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Frasi che contengono la parola dialetti
, i dialetti della lingua sarda propriamente detta vengono tradizionalmente ricondotti a due ortografie standardizzate e reciprocamente comprensibili, l'una riferita ai dialetti centro-settentrionali (o logudoresi) e l'altra a quelli centro-meridionali (o campidanesi)
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. Successivamente gli indoari si spostarono verso Sud e verso Est in un processo di conquista che non fu mai terminato, essendoci tutt'oggi vasti territori dell'India meridionale ed orientale dove ancora si parlano dialetti
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in sillaba libera, fenomeno anche perugino, che si presenta sistematicamente in pesarese e nelle varianti del contado urbinate e metaurense (ad esclusione di alcuni dialetti); ad es. a Pesaro si dice
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che il francese divenne una lingua autenticamente nazionale e popolare. Se fino ad allora, infatti, la maggior parte della popolazione aveva continuato a esprimersi utilizzando i vari dialetti locali, il
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(Proto-Tibeto-Birmano, di cui esiste una ricostruzione proposta da James Matisoff. Da esso discende il birmano antico e l'Old Tibetan, da cui derivano le lingue tibetiche). Le lingue sinitiche sono poi suddivisibili in vari gruppi di dialetti (e.g. il Min a cui appartiene l'hokkien, i dialetti Wu a cui appartiene lo
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, con influssi provenienti dall'inglese moderno. In effetti ha molti punti di contatto con l'inglese dialettale del nord, con cui, in passato, condivideva una certa area di transizione. Presenta, al contrario, caratteristiche che lo differenziano dai dialetti inglesi dell'
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Le variazioni strutturali riscontrabili nei dialetti parlati oggi dai rom possono essere attribuite a un set uniforme di strutture precorritrici e ad una serie di innovazioni che sono contenute geograficamente e che possono essersi evolute durante o dopo il periodo di insediamento fuori dal territorio storico dell'
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, oltre alle innovazioni presenterebbe delle mutazioni fonetiche formatesi circa due secoli fa. Sarebbe caratteristico dei gruppi stanziati originariamente in paesi romenofoni da cui si sono poi diffusi in tutto il mondo. Sono i dialetti parlati dai gruppi
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Il lessico dei dialetti pugliesi, e della Daunia in particolare, presenta svariate parole di origine araba, che in parte si diffusero dalla Sicilia durante la dominazione araba (VIII-XI secolo), in parte giunsero attraverso la Spagna e in parte sono da attribuire ai musulmani di Federico II:
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La divisione tripartita delle lingue slave non tiene conto dei dialetti parlati di ogni lingua. Tra questi, alcuni cosiddetti dialetti di transizione e dialetti ibridi spesso fungono da collegamento tra lingue differenti, dimostrando similitudini che non emergono quando si comparano le lingue standard. Ad esempio tra lo slovacco (una lingua slava occidentale) e l'ucraino (una lingua slava orientale) funge da collegamento il
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La morfologia e la sintassi della lingua inuit variano, in qualche misura, a seconda dei dialetti. I principi di base sono, comunque, generalmente applicabili a tutti i dialetti, e in una certa misura anche allo
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. Si ribadisce che queste ultime lingue non sono dialetti greci: i loro resti testimoniano l'affioramento di lingue indoeuropee totalmente sconosciute per altro verso e caratterizzate da fenomeni propri, diversi in parte da quelli che identificano le altre sottofamiglie dell'indoeuropeo.
