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Frasi che contengono la parola diocesi
Per i patriarchi/arcivescovi/vescovi viventi, specificare il patriarcato/l'arcidiocesi/la diocesi affidato/a e altri ruoli attualmente svolti. Da non utilizzare nel caso di patriarchi/arcivescovi/vescovi defunti o di incarichi terminati
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a titolo presbiterale o vescovile: questo avviene per poter annoverare il suo titolare fra i cardinali presbiteri (ad esempio qualora il cardinale titolare sia eletto vescovo di una diocesi o se dopo dieci anni di diaconato il cardinale chiede di essere promosso al titolo presbiterale) senza che debba rinunciare ad un titolo tradizionalmente legato al proprio
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Se la giurisdizione di un Abate si estende, oltre i limiti della sua abbazia, sugli abitanti, sia ecclesiastici che laici, di un certo distretto o territorio che formano parte integrante della diocesi di un vescovo, appartiene al grado intermedio (
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Nel frattempo il contrasto tra la diocesi bresciana e l'abbazia lenese andava acuendosi: si colloca in questo periodo, alla fine del XII secolo, una testimonianza emblematica di questo vero e proprio scontro perpetuo tra cattedrale e abbazia per il controllo delle decime e la giurisdizione delle chiese rurali.
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i vescovi di Sabiona decisero di trasferirsi nella vicina cittadina di Bressanone. Da questa data Bressanone diventa il centro spirituale di una diocesi di vaste dimensioni. Fra i vescovi di allora spicca la figura di Albuino, discendente della casata degli Ariboni, che aveva importanti relazioni con diverse corti principesche ed in particolar modo con quella imperiale. Il suo successore, il vescovo Heriward (
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, le diocesi di Dacia e Illirico non avevano un vicario ma erano gestite direttamente dal prefetto del pretorio; secondo Jones, infatti, la diocesi in cui il prefetto del pretorio regionale aveva sede ricadeva sotto il suo diretto controllo, fatta eccezione per la diocesi di Tracia, amministrata da un
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Sempre in quegli anni, al fine di tutelare l'ordine interno su cinque province della diocesi d'Asia infestate dai briganti (Licaonia, Pisidia, Lidia e le due Frigie), esse furono poste sotto la giurisdizione di uno
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, che non competono a questa voce. Sarebbe utile distinguere le tre voci e le spettanti sezioni storiche, ed arrivare a delineare la nascita, lo sviluppo e la storia (a grandi linee) della diocesi romana.
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doveva convocare un sinodo all'anno a cui avrebbero dovuto partecipare tutti i vescovi provinciali che ne fossero stati in grado, tuttavia, le questioni importanti avrebbero dovuto essere sottoposte alla Santa Sede. Nessun vescovo avrebbe potuto lasciare la sua diocesi senza un permesso scritto del metropolitano; in caso tale permesso fosse negato, questi avrebbe potuto sottoporre l'appello al vescovo di Arles. Riguardo alle
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Museo diocesano: presso il palazzo del Vescovado si possono visitare Il museo, la pinacoteca e i giardini. Sono esposti arredi sacri, argenti e dipinti delle chiese della diocesi, dei secoli XVII, XVIII e XIX.
