CENTROHD - Huge Dictionaries

HOME >> C >> CO >> COS

Frasi che contengono la parola costantinopoli

), gran parte della storiografia moderna ha dedotto che all'epoca a Costantinopoli vi fossero due partiti in contrapposizione tra di loro, uno antigermanico e uno germanico: quello germanico era favorevole all'ammissione dei Barbari all'interno dell'Impero e dell'esercito, quello antigermanico invece voleva espellerli. Questo partito antigermanico, costituito da senatori e ministri legati alle tradizioni romane, si sarebbe opposto al governo di Eutropio, accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti di Alarico e dei

. Il sultano era coadiuvato nelle funzioni di governo da personale amministrativo e militare ben addestrato e, soprattutto, da lui direttamente dipendente. Spesso, infatti, i funzionari venivano reclutati tra gli schiavi del sultano: si trattava di giovani cristiani catturati nel corso delle conquiste o delle razzie, convertiti alla fede islamica e poi arruolati nell'esercito o inseriti nei quadri amministrativi. Dopo la conquista di Costantinopoli, la residenza ufficiale dei sultani turchi fu il grandioso palazzo del

. Urbano era stato invitato dall'imperatore Alessio a Costantinopoli, per un concilio che doveva definire se dovesse consacrarsi il pane azzimo o il fermentato. Ma le vittorie dell'imperatore Arrigo IV, che favoriva l'antipapa Guiberto, richiamarono presto Urbano in Italia.

I contatti tra Costantinopoli e Firenze erano facilitati dalla presenza, nella capitale bizantina, dello stesso Giacomo da Scarperia, che decise di riaccompagnare Crisolora in patria per apprendere greco da lui stesso. Si veda:

A mezzogiorno le strade di Costantinopoli erano ingombre di cadaveri, le case erano vuote, visto che gli ottomani stavano uccidendo e catturando donne e bambini, che le cronache cristiane diranno essere stati stuprati e poi impalati. Le medesime cronache affermano anche che le chiese furono distrutte, le icone tagliate, i libri bruciati. Il palazzo Imperiale bizantino,

i preti stavano celebrando la messa mattutina; quando sentirono gli Ottomani arrivare, allora sbarrarono la grande porta di bronzo, ma gli ottomani la ruppero a colpi d'ascia, i preti furono uccisi mentre celebravano la messa, e sgozzati anche sopra l'altare. In chiesa vi era una grande massa di gente che, venuta a sapere che i Turchi stavano per arrivare si era raccolta in chiesa nell'attesa di un angelo che, secondo una tradizione, avrebbe cacciato i Turchi da Costantinopoli quando l'avrebbero espugnata.

Il giovanissimo Regno bulgaro era stato recentemente cristianizzato grazie all'opera di ferventi missionari di Costantinopoli, ma alcuni contrasti con l'impero, le contese all'interno del patriarcato costantinopolitano e i sostanziali buoni rapporti con Ludovico II, spinsero re

I luoghi santi pellegrinaggio a Gerusalemme passando per l'Austria, l'Ungheria, la Schiavonia, le provincie danubiane, Costantinopoli, l'Arcipelago, il Libano, la Siria, Alessandria, la Sicilia e Marsiglia

Ulteriori tentativi di ricostituire una flotta sotto i suoi successori, con la motivazione di garantire la sicurezza e l'indipendenza della stessa Costantinopoli dall'ingerenza delle potenze marinare italiane, produssero effetti positivi solo a breve termine.

A causa dell'assenza di ogni minaccia navale, tuttavia, la marina del tardo VI secolo era relativamente piccola, con alcune piccole flottiglie sul Danubio e due flotte principali con sede a Ravenna e a Costantinopoli.

) ma anche nel trasporto e nel rifornimento degli eserciti impegnati a combattere nei Balcani, e il Mar di Marmara, con lo scopo di impedire ai Latini di condurre operazioni navali e minacciare Costantinopoli.

