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Frasi che contengono la parola lunetta

, della fine del Trecento, che prende il nome da un'antica porta urbica nelle mura altomedievali. Due leoni stilofori sorreggono colonne tortili, culminanti con pinnacoli su cui si trovano due statuette di angeli. Nella lunetta una

. La volta, anch'essa affrescata, riporta la figura di sant'Agnese posta su un busto, mentre sulla lunetta di fondo sono rappresentati due putti alati che sostengono due stemmi, uno dei Lampugnani e l'altro della casata nobiliare di cui faceva parte una delle mogli di questa famiglia

nella lunetta di cui si sono perse le tracce: la perdita di queste sculture impedisce di definire l'evoluzione dell'arte di Gasparo Cairano successivamente alla realizzazione dell'arca di sant'Apollonio

Tra i due montanti erano pure presenti due semilunette in legno, di cui quella inferiore fissata alla base e la superiore scorrevole; abbassando la lunetta superiore su quella inferiore, alla congiunzione delle due veniva a formarsi un collare che serviva a immobilizzare il

L'edificio si trova sul Corso De Michetti, in stile romanico negli esterni, con il bel portale strombato con lunetta affrescata, e uccellini scolpiti in maniera molto fine presso i capitelli e gli archi.

L'accesso al complesso monastico avviene attraverso un vestibolo di epoca rinascimentale, affrescato sia interiormente che esteriormente. Nella lunetta d'ingresso, sbiadita, due angeli reggono la stemma del committente Gian Galeazzo, con il

Negli scomparti maggiori le figure simulano effetti a rilievo su un fondo oro che imita il mosaico. Le scene rappresentate sono in diretto collegamento con le lunette sottostanti e con gli elementi, ai quali si rifanno anche i putti dipinti sugli arconi di ciascuna lunetta, ciascuno con un emblema che lo caratterizza come genietto di un elemento. Fanno eccezione i putti di aria e fuoco, che appaiono scambiati, e che testimonierebbero un cambiamento di programma in corso d'opera

, sormontato da una lunetta con la raffigurazione della Madonna della Misericordia, con il manto sorretto da due angeli. Ai lati del portale si aprono due nicchie, in origine ospitanti degli affreschi. L'interno, ad aula unica terminante, oltre l'arco trionfale, nell'

Sul medesimo muro si apre una porta che permette l'accesso, scendendo alcuni gradini, al cosiddetto sacello di San Benedetto, sopra la quale vi un una lunetta affrescata alla fine del XIV secolo con una

(Contrada Villa San Nicola): chiesa del XVIII-XIX secolo situata nel pieno centro della contrada sparsa, con campanile a vela, facciata a capanna intonacata di bianco, ornata alla base da un solo portale a tutto sesto senza lunetta, e al centro di essa da un ordine di tre finestre a tutto sesto.

lignea dell'ingresso laterale dal falegname Giovanni Gozzoli, decorata da intagli e motivi floreali. Il manufatto viene poi arricchito da un monocromo giallo a lunetta di Giuseppe Teosa, con la raffigurazione di

. Oggi la chiesa-santuario, si presenta con una navata centrale e due laterali e conserva resti architettonici antichi provenienti dall'antico complesso; la facciata presenta una lunetta sul portale principale dove sono rappresentati la Vergine con Bambino tra San Marone e

. Di originale conserva la parte bassa dell'esterno con il portale strombato della facciata con il motivo della Madonna col Bambino nella lunetta, e un portale laterale anch'esso strombato nello stile romanico aquilano.

in corrispondenza dei muri laterali. Sotto ciascuna lunetta si aprono le strette finestre ad arco che danno luce all'ambiente: sono sei su ciascuna parete laterale a cui si aggiungevano altre due aperture sul lato ovest, tamponate con la creazione del

dove si trova una finestra rettangolare con timpano in corrispondenza di ciascun arco. Forse questo piano non faceva parte del progetto originale e senza di esso si sarebbero visti dalla piazza i corpi di fabbrica attorno al cortile, in perfetta convergenza prospettiva col loggiato. Esiste una documentazione iconografica di come l'ospedale doveva apparire senza il piano superiore nella lunetta con le

di affrescare le volte e le pareti di quella che era la sala maggiore dell'Arte. Nella lunetta dei poeti, oltre a Dante e Boccaccio, si vedono le gambe (i busti e i volti sono andati perduti) di altre due figure identificate con

. Dopo la demolizione della basilica costantiniana, alcuni dei suoi frammenti, dopo pesanti rifacimenti, furono rimessi in opera nell'atrio della nuova basilica in forma di lunetta. Nel portico si trovavano poi delle

