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Frasi che contengono la parola lunette

risale la chiusura dei grandi finestroni sul muro laterale che, come ben si vede tutt'oggi nel lato sud, furono tamponati tramite una rozza muratura fino all'imposta dell'arco, lasciando quindi aperte delle lunette che svolgevano la funzione di far filtrare la luce nei matronei e successivamente anch'esse murate.

Attualmente l'edificio prospetta sulla piazza con il porticato recuperato dai capitelli a foglie d'acqua, sotto al quale, in corrispondenza dei portoni d'accesso agli ambienti, sono tre lunette in terracotta invetriata di

resi con notevole perizia illusionistica da Jacopino De Mottis, proveniente da una famiglia di pittori e istoriatori di vetro operosi in Lombardia nel sec. XV. Sono invece autografe di Bergognone le due lunette con la

Negli scomparti maggiori le figure simulano effetti a rilievo su un fondo oro che imita il mosaico. Le scene rappresentate sono in diretto collegamento con le lunette sottostanti e con gli elementi, ai quali si rifanno anche i putti dipinti sugli arconi di ciascuna lunetta, ciascuno con un emblema che lo caratterizza come genietto di un elemento. Fanno eccezione i putti di aria e fuoco, che appaiono scambiati, e che testimonierebbero un cambiamento di programma in corso d'opera

), il complesso comprende ancora molte opere d'arte e strutture monumentali. Si accade dalla portineria, decorata sullo sfondo da quadrature settecentesche, sulla quale si affacciano alcuni ambienti dove si trovano le sinopie delle lunette del chiostro grande, pale come l'

. Ciascun festone termina in un'apertura ovale dove, sullo sfondo di un cielo sereno, si affacciano gruppi di puttini. In basso poi, lungo le pareti, si trovano lunette che simulano nicchie contenenti statue, realizzate con uno straordinario effetto a

con candelabri, cornici geometriche e scene bibliche e della storia antica sullo sfondo di finti mosaici dorati, completate poi nel Seicento da scene di battaglia nelle lunette. L'effetto antichizzante dell'insieme si inserisce nel clima di erudizione antiquaria delle cerchie dei Della Rovere e dei

Le lunette sono sormontate ciascuna da una nuova rappresentazione di due angeli in volo che reggono un clipeo con il Monogramma cristologico, e nei pennacchi di risulta esterni alle lunette sono le immagini di

La facciata principale ha uno stile caratteristico tardo settecentesco, con muri rivestiti di bugnato piatto da cui sporgono modanature, mensole e timpani triangolari. Lo scalone che porta al primo piano si apre nel cortile, porticato. Qui vennero portate sette lunette provenienti dall'antica chiesa del

Convento francescano di San Donato, attiguo all'odierno Santuario di San Salvatore, con chiostro del sec. XVII affrescato con grottesche tardo-rinascimentali e lunette istoriate con episodi della vita del Santo ed alcuni suoi miracoli.

Gli affreschi eseguiti da Galileo Chini nella vasta sala del Trono, dalla cupola che si eleva per oltre cinquanta metri alle lunette, rievocano i momenti significativi dei sei ultimi re del Siam (dal Settecento al Novecento) immortalandoli nella storia, compreso il re

formato da due archi inflessi, le ali con due mezze lunette; timpano e lunette hanno un bellissimo coronamento gotico, che si prolunga sui fianchi e attorno al transetto, di archetti trilobi a profilo seghettato su mensole scolpite. La

incapace di controllare i cavalli imbizzarriti che trascinano il Carro del Sole. Il preoccupato padre di Fetonte, Apollo (Sole) e la sorella Selene che volge lo sguardo (Luna) sono raffigurati al centro di lunette, ai lati opposti della volta, che richiama con il suo fondo azzurro la volta celeste. Completano la decorazione uomini nudi le cui rosee carni spiccano sullo sfondo azzurro del cielo, che rimandano nelle loro pose manierate agli ignudi michelangioleschi della

: altra residenza nobiliare del primo Seicento, con tetto a spiovente spezzato e affresco a soggetto religioso sulla facciata. L'interno conserva dipinti sull'assito e sulle lunette, pure di soggetto religioso

. Notevoli i capitelli, i bassorilievi, le figure zoomorfe tipiche del bestiario romanico, le lunette esterne con rappresentazioni della costruzione della chiesa e con l'allegoria di Cristo Orfeo. All'interno affreschi originari del XII secolo.

La successiva Sala del Credo ha un impianto simile alla precedente, con un soffitto decorato da complessi motivi geometrici in cui si incontrano stemmi papali e divise borgiane. La decorazione figurata si limita alle dodici lunette, che mostrano coppie di

, contrapposti ai sette misteri dolorosi, che si dispiega nelle lunette. La devozione mariana fu un personalmente promossa da Alessandro VI e forse la sala veniva usata per udienze private o per la celebrazione della messa per pochi intimi del pontefice. Le vele hanno una decorazione con tondi di

. Alla base delle lunette, tra peduccio e peduccio, corrono figuratamente le aste che fanno da cursore ai tendaggi, che sono raffigurati come scostati per permettere la visione delle scene principali.

