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Frasi che contengono la parola cerebellare
sono piccoli neuroni dalla forma stellata che si trovano nello strato molecolare della corteccia cerebellare. Possiedono un'arborizzazione dendritica scarsamente ramificata che si sviluppa in un piano perpendicolare all'asse delle lamelle, mentre i loro assoni decorrono parallelamente
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Alcuni neuroblasti della zona intermedia delle lamine alari migrano nella zona marginale e si differenziano nei neuroni della corteccia cerebellare. Altri neuroblasti, invece, danno origine ai nuclei intrinseci
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origina dalla colonna di Clarke, alla base del corno posteriore dei neuromeri toracici, risale omolateralmente, entra attraverso il peduncolo cerebellare inferiore e termina poi omolateralmente nel verme e nelle regioni adiacenti del lobo anteriore e nella piramide e nelle regioni adiacenti del lobo posteriore
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origina a livello lombosacrale nella sostanza grigia intermedia del midollo spinale, decussa subito dopo l'origine e risale sino al mesencefalo per poi scendere ed entrare nel cervelletto attraverso il peduncolo cerebellare superiore. Nella sostanza bianca del cervelletto le fibre di questo fascio decussano una seconda volta, staccano terminazioni per i nuclei cerebellari e poi si portano alla corteccia cerebellare. Grazie ai due incroci, la distribuzione delle fibre ai nuclei e alla corteccia ricalca quella delle fibre del fascio posteriore
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Le fibre rampicanti che entrano nel cervelletto originano solamente da nuclei appartenenti al complesso olivare inferiore: da qui nascono per terminare controlateralmente su zone (costituite da strisce longitudinali) di cellule di Purkinje nella corteccia cerebellare. I collaterali delle fibre rampicanti si staccano per i nuclei cerebellari o vestibolari che contraggono sinapsi con le cellule di Purkinje raggiunte dalle rampicanti stesse. In tal modo le fibre olivocerebellari possono controllare i segnali in uscita dal cervelletto
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, attraversano il corpo iuxtarestiforme e il nucleo vestibolare superiore per poi distribuirsi omolateralmente allo strato dei granuli della parte inferiore dell'uvula, del nodulo, dalla parte ventrale del lobo anteriore e del fondo delle fessure profonde del verme nella corteccia cerebellare
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: proietta ad entrambi i lati del verme e degli emisferi. Le fibre provenienti dalla parte dorsale del nucleo si portano omolateralmente al corrispondente emisfero cerebellare, quelle della parte ventrale del nucleo si distribuiscono bilateralmente al verme; alcuni rami si portano al nucleo del fastigio, al nucleo emboliforme e ad una parte del nucleo globoso.
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: proietta al cervelletto tramite il peduncolo cerebellare medio e le sue fibre terminano nel lobo anteriore, lobulo semplice, folium vermis, tuber, al nodulo e al flocculo; rami proiettano al nucleo del fastigio, al nucleo globoso e al nucleo dentato.
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Nel cervelletto si crea quindi un ben preciso schema motorio che viene trasmesso al complesso olivare inferiore tramite proiezioni collaterali del fascio corticospinale. Anche alcune informazioni cerebellari uscenti attraverso il peduncolo cerebellare superiore che raggiungono il nucleo rosso vengono poi ritrasmesse all'oliva inferiore per il confronto con lo schema motorio originale
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Origina anteriormente al peduncolo cerebellare nella fossa sopraretrolivare, a livello del solco bulbo-pontino, attraversa il meato acustico interno associato al nervo statoacustico (VIII) ed entra nel canale facciale, dove si trova il ganglio genicolato. All'uscita dal canale facciale, a livello della
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nasce a livello della protuberanza occipitale interna dal seno trasverso, dal seno retto o dal confluente dei seni, percorre il margine aderente della falce cerebellare e si biforca per terminare ai margini inferiori del seno trasverso, riceve piccole vene durali, diploiche e cerebellari;
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, supera il flocculo cerebellare passandogli davanti e arriva nel meato acustico interno dove accoglie in una sua doccia il nervo intermedio del facciale. All'interno del meato acustico interno il nervo si divide nelle componenti
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. Anche la posizione della parete posteriore dipende dalla grandezza del seno, collocata a livello del processo basilare e a contatto con la loggia cerebellare qualora il seno raggiunga dimensioni elevate. La parete inferiore partecipa alla costituzione della volta
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. A livello del bulbo, il nucleo cuneato accessorio invia fibre afferenti che formano il fascio cuneocerebellare, il quale decorre insieme al fascio spinocerebellare posteriore per terminare nel peduncolo cerebellare inferiore e da qui nel verme cerebellare. Trasporta informazioni sensitive cutanee e propriocettive per l'arto superiore.
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era relativamente intatto. I reperti neuropatologici comprendevano estese cicatrici talamiche bilaterali, cicatrici corticali bilaterali principalmente nel polo occipitale e regione parieto-occipitale parasagittale, e danni bilaterali alle regioni cerebellare e focale-basale-ganglia. Il tronco cerebrale e il proencefalo basale e le componenti ipotalamiche dei sistemi di attivazione ascendente e le regioni del tronco cerebrale critiche per il controllo cardiaco e respiratorio non sono state danneggiate. Le lesioni erano coerenti con ipossia-ischemia dopo l'arresto cardiopolmonare, il cervello e il midollo spinale vennero conservati con la
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. Il nervo vestibolococleare e il nervo faciale, uscendo dal meato acustico interno, si presentano nell'angolo ponto-cerebellare, una regione della fossa cranica posteriore delimitata lateralmente dalla superficie posteriore della
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Immagine di risonanza magnetica dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico, sezione trasversale. Neurinoma dell'acustico di IV grado. Si evidenzia una neoformazione nell'angolo ponto-cerebellare di destra che comprime la superficie anteriore dell'emisfero cerebellare destro.
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viene raggiunto l'angolo ponto-cerebellare. Al fine di arrivare al condotto uditivo interno attraverso la via d'accesso mastoidea, deve essere demolito il blocco labirintico, con conseguente perdita della funzione uditiva. Questa via viene utilizzata nei gravi casi di compromissione nervosa in cui la via retrosigmoidea non consenta l'esposizione di tutta la massa neoplastica.
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si porta verso il basso ed il margine mediale del cervelletto e va a vascolarizzare il lobulo biventre, il peduncolo cerebellare inferiore, la porzione laterale del ponte e una parte di cisterna nel
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L'arteria emette sempre rami al gruppo di arterie che forniscono il territorio midollare dorsale, ma raramente partecipa alla vascolarizzazione del territorio midollare laterale. L'arteria tipicamente vascolarizza la superficie inferiore del cervelletto e, in particolare, il lobulo semilunare inferiore, il lobulo gracile, il lobulo biventre, la tonsilla cerebellare e, nel verme, il declive, il tubero, la piramide, l'uvola e il nodulo vermiano. Alcuni rami della PICA vanno a vascolarizzare il
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Ultimo aggiornamento pagina:
28 Dicembre 2021
18:01:10