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Frasi che contengono la parola lorenzo
Il principe di Niccholo Machiavello al magnifico Lorenzo di Piero de Medici. La vita di Castruccio Castracani da Lucca a Zanobi Buondelmonti et a Luigi Alemanni descritta per il medesimo. Il modo che tenne il duca Valentino per ammazar Vitellozo, Oliverotto da Fermo il s. Paolo et il duca di Gravina Orsini in Senigaglia, descritt
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. Da sinistra sono stati elencati Giambattista e Luigi Tornabuoni, Vieri Tornaquinci, Benedetto Dei e un prelato di san Lorenzo (primo gruppo); poi Giovanni Tornabuoni, Pietro Popolesci, Girolamo Giacinotti e Leonardo Tornabuoni; Seguono sull'altro lato Giuliano Tornabuoni, Giovanni Tornaquinci, Gianfrancesco, Girolamo e Simone Tornabuoni; secondo un'altra ipotesi gli ultimi due sarebbero un autoritratto del Ghirlandaio e di suo cognato, poco plausibile per la presenza degli stessi nell'affresco sulla parete opposta; infine, davanti a un gruppo di donne dai lineamenti generici, tre figure a mezzobusto legate al
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per raccordare la basilica michelangiolesca con il corpo longitudinale seicentesco. All'interno si trova il tabernacolo del Santissimo Sacramento, realizzato in bronzo dorato da Gian Lorenzo Bernini nel
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- Piaggione - Piazza di Brancoli - Pieve di Brancoli - Saltocchio - San Cassiano Moriano - San Gemignano Moriano - San Giusto Brancoli - San Lorenzo Brancoli - San Lorenzo Moriano - San Michele Moriano - San Pancrazio - San Quirico Moriano - Sant'Ilario Brancoli - Santo Stefano Moriano - Sesto Moriano - Tramonte Brancoli
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(Friar Francis) compare unicamente nel IV atto per suggellare il matrimonio tra Ero e Claudio. Suggerisce l'idea di piangere per morta Ero, in modo da riabilitarne il nome. Nella sua figura si riconosce il frate Lorenzo di
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: sposata a Marco Antonio Colonna, al quale aveva portato in dote il feudo di Aidone, non sarebbe riuscita ad avere figli e promise in voto al santo di farlo diventare patrono del paese se avesse dato alla luce un figlio; la grazia sarebbe stata concessa e Isabella diede alla luce il figlio Lorenzo e mantenne la sua promessa. Al
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del mosaico patrocinato da Lorenzo il Magnifico, nel momento in cui si immaginava di rivestirne l'interno della cupola, si ricollegano le decorazioni a mosaico e globi di pasta vitrea che incrostano i costoloni della volta della cappella di
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, ma se ne hanno tracce anche in epoca romanica. Al suo interno si ha un altare, dove in uno degli scrigni si trova la Madonna con il bambino tra i santi Andrea e Nicola, San Lorenzo e San Sebastiano, oltre che la rappresentazione biblica della
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ricorre in numerosi documenti, testamenti e atti notarili relativi a cessioni, lasciti, acquisti, investiture e contese tra esponenti delle famiglie nobili del lodigiano e alcuni vescovi di Lodi. Nel XVI secolo il feudatario, conte Lorenzo Mozzanica, fece erigere a Turano il convento di
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, Sacramora, Sabanelli, San Fortunato, San Giovanni in Bagno, San Giuliano, San Giuliano mare, San Lorenzo monte, San Lorenzo in Correggiano, San Martino in Riparotta, San Martino in Venti, San Martino monte L'Abate, San Paolo, San Salvatore,
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Tali arcate si trovano a circa due metri di altezza rispetto al piano stradale, a causa dell'abbassamento del suolo realizzato nel XIX secolo per consentire il raccordo con via San Lorenzo, e furono ricostruite da