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e due diocesi illiriche. A sua volta la Prefettura d'Italia era formata da quattro diocesi: Italia (due diocesi), Illiria ed Africa; quella delle Gallie da un pari numero di diocesi: Gallia (due diocesi),
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A livello locale sono numerose le diocesi che si sono dotate di strutture apposite intese a promuovere il dialogo con le altre confessioni cristiane. In alcune regioni ed in alcune diocesi, tra la Chiesa cattolica ed altre confessioni cristiane si sono creati organismi permanenti di collegamento chiamati in genere
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Hanno grado di memoria obbligatoria le seguenti ricorrenze liturgiche. Ad esse, a livello locale, si aggiungono le memorie proprie delle Diocesi e delle congregazioni; in tali contesti, inoltre, alcune ricorrenze possono assumere il grado di
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Riforma della cura pastorale. Una serie di leggi dette un nuovo assetto alle diocesi e alle parrocchie (creandone di nuove specialmente nelle campagne, prima povere di assistenza spirituale), soppresse un terzo dei conventi, ridusse le
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La diocesi di Spagna riprese a funzionare come in precedenza e per difendere i territori riconquistati dai barbari residui in Galizia fu creato per la prima volta l'esercito di campo della Spagna, attestato per la prima volta dalla
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, dando concreto significato al principio dell'obbligo di residenza dei vescovi e della loro dipendenza dal Papa, ribadito sin dalla prima fase del Concilio. Tutti i patriarchi e vescovi, dopo la consacrazione, si dovevano impegnare a recarsi nell'Urbe, innanzitutto per visitare le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, indi per rappresentare alla Santa Sede la situazione della propria diocesi. Se un prelato non avesse potuto recarsi a Roma personalmente, avrebbe inviato un suo rappresentante
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concesse la creazione, all'interno del territorio delle diocesi degli Stati Uniti, di parrocchie in cui la liturgia sarebbe stata celebrata in una forma approvata della tradizione anglicana e con il clero composto da ex sacerdoti anglicani che sono stati ordinati nella Chiesa universale Molti di questi ex anglicani lasciarono la Chiesa episcopale a causa della concessione dell'ordinazione episcopale alle donne, della revisioni della liturgia e dei cambiamenti nel suo insegnamento morale. Questi cambiamenti, che comprendono anche la consacrazione di un omosessuale a vescovo e la benedizione di coppie dello stesso sesso, provocarono gravi tensioni all'interno del mondo anglicano, tanto che il cardinale
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Le norme complementari immaginano chiaramente una notevole collaborazione pastorale tra il clero delle parrocchie degli ordinariati personali e il clero delle diocesi entro i quali l'ordinariato opera.
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divenne sede di una contea estesa su una parte significativa della Puglia centro-meridionale la cui importanza non venne sminuita che con il tramonto della struttura feudale. Importante diocesi e centro religioso sin dal
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dello stesso papa Pio VII fu ristabilita la diocesi di Belley, scorporandone il territorio dall'arcidiocesi di Lione; contestualmente fu assegnato agli arcivescovi di Lione il titolo della soppressa sede metropolitana di
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. Tutti i sacerdoti e i diaconi sono incardinati in una diocesi o in un ordine religioso. Le parrocchie, tradizionalmente su base territoriale, hanno in carica un presbitero, noto come parroco, rettore o pastore.
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pose fine al principato ecclesiastico; i vescovi di Coira tuttavia mantennero una specie di signoria su alcuni vecchi feudi della diocesi, tra cui l'area dello Hof di Coira (luogo della cattedrale e del castello vescovile),
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videro un notevole risveglio della vita religiosa della diocesi. Vennero fondati molti monasteri, vennero stabilite nuove missioni per la cura d'anime, e venne promossa l'istruzione religiosa al popolo; nel
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Ognuno di essi corrispondeva alle diocesi di frontiera: di Britannia, Gallia, Illirico (Occidentale), Africa e Hispania per l'Occidente, e di Illirico (Orientale), Tracia ed Oriente per l'Oriente. Pertanto, il comandante del