(con sede nell'ambasciata russa a Costantinopoli e riconosciuto dai paesi occidentali come governo della Russia); come primo atto in relazione allo scioglimento dello Stato russo Vrangel' riconosce l'indipendenza e stabilisce relazioni con Ucraina, Georgia, e Polonia, ripudia lo zarismo ed instaura un governo democratico (nella speranza di attirarsi le simpatie del PSR, di Machno, e di Petljura) idealizzando il progetto di un governo pan-russo

. L'Impero romano d'Oriente, impegnato a difendersi sul confine orientale, non poteva collaborare alla difesa della parte occidentale dell'Impero, considerando inoltre che Costantinopoli doveva tenere a bada anche le incursioni dei barbari, come gli

all'insistenza dei soldati a combattere una battaglia non necessaria, versione confermata da Ermogene che intervenne in sua difesa; alla fine Belisario fu prosciolto dalle accuse, ma fu comunque rimosso dal comando dell'esercito d'Oriente e richiamato a Costantinopoli.

Tuttavia i successi di Belisario suscitarono l'invidia dei sottufficiali, che diffusero la voce, giunta anche alla corte di Giustiniano, che il condottiero aspirasse al trono d'Africa; Giustiniano, nell'ordinargli di spedire a Costantinopoli i proventi della conquista e i prigionieri di guerra, tra cui spiccava il re vandalo Gelimero, lo pose di fronte a una scelta: o ritornare immediatamente a Costantinopoli o rimanere in Africa.

), gran parte della storiografia moderna ha dedotto che all'epoca a Costantinopoli vi fossero due partiti in contrapposizione tra di loro, uno antigermanico e uno germanico: quello germanico era favorevole all'ammissione dei Barbari all'interno dell'impero e dell'esercito, quello antigermanico invece voleva espellerli. Il partito antigermanico, costituito da senatori e ministri legati alle tradizioni romane, si sarebbe opposto al governo di Eutropio, accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti di Alarico e dei

, all'epoca sotto la giurisdizione di Costantinopoli, e di rimanere in attesa dell'arrivo delle truppe romano-occidentali. Stilicone probabilmente intendeva costringere Arcadio a restituire all'Occidente romano l'Illirico orientale per concedere ai Visigoti di insediarvisi legalmente e al loro capo Alarico la carica di

a compiere piccole azioni di disturbo, per controllare come erano disposte le difese di Costantinopoli (ancora in mano latina). Alessio doveva anche andare sulla frontiera bulgara per fare una dimostrazione di forza

Quando i bizantini che vivevano ancora a Costantinopoli sentirono le urla gioiose dei loro connazionali, si radunarono per le strade ed iniziarono anch'essi ad acclamare il nome del coimperatore, Michele VIII Paleologo.

di Costantinopoli, fuggirono al molo per prendere una nave che li portasse in salvo temendo ripercussioni da parte dei bizantini. Essi furono salvati dalla flotta veneziana, tornata proprio per cercare di evitare la conquista della capitale latina.

Alessio dopo aver conquistato Costantinopoli, prese le insegne imperiali di Baldovino che aveva abbandonato nella fretta di scappare, le diede ad un messaggero ordinandogli di portarle a Michele che si trovava a combattere contro i

, prevedeva la chiusura di tutti i templi e vietava ogni culto pagano, anche se celebrato in forma privata. La persecuzione sistematica delle credenze non cristiane scatenarono una reazione pagana nei confronti di Teodosio, soprattutto in Italia. Rientrato a Costantinopoli, l'imperatore dovette infatti far fronte alle proteste delle correnti fautrici di un paganesimo ormai al tramonto, che avevano trovato nel retore

, permisero ad un tempo di celebrare la gloria del sultano, impegnato in una travolgente serie di vittoriose campagne espansionistiche, e di riparare i danni arrecati al complesso dal terremoto che aveva devastato Costantinopoli nel

, re titolare di Gerusalemme e imperatore di Costantinopoli (come ricorda lo stemma), opera di uno scultore della fine del Duecento fortemente influenzato dal gotico francese. Vi si trovano illustrati un personaggio incoronato sul letto di morte e uno a cavallo di un leone con le gambe accavallate, dalle vaghe fattezze femminee. Gli affreschi in questa parte della campata sono di

