castello federiciano, poi completamente asportati nel primo decennio del Novecento per far posto alla costruzione del Distretto Militare, attivo durante la

. Le strade circostanti furono intensamente edificate tra fine ottocento e inizio novecento, mentre le emergenze archeologiche (quanto ne rimaneva, almeno, dalle spoliazioni) furono incluse nel vasto Parco del Colle Oppio, che digrada verso la valle del

. Contemporaneamente nei primi decenni del Novecento, i terreni demaniali, dove sorgeva la lunetta di Pompilio, furono ceduti all'amministrazione comunale che, demolita la costruzione militare, dette inizio, nel

Memorabili, nel far conoscere alla cultura italiana fenomeni che essa ignorava o sottovalutava, furono alcune grandi mostre organizzate da Ragghianti, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta a Firenze: a titolo d'esempio, quelle dedicate a grandi maestri dell'architettura del Novecento (su

L'utilizzo dei primi sci da parte di popolazioni scandinave, prevedeva la risalita con gli sci, con o senza pelli di foca, o, in alternativa, la risalita a piedi. Solo all'inizio del Novecento nacquero sulle

, produce, nei primi decenni del Novecento, un'eclissi delle discussioni sull'etica normativa che coinvolge pure l'utilitarismo; dall'altro lato, il rinnovamento della scienza economica mette in discussione il tentativo di fondare l'economia sul solo principio di

di Forme che consta di cinque monti con al centro una croce e ai lati due stelle. Fino agli inizi del Novecento risultarono possessori di alcuni terreni nei dintorni di Forme e di alcuni pascoli nei pressi del monte Magnola, i

fu introdotta verso la fine degli anni trenta del Novecento. Il condannato veniva rinchiuso in una stanza con pareti d'acciaio a tenuta stagna e dopo pochi minuti veniva liberato cianuro nell'aria. La morte avveniva per

Innumerevoli altri teatri hanno visto la luce nel Novecento romano. Tra questi il teatro Argot, il teatro dell'Orologio, il teatro della Cometa, il Teatro Trastevere, il teatro Italia, il teatro delle Muse, il teatro Sette, il teatro Furio Camillo, il

Accessibili dal primo tratto del corridoio F, oggi meglio noto come galleria dei ritratti, questi appartamenti furono rimodernati nei primi anni del Novecento. Si tratta di un'infilata di ambienti di dimensioni modeste, cinque dei quali sono preceduti da un'anticamera con annessi servizi e una scala di collegamento con il piano

del Novecento. Di grande valore storico ed artistico, i numerosi ritratti qui esposti costituiscono un percorso dinastico abbastanza completo, comprendendo anche dipinti di membri di altre casate nobili italiane ed europee.

Sino ai primi del Novecento, sempre lungo il Terraglio, esisteva una linea tramviaria che collegava Venezia e Treviso (ne resiste ancora qualche traliccio). Nello stesso periodo era attiva anche una fermata lungo la

Sulla conservazione e il restauro dell'oratorio di S. Lorenzo e degli stucchi di Giacomo Serpotta a Palermo: un inedito carteggio dei primi decenni del Novecento con il contributo di Ettore Modigliani

che vi possedevano, sulla sinistra del Secca, una bellissima villa del XVII secolo, con una cappella gentilizia e l'annesso cimitero di famiglia. Nella villa, oggi in rovina, negli anni venti del Novecento visse lo scrittore italo-inglese




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14 Maggio 2021

16:57:22