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per fondarvi una nuova casa su richiesta di donna Anna Jimenez, fondazione avvenuta solo dopo una lunga contesa col vicario generale della diocesi, risentito per non essere stato consultato riguardo all'avvenimento
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, una sorta di piccolo nucleo indipendente dalla diocesi di Chieti, e annettendo anche il territorio di Vasto, dove si contendevano il dominio le collegiate di Santa Maria Maggiore e San Pietro, soppresse ambedue da
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Domenico Cennini, dopo aver visitato alcune biblioteche durante il suo vescovado, decise di dotare i sacerdoti ed i seminaristi della diocesi gravinese, di un luogo in cui permettere la formazione culturale e teologica. Nel testamento redatto nel
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Fino all'XI secolo i pellegrinaggi furono un fenomeno esistente ma piuttosto limitato, per l'insicurezza generale e anche per una certa diffidenza da parte della stessa Chiesa: essi andavano oltre il controllo delle diocesi, che era saldamente territoriale, e non era gradito dagli
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(ovvero territorio non facente capo ad alcuna diocesi) dove il capo di Stato nominava i vescovi e aveva anche una grande influenza sulla nomina del Patriarca era quella di Venezia o di San Marco, retta da un Doge con prerogative vescovili, che, a seguito della traslazione delle spoglie dell'apostolo Marco da Alessandria d'Egitto a Venezia nel IX secolo, diede al
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dei canonici della cattedrale, che, fin dalla fondazione della diocesi, era costituito dai monaci benedettini della vicina abbazia di Sant'Agata. Il clero secolare, vistosi espropriato dagli uffici connessi al capitolo, ottenne da
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della diocesi dove si celebra l'ordinazione, siede alla cattedra e procede la messa da presidente, altrimenti siede accanto al vescovo consacrante (dopo essersi seduto ugualmente sulla cattedra). Dopo la comunione l'ordinato scende nell'assemblea per benedirla, preceduto dai due coconsacranti, mentre si canta l'inno
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per un semplice accertamento delle funzioni amministrative, politiche e giudiziarie della diocesi, che all'epoca esercitava il vescovo, ma anche per organizzare una difesa contro le invasioni dei Longobardi: Stabia infatti, oltre ad un porto, possiede anche un monte che si affaccia sia sul
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, agli inizi del Cinquecento le abbazie benedettine inglesi erano spopolate e il livello morale dei monaci piuttosto basso. Tuttavia i benedettini continuavano a esercitare una notevole influenza sulla vita ecclesiale e civile inglese: ventiquattro abati sedevano di diritto in parlamento e altri sedici avevano il grado di baroni del Regno; le sedi vescovili di nove delle sedici diocesi inglesi del tempo erano abbazie benedettine e i monaci avevano un ruolo importante nell'elezione dei vescovi.
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Dopo tali ampliamenti, il territorio della diocesi di Mantova si differenzia da quello della provincia dell'epoca solamente per la mancanza di una parte del distretto di Volta: Monzambano e Ponti sul Mincio, ancora appartenenti alla diocesi di Verona: queste due parrocchie sono acquisite da Mantova solamente nel
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; a partire da questa data in poi, istituzioni consimili si estesero a tutta la diocesi, con scuole del SS. Sacramento presenti in buona parte delle parrocchie altomantovane a partire dalla fine del secolo XV-inizio secolo XVI. A quanto pare, nelle origini e nella diffusione delle confraternite
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L'arcivescovo di Genova prescrisse che, qualora si fossero accostati alla comunione fedeli provenienti da altre diocesi, abituati ad altre direttive, i sacerdoti avrebbero dovuto invitarli educatamente, ma con fermezza, a ricevere l'ostia in bocca e in ginocchio.
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, famosa per il suo affresco raffigurante Benito Mussolini a cavallo tra un gruppo di fedeli. Negli Stati Uniti molte delle sue opere si trovano nelle chiese cattoliche della diocesi di Providence in
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: ha sede nel Palazzo Trotta, nei pressi della Cattedrale, e vanta un ricco patrimonio documentario; conserva, infatti, un notevole numero di pergamene, gli archivi vescovili, curiali e capitolari, i fondi delle parrocchie storiche della diocesi e, soprattutto, il fondo musicale del monastero benedettino di San Lorenzo, che comprende, tra l'altro, autografi di importanti musicisti italiani del Settecento.
