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Frasi che contengono la parola deportati
. Oltre alle fucilazioni in massa e alle distruzioni di villaggi, le misure repressive del maresciallo Graziani, pienamente condivise da Mussolini e Lessona, prevedevano anche la deportazione di capi e notabili e l'organizzazione di campi di concentramento e detenzione in Etiopia; furono organizzati cinque viaggi di deportati da
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, a quel tempo il maggiore porto della regione per volume di scambi commerciali. Furono deportati in Birmania alcuni membri della casa reale come ostaggi, tra questi vi fu sicuramente il principe Ramesuen e probabilmente lo stesso Maha Chakkraphat. Il trono di Ayutthaya fu dato a
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Una guarnigione fu lasciata a governare la Cambogia, furono liberati molti siamesi catturati in precedenza dai cambogiani e furono deportati in Siam molti prigionieri di guerra. Oltre a sottomettere il pericoloso Paese vicino, Naresuan ottenne quindi un gran numero di braccianti e forza lavoro in genere che furono destinati alla ripopolazione del Siam settentrionale. Tra i deportati ad Ayutthaya vi fu il principe Srisuphanma, fratello del sovrano cambogiano e comandante dell'esercito.
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, come punizione per i fuggitivi dal ghetto o dai campi di concentramento e per coloro che, nonostante l'ordine di deportazione, continuavano a vivere di nascosto nei territori esterni ai luoghi di reclusione. Spesso la maggior parte degli zingari deportati a
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. Gli schiavi erano venduti dagli Stati africani ai mercanti dell'Europa occidentale e deportati da questi ultimi nel Continente americano, dove erano impiegati soprattutto nelle piantagioni di prodotti destinati al mercato europeo
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denunciarono lo schiavismo non solo come pratica immorale e ingiusta nei confronti dei deportati, ma anche come danno insanabile nei confronti dei paesi da cui venivano prelevati gli schiavi: a tal proposito si parla anche di
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. Copiosa la testimonianza di fotografie e gigantografie, filmati, lettere, documenti, frammenti di diari di bambini, teche espositive di oggetti dei deportati, bandiere e stendardi, mappe, pannelli esplicativi e reperti di grandi dimensioni come per esempio una delle barche utilizzate dai danesi per fare fuggire in Svezia gli ebrei perseguitati
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. I generosi coniugi oltre che deportati ed internati, vissero sulla loro propria pelle la tragedia della Shoah con la perdita del figlio Uziel, aveva appena due anni e mezzo quando fu eliminato in una camera a gas ad Auschwitz
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In alcuni casi, interi gruppi di detenuti venivano deportati in un nuovo territorio con scorta limitata di risorse e abbandonati all'alternativa di costruire un nuovo campo o morire. Spesso, solo dopo tentativi falliti, un'ondata di ulteriori coloni riusciva a sopravvivere agli elementi.
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Fra questi non vi furono solo fascisti o collaborazionisti, ma anche combattenti non comunisti della Guerra di Liberazione italiana o anche stessi comunisti che si opponevano all'annessione di Trieste alla Jugoslavia, che vennero deportati in massa in vari campi di prigionia, quali il
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verso la penisola greca (dovuto in buona parte all'avanzare delle forze arabo-islamiche), mentre al tempo stesso molti slavi furono catturati e deportati in Asia Minore, e i rimanenti furono assimilati. Nell'
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La macchina dello sterminio venne costantemente mantenuta nella massima segretezza; nessuna indicazione veniva fornita sulla destinazione dei lunghi convogli ferroviari che da tutta Europa trasferivano gli ebrei, per tranquillizzare le vittime si diffondevano voci su nuovi insediamenti confortevoli creati appositamente per i deportati, ai reparti tedeschi incaricati dell'annientamento nei campi vennero fornite notizie sul rischio di contagio proveniente da ebrei infetti da malattie epidemiche o sulla minaccia di una loro resistenza armata. Apparentemente l'apparato nazista ritenne anche i suoi esecutori non in grado di sostenere il peso delle loro azioni diretta conseguenza dell'aberrante ideologia
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. Vi furono casi di interi treni di deportati inviati direttamente alle camere a gas senza nessuna selezione a causa del sovraffollamento del campo e del preventivato rapido arrivo di nuovi convogli, soprattutto durante lo sterminio degli ebrei ungheresi nel
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, alla quale fecero seguito massacri e rappresaglie nonostante la cessazione di ogni resistenza. I superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che finirono su mine subacquee o furono
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fu consentito di entrare nell'esercito e nella marina del Regno d'Italia mantenendo il medesimo grado. Per contro, coloro che rifiutarono di prestare giuramento in favore del nuovo sovrano, rimanendo fedeli a Francesco II, furono deportati nei campi di prigionia di
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Le procedure di annientamento nei campi di sterminio prevedevano la sottrazione di tutti i beni e gli effetti personali dei deportati; il meccanismo prevedeva una complessa procedura amministrativo-burocratica differenziata nei vari campi. A
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tagliavano i capelli e toglievano i denti d'oro ai cadaveri. L'inventario dei beni sottratti ai deportati era molto rigoroso ed Himmler richiedeva grande precisione anche per evitare furti e corruzione tra il personale SS
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) dai deportati, per l'atteggiamento e per il camice che indossava quando si apprestava a scegliere chi avrebbe dovuto essere oggetto delle sue ricerche, chi avrebbe lavorato e chi era destinato alla
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, mostrano riprese aeree, fotogrammi e immagini dei campi per il concentramento dei deportati, in cui i deportati venivano internati senza alcun'assistenza o sussidio. Le esecuzioni sommarie erano all'ordine del giorno per chi si mostrava ostile o cercava di ribellarsi alla situazione.
