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Frasi che contengono la parola nemiche
. In Libia rimase dunque un impreparato contingente del Commonwealth, che dovette subito affrontare le sortite offensive che Rommel mise in atto per sondare le difese nemiche, nonostante le direttive originarie dell'
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. I contadini infine sostenevano la resistenza con l'erogazione di tributi e la distribuzione di vettovaglie; in caso di azioni repressive nemiche queste persone, esposte alla rappresaglia, abbandonavano i villaggi e seguivano gli
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, che in epoca repubblicana spettavano al generale che aveva sconfitto le armate nemiche, furono attribuiti allo stesso Imperatore, anche senza che lo stesso fosse stato presente allo scontro direttamente. Si credeva che la potenza divina del
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. Per la prima volta nella guerra i nuovi corpi meccanizzati dell'Armata Rossa furono in grado di affrontare e battere le temute divisioni corazzate tedesche; prima i carristi sovietici respinsero i contrattacchi delle riserve nemiche del XXXXVIII Panzerkorps dopo lo sfondamento della prima linea e successivamente sconfissero in campo aperto anche le indebolite Panzer-Division tedesche del XIV Panzerkorps accorse da Stalingrado, riuscendo a portare a termine la loro missione
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, questi piloti erano addestrati a schiantarsi deliberatamente contro le navi nemiche con aerei imbottiti di esplosivo, un buon sistema per compensare il carente addestramento delle ultime generazioni di piloti nipponici; la disperazione spinse i giapponesi a convertire alle tattiche
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. Lo sfondamento decisivo, cui l'imperatore mirava sin dal mattino, poteva tuttavia essere realizzato solamente impiegando contro il centro delle linee nemiche quei battaglioni della Guardia imperiale ancora disponibili, che costituivano l'ultima riserva fresca a disposizione
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. I quattro battaglioni superstiti marciarono ordinatamente verso la Belle-Alliance, respingendo continui attacchi e sostenendo l'intenso fuoco del nemico; a causa delle continue perdite, si dovette riorganizzare lo schieramento su due ranghi in formazione triangolare e ogni cinquanta metri gli ufficiali fermavano la marcia per respingere le cariche nemiche e rettificare le file; la Vecchia Guardia si ritirava isolata, circondata dai nemici mentre il resto dell'armata si disgregava completamente
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, massimo storico francese della battaglia di Waterloo, fornisce un'interpretazione diversa del comportamento di Napoleone sul campo di battaglia: egli afferma che il piano dell'imperatore di massiccio attacco frontale al centro delle linee nemiche era in pratica il solo che garantisse, in caso di successo, una vittoria schiacciante e decisiva
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era mosso su rulli o ruote, e la percussione contro le mura nemiche era azionata tirando avanti e indietro, le funi ancorate alla parte posteriore. I soldati che azionavano tale macchina, erano a loro volta, protetti da una tettoia coperta di pelli resistenti al fuoco. In questo modo la parte anteriore a forma di
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era un altro strumento che gli assedianti utilizzavano per raggiungere le mura nemiche. Era formato da due travi tra loro collegate: una posta in modo verticale, l'altra in modo orizzontale appoggiata alla prima attraverso un montante girevole, al cui capo era ancorato un grosso cesto dove erano posti alcuni armati.
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), le armi in questione servivano al lancio di proiettili anche incendiari (dardi, frecce, giavellotti, pietre e massi), atti a perforare le difese nemiche, agevolandone l'assalto, o nel caso degli assediati, la difesa.
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del giorno precedente: massicci bombardamenti d'artiglieria; incendi appiccati agli edifici mediante bombe incendiarie al fosforo adoperate dai soldati; azioni di fanteria che procedevano a rastrellare il terreno uccidendo chiunque trovassero. L'azione difensiva dei siciliani contendeva il terreno palmo a palmo, ma il continuo affluire di truppe nemiche, diverse volte superiori di numero, determinava la caduta ad uno ad uno di tutti i capisaldi, che erano comunque difesi sino alla fine.
