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Frasi che contengono la parola dorso
, misto: innverva con la componente motrice tutti i muscoli posteriori di braccio (tricipite e anconeo) e postero-laterali dell'avambraccio (estensore lungo delle dita, estensore ulnare del carpo, estensore del mignolo, supinatore, abduttore lungo del pollice, estensori breve e lungo del pollice, estensore dell'indice ed estensori radiali breve e lungo del carpo); innerva, con la componente sensitiva, la cute della regione posteriore dell'arto superiore e della regione laterale del dorso della mano e delle prime tre dita, ad esclusione delle ultime due falangi dell'indice e del medio, innervate dal mediano.
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Il circolo venoso segue in generale quello arterioso. La cute del dorso, della base e delle pareti laterali del naso drena attraverso rami omonimi rispetto alle arterie e che decorrono con esse nella vena faciale, che a sua volta drena nella
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(aumento delle dimensioni dei segmenti ossei periferici) con dorso ricurvo, mascella prominente, mani e piedi enormemente sviluppati. Quando l'iperpituitarismo riguarda l'ormone corticotropo (ACTH), si verifica una
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a questo si appoggiava una passerella di legno, che collegava il sistema alla terra, consentiva di movimentare (a dorso d'asino) i carichi di cereali e di grano, e ammortizzava le variazioni di altezza del fiume;
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e dalla consuetudine dei pastori nomadi di cagliare direttamente nei campi il latte munto e di appendere le forme di formaggio, in coppie, a dorso di cavalli per venderli o barattarli nei paesi attraversati.
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d.C.): vi si legge di una processione per un sacrificio, dove si vedono gli animali, gli assistenti sacerdoti e i musicanti. Qui con lo scorcio delle trombe e la posizione dei suonatori di dorso, si ha uno dei pochi esempi di
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del corpo completamente bianco (presentando dei riflessi verdi o bluastri) ad eccezione di alcuni pennacchi neri sul dorso, mentre zampe, collo, becco e coda sono neri. Sono stati osservati anche alcuni casi di
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), che prende il nome dal primo viaggiatore che la descrisse al mondo occidentale. Alta un metro al dorso e con manto di color grigio pallido, questa specie di muflone ha gigantesche corna a spirale che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza. Si tratta di una specie di montagna, presente nel Corridoio di Wakhan e pure in Tagikistan, nella provincia cinese dello Xinjiang e nel Pakistan settentrionale.
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L'opera rappresenta una biblioteca in cui i libri porgono il proprio dorso verso l'interno: questo per simboleggiare tutte le storie delle vittime dell'olocausto che non sono mai state potute essere raccontate.
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ha un suono modulato: questo viene considerato un dittongo e trascritto con due simboli, il primo dei quali rappresenta la posizione di partenza del dorso della lingua e il secondo quella d'arrivo. Non tutti i
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Per tradizione, gli ittiosauri vengono spesso rappresentati con una colorazione controluce (scuro sul dorso e chiaro sul ventre), come gli squali, i pinguini e altri animali marini moderni, servendo da tuta mimetica durante la caccia.
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non sono verticali ma inclinati all'indietro. La macchina ha una struttura tale da essere rilevabile ai radar in maniera assai minore di quanto le dimensioni facciano supporre e non solo frontalmente, ma anche sui lati e in coda. Le parti che invece, dato il fatto che sono piatte, possono rimandare una forte eco radar sono il ventre e il dorso, ma essi sono rilevabili, alla quota di volo standard, solo da satelliti o da radar terrestri che sono quasi sulla verticale, in basso, per cui lo scopo di ridurre il tempo di scoperta era raggiunto, anche se queste macchine erano localizzabili e potevano essere fatte oggetto di fuoco
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origina da neuroni che compongono il nucleo vestibolare laterale o nucleo di Deiters, presso il solco bulbopontino. Le fibre sono organizzate in maniera somatotopica, infatti alla porzione anteriore del nucleo corrispondono fibre dirette ai neuromeri cervicali, quella della porzione intermedia a neuromeri toracici e quelle della porzione posteriore a neuromeri lombari e sacrali. Le sue fibre discendono prima medialmente e posteriormente nel bulbo, poi si portano nel cordone anteriore della sostanza bianca e restano sempre omolaterali durante il loro decorso. Sinaptano nelle lamine VII e VIII della sostanza grigia, contenenti interneuroni collegati a motoneuroni della lamina IX che sono eccitatori per muscoli estensori del collo, del dorso e degli arti. Nel contempo, attraverso interneuroni inibitori, inibiscono i motoneuroni dei flessori corrispondenti.
