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Frasi che contengono la parola ghibellina

Inquartato: al primo spaccato d'argento e di rosso al castello di pietra, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, sormontato dall'aquila coronata, al volo abbassato, di nero, il tutto sulla partizione (di Tirano); al secondo di rosso alla croce d'argento (di Bormio); al terzo di rosso a due chiavi d'argento, decussate coll'ingegno in alto volto all'esterno, legate con catenella d'argento, e accantonate in alto dall'aquila coronata, di nero (di Chiavenna); al quarto di rosso alle due chiavi d'argento decussate, coll'ingegno in alto e con una spada pure d'argento, all'elsa d'oro, posta in palo, con la punta in alto, in mezzo al campo (di Morbegno); sul tutto partito d'azzurro e d'argento, alle due spade decussate, di argento, all'elsa d'oro, accompagnate da due rami di palma, di verde, decussati, il tutto sormontato da un giglio d'oro, sulla partizione (di Sondrio). Ornamenti esteriori da Provincia.

come nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Se dunque lo stemma di Parte Guelfa sottendeva il simbolismo della lotta della Giustizia contro il Demonio, altrettanto valeva per il sigillo della Parte Ghibellina. Dall'interpretazione dei due vessilli, risulta evidente come entrambe le fazioni combattevano sotto l'egida di Dio per scardinare un sistema guidato dal Maligno.

, quando divenne possesso della famiglia Gallarati. In questa occasione fu dotato di due ponti levatoi, di un'alta torre, di una merlatura ghibellina, che ancora corona il fabbricato, e di numerosi abbellimenti interni come

Il secondo lotto ha interessato il braccio delle celle che taglia la struttura da via Ghibellina a via dell'Agnolo ed i fabbricati prospicienti lo spiazzo ora denominato piazza delle Murate, dove si sono mantenuti i tipici ballatoi propri della struttura carceraria e molte delle antiche porte delle celle, in legno, con il loro complesso sistema di serrature, paletti di sicurezza e spioncini. Ultimo, il completamento del terzo lotto, situato nella zona tra la piazza Madonna della Neve ed il piazzale verso il viale della Giovine Italia

Di azzurro alla torre al naturale, merlata alla ghibellina, aperta e finestrata del campo, fondata sulla campagna di verde, sostenuta da due ceraste dragonali, controrampanti d'oro. Ornamenti esteriori del Comune

Partito dal filetto d'argento: nel primo d'azzurro alla torre quadra, d'argento, merlata alla ghibellina, priva di porta, finestrata di tre, in palo, di nero, la finestra in alto di esigue dimensioni; nel secondo di azzurro seminato di croci a tau e col piede bordonato, d'oro, ai due barbi addossati, dello stesso; il tutto sotto il capo d'argento, caricato dai tre tortelli, ordinati in fascia di rosso. Ornamenti esteriori da Comune

D'oro al ponte sostenente un castello fiancheggiato da due torri, merlato alla ghibellina, il tutto d'argento mattonato di nero, con porta all'antica sbarrata di nero, al filetto in bordatura d'argento.

Di argento, al castello di rosso, murato di nero, torricellato di due pezzi laterali, merlati alla guelfa di tre, aperto del campo e finestrato di nero, i merli del castello alla ghibellina, all'orso bianco, passante alla base della porta. Ornamenti esteriori da Comune

), che uccisero il capo della parte ghibellina Montagna. Il riferimento al mastino si trova solo in uno scudo secondario della casata e se Dante lo conobbe lo scelse per usare un paragone di ferocia e

Troncato: nel primo, di azzurro, alle due torri d'argento, una accanto all'altra, chiuse e murate di nero, finestrate di uno dello stesso, merlate alla ghibellina; nel secondo, d'oro, ai tre tortelli di rosso, posti due e uno. Ornamenti esteriori di Comune.