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, il cui sito alla storia rimane ignoto, ma la cui gloria risplende in modo chiarissimo. Fu infatti in questa grotta che lo spirito di Lorenzo fu affinato nel crogiuolo di ogni tentazione del maligno, ma anche arricchito di innumerevoli consolazioni dello
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Santa Maria Novella: parte occidentale posta tra il Ponte Vecchio e Porta San Gallo con la Fortezza da Basso e fino alla Porta al Prato, con le parrocchie di Santa Lucia al Prato, Santa Maria Novella, San Salvatore in Ognissanti, Santa Trinita e collegiata di San Lorenzo;
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. Si tratta di figure massicce e dalle membra poderose che sembrano gravare sui sarcofagi quasi a spezzarli e a liberare le anime dei defunti, ritratti nelle statue inserite sopra di essi. Inserite in una nicchia della parete, le statue non sono riprese dal vero ma idealizzate mentre contemplano: Lorenzo in una posa pensierosa e Giuliano con uno scatto repentino della testa. La statua posta sull'altare con la
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. Sull'aereo conosce Sara, che sta per sposarsi ma poi rinuncia al matrimonio, e la ritrova a casa Martini, dove Libero ed Enrica la stanno ospitando e dove Lorenzo si trasferisce; Libero gli regala la sua vecchia
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Nella decima stagione Sara vive con Lorenzo a casa Martini e cerca una nuova abitazione, trovandone una che acquista nonostante appaia danneggiata. Dopo che ha litigato con Lorenzo a causa dell'incidente da lei causato, che gli ha provocato problemi alla mano destra, Sara se ne va e conosce un costruttore di nome Andrea Favella (interpretato da
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, Collazzolo, Colle di Verchiano, Colle San Giovanni, Colle San Lorenzo, Colle Scandolaro, Collelungo, Collenibbio, Colpernaco, Colpersico, Corvia, Costa di Arvello, Crescenti, Croce di Roccafranca, Croce di Verchiano, Cupacci, Cupigliolo, Cupoli,
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(S. Pancrazio, Ciciana, Matraia, Marlia, S. Giusto di Brancoli, S. Lorenzo di Brancoli, Pieve di Brancoli, S. Ilario, Deccio, Tramonte, Saltocchio, S. Gemignano, Palmata, Aquilea, Sesto, S. Stefano, S. Lorenzo, S. Michele, S. Casciano, S. Quilico)
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(Pedona, Metato, Misciano, Summonti, Carbonaia, Terra a Camaiore, Valpromaro, Migliano, Gombitelli, Torcigliano, Montemagno, Ponte Mazzori, Nocchi, Casoli, Vado, Montemaggiore, Veglaitone, Montebello, Greppolungo, Lombrici, S. Giorgio d'Obicciano, S. Lorenzo, Fibbiano, Antignano, Casciana. S. Michele a Colle, Bozzanello, S. Martino, Sesto, S. Pietro, S. Martino Lucchese, S. Matino Genovese, S. Michele, S. Vincenzo)
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, Igino Poggiali, Francesco Antonelli, Paola Gaglianone; hanno diretto le Biblioteche di Roma: Maurizio Ceresa, Lorenzo Baldacchini, Antonio Calicchia, Maurizio Caminito, Alessandro Massimo Voglino, Silvana Sari, Alessandro Massimo Voglino, Maria Cristina Selloni, Valerio De Nardo.
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, che racchiudeva la pieve di San Lorenzo ed era compreso nel circuito delle vie Emilia, Bidone, Mazzini e largo Mulino. Attorno a questo piccolo nucleo nel tempo si formarono popolosi borghi, con chiese, ospizi, conventi. Si trattava di cinque borghi disposti lungo le strade principali, che prendevano nome dalle chiese locali: San Pietro di Staffora verso Piacenza, Santa Maria della Rossella verso Tortona, Sant'Andrea di Pareto verso il Po, Sant'Ilario verso
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, Lorenzo II Ginori procede ad alcuni cambiamenti significativi sia nella gestione della manifattura sia nell'acquisizione di materiali che gli consentiranno di ridurre considerevolmente i costi di produzione.