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Nei secoli passati, in varie epoche e per lunghi periodi, i pirati turchi e saraceni tennero sotto il loro dominio questo territorio, girando per le vie a dorso di cammello e seminando il terrore tra le popolazioni. I tropeani, riuscirono a scacciare i turchi da Tropea, incendiando le loro navi. Nel
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). Quelle posteriori sono spesso natatorie. I Nepomorfi sono, infatti, per la maggior parte acquatici o acquaioli, talune facilmente riconoscibili per singolari comportamenti, come ad esempio nuotare rovesciati sul dorso (
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di grandi dimensioni e robusto, dal profilo arcuato, gli arti anteriori corti rispetto ai posteriori e una lunga coda che veniva tenuta sospesa in aria. Grazie alla sua combinazione distintiva di ampie piastre cornee verticali sul dorso e lunghe
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Mulino di Cadonica (privato), edificato dai monaci di Cadonica, nei pressi un antico e ampio cunicolo sotterraneo in pietra ancora visibile, era percorribile anche a dorso di mulo per i traffici del monastero.
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Sono uccelli piuttosto silenziosi, ad eccezione del rumore che emettono sbattendo ripetutamente il becco quando sono nel nido. Come la maggior parte delle cicogne, le mitterie del Senegal volano con il collo disteso in avanti, e non retratto sul dorso come gli
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, visto di tre quarti, attraversante, il viso, le braccia, il petto, le gambe di carnagione, succintamente coperto da pelli di capra, di nero, capelluto e barbuto, dello stesso, seduto sul masso di pietra, di rosso, tenente con la mano sinistra la croce tipica del Battista, attraversante, in palo, di nero, ornata dal nastro svolazzante in palo, di argento, con la scritta ECCE AGNUS DEI, di nero, il Santo con la mano destra posata sul dorso dell'agnello rivoltato, di argento, posto in sbarra abbassata, con l'arto anteriore destro poggiato sulla gamba sinistra del Santo; il tutto accompagnato a destra dall'albero con la chioma di verde e il tronco al naturale, nodrito nella linea di partizione
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Antiche legature artigianali: da sinistra tre coperte in pergamena, la prima e la seconda con nervature in rilievo, la terza con dorso liscio; in primo piano una coperta in pelle allumata con motivi impressi
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Inoltre per la prima volta si trova portata a compimento la disposizione delle figure su una linea curva convessa (piuttosto che retta), come dimostra il rilievo della processione dove a sinistra le figure sono viste di tre quarti e di faccia, e all'estrema destra di dorso mentre entrano sotto il fornice della
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d.C.): vi si legge una processioni per un sacrificio, dove si vedono gli animali, gli assistenti sacerdoti e i musicanti. Qui con lo scorcio delle trombe e la posizione dei suonatori di dorso, si ha uno dei pochi esempi di
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sono presenti numerosi grossi punti neri. Durante la risalita la colorazione diventa vivace, scura sul dorso e rossastra sui fianchi con macchie indistinte sui fianchi. Le femmine hanno colorazione simile ma meno vivace. I giovanili non hanno le tipiche macchie
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Amano vivere in solitudine e gli individui si incontrano solamente nel periodo dell'accoppiamento. In questo frangente, il maschio si avvicina e scivola sul dorso della femmina abbracciandola con le zampe anteriori per mantenere la presa.
