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Frasi che contengono la parola decori

Di particolare gusto la tettoia pensile in vetro e ferro battuto. Per quanto riguarda l'edificio, possiamo definirlo in stile prevalentemente eclettico, tuttavia sono di notevole evidenza i massicci decori floreali del

); tale matrice rimase a lungo visibile nell'arte longobarda soprattutto nei suoi aspetti formali e ornamentali (simbolismo, horror vacui, decori fitomorfi o zoomorfi). In seguito al radicarsi dello stanziamento in Italia, ebbe inizio un vasto processo di fusione tra l'elemento germanico e quello

, da pitture sul muro e da pannelli di legno nella parte bassa dei muri. Le pitture costituivano una serie di sette grandi scene di caccia (caccia al lupo, al cinghiale, al cervo, alla volpe, al falco, etc), alternate con dei decori d'architettura finti composti da nicchie nelle quali prendevano posto dei vasi, decorati da gigli, sormontati da teste di cervi, circondanti da colonne corinzie. I decori di questa galleria li conosciamo grazie ad un disegno di

Venne costruito dopo la stazione ferroviaria e presenta un ampio prospetto su Viale Trieste ben curato e caratterizzato da richiami neorinascimentali. La facciata del prospetto principale con relativo decoro superiore di facciata e gli arredi interni sono invece ornati con decori tardo-

, costruito verso la fine del XV secolo, fu la residenza dei Gonzaga di Luzzara. Conserva preziosi reperti costituiti da colonne sormontate da capitelli di pregevole fattura e decori pittorici abbruniti.

o palette in pietra utilizzate per la cosmesi, arpioni in osso, vasi realizzati in avorio, piccoli recipienti in pietra, coltelli in osso di basso spessore e con il bordo ondulato e seghettato, sfere in ferro e lapislazzulo probabilmente utilizzati come decori in collane o pendenti

di mosaico in bianco e nero, raffiguranti immagini agonistiche, scorci naturalistici, figure simboliche. Le raffigurazioni sintetiche su fondi neutri sono evidenziate da cornici semplici o bordature tipiche dei decori romani dei primi secoli dopo

in legno ebanizzato a due corpi, decorato con formelle in vetro dipinto con scene bibliche, tarsie in tartaruga di fiume, colonne tortili laccate in rosso finta tartaruga e decori in bronzo di fattura siciliana della fine del

, la tecnica di fabbricazione era arrivata alla sua perfezione e permetteva di produrre grandi serie d'oggetti dalle forme pure, dallo smalto profondo e senza screpolature. I decori erano incisi nell'argilla, ed erano sia astratti (

Il nome deriva da un flaconcino privo di tappo, di vetro o di porcellana, in genere dipinto con un mazzetto di fiori e a volte illuminato con decori in oro, che era destinato ad accogliere un batuffolo di cotone, impregnato di aceto aromatico. Nell'Ottocento se ne produssero in argento, anche forma di pesce, con le squame snodate e la grande bocca aperta, per contenere il cotone con l'aceto. La funzione della

). Tale matrice rimase a lungo visibile soprattutto negli elementi ornamentali dell'arte (simbolismo, decori fitomorfi o zoomorfi). In seguito al radicarsi dello stanziamento in Italia, ebbe inizio un vasto processo di fusione tra l'elemento germanico e quello latino-bizantino, dando vita a una

Questi tesori hanno caratteristiche disparate, ma molti includono i grandi pezzi di vasellame da tavola in argento che mancano nel tesoro di Hoxne: piatti, boccali, brocche e coppe, alcuni semplici, ma molti con raffinati decori.

gioca un ruolo decisivo nello stile, proponendo prodotti funzionali ma dalle linee semplici, e quindi facilmente fabbricabili. Questa tendenza si ritrova nell'architettura quanto nell'arredamento, nella musica quanto nella letteratura, e produce atmosfere solenni ma sobrie, prive di decori dorati ma ricche di elementi consueti, quotidiani. Nell'arredamento il Biedermeier introduce l'uso di tappeti, tendaggi e nuovi tipi di mobile, come il

ha immesso nel mercato oggetti di vetro opaline in un particolare colore blu-azzurro. Alcuni pezzi hanno decori in oro zecchino o in smalti policromi e a volte sono dotati di supporti o cerniere di bronzo dorato (servizi di piatti, oliere, servizi di bicchieri e di tazze, scatole, lumi, flaconi, lampadari). Il colore blu-azzurro del vetro si ispira a quello dell'