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, il territorio di Noto fu arricchito di monumenti, come la basilica di Eloro e la Trigona di Cittadella dei Maccari, l'Oratorio della Falconara e la Cripta di S. Lorenzo Vecchio, il Cenobio di S. Marco, il Villaggio di contrada Arco. Nell'
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per il reato di strage anche Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Lorenzo Tinnirello, Giuseppe Urso e Gaetano Murana, che in primo grado erano stati invece assolti da questa accusa; vennero anche confermati gli ergastoli inflitti a
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Spesso i giovani artisti venivano anche ospitati nel palazzo da Lorenzo, come successe per esempio a Michelangelo che visse l'adolescenza a palazzo. Inoltre grande spessore culturale era dato dalla frequente presenza del circolo
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, fratello della madre Lucrezia. Piero il Gottoso aveva dato precise istruzioni di verificare l'andamento della banca, e fu proprio Lorenzo a firmare il contratto che assicurava ai Medici una partecipazione nelle miniere di
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I due erano molto diversi: Lorenzo era gaudente, intriso di cultura neoplatonica e amante della vita, mentre Clarice era di educazione rigida e austera, profondamente religiosa e poco edotta di letteratura e cultura umanistica
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Lorenzo e il fratello Giuliano non si erano neppure abituati all'idea di governare, che i vecchi nemici del padre Piero fecero sentire ancora la loro voce. Infatti, Diotisalvi Nerone e gli altri fuoriusciti, credendo di approfittare dell'inesperienza dei due giovani fratelli, complottarono con
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Lorenzo, consapevole che il suo potere si basava sul consenso e sul beneficio che la sua persona poteva arrecare a Firenze, si distinse nella costruzione di numerose opere civili volte a guadagnarsi il sostegno collettivo. Membro, a partire dal
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, in cui Michelangelo presenta a Lorenzo una statua da lui realizzata, ma facendola passare per antica. Quando Lorenzo scopre il trucco, paternamente, fa notare a Michelangelo che i vecchi satiri non hanno i denti
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Lorenzo, a detta del Guicciardini, non aveva stima di quel suo figlio che, rispetto a lui e ai suoi avi, non aveva il dono della modestia e della diplomazia per far rimanere al potere i Medici a Firenze. Si veda:
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. Molte sue tele sono presenti in molte chiese pugliesi. L'intera abside della Cattedrale di Giovinazzo, la tela del San Michele Arcangelo della Chiesa di SS Maria di Costantinopoli, la tela del martirio di San Lorenzo nella omonima chiesa, il San Francesco Saverio e il San Gaetano da Thiene della Chiesa di SS Maria del Carmine, sempre a Giovinazzo. Inoltre numerose tele di Carlo Rosa sono presenti nella Chiesa del Purgatorio a Modugno, nella Chiesa del Carmine e di San Gaetano a Bitonto. Ad
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In questa collocazione strategico-urbana i Fieschi concentrarono i loro palazzi a cominciare dalla zona di Sarzano procedendo verso Levante. Altri palazzi fliscani, inizialmente posti nella zona di Serravalle (tra San Matteo e San Lorenzo) vennero ceduti, come quelli presso il borghetto della famiglia
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La risposta di Lorenzo fu dura: non fece niente per fermare il popolo che faceva giustizia sommaria dei responsabili, mentre poco tempo dopo tutta la famiglia dei Pazzi veniva imprigionata o esiliata. Solo dopo la morte di Lorenzo, a partire dal
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: ha sede nel Palazzo Trotta, nei pressi della Cattedrale, e vanta un ricco patrimonio documentario; conserva, infatti, un notevole numero di pergamene, gli archivi vescovili, curiali e capitolari, i fondi delle parrocchie storiche della diocesi e, soprattutto, il fondo musicale del monastero benedettino di San Lorenzo, che comprende, tra l'altro, autografi di importanti musicisti italiani del Settecento.