. Il Sacro Romano Imperatore era considerato dai Bizantini l'imperatore (o re) dei Franchi e successivamente re di Germania, mentre le fonti occidentali attribuivano all'Imperatore bizantino il titolo di imperatore (o re) dei Greci o imperatore di Costantinopoli. A complicare la situazione, il titolo imperiale fu occasionalmente rivendicato dai sovrani

La scoperta di codici letterari in latino e il contemporaneo arrivo di numerosi intellettuali bizantini (anche in conseguenza della caduta di Costantinopoli) contribuiscono a portare alla riscoperta di buona parte della

non poteva contrastare in alcun modo quella anglo-francese; l'opinione dominante era quella di una campagna breve e violenta che avrebbe portato all'occupazione di Costantinopoli: aprire lo stretto avrebbe riaperto i canali d'esportazione di grano per la Russia e forse avrebbe anche portato alla resa turca

. Tuttavia, i rapporti di Manuele con l'esercito francese si rivelarono migliori rispetto a quelli con i tedeschi e Luigi trascorse un periodo felice Costantinopoli. Alcuni francesi si sentirono oltraggiati dalla tregua di Manuele con i Selgiudichi e chiesero un'alleanza con

, che all'epoca comprendeva sia le legioni d'Occidente che quelle d'Oriente, non avendo ancora fatto ritorno a Costantinopoli le truppe orientali che avevano seguito Teodosio in Italia nella sua spedizione contro l'usurpatore

Non dobbiamo dimenticare che, al tempo, i Papi firmavano ancora i loro documenti con l'anno di regno dell'imperatore di Costantinopoli, segno del loro tradizionale legame con l'ecumene ecclesiastico e politico romano.

Per circa un secolo a seguire gli eredi di Baldovino II continuarono comunque ad usare il titolo di Imperatore di Costantinopoli e vennero formalmente considerati dai sovrani occidentali come i legittimi sovrani dei restanti Stati Latini dell'

contro cui solo poco tempo prima non si era voluto impegnare per mantenere buoni rapporti con Costantinopoli che lo proteggeva; e soprattutto religiosa nei confronti della Chiesa, intanto con la pretesa di conferma nell'elezione del vescovo di

per regolare i rapporti mercantili sia con Costantinopoli sia con il Cairo fatimide. Ritrovamenti di archeologia subacquea, di monete musulmane nell'alto Tirreno e di documentazione scritta (anche se piuttosto rarefatta, nonostante il notevole archivio della

, deposto, giunse esule a Costantinopoli per chiedere l'aiuto di Michele ma il Basilus, tenendo in massima considerazione l'alleanza con i Mongoli dell'Iran e non volendo rischiare un conflitto in Anatolia, decise di imprigionare il Sultano deposto (sarebbe stato liberato dai Mongoli di Russia solo diversi anni dopo)

. Baldovino II si trovava a governare sulla quasi sola Costantinopoli. La situazione finanziaria dello stato latino, era disperata, se questo stato rimaneva in vita era solamente grazie ai tributi che riceveva in aiuto dagli altri stati europei e dall'aiuto navale della

, un magistrato che aveva l'incarico di indagare i motivi per cui i provinciali si fossero trasferiti a Costantinopoli e, nel caso non fossero validi, rispedirli nelle loro province natie. Una tale carica fu istituita per contrastare il trasferimento dei provinciali nella capitale, dove un aumento del proletariato avrebbe potuto causare numerosi problemi di ordine pubblico.

Il problema fu risolto dall'astuzia di due monaci nestoriani che, in un viaggio in Oriente, riuscirono a impadronirsi del segreto della produzione della seta e riuscirono a portare di nascosto a Costantinopoli dei bachi da seta.