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. I dirigenti nazionalisti incarcerati o deportati furono considerati allora come interlocutori validi, visto che non si potevano considerare colpevoli di azioni come il sanguinoso attentato del dicembre
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, quando i carichi di deportati cominciarono a confluire verso i campi di concentramento di tutta Europa, Eichmann fu il coordinatore e il responsabile della macchina delle deportazioni, colui che materialmente provvedeva a organizzare i convogli ferroviari che trasportavano i deportati verso
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, vide la rovinosa sconfitta di quest'ultima: secondo le cronache, circa undicimila pisani furono fatti prigionieri e deportati a Genova dove, in larga maggioranza, perirono, venendo poi sepolti nella zona che ancora oggi porta il nome di
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I deportati venivano alimentati con prodotti di esperimenti sulla nutrizione, ottenuti anche in laboratori chimici. Con un'albumina che esplodeva in laboratorio si preparava una salsiccia sintetica di sapore e odore simili a quella naturale; il pane era rinforzato con segatura fine, le zuppe con bucce di patate
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Le pattuglie raccolsero lettere gettate dal finestrino dai deportati che informavano riguardo alla deportazione, davano l'addio ai parenti e alla madrepatria, contenevano lamentele sulle condizioni dei treni ed esprimevano sentimenti antisovietici.
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Ai deportati non fu permesso lasciare le proprie aree designate e furono tenuti a fare rapporto al comandante locale del MVD una volta al mese, il mancato rispetto di tali imposizioni fu ritenuto un reato punibile. Venne affidato loro un posto di lavoro nei kolchozy o
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. Questi vocaboli si riferiscono entrambi al paesaggio australiano, il primo indica gli arbusti oppure le stesse regioni aride dell'Australia; mentre il secondo si riferisce ad un territorio remoto e poco popolato. Gran parte delle parole tipiche dell'inglese australiano arrivarono nel continente con i carcerati deportati durante l'Epoca Coloniale. Peraltro, molti termini usati in Australia esistono anche negli altri paesi anglofoni, ma hanno un significato leggermente diverso. Ad esempio la parola
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, compreso l'Isan, e forzarono larghe fasce della popolazione laotiana a trasferirsi nella regione. Si stimano in diverse centinaia di migliaia gli abitanti laotiani deportati in questo periodo in Isan, che divenne una zona cuscinetto tra il Siam ed il Vietnam.
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Deportati politici e razziali italiani vivranno fianco fianco l'esperienza dell'arresto, degli interrogatori, della prigionia, dei trasporti ferroviari, della deportazione, della fame, delle malattie, del lavoro coatto, delle selezioni e della morte. Destinati ad esseri sfruttati fino alla morte con il lavoro (e non immediatamente alle camere a gas), la maggioranza dei politici fu internata nei lager di
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ha fatto enormi sforzi per dare un nome e un volto a tutti i deportati ebrei italiani e a preservarne la memoria individuale, oltre che la storia collettiva. I loro nomi e dati biografici essenziali sono oggi reperibili ne
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e avversari politici furono deportati, costretti ai lavori forzati e uccisi con tecniche di sterminio come camere a gas. Non solo la stampa tedesca, ma anche quella italiana, nascose al mondo quello che realmente stava accadendo nei
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, per mezzo di vagoni bestiame, senza dare un avviso preventivo, mentre ai deportati veniva dato solo qualche ora nella notte per prepararsi, raccogliere quei pochi effetti personali trovandosi poi separati dai familiari, solitamente anch'essi deportati verso l'
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sul confine nord del progettato campo era presente un fossato anticarro scavato precedentemente per ragioni militari e che avrebbe potuto servire come prima fossa comune per i corpi dei deportati uccisi.