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Del suo episcopato, molto breve, si sa poco. Durante il suo governo furono messe in atto alcune iniziative volte a disciplinare le strutture e il clero della sua diocesi, fenomeno che coinvolse invero tutta la Chiesa veneziana del periodo. Al
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Nel periodo pasquale il Comune, la Diocesi e l'associazione Il Diamante organizzano un percorso culturale che riattiva la perduta tradizione medioevale dello spettacolo popolare su tema religioso, culminante la vigilia della Domenica delle Palme nella
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, senza che la diocesi di cui portano il titolo sia arcidiocesi: in questo caso infatti il titolo rimane legato alla sola persona dell'arcivescovo, come un titolo di particolare distinzione. Tradizionalmente tutti i vescovi traslati da un'arcidiocesi a una diocesi conservano il titolo di arcivescovo
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mariana, dove si combinano armoniosamente l'immagine dell'Immacolata Concezione, dell'Assunta e dell'incoronazione di Maria. Questa combinazione trova in diocesi dei corrispettivi nell'affresco della calotta della chiesa di
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riceveva la gabella, che comprendeva la gestione della tonnara; questa veniva ottenuta per meriti acquisiti in campo bellico, egli inoltre, doveva sostenere le Diocesi, i Santuari e i Monasteri che erano collegati per devozione alle tonnare, con donazioni di pescato e onerose. Sono soprattutto i Vescovi a beneficiare della munificenza reale, i quali ricevevano doni dalle tonnare, come ad esempio: il
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Il titolo di chiesa principale della nuova diocesi fu assegnato a un piccolo edificio sacro sito nella piazza centrale del paese, adiacente al palazzo comunale. La chiesetta, intitolata a Santa Caterina d'Alessandria, dovette essere ampliata. I lavori si svolsero nel Quattrocento. Nel
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Sono considerate regalie anche i diritti dell'imperatore o di un sovrano di nominare vescovi o arcivescovi, o di presiedere con funzionari statali all'amministrazione fiscale e giuridica delle diocesi dell'impero o della nazione. Tali privilegi sorsero entro la
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. Scipione ad ogni modo non fece mai un ingresso nella propria diocesi, limitandosi a governarla da Roma attraverso un vescovo suffraganeo per poi rinunciarvi definitivamente dopo appena due anni, nel
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, che calano in Italia e pongono fine al Regno Longobardo: i territori di Ravenna e dell'Italia centrale divengono stabili domini della Chiesa. Nella laguna veneta viene fondata la diocesi di Olivolo (
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, fu condannato a tre mesi di carcere con la condizionale, per aver rifiutato di denunciare alla magistratura il sacerdote della sua diocesi, nonostante fosse a conoscenza da molti anni della sua condotta immorale e non fosse mai intervenuto per fermarla
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, anche se sono presenti delle piccole variazioni nelle zone di confine, dato che la delimitazione delle singole diocesi segue criteri propri, indipendenti dalla delimitazione civile; il territorio della
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, vennero soppressi il patriarcato di Grado e la diocesi di Castello. Con i territori e le giurisdizioni di entrambe fu eretto il patriarcato di Venezia, dove vi fu nominato l'ultimo vescovo castellano,
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(con evidente assonanza ai vescovi residenziali) quei cardinali che continuano a reggere la loro diocesi; sono spesso cardinali per consuetudine in quanto, pur non esistendo norme specifiche, alcune diocesi particolarmente prestigiose e importanti per dimensioni e/o tradizione, dette appunto diocesi cardinalizie, sono tradizionalmente assegnate a cardinali.
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Dopo l'ordinazione cura particolarmente la formazione teologico-spirituale di sacerdoti e religiosi attraverso corsi ed esercizi spirituali in varie diocesi italiane e per istituti e congregazioni e, in modo particolare, nel
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Visigoti e Burgundi si rivoltarono non riconoscendo Maggioriano come imperatore: i Burgundi occuparono Lione e la Valle del Rodano, mentre i Visigoti si rifiutarono di riconsegnare la diocesi di Spagna che avevano conquistato a nome dell'Impero. Maggioriano condusse il suo esercito in Gallia, sconfiggendo i Visigoti e costringendoli a ritornare nella condizione di
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; alcuni autori (sito web della diocesi) fanno di Giovanni/Folco due vescovi distinti. La presenza di tutti questi vescovi si inserisce nel complesso contesto storico dell'epoca, che vide lo scontro tra aragonesi e angioini, che posero ognuno sulla sede mazarese vescovi della propria fazione politica.