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Nel frattempo il padre Capuleti vuole che Giulietta sposi il conte Paride, ed ella pur di non farlo accetta la proposta di Padre Lorenzo: una messa in scena in cui finga di acconsentire alle nozze e alla vigilia di esse beva una pozione che le dia una
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Invece (fatta eccezione per alcuni piccoli corsi d'acqua che fluiscono in direzione del lago Erie, e quindi del golfo del San Lorenzo, nell'Atlantico settentrionale) le acque che cadono a nord-ovest degli Appalachi vengono raccolte dai fiumi
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a suo nipote Lorenzo Giberti; almeno a quell'epoca il traffico cittadino per quel passaggio doveva quindi essere abbastanza consistente, per poter assicurare un congruo guadagno a un personaggio di tale levatura. Guadagno che generalmente era regolamentato da precise tabelle che riguardavano la tariffa di ogni tipo di merce
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ed il campanile, di forme analoghe a quelli del Duomo vecchio, San Domenico e San Lorenzo in Doliolo. All'interno conserva tra altre opere un Crocifisso ligneo dell'Acciaccaferri, una tavola dei fratelli Antonio e Giovanni Gentili, figli di Lorenzo d'Alessandro ed un quadro del
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, sarebbe stata costruita in seguito ad un miracolo: secondo una cronaca manoscritta dell'epoca, un contadino mentre arava il campo avrebbe visto muoversi un'immagine dipinta della Vergine, e una voce gli avrebbe ordinato di costruire una chiesa in quel luogo. All'interno si trova una serie di cinque affreschi del pittore locale Lorenzo d'Alessandro, di chiaro carattere votivo (alcuni soggetti si ripetono), dipinti nel nono decennio del
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) incrementarono costantemente le raccolte, con un particolare sforzo nel completare le lacune e rendere esauriente la gamma di argomenti trattati. Il figlio di Lorenzo, Giovanni, salito al soglio pontificio con il nome di
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, riporta con precisione una cronologia di Ammiana incentrata sulle fondazioni delle numerose chiese e monasteri. Secondo quanto si legge, la prima chiesa fu intitolata a San Lorenzo e venne costruita dalle famiglie dei Frauduni dei Willareni Mastalici. Le stesse si trasferirono sull'isola ed edificarono poi anche un ponte, un castello e altri luoghi di culto, anche nella vicina
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, sacerdote trinitario; beati Giovanni Shozaburo, Mancio Ichizayemon, Michele Taiemon Kinoshi, Lorenzo Hachizo, Pietro Terai Kuhioye e Tommaso Terai Kahioye, martiri; beato Francesco Saverio Ponsa Casallarch, religioso fatebenefratelli e martire; beata Amalia Abad Casasempere, martire, madre di famiglia e martire; beato Giuseppe Tarrats Comaposada, gesuita e martire; beato
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Tennerata (tipica di Castel San Lorenzo e dei paesi limitrofi; si tratta di un dolce composto da rigatoni cotti al dente, che vengono poi amalgamati a un composto di ricotta, latte, zucchero, uova, cannella, vannillina e limone grattugiato)
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, Via Miniere-Via Jervis, zona Porta Torino-Stazione-Movicentro-Via Dora Baltea, Borghetto, Centro Storico, Crist, Porta Aosta-Sant'Antonio, San Pietro Martire, Via Sant'Ulderico, Lago Sirio, Prafagiolo, Canton Gabriel, Lago San Michele, Montodo-Monte della Guardia, Porta Vercelli, San Lorenzo, La Fiorana, San Giovanni, Canton Gillio, La Fornace,
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La messe di ritrovamenti nel territorio (costituiti prevalentemente da tombe con il loro corredo funerario), dovuti agli archeologi Paolo e Lorenzo Cassalbini, sembra avvalorare l'origine pre-romana dell'abitato, plausibilmente da ascriversi a popolazioni italiche piuttosto che a coloni provenienti dalla Grecia.
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di Sora Giuseppe Colucci massimo funzionario borbonico del distretto, che fu nominato presidente del nuovo organismo democratico; inoltre Francesco Loffredo di Sora, Lorenzo Iacovelli di Picinisco, Giuseppe M. Polsinelli di Arpino, Alessandro Ferrari di Sora, Gaetano Pelagalli di Aquino, Federico Iucci di Cassino e Calcagni di Arce.
