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Frasi che contengono la parola lucrezia

. Alcune fonti raccontano di un secondo matrimonio di Numa Pompilio con una certa Lucrezia da cui sarebbero nati quattro figli: Pompone, Pino, Calpo e Memerco dai quali avrebbero avuto origine le casate romane dei Pomponi, dei Pinari, dei Calpurni e dei Marci

, sottovalutando l'odio della nobildonna per gli Este e pensando probabilmente che la nota vicinanza di Lucrezia alla Chiesa potesse aiutarlo. Poi gli eventi precipitarono. Cesare venne scomunicato e l'incontro tra emissario papale e ambasciatrice produsse la

Quando Juan fu ucciso, sua sorella Lucrezia era ancora nel convento di San Sisto, e nulla fa pensare che lei avrebbe mai voluto la sua morte, secondo gli storici infatti si pensa che il vero assassino di Juan sia Cesare ma tali prove non furono mai trovate.

: Nemico storico di Ezio che appare anche nel capitolo precedente, tenta di uccidere suo figlio con una mela avvelenata, ma rimane vittima della mela lui stesso dopo essere stato aggredito da Cesare. Nel capitolo precedente viene detto da Shaun che ha rapporti incestuosi con sua figlia Lucrezia. Nonostante tenga ancora il ruolo di antagonista si dimostra sempre la voce della ragione, assolutamente convinto dei nobili scopi dei templari e cerca in tutti i modi di frenare gli eccessi del figlio.

, fratello della madre Lucrezia. Piero il Gottoso aveva dato precise istruzioni di verificare l'andamento della banca, e fu proprio Lorenzo a firmare il contratto che assicurava ai Medici una partecipazione nelle miniere di

per spiegare le ragioni di tale scelta tardiva. Vaggia gli diede sei figli: cinque maschi (Pietro Paolo, Giovanni Battista, Jacopo, Giovanni Francesco e Filippo) e una femmina (Lucrezia). Tutti i maschi intrapresero la carriera ecclesiastica, ad eccezione di Jacopo, che, dopo esser divenuto un insigne studioso, fu impiccato a Firenze nel

Negli anni trenta tre isolati del quartiere di Santa Croce vennero interessati da sventramenti destinati a costruire nuovi edifici moderni e un nuovo progetto urbanistico. Sebbene interrotti dalla guerra, i lavori ripresero negli anni Cinquanta, colmando con edifici moderni quello che nel frattempo era stato raso al suolo. Il palazzo dei Tipografi, detto anche casa dei Poligrafici, si trova nel lotto che doveva ospitare la scuola secondaria femminile di avviamento professionale Lucrezia Mazzanti, edificio progettato attorno al

La figura di Lucrezia ha assunto diverse sfumature nel corso dei periodi storici. Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno finito per incarnare il simbolo della spietata politica

racconta che insieme a Perotto sarebbe stato ritrovato anche il corpo di una delle dame di Lucrezia di nome Pantasilea. Molti relatori indicarono Cesare come mandante del duplice omicidio per ragioni strettamente attinenti a Lucrezia, che probabilmente era rimasta incinta del giovane spagnolo.

Dal momento che in quel periodo si stavano organizzando le seconde nozze di Lucrezia, Cesare non avrebbe infatti permesso a nessuno di intralciare i progetti suoi e del padre sulla sorella e per questo si sarebbe vendicato sulle persone responsabili della vicenda.

Molti storici sono d'accordo nell'affermare che questo periodo sia stato fondamentale per Lucrezia: comprese che era il tempo di lasciare l'ambiente romano, ormai troppo opprimente e privo della sicurezza di cui aveva bisogno, cercando qualcuno che potesse controbilanciare la forza dei suoi parenti.

, il figlio che aveva avuto dal secondo marito. Nonostante la distanza, Lucrezia si era sempre presa cura del bambino e rimase sconvolta dalla sua morte rifugiandosi per un mese nel convento di San Bernardino.