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, ipotizzano che la distinzione fra vocali lunghe e brevi fosse propria solo di alcuni dialetti indoeuropei, e in particolare dell'indoeuropeo tardo, e pongono in secondo piano il problema della natura dell'accento
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), che vedeva due fazioni contrapposte, una che sosteneva la nascita di una lingua italiana sulla base di uno dei cosiddetti dialetti e un'altra che si proponeva di creare una nuova lingua che prendesse il meglio dai vari dialetti. Prese piede agli inizi del
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viareggino: transizione tra lucchese e pisano (dialetti di Viareggio, Massaciuccoli) e tra lucchese e basso garfagnino con dialetti della valle di Camaiore, Corsanico-Bargecchia, Mommio e Stiava, peraltro affini ai vernacoli dei centri a nord del Pedogna del comune di
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. Mentre le persone di buon livello culturale sono in genere capaci di esprimersi nell'arabo ufficiale, la maggioranza degli arabi usa generalmente solo il proprio dialetto locale. Al giorno d'oggi i dialetti
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Come la maggior parte dei dialetti il ferrarese non ha una grafia ufficiale anche se oramai per scrivere il ferrarese gli scrittori si sono accordati su una semplice e particolare grafia; ovvero una variante dell
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A fronte di questa situazione la Cina offre oggi un panorama linguistico assai variegato, caratterizzato da centinaia di parlate locali, ciascuna contraddistinta dai suoi dialetti. Molte di queste lingue non sono
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La maggior parte delle lingue friso-sassoni sono parlate in aree in cui, a partire dal tardo medioevo, le lingue frisoni sono state gradualmente sostituite dal basso sassone, permanendo come substrato. La maggior parte dei dialetti del friso-sassone, quali la
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Questa distinzione tra lingue minoritarie e i restanti dialetti non si basa, se non parzialmente, tanto su criteri meramente linguistici quanto su riconoscimenti di carattere sociale e storico-politico. Tanto le lingue minoritarie quanto la gran parte dei dialetti d'Italia non sono varianti dell'
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Alcune delle caratteristiche peculiari sono nel tempo scomparse, per l'influsso dei dialetti bellunesi e del veneto, essendo l'Agordino storicamente legato a Belluno fin dall'Alto Medioevo e con esso a Venezia fin dal
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), e le idee del romanticismo nazionalista portarono a un forte e veloce sviluppo del finnico scritto. Nacque anche un conflitto letterario a causa dell'uso scritto preponderante dei dialetti finnici sudoccidentali a scapito di quelli orientali, che si concluse con un compromesso tale per cui la lingua scritta non doveva rappresentare nessun dialetto in particolare. La terminologia venne rapidamente sviluppata costruendo numerosi
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), appartenente alla famiglia dei dialetti sud-bavaresi, di tipo carinziano, caratterizzato da un discreto numero di arcaismi, da un rilevante numero di prestiti italiani e friulani, e da alcune soluzioni fonetiche tipiche delle isole linguistiche tedesche a sud delle Alpi, quali la pronuncia
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i racconti sono un po' confusi e occorre una presenza maggiore di fonti accademiche, non sono d'accordo per i troppi inserimenti 'moderni' che possono trovare apposito accoglimento in paragrafi contestualizzati; per ora ho solo inserito i suoi nomi secondo i dialetti e lineare B ma vorrei tornarci sopra... --
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A causa delle molteplici radici storiche della regione, esistono zone della Calabria in cui si parlano ancora lingue e dialetti di diretta derivazione da altre lingue. Nel nord della regione si parla un dialetto derivante dalla
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e/o, appunto, dialetti specializzati di XML come EML ed altri, che vengono interpretati dal browser nella sua interazione con il LCMS server per costruire l'oggetto documentale multimediale, il test con le sue caratteristiche e, in
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e le regole che permettono di usarli e combinarli per formare parole e frasi. Come altre lingue, la lingua inglese varia largamente nella sua fonologia sia in differenti epoche storiche che nei diversi dialetti. Queste variazioni sono particolarmente salienti nell'inglese, dato che viene utilizzato in un ampio territorio, essendo la lingua predominante in
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, dove esisteva una componente gallo-ligure, la lingua latina si sovrappose ai precedenti idiomi, arricchendosi da essi nelle varianti regionali, dando vita, secoli dopo, ai dialetti ed alle lingue definite
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Mentre i Ladini sudtirolesi hanno subito profondamente l'influenza della lingua e della cultura tedesca, quelli del Cadore, per ragioni storico-politiche e geografiche, hanno subito l'influsso veneto, prendendo a prestito dai dialetti tirolesi soltanto un numero limitato di parole.
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Fra gli adeguamenti dovuti al prestigio del modello veneziano da imitare, il Pellegrini annovera la restituzione del vocalismo atono finale (caratteristica che contrasta con quasi tutti i dialetti dell'Italia settentrionale) e l'introduzione dei dittonghi ascendenti. Non esclude inoltre che di tale mutamento abbiano risentito anche alcune categorie di plurali sigmatici, che al tempo dovevano costituire una contraddizione notevole rispetto a veneto.