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Un altro forte scontro si ebbe con l'ordine francescano, molto influente nella diocesi tranese dell'epoca: Davanzati fece aprire un'inchiesta contro padre Maulano, cui furono rivolte accuse di comportamento ereticale nella confessione dei peccati
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della diocesi dove si celebra l'ordinazione, siede alla cattedra e procede la messa da presidente, altrimenti siede accanto al vescovo che presiede. Dopo la comunione l'ordinato scende nell'assemblea per benedirla, preceduto dai due coconsacranti, mentre si canta l'inno
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l'archivio corrente, dove devono essere conservati tutti i documenti riguardanti le questioni della diocesi, il relativo inventario con un breve riassunto di ogni documento presente, e una copia degli inventari dei singoli archivi presenti in tutte le
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alcuni ragazzi di Cerna decisero di creare una radio locale per trasmettere agli altri cosa stavano scoprendo. Fondarono una piccola radiolina chiamata Radiopace che in seguito divenne un'emittente seguita in tutta la Diocesi veronese.
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la sua diocesi, provvedendo a misure economiche sui beni episcopali, i cui edifici erano stati trascurati e dovevano essere ripristinati. La residenza dei canonici doveva essere riparata. Il tutto fu finanziato con prestiti del Fondo religioso, che dovevano essere rimborsati nel corso degli anni successivi. Con le proprie risorse, sostenne i poveri e i bisognosi. Il
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Nel suo ruolo di promotore della creazione della diocesi, si presume che egli sia stato il promotore dell'indipendenza ecclesiastica dell'isola di Tenerife e delle isole occidentali delle Canarie, rispetto a un'unica sede vescovile a
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La diocesi di Spagna riprese per qualche tempo a funzionare come in precedenza e per difendere i territori riconquistati dai barbari residui in Galizia fu creato per l'occasione l'esercito di campo della Spagna, attestato per la prima volta dalla
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La diocesi di Spagna riprese a funzionare come prima e per difendere i territori riconquistati dai barbari residui in Galizia fu creato per la prima volta l'esercito di campo della Spagna, attestato per la prima volta dalla
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. Lungi dall'essere vittoriosa, fu quindi disastrosa in quanto spinse involontariamente i Vandali a invadere la Betica mettendo a forte repentaglio i risultati positivi delle campagne di riconquista di Wallia: a differenza della periferica e poco importante provincia della Galizia, infatti, la Betica si trovava nel cuore della diocesi di Spagna e la sua perdita avrebbe costituito un forte danno per lo stato romano.
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); per aver abbandonato la sua diocesi senza il permesso del pontefice; per aver rovinato i conventi di Roma; per aver prestato servizio divino nonostante l'interdizione; per aver cospirato con uomini e donne indegne per la distruzione della sede papale.
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gli aveva garantito tutti i benefici ecclesiastici di cui la famiglia Boncompagni Ludovisi godeva nelle diocesi di Aquino e Sora, vacanti sin dalle dimissioni in quell'anno del titolare, il cardinale
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compreso nel territorio dell'arcidiocesi teatina, l'eresse in vescovato ed eresse la collegiata di San Giuseppe in cattedrale; la nuova diocesi venne affidata in regime di amministrazione perpetua all'arcivescovo di Chieti. Per gli uffici della curia ed il
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l'arcivescovo Antonio Valentini, rendendo esecutivo il decreto che stabiliva, insieme alla piena unione delle due diocesi di Chieti e Vasto, la costituzione nella chiesa cattedrale di Chieti dell'unico
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l'Amministrazione apostolica fu affidata a un vescovo, nella persona di Mons. Janez Jenko. Egli era anche amministratore apostolico della parte dell'Arcidiocesi di Gorizia in territorio sloveno e della diocesi di Fiume non assegnata alla
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Il primato dei re inglesi sulla chiesa loca si realizzava in particolare sul potere esercitato dei primi sui beni economici delle diocesi e delle abbazie che, nei periodi di mancanza del titolare, venivano sistematicamente incamerati dalla corona. La nomina ad arcivescovo di Canterbury di
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, dove invece furono presenti molti vescovi della Tuscia, hanno portato alcuni studiosi (Chiappelli) ad ipotizzare una momentanea soppressione della diocesi e la sua incorporazione in quella vicina di
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appartenevano un tempo all'arcidiocesi di Milano e seguivano la liturgia e il calendario ambrosiano, ma con il loro passaggio alla diocesi di Como sono passate di fatto al rito romano. Il territorio di
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. In questo caso si tratta dei vescovi eparchiali, coadiutori, ausiliari di diocesi costituite fuori dai territori propri dei Patriarcati e delle Chiese arcivescovili maggiori; dei vescovi delle Chiese Metropolitane
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, i rispettivi capitoli e gli altri vescovi della Prussia presentino alla Santa Sede liste di nomi di candidati all'episcopato; tenendo presente queste liste, Roma propone al capitolo della diocesi vacante tre persone, tra le quali il capitolo elegge il vescovo. Successivamente l'eletto viene confermato e nominato dalla Santa Sede.