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A primavera i tritoni abbandonano la terra per occupare le acque stagnanti, in vista dell'accoppiamento. In questo periodo i maschi assumono il carattere sessuale secondario della cresta sulla coda, che talvolta si prolunga sul dorso, come nel caso del
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Il gesto inizialmente veniva utilizzato solo in senso spregiativo generalmente con il dorso rivolto verso il destinatario; nei primi decenni del XX secolo il medesimo gesto ma con il palmo rivolto verso l'esterno, fu poi adottato dal belga
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bianco-grigiastre dai riflessi color acciaio e sottile orlo nero. La coda, anch'essa nera, ha evidenti riflessi metallici bronzeo-verdastri; riflessi metallici che vanno dal bluastro al purpureo sono inoltre presenti su testa, ali e dorso.
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La terra capitale dell'isola viene appellata Portolongone, fortissima di sito e d'arte, mentre fabbricata sul dorso d'un'aspra cote e recinta insieme di grosse mura attorniate da una profonda fossa e fiancheggiate da cinque grandissimi baloardi.
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. Dal centro dell'incisura, il processo nasale si proietta verso il basso e anteriormente, profondamente alle ossa nasali e ai processi frontali delle mascelle, e supporta il dorso del naso. Il processo nasale termina in basso in una
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ambedue i sessi mostrano colorazione criptica, mentre nella maggior parte delle pitte l'area ventrale e la calotta sono di colore acceso (rosso, arancio, azzurro), mentre su ali e dorso prevalgono in genere i toni del bruno o del verdastro
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Corto ma non raso, a tessitura vitrea, brillante, aderente, presente sottopelo mai affiorante che si intensifica nella stagione invernale; al tatto risulta essere duro sul dorso, quasi ispido (detto anche pelo di vacca).
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orizzontale da una catena, inserita nel dorso, in modo da impedire furti oppure confusione nel riporre i codici, i quali continuano a rispettare la collocazione data loro in passato. L'Aula contiene un gran numero di rimandi al mecenate Novello Malatesta: la navata centrale ospita, a intervalli regolari, formelle in pietra che ne ricordano il ruolo di promotore e mecenate (
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Il cuon ha un linguaggio del corpo complesso. I saluti amichevoli o sottomissivi sono accompagnati dalle leccature, dalla ritrazione delle labbra e dall'abbassamento della coda. I cuon giocherelloni fanno un inchino accompagnato dall'apertura della bocca con le labbra ritratte e la coda tenuta verticalmente. I cuon aggressivi o minacciosi grinzano le labbra avanti in un ringhio e alzano i peli del dorso, tenendo la coda orizzontale o verticale. Quando hanno paura, i cuon ritraggono le labbra, con la coda tra le gambe e le orecchie abbassate.
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La definizione degli assi antero-posteriore e dorso-ventrale avviene secondo un meccanismo definito specificazione sinciziale, in cui gradienti di geni materni, introdotti nell'oocita grazie alle cellule nutrici, definiscono gli assi del corpo prima ancora che l'oocita venga fecondato; in particolare i geni materni
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. I coccodrilli in questione sono stati rinvenuti con cuccioli nella bocca e sul dorso: fra i pochi non-mammiferi a prendersi diligentemente cura della prole, il coccodrillo trasporta i cuccioli proprio in questi modi. La pratica di preservare questo comportamento dell'animale immortalandolo nella mummia intendeva probabilmente evidenziare il fine protettivo della ferocia del dio Sobek
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, nome scientifico della lucertola azzurra. Questa specie viene resa unica dalla particolarissima colorazione bluastra che va dalla gola al ventre fino alla coda, venendo interrotta solo dalla pigmentazione nerastra presente sul dorso.
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piuttosto che piume primitive. Dato che le strutture sono chiaramente esterne al corpo, questi ricercatori hanno proposto che le fibre formassero un cresta sul dorso dell'animale e nella parte inferiore della coda, simile a quella di alcune lucertole acquatiche moderne.
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Nella maggior parte dei casi la dissecazione si associa alla comparsa di un improvviso e grave dolore toracico anteriore (ma talvolta anche al dorso), spesso descritto dai pazienti come un dolore dalle caratteristiche laceranti.