- fonte non completamente attendibile in quanto un libello diffamatorio contro Giustiniano - a ordire l'assassinio di Amalasunta sarebbe stata addirittura Teodora, che, nel timore che Giustiniano potesse subire il fascino e l'influenza di Amalasunta e di essere dunque messa in ombra, intendeva impedire che fosse liberata ed esiliata a Costantinopoli e per tale motivo avrebbe istigato Teodato a farla uccidere.

per riprendere Costantinopoli, Carlo, tre anni dopo, ricevendo un'ambasceria ungherese, strinse un patto per una futura crociata contro i Turchi che riconosceva Carlo VII come capo supremo della crociata. Infine, con la successione di

Descrizione in versi del Nobil Giuoco dei Fiorentini, che da loro Calcio si chiama, e dagli antichi Harpaston, composta da Giorgio Coresio di Scio Gentiluomo di Costantinopoli, Lettore di Lingua Greca nello Studi di Pisa, volgarizzato in altrettanti versi sciolti Toscani

nei pressi di Antiochia e la sconfitta costrinse Eraclio a ripiegare verso Costantinopoli. L'imperatore persiano Cosroe II, grazie a questa vittoria di Sharbaraz, diresse due offensive, su due punti diversi dell'impero romano d'oriente: un esercito si sarebbe diretto a Costantinopoli, mentre l'altro esercito avrebbe devastato le province della

Nel tentativo di trovare una formula teologica compromissoria che potesse andar bene sia per i Calcedoniani che per i Monofisiti, Eraclio e il patriarca di Costantinopoli Sergio propugnarono una tesi relativa al Cristo secondo la quale egli si componeva di due nature ma di un'unica

di Procopio, Teodora, nel timore che Giustiniano potesse subire il fascino e l'influenza di Amalasunta e di essere dunque messa in ombra, intendeva impedire che fosse liberata ed esiliata a Costantinopoli e per tale motivo avrebbe istigato Teodato a farla uccidere.

, mentre Belisario, tornato a Costantinopoli, fu accolto freddamente da Giustiniano che non volle decretargli il trionfo (come, invece, era avvenuto in occasione del ritorno vittorioso dalla guerra vandalica) e non permise che il tesoro di

Per quanto riguarda l'Italia meridionale, la Puglia, la Lucania e la Calabria restarono ancorate in mano imperiale per ancora tre secoli; altri territori, come Napoli e Gaeta, si sganciarono, a poco a poco, dalla dominazione di Costantinopoli mentre la

Altre forme di controllo sull'esarca erano rappresentate dall'invio di commissari speciali da Costantinopoli per indagare sul suo operato e dall'obbligo da parte dell'esarca di inviare periodicamente rapporti a Costantinopoli per informare l'Imperatore della situazione in corso.

. Anche le chiese di Alessandria, di Antiochia e di Gerusalemme avevano il loro apocrisario a Costantinopoli. Egli doveva inviare precise relazioni scritte alla Santa Sede e attendere le istruzioni del papa, che esponeva prontamente all'imperatore.

, che si pose in conflitto con le dottrine accettate a Roma e Costantinopoli, fu tollerata e, a volte, addirittura favorita dalla dinastia imperiale. Quando l'impero sasanide si impossessava di province romane vi costruiva spesso templi del fuoco. Inoltre divenne popolare la credenza che Ahura Mazda e Angra Mainyu fossero figli del dio del tempo

. Molte sue tele sono presenti in molte chiese pugliesi. L'intera abside della Cattedrale di Giovinazzo, la tela del San Michele Arcangelo della Chiesa di SS Maria di Costantinopoli, la tela del martirio di San Lorenzo nella omonima chiesa, il San Francesco Saverio e il San Gaetano da Thiene della Chiesa di SS Maria del Carmine, sempre a Giovinazzo. Inoltre numerose tele di Carlo Rosa sono presenti nella Chiesa del Purgatorio a Modugno, nella Chiesa del Carmine e di San Gaetano a Bitonto. Ad

La cosiddetta Grande Bulgaria, tracciata secondo la migliore mappa etnografica allora possibile, fu costituita in principato autonomo ma tributario di Costantinopoli, con un principe eletto dalla popolazione e confermato dal

. Fu in questa occasione che, essendosi rotto il sigillo della lettera di presentazione dell'Arcivescovo, Papaflassas si rese conto che essa conteneva gravi accuse contro di lui, presentandolo come un prete donnaiolo e disonesto. Per nulla scoraggiato da tutti questi eventi negativi, il monaco ribelle raggiunse Costantinopoli dove raggiunse i suoi fratelli e si diede agli studi classici e teologici, presso la

