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Frasi che contengono la parola costantino

Anche nella produzione iniziale di sarcofagi, ormai a tema esplicitamente cristiano, si notano le stesse caratteristiche stilistiche del fregio dell'Arco di Costantino, come ad esempio nel cosiddetto

. Tale situazione permise all'Occidente romano, di sganciarsi relativamente presto dalla tutela imperiale e, pur mantenendosi leale ai successori cristiani di Costantino, di badare soprattutto al rafforzamento della propria autonomia dal governo centrale, fino a divenire punto di riferimento istituzionale per le nuove nazioni barbare

e i magazzini militari che vi si trovavano in modo da rifornire l'armata ormai allo stremo delle forze e mancante anche di munizioni oltre che di provviste. Ma il principe Costantino e gli alti ufficiali russi si opposero, convinti che l'unico modo di riunirsi agli alleati fosse di aggirare le forze francesi dirigendosi a sud verso

e a devastare i territori di Costantino III, comprese Britannia e l'Armorica, le cui popolazioni reagirono rivoltandosi all'usurpatore e provvedendo alla propria autodifesa; nel frattempo le truppe di

Le incursioni compiute dagli invasori barbari in Gallia spinsero gli abitanti della Britannia e dell'Armorica a rivoltarsi a Costantino III, cacciando i magistrati romani e formando un loro governo autonomo.

Solo quando l'usurpatore Massimo e il suo comandante Geronzio decisero di invadere la Gallia per detronizzare Costantino III, i barbari approfittarono della partenza dell'esercito romano dalla Tarraconense per impossessarsi stabilmente del territorio invaso spartendoselo tra di loro (

Entro i venticinque anni dall'inizio delle persecuzioni, l'imperatore cristiano Costantino, avrebbe governato da solo l'Impero. Egli avrebbe riparato alle conseguenze degli editti, restituendo tutti i beni confiscati in precedenza ai Cristiani.

molti pregarono Diocleziano di riprendere il potere, per risolvere i conflitti che erano sorti con l'ascesa al potere di Costantino, nominato cesare d'occidente dalle legioni di suo padre, e l'usurpazione di Massenzio ai danni di Severo e Licinio,

), mentre i Burgundi si stanziarono sulla riva sinistra del Reno per dare vita a un loro regno, le incursioni compiute dagli invasori barbari in Gallia spinsero gli abitanti della Britannia e dell'Armorica a rivoltarsi a Costantino III, cacciando i magistrati romani e formando un loro governo autonomo.

Il figlio dell'usurpatore Costantino III, il Cesare Costante, nel frattempo, aveva lasciato incautamente il generale Geronzio in Spagna con le truppe galliche affidandogli il compito di sorvegliare i Pirenei, sostituendo dunque con truppe di origini barbariche (gli

e membro della commissione interna alle Officine Metallurgiche, era stato sequestrato dalle Guardie rosse e, dopo una sorta di processo sommario, era stato ucciso a pistolettate, sorte condivisa a poche ore di distanza anche dalla guardia carceraria Costantino Scimula. Dalle seguenti indagini si venne a scoprire che i due uccisi non erano stati gli unici sequestrati dalle Guardie rosse in quei giorni a

erano incapaci a coesistere pacificamente sotto un governo unito, per cui alla fine fecero ricorso a mezzi violenti pur di far valere il loro desiderio di potere. Alla fine Costante I uccise Costantino II vicino

Ritenendo insufficiente un solo prefetto del pretorio per tutto l'Impero (fino a quel momento vi era un prefetto del pretorio per ciascun imperatore), Costantino decise di suddividere l'Impero in cinque prefetture -

, viene affermato che chi si trovasse a nord della Loira non sarebbe obbligato a rispettare le leggi di Roma. Inoltre, proprio durante il periodo dell'usurpazione di Costantino III, la capitale della Prefettura delle Gallie fu spostata da

godeva di una retribuzione pari a trenta libbre d'oro all'anno. Anche questa regione forniva molti soldati per la fanteria e la cavalleria leggera. Fu istituito da Costantino V Copronimo dopo la guerra contro l'usurpatore Artavasde.

non fanno la minima menzione alla partecipazione diretta dell'Imperatore alla spedizione siciliana e sostengono che Mecezio venne detronizzato da truppe provenienti dall'Italia, dalla Sardegna e dall'Africa. Sulla base delle fonti latine, gli storici moderni ritengono che la rivolta di Mecezio sia stata sedata dall'esarca e non da Costantino IV.