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Secondo alcuni studi il territorio interessato dalle isoglosse dei dialetti mediani ricalcherebbe vagamente gli antichi confini del corridoio bizantino romano-ravennate (successivamente acquisito dallo
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, fu scritta in dialetto dorico, anche se i poeti presero delle particolari licenze per non adottare completamente il dorico, ma creare un miscuglio con altri dialetti. Il dorico venne usato anche per le sezioni corali di tragedie e commedie, comparendo in
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: molte persone nelle Fiandre parlano un dialetto e il fiammingo, e capiscono l'olandese parlato. I dialetti sono anche assai usati nella forma scritta, sebbene fiammingo e olandese, da questo punto di vista, siano quasi identici.
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I primi rudimenti di cultura francese risalgono al Medioevo, quando l'area dell'odierna Francia non possedeva ancora un'unica e uniforme lingua e di conseguenza gli scrittori si cimentarono con le diverse lingue e dialetti. Gli autori di molti testi medievali francesi non sono noti, come nel caso di
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Le incursioni saracene sulle coste calabresi verso la fine del primo millennio e gli scambi commerciali dell'epoca hanno lasciato traccia nei dialetti calabresi. I Saraceni non esercitarono mai un dominio nell'attuale Calabria, limitandosi a delle frequenti incursioni sulle coste tra
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In seguito alla conquista islamica dell'Iran ci furono importanti cambiamenti nel ruolo dei diversi dialetti persiani all'interno dell'impero. L'antico prestigio del medio persiano fu rimpiazzato da un nuovo dialetto standard chiamato
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di dialetti non codificati e non ufficiali. Se i media hanno contribuito ad affermare il dialetto all'esterno delle comunicazioni familiari e colloquiali, hanno allo stesso tempo abituato la popolazione svizzera ad ascoltare il tedesco parlato in Germania. Le reti televisive private tedesche hanno saputo affermarsi nel mercato svizzero offrendo
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I pronomi personali soggetto tonici si usano in maniera analoga a quelli delle altre lingue neolatine. I pronomi personali soggetto atoni, invece, sono tipici del friulano e, in forma residuale, di alcuni dialetti galloitalici e veneti. Essi formano parte integrante della voce verbale, di cui esprimono il soggetto, e sono pertanto spesso chiamati
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Tra i tantissimi e illustri linguisti che hanno incluso, nei loro trattati e saggi, i dialetti gallo-italici tra i dialetti italoromanzi, ricordiamo il grande studioso della lingua italiana e dei suoi dialetti, il linguista
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a Cerignale nell'adozione della palatalizzazione di A tonica in sillaba libera tipica del piacentino centrale, sebbene non sia presente in altri dialetti piacentini confinanti, quali quelli delle frazioni di Bobbio:
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In questo contesto socioculturale i contatti tra lingua e dialetto contribuirono a creare un continuum linguistico che non aveva delimitazioni nette e che, accanto all'inglese, passava dall'italiano dialettale al dialetto italianizzato, ai pidgin di tipo italo-americano, ai dialetti arcaici
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Esistono numerose varianti locali che presentano mutamenti fonetici nella costruzione sintattica della frase, a volte anche netti, con inflessioni dovute al contatto con altri dialetti: si definiscono tali come
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nell'alfabeto arabo anche i punti sottoscritti, in numero di uno, due o tre, sono usati per moltissime lettere (p.es. nel corpo di una parola un dentino con un solo punto sottoscritto per la b, due punti per la y, in alcuni dialetti inoltre usano tre punti per la traslitterazione della p da lingue occidentali)
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I dialetti trattati nel paragrafo precedente discendevano tutti dall'aramaico imperiale achemenide, ma i vari dialetti regionali di tardo aramaico antico continuarono ad esistere parallelamente a questi, spesso come semplici lingue volgari. Le prime prove dell'esistenza di questi dialetti parlati ci giungono solo attraverso la loro influenza sui nomi geografici usati all'interno di dialetti ufficiali, ma questi divennero lingue scritte attorno al
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, l'influenza fermana ha dato vita a delle sorprendenti innovazioni morfologiche, come la concordanza delle vocali finali e la declinazione verbale, fenomeni che saranno meglio descritti in seguito. Antiche fonti testimoniano che in passato vi erano elementi abruzzesi-meridionali anche nei dialetti della Provincia di Fermo, in particolar modo a
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) le influenze sono minori e si limitano all'uso di alcune tipiche costruzioni morfologiche teramane e di alcuni termini provenienti dal gruppo dei dialetti abruzzesi adriatici. Invece nei dialetti di
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, che per lunghi secoli ha controllato queste zone. Gli abitanti di queste zone, probabilmente sentendo i dominatori fermani scandire bene le vocali finali, hanno risentito di questa caratteristica mediana, e hanno mutato da questo punto di vista il vocalismo delle loro parlate, dando vita ad un sistema fonetico e morfologico molto complesso. Verranno spiegate le caratteristiche che sono nate da questa intrusione di elementi mediani nei dialetti in questione.