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Ughelli fu il primo erudito a concepire e attuare l'idea di dare una serie compiuta dei vescovi italiani raggruppati per diocesi, con notizie biografiche di ciascuno, cenni storici delle chiese da loro rette e documenti inediti relativi a queste.
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Artefice di comunione: favorisce le relazioni di comunione e la condivisione delle esperienze a vari livelli nell'istituto o associazione e tra gli Istituti o altre opere della Chiesa particolare ed universale; sostiene la partecipazione alle iniziative della diocesi e della
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), le diocesi suburbicarie sono le uniche diocesi italiane che possono avere un vescovo e parroci che non siano cittadini italiani. L'ultimo vescovo straniero che ebbe effettivamente il governo pastorale di una diocesi suburbicaria fu il cardinale
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Di una simile attitudine ne fece le spese il vescovo Alessandro, discepolo e successore di Leto. Nel tentativo di riguadagnare il controllo sui vassalli ribelli e sui territori da loro estorti alla diocesi, Alessandro nell'
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Donato di Scozia non fu soltanto l'ultimo conte di Fiesole, ma anche l'ultimo vescovo ad essere direttamente scelto ed eletto dal popolo della diocesi secondo la pratica antica. Infatti dopo l'istituzione del
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Ma se con i conti Guidi, sostanzialmente alleati dell'Impero, le operazioni di annessione ecclesiastica dei loro feudi avevano il beneplacito papale, quelle nei confronti della diocesi di Fiesole non erano assolutamente in discussione. Anzi
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con la didascalia dei motti civici; il terzo registro rappresenta quattro attributi della diocesi e rispettive didascalie, ossia un volatile nel nido mentre lede il proprio petto per sfamare i propri pulcini (simile all'icona cristiana del
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il vescovo Crisanto di Spoleto fu destinatario di una lettera del pontefice che lo informava che un processo contro alcuni preti di Norcia, accusati di coabitare con delle donne, si sarebbe svolto presso il tribunale ecclesiastico della sua diocesi, indizio questo che la diocesi nursina era all'epoca senza vescovo.
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nella diocesi di Oxford, la cancelleria venne trasferita al Vescovo di Oxford. Un secolo dopo venne deciso che indipendentemente dal territorio diocesano in cui la cappella di San Giorgio si trovasse inserita e per tale motivo il vescovo di Oxford (all'epoca
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, noto anche per le travagliate vicende biografiche, che lo videro addirittura scomunicato, allontanato dal sacerdozio e dalla stessa diocesi di Alessandria e tacciato di eresia. Aperta una nuova scuola a
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(Caserta), con padre Gaspare Ferrucci, per una Santa Missione, fu invitato dal vicario generale della diocesi di Aversa e dal Governatore del luogo a desistere dall'intento per non rimanere vittima dei tumulti che in quella contingenza funestavano ogni giorno il paese a causa di una feroce lotta di faida tra due famiglie rivali. Francesco convinse il parroco e alcuni sacerdoti a indire comunque la Missione, dicendo:
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I coadiutori senza diritto di successione erano di solito nominati per arcivescovi con diocesi particolarmente grandi che avevano anche altre cariche importanti e per onorare certi vescovi ausiliari: il cardinale
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quando il vescovo diocesano viene trasferito ad un'altra diocesi o ad un altro incarico; in questo caso, la sede diviene vacante nel giorno in cui il vescovo trasferito prende possesso della nuova diocesi;
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di San Vigilio, che custodiva le reliquie del santo tridentino. Nella stessa epoca fu eretto il palazzo episcopale e venne istituito il capitolo dei canonici della cattedrale. In epoca carolingia inizia una prima organizzazione territoriale della diocesi, con l'istituzione delle
