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Frasi che contengono la parola dione

e non fosse sopraggiunto l'inverno. Cassio Dione aggiunge che nel suo accampamento, nei pressi del Weser, venne visto uno sciame di api, quasi che fosse un presagio negativo a non proseguire in territorio nemico.

Immagini di alcune lune di Saturno. Da sinistra a destra: Mimas, Encelado, Teti, Dione, Rea, Titano sullo sfondo, Giapeto (in alto) e, con forma irregolare, Iperione (in basso). Sono mostrate anche alcune lune piccole. Tutto in scala.

Probabilmente erano tettonicamente riemerse relativamente tardi nella storia geologica di Dione. In due zone nell'area delle pianure lisce, sono state individuate strane formazioni (depressioni) che assomigliano a crateri da impatto oblunghi, entrambe situate presso i centri da cui si irradiano le reti di crepe e di avvallamenti;

. I Romani, allora, organizzarono una missione diplomatica guidata dall'ambasciatore Postumio. Sempre secondo Cassio Dione, i diplomatici romani furono derisi e oltraggiati dalla popolazione tarentina

Delle lettere di Platone (di incerta, se non dubbia attribuzione all'autore, ma comunque utili al fine di un'analisi storica), tre sono indirizzate a Dione (o ai suoi amici e familiari). Di queste una, la

L'episodio avrebbe urtato i sentimenti del nuovo tiranno, anche se appare non fondata la testimonianza di Nepote e Giustino secondo i quali Dionisio II all'inizio del suo regno progettava di uccidere gli zii materni (Dione, Megacle) e i suoi fratelli.

Ancora Dione racconta che, dopo i primi anni di guerra, molti popoli inviarono ambasciatori per chiedere la pace. Alcuni di loro ricevettero terre nella province di Dacia, Pannonia, Mesia, Germanie e nella stessa Italia.

furono angustiati da una dolorosa malattia e dal problema della successione. Dione riporta l'episodio, non necessariamente vero, di una conversazione al tavolo da pranzo in cui si fecero i nomi di dieci possibili successori,

. Cassio Dione ricorda che i Romani, ormai accerchiati dai Quadi, logorati dal caldo e dalla sete, erano stati salvati dalla pioggia e dalle preghiere dei soldati cristiani. E secondo la storiografia dell'epoca, la legione coinvolta in questo episodio era la

Sia Tacito che Cassio Dione riportano i discorsi pronunciati dai condottieri davanti alle rispettive armate prima della battaglia. Mentre Cassio Dione sembra perdersi in un lungo esercizio retorico fine a se stesso

attesta che questo bambino crebbe alla corte dionisiana e venne volontariamente fuorviato da Dionisio II, il quale voleva far pagare a Dione lo scotto della guerra educando il figlio del nemico secondo una dissennata vita aristocratica.

, Dione non aveva certo bisogno di appellarsi a precedenti mitici, trattandosi di suo figlio (che si pensi ad Ipparino - III - o ad un Areteo): lo stesso richiamo del sangue gli raccomandava tale designazione. Con siffatta composizione della

Nepote riferisce che furono le due donne a recarsi, terrorizzate, dall'ateniese Callippo (Nepote, Dione, IX). Plutarco riferisce invece che fu il generale dioneo a recarsi in ansia da Aristomache e Arete, lasciando intendere di temere che queste potessero compromettere il suo piano (Plutarco,

, sebbene questa fosse stata compilata basandosi su documenti ufficiali. In difesa di Livia va ricordato che Tacito e Cassio Dione riferiscono anche l'improbabile accusa nei suoi confronti di aver assassinato Augusto.

Le fonti antiche non descrivono in dettaglio l'esercito dei Parti impiegato contro il corpo di spedizione di Marco Antonio e non forniscono dati quantitativi precisi; dai testi di Plutarco e Cassio Dione si evince tuttavia che una forte guarnigione di soldati della Media difese la fortezza di

, infatti, mostrano fortezze deserte, greggi distrutte, colline abbandonate, e qualche spia dacica in attesa delle future mosse dell'esercito romano. Durante la marcia di avvicinamento viene segnalato da Cassio Dione un solo attacco delle avanguardie del popolo germanico dei Buri, alleati dei Daci.

Il giovane Dionisio rimase talmente affascinato dalla carica emotiva di Dione, che da quel momento in avanti decise di ascoltare sempre i suoi consigli. Scelse la pace e fu mantenuto con Cartagine lo

, infatti anche il popolo non sopportava il comportamento di Dionisio e vide in Dione un cambio positivo. Dopo alterne vittorie, e dopo che Dionisio II si era asserraglio dentro la cittadella fortificata all'interno dell'

fosse felice, al che Platone risponde che, se i racconti mitici sono attendibili, egli non fu felice, ma se visse una vita virtuosa, allora fu veramente felice. Dionisio si infiamma e Dione, temendo che il tiranno possa imprigionare il filosofo, organizza la sua fuga, con l'aiuto del generale spartano Pollide.

, Dione rimaneva fedele alla lezione platonica, anch'essa avversa a riequilibri in chiave democratica. Dello stesso tenore, del resto, saranno gli interventi degli Accademici del IV secolo nella vita delle

, sempre per via di Dione, del quale il filosofo ateniese ne aveva insistentemente chiesto il ritorno in patria, Dionisio II accresce l'odio che provava per lo zio Dione. Per fargli un ulteriore torto quindi fa divorziare la moglie di lui,

), venne messa in crisi da delle voci, non vere, che vedevano l'esercito di Dione dirigersi prima a Leontini e Catania per conquistare quelle due poleis. I soldati quindi abbandonarono la difesa dell'Epipoli per dirigersi verso i loro territori. Intanto Dione era giunto al

Il popolo e l'aristocrazia, che appoggiava Dione, furono talmente felici di questa prima vittoria contro il tiranno che come ricompensa vollero dare a quei prodi guerrieri una ricompensa di denaro che corrispondeva a cento

Riunita l'Assemblea del popolo si decise di dare il comando del mare ad Eraclide, togliendolo a Dione senza dirgli niente. Ma appena Dione lo venne a sapere fece talmente putiferio che questo atto venne revocato e, con malcontento dei siracusani, venne ridato il comando generale allo zio di Dionisio II.

Cassio Dione afferma che invece i cavalieri pesanti catafratti, guidati personalmente da Pacoro, erano rimasti ai piedi del Monte Gindaro e in un primo momento, pur sorpresi dal disastro e dalla fuga degli arceri a cavallo, mantennero la coesione e si batterono con valore




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Ultimo aggiornamento pagina:

02 Gennaio 2022

05:13:12