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La lingua condivide molte strutture di base con gli altri dialetti berberi, ma presenta anche molte caratteristiche peculiari, dovute sia al relativo isolamento rispetto al resto del mondo berbero, sia al contatto con altre lingue africane, che hanno influito molto, soprattutto sulla sua
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della Basilicata, e sebbene con molte varianti dovute al fatto che ci si trova in un territorio di confine tra diverse zone linguistiche, ha caratteristiche simili ai dialetti parlati in alcuni comuni situati nelle aree della
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Sono state tramandate delle testimonianze della lingua dei Guanci, alcune espressioni e i nomi propri dei loro capi, che sopravvivono ancora nei cognomi locali: queste testimonianze consentono di essere analizzate come appartenenti a dialetti
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Dettaglio della situazione linguistica del Lazio meridionale. In rosa i dialetti mediani (romanesco, ciociaro, sabino), in magenta i dialetti meridionali (laziale meridionale, campano, abruzzese occidentale).
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esistenti, ma di crearne uno nuovo, e che avrebbero dovuto sceglierne uno dei dialetti popolari, seguendo il modello tedesco ed italiano, e ponendolo come base letterale a cui tutti i testi avrebbero dovuto fare riferimento.
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Il dialetto solofrano si discosta abbastanza dalle altre parlate della provincia. Similmente ai dialetti del salernitano presenta, poi, un'intonazione delle frasi (in particolar modo di quelle interrogative ed esclamative) leggermente differente da quella napoletana;
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, che distano tra loro una manciata di km ma che hanno regole di sintassi, lessicali e fonetiche completamente diverse tra loro e con la maggior parte degli altri dialetti lucani. Il dialetto campomaggiorese contiene molti francesismi derivanti dalle vecchie dominazioni del
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Italiani nati e cresciuti in Italia e quindi emigrati in America, spesso naturalizzati cittadini statunitensi, i quali abbiano l'italiano (o uno dei dialetti italiani) come lingua madre. Tra i milioni di italiani emigrati in America troviamo personaggi famosi come l'inventore
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. Questi dialetti, specialmente a Termenago, sono molto conservativi, ed essendo un tempo paesi autonomi e legati da vincoli solo tra loro e poco col fondovalle, la loro parlata non ha niente a che vedere con i dialetti dei vicini paesi di
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in aderenza al confine linguistico franco-tedesco (i dialetti alsaziani e mosellani appartengono difatti alla regione linguistica tedesca), con alcune eccezioni. Venne infatti inglobata nell'impero tedesco l'area francofona di Metz, con circa
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o uno dei dialetti collegati (gotico, vandalico, burgunde, longobardo, antico germanico, antico franco, antico sassone, antico friso, antico inglese ed antico norreno) durante i due millenni intercorsi tra la nascita del
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; i dialetti italiani meridionali estremi originarono grosso modo nelle zone bizantine di lingua greca in Calabria, Sicilia e Puglia (Salento). Da notare che i confini del dominio bizantino variarono con l'espansione e la decadenza dell'
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Inoltre se consideriamo la classificazione linguistica cui fa riferimento il template, dobbiamo tener presente che essa tiene conto anche dei dialetti, non solo della lingua standard: dunque il napoletano si parla in tutta l'Italia meridionale ad eccezione del Salento e della Calabria ultra (in cui si parlano dialetti della lingua siciliana). --
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Le divisioni principali sono normalmente classificate come l'inglese d'Inghilterra (che comprende dialetti meridionali inglesi, dialetti del West Country, dialetti inglesi delle Midlands orientali e occidentali e dialetti inglesi del nord), l'inglese dell'Ulster in
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: l'imposizione dell'uso della lingua italiana in ogni contesto, dalla scuola alla pubblica amministrazione, la sistematica campagna denigratoria verso le lingue alloglotte e i dialetti, descritti e percepiti come lingue parlate da lavoratori manuali e persone di scarso livello culturale, la leva obbligatoria e il continuo ignorare da parte dei mass media ogni forma di espressione in queste lingue che non si limitasse a puri