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. Generalmente le guance, il ventre, l'interno delle zampe, il mento e la zona intorno agli occhi sono color crema. La lince canadese e quella eurasiatica hanno una pelliccia particolarmente folta, soprattutto sul dorso, dove la concentrazione dei
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Muay thai, lo stile di combattimento corpo a corpo che prevedeva l'uso delle braccia (gomiti, avambracci), delle mani (dita e nocche), delle gambe (tibia e ginocchia), della testa e dei piedi (pianta dorso e talloni).
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, sfoggiando peraltro lo stesso insieme di porte sul dorso dell'apparecchio. Le modifiche del progetto Airport Extreme Base Station comprendono anche l'aggiunta dell'hard disk per il backup e lo storage con
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Dioniso aveva infatti ricevuto un segno dell'imminente morte del giovane: al dio era apparso un drago cornuto, che scagliava un cerbiatto adagiato sul proprio dorso contro le pietre di un altare, uccidendolo. Intuendo nella apparizione un presagio del destino che attendeva il giovane, il dio fu sul punto di piangere per la futura perdita, ma alla vista del sangue che arrossava la pietra dell'altare, e che preannunciava il dono del
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. Talvolta perfino tre o quattro maschi possono prendere di mira una singola femmina, e, se questi sono dello stesso rango, possono esibire una specie di danza in circolo. Durante queste manifestazioni i maschi si muovono molto lentamente e con fare impettito, con la cresta sul dorso eretta e la coda sollevata. Solo raramente ingaggiano lotte aggressive, che inoltre, nel caso avvengano, durano solo per un breve periodo. Una volta esaminata la vulva della femmina, il maschio esegue il
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Il partner ricevente si trova a quattro zampe appoggiato alle mani e alle ginocchia, col dorso quasi orizzontale e le gambe leggermente socchiuse, mentre quello attivo sta dietro di lui, tra o contro le cosce, tenendolo saldamente per la vita
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Difetti gravi: tronco stretto e corto, peso di molto inferiore a quanto richiesto, dorso inclinato, barba scarsa o addirittura assente, garretti d'avvoltoio, quattro dita, coda portata verticalmente, cresta molto grande, malformazione del quinto e del quarto dito.
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con all'interno una luce lampeggiante per dare l'effetto delle pulsazioni. Nelle scene in cui i corpi umani vengono infettati ed esplodono si ricorse nell'attaccare al dorso degli attori una pancia finta ripiena di viscere di carne procurate da una
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I trasferimenti si effettuavano in genere a dorso di mulo, eccetto nelle zone montagnose, nelle quali i muli erano utilizzati esclusivamente per il trasporto dei carichi, mentre i soldati di fanteria marciavano a piedi.
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Atamante, che, per sfuggire ai maltrattamenti della matrigna, fuggono sul dorso di un montone dal vello d'oro che li conduce in volo attraverso il mare; durante la traversata Elle cade e muore in quello stretto che porta il suo nome (Ellesponto). Giunto in
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del torace e della testa di un colore prevalentemente grigio vellutato, che degrada verso il bianco nelle parti sottostanti, mentre il dorso, la coda, e le piume delle ali sono di un colore verde scuro cangiante, con sfumature violacee; le femmine hanno invece un piumaggio prevalentemente marrone, con maculature bianco-nere sul ventre.