, non solo mantennero per un ventennio la predominanza della parte ghibellina, conquistarono per Manfredi Puglie e Sicilia, gli permisero di mantenersi sul trono usurpato, ma, vinti con lui a Benevento, tornarono alla riscossa con

di parte ghibellina. La ricompensa consistette nel poter pascolare, attingere acqua, raccogliere frutta e soggiornare sia di giorno che di notte nel territorio di Dogliola. Il monastero raggiunse il culmine dello splendore nel

quando i guelfi attaccarono ed espugnarono la rocca ghibellina posta sul colle di San Pietro, dando poi fuoco alle abitazioni della zona nord del paese. Gli abitanti si rivolsero quindi a Ludovico Visconti,

Comprende gli edifici affacciati su via Ghibellina, via Pandolfini e strade perpendicolari limitrofe; da via de' Pepi al viale della Giovane Italia le vie perpendicolari sono rispettivamente nei tratti a nord nel

Campo di cielo, all'Etna di verde, con la cima innevata di argento, con il pennacchio di fumo dello stesso, posto in fascia verso destra, l'Etna fondato sulla pianura diminuita di rosso e uscente dai fianchi, caricato dalla torre d'oro, alquanto posta a destra, murata, finestrata, chiusa di nero, merlata alla ghibellina di tre, sostenuta a sinistra dal leone d'oro, con le zampe anteriori e la zampa posteriore destra appoggiate alla torre, con la zampa posteriore sinistra appoggiata sulla pianura, essa torre attraversata dalla vite nodrita a destra nella pianura, la parte lignea al naturale, con tre grappoli di porpora, pampinosa di verde di cinque. Ornamenti esteriori da Comune

Sto cercando informazioni sulle ville storiche, sulla strada e soprattutto una citazione dantesca nella Divina Commedia che la cita (vi si svolse una battaglia guelfa-ghibellina, se ben ricordo). Per questo motivo mi pare si meriti una pagina autonoma sull'enciclopedia.--

D'argento, al torrione di rosso con basamento a piramide tronca, murato di nero, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, posto di tre quarti, addestrato da un albero al naturale; il tutto fondato su campagna di verde attraversata in punta da un corso d'acqua d'azzurro posto in banda su cui naviga una barca a vele spiegate al naturale. Ornamenti esteriori da Comune

, Buvatelli, Primadizzi, Sopramari, Pritoni, Beccari, ecc. Non tutte queste famiglie furono guelfe, alcune col tempo passarono alla fazione ghibellina, che a Bologna era capeggiata dalla famiglia Lambertazzi; mentre la famiglia Geremia a Bologna fu sempre a capo della fazione guelfa. Ad esempio la famiglia Maffei, pur essendo consanguinea della potente famiglia Geremia (o Geremei), apparteneva per vari motivi alla

ghibellina che originariamente doveva essere stata guelfa; sotto di essa, pochi anni fa sono state rinvenute delle antiche ceramiche policrome. Nel XVII secolo vi fu annesso un grande convento intitolato a sant'Anastasia; di esso si conserva ancora il chiostro e alcune epigrafi all'interno. Nel

D'argento all'aquila di rosso priva di corona, rostrata e membrata d'oro, il volo caricato di due spranghette dello stesso, seduto con gli artigli su un muro al naturale toccante i bordi, merlato alla ghibellina di quattro pezzi e aperto di tre archi nei quali si vede la coda

D'azzurro, alla torre di due palchi, d'argento, murata di nero, vista di spigolo, merlata alla ghibellina, ogni palco merlato di cinque visibili, tre angolari, due alternati, essa torre finestrata nei lati visibili di quattro finestre di nero, due e due, poste in palo, chiusa di nero con due porte nei due lati visibili, fondata sulla collina di verde, questa fondata di punta. Ornamenti esteriori del Comune rappresentati nella parte superiore da una corona d'argento e nella parte inferiore da una fronda di alloro e di quercia color verde, con al centro un nastro tricolorato dai colori nazionali.