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della popolazione ebraica, che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti. Gli abitanti dei ghetti dell'Europa Orientale, trasportati da varie regioni europee, privati di ogni diritto e sottoalimentati, vennero progressivamente deportati nei
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La repressione derivante da queste politiche di russificazione colpirono in particolare le figure politiche e culturali che mantenevano un orientamento filo-ucraino. In migliaia vennero arrestati e deportati anche grazie alla collaborazione delle minoranze russofile
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Nel dopoguerra fu costituita l'ANED con lo scopo di preservare la memoria di tutti i deportati italiani (ebrei, politici e militari). Tra gli scopi prioritari dell'associazione fu sin dall'inizio la creazione di monumenti in Italia o nei luoghi dove sorgevano i campi di concentramento nazisti.
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Cicli operativi di questo genere rappresentarono per l'occupante italiano una prassi consolidata finalizzata al mantenimento dell'ordine interno nei territori e alla lotta contro il movimento partigiano; gli uomini trovati con le armi in pugno durante i rastrellamenti venivano fucilati sul posto, mentre i prigionieri deportati nei campi di concentramento erano usati per eseguire rappresaglie successive ad azioni partigiane.
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, a quel tempo il maggiore porto della regione per volume di scambi commerciali. Furono deportati in Birmania alcuni membri della casa reale come ostaggi, tra questi vi fu sicuramente il principe Ramesuen e probabilmente lo stesso Maha Chakkraphat.
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nel quale persero la vita oltre un milione e centomila persone, in stragrande maggioranza ebrei, russi, polacchi e zingari. Le vittime erano condotte alle camere a gas immediatamente dopo la tipica selezione degli inabili al lavoro agli arrivi dei convogli. Esiste una straordinaria documentazione fotografica delle procedure di selezione all'arrivo dei treni dei deportati all'interno del campo di Birkenau, data dal cosiddetto
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, emerge che spesso Maglione diede espressamente ai rappresentanti diplomatici vaticani istruzione di intervenire a favore degli ebrei che erano perseguitati o che vivevano sotto la minaccia di essere deportati
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fu rinnovato, ora con molti nuovi firmatari degli stati occupati in tutta Europa e anche in Turchia ed El Salvador. Migliaia di comunisti del territorio occupato tedesco furono arrestati e successivamente deportati nei
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Giunti nel cortile del castello, i deportati erano informati dal personale del campo che avrebbero fatto un bagno, e i loro abiti sarebbero stati disinfestati prima di ripartire alla volta dei campi di lavoro. Prima del bagno dovevano consegnare tutti gli oggetti di valore per essere accuratamente registrati. Terminata questa fase, erano spogliati e, dopo aver ricevuto sapone e asciugamani (per non destare sospetti), condotti nel sotterraneo del castello per poi risalire, lungo una rampa, fino al vano di carico di un
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), dove dovevano passare gli ebrei attraverso varie procedure prima della loro morte nelle camere a gas. Nel campo II, i deportati venivano divisi secondo il sesso, consegnavano le proprie valigie, i soldi e i preziosi al cassiere Alfred Ittner, poi sostituito da Herbert Floss, ed erano costretti a svestirsi. Alle donne, inoltre, venivano tagliati i capelli. Un'orchestra suonava durante tutta questa procedura. Nella loro strada verso le camere a gas, le vittime nude attraversavano vari edifici, ovvero alcune baracche di deposito, una seconda vecchia casa forestale, separata da un'alta palizzata in legno, una piccola area agricola con scuderie per cavalli, bovini, maiali e oche, e una piccola
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), oltre un centinaio, che trovavano posto nella caserma Bosin, nei pressi dell'ippodromo cittadino. Anche in questo campo, compito principale dei deportati era quello di trasportare materiale dalla stazione.
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era stata danneggiata, ed i deportati nel Lager di Bolzano erano diventati troppo numerosi. Le SS decisero dunque di trasferirne una parte all'imboccatura della valle, per poterli utilizzare nel cantiere stradale.
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Secondo lo storico e nazionalista laotiano Maha Viravong, Khun Ying Mo non ebbe alcun ruolo nella liberazione dei prigionieri, che a suo avviso si deve al marito vice-governatore, il quale ebbe modo di unirsi ai deportati e organizzarne la rivolta, facendo inoltre ubriacare i soldati.