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Questa strategia, in contrasto con il tradizionale impiego dei sommergibili adottato dalla maggior parte delle altre marine diretto principalmente contro le navi da guerra nemiche, riprendeva in parte le concezioni della
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. Sempre secondo il piano, le truppe francesi avrebbero contrattaccato investendo il fronte nemico per tagliarne in due lo schieramento, riconquistando l'altopiano del Pratzen. Dalle colline, avrebbero quindi lanciato un assalto decisivo al fronte centrale degli austro-russi; sbaragliatolo, avrebbero quindi aggirato le forze nemiche dalle retrovie
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. Il terreno dove il IV Corpo si era posizionato era ammantato da una fitta nebbia durante la fase iniziale della battaglia; la buona riuscita del piano di Napoleone dipendeva dalla persistenza della nebbia: le truppe, infatti, sarebbero state scoperte prematuramente se la nebbia si fosse dissipata troppo presto mentre, se si fosse alzata troppo tardi, sarebbe stato impossibile determinare quando le truppe nemiche avrebbero lasciato il Pratzen, impedendogli di sincronizzare correttamente l'offensiva
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. Dopo averle posizionate per bene, ne aggiunse altre di eguale grandezza, coprendole di come se fosse il prolungamento naturale del terrapieno, in modo da potervi accedere facilmente in caso di loro difesa. Sulla parte esterna e lungo i due lati furono protette da graticci e plutei, mentre ogni quattro zattere vennero innalzate delle torri a due piani, per difendere meglio l'opera di fortificazione da eventuali assalti delle navi nemiche e dagli incendi.
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la debole presenza navale ottomana fu eliminata con la presa di Preveze, e le navi greche furono in grado sia di rifornire l'armata di Sapountzakis sia di provvedere al blocco dei porti albanesi, compiendo inoltre bombardamenti costieri sulle posizioni nemiche
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condusse una serie di rapidi movimenti a tenaglia, avvolgendo le posizioni nemiche e schiacciandole con improvvisi attacchi da tutti i lati. Questa strategia fu poi replicata in marzo durante nuovi assalti ciadiani a B'ir Kora e Ouadi Doum, infliggendo pesanti perdite alle forze libiche e spingendo Gheddafi a ordinare di evacuare tutto il nord del Ciad
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) come componente principale, avrebbe invece fornito una copertura a distanza alla Settima Flotta e appoggio all'invasione, attaccando le basi aeree nemiche e qualsiasi forza navale che avesse cercato di ostacolare gli sbarchi
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), il gruppo ridiscese il fiume sino all'Isola di Jamestown, che offriva una posizione difensiva favorevole contro le navi nemiche e nel contempo acque sufficientemente profonde per attraccare le navi di supporto o rifornimento degli inglesi. Nel giro di due settimane, i coloni costruirono il primo forte e denominarono la fondazione
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nel centro-destra federale. Prima dell'attacco, tutta l'artiglieria che i confederati fossero riusciti a schierare avrebbe bombardato le linee nemiche per indebolirle e fiaccarle in modo decisivo; quando il comandante operativo dell'artiglieria confederata colonnello
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A discolpa di Belisario, andrebbe fatto notare che il generale bizantino era ignaro della dislocazione delle truppe persiane e che era inoltre contraria al suo credo tattico la mossa di avanzare impudentemente in territorio nemico senza aver sottomesso tutte le fortezze nemiche una a una, in modo da non lasciarsi eserciti ostili alle spalle; considerato inoltre che Belisario aveva espugnato la fortezza di Sisauranon solo a stento, una ipotetica avanzata verso Ctesifonte, munita certamente di forte presidio, molto difficilmente si sarebbe conclusa con la sua espugnazione, e avrebbe inoltre esposto l'esercito bizantino al serio rischio di essere intercettato sulla via del ritorno dal grosso dell'esercito persiano condotto da Cosroe in persona e di subire una grave sconfitta.
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, due inseparabili amici troiani, decisero di raggiungere Enea, per avvertirlo del pericolo. Usciti di notte, penetrarono tra le linee nemiche dove sorpresero nel sonno due dei condottieri assedianti,
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, e la flotta fu riportata a galla, si vide che le cannonate nemiche ne avevano forato ponti e carene e che era completamente distrutta. Al ritorno in Italia, Vittorio Amedeo ed Eugenio devastarono la Francia sud-orientale e riconquistarono le fortezze di
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. Nel complesso le prime dodici ore dell'attacco del XXX Corpo del generale Leese erano state positive: le sue divisioni avevano superato quasi tutti i campi minati dell'Asse addentrandosi nelle linee nemiche, conseguendo inoltre l'importante risultato di portare i reparti sulla cresta di Miteiriya
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Invece di uscire allo scoperto, Badoglio ebbe l'idea di espugnarlo attraverso un dedalo di gallerie scavate nella roccia, a un livello inferiore a quelle austriache, quasi a contatto delle posizioni nemiche. I lavori per scavare e rafforzare le successive trincee durarono mesi.