Troncato dalla fascia diminuita e ondata, di azzurro fluttuosa di argento; nel PRIMO, d'oro, al castello di due torri, di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso finestrato in una ciascuna torre di uno, di nero, merlato alla ghibellina, il fastigio di cinque, le torri ognuna di tre, nel SECONDO, di rosso, ai tre rami di ginestra, di verde, fioriti d'oro, posti a ventaglio, fondati in punta. Ornamenti esteriori da Comune

come nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Se dunque lo stemma di Parte Guelfa sottendeva il simbolismo della lotta della Giustizia contro il Demonio, altrettanto valeva per il sigillo della Parte Ghibellina. Dall'interpretazione dei due vessilli, risulta evidente che entrambe le fazioni combattevano sotto l'egida di Dio per scardinare un sistema guidato dal Maligno.

di due palchi di argento, merlata alla ghibellina, il palco inferiore merlato di quattro, quello superiore merlato di tre, aperta e finestrata del campo, fondata sul ponte ad arco ribassato, di rosso, fondato su due cortine di muro di rosso, murate di nero, racchiudenti la

Durante il soggiorno, durato quasi un mese, fece rientrare la fazione ghibellina dei De Castello e nello stesso refettorio dei Francescani tenne una solenne adunanza a cui partecipoarono oltre all'Acaia e al Savoia, Tebaldo

d'argento, murata di nero, finestrata di due dello stesso, chiusa con porta di nero alzata, merlata alla ghibellina di tre, aderente al lembo destro dello scudo, fondata in punta, unita al ponte di tre archi d'argento, murato di nero, unito a sinistra al lembo dello scudo, fondato sulla massa d'acqua di azzurro, fluttuosa di argento, fondata in punta, esso ponte sostenente l'

: nel primo, d'argento, al castello di Cozzo Lomellina di rosso, finestrato di nero, merlato alla ghibellina di sei, la torre posta a sinistra; nel secondo, d'azzurro a tre piante di riso, frumento e granoturco, poste

D'argento, al ponte di un solo arco di rosso, murato di nero, sostenente una torre d'azzurro merlata alla ghibellina. In punta un mare d'azzurro ondato d'argento e, nel cantone sinistro del capo, una spiga di grano e un ramoscello di lino, al naturale, posti in decusse.

D'azzurro alla torre d'argento, chiusa, finestrata e murata di nero, merlata di tre alla ghibellina, accostata a destra da una pianta di grano e a sinistra da una di mais, al naturale; il tutto su terrazza di verde e sormontata da quattro corone all'antica d'oro; ordinate in fascia nel capo.

Campo di cielo, al castello d'argento, murato di nero, merlato alla ghibellina, le due torri di tre ciascuna, il fastigio di tre, le torri munite di forte marcapiano e finestrate con tre grandi finestre di nero, poste una, due, il corpo del castello chiuso con grande porta dello stesso, il merlo centrale del fastigio sostenente il fusto di nero, posto in palo, a guisa di albero di nave, con pennone dello stesso, esso pennone munito di vela anomala, di forma triangolare, di verde, con la punta accollante il fusto sopra il detto merlo centrale, esso castello fondato sulla pianura d'azzurro, fluttuosa d'argento.

D'argento al castello di rosso, torricellato di tre, il fastigio merlato di dieci, le torri di tre, alla ghibellina, murato, aperto e finestrato di nero, due nel corpo del castello, una in ciascuna torre, accostato da tre api d'azzurro, due in capo e una in punta. Ornamenti esteriori da Comune.

Partito: nel primo, d'argento, alla croce di rosso (di Milano); nel secondo, d'azzurro, alla torre d'argento, murata e aperta di nero, merlata alla ghibellina di quattro, fondata su una campagna di verde e sormontata da un'ancora di nero, cordata d'oro.

