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Frasi che contengono la parola cristoforo
Dopo la conquista da parte di Napoleone, alcune delle storiche confraternite vennero accorpate e per questo nacque la Confraternita del SS. Sacramento, ovvero l'unione della confraternita presso la chiesa del Carmine con quelle dei Santi Rocco e Cristoforo.
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anch'essi pubblicati dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del V Centenario della scoperta dell'America, concludono che la famiglia di Cristoforo era di origine spagnola, appartenente a un ceppo ebraico di
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Vita e viaggi di Cristoforo Colombo: preceduti da una storica narrazione del commercio, della navigazione e delle colonie degli antichi e degl'Italiani del medio evo nell'Asia nell'Africa prima di lui
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, Padule - San Marco, Palazzaccio, Petazzano, Petroia, Piaggiola, Pian Grande, Piccola Piaggiola, Pieve di Agnano, Pisciano, Ponte D'Assi, Raggio, Raggioli, Ritirata, Salia, Salia Parrocchia, San Bartolo, San Bartolomeo, San Bartolomeo di Burano, San Benedetto Vecchio, Santa Maria di Burano, San Cristoforo Basso, San Marco, San Martino in Colle, Santa Cristina, Santa Margherita di Burano, Sant'Ubaldo, San Vittorino, Scritto,
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. Renzo, pentitosi, si ricongiunge con il nobile, ormai morente, e parte alla ricerca di Lucia, senza sapere se sia viva o morta. Trovata risanata, la giovane manifesta ritrosia nel ricongiungersi al suo promesso a causa del voto pronunciato quando era prigioniera dell'Innominato, ma fra Cristoforo, saputo di tale inghippo - non vincolante, visto che fu pronunciato in condizioni di impedimento -, la scioglie dai voti pronunciati. L'arrivo, poi, della pioggia purificatrice annuncia la prossima fine della pestilenza
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, chiese solo un pezzo di pane come segno della ritrovata concordia. Entrato in scena nel IV capitolo, Cristoforo, profondamente legato ai protagonisti, si assume la difesa di Lucia e Renzo davanti a Don Rodrigo, arrivando ad intavolare una discussione alquanto tesa che comporta inevitabilmente l'allontanamento del frate dal palazzotto del nobile. Questi e il cugino di lui, il
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per pentirsi e fare del bene, aiutando Lucia a sfuggire da Don Rodrigo. Tuttavia scoppia la peste, e sia Renzo, Lucia che Don Rodrigo vengono contagiati. Sebbene i due riescano a guarire, Don Rodrigo muore, assistito da Frate Cristoforo nel
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Vercellese - piazzale Perrucchetti - piazzale Velasquez - Marghera - corso Vercelli - piazzale Baracca - corso Magenta - piazza Duomo - Carrobbio - corso Porta Ticinese - ripa Ticinese - S. Cristoforo
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: viale Primo Vere, lungomare Cristoforo Colombo, che arriva alla sponda meridionale del fiume, lungomare Giacomo Matteotti, che parte dalla sponda settentrionale e termina in piazza I Maggio all'altezza della
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Pro-memoria su Cristoforo Ghilini esistente presso l'Archivio di Stato di Milano: Indici, Registri, Lettera G., pubblicato in Rivista di Storia, Arte, Archeologia della Provincia di Alessandria, anno
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Capitello votivo al crocefisso senza braccia, si trova lungo la ciclabile che va dai Paludi fino a S. Cristoforo. Rappresenta un Cristo crocefisso senza braccia per ricordare che ha bisogno delle nostre braccia per operare nel mondo.
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Separata da via Cristoforo Colombo, nel tratto da via Pindaro a viale del Circuito, da questo in linea d'aria fino al fosso di Dragoncello, da questo fino al canale dei Pescatori fino al ponte di viale della Villa di Plinio.