. Tra gli altari spicca quello del Sacramento; vi si conservano tele e statue, molte delle quali provenienti da altre chiese dirute, come San Rocco alla Palata (la statua del Santo) e in modo particolare da Santa Maria di Costantinopoli demolita nel

Tutti questi fatti provocarono l'ira dell'imperatore il quale, avutane occasione, fece catturare la nipote Teodora. Temendo per la vita di lei e per quella dei suoi figli a Costantinopoli, Andronico si risolse infine nel

A causa delle distruzioni di opere per eventi bellici e naturali nei territori dell'Impero e in particolare nella stessa Costantinopoli, alcuni dei migliori documenti di arte bizantina si trovano in altre aree toccate dall'influenza della

Michele Paleologo. I due strinsero un rapido accordo: i nobili che si erano rivoltati agli Altavilla avrebbero goduto di vantaggi economici e di potere a Costantinopoli, e il Regno di Sicilia sarebbe tornato a far parte dell'Impero bizantino. Dopo questo accordo i bizantini si unirono agli eserciti dei baroni pugliesi, pronti ad attaccare. La prima tappa fu

fu reso completamente indipendente dal dominio di Costantinopoli e gli fu concessa una striscia di territorio turco. Dopo accese dispute con i delegati austriaci, i russi riuscirono ad ottenere per la nazione amica anche il porto di

(Grande Viale) ed era punto d'incontro degli intellettuali ottomani, divenendo un centro di interesse per gli stranieri provenienti dai paesi europei e per i levantini francesi ed italiani residenti a Costantinopoli che la chiamavano

Tre anni dopo, la sua fama era giunta fino a Costantinopoli, dove l'Imperatore Giustiniano II, ammirati i componimenti che Giovanniccio gli aveva dedicato, intendeva conoscerlo di persona e, a tal fine, chiese che fosse inviato a Costantinopoli: giunto a Costantinopoli, Giovannicio si fece talmente apprezzare che nel giro di pochi giorni divenne uno dei

non aveva preso minimamente in considerazione la richiesta del pontefice di riavere sotto la sua giurisdizione le terre dell'Italia meridionale e l'Illirico, annesse al Patriarcato di Costantinopoli dall'iconoclasta Leone III per punire l'avverso pontefice; inoltre, anche a causa di una traduzione imprecisa dei provvedimenti del Concilio di Nicea, Carlo Magno e l'Occidente condannarono, con il

, utilizzando materiali lapidei provenienti da Roma e facendo venire da Costantinopoli anche mosaicisti e artefici vari. La maggior parte delle decorazioni - della chiesa e dei nuovi ambienti del monastero successivamente riedificati - erano costituite da pitture, in maggior parte perdute e delle quali conosciamo soltanto alcuni soggetti, come le

e Turchia erano fortemente contrari all'annessione ma, se Costantinopoli fu convinta con concessioni a riconoscerla, la Serbia non mollava la presa spalleggiata dalla Russia ansiosa di creare disordine nell'impero asburgico

delle Chiese locali sono generalmente designati con quest'ultimo titolo (per esempio il patriarca di Costantinopoli, e gli arcivescovi di Atene, di Cipro, di Creta e di New York), mentre la maggior parte dei vescovi locali ha il titolo di metropolita.

Stilicone raggiunse quindi Onorio a Bologna, dove i due ebbero una discussione accesa: Onorio, essendosi spento da poco suo fratello Arcadio, intendeva infatti recarsi a Costantinopoli per assicurare la successione al nipote