Partito: il primo, di rosso, alla torre d'argento, murata di nero, merlata alla ghibellina di quattro, munita di due porte, una accanto all'altra, di nero, finestrata di tre in fascia, dello stesso; il secondo, d'argento, al biscione d'azzurro, ondeggiante in palo, ingollante un putto ignudo di carnagione, con le braccia aperte, capelluto di castano, al naturale.le braccia aperte; il tutto alla campagna d'azzurro, caricata dal piede umano sinistro, reciso, d'oro.

Partito: nel primo, d'azzurro, al leone d'argento, allumato, lampassato e armato di rosso, sormontato dalla corona all'antica di tre punte, dello stesso; nel secondo, d'argento, alla torre di rosso, murata di nero, finestrata e chiusa dello stesso, merlata di tre alla ghibellina.

Semitroncato partito: nel PRIMO, di azzurro, alle due stelle di cinque raggi, ordinate in palo, d'oro; nel SECONDO, di verde, al ponte di una sola luce, d'argento, murato di nero, uscente dai fianchi, fondato in punta; la luce del ponte caricata dal fiume, fluente in sbarra, di azzurro; nel TERZO, d'oro, alla torre di rosso, mattonata di nero, merlata alla ghibellina di sette, chiusa di nero, finestrata di due in palo, dello stesso, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune

Troncato, nel primo, di azzurro, alla costellazione dell'Orsa Maggiore formata da sette stelle di otto raggi, d'oro; alla pianura di verde, cimata alla sinistra dal monte, dello stesso; nel secondo, di argento, al torrione di rosso, mattonato di nero, uscente dal fianco destro, merlato alla ghibellina di quattro, finestrato di due in palo, di nero, fondato sulla pianura di verde, fondato sullo specchio d'acqua, posto in banda, di azzurro, pianura e specchio cimati dal ponte levatoio abbassato, di nero, unito al torrione, esso ponte munito della catena, di nero, posta in banda, fissata alla parete del torrione, il tutto accompagnato dal grifone, posto a sinistra, volante in banda, di rosso. ornamenti esteriori da Comune

D'azzurro, al castello d'oro, murato di nero, aperto del campo, munito di tre feritoie di nero, ordinate in fascia sotto il fastigio privo di merli,; il castello munito di due torri, ognuna finestrata di nero e merlata con il solo grande merlo alla ghibellina; il castello fondato sulla pianura erbosa, di verde, e cimato da un leone, al naturale, linguato di rosso, uscente dal fastigio tra le torri. Ornamenti esteriori di Comune

di rosso, mattonato di nero, merlato alla ghibellina, la cortina di due, le due torri ciascuna di tre, ogni torre finestrata di quattro di nero, due e due, esse torri sostenenti l'aquila di nero, allumata di rosso, rostrata d'oro, il castello chiuso di nero, la grande porta caricata dall'

Partito: nel primo, d'azzurro, all'abete di verde fondato su una campagna dello stesso, incatenato di nero a due torri quadrate di due piani, al naturale, merlate alla ghibellina, aperte e finestrate di nero e uscenti dai lati (per Pieve di Cadore); il secondo, d'argento pieno.

partito: di rosso e d'argento al torrazzo al naturale; merlato alla ghibellina di due pezzi, con un albero al naturale, nodrito nel torrazzo, col capo di argento carico di un'aquila di nero coronata d'oro

d'argento, alla torre aperta, merlata alla ghibellina, fiancheggiata da due leoni rampanti, poggianti una branca anteriore e posteriore alla torre, sormontata da un'aquila tenente fra gli artigli un suino capovolto

D'argento, al castello aperto torricellato di due pezzi merlati alla ghibellina di rosso, sostenente sul mastio una bernacla di bianco, con il capo d'oro, carico di un'aquila, di nero, appoggiata alle due torri.

di argento, murato di nero, merlato alla ghibellina, le due torri di tre ciascuna, il fastigio di tre, le torri munite di forte marcapiano e finestrate con tre grandi finestre di nero, poste una, due, il corpo del castello chiuso con grande porta dello stesso, il merlo centrale del fastigio sostenente il fusto di nero, posto in palo, a guisa di albero di nave, con pennone dello stesso, esso pennone munito di vela anomala, di forma triangolare, di verde, con la punta accollante il fusto sopra il detto merlo centrale, esso castello fondato sulla

lancia di argento banderuolata bifida di rosso posta in sbarra su - croce latina di nero posta in banda tutto su oro - castello a una torre merlato alla ghibellina di argento fondato su terrazzo di verde su rosso