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, ma quest'ultimo aveva buoni motivi per ritenere che il progetto da lui seguito di doppiare l'Africa avrebbe portato a risultati sicuri mentre il bisogno di consolidare le finanze del regno, e la speranza di trovare nuove ricchezze nelle lontane terre di cui si cominciava a favoleggiare, avevano infatti indotto Isabella ad interessarsi alle idee di Cristoforo Colombo, e a dargli modo di attuarle. La spedizione, come si sa, ebbe fortuna, e dopo la scoperta dell'
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, nacque dove abitava il capo famiglia all'epoca: in Fontanabuona, dove esiste ancora oggi la casa in cui nacque Cristoforo, che porta il nome di Casa dei Colombo, e si trova in un gruppo di case chiamato
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. La fortezza aveva una forma poligonale con cinque vertici nella zona sud del fiume, e due nella zona nord, Castellammare; nel quartiere di Pescara vecchia aveva una piazza d'armi, oggi occupata da via Conte di Ruvo, mentre la piazza maggiore era l'odierna piazza Garibaldi. Presso i bastioni omonimi sorgevano le chiese di sant'Antonio, san Giacomo, san Cristoforo e san Nicola, molte delle quali andate perdute durante i
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In questo caso c'era radicale discrasia fra pieve civile ed ecclesiastica, dato che il comune corrispondeva alla parrocchia dei Santi Giacomo Maggiore apostolo e Cristoforo martire, compresa ecclesiasticamente nell'antica pieve di San Michele di
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Si dice che contenga i resti di Cristoforo Colombo, ma vi sono polemiche in proposito, dato che gli Spagnoli hanno dimostrato, mediante analisi genetiche, che almeno una parte dei resti del grande navigatore si trovano nella
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, uno dei primi componenti di nuclei di lotta armata e si conclude con Cristoforo Piancone, accusato dell'omicidio dell'agente di custodia Cotugno, in Torino. Le reazioni della stampa sono decise. Una nuova lettera di Moro arriva a Zaccagnini. Secondo
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), un trittico con i santi Cristoforo, Rocco e Sebastiano dipinti su legno (fine XV secolo) e sei nicchie che, oltre alle statue degli ultimi due santi citati, contengono altri manufatti raffiguranti san Pietro, sant'Isidoro, san Bernardino e san Carlo.
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circondata da angeli inserita in un'architettura rinascimentale. Accanto San Cristoforo con il Bambino, effige che si ritrova all'interno della chiesa. Accanto ai due riquadri sono visibili due figure maschili una in piedi e una genuflessa con accanto una donna e due soldati. Raccontano la storia di
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, chiese solo un pezzo di pane come segno della ritrovata concordia. Entrato in scena nel quarto capitolo, Cristoforo, profondamente legato ai protagonisti, si assume la difesa di Lucia e Renzo davanti a don Rodrigo, arrivando ad intavolare una discussione alquanto tesa che comporta inevitabilmente l'allontanamento del frate dal palazzotto del nobile. Questi e il cugino di lui, il
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. Negli ampliamenti successivi si evidenziano elementi architettonici e decorativi di suggestiva bellezza che vanno dal romanico al gotico. Con la realizzazione delle due cappelle laterali e del coro si completa la costruzione della chiesa. Al suo interno si distinguono un pulpito marmoreo di scuola comacina del XIII secolo, la statua lignea di origine medioevale, raffigurante San Cristoforo, pregevoli
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Romano, cardinale prete di San Damaso, figlio di un certo Leone, Cristoforo divenne antipapa detronizzando con la forza il suo predecessore Leone V (di cui, forse, era direttore spirituale) e facendolo rinchiudere in prigione fino alla morte.
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Il vicariato era diviso in: rettoria di Arbaleto, di Arzelato, di Arzengio, di Baselica, di Braia, di Bratto, di Caprio, di Careola, di Cargalla, di Casalina, di Cavezzana d'Antena, di Cavezzana Gordona, di Ceretoli, di Cervara, di Codolo, di Dobbiana, di Dozzano, di Gravagna, di Grondola, di Guinadi, di San Lorenzo di Guinadi, di Mignegno, Prioria di Montelungo, rettoria di Oppilo, quattro diverse rettorie e una collegiata a Pontremoli, rettoria di Pracchiola, di Rossano, vicaria perpetua di Saliceto, rettoria di San Cristoforo, di Scorcetoli, di Serravalle, di Succisa, di Torrano, di Traverde, di Valdena, arcipretura di Vignola.