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Per giungere alla definizione volumetrica del modello definitivo di copertura, Michelucci ricorre all'ausilio di plastici in creta e bronzo: si fa progressivamente strada la soluzione della copertura - tenda a sezione iperbolica, con apice in corrispondenza dell'altare maggiore, sul cui dorso si articola un percorso ascensionale verso la croce, evidente richiamo al
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Nei Picnogonidi non si ha generalmente una copula vera e propria. Il maschio si dispone sul dorso della compagna e poi le si porta ventralmente appena questa inizia l'emissione delle uova, formando con le zampe una sorta di camera chiusa in cui avviene la fecondazione. Le uova fecondate vengono agglutinate dal maschio con la secrezione delle ghiandole
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L'addome mostra un gastro generalmente ben distinto dal propodeo, di forma convessa. Visto lateralmente ha una forma ovoidale oppure allungata e acuminata. Visto dal dorso ha una forma cilindrica o ovoidale oppure compressa in senso trasversale. In genere si presenta liscio. L'
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e di tenere altri maschi fuori dalla loro zona di influenza grazie a voli abbastanza dimostrativi dove mettono in mostra la parte chiara del sottocoda. I maschi effettuano anche voli spettacolari durante i quali sollevano le ali ben al di sopra del dorso e danno dei lenti battiti d'ala ritmati, un po' come quelli dei succiacapre del genere
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I giovani hanno piumaggio generale simile a quello degli adulti, ma la testa e la parte superiore del petto presentano una tinta marrone-rossastra, e il dorso e le ali sono chiazzate di camoscio o di marrone, con penne dalle punte bianche. Gli occhi dei giovani uccelli sono marroni
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color giallo chiaro, anelli perioculari chiari, testa e collo robusti, neri e ricoperti da un piumino chiaro, e un collarino bianco. Le piume del dorso e della parte superiore delle ali sono marroni, e sfumano sul color crema sul sottoala. Le cosce sono ricoperte di piume dello stesso colore della regione ventrale. I giovani hanno becco scuro, testa e collo rosei ricoperti di piumino chiaro e regione inferiore segnata da strisce marrone e crema
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caratteristico. Presenta faccia e vertice neri o marrone scuro contornati da un largo bordo bianco che discende lungo tutta la lunghezza del collo. Il collo, la mantellina e il petto presentano una colorazione grigio-bluastra, ben evidenziata anch'essa da un contorno bianco molto spesso. Il dorso e le
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. Quando le ali sono tenute a riposo, le parti chiare del piumaggio formano una larga chiazza ovale che copre gran parte del dorso, fino al groppone e a parte dei fianchi. Le piume bianche del dorso, delle filopiume simili a capelli appena aggrovigliate tra loro, ricadono liberamente su quest'area. L'ala presenta uno
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Fronte giallo, dorso blu con il pulsante A rosso, pulsante B verde, il D-Pad blu con un Pikachu e un Pichu intorno allo schermo. La lucetta elettrica viene sostituita con la guancia di Pikachu. (edizione Pichu/Pikachu
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, veniva sbarcato in spiaggia a Pietra Ligure e poi trasportato a dorso di mulo fino a Isallo. Di ritorno i muli trasportavano i semilavorati e i pregiati manufatti di ferro che venivano poi reimbarcati su navi di armatori locali sempre a Pietra Ligure, e destinati via mare a terre lontane (si ha traccia fino alle foci del
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con esemplari interessanti. Su questo percorso si trovano due rocce di notevole interesse - la roccia di Carlo - che si affaccia su Vignolo con una guglia staccata dal resto del dorso roccioso, dalla parte opposta esistono i resti di una casa in pietra edificata a strapiombo sulla valle, quasi sicuramente un posto di vedetta
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). Gli ibridi presentano, nella maggior parte dei casi, la regione anteriore del corpo, spalle e braccia, di colore rosso brillante. La parte centrale del dorso, invece, appare arancio-marrone, mentre la parte posteriore, le zampe e la coda sono neri. Gola, petto e ventre sono di colore grigio o giallastro. Tuttavia, sono presenti anche esemplari di colore dal marrone castano al bruno-rossastro scuro. Talvolta questi ibridi sono stati descritti come specie distinta sotto il nome di
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. Il tracciato riprende i sentieri e le mulattiere della Via del Mercato, percorsa un tempo dai commercianti italo-svizzeri che trasportavano merci a piedi o a dorso di mulo. All'inizio del Novecento fu aperta la
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, talora osservati da commensali, talora da ippopotami e coccodrilli, mentre un'ammucchiata a tre su di una barca rischia di finire in acqua per il pauroso oscillamento dovuto all'impeto passionale, e altrove un pigmeo viene divorato da un ippopotamo tra l'indifferenza erotica dei vicini; Gruppo scultoreo in marmo con il dio Pan che si accoppia faccia a faccia con una capra che tiene fermamente riversa sul dorso (I a.C. - I d.C.): rinvenuto ad Ercolano nella
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. Gli haradrim li utilizzano in battaglia, caricandoli di macchine belliche e di soldati, che combattevano dal dorso di questi enormi animali. Gli olifanti venivano dunque utilizzati per condurre delle cariche che difficilmente potevano essere bloccate, o per bloccare quelle dell'avversario; inoltre per via della loro stazza venivano utilizzati anche come mezzi di trasporto. Sono molto simili a degli
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I Numidi controllano le zone del Nord Africa su cui non si estende l'egemonia Cartaginese o Egizia. Dispongono di truppe speciali a dorso di cammello e rapidi beduini, oltre che di truppe in completo stile legionario, ma meno abile rispetto ai Romani, e anche giavellottisti a cavallo che, come le loro controparti iberiche, possono disporsi nella speciale formazione a cerchio per tempestare continuamente il nemico con i loro dardi.