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, che non tutti conoscono. La legge assegna di fatto alla lingua francese uno status che riduce quello di tutti gli altri dialetti del regno, dando inizio a una politica di unificazione linguistica della
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ha avuto delle ricadute positive sugli sviluppatori. L'adozione di standard internazionali rende molto semplice il porting di programmi Unix, e gli sviluppatori apprezzano che Apple, piuttosto che sviluppare linguaggi o dialetti propri come fa
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Tuttavia queste differenze non erano tali da precludere la mutua comprensione. I dialetti rimanevano ancora molto simili e venivano ancora considerati parti della stessa lingua, definita generalmente dagli stessi parlanti
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non si rendevano conto che i dialetti greci parlati ai loro tempi (III secolo a.C.) erano diversi da quelli di VII-VI secolo, epoca a cui appartenevano molti degli autori da loro curati (in particolare i lirici);
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Anche se i due dialetti principali dell'armeno, l'orientale e l'occidentale, usano lo stesso alfabeto, in seguito ai mutamenti fonetici subiti dall'armeno occidentale alcune lettere vengono pronunciate in modo differente.
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. In quest'area, nei dialetti vi sono chiari influssi campani e in minima parte ciociari e romaneschi, nonostante la zona in questione mantenga comunque caratteristiche endogene ben precise. Nella parte costiera dell'area in questione (
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. Come altre lingue, la lingua inglese parlata varia largamente nella sua pronuncia sia in differenti epoche storiche che nei diversi dialetti. Queste variazioni sono particolarmente salienti nell'inglese, dato che la lingua viene utilizzata in un ampio territorio, essendo la lingua predominante in
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sono predominanti, accanto all'italiano, dialetti di tale famiglia (anch'essi in netto regresso) introdotti nell'immediato dopoguerra da gruppi di profughi istriani su un preesistente substrato ferrarese.
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, in quanto ai tempi in cui questo fu definito l'uso era andato scemando lasciandone traccia solo in alcuni dialetti, soprattutto nelle zone di confine, per contaminazione con i paesi limitrofi. Tuttavia ormai, a causa della crescente presenza anche nella
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Il bresciano appartiene al gruppo delle lingue romanze, e in particolare, essendo un dialetto lombardo, appartiene al ceppo galloitalico. All'interno dei dialetti del lombardo, il bresciano si colloca insieme al
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: longobardo, lingue germaniche, celtiche). Poi le dominazioni spagnola, francese e austriaca hanno lasciato notevoli tracce nella lingua. Il francese ha contaminato specialmente il milanese, per la maggiore apertura cittadina, il quale ha a sua volta influenzato i dialetti circostanti. A partire dalla fine dell'
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La presenza islamica ha determinato l'adozione di termini di origine araba nei dialetti isolani. Essendo la lingua in uso per parecchio tempo, l'arabo ha inciso anche sulla toponomastica di parecchi nomi presenti sull'isola. Ad esempio, il termine
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, un territorio peculiare a livello regionale. Ricordiamo qui, che oltre ai dialetti di tipo Valdinievolino, Lucchese e Garfagnino - Versiliese, nella provincia vi sono isole linguistiche o aree gallo romanze come Sillano, Gombitelli, Colognora in Valleriana e
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I thai possono essere suddivisi in vari gruppi regionali che comprendono i thai centrali, i nord-orientali, i settentrionali e i meridionali, ognuno con i propri dialetti regionali ma tutti educati a parlare la
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Alcuni testi rivelano tratti dialettali simili a quelli presenti nei dialetti odierni. Per es. la perdita del suono /j/ tra consonante e vocale, come in molti dialetti del Galles del sud. Inoltre il suono /x/ (scritto