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, dove tenne rapporto insieme a Vacca, D'Amico, al capitano di vascello Corrado Jauch (comandante della nave) e al capitano di fregata Tommaso Bucchia (capo di stato maggiore di Vacca), decidendo alla fine di non inseguire le navi nemiche, viste le precarie condizioni della squadra italiana
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. Di fronte a questa dimostrazione offensiva, Yamamoto impose il suo punto di vista: architettare il prima possibile una battaglia per distruggere le portaerei nemiche, anche se contemporaneamente fu decisa un'operazione secondaria in direzione della
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, alla Flotta del Pacifico rimasero solo tre portaerei ancora operative. Tuttavia era stata ottenuta una clamorosa vittoria che, dopo le sconfitte dei primi sei mesi di guerra, mutava completamente il quadro strategico generale nel Pacifico. La battaglia delle Midway fu dunque una delle battaglie decisive dell'intera seconda guerra mondiale: in un colpo solo gli americani inflissero una schiacciante e imprevista sconfitta all'apparentemente imbattibile flotta aeronavale giapponese; vendicarono Pearl Harbor, affondando quattro delle portaerei che avevano partecipato all'attacco; bloccarono le possibili nuove offensive nemiche e, ancor prima dell'entrata in linea delle nuove navi in costruzione negli Stati Uniti, riconquistarono l'iniziativa strategica nel teatro del Pacifico
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l'impiego del radar da parte della Marina americana fu di notevole aiuto per la precoce individuazione delle forze aeree nemiche e per organizzare una difesa aerea tempestiva ed efficace, che inflisse pesanti perdite alle ondate di attacco giapponesi contro la portaerei
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. Dopo una serie di contrasti tra garibaldini e giellisti e alcune riuscite operazioni di repressione nazifasciste, le forze della resistenza si accordarono e costituirono un comando unificato partigiano in Toscana per passare all'attacco delle forze nemiche in contemporanea con l'avanzata alleata a nord di Roma.
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, un altopiano semidesertico all'altezza del medio corso dell'Isonzo che appariva poco presidiato dagli austro-ungarici. Da qui Cadorna riteneva di poter piegare verso sud, tagliare fuori il Monte Santo e il San Gabriele e prendere alle spalle le difese nemiche sul basso Isonzo
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, nella quale una triremi si infilava nello spazio tra due navi nemiche e ruotava, colpendone una nel fianco: se gli Spartani avessero tentato di mettere in atto questa tattica contro una doppia linea, una nave della seconda linea avrebbe potuto avanzare per attaccare la nave spartana.
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con altre tre divisioni. Questo schieramento, adottato dal generale Massena per facilitare l'approvvigionamento dell'armata ed anche per attirare il massimo di truppe nemiche, era troppo esteso ed esponeva il suo esercito ad essere attaccato con forze preponderanti dagli austriaci; inoltre la costa ligure era solidamente bloccata dalle navi della flotta britannica dell'ammiraglio
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che fu al fianco di Bonaparte dalla campagna di Italia all'Isola d'Elba, nucleo organizzativo dove l'Imperatore si recava per consultare le carte geografiche dove le posizioni delle forze amiche e nemiche venivano rappresentate con spilli multicolori secondo un metodo perfezionato dallo stesso Berthier. Per fare un paragone, l'esercito prussiano non aveva nulla che assomigliasse a uno stato maggiore fino al
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in attesa che il I corpo liberasse la strada da percorrere verso Vercelli. Quindi, anche se la direzione generale di marcia era cambiata, almeno tre corpi austriaci erano ancora relativamente concentrati e in grado di sostenersi in caso di sorprese nemiche; tuttavia l'avanzata iniziale del solo II corpo su Novara poteva diventare pericolosa in caso di un improvviso ed energico attacco del grosso dell'esercito piemontese
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. Darby quindi, peraltro privo delle armi pesanti necessarie ad affrontare le forze corazzate nemiche, fu costretto a rimanere inattivo e limitarsi ad osservare le truppe tedesche dirette al fronte. I ranger di fatto non portarono affatto a termine la loro missione
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, l'importanza morale e propagandistica di un attacco a Verdun avrebbe fatto in modo che tutto lo sforzo francese si riversasse nella difesa di un caposaldo ritenuto di primaria importanza per la Francia. Lo scopo era quello di convogliare il maggior numero di truppe nemiche in un solo settore, per poi colpirlo con la massima potenza possibile con il violento impiego di
