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Frasi che contengono la parola costeggiando

) adiacente alle mura di piazza Castello, in pieno centro e presenta una ricca vegetazione, un andamento sinuoso dei suoi viali, che si snodano tra fontane e statue, costeggiando la roggia Seriola. Importanti sono la presenza della loggia del

che scorre verso nord costeggiando il centro storico ad ovest e a nord fino alle Porte Contarine; fungeva da canale difensivo per il lato nord-ovest delle mura duecentesche. Era utilizzato soprattutto per la navigazione.

. Lasciando Isili, la linea sale verso nord costeggiando il lago artificiale di Is Baroccus e arrivando alla stazione campestre di Sarcidano, dove un tempo si diramava la linea per Villacidro e Ales. Proseguendo a nord verso il

), giungendo in piazza Gian Gabriele Valignani, con il teatro Marrucino, recentemente abbellita da una fontana luminosa. Il corso prosegue per il rettilineo fino alla piazza Trento e Trieste, costeggiando il palazzo diocesano, il palazzo della Provincia e del tribunale, quello della

L'itinerario si snoda nella macchia mediterranea, fuori dal traffico, costeggiando masserie, case rurali, trulli e agglomerati cittadini (contrade e frazioni) apprezzando la bellezza della Valle d'Itria lontani dalla frenesia moderna.

. Sempre costeggiando il Rio centrale, a sud del rione Sant'Andrea, si trova il recente rione dell'Orologio (tradizionalmente incorporato nel rione Santa Margherita), che prende il nome dall'omonimo canale e comprende la vicina Darsena dell'Orologio, che si articola in una sorta di quadrante di

Si tratta della strada che collega piazza Saffi con piazza Ordelaffi e piazza del Duomo, costeggiando il lato settentrionale del Palazzo del Comune. Percorrerla verso oriente, concede una suggestiva vista sull'Abbazia di San Mercuriale, mentre, nell'altro senso, la via prospetta sulla

la linea prosegue verso nord, costeggiando il lago artificiale di Is Barrocus nei pressi della stazione di Sarcidano, un tempo utilizzata soprattutto da coloro che lavoravano nelle campagne vicine e punto di diramazione della ferrovia per

Percorrendo nuovamente il suggestivo e difficile passaggio attraverso il Canale di Kiel e poi costeggiando le famose scogliere di Dover nel Canale della Manica, dove si sono svolte esercitazioni con la nave Louise-Marie della

Il percorso continua costeggiando ampi prati e sale fino a raggiungere una zona pianeggiante a mezza costa, occupata da un castagneto da frutto abbandonato con alberi secolari; da qui con una brevissima deviazione si raggiungono i ruderi di

Percorrendo nuovamente il suggestivo e difficile passaggio attraverso il canale di Kiel e poi costeggiando le famose scogliere di Dover nel canale della Manica, dove si sono svolte esercitazioni con la nave Louise-Marie della

con la porta omonima, lungo il viale Tancredi di Pentima, arrivando fino a Porta Poggio Santa Maria, da dove il perimetro risale verso nord lungo il viale XXV Aprile attraversando Porta Romana, confluendo nel viale Roma, dove si trovava Porta Barete. Da qui le mura, attraverso via Santa Croce, proseguono verso il castello, costeggiando gli edifici dell'antico convento di Santa Lucia (oggi sede dell'Opera Salesiana), e mediante il viale San Giovanni Bosco costeggiano Porta Pizzoli (o San Lorenzo), la

che non era percorsa in precedenza: ora il tracciato scendeva lungo il percorso delle cronoscalate, continuava la discesa costeggiando il fiume Glems fino a Eltinger Eck, per poi svoltare a destra e risalire al castello attraversando Ramtel

Nei pressi di Triponzo il tracciato originariamente si affiancava a quello della ferrovia Spoleto-Norcia, costeggiando e attraversando due volte il fiume Corno, fiancheggiava l'antica opera romana della

posto poco prima del ponte in ferro a travata unica che scavalcava la foce del fiume. Subito dopo il ponte in ferro i binari si tornavano a dividere in due di cui quello di corretto tracciato proseguiva costeggiando la strada fino alla piena linea verso Acqua dei Corsari. Dal lato mare vi erano la

Narra del lungo e tranquillo viaggio della Compagnia lungo le acque maestose e selvagge del grande fiume Anduin, sulle barche donate loro dagli elfi. Il fiume scorre lungo terre selvagge e abbandonate: a Occidente costeggiando le praterie di Isengard e di Rohan; a oriente le falde brulle e spoglie di vita degli Emin Muil, i colli che costeggiano la terra di Mordor. Sam e Frodo si avvedono ben presto di essere seguiti, lungo la corrente del fiume, da Gollum, che si nasconde dietro un ceppo alla deriva. Ma Aragorn conferma loro che ogni tentativo di catturarlo sarebbe vano e dispendioso. L'unico inconveniente che essi incontrano sono le rapide di Sarn Gebir, che li costringono a fermare temporaneamente la navigazione. E proprio alla confluenza delle rapide, i viaggiatori vengono assaliti da una compagnia di orchi, sovrastata da una misteriosa creatura alata, immensa e nera come la notte, che solo la freccia di Legolas riesce ad allontanare.

). Nel lato sud-ovest si trovano i fabbricati civili e rustici, un tempo denominati casa da massaro e casa da pigionante. Questi edifici sono disposti anch'essi lungo la strada parallela al Naviglio e proseguono costeggiando la curva della strada verso Corbetta.




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

21:27:24