, oggi dedicata a san Giuseppe, si conserva in buono stato l'elaborata decorazione della cupola. Al di sopra della base ottagonale, si eleva una decorazione manierista a stucco con erme alate che si alternano a lunette sormontate da mascheroni, che le conferisce grazia e movimento. La soprastante decorazione ad affresco fu eseguita nel Cinquecento da

La maggior parte delle sue tele sono state dipinte per il convento di Santa Caterina, ma oggi risultano distrutte, o situate in altro loco. Fortunatamente alcune chiese domenicane hanno conservato alcune sue opere come le lunette con

, forse con una funzione di supporto al vicino castello. Originariamente l'edificio a pianta quadrata era circondato da un fossato su cui davano direttamente i muri perimetrali scarpati in sasso. L'interno presenta due piani con volte a ombrello e lunette contenenti gli stemmi di alcune casate nobiliari

da un artista noto come Maestro di San Domenico. Sulle due pareti laterali e su quella centrale, nel registro inferiore, sono rappresentati i dodici apostoli mentre nelle lunette, da sinistra a destra, sono rappresentati: la

Nelle lunette sopra i portali laterali sono rappresentati, sempre in mosaico, a sinistra san Saturnino martire, patrono di Cagliari, raffigurato con una palma in mano, a destra santa Cecilia martire, compatrona della Cattedrale, raffigurata col suo simbolo, l'

Ingrandito e modificato nel corso dei secoli, presenta attualmente una sobria facciata dalle forme tardo rinascimentali e conserva nell'ingresso un interessante complesso decorativo, con lunette affrescate da

, come nel chiostro, dove si possono ammirare gli affreschi di due lunette, raffiguranti l'Immacolata ed il martirio dei PP. Felice de Felice, Giuseppe d'Atina ed Antonio de Martino avvenuto a Suakin, in

Alle navate si accede da tre portoni rettangolari, tutti sormontati da lunette con pregevoli decorazioni: sebbene la lunetta del portone destro sia troppo deteriorata, in quella della porta centrale e di quella sinistra si riconoscono rispettivamente la scena dell'

vennero costruite le navate laterali e fu decorata la facciata, inquadrata da lesene e sormontata dal monogramma mariano. All'interno ci sono affreschi e stucchi a generi fitomorfi, che inquadrano le lunette con i

, scritta dopo il restauro delle lunette, ma prima del restauro delle volte, loda coloro che hanno avuto il coraggio di cominciare il processo di restauro, e ringrazia non solo quelli che hanno visitato il cantiere di restauro mentre era ancora in corso, portando i benefici della loro esperienza e conoscenza, ma anche coloro che sono stati critici nei confronti del lavoro. Pietrangeli ha riconosciuto che queste persone hanno spronato il team di restauro a realizzare una documentazione puntigliosa, in maniera tale che fosse disponibile per coloro che se ne interessassero, adesso come in futuro, un rapporto dettagliato dei criteri e dei metodi con cui il lavoro era stato svolto.

e la conclusione. Probabilmente gli affreschi seguirono lo schema classico dei lavori di tale genere: iniziati dagli spicchi della volta, seguirono nelle lunette, nella parete centrale e poi, sicuramente dopo il soggiorno romano, le due scene di

che il castello assume l'aspetto e la fama attuale, grazie al famoso ciclo di affreschi delle lunette, alla celeberrima fontana del melograno e agli stemmi araldici dipinti sulle pareti esterne. Austero nella forma e nei colori all'esterno, ma ricchissimo all'interno, oltre ad essere residenza dei

fu leggermente ammodernato, sistemando la lastricazione, rifacendo i basamenti delle colonne e facendo affrescare alcune lunette senza pitture. Al centro fu sistemato il prato e fu chiuso il pozzo, sopra al quale fu eretta una statua del fondatore del convento, il beato

; gli altari laterali sono barocchi; il convento invece conserva un Messale miniato del XIII secolo, si sviluppa attorno un chiostro quadrato con portici su quattro lati, decorati da lunette e affreschi del XVII secolo, ritraenti le

, mentre attendeva alla decorazione di lavori che poi dovette lasciare interrotti. Presumibilmente si tratta delle lunette (rimaste in numero di tre con le restanti incomplete) raffiguranti scene della

, furono smantellati nel restauro novecentesco ed oggi si trovano nel Museo dell'Opera del Duomo. Tra le poche opere rimaste in loco si segnalano le due terracotte invetriate policrome di Luca della Robbia nelle lunette degli accessi alle sagrestie:

Nelle lunette sopra i portali laterali sono rappresentati, sempre in mosaico, a sinistra san Saturnino martire, patrono di Cagliari, raffigurato con una palma in mano, a destra santa Cecilia martire, co-patrona della Cattedrale, raffigurata col suo simbolo, l'

Vennero aggiunte ai chiostri preesistenti quattro nuove scale e furono demolite alcune pareti settecentesche per accorpare i vari ambienti a formare le aule. Infine venne aggiunta la biblioteca tra i corpi dei due chiostri e il refettorio benedettino venne riadattato per diventare l'Aula Magna demolendo solai e tramezzi e valorizzando sia l'antica volta a lunette che le finestre murate in epoca napoleonica.




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

07:17:16