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A Verdun per la prima volta, i comandanti tedeschi perfezionarono la tattica di infiltrazione nelle linee nemiche con l'impiego di piccole squadre addestrate che sparpagliate su tutto il fronte, ebbero a dare molto filo da torcere alle difese statiche francesi. Vedi:
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; erano inoltre presenti un gran numero di chiese sia dentro che fuori le mura e tantissime botteghe sia artigiane che commerciali. Fu in questo periodo che si ebbero alcuni interventi per il risanamento della palude circostante. Alla morte di Bonifacio VIII le famiglie nemiche dei
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del XXIV Panzerkorps) troppo vicino alle prime linee, venne sorpresa dall'artiglieria sovietica e praticamente travolta dalle formazioni corazzate della Guardia nemiche. I resti della divisione accorparono la
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fornirono una notevole potenza di fuoco ai corpi d'armata tedeschi e permisero l'effettuazione di bombardamenti preliminari con tiro indiretto contro le linee nemiche e le posizioni fortificate. Questa artiglieria era temuta dagli avversari; i francesi soprannominarono i pezzi dell'artiglieria pesante tedesca,
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Gli assedi caratteristici della seconda guerra mondiale avevano un duplice obiettivo di conquistare una posizione e di tenere sotto scacco le forze nemiche. Essi consistevano nel bloccare la posizione impedendo che giungessero ad essa rifornimenti sia per via terrestre che per via aerea. Per fiaccare la resistenza degli assediati era possibile avvalersi del
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si sarebbe continuamente prodigata in interventi di salvataggio e in contrattacchi per contenere le inesauribili offensive nemiche. Costretta a ripiegare lentamente, la divisione avrebbe infine partecipato attivamente, nel febbraio-marzo
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Inoltre per attirare le riserve tedesche e minacciare le retrovie di tutto lo schieramento dell'Asse nel settore meridionale, i sovietici sferrarono una nuova potente offensiva sul Medio Don lungo il settore tenuto dagli italiani (malamente armati e equipaggiati) per cogliere alle spalle le forze nemiche
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. Notare che, in entrambi i casi indicati sopra, le forze nemiche chiuse entro la sacca furono praticamente annientate. L'aggiramento strategico ha influenza particolarmente sulle linee di comunicazione, costringendo quindi l'accerchiato ad una battaglia in condizioni sfavorevoli o, addirittura a fronte rovesciato
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) sarebbe tuttavia stata modificata e sostanzialmente ridotta negli obiettivi e nelle forze impegnate a causa della situazione strategica complessiva venutasi a creare nella prima settimana di dicembre. Nei progetti originali di Stalin e del generale Vasilevskij, le truppe nemiche accerchiate nel
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Guglielmo sembra aver colto l'occasione per elaborare una nuova strategia, forse ispirata agli eventi della mattinata: cercare di creare brecce nelle linee nemiche incitando i soldati inglesi a inseguire i normanni che avrebbero finto di fuggire. Se i normanni avessero potuto inviare la loro cavalleria contro il muro di scudi e quindi attirare gli inglesi in ulteriori inseguimenti, avrebbero potuto formarsi dei vuoti nella linea anglosassone.
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All'alba, prima di giungere al confine italiano, Bond e la Romanova scendono dal treno, fermato grazie a un furgone di agenti nemici che, simulando un guasto, l'avevano parcheggiato sulle rotaie di un passaggio a livello in modo da fornire supporto a terra a Grant. Insieme alla Romanova, Bond distrugge un elicottero che li inseguiva e poco dopo pure una piccola flotta di barche nemiche. I due giungono a
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Dopo numerose discussioni, Eisenhower decise di autorizzare l'avanzata a nord di Montgomery diretta alla rapida conquista di ponti sul Reno con l'ausilio delle truppe scelte aviotrasportate presenti in Inghilterra; tuttavia Bradley si oppose alla concezione operativa di Montgomery diretta a sfondare a nord le linee nemiche nei
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che autorizzava l'attacco alle navi nemiche e una patente ufficiale di cattura nella quale si autorizzava ogni ufficiale della nave corsara a prendersi cura della sicurezza delle imbarcazioni catturate e a condurle in un porto situato in territorio amico o neutrale.
