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Frasi che contengono la parola cinquecentesca

Cinquecentesca, piccola chiesa che sorge in Piazza Padella (Piazza Posatora), ha una pianta circolare e fu eretta per voto popolare dal Comune (come testimonia il civico stemma in pietra sopra la porta d'ingresso) in ringraziamento per una cessata epidemia di

che insisteva in questo tratto, a costituirne il termine sull'Arno. In origine, la torre doveva essere posta proprio sull'argine del fiume, come testimoniato anche dalla quattrocentesca mappa della Catena, dalla cinquecentesca

, prossima alla piazza Su Connottu nel quartiere di San Pietro. All'interno una piccola cupola, archi in trachite a sesto acuto, un Cristo di scuola fiorentina del Quattrocento, ed un Cristo in croce di fattura spagnola di probabile datazione cinquecentesca.

Le prime mura furono costruite nel periodo punico, poi ampliate dagli arabi e dai normanni. Tra gli altri reperti sono visibili alcune porzioni della cinta bastionata cinquecentesca che fino alla fine del

, un'importante raccolta di notizie sulla Roma cinquecentesca, con classificazione delle famiglie nobili, li annovera fra le principali famiglie nobili romane. Raggiunsero una considerevole importanza in seguito alle nozze, nel

, borgo medievale situato a sud-est di Massa Marittima, conserva la Rocca aldobrandesca, le antiche mura in pietra e alcuni edifici religiosi di origini medievali, tra cui la chiesa di San Sebastiano che custodisce al suo interno una statua lignea cinquecentesca, la chiesa di Santa Maria Assunta in stile neoclassico per un intervento di restauro ottocentesco e la chiesa della Santissima Annunziata completamente ricostruita nel secolo scorso.

, e l'altra riporta San Tommaso da Villanova raffigurato del gesto di distribuire elemosina ai poveri. Nella chiesa proviamo anche la preziosa statua di San Giovanni Battista attribuita al Li Volsi da Nicosia, e la cinquecentesca statua di Santa Maria Maddalena. Di elevato valore devozionale sono anche i simulacri della Madonna Addolorata (

, risalente a fasi costruttive diverse, quattro - cinquecentesca per quanto riguarda la canna quadra, settecentesca per la torretta ottagonale che la sovrasta, coperta inizialmente da un cupolino, sostituito nel novecento dall'attuale

. Resti di affreschi forse di epoca bizantina sono ormai scomparsi. Presunta una pregevole ancona cinquecentesca in pietra arenaria dove al centro spiccava una stupenda statua marmorea di S. Caterina d'Alessandria di

Piazza Leopardi, meglio conosciuta come piazza dei Galli si apre davanti la cinquecentesca Porta Romana. Deve l'aspetto odierno all'impianto di urbanizzazione settecentesco, all'epoca della costruzione del campanile del

Il palazzo si presenta oggi in un duplice aspetto: verso il porticato della Ripa l'edificio duecentesco, in mattoni rossi a vista e basamento in pietra, e l'ala cinquecentesca protesa verso il porto, con l'intonaco dipinto.

Con la ristrutturazione cinquecentesca l'interno, a tre navate, ha perso quasi completamente il carattere gotico originario, del quale restano solo i quattro archi ogivali alla base della cupola, sostenuti da due

e tanti altri ancora. I reperti storici acquisiti nel corso della cinquecentesca vita del conservatorio ha portato oggi alla costituzione di un museo che espone numerosi ritratti di compositori eseguiti da

Le prime mura furono costruite nel periodo punico, poi ampliate dagli arabi e dai normanni. Tra gli altri reperti sono visibili alcune porzioni della cinta bastionata cinquecentesca, che fino alla fine del

sulla base di una precedente cappella cinquecentesca e poi ampliata all'inizio del Novecento con l'innalzamento della navata maggiore e l'allungamento dell'aula. L'interno si suddivide in tre navate separate tra loro da pilastri che formano

Soprana, la cappella del SS. Sacramento, opera settecentesca di Benedetto Cultraro, con la magnifica tela della deposizione della croce opera di Mattia Preti e la custodia, opera recente di ispirazione barocca, del famoso ebanista concittadino Sebastiano Catania. La cappella della titolare arricchita di intarsi in pece e pietra ospita la statua marmorea della vergine opera cinquecentesca di

Villa Garbinati, a Lupiola. In origine un convento del Quattrocento, l'edificio fu in seguito ampliato. Al centro di un grande parco vi sono la Villa, la cappella gentilizia e la barchessa cinquecentesca