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Appartengono al Cuneese e quindi al piemontese occidentale i dialetti della parte occidentale della provincia, la parte orientale ( es. Roero, Monregalese, Cebano, Langhe) sono considerati piemontesi orientali
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in cui i radicali si collegano agli altri componenti ideogrammatici o chiavi di lettura indicanti solo e unicamente la pronuncia. Lo studio della pronuncia antica a partire dalle lingue sino-xeniche e dialetti conservativi serve a ricostruire delle caratteristiche della pronuncia in
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), che partendo dal proposito di fissare i confini geografici di ogni lingua si accorse tuttavia che i confini dei singoli dialetti procedevano in modo irregolare ed era impossibile tracciare delle linee nette: fra di essi infatti, oltre ad alcune differenze, possono anche esserci caratteri comuni, presentando grandi oscillazioni. I linguisti riuscirono comunque a suddividere geograficamente gli idiomi in generici blocchi e nel
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I fiamminghi preferiscono chiamare la lingua neerlandese Vlaams, cioe' fiammingo. Neerlandese e' termine usato invece prevalentemente dai Belgi francofoni (e tra i due gruppi linguistici non corre buon sangue). Ho inserito questa specificazione nell'incipit. Comunque il termine generico Vlaams non deve esser usato come sinonimo dei dialetti del neerlandese come
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Mentre i ladini sudtirolesi hanno subito profondamente l'influenza della lingua e della cultura tedesca, quelli del Cadore, per ragioni storico-politiche e geografiche, hanno subito l'influsso veneto, prendendo a prestito dai dialetti tirolesi soltanto un numero limitato di parole.
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per troncamento. In romano, infatti, come in numerosi altri dialetti centro-meridionali, quando si chiama qualcuno per nome, non si pronuncia mai il nome per intero, ma ci si limita a pronunciarlo fino alla vocale tonica, omettendo l'intera porzione atona finale (es:
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. Controllavano finanze e commercio, pagando un indennizzo in quanto non facenti parte dell'esercito. Non vi sono prove che fossero sottoposti ad alcuna discriminazione: vivevano come tatari di Crimea usando gli stessi dialetti (
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). Ti consiglio di contattare gli utenti che hanno redatto le voci relative agli altri dialetti gallo-italici (dell'Emilia Romagna in particolare) in modo da chiedere se qualcuno ha accesso alle fonti. Buon Lavoro. --
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. Non si possono paragonare voci che parlano di lingue nazionali ufficiali, studiate e regolate da secoli in ambito internazionale, con una voce generica che mischia in un tutt'uno un'insieme non del tutto omogeneo di dialetti locali. --
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ereditate dall'indicativo. La maggior parte dei dialetti ha inoltre sviluppato nuovi modi e un nuovo futuro caratterizzati dall'uso di prefissi (spesso con un indicativo prefissato e un congiuntivo non prefissato, ad esempio l'egiziano
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. Esso presenta molte caratteristiche in comune con il dialetto sambenedettese, pur avendo anche molte similitudini con i dialetti teramani. Proprio per questo motivo viene considerato un dialetto di transizione tra i
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adriatici. Il dialetto di Martinsicuro presenta infatti, rispetto agli altri dialetti della costa abruzzese, ha degli elementi che lo accomunano ai dialetti marchigiani, come ad esempio la presenza costante dell'apocope sia nei sostantivi che terminano con il suffisso -no sia in quelli terminanti in - ne, fenomeno che si manifesta fino a
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risente dell'influenza tarda latina con la presenza di termini spagnoli, francesi, germanici, greci e addirittura turchi ed arabi. La parlata cerretese si differenzia dai dialetti dei comuni limitrofi specie per quanto riguarda l'uso degli accenti. Una poesia
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: longobardo, lingue germaniche, celtiche). Poi le dominazioni spagnola, francese e austriaca hanno lasciato notevoli tracce nella lingua. Il francese ha contaminato specialmente il milanese, per la maggiore apertura cittadina, il quale ha a sua volta influenzato i dialetti circostanti. A partire dalla fine dell'