Scrisse comunque ininterrottamente a principi, prelati, signori e intellettuali pregandoli di liberarlo e difendere la propria persona. Le suppliche erano rivolte al solito Gonzaga, alla mai dimenticata Lucrezia d'Este, a

, con la punizione dei vecchi sullo sfondo. Forse la bionda Susanna nasconde un altro ritratto di Lucrezia. Gli ori sono profusi in tutte le scene, soprattutto nelle decorazioni delle ambientazioni, paesistiche o architettoniche, nelle vesti e nelle generiche lumeggiature, tanto sulle fronde vegetali che sui personaggi

, era diventato cappellano nel monastero di Lucrezia. Un giorno chiese alla madre badessa di poter ritrarre la giovane monaca in una pala della Madonna col Bambino e, ottenuto il permesso dopo qualche esitazione, dovette scoccare tra i due una scintilla, tanto che in occasione della processione della

). Lucrezia viene costretta dal feroce marito, che finge di accordare il perdono a Gennaro, a versargli una coppa di vino avvelenato; ma la donna, appena uscito il marito, intima a Gennaro di fuggire subito tramite una porta segreta, non prima di avergli fatto bere un antidoto ed avergli ordinato di allontanarsi da Ferrara (

) pur parlando di Perotto, non parli della possibile gravidanza di Lucrezia come movente del suo assassinio e soprattutto che le voci della gravidanza della Borgia siano scaturite a Bologna e Venezia invece che a Roma, dove si sarebbero svolti i fatti, sarebbero le prove che la gravidanza di Lucrezia in questo periodo sarebbe una pura invenzione.

Sara Azzellini, Francesca Boi, Gaia Bonaiuto, Elisa Caneo, Delia Gagliano, Giulia Martinelli, Alexandra Petrova, Carla Spiga, Giulia Sias, Claudia Trubia, Lucrezia Zanetti, Marta Solinas, Giulia Canu, Fabia Canu,

, il giovane Callimaco viene a sapere dall'amico Cammillo Calfucci della bellezza di Lucrezia, sposata da quattro anni con il ricco quanto sciocco notaio Nicia Calfucci, da cui non riesce ad avere figli. Tornato a

L'antefatto della vicenda e la discussione tra Callimaco e Cammillo sulle donne francesi ed italiane sono rappresentati all'inizio del film, mentre nell'opera teatrale sono raccontati nella scena I dell'atto I da Callimaco. Lo stesso vale per altri avvenimenti fuori scena, come il dialogo tra Sostrata e Nicia e la notte di Callimaco e Lucrezia

. Tutto questo francesismo allarma Alfonso che si rifugia dai suoi parenti, abbandonando Lucrezia incinta e col cuore infranto. A questo punto, il Papa per tirarle su il morale le affida l'incarico di governatrice di

(Lucrezia), Renata Villani (Venilia), Ebe Stignani (voce), Maria Marcucci (Servia), Pablo Civil (Collatino), Ettore Parmeggiani (Bruto), Gaetano Viviani (Sesto Tarquinio), Leone Paci (Tito), Aristide Baracchi (Valerio), Eraldo Coda (Arunte) e Bruno Carmassi (Spurio Lucrezio).

Ma una consistente parte della popolazione non vedeva di buon occhio Lucrezia della Mirandola reputata la donna che aveva tramato contro il proprio marito uccidendolo. Si formarono due fazioni, una favorevole a Sinibaldo ed una seconda fazione, rifugiatasi a Faenza fin dal

presso il quale Aristotele stava lavorando; Sofia intervenne anche presso la moglie di Aristotele, Lucrezia de' Poeti, a Bologna. Questo convinse l'architetto ad accettare l'incarico e a partire per

, e di Caterina Zefirina Salviati. Suoi fratelli e sorelle erano Maria Vittoria, Filippo, Lorenzo, Pietro Pamfilio, Francesco Giuseppe, Giovanni Battista, Maria Isabella, Pamfilio, Maria Felicita, Maria Teresa, Lucrezia, Agata, Federico e Chiara. Suo prozio era il cardinale

Ben presto Vannozza sarebbe stata allontanata anche dai suoi figli, chiamati a quel destino che il loro padre aveva disegnato per loro. A Vannozza non fu concesso nemmeno di assistere alle nozze di sua figlia Lucrezia con