Inquartato: al Primo, di argento, alla croce di rosso; al Secondo, di rosso, al leone d'oro; al Terzo, di rosso al bue furioso, rivoltato, d'oro; al Quarto, di azzurro, alla torre d'argento, murata di nero, finestrata di due, in palo, dello stesso, merlata di cinque alla ghibellina, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune

D'oro al castello di rosso, alla ghibellina, sostenente una colomba d'argento; col capo d'oro, carico di un'aquila di nero, coronata del campo. Ornamenti esteriori da conte del Regno napoleonico d'Italia.

D'azzurro al castello d'argento, aperto e finestrato del campo, torricellato a destra e a sinistra, merlato alla ghibellina, sormontato da un sole d'oro accostato da due stelle d'argento, e fondato sulla campagna sbarrata di rosso e d'oro

d'argento, torricellato di tre, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo, fondato sulla pianura erbosa; nel secondo e nel terzo d'argento; nel quarto, d'oro, alla testa del poeta Virgilio, coronata d'alloro. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante d'argento, il motto, a lettere d'azzurro:

troncato: a) d'azzurro alla torre circolare al naturale aperta e finestrata di nero, merlata alla ghibellina di due pezzi, dalle cui finestre e tra i merli escono fiamme al naturale; b) sbarrato d'argento e di verde

Inquartato: nel primo, d'argento, alla croce di rosso; nel secondo, di rosso, al leone d'oro, lampassato del campo; nel terzo di rosso, al bue furioso, rivoltato d'oro; nel quarto, d'azzurro, alla torre d'argento, murata di nero, finestrata di due, in palo, dello stesso, merlata di cinque alla ghibellina, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.

Partito: nel primo, d'azzurro al colle boscoso al naturale, sormontato da una torre di rosso, merlata alla ghibellina, mattonata di nero aperta e finestrata del campo; nel secondo, scaccato d'oro e di nero. Ornamenti esteriori da Comune.

Semipartito troncato: nel primo d'oro alla cotta d'armi di acciaio; nel secondo d'azzurro alla porta d'argento, chiusa circondata da bugno e inserita nel muro fortificato, al naturale, merlato di sei alla ghibellina, sostenenti l'aquila coronata d'oro; nel terzo di rosso a due pannocchie di mais d'argento, poste in decusse, gambute e fogliate di verde. Ornamenti esteriori da Comune.

D'azzurro, al castello trapezoidale di rosso, murato, aperto e finestrato nel corpo di tre, poste in fascia, di nero, torricellato di due pezzi, finestrati di uno dello stesso e merlati di due alla ghibellina, il fastigio privo di merlatura, alla mitra al naturale posta tra le torri, esso castello fondato su una campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.

Troncato da un fiume al naturale scorrente in fascia di azzurro: nel primo, d'oro a tre scaglioni d'azzurro; nel secondo, di rosso alla torre con base a piramide tronca merlata di due alla ghibellina, sormontata da una stella a cinque raggi e accostata da due gigli il tutto d'oro, terrazzata di verde, con sullo sfondo una catena innevata di montagne. Ornamenti esteriori da Comune.

Partito: nel primo, inquartato di rosso e d'argento, al capo d'oro all'aquila spiegata di nero, coronata all'antica del campo; nel secondo, d'azzurro, alla torre di due palchi di rosso, murata, aperta e finestrata di uno da una finestra romboidale di nero, il primo palco merlato alla ghibellina di cinque, il secondo privo di merlature, la torre fondata su una campagna d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.




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Ultimo aggiornamento pagina:

22 Dicembre 2021

03:00:37