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. I ribelli, nonostante la feroce repressione, resistettero, convincendo ad unirsi a loro anche le truppe nemiche mandate dall'imperatore. Marciarono dunque sulla capitale, proclamando Filippico, giunto a
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) e respinse le truppe nemiche. Da quel momento gli alleati, contando ormai su un milione di soldati americani, iniziarono una lenta, metodica e inarrestabile avanzata verso la Germania. Fin quando, dopo una
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Un'ulteriore modifica presa in considerazione fu quella di modificare alcuni velivoli della serie H per usarli come velivoli idonei alle contromisure elettroniche, in grado di disturbare le trasmissioni nemiche. Nel
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. Si concluse in questo modo l'ultima grande offensiva dell'Asse in Nordafrica, dopo aver conseguito alcune brillanti vittorie tattiche, aver inflitto pesanti perdite alle inesperte forze nemiche ma senza aver potuto raggiungere, per carenze di equipaggiamenti e di rifornimenti ma anche per contrasti tra i comandanti tedeschi e per confusione nella catena di comando, risultati strategici decisivi
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, aveva preferito rinunciare a un attacco immediato a Berlino e organizzare preliminarmente la metodica distruzione delle forze nemiche ancora asserragliate sui fianchi del cuneo principale dell'Armata Rossa giunto sull'Oder
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contro le posizioni nemiche nella regione, provocandone il collasso; a fine settembre la Bulgaria fu costretta a chiedere l'armistizio e le forze alleate iniziarono quindi la loro marcia verso l'Austria-Ungheria. Il comandante in capo delle forze alleate schierate nei Balcani, il francese
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, il quale comandava un'imponente squadra di navi alleate che si diressero verso Durazzo divise in due gruppi, uno per bombardare il porto e il secondo per prendere in trappola le navi nemiche che si sarebbero allontanate dal porto. Il
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, e divenne quindi essenziale individuare un luogo di sbarco strategicamente idoneo per permettere la costituzione di una testa di ponte senza immediate interferenze nemiche. Alcune ricognizioni segrete, effettuate sulle isole ai primi di maggio da reparti del
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Inoltre nella riva orientale, scoscesa e boscosa, i sovietici poterono raggruppare in relativa sicurezza quartier generali, depositi di rifornimenti, strutture logistiche e sanitarie che permisero di organizzare i rifornimenti per le truppe asserragliate nelle rovine di Stalingrado, e di trasferire sempre nuovi reparti freschi per sostenere la difesa ed impedire un crollo irreversibile. Inoltre, attraverso i canali di scolo del sistema fognario che affluivano al Volga, piccoli reparti scelti sovietici potevano infiltrarsi di nascosto all'interno del linee principali tedesche, raggiungere le loro retrovie e colpire di sorpresa i reparti, i comandi e le truppe di rincalzo nemiche
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, un arco composto dalle lance nemiche in maniera tale da costringere ogni soldato a piegare la schiena per poter passare. Durante il passaggio, i Romani furono costretti a subire ogni tipo di oltraggio, anche fisico e, infine, a lasciare in ostaggio tutta la loro cavalleria.
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Caporale paracadutista in servizio presso il nucleo porto del reparto logistico di contingenza, in qualita' di conduttore di automezzi vari, venuto a conoscenza, in ore serali, che due commilitoni erano stati feriti ad opera di cecchini somali, si offriva quale componente di un nucleo di soccorso che comprendeva, oltre lui, tre sottufficiali. Giunto con tempestivita' nei pressi del luogo in cui giacevano i commilitoni colpiti, appiedava su ordine e procedeva con sbalzi di coppia al riparo dei veicoli ivi parcheggiati. In vista dei commilitoni feriti, che giacevano a terra allo scoperto, attuava prontamente le disposizioni impartite dal sottufficiale comandante del nucleo, coordinando con grande perizia la continuita' del fuoco di copertura proprio con quello degli altri sottufficiali. Incurante dei colpi che i cecchini dirigevano al suo indirizzo, persisteva caparbiamente nell'azione di alimentazione del fuoco; venutosi a trovare nella posizione piu' prossima ad una delle due sorgenti di fuoco nemiche, di iniziativa lanciava una bomba a mano contro la stessa e ne determinava, la cessazione del fuoco, garantendo il completamento dell'azione di recupero dei feriti condotta da uno dei sottufficiali. Esempio di spiccato coraggio, generosita' incondizionata, singolare perizia, determinazione indomita, alto livello di addestramento e di professionalita'.