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. Hanno un corpo sottile e lungo fino a cento metri, interamente ricoperto da una corazza ossea impenetrabile. Hanno un lungo collo, tre lunghe braccia, di cui una sul dorso, due gambe altrettanto lunghe e una coda con otto spuntoni. In tempi antichi gli zillo beast erano diffusi e dominavano il proprio pianeta, fino a quando i
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sulla base di un'unica pelliccia fulva sul dorso e pallida sul ventre, con grandi macchie nere tondeggianti e oblunghe sul dorso e sugli arti e piccole macchie nere sulla testa. Le macchie sul dorso, sulle spalle e sui fianchi formavano un anello attorno a un punto fulvo centrale. Le macchie nere sulla nuca erano allungate e quelle grandi sul petto formavano una sorta di collana. La coda era macchiata e aveva quattro anelli neri sulla punta.
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I falchi sacri presentano la regione superiore del ventre di colore bruno, in contrasto con le remiganti primarie, che sono grigie. La testa e il dorso sono bruno pallido, con striature che scendono verso il petto. I
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Lo shasti insanguinato, la skin gufo tempestoso, la skin smilodonte artigli di fuoco, la skin mammut dorso di cenere, la tintura da cacciatore wenja, vantaggio dell'artefice, vantaggio del cacciatore, vantaggio della raccoglitrice e il pacchetto bombe.
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interamente di colore bruno-rossastro scuro fortemente barrato su dorso, ali e petto. La femmina ha testa, nuca, ali, dorso e coda di colore marrone scuro. Gola, petto e ventre sono di colore grigio chiaro. Ali, dorso, petto e ventre sono abbondantemente barrati. Il
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. Alcuni scheletri mostrano chiaramente l'impronta della superficie esterna del corpo, che dimostra come l'ittiosauro fosse dotato di una pinna carnosa sul dorso e di una pinna a mezzaluna al termine della coda, sorretta dalle ultime vertebre caudali fortemente articolate verso il basso. Impronte simili sono state rinvenute anche sui resti dell'affine
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In secondo luogo le figure non si muovono su una linea retta, ma la lettura procede su una grandiosa curva prospettica convessa, ben visibile nel rilievo della processione, dove a sinistra le figure sono viste di tre quarti e di faccia, e all'estrema destra di dorso mentre entrano sotto il fornice illusionisticamente rappresentato della
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Le dita del frate stimmatizzato erano sempre affusolate, rosee e pulite: con ferite che trapassavano il palmo e sbucavano sul dorso della mano, avrebbe dovuto avere le dita gonfie, tumefatte, rosse, e con un'importante impotenza funzionale
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Anche le ditte produttrici di sigarette iniziarono a pubblicare figurine promozionali, inizialmente cartoncini pubblicitari inseriti per rinforzare il dorso del pacchetto e successivamente vere e proprie carte da collezione. Al
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orizzontale da una catena, inserita nel dorso, in modo da impedire furti oppure confusione del riporre i codici, i quali continuano a rispettare la collocazione data loro in passato. L'Aula contiene un gran numero di rimandi al mecenate Domenico Malatesta: la navata centrale ospita, a intervalli regolari, formelle in pietra che ne ricordano il ruolo di promotore e mecenate (
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Il margine aderente prende inserzione in corrispondenza dei processi clinoidei posteriori, due protuberanze che si trovano al lato del margine superiore della lamina quadrilatera (o dorso della sella) dello
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La sconfitta aveva gravemente indebolito le truppe giapponesi nella regione, e Slim decise di approfittarne lanciando la lungamente pianificata offensiva verso le pianure centrali birmane (Operazione Capital): facendo quasi unicamente affidamento sui rifornimenti trasportati per via aerea ed a dorso di mulo, le truppe anglo-indiane attraversarono le montagne della zona di confine, per poi dilagare nelle pianure centrali infliggendo alle disperse forze giapponesi una secca sconfitta nella