, venne confermato da un giuramento in nome dell'Imperatore che quella confessione di fede che era stata precedentemente mandata a Costantinopoli dal papa sarebbe stata adottata dai Greci. La riunione delle due chiese venne poi rotta, ma non per un errore di Acropolita. Nel

se ne contavano fino a un migliaio nella sola Costantinopoli. Queste, raggruppate a loro volta in gruppi, erano guidate da un capo e da un comitato, tutti eletti dagli appartenenti e sovrintendevano al controllo dei prezzi, regolavano l'accesso alla professione e controllavano la ripartizione delle materie prime. Tali istituzioni si ispiravano alle consuetudini della

racconta di un gruppo di monaci monofisiti egiziani, che avendo saputo della morte dell'imperatore Leone, erano partiti da Alessandria per Costantinopoli con una petizione per l'imperatore Zenone in favore del Patriarca di Alessandria Timoteo; al loro arrivo alla capitale trovarono sul trono Basilisco, appena eletto. Il

La madre Elisabetta, figlia di primo letto di Antonio Lhomaca, un antiquario nato a Costantinopoli da genitori greci, si considerava greca e pretendeva di discendere per parte materna dalla famiglia dei

, non annientando mai definitivamente Alarico nella speranza di renderselo alleato contro Costantinopoli, Stilicone commise un grave errore: i Goti di Alarico, infatti, che, per i giochi di potere di Stilicone, non erano stati annientati quando sarebbe stato possibile farlo, avrebbero poi

Infatti, nei primi secoli, Costantinopoli, come Roma un tempo, dipendevano per gli approvvigionamenti dall'Egitto ma, la conquista musulmana interruppe tale rotta di rifornimento ed indusse gli imperatori a rafforzarne la produzione interna mentre la commercializzazione era garantita dal mercato del grano nella capitale in cui, tuttavia, lo stato mantenne un forte controllo nella formazione dei prezzi.

, (chiamata successivamente Ducea Maniace o Castello Maniaci di Bronte) fortemente voluta dalla regina madre Margherita, per onorare il valorissimo comandante bizantino Giorgio Maniace, principe e Vicario dell'Imperatore di Costantinopoli, i cui discendenti si imparentarono con la casa reale d'Altavilla. Anche la splendida costruzione della

, si spinse fino alle mura di Costantinopoli con un esercito. Simeone I richiedeva non solo il riconoscimento dell'indipendenza della Bulgaria dall'Impero bizantino, ma anche che lo stato bulgaro fosse riconosciuto come il nuovo impero universale, prendendo il posto di quello bizantino. I Bizantini, minacciati militarmente, cedettero in parte alle richieste e il Patriarca di Costantinopoli,

conquistassero la maggior parte del resto dell'Anatolia da parte dell'Islam, formando il sultanato di Ikonion, la Lidia rimase ancora parte dell'impero bizantino. Durante l'occupazione di Costantinopoli della

) non aveva preso minimamente in considerazione la richiesta del pontefice di riavere sotto la sua giurisdizione le terre dell'Italia meridionale e l'Illirico, annesse al Patriarcato di Costantinopoli dall'iconoclasta Leone III nel

Una volta ottenuto il potere, Romano dovette affrontare il problema dei Bulgari e di Simeone, il quale, avendo perduto ogni speranza di potersi associare al potere imperiale, aveva nuovamente ripreso le incursioni in Tracia ed aveva nuovamente conquistato Adrianopoli. Impossibilitato, tuttavia, ad attaccare Costantinopoli per mare, Simeone aveva cercato di negoziare un'alleanza formale con i Fatimidi d'Egitto, in vista di un'aggressione comune alla capitale bizantina, ma questo tentativo fu rapidamente frustrato dall'abile diplomazia bizantina che non ebbe problemi a superare le promesse fornite dal re bulgaro

L'unione delle due chiese venne proclamata alla conclusione del concilio, ma tra il clero cattolico e quello ortodosso permase l'atavica diffidenza reciproca. Da un punto di vista militare, l'unione ebbe invece conseguenze apprezzabili. In aiuto di Costantinopoli furono inviate truppe occidentali al comando del

In effetti, secondo Burns, Rufino, privato di gran parte delle truppe orientali, che erano partite con Teodosio I per combattere in Occidente l'usurpatore Eugenio e che in quel momento erano sotto il controllo di Stilicone, avendo timore dell'avanzata di Stilicone, avrebbe raggiunto un accordo con Alarico, promettendogli le cariche militari ambite nel caso fosse riuscito ad arrestare la marcia di Stilicone su Costantinopoli (

) di Alessandria e di Antiochia, riducendo la Chiesa ortodossa in Oriente praticamente all'unico patriarcato di Costantinopoli e l'intera Chiesa cristiana calcedoniana ad una diarchia di Roma e Costantinopoli

al fine di influenzare la popolazione locale, in maggioranza albanese. Queste scuole iniziarono ad attrarre studenti delle scuole di greco, ma alla fine vennero chiuse dopo l'intervento e le molestie da parte del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.