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. A Graziani era stato ordinato di mantenere una difesa attiva al fine di mantenere impegnato nel sud il maggior numero di truppe nemiche e di non passare all'offensiva. Prontamente informato del movimento delle truppe di
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. I prussiani non attesero l'arrivo delle colonne d'attacco e iniziarono subito a ripiegare; Napoleone, per accelerare l'inseguimento e sbaragliare le truppe nemiche in ritirata, fece intervenire i dragoni del suo squadrone di servizio che al comando di un aiutante di campo, il generale
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. Wellington peraltro era seriamente preoccupato per possibili minacce nemiche alle sue linee di comunicazione a ovest verso il mare; il generale decise nella serata di potenziare le forze che, al comando del generale Colvile, aveva lasciato ad Hal per coprire il suo fianco destro; due brigate britanniche e tre brigate belga-olandesi rimasero ferme nella regione di Hal
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di sconfitta disastrosa. Le truppe italiane, impreparate ad una guerra difensiva e duramente provate dalle precedenti undici battaglie dell'Isonzo, non ressero l'urto delle forze nemiche e dovettero ritirarsi fino al fiume
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I decenni successivi videro continue lotte fra i vari paesi della zona, in quanto appartenenti a fazioni nemiche. Risale a questo periodo la costruzione di torri e strutture difensive di cui ancora permangono resti. Nel
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nemica impedendo un ritorno offensivo delle truppe nemiche dislocate in altre parti del territorio; avevano quindi un notevole sviluppo, ma sparivano una volta assolto il loro scopo. Parimenti, proteggevano i campi di marcia delle legioni: erette in poche ore, venivano smantellate una volta che il campo era tolto. Tipicamente venivano usate palizzate erette sopra un argine in terra (
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intrapresa in contemporanea dai franco-britannici; le navi russe furono inoltre molto attive nel supportare le proprie truppe impiegate sul fronte del Caucaso, sia attaccando le rotte di rifornimento ottomane sia compiendo bombardamenti delle trincee nemiche
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sono considerati un'arma difensiva, utilizzata per proteggere determinati confini o rallentare l'avanzata nemica. Esse hanno tuttavia anche impieghi essenzialmente offensivi se usate per costringere le forze nemiche a scegliere un determinato percorso per esempio per tender loro un'imboscata, o per ridurre il
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ed ebbe un ruolo non da poco nello svolgimento dello scontro. Infatti, dopo i primi attacchi aerei statunitensi, Nagumo aveva optato per attaccare le portaerei nemiche invece di bombardare l'atollo una seconda volta e, quindi, aveva cambiato rotta mentre preparava i gruppi imbarcati. Lo
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: Vengono piazzate cariche esplosive lungo basi nemiche, oppure quando un convoglio si muove in campo aperto. Dove vengono precedentemente piazzate cariche esplosive e mine antiuomo detonate a distanza, al fine di bloccare e/o fermare un trasporto munizioni/merci/soldati.
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Infatti, nonostante la rotta generale dell'esercito francese di fronte ai tedeschi, le truppe italiane non riuscirono a sfondare le linee nemiche, favorite dall'impervio terreno alpino. Gli italiani subirono perdite maggiori e dimostrarono scarsa organizzazione e arretratezza tattica. Al termine della
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fu probabilmente attaccato da un sommergibile tedesco e che l'attacco era presumibilmente intenzionale, basandosi sull'esperienza della prima guerra mondiale, durante la quale i sommergibili tedeschi erano soliti attaccare le navi passeggeri che sospettavano trasportassero truppe nemiche. Nel
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Lo sbarramento mobile ha lo scopo di accompagnare la fanteria nella sua avanzata verso le linee nemiche creandogli una linea di fuoco davanti per impedire alla fanteria nemica di reagire all'attacco e costringerla all'interno dei rifugi.