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come segretario granducale. Sia Pietro sia Lorenzo erano fratelli di Usimbardo, figli di Francesco che aveva altri due figli, Claudio e Fulvio. Fu proprio la famiglia Usimbardi, originaria della frazione di
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a quella di San Lorenzo, l'area circostante divenne il centro del potere politico e religioso, rappresentato dal palazzo episcopale adiacente alla cattedrale, e in seguito dagli insediamenti delle potenti famiglie
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, di cui esistono oggi pochissime tracce, si sviluppava quasi interamente all'interno del quartiere del Molo. Questa cerchia muraria comprendeva al suo interno la collina di Castello, sede della residenza fortificata del vescovo, il colle del Brolio (attuale piazza Matteotti) e la nuova cattedrale di S. Lorenzo col palazzo episcopale, da dove scendeva verso la Ripa arrivando nei pressi dell'insenatura del Mandraccio. Vi erano quattro
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La facciata si inquadra nel fronte monumentale di piazza di Corte, progettato da Gian Lorenzo Bernini e mantenuto negli interventi settecenteschi come quinta scenografica antistante la lunga facciata di
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Stemma tradizionale con l'abbreviazione S.P.Q.S. (Senatus Populusque Sipontinus), sormontato da corona, raffigurante il Vescovo San Lorenzo Maiorano, incedente su cavallo bianco, nell'atto di attraversare un ponte sotto cui emerge un drago
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, anno della consacrazione. I rifacimenti e abbellimenti vari che furono aggiunti nel corso degli anni, fino al XVII secolo, lo caratterizzano comunque con un aspetto composito, con un predominare dello stile tardo-rinascimentale, caratterizzato da un misurato classicismo. Il piazzale fa da raccordo tra il palazzo e la chiesa di San Lorenzo, che vi si affaccia. Fu costruito tra il
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A sinistra della chiesa di San Lorenzo si trova l'ambiente dove i monaci potevano radunarsi una volta alla settimana e interrompere l'obbligo del silenzio, chiamato appunto corridoio del Colloquio. Si tratta di un ambiente di piccole dimensioni, il cui aspetto attuale risale al
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, ripartite tra Ferrara e Lugo. Dopo che il fiume fu messo in sicurezza, sorsero lungo le sue rive nuovi centri abitati, sia a sud che a nord di Santa Maria in Fabriago. A sud si ebbero Ca' di Lugo (fondata nel punto di intersezione tra la nuova strada voluta dagli Este e il Santerno) e San Lorenzo
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. Lorenzo, il figlio di Piero, per evitare la caduta di Firenze, assume il ruolo di suo padre sia nel governo della Signoria che come capo della famiglia, evitando l'invasione di Firenze. Sebbene abbia una relazione con una donna sposata,
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Questa stagione continua immediatamente le vicende storiche di quella precedente. A seguito del fallimento della Congiura dei Pazzi, Lorenzo deve ancora affrontare una coalizione militare formata dall'unione delle truppe degli Stati Pontifici e di quelle del Regno di Napoli, guidata dall'ambizioso
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Costruita agli inizi del I secolo d.C., tra il I e il II secolo d.C. la villa subisce restauri e lavori di ampliamento che accentuano il carattere scenografico del complesso monumentale affacciato sullo splendido paesaggio lacustre. Sul terrazzo superiore, successivamente occupato dalla Pieve di San Lorenzo, era collocata la parte residenziale della villa. Nel piazzale antistante la chiesa si presuppone vi fosse collocato il
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Secondo una versione in voga nei decenni passati (riportata anche da Christopher Hibbert) si tratterebbe del figlio nato dalla relazione tra Lorenzo II (o Giulio) e una serva mulatta di casa Medici, identificata nei documenti come
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e il guado della Cossana arrivava a Maniago e proseguiva verso la montagna, salendo dal versante meridionale del San Lorenzo, consente di dilatare la storia maniaghese ben oltre i mille anni ufficiali. Databili intorno all'VIII secolo sono alcuni frammenti scultorei murati sulla facciata del Duomo e risalenti al periodo dei
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, situato alla confluenza tra via Umberto I e Largo San Carlo, occupa un edificio del XVIII secolo che ospitava originariamente una filanda, il Setificio a vapore Giuseppe Zecchin fu Lorenzo, scritta ancora oggi ben visibile sulla facciata.