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Il lucido manto dell'impala presenta due toni diversi di colorazione - quello bruno-rossastro del dorso e quello color tanno dei fianchi; entrambi contrastano fortemente con il bianco dell'addome. Sulla faccia sono evidenti degli anelli bianchi intorno agli occhi e la colorazione chiara di mento e
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, e altre due postazioni simili, localizzate una sul dorso dell'apparecchio (subito dietro l'ala) e una in posizione ventrale, che sparava attraverso un portellone nel pavimento della fusoliera. Un'ampia
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si sviluppa sul dorso linguale e causa atrofia delle papille associata a placche bianche fisse, irregolari o strie reticolari. Causa quasi sempre dolore e bruciore specie al contatto con cibi acidi e piccanti.
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, mentre fronte, calotta ed area perioculare sono di colore bruno scuro. Nuca, collo, gola, petto, dorso ed area scapolare sono di color grigio-cenere, mentre fianchi, ventre, sottocoda e superficie inferiore della coda sono di color
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Il cuon ha un linguaggio del corpo complesso. I saluti amichevoli o sottomissivi sono accompagnati dalle leccature, dalla ritrazione delle labbra e dall'abbassamento della coda. I cuon giocherelloni fanno un inchino accompagnato dall'apertura della bocca con le labbra ritratte e la coda tenuta verticalmente. I cuon aggressivi o minacciosi corrugano le labbra avanti in un ringhio e alzano i peli del dorso, tenendo la coda orizzontale o verticale. Quando hanno paura, i cuon ritraggono le labbra, con la coda tra le gambe e le orecchie abbassate.
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marrone castano con un addome nero, dorso verde metallizzato e una corta cresta marrone castagno. Entrambi i sessi assomigliano ai giovani dei pavoni asiatici; infatti i primi esemplari impagliati vennero erroneamente classificati come tali prima di essere ufficialmente riconosciuti come membri di una propria specie.
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su fronte, gola, petto, ventre e sottocoda, con tendenza a schiarirsi nel grigio-biancastro su quest'ultimo e in parte anche al centro del petto: vertice, nuca, dorso, ali e coda sono invece di colore verde brillante (quest'ultima con punta delle penne bianca), mentre le
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, combinando matrimoni con altre famiglie rom della zona. Tenevano i cavalli allo stato brado e li facevano pascolare tra gli uliveti. Quando arrivava il padrone del terreno se ne andavano senza dire nulla, sul dorso della montagne, dove, nei tornanti e nelle gole, si estende il
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di verde, alla pergola d'argento accompagnata in capo da due zappe d'argento manicate di nero e poste in decusse, a destra da due spighe di grano impugnate di nero, a sinistra da un pesce d'argento con il dorso di nero e alettato dello stesso, nuotante tra due semiburelle mancanti a destra e ondate, pure d'argento
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Gli adrosauri mostrano alcune specializzazioni riguardanti il dorso: alcuni sembrerebbero aver avuto una serie di strutture cornee rettangolari che correvano dal flessibile collo alla fine della coda. Altri, invece, possedevano forse un collo robustissimo, simile a quello di un
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: la maggior parte delle larve campodeiformi ha infatti colorazioni neutre e poco appariscenti, adatte a confondersi con il substrato. Non mancano forme di mascheramento singolari, come il ricoprire il dorso con spoglie delle proprie vittime oppure con emissioni cerose. Quest'ultimo comportamento si riscontra in alcune larve di
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In termini di colorazione ed araldica, il Sea Hawk aveva in comune con l'Attacker una mimetizzazione con un verde scuro sul dorso e un colore chiaro, quasi bianco sul muso, ventre e fianchi. Gli aerei impiegati nel
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vede un colore di fondo rossastro, con ventre argentato e dorso olivastro. Le scaglie hanno bellissimi riflessi metallici azzurro-verdi. Le pinne (ad eccezione delle pettorali, semitrasparenti) sono bruno-rossastre.