. Un nobile, nipote del papa Sisto IV, che nella prima stagione rapisce con l'aiuto del padre Alessandro della Rovere, per costringere Lucrezia a lavorare per lui come spia. Aspira a ottenere la conoscenza contenuta nel Libro delle Lamine e a conquistare Firenze e consegnarla allo stato pontificio, obbiettivi che lo portano a diventare l'arcinemico di Leonardo. Nella prima stagione organizza la Congiura dei Pazzi con l'aiuto della famiglia Pazzi, del padre e di vari nemici dei Medici. Nella terza stagione viene rapito dall'Architetto, che lo obbliga a ingerire un veleno che lo rende suo schiavo. Sotto l'effetto del veleno commette molti brutali omicidi, diventando noto con l'appellativo di Mostro d'Italia. Nel finale, dopo essere guarito dal veleno ed essersi salvato dall'impiccagione dall'Architetto, che convince la folla che aveva ucciso solo gente corrotta e malvagia e che aveva agito per conto del bene superiore, uccide l'odiato padre strangolandolo a morte.

, una donna colta e saggia e poetessa, appartenente a un'importante famiglia fiorentina da sempre alleata ai Medici. Coppia ben riuscita a causa della vicinanza degli interessi e del carattere, Piero ebbe da Lucrezia cinque figli:

L'equilibro si ruppe drasticamente con la comparsa nel novero delle amanti di Lucrezia Crivelli, in quanto Beatrice dovette accorgersi che stavolta Ludovico si era seriamente innamorato e che aveva cominciato a dedicare alla nuova amante tutte le cure e le attenzioni che un tempo dedicava a lei.

, termine trasformato poi in Specchia Mendolia, con riferimento agli alberi di mandorlo molto diffusi nella zona. Da qui si collega anche la leggenda della fondazione di Specchia dalla matrona romana Lucrezia Amendolara.

Alcune fonti raccontano di un secondo matrimonio di Numa Pompilio con una certa Lucrezia da cui sarebbero nati quattro figli: Pompone, Pino, Calpo e Memerco dai quali avrebbero avuto origine le casate romane dei Pomponi, dei Pinari, dei Calpurni e dei Marci.

, quinto dei sei figli di Cosimo Paolucci, conte di Calboli, e di sua moglie Luciana Albicini; suoi fratelli furono Giovanni, Angiola Guerreria, Lucrezia, Giuseppe Ferdinando e Luigi. Egli fu zio del cardinale

Lucrezia Borgia sono ricchi di annotazioni sui doni che inviava anche al primogenito e, fra questi, viene descritta anche una bambola in legno, con ampio corredo di abiti, dipinta dal pittore Morello e destinata alla cugina

Un potente cardinale che, dopo aver perso l'elezione a Papa, si impegna per distruggere Rodrigo Borgia e il potere della sua famiglia, vedendolo come lascivo e blasfemo. Il suo primo tentativo di alleanza con la Francia si rivela un fallimento, dato che il Papa stringe una pace con il re di Francia e gli consente di attraversare Roma senza spargimenti di sangue. Successivamente cerca di assoldare un giovane per avvelenare il Papa, e quasi riesce nel suo secondo tentativo, ma grazie all'intervento di Lucrezia fallisce, e quando compare al letto di morte del Papa, viene arrestato da Cesare, dove affronta dolorose torture. Viene liberato da un cardinale ribelle e scappa da Roma.

e Cesare non sarebbe diventato cardinale che a settembre. Vannozza non fu effettivamente presente alla cerimonia, ma nemmeno al ricevimento seguente. Non risulta inoltre che Giovanni Sforza fosse un violento; durante il matrimonio, comunque, egli e Lucrezia vissero quasi sempre separati.

(e degli altri piccoli Borgia) come convenuto con Lucrezia, con cui era rimasta in contatto epistolare. A Napoli, Sancia visse in maniera indipendente dal marito, in un proprio palazzo: a nulla valsero gli sforzi di Cesare Borgia, giunto a Napoli per fuggire da

I proprietari del castello successivi a Ferdinando Lampugnani furono Lucrezia e Ottavia Lampugnani, Alessandro Lampugnani, Isabella Lampugnani, Ferdinando II Lampugnani, Francesco Maria I Lampugnani, Giuseppe Lampugnani, Oldrado IV Lampugnani e Ferdinando III Lampugnani

Lucrezia di Francesco Gaetani sia come moglie di lui che di suo padre, generando un certa confusione, anche se oggi si propende per ritenerla come moglie di Cosimo, come specifica Carlo Sebregondi. Dall'unione nacque




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

10:45:16