Venne costruito dopo la stazione ferroviaria e presenta un ampio prospetto su Viale Trieste ben curato e caratterizzato da richiami neorinascimentali. La facciata del prospetto principale con relativo decoro superiore di facciata e gli arredi interni sono invece ornati con decori tardo-

Nelle opere con policromia priva di lustro, la decorazione appare ugualmente vivace ed elegante allo stesso tempo, con ricche baccellature dipinte in rosso e blu, animali fantastici, girali fogliati d'ispirazione raffaellesca, decori fitomorfici e particolarmente su albarelli e boccali, ritroviamo la rappresentazione della figura umana espressa nelle tipologie di

Saranno realizzate maioliche ariose nelle fogge barocche, con crespine traforate, fiasche da pellegrino, grandi piatti da pompa, vasi biansati e completi per la tavola, di grande suggestione decorativa. Le calde cromie della raffinata tavolozza castellana, a volte impreziosite da lumeggiature dorate a terzo fuoco, emergono sia nella prosecuzione del filone dei bianchi in stile compendiario sia nei decori a girali fogliati intercalati da puttini berniniani dipinti a contorno di scene istoriate a soggetto mitologico, biblico, di caccia o con animate vedute di paesaggio.

. Ogni anno, centinaia di artigiani provenienti da tutto il mondo contribuiscono all'artigianato tradizionale milanese una piattaforma per beni di consumo fatti a mano, esponendoli pubblicamente (cibo, accessori, vestiti, gioielli, decori casalinghi, cosmetici, ecc..).

, che raccontano altri episodi salienti della vita dei santi Pietro e Paolo. In quell'epoca vennero anche approntati decori in stucco dorati e policromi della volta, simili a quelli contemporanei dispiegati nella

La villa ha una pianta a croce e si sviluppa su tre piani, coronati da una piccola loggia con decori e beccatelli sui quattro angoli. L'interno dispone di ampi saloni con volte a vela, grandi camini e ali porticate. Di particolare pregio sono gli affreschi raffiguranti

. L'architrave presenta decori di due tralci di vite nascenti dalla bocca di un animale e sviluppati in deformi giravolte fra pampini e uccelli terminanti al centro di un Agnello crucifero di modeste dimensioni. Dagli affreschi recuperati, la chiesa ne doveva essere piena, commissionati da Michele Battista di Cascina, e rappresentavano le scene della Madonna in trono con Bambino tra

, finestra impreziosita da decori, ispirata allo stile di Rajasthani. La facciata est del palazzo contiene dodici grandi colonne dell'ordine Delhiano disposte in maniera non uniforme. I capitelli presentano la fusione fra le foglie d'

testimoniano un risalto psicologico assente nelle coeve sculture francesi. Quando scolpisce per decori architettonici, le figure sembrano muoversi liberamente nello spazio, spezzando il primato dell'architettura, che in questo caso diviene un mero fondale

Tutte le facciate sono rivestite in laterizio, con marcapiani e cornici in cemento dipinto nel colore giallo. Il prospetto principale, rigorosamente simmetrico, si suddivide in vari corpi, di cui quello centrale, leggermente aggettante rispetto a quelli laterali, interamente rivestito in granigliato di cemento dipinto ed arricchito da decori classici, tra cui le doppie

. Le rocche sono spesso composte come aggregazioni libere di solidi elementari (come i torrioni cilindrici), ideali per la difesa passiva dei proiettili. Pochi e sottilmente raffinati sono i decori formali, come le

Le cronache dell'epoca descrivono anche l'apprezzamento dell'imperatore per i decori interni del palazzo, pari forse solo a quelli delle dimore imperiali, che erano stati perfezionati dall'allora doge Pietro II Orseolo.

. A differenza della scena precedente, qui si sono in parte conservati i decori a secco delle pareti. Le vesti degli apostoli creano un colorato insieme di tinte pastello (i colori sono i medesimi per ciascuno nelle altre scene, in modo da renderli riconoscibili a colpo d'occhio), con un uso della luce che amplifica il senso di

Nello show rivisitato, invece, Gaga eseguiva la performance del brano durante il quinto atto. Per l'esibizione, la cantante indossava una tuta nera con decori brillanti e particolari in pizzo. La tuta era semi-trasparente, e lasciava intravedere un bikini nero al di sotto. Per la coreografia, furono utilizzati dei passi sfruttati nello show originale, e nuovi passi con elementi di sadomasochismo.




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Ultimo aggiornamento pagina:

27 Dicembre 2021

17:44:21