, sorge al centro di una piazza con intorno edifici storici in travertino, presenta due portali romanico - gotici leggermente strombati e, sulla facciata principale un rosone tardoduecentesco. Il portale laterale sinistro presenta nella lunetta un gruppo scultoreo policromo raffigurante la

situata a Cogno San Bassano costruita probabilmente per ospitare le milizie armate di stanza nella frazione. La costruzione presenta un ingresso con una lunetta in pietra decorata dallo stemma della famiglia Nicelli che ne fu proprietaria e da una scritta illeggibile a causa dell'azione del tempo

centrale e ridotto di gola; un impianto simmetrico a lunetta con fianchi divergenti verso il fronte principale, dotati di spalle arrotondate verso il fronte di gola, perfettamente rettilineo. Il forte era diviso al suo interno in quattro parti, separate da

sulla lunetta sinistra, Maria tiene gli occhi chiusi e le braccia incrociate nella tipica posizione dei defunti, mentre san Giovanni apostolo si inchina ai suoi piedi abbracciandole le gambe in una drammatica ma composta posizione di compianto. Il gruppo venne rinvenuto da Swarzenski nel

Per visitare la Cappella Brancacci si attraversano un paio di piccoli ambienti che collegano il capitolo al transetto della chiesa. In uno di questi, un vestibolo, si trova una lunetta con due angeli ad affresco (

, una finestra dalla forma a lunetta e una statua raffigurante San Giorgio realizzata da parte dello scultore Paolo Perotti e situata all'interno di una nicchia. L'edificio si caratterizza per una pianta basilicale composta da una navata singola scandita da lesene di

L'esterno ha la facciata quadrata, con il portale centrale gotico ad arco ogivale, a doppia strombatura, con le colonne tortili ed a spina di pesce, e doppia fila laterale di colonne decorate da capitelli compositi. La lunetta doveva essere affrescata. Lo sovrasta ancora il

. Egli compose il Cristo come realmente doveva mostrarsi sotto il peso del corpo, abolendo l'inarcatura e piegando le gambe, che venivano fermate da un unico chiodo (come nella lunetta del portale sinistro del

. Contemporaneamente nei primi decenni del Novecento, i terreni demaniali, dove sorgeva la lunetta di Pompilio, furono ceduti all'amministrazione comunale che, demolita la costruzione militare, dette inizio, nel

. Ciascuna parete mostra tre scomparti, divisi nella lunetta e due riquadri sui registri sottostanti. La lettura salta da una parete all'altra, dall'alto al basso. All'esterno, sopra l'arcone, si trova inoltre l'episodio cardine delle

La chiesa di Santa Maria d'Antico, nella frazione omonima, custodisce una maiolica invetriata di Luca della Robbia raffigurante la Vergine con Bambino a grandezza naturale. Questo edificio sacro risale anch'esso al periodo romanico e mantiene ancora un portale a lunetta scolpita e rosone.

era invocato contro le inondazioni; infatti nella lunetta dell'abside esisteva un affresco del pittore Giuseppe Ronchi che raffigurava la Sacra Conversazione con i santi Apollonio, vescovo di Brescia, Cesario diacono e martire, Rocco e Carlo Borromeo

. Si trattava della prima commissione pubblica di elevato impegno e di indubbio prestigio che il Correggio riusciva ad ottenere. Dovette essere presto elaborato l'intero programma iconografico, che comprendeva anche opere oggi perdute o semi-perdute nel coro, e venne affrescata probabilmente come primo saggio la lunetta con il

triangolare, al cui centro campeggia lo stemma della famiglia Laurent. Le due ali presentano due livelli di finestre incorniciate, oltre il piano seminterrato caratterizzato dalle aperture a lunetta. Nel mezzo del tetto a quattro falde si eleva un'alta torretta con copertura a capanna; al centro dei due prospetti nord e sud si apre un loggiato passante, retto da esili colonnine con capitelli

. Il fregio, raffigurante una pianta di vite (rimando al salvifico Sangue di Cristo) presenta altre decorazioni animali: una scimmia (simbolo dell'eresia) e una colomba che becca i datteri (simbolo dell'anima che si pasce dei piaceri ultraterreni). Nella lunetta al di sopra del fregio, un

del corso di Scienze e tecnologie del restauro, coordinati dal professor Guido Biscontin. Nel corso del restauro le analisi hanno dimostrato l'originaria presenza di policromia sui putti e sullo stemma nella lunetta:

Presenta una facciata sobria, in mattoni a vista, appena mossa. In passato sopra il portale era presente una lunetta, ora completamente scomparsa, al suo posto un'anonima imcorniciatura a tondino, al cui interno affrescati due angeli svolazzanti tra una scritta che ricorda i restauri del

per lato raffiguranti un giovane e un vecchio seduti chini, con le mani poggianti sulle gambe incrociate, i quali a loro volta sostenevano delle colonne tortili terminanti in un ulteriore arco. Nella lunetta vi era scolpito il

L'esterno della villa ha mantenuto abbastanza intatto l'originale progetto rinascimentale del Sangallo, se si eccettuano le due scalinate gemelle che conducono al terrazzo, erette nei primi anni dell'Ottocento in sostituzione di quelle originarie diritte e perpendicolari al corpo della villa, ben visibili nella nota lunetta di