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Tali intenzioni sarebbero state infine nulla di inusuale per quel periodo dal momento che numerosi capitani si erano dati alla pirateria e attaccavano le navi nemiche saccheggiandole. Secondo Roger G. Kennedy invece Burr intendeva occupare i territori controllati dalla Spagna per annetterli agli Stati Uniti. A questo proposito pare ironico che l'annessione del
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le autoblindo si svilupparono su due linee di concezione diversa. La prima (molto vicina alla linea di sviluppo dei carri leggeri) prevedeva che le autoblindo dovessero avere compiti essenzialmente di impegno in primo scaglione delle forze nemiche, quindi un'autoblindo doveva essere in grado di impegnare forze analoghe e di tenere il possesso del campo di battaglia fino all'arrivo delle forze da combattimento (carri armati). In base a questa teoria di impiego le caratteristiche principali delle autoblindo dovevano essere (nell'ordine) armamento e protezione. La seconda linea invece considerava le autoblindo come veicoli unicamente da
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; dopo essere avanzata sotto la copertura dei boschi, l'ala destra francese avrebbe sfondato le fortificazioni russe e poi avrebbe effettuato una manovra di conversione verso sinistra per respingere il resto delle truppe nemiche verso il fiume e distruggerle
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per informarsi della situazione che appariva confusa e ordinare un nuovo attacco con il concorso della divisione del generale Dessaix; un nuovo raggruppamento di artiglieria fu portato avanti per indebolire le difese nemiche e il maresciallo Ney ricevette gli ordini di prepararsi ad attaccare a sua volta con il III corpo. Il generale Rapp prese il comando della divisione del generale Compans e ottenne qualche successo ma venne a sua volta ferito
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. I soldati francesi di Murat, del maresciallo Davout e del maresciallo Ney occupavano finalmente le fortificazioni nemiche al centro e sembravano vicini alla vittoria, ma avevano subito perdite durissime; le richieste di rinforzi non furono esaudite da Napoleone che dopo aver ipotizzato di inviare la Giovane Guardia, ritenne prematuro l'impiego delle sue riserve strategiche
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. A differenza di quest'ultima, i paracadutisti sarebbero stati lanciati a una distanza relativamente breve oltre le linee nemiche, assicurando in questo modo che le forze terrestri avrebbero potuto raggiungere in breve tempo. In questo modo si riduceva il rischio di ripetere il disastro che accadde alla
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. Nel riassunto ufficiale dell'operazione, il maggiore generale Ridgway scrisse che non ci furono problemi, e che le due divisioni impiegate distrussero difese nemiche che avrebbero altrimenti richiesto giorni di combattimento, assicurando che l'operazione aveva avuto esito positivo
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, di fronte alle forze principali nemiche, Napoleone disponeva solo del IV corpo del maresciallo Soult, del V corpo del maresciallo Lannes, della cavalleria del maresciallo Murat e della Guardia imperiale, mentre anche il I corpo del maresciallo Bernadotte era stato distaccato a nord per sorvegliare la
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) e con bombardamenti di artiglieria diretti contro i principali capisaldi nemici, e vide in azione con pieno successo le nuove formazioni d'assalto dell'Armata Rossa supportate da mezzi corazzati e artiglieria, destinate ad individuare e penetrare i punti deboli delle linee nemiche per favorire l'avanzata del grosso delle fanteria evitando i grandi e sanguinosi attacchi frontali
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Militarmente Falkenhayn ha un curriculum di luci ed ombre: l'offensiva di Verdun fu strategicamente un fallimento; la difesa della Palestina fu anch'essa un fallimento, sebbene vada notato che le forze alle sue dipendenze fossero largamente inferiori al nemico in numero ed equipaggiamento. D'altro canto il suo vittorioso piano per la conquista della Romania fu un esempio quasi perfetto di come condurre una guerra contro forze nemiche superiori.
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, tra cui un avamposto a sud dell'abitato che, insieme al Corniano ad est, proteggeva il paese dalle incursioni nemiche, alla giurisdizione di Milano. Dal punto di vista religioso invece la chiesa con tutte le sue
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, fu inviato in Europa, talvolta oltre le linee nemiche, dove raccolse materiale e documenti del programma tedesco oltre che arruolare scienziati tedeschi. Malgrado le precauzioni prese per tenere segreto il Progetto Manhattan le
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per interporsi tra le due masse nemiche e agganciare e sconfiggere le forze russe della Prima armata. Contemporaneamente all'attraversamento dell'armata principale francese, passarono il fiume anche le forze del maresciallo Macdonald a
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i cingoli devono essere molto ampi (per ridurre la pressione al suolo, quindi permettere al carro di muoversi su tutti i terreni) e piuttosto resistenti (per non scingolare vicino alle postazioni nemiche),
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il giovane venne impiegato come corriere dall'esercito francese, con il compito di ingoiare documenti importanti, passare attraverso le linee nemiche e recuperarli dalle sue feci una volta giunto in una destinazione sicura. Sfortunatamente Tarrare non era in grado di esprimersi in
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Courville quindi propose a Beauharnais di impiegare Tarrare come corriere militare, col ruolo di depositare documenti importanti oltre le linee nemiche, senza il rischio di essere scoperto in caso di cattura.