. L'ambasciata fu ricevuta a Costantinopoli con grandi onori, e tutte le richieste del pontefice furono accolte: il nome di Acacio, come quelli degli imperatori Anastasio e Zenone, furono eliminati dai

la netta maggioranza dei bizantini, tuttavia, era contraria e anche gli altri stati che si erano convertiti all'ortodossia si rifiutarono di accettare le decisioni di Costantinopoli. Sul trono patriarcale sedeva

promise di impegnarsi nella salvaguardia di Costantinopoli ma richiese quale contropartita il reintegro del patriarca Gregorio III e l'accelerazione del processo di riunificazione delle due Chiese, reso assai difficile dalla forte opposizione dei nobili anti-unionisti e del popolo.

delimitato da pannelli con angeli adoranti, fanno corona scene che descrivono il rientro delle sacre spoglie da Costantinopoli. Sulla fascia superiore in sei differenti scomparti, altrettanti angeli presentano i simboli della

, gran parte delle quali provenivano dal tesoro imperiale di Costantinopoli ed erano state consegnate all'abbazia da Hugues de Saint-Ghislain agli inizi del XIII secolo. Tra queste reliquie vi era anche il dente di San Cesario diacono e martire (con cartiglio in latino

, allorquando il patrizio bizantino Gregorio, governatore della Sicilia, incalzato dalla minaccia araba, fu costretto a chiedere aiuto al duca di Napoli e agli altri ducati campani. Alle sollecitazioni di Gregorio risposero Gaeta e Amalfi che, con le loro navi (unite a quelle di Costantinopoli), sconfissero la flotta araba al largo di

L'operazione contro Costantinopoli giunse nel periodo in cui il califfato omayyade si stava espandendo contemporaneamente sia in Occidente che in Oriente, con armate musulmane che stavano avanzando in

. Dioscoro si presentava ad esso come difensore della fede e delle formule di San Cirillo, ma era innanzi tutto preoccupato dall'idea d'umiliare quella cattedra di Costantinopoli che pretendeva di esser superiore alla cattedra alessandrina in Oriente

Vennero realizzati progetti di costruzione massiccia, a Costantinopoli, per riparare i danni della quarta crociata, ma nessuna di queste iniziative fu di qualsiasi conforto per gli agricoltori in Asia Minore, che soffrivano le incursioni dei fanatici

Piuttosto che aggrapparsi ai suoi possedimenti in Asia Minore, Michele decise di espandere l'impero, ottenendo solo successi a breve termine. Per evitare un altro saccheggio della capitale da parte dei latini, costrinse la Chiesa ortodossa a sottomettersi a Roma, ancora una volta una soluzione temporanea per la quale i contadini odiavano Michele e Costantinopoli.

Giunsero delle truppe occidentali per sostenere la difesa cristiana di Costantinopoli, ma la maggior parte dei governanti occidentali, distratti dai loro affari, non fecero nulla quando gli Ottomani presero i territori bizantini rimanenti.

, che aveva accolto calorosamente gli interessi di Crisostomo, scrisse al clero e ai laici di Costantinopoli condannando fermamente l'intrusione di Arsazio e esortandoli a perseverare nella loro adesione al loro vero arcivescovo.

Romano avrebbe risposto che sarebbe stato ucciso e condotto come trofeo a Costantinopoli. Ma a queste parole, il sultano avrebbe reagito perdonando l'imperatore e consentendogli il rientro in patria.