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Gli stegosauridi come tutti gli animali appartenenti a Stegosauria erano grandi erbivori quadrupedi, caratterizzati da grandi placche ossee sul dorso e numerose spine ossee sulla parte finale della coda, chiamato
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dura circa cinque mesi, al termine dei quali viene messo alla luce un unico cucciolo, che viene accudito fondamentalmente dalla madre, anche se a volte le altre femmine tengono il cucciolo per brevi periodi di tempo, ad esempio mentre la madre si nutre. Il cucciolo resta attaccato al pelo materno per i primi mesi di vita: inizialmente resta attaccato al ventre materno, dopo alcune settimane si sposta invece sul dorso.
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si presenta di colore nero lucido su testa, collo, spalle, petto, ventre, fianchi e coda, mentre dorso, ali e codione sono di colore blu-azzurro iridescente, con presenza di riflessi grigio-cannella proprio sulle ali.
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) che correvano lungo la zona centrale del collo, del dorso e della coda. Quest'ultima era molto lunga, mentre il corpo era relativamente breve e compatto se raffrontato con quello di altri arcosauriformi primitivi. Il
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. Come tutti i suoi parenti, il panoplosauro era dotato di un'armatura costituita da placche ossee disposte in maniera regolare lungo il dorso e lungo la coda. I fianchi erano protetti da una serie di spine sporgenti, che costituivano una vera e propria fila di aculei, anche se non erano lunghi come quelli del quasi identico
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. I resti includevano numerose vertebre del dorso e della coda, alcune ossa delle zampe, un dente e quattro osteodermi di differenti dimensioni; le varie ossa appartenevano a diversi esemplari. La descrizione formale avvenne solo nel
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, sono di colore bruno-rossiccio, mentre quelle della faccia (lati del becco, area perioculare ed auricolare e guance) e della gola sono di colore biancastro. Petto, fianchi e ventre sono di colore beige, con presenza di punte dalla punta scure sulle prime due parti e di sfumature bruno-aranciate sull'ultima: dorso, ali (queste ultime che presentano
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di quattro zampe d'argento, senza ali, allumato d'oro, con la lingua a freccia dello stesso, sdraiato sul dorso, il cui artiglio posteriore destro e la coda stringono la gamba del Santo nell'atto di conficcare una lancia d'oro nelle fauci del drago; il tutto accompagnato a destra da un'
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e le guance, di colore bianco, creano un netto contrasto con le redini e il mento, che sono neri. Le piccole copritrici sono di un colore simile a quello del dorso, le copritrici medie sono bianche e quelle grandi sono scure con lunghi margini bianchi. L'
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per il loro effetto di cuscinetto d'aria, il rumore che producono quando vengono sfregate e l'estetica del dorso particolarmente bella e appariscente, che crea piacevoli effetti visivi durante le fioriture e i giochi di prestigio.
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era munito di una breve vela di pelle sul dorso sostenuta dalle alte vertebre, che funzionava forse come termoregolatore o forse come segnale di identificazione intraspecifica. Tempo fa questo animale era considerato un antenato di
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La terza divisa (ricavata dal catalogo dello sponsor tecnico) presenta quale colore dominante il verde fluorescente, con minime finiture di colore nero. Egualmente neri sono i loghi degli sponsor e le personalizzazioni del dorso, mentre mancano completamente i richiami alle tinte sociali principali.
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Ultimo aggiornamento pagina:
21 Novembre 2021
15:39:16