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Alcuni dei deportati tentarono di fuggire dall'isola con delle zattere, ma molte di queste affondarono ed i corpi degli affogati vennero ributtati dalle acque sull'isola. Per parte loro, le guardie diedero la caccia ad ogni sospetto fuggiasco con foga venatoria. I pochi che riuscirono a fuggire vennero comunque dati per morti: le proibitive condizioni di vita nella
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. Gli schiavi erano venduti dagli Stati africani ai mercanti dell'Europa occidentale e deportati da questi ultimi soprattutto nel Continente americano, dove erano particolarmente impiegati nelle piantagioni di prodotti destinati al mercato europeo
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L'antifascista italiano fu tra i dirigenti dell'organizzazione clandestina di resistenza all'interno di quel campo, ne presiedette il comitato di liberazione e fu tra gli animatori dell'insurrezione armata dei deportati superstiti, che si liberarono prima ancora dell'arrivo delle truppe anglo-americane
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, primo comandante responsabile del campo di sterminio. I prigionieri che lasciavano il campo per recarsi al lavoro, o che vi rientravano, erano costretti a sfilare sotto il cancello d'entrata, a volte accompagnati dal suono di marce marziali eseguite da un'orchestra di deportati appositamente costituita. Tuttavia, contrariamente a quanto rappresentato in alcuni film, una buona parte dei prigionieri era detenuta nel
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. La perdita delle rispettive classi di lavoro comportava anche una corrispondente riduzione del salario, complicando la vita quotidiana dei deportati. La Securitate diffondeva la voce nelle fabbriche che i nuovi arrivati erano informatori, rendendo i colleghi diffidenti nei confronti dei deportati.
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Fu istituito un campo di lavoro per gli ebrei deportati a Sosnowiec dalla Cecoslovacchia per lavorare nella fabbrica dei fratelli Shine, furono istituite numerose strutture di lavoro forzato per la gente del posto: fare uniformi, biancheria intima, corsetti, borse, borsette in pelle e stivali militari.
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Atti del Convegno organizzato dall'Associazione nazionale ex deportati politici e dalla Fondazione Memoria della Deportazione a conclusione del XIII Congresso dell'ANED tenuto all'interno della Risiera di San Sabba.
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, i prigionieri, generalmente criminali comuni, che avevano accettato di cooperare nella gestione e nel controllo. I deportati vivevano isolati in blocchi, senza alcun contatto con l'esterno, in condizione sanitarie deplorevoli; catalogati in gruppi separati per mezzo di distintivi identificativi triangolari nelle divise, e sottoposti a violenze e arbitri continui, erano anche scarsamente organizzati all'interno e a volte in conflitto tra loro
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, decide di compiere un pellegrinaggio da Venezia fino al campo di Auschwitz, utilizzando tutti i mezzi di locomozione che potessero avvicinarlo all'esperienza dei deportati. Oltre ad alcuni tratti percorsi in treno o con passaggi in automobile non preordinati, i due amici si sono mossi prevalentemente a piedi. Grazie a un altro amico e simpatizzante, Eusebio Ciccotti, hanno ottenuto lettere di presentazione per essere alloggiati in vari enti religiosi, in
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. Ma la prima azione armata del gruppo, l'uccisione del commerciante Alfonso Caneva, un informatore dei nazifascisti che aveva denunciato qualche giorno prima un gruppo di alcuni giovani dell'Altopiano, successivamente deportati in
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e il deserto circostante senza strutture e rifornimenti che sarebbero stati necessari per il sostentamento della vita di centinaia di migliaia di deportati armeni durante e dopo la loro marcia forzata verso il deserto siriano.
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Il territorio competente la parrocchia affidatagli era luogo di esilio per assasini, ladri e criminali politici inviati in quei luoghi lontani dai tribunali zaristi. In un simile retroterra era presente il rischio che anche i figli dei deportati, accompagnati solitamente dalla famiglia, diventassero dei criminali e per evitare questo Giovanni era solito visitare quasi giornalmente le loro case benedicendole, pensando di non andare a visitare dei reietti ma, come si epresse nella sua autobiografia, le anime dei suoi fratelli e sorelle.
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permette di avere dati aggiornati: gli ebrei arrestati e deportati nel nostro Paese furono seimilaottocentosette; gli arrestati e morti in Italia trecentoventidue; gli arrestati e scampati in Italia quattrocentocinquantuno. Tolti quelli morti in Italia, gli uccisi nella
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Ultimo aggiornamento pagina:
11 Gennaio 2022
18:56:30