(dove Massimino, la Maddalena, suo fratello Lazzaro, sua sorella Marta, la serva di Marta Martilla e Cedonio, cieco dalla nascita guarito dal Signore, arrivano sani e salvi nel porto nonostante la barca sia senza timone; sullo scoglio si vede la principessa morta) e nella lunetta la

e i tre spicchi della semicupola con affreschi ricordano, con una certa retorica celebrativa tipica del XIX secolo, lo sviluppo cronologico della scienza sperimentale, incentrata sulla figura di Galileo. Queste decorazioni iniziano dalla lunetta con

Alle navate si accede da tre portoni rettangolari, tutti sormontati da lunette con pregevoli decorazioni: sebbene la lunetta del portone destro sia troppo deteriorata, in quella della porta centrale e di quella sinistra si riconoscono rispettivamente la scena dell'

Essa si trova nella lunetta in alto a destra insieme alla colonna della flagellazione e la scala, mentre nella lunetta sinistra si trovano altri simboli della Passione quali la croce, i chiodi e la corona di spine.

era del tipo a code divaricabili, con dispositivo per il livellamento che agiva sulle ruote, a razze di legno o d'acciaio. Il dispositivo di puntamento a lunetta, sul lato sinistro, era graduato in base alle cariche di lancio impiegate

, che si trovava sulla controfacciata della chiesa. In seguito la decorazione venne smantellata e il dipinto prese altre strade, mentre la lunetta, che doveva coronarlo sopra l'altare, fu staccata nel XIX secolo per fare poi spazio all'affresco della

Tutti gli affreschi, purtroppo in parte danneggiati, hanno motivi naturalistici cari sia al gotico internazionale sia al naturalismo lombardo ed al Foppa. Essi, ad esempio nel paesaggio con la ben conservata Resurrezione ed il soldato sdraiato, nella lunetta sulla

) ha conservato gran parte delle sculture del XII secolo, nonostante ampi rimaneggiamenti nel secolo successivo. Si tratta di una porta doppia, necessaria per gestire il flusso dei pellegrini in entrata e in uscita dalla cattedrale, con tutta la parte alta decorata da sculture (compresa la lunetta, a differenza dei coevi esempi italiani come il

All'interno le esigue decorazioni rappresentate da affreschi con pitture ad olio presenti sui pennacchi tra gli arconi del presbiterio, sulle quattro facce del tamburo prive di finestre, sugli spicchi interni della cupola e sulla lunetta della parete terminale dell'abside, sono state eseguite da artisti locali nei primi anni del Novecento. Sui pennacchi sono rappresentati i quattro evangelisti intenti a comporre le proprie scritture; sul tamburo durante gli ultimi restauri sono venuti alla luce quattro murali, raffiguranti episodi della vita di san

Essa si trova nella lunetta in alto a destra insieme alla colonna della flagellazione e la scala, mentre nella lunetta sinistra si trovano altri simboli della Passione quali la croce, i chiodi e la corona di spine.

a decoro delle pareti. Lo spazio sottostante sarebbe stato chiuso da un semplice tramezzo traforato, mentre quello superiore sarebbe rimasto aperto come un grande finestrone a lunetta aperto sul coro delle monache. Il risultato sarebbe stato una visione unitaria delle volte della chiesa, mentre dai trafori del tramezzo si sarebbe intravista la grande

grazie alla grande lunetta superiore, attraverso la quale si sarebbero uditi i canti delle monache, pur mantenendo nettamente divisi i due ambienti e senza ridurre il coro delle monache a semplice presbiterio della nuova chiesa

Un recente restauro ha ripristinato il portale che mette in comunicazione il chiostro con la navata sinistra della basilica. La lunetta del portale (originariamente posta all'ingresso della sala capitolare) mostra importanti rilievi duecenteschi con l'

Il frontespizio ha la forma di un arco trionfale,nel quale sono raffigurate otto scene bibliche, tra le quali nella lunetta superiore, il dono delle lingue nella Pentecoste; fu progettato da John Webb e inciso da Venceslao Hollar.

ai lati della tavolata, nella scena, scorciata con violenza, le figure, in pose pacate e solenni, si allineano seguendo il ritmo orizzontale della tavolata, e convergendo nel gruppo centrale formato dal Cristo, con alla sinistra Giovanni e da Giuda, che si trova seduto, diversamente dalle altre figure nella parte opposta della tavolata. Sempre per Sant'Apollonia dipinge in una lunetta del chiostro l'affresco con

L'aula a pianta centrale presenta due grandi cappelle laterali e un profondo presbiterio seguito dal coro, sul lato sinistro un vano ospita il fonte battesimale con volta a botte, rosoni e lunetta col bassorilievo del Battesimo nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Gennaio 2022

11:01:24