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aumentano: viene infatti occupata la stazione di Porta Genova e interrotta un'altra volta la circolazione ferroviaria in questa stazione. A San Cristoforo vennero dismessi gradualmente tutti i raccordi e venne costruito un terminal autocuccette in sostituzione dell'impianto in uso a
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una particolare dispensa per abbreviare il suo noviziato a soli tre mesi. Pur passato il termine richiesto, l'abate della basilica non volle ricevere Cristoforo e pertanto egli decise di entrare nel convento di
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Ad occuparsi della modifica dell'area, con i portici curvi che delimitano l'ampio prato verde che porta a San Cristoforo ed ai due ingressi principali del cimitero fu l'architetto Ferdinando Canonici. Per
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La partenza venne collocata come detto di fronte al velodromo, in viale dell'Oceano Pacifico, proseguendo fino all'imbocco sulla via Cristoforo Colombo. Quest'ultima arteria veniva percorsa fino all'altezza della
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vennero eretti nella riva destra del fiume, circondando l'abitato (bastioni Sant'Antonio, San Rocco, San Giacomo, San Nicola e San Cristoforo presso il castello) ed altri due a nord del fiume (bastioni San Vitale e San Francesco, che inglobavano il deposito dei
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. L'altro lato della vecchia cinta normanna lungo il fiume era una lunga cortina, sulla quale venne addossato un fabbricato adibito a magazzini e in parte alle carceri (il lungo edificio di via delle Caserme, che si estendeva dal ponte romano sino al castello-bastione San Cristoforo di piazza Unione).
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Francesco Cristoforo Frangipani, marchese e patrizio romano coscritto per essere succeduto a Mario Frangipane di Roma, conte di Tersatto (cognome slavizzato nell'uso comune in Frana Krsto Frankopana o Fran Krsto Frankopan ma anagraficamente e originariamente Francesco Cristoforo Frangipani), nato a
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del coro) da Cristoforo Rocchi. L'interno alquanto spazioso e luminoso della sacrestia ospita un cospicuo arredo ligneo ed un elegante apparato decorativo a fresco. Tra le due finestre troviamo un affresco cinquecentesco raffigurante la
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Dissertazioni epistolari bibliografiche di Francesco Cancellieri sopra Cristoforo Colombo di Cuccaro nel Monferrato discopritore dell'America e Giovanni Gersen di Cavaglia abate di S. Stefano in Vercelli
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Il patriarcato dei Andrea Bondumier si distinse per le riforme che vennero compiute: furono promulgate delle costituzioni pastorali che regolavano con rigore la vita del clero e specificanti le regole del culto; fu riformato il monastero di San Cristoforo alla
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, si sostiene, occorre che l'esperienza di viaggio sia accompagnata da un'acquisizione stabile e duratura di conoscenze che si riflettano sulla cultura del popolo scopritore (come avvenne nel caso dei viaggi di Cristoforo Colombo, le cui scoperte divennero appannaggio di tutto il mondo conosciuto). I vichinghi abbandonarono invece quelle terre dopo il peggioramento delle condizioni climatiche e il ricordo del
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Le poesie di Cristoforo sono caratterizzate da un tono arguto, che raramente si trova nelle poesie bizantine. Il mix di elementi Cristiani e classici e l'elitarismo intellettuale sono elementi che lo distinguono da altri celebri poeti del suo tempo, come
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Oltre alla cattedrale, il sito archeologico ha riportato alla luce solo una delle tante chiese, circa una dozzina, documentate dalle fonti scritte e che si trovavano dentro e fuori le mura cittadine; tra queste Santa Maria, San Cristoforo, San Giorgio e San Lorenzo avevano un
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dall'Arciprete della Pieve di San Pietro di Ozzano, don Giulio Boschi. Successivamente venne ad essa trasferito il titolo della chiesa di San Cristoforo, ormai cadente. Detto trasferimento si completa nel
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La diagonale segnata dal ramo fiorito di palma a cui si appoggia un gigantesco San Cristoforo, conduce lo sguardo dello spettatore verso il cielo dove altri angeli fanno da contrappunto alla scena: due di essi scostano il drappo rosso per rendere visibile l'intera rappresentazione sacra.
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, ha una bella abside semicircolare con finestra a tutto sesto strombata; sguanci lavorati, ed un antico affresco con S. Cristoforo in facciata (XIV secolo). La chiesa conserva quattro dipinti settecenteschi raffiguranti gli Evangelisti, recentemente restaurati. La tradizione orale li vuole dono fatto alla chiesa, tra Sette ed Ottocento, dalla famiglia carnica dei Cortolezzis, sono attribuiti al pittore Nicola Grassi (Formeaso
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Ultimo aggiornamento pagina:
12 Gennaio 2022
09:11:50