Superato San Pietro, con l'omonima chiesa, si raggiunge Prabernardo, dove una deviazione conduce a Schieranco. Proseguendo sulla via principale si incontrano Madonna, con la sua cinquecentesca chiesa della Beata Vergine del Carmine; Locasca, con la chiesa di San Francesco e della Madonna della Neve (XVII secolo) e Rovesca, con il cinquecentesco oratorio di San Gottardo. Superate queste frazioni si raggiunge

Interessante e originale la distribuzione interna con cui, pur nelle dimensioni misurate della scala e del piccolo cavedio, attorno a cui tutto si articola, gli autori riescono a richiamare la grande stagione cinquecentesca con un percorso fatto di trasparenze e di suggestioni a cominciare dalla loggia affacciata sull'ampio e luminoso ingresso, fino alle colonne,

sia dei Falletti che delle famiglie con cui questi si sono imparentati. Oltre al monumentale camino e alla sua cinquecentesca decorazione in stucco, questa sala ospita da diversi anni le sedute del consiglio comunale. La

La storia della Compagnia di San Paolo affonda le sue radici nella Torino cinquecentesca. Il Piemonte, teatro di battaglie durante le lunghe guerre tra Francia e Spagna, si trovava in uno stato di grande degrado economico.

Piccolo santuario mariano locale, eretto agli inizi del Seicento e caratterizzato da una vistosa serliana. Venne costruito per ospitare una venerata immagine policroma della Vergine col Bambino scolpita in pietra tenera locale nei modi tipici dell'arte popolare quattro-cinquecentesca

sull'asse nord-sud ed ha un impianto rettilineo che denota la sistemazione cinquecentesca della zona, quando una parte dell'Oltrarno fu ricostruita in seguito alla sistemazione della corte granducale dei

, ponendola in questo modo sulla medesima linea dell'adiacente Palazzo Roverella, l'ala cinquecentesca del Palazzo Vescovile. La costruzione fu portata a compimento in tutte le sue componenti, anche decorative, dai figli Lazzaro e Lorenzo Giosafatti entro il

Altre opere di pregio sono state traslate dalla chiesa nel vicino Museo diocesano per sicurezza, e componevano l'arredo liturgico della porzione cinquecentesca della chiesa a due navate, oggi sconsacrate e adibita a sacrestia. Altre opere sono una collezione di piccoli reliquiari dorati sulla navata a sinistra e un'urna lignea con il simulacro in ceroplastica contenente il

quando Carlo ed Iseppo Agazzi, due dei figli maschi di Francesco, mettono mano all'ampliamento e all'abbellimento della vecchia Villa Dominicale, di origine cinquecentesca, loro pervenuta per successione del padre

. Conserva anch'essa il suo antico carattere, con numerose ville, in parte oggi ancora residenze private, in parte sedi di istituti religiosi. Tra le ville notevoli, un'altra appartenuta ai Brignole Sale, la cinquecentesca villa Elisa, con torre e la seicentesca villa Rebuffo Gattorno,

, il ponte levatoio fu sostituito con uno in muratura chiuso da un portale di foggia cinquecentesca sormontato dall'emblema nobiliare: due leoni addossati e coricati che sostengono sul dorso una torre merlata. Al di sopra dello stemma troneggia la statua della

Palazzo Capranica, oggi Barberini, spicca per imponenza sulla compatta struttura edilizia del borgo. Il Palazzo sorge su antiche preesistenze medioevali di cui ancora si conservano testimonianze nella struttura interna, mentre all'esterno conserva ancora intatta la sua nobile struttura cinquecentesca elegantemente articolata tra fitta tessitura in pietra calcarea bianca.

circolare, molto semplice, ricavata da un unico blocco di pietra e priva di alcuna modanatura o decorazione, difficilmente databile ma verosimilmente accostabile all'epoca cinquecentesca, o anche prima.

La pianta cinquecentesca dell'edificio era quadrata, con un grande androne nel quale si immetteva il passaggio carraio centrale e i passaggi pedonali laterali, corrispondente pertanto alla porzione centrale della struttura attuale. L'edificio si eleva su un solo piano, con attico e copertura a tetto. Il prospetto verso campagna riprende lo schema compositivo classico dell'

, roccaforte cinquecentesca che nel Settecento con il passaggio ai Savoia aveva perso il suo ruolo di capitale, Salvatore Farina dette inizio alla sua primissima produzione letteraria guidato da uno scrittore




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

07:34:01