(l'ultima dinastia regnante prima della perdita di Costantinopoli). Successivamente si ebbe un graduale indebolimento delle strutture dello Stato bizantino e la riduzione delle terre a vantaggio degli invasori

Mentre la peste bubbonica irrompe in Cina, per diffondersi presto in tutte le direzioni fino all'Europa, e spazza via oltre due terzi degli umani nei due continenti, Flint trascorre l'estate a Costantinopoli. (

durante un viaggio a Costantinopoli venne arrestato e sottoposto a un processo, in cui venne condannato per i suoi scritti. Rimase nelle prigioni imperiali per quattro anni. Durante la prigionia scrisse molte delle sue opere. Nel

. Teofilatto narra che inizialmente avrebbe avuto l'intenzione di comandare egli stesso l'esercito, fatto straordinario per l'epoca dato che era da secoli che un Imperatore romano non comandava personalmente il suo esercito in battaglia; nonostante i tentativi di fargli cambiare idea della moglie (preoccupata che Maurizio potesse morire in battaglia), del Senato e del Patriarca, l'Imperatore sarebbe partito per Anchialo, ma una serie di avvenimenti di cattivo auspicio (morte del suo cavallo, l'incontro con un cinghiale selvaggio, una terribile tempesta, la nascita di un bambino mostruoso) lo avrebbero fatto desistere dal suo proposito, spingendolo a ritornare a Costantinopoli adducendo come pretesto il fatto che doveva ricevere degli ambasciatori

ottomane, come per esempio quella di Costantinopoli. In tempo di guerra, per distrarre la pressione ottomana, dovevano essere create manovre di distrazione, che venivano formate da rivolte in vari punti dei Balcani meridionali e in particolare nelle regioni di montagna di difficile accesso, come in

a Costantinopoli, facendolo partecipare anche alla processione che portava l'Imperatore dalla sua reggia fino a Santa Sofia. La chiesa disapprovava in particolare la vita privata del nuovo Basileus, ricca di relazioni extraconiugali, anche incestuose

rappresentavano una minaccia peggiore dei turchi, essendo in grado di spodestarlo in qualunque momento coalizzando le loro forze. Venne a sapere da alcuni suoi fidati informatori che alcuni esagitati soldati francesi e tedeschi pensavano di unire le loro forze ed attaccare Costantinopoli e, per risolvere questa situazione, l'imperatore fece spargere la voce che in Anatolia un enorme esercito turco si stava mobilitando e che, se i crociati non fossero subito sbarcati in

. Dopo pochissimo tempo, ricevette un altro rapporto con cui gli veniva comunicato che quaranta navi normanne guidate da Giorgio d'Antiochia - considerato dai bizantini un traditore - erano arrivate sotto le mura marittime di Costantinopoli ed avevano saccheggiato numerose ville patrizie lungo la costa del

. Lo ricevette assiso su un trono imperiale tutto rivestito d'oro, incastonato di rubini e zaffiri e circondato di perle. Manuele portava un medaglione con un rubino grande come una mela. Il sultano rimase a Costantinopoli per ottanta giorni

- fonte non completamente attendibile in quanto un libello diffamatorio contro Giustiniano - Teodora, determinata a impedire l'eventuale liberazione ed esilio a Costantinopoli di Amalasunta nel timore che Giustiniano ne potesse subire il fascino e l'influenza e di essere dunque messa in ombra, avrebbe ordinato all'ambasciatore bizantino Pietro di istigare Teodato a farla strangolare (Procopio,

Sono tutte sedi del patriarcato di Costantinopoli. La chiesa cattolica assegna (o ha assegnato) solo il titolo (di fatto, delle sedi titolari latine di Calcedonia e di Derco, dopo la tua operazione, non resta che l'elenco dei




Tutti i dati sono automaticamente, anche se accuratamente raccolti da fonti di pubblico accesso. Le frasi vengono selezionate automaticamente e non sono destinate ad esprimere le nostre opinioni. Il contenuto e le opinioni espresse sono esclusivamente a nome degli autori delle frasi.




CentroHD

info@centrohd.com

Ultimo aggiornamento pagina:

19 Giugno 2021

04:22:05