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ha come scopo la vittoria immediata in battaglia - per esempio durante la prima guerra mondiale le trincee nemiche erano fatte oggetto di un intenso cannoneggiamento prima dell'assalto delle fanterie;
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a nuoto prima della costruzione dei ponti, per scoprire le postazioni nemiche. Rientrato in Francia rese conto all'imperatore della situazione dell'esercito francese dopo la campagna di Russia e fu nominato primo ufficiale d'ordinanza di Napoleone. Gli furono affidate numerose importanti missioni durante la campagna del
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Per i primi anni di servizio le navi della classe Invincible soddisfarono in pieno la visione di Fisher di poter affondare ogni nave abbastanza veloce da raggiungerli e di poter sfuggire ad ogni nave in grado di affondarli. In molti casi sarebbero anche stati in grado di affrontare corazzate policalibro nemiche. Gli ambienti navali concordavano che l'incrociatore corazzato nella sua forma corrente era giunto alla fine logica del suo sviluppo e che gli
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e il comando sovietico avevano sperato di poter sfruttare celermente il vuoto apertosi nelle linee nemiche con una rapida avanzata nelle retrovie dell'ancora solido Gruppo d'armate Nord, allo scopo di tagliarlo fuori e distruggerlo nei Paesi Baltici. Inizialmente gli sviluppi furono molto favorevoli ai sovietici le cui colonne corazzate avanzarono e conquistarono, pur subendo notevoli perdite di fronte ai disperati contrattacchi delle riserve tedesche, sia
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. Pertanto i progetti di ritirata dall'Estonia vennero temporaneamente messi da parte e le forze tedesche si prepararono a combattere una nuova dura battaglia difensiva contro le superiori forze nemiche
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, l'assordante rumore di un propulsore che veniva inviato da un operatore sulle frequenze della Luftwaffe, rendendo praticamente impossibile per i piloti notturni di quest'ultima ricevere informazioni da terra. Ancora, personale della RAF perfettamente in grado di parlare il tedesco si inseriva furtivamente nelle frequenze nemiche dando false indicazioni ai piloti.
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. Mentre Metello Pio continuava la campagna nella Gallia Cisalpina, Pompeo venne inviato con parte delle truppe a sud per intercettare le forze nemiche di Gaio Carrina che cercavano di portarsi in soccorso delle truppe mariane accerchiate a Praeneste. In questa fase Pompeo si congiunse con il contingente comandato da
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; spariti o in rovina anche molti simboli cittadini, come le statue che adornavano il ponte Littorio, trafugate prima della distruzione dello stesso, le campane delle chiese del Sacro Cuore e di san Cetteo, destinate alla fusione per il recupero del bronzo o la torre comunale, abbattuta insieme a molti storici edifici per non lasciare punti di riferimento alle artiglierie nemiche
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La guerra contro i turchi, nel frattempo, continuava. In assenza di grandi battaglie le flotte ottomane e cristiane compivano continue incursioni contro le coste nemiche, saccheggiando i vari centri marittimi. Al servizio di Carlo V, Doria condusse diverse spedizioni. Nel
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vengono riportate diverse testimonianze di piloti dell'aeronautica militare alleata che asseriscono di essere stati accompagnati in volo da strani fenomeni luminosi, in un primo momento scambiati per ipotetiche armi segrete nemiche. Questi oggetti o fenomeni ottici, rivelatisi innocui e soprannominati
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vi furono gli unici tentativi di invasione del Giappone dall'estero, ma le imponenti flotte nemiche (quarantamila uomini la prima volta e centocinquantamila la seconda) furono spazzate via da una tempesta che venne interpretata dai giapponesi come un
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Ultimo aggiornamento pagina:
16 Marzo 2021
05:41:37