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, scritto da Andrea Sceresini, Giuseppe Borello e Lorenzo Giroffi; un saggio biografico che indaga sulla presunta vita clandestina del fisico in Sud America, tra Argentina e Venezuela. Gli autori ripartendo dalle rivelazioni della trasmissione
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, all'architetto venne affidata la ricostruzione dell'intera chiesa di San Lorenzo su proposta dello stesso Medici, che fu uno dei principali finanziatori del progetto. La data di conclusione dei lavori fu il
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. Tuttavia nessuno degli alleati di Berlusconi si esprime pubblicamente sull'interesse a far parte del neonato partito e alcuni esponenti di primo piano di AN, UDC e Lega (Maurizio Gasparri, Lorenzo Cesa e Roberto Calderoli) rilasciano dichiarazioni in tal senso
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, con l'intento di proseguire la tradizione cestistica della Mens Sana Basket. La nuova squadra viene affidata a coach Matteo Mecacci, mentre come direttore sportivo viene scelto Lorenzo Marruganti. Per quanto riguarda la rosa, da segnalare il ritorno di
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, contenute in un documento del Codice Diplomatico Cavese. Nel documento si discute l'appartenenza delle acque provenienti dai fiumi Faustino e Palombara, contese tra gli abati dei monasteri di S. Lorenzo e S. Massimo. Il brano cita:
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presero possesso della cappella di San Lorenzo e di tutti suoi beni. Gli Alcantarini fecero della Madonna del Pozzo il simbolo del loro ordine, e nelle stampe, litografie ed incisioni del tempo la rappresentavano tra san
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. Proseguendo lungo la parete di destra si incontra la cappella della famiglia Bertazzolo con l'opera di Lorenzo Costa Il martirio di S. Lorenzo e la cappella Aliprandi che conserva l'icona lignea composta da una statua di Madonna con Bambino e da pannelli rappresentanti Dio Padre e le sante Elisabetta, Caterina, Anna e Apollonia, opere dell'intagliatore
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the urban complex of Florence is in itself a unique artistic realization, a chef-d'oeuvre absolute, the fruit of a continuous creation over more than six centuries. Leaving aside its museums (the Archaeological Museum, Uffizi, Bargello, Pitti, Galleria dell'Accademia, etc.), the greatest concentration of universally renowned works of art in the world is found here- the Cathedral of Santa Maria del Fiore, the Baptistery and the Campanile of Giotto, Piazza della Signoria dominated by by Palazzo Vecchio and the Palazzo Uffizi, San Lorenzo, Santa Maria Novella, Santa Croce and the Pazzi chapel, the Convent of San Marco which houses paintings of Fra Angelico, Santo Spirito, San Miniato, et'
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dove giunge secondo, dietro a Stoner, con Lorenzo fuori nelle prime fasi della gara; la sua giornata viene tuttavia condizionata da un lutto familiare: infatti era da poche ore a conoscenza del suicidio del patrigno.
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. Si trova nella parte absidale: questo dipinto significativo proviene dalla scuola del Tiziano e rappresenta in alto la Vergine con Bambino circondata da angeli e santi, tra i quali si notano S. Francesco, S. Antonio, S. Lorenzo. Al centro il mare del golfo di Lepanto e le navi della battaglia. In basso e in primo piano il pontefice Pio V con sovrani e comandanti. Tra questi ultimi figura anche Ruggiero Danusci, che ha guidato il gruppo di sanvitesi nella battaglia.
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(che collega Sarzano/Castello con i caruggi siti tra piazza delle Erbe e via San Lorenzo) con il recupero dell'area del convento di San Silvestro (distrutto dai bombardamenti) e l'apertura di numerosi ristoranti e locali dagli
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di aver assecondato le preghiere di monna Tancia, a favore del proprio nipote di tre mesi, Lorenzo, al quale era morta di peste la madre: non si trovavano nutrici a causa dell'epidemia, ma la nonna avrebbe potuto miracolosamente allattarlo personalmente. L'episodio risale al
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Acquatrina, Alagia, Arafranca, Bagnolo, Camposetacciaro, Cantontrione, Capricchia, Casale, Casalene, Casali, Cascello, Casteltrione, Collalto, Collecornello, Collecreta, Collegentilesco, Collemagrone, Collemoresco, Collepagliuca, Colletroio, Colli, Conca, Configno; Cornelle, Cornillo Nuovo, Cornillo Vecchio, Cossara, Cossito, Crognale, Doma, Faizzone, Falciano, Ferrazza, Filetto, Fiumatella, Forcella, Francucciano, Ilrio, Moletano, Mosicchio, Nommisci, Pasciano, Patarico, Petrana, Pinaco, Poggiovitellino, Prato, Preta, Retrosi, Rio, Rocca Passa, Rocchetta, Saletta, San Benedetto, San Cipriano, San Giorgio, San Lorenzo a Piano, San Martino, Santa Giusta, Sant'Angelo, Scai, Sommati, Torrita, Varone, Voceto
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Capodacqua, Casale, Cassino, Castellalto, Casaventre, Colleposta, Collespada, Fonte del Campo, Grisciano, Illica, Macchia, Poggio Casoli, Poggio Dapi, Rocca Salle, San Giorgio, San Giovanni, San Lorenzo, Santi Lorenzo e Flaviano, San Tommaso e San Capone, Terracino, Tino, Villanuova, Villa Terracina
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de Lorenzo fu convocato ufficialmente dal Capo dello Stato Antonio Segni nel corso delle consultazioni per la nomina del nuovo governo. Immediatamente dopo, venne consultato anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Aldo Rossi.