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. L'imperatore concesse al vescovo Uldarico II il potere temporale sul territorio della diocesi e su altri territori esterni, dove il vescovo si trovava nella particolare situazione di poter esercitare i poteri civili e amministrativi, ma non quelli religiosi. Il
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Rappresenta inoltre lo strumento ufficiale della Diocesi per il coordinamento delle iniziative caritative assistenziali. Lavora in collaborazione con le varie aggregazioni ecclesiali presenti sul territorio e, dove queste sono state costituite, con le
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che richiesero al Gaisruck non pochi sforzi per la riforma del clero: prese informazioni su tutti i sacerdoti ed i benefici nella diocesi, assegnando quelli liberi sulla base di esami competitivi di merito, espellendo dalla diocesi i sacerdoti illetterati stranieri (in particolare quelli provenienti dalla
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volle unire tutti questi territori pergolesi alla diocesi di Cagli; l'intento fu raggiunto una volta superata l'opposizione del vescovo di Gubbio (a cui concesse in cambio l'esenzione dalla giurisdizione
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, compatrona della diocesi; il santuario della Madonna di Pompei a Vigevano, riconosciuto come santuario diocesano della famiglia; e il santuario del Sacro Cuore alle Sacramentine a Vigevano, riconosciuto come santuario diocesano dell'eucaristia.
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Canonici onorari, solitamente parroci di parrocchie attorno alla parrocchia di Corbetta oppure appartenenti anche ad altre diocesi che, per meriti o storia personale, vantino dei legami con la parrocchia corbettese
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, ritiene opportuna l'elezione dei CPP nelle parrocchie della propria diocesi, ne ordina l'elezione, che va intesa in senso generale, una volta per tutte, e non caso per caso. In concreto, nella situazione della
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due vescovi furono uccisi; nei fatti furono coinvolti alcuni ecclesiastici, un prete di nome Celestino ed un arcidiacono di nome Asello, che colse l'occasione per farsi eleggere vescovo; i vescovi delle diocesi vicine furono incaricati dal pontefice di comminare le dovute sanzioni ecclesiastiche e di destituire l'usurpatore.
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Dei tre secoli in cui Squillace fu una diocesi greca non abbiamo quasi nessun documento e ignoriamo i nomi dei vescovi, ad eccezione di Demetrio, che sottoscrisse, assieme ad altri quattro vescovi calabresi, gli atti del
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Fascicoli alfabetici delle parrocchie della diocesi di Milano, ASDMi, Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano; Decreto Pontificio di nomina Prepositurale e Breve Apostolico, papa Leone XIII, Archivio prepositurale di Canzo
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. A differenza degli altri edifici religiosi del territorio comunale, prima della creazione della diocesi di Piacenza-Bobbio la chiesa e la parrocchia dipendevano dalla diocesi di Bobbio e non dalla diocesi di Piacenza.
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. La circoscrizione episcopale territoriale quindi era molto estesa e frastagliata, con una rete di chiese dispersa su un'area geografica molto vasta, ma stretta fra le diocesi di Tortona, Piacenza e Genova, e che soltanto intorno a Bobbio e alla val Trebbia era compatta.
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Tra il XIV secolo ed il XVII secolo, il patrimonio fondiario della mensa vescovile di Bobbio e dintorni contava cinque pievi e ventuno chiese, mentre il territorio della diocesi contava cinque arcipresbiterati, ventiquattro rettorie e due
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della Congregazione per i vescovi, il territorio dell'antica diocesi di Bobbio venne staccato da Genova ed aggregato a Piacenza formando la nuova diocesi di Piacenza-Bobbio; contestualmente tre parrocchie in
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nelle loro diocesi, sarebbe un chiaro sintomo della mancanza di una chiarezza univoca sullo scritto del pontefice, che ha dato il via a differenti modi di comprendere la vita cristiana, in particolare relativamente ai divorziati che l'
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Ultimo aggiornamento pagina:
13 Maggio 2021
16:16:55