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Gli indizi di un substrato aramaico suggeriscono che l'arabo cipriota si sia evoluto durante le prime fasi dell'arabizzazione. L'arabo cipriota presenta numerose caratteristiche comuni con i dialetti levantini dell'area palestinese e libanese, caratteristiche probabilmente sviluppatesi in un periodo durante il quale esisteva un profondo
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Io sono meridionale, e posso dirti che stai facendo una gran confusione tra lingua napoletana, dialetto napoletano e dialetti meridionali intermedi, che sono TRE concetti ben distinti. La lingua napoletana era una lingua vera e propria, con una sua grammatica, un suo vocabolario e una sua letteratura, esattamente alla pari dell'italiano; essa derivava probabilmente da un gruppo antico di dialetti dell'area campana (grosso modo dal triangolo Capua-Napoli-Salerno), ma era in uso in quasi tutto il regno di Napoli (anche in Calabria e Salento) in quanto lingua
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Sarebbe anche opportuno spiegare la differenza tra il caso francese, inglese e spagnolo (e altri casi simili) e quello italiano e tedesco. Nei primi tre, venne solo imposto a tutti i cittadini il dialetto della capitale. La standardizzazione della lingua fu svolta per la decisione politica di usare un unico dialetto di una certa lingua a discapito di tutte le altre lingue parlate nel territorio statale (il dialetto parigino della la langue d'oil in Francia, a discapito della langue d'oc, dell'arpitano, del bretone, del basco, ecc; un dialetto centrale del castigliano in Spagna, contro mozarabico --- estinto --- , catalano, aragonese ----estinto ---- galiziano, ecc; l'inglese parlato a Londra, in Inghilterra e poi in tutto il Regno Unito, contro gli altri dialetti dell'inglese e contro le lingue celtiche). Per Italia e Germania la standardizzazione avvenne ben prima della formazione dello
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da un profugo ecclesiastico irlandese fuggito dalle incursioni vichinghe, ma ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e, scritta in latino, fu tradotta in molte lingue europee (in Italia, nei dialetti veneziano e toscano). Quello degli
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Secondo alcuni linguisti la parlata della Val di Sole risulta imparentata con i dialetti ladini. Nel solandro sono infatti presenti svariate caratteristiche di tipo ladino, soprattutto nella parte bassa della valle e in
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. Non sono segnalate le varianti regionali, ma le sfumature di colore indicano le commistioni fra i tre dialetti: spagnolo cileno, spagnolo argentino (o rioplatense) e spagnolo andino (o delle terre alte).
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, ma le loro radici affonderebbero, piuttosto, nel primo lessico umano universale e nelle sue varie differenziazioni databili e localizzabili attraverso la ricerca. Tali dialetti si sarebbero conservati per tutto il periodo di diffusione del
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. Si tratta di un dialetto pienamente lombardo, sebbene, vista la sua posizione, dimostri alcune leggere influenze venete e trentine meridionali. Viceversa, i dialetti della sponda orientale, di tipo
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Nelle diverse parti della Papua Nuova Guinea esistono numerose varianti locali, che differiscono tra loro sia nel vocabolario che nella grammatica. Veri e propri dialetti si sono sviluppati nelle Highlands, vale a dire in corrispondenza delle coste settentrionali (in particolare, i parlanti originari di
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(per informazioni base e aggiornate sull'antico cinese collegabili all'etimologia. Esistono varie ricostruzioni dell'antico cinese, ma quella di Karlgren, la prima, non ha fatto uso dei dialetti cinesi conservativi, molto utili. Matisoff ha fatto uso sia della ricostruzione di Karlgren, sia di una versione della Baxter-Sagart)
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che era nel passato considerato uno dei tre dialetti principali. I samogizi si dividono in coloro che parlano un dialetto settentrionale e uno meridionale, che sono poi ulteriormente suddivisi. Nel passato, nella
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Ultimo aggiornamento pagina:
13 Settembre 2021
11:57:10