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di Roma, l'irruzione e la messa in sicurezza dell'edificio, alla Digos, quindi a Spartaco Mortola, la perquisizione, a Lorenzo Murgolo il coordinamento tra i vari reparti. All'operazione presero parte anche
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risultano membri della camera di compensazione: Onofrio Garcea, Arcangelo Condidorio e Lorenzo Nucera con a capo Domenico Gangemi. Dalla Camera dipendono anche i locali del Basso Piemonte e della Francia meridionale
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risultano membri della Camera di Compensazione: Onofrio Garcea, Arcangelo Condidorio e Lorenzo Nucera con a capo Domenico Gangemi. Dalla Camera dipendono anche i locali del Basso Piemonte e della Francia meridionale
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, le Baie di Spiaggia Lunga e San Lorenzo a Vieste e quella di Sfinale a Peschici, sono gli sport che meglio offrono le condizioni di vento e di onda per la pratica di questo sport a livello nazionale, molti gli eventi che si susseguono nel corso della stagione estiva, come tante le scuole presenti in queste stupende baie.
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. Da Porta Maggiore si diramava un tempo, per raggiungere lo scalo merci della linea, un binario che percorreva Viale dello Scalo San Lorenzo. Attraversato a raso piazzale Labicano e le linee tranviarie urbane che lo percorrono, la Roma-Giardinetti prosegue in sede propria in parte al centro e in parte su di un lato di
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I problemi fiscali cominciarono a crescere in modo pressante fino a costringere Lorenzo a razziare la tesoreria di stato di Firenze - a un certo punto defraudando il Monte della Dote, un fondo caritatevole.
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Nonostante il proclama del generale Alexander che invita i partigiani a rifugiarsi in montagna in attesa della primavera, il gruppo guidato dal comandante Vento e dal commissario politico Lorenzo decide di scendere a
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salernetano. Ogni giorno la giovane piange sulla pianta e la annaffia con le sue lacrime. I fratelli, accortisi dello strano comportamento della sorella, le rubano il vaso e, trovandoci dentro la testa di Lorenzo, se ne disfano e fuggono a
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I biografi raccontano della sua sosta ad Orte per una quindicina di giorni ( in luogo che poi gli storici successivi individuarono nella chiesa di S. Nicolao tra Orte e Castel Bagnolo, distrutta nel corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale) e del passaggio attraverso una zona ricca di sorgenti d'acqua ferruginosa e di fumarole di tipo solfureo, individuabili forse con le sorgenti dell'acqua acetosa presso la chiesa di san Lorenzo e con le
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Dalla diocesi di Chiusi infatti furono acquisite le parrocchie di: San Giovanni a Villanuova (Totonella), San Vincenzo a Castelnuovo, San Vittorino d'Acquaviva, San Pietro all'Abbadia dei Caggiolari, San Silvestro presso Borgo Vecchio sulla Chiana, Sant'Albino in Parcia, Sant'Ilario d'Argiano, San Lorenzo a Valiano, San Egidio a Gracciano Vecchio, Sant'Andrea di Cervognano e Santa Mustiola alle
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Furono cedute alla diocesi di Montalcino le parrocchie di Montegiovi, Campiglia d'Orcia e Bagni San Filippo, Vivo, Castiglione d'Orcia, Vignoni e Bagni Vignoni, Rocca d'Orcia e San Quirico d'Orcia. A Siena venne ceduta la parrocchia di San Lorenzo di Percenna nei pressi di Buonconvento.
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Sulla conservazione e il restauro dell'oratorio di S. Lorenzo e degli stucchi di Giacomo Serpotta a Palermo: un inedito carteggio dei primi decenni del Novecento con il contributo di Ettore Modigliani
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uno dei figli di Lorenzo Domenico Alessandro, fratello di Antonio Modulo sposatosi con Maria Morosini, ossia Carlo Umberto Luigi, aggiunge al cognome paterno quello della moglie del fratello, per adozione, dando origine alla famiglia Modulo Morosini
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ho trovato questo elenco: Acqua dei Corsari, Altarello, Aquino, Arenella, Bandita, Boccadifalco, Brancaccio, Ciaculli, Mezzomonreale, Mondello, Pallavicino, Partanna, Pomara, Resuttana, San Lorenzo, Santuario di Santa Rosalia, Sferracavallo, Tommaso Natale, Vergine Maria, Villagrazia (
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, Lorenzo Calvi, Lodovico Cappellari, Riccardo Dalle Luche, Luciano Del Pistoia, Gilberto Di Petta, Giampaolo Di Piazza, Filippo Ferro, Alberto Gaston, Carlo Gentili, Ferruccio Giacanelli, Aldo Giannini, Giovanni Gozzetti, Carlo Maggini, Mario Rossi Monti, Clara Muscatello, Fausto Petrella,
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. Bolego mantenne la carica di sindaco e una delle ultime opere della sua amministrazione fu la costruzione dell'attuale via San Lorenzo, strada che collega tra loro le due chiese del paese: San Lorenzo e Santa Maria
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, grazie ad un ottimo restauro, fu riportata al vecchio aspetto e fu realizzato l'attuale Museo di Arte Sacra che conserva le opere del patrimonio parrocchiale e artistico locale. Nel museo non sono solo conservati alcuni dipinti (XVII-XVIII sec.), ma anche due statue lignee attribuite a Lorenzo di Pietro detto
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. Assistono alla scena a sinistra San Giorgio con il drago e Santa Caterina d'Alessandria con la ruota dentata del martirio, a destra san Paolo con la spada e San Lorenzo con la graticola. Si tratta di una tavola a cinque scomparti con
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). Pochi anni dopo fu aperta anche via S. Lorenzo per collegare la zona del porto con via dei Sellai e quindi con la stessa strada Giulia. I due percorsi si univano in piazza S. Domenico, ponendo le premesse per la creazione di un nuovo importante snodo viario e in prospettiva lo spostamento del centro cittadino dalla zona del porto a quest'area.
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. Alcune parti deboli in questo gruppo di ritratti sono spiegabili col tempo limitato del soggiorno e col ricorso all'aiuto dell'allievo Lorenzo Martelli, figura di cui non si conoscono ancora opere indipendenti
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e alcune voci dissero che si trattava di veleno. Il corpo, imbalsamato e rivestito di un saio francescano, fu portato a Roma e fu sepolto nella tomba dello zio cardinale, nella cappella dei santi Lorenzo e Giorgio nella
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. Nell'ambito del circolo letterario che si sviluppa attorno a Lorenzo de' Medici avviene una rivalutazione del volgare, fondata soprattutto sull'esaltazione della grande tradizione letteraria fiorentina. In questi decenni il toscano letterario si afferma prepotentemente fuori dalla Toscana, come testimonia la revisione linguistica che
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rinviava a giudizio numerosi imputati dell'inchiesta americana: Pietro Alfano, Salvatore e Onofrio Catalano, Giovanni Cangialosi, Francesco Castronovo, Lorenzo De Vardo, Calogero Lauricella, Salvatore Mazzurco e Francesco Polizzi
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, su progetto dell'ingegner Mauro Albrizio, venne costruito sul fianco settentrionale della chiesa di San Lorenzo il Calvario, una teoria di cinque nicchie monumentali impostate secondo un linguaggio architettonico di ispirazione gotica e contenenti alcuni mosaici raffiguranti la passione di Cristo.
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, lungo la quale erano poste le fermate I Filagnoni, Cinta Anguissola, San Lorenzo, Crocetta, Castell'Arquato, Madonna dell'Arda, Colombarola e Panegano, le ultime quattro condivise con la linea proveniente da Piacenza
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. Sull'altopiano di Clusone queste guerre videro contrapposti i Guelfi dei castelli di Fino e di molti altri comune della Alta Valle Seriana, in particolare di Onore, di Gromo, di Castione, di Gandellino, contro i Ghibellini del potente castello di San Lorenzo appartenente alla
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Ultimo aggiornamento pagina:
25 Giugno 2021
21:01:11