Il culto di San Costantino Imperatore in Sicilia (G. Catalano)in POTERI RELIGIOSI E ISTITUZIONI: IL CULTO DI SAN COSTANTINO IMPERATORE TRA ORIENTE E OCCIDENTE (a cura di)PIETRO PAOLO ONIDA - FRANCESCO SINI

e Teodoro, avevano fatto parte della commissione precedente) il compito di redigere un solo codice, contenente costituzioni imperiali da Costantino in avanti. Questa volta i commissari ebbero licenza di

mettendo a repentaglio il meccanismo della tetrarchia, ideato da Diocleziano proprio per porre termine all'uso ormai consolidato degli eserciti di proclamare di propria iniziativa gli imperatori. Per tale ragione Galerio, che al tempo era l'unico Augusto legittimo rimasto in carica, fu inizialmente scettico nel riconoscere l'investitura di Costantino, tuttavia alla fine si convinse a cooptarlo nel collegio imperiale ma con il rango di Cesare, promuovendo invece come nuovo Augusto d'Occidente Flavio Severo.

, un commilitone di Galerio, mentre Costantino fu degradato nuovamente a Cesare e Massimiano dovette deporre, questa volta definitivamente, le vesti imperiali per una seconda volta. Contestualmente Massenzio fu dichiarato

e inoltre Liciniano, figlio della sorella Costanza e di Licinio. Quindi anche la moglie Fausta venne uccisa soffocata o annegata nel bagno termale, riscaldato oltre la temperatura normale. La leggenda vuole che Crispo sia stato eliminato in seguito all'accusa di Fausta di averla insidiata, e quindi anche l'imperatrice venne giustiziata quando Costantino riconobbe l'innocenza del figlio. Forse erano entrambi vittime di falsi delatori o Fausta volle assicurarsi l'eliminazione dei rivali dei propri figli come successori di Costantino.

Fu una riforma duratura, tanto che il peso aureo del solido introdotto con la riforma di Costantino rimase invariato per secoli anche durante l'impero bizantino. Ma a livello sociale le conseguenze furono catastrofiche: tutti coloro che non avevano accesso alla nuova moneta d'oro, infatti, dovettero subire le conseguenze dell'inflazione, a causa di una svalutazione rispetto al

Paul Veyne ha inoltre proposto un'interessante teoria per tentare di spiegare in modo razionale il fenomeno leggendario della visione che potrebbe aver spinto Costantino a una conversione solo apparentemente improvvisa. L'eminente studioso ipotizza che un sogno abbia potuto avere azione catalitica su un terreno psicologico predisposto da esperienze e suggestioni vissute precedentemente

Il ruolo determinante giocato da Costantino nell'ambito della chiesa cristiana (ad esempio tramite la convocazione di concili e il presiederne i lavori) non deve oscurare il fatto che Costantino svolse funzioni analoghe nell'ambito di altri culti. Egli infatti mantenne la carica di

Probabilmente il progetto politico di Costantino di tollerare il Cristianesimo, se non frutto di una conversione personale autentica, nacque dalla presa d'atto del fallimento della persecuzione contro i cristiani scatenata da

. Con Costantino il controllo dell'esercito era inoltre definitivamente sottratto ai governatori, ormai ridotti al ruolo esclusivo di amministratori e giudici. Sotto Costantino si ebbe, ancora una volta, la

, vi si possono rintracciare alcune informazioni storiche certe (Gregorio aveva potuto attingere informazioni dagli abati Costantino e Simplicio di Montecassino, Onorato di Subiaco e Valentiniano, che avevano conosciuto personalmente Benedetto).

alcuni anni prima dell'editto. Qui si vedono le basi di un'edicola che probabilmente era dotata di colonne, con attorno un corridoio e diversi locali. In uno di questi palazzi vi fu l'accordo tra Costantino e Licinio noto come

inaugurata dalla diarchia Costantino-Licinio. Il cambiamento fu evidente sia nella scelta delle iconografie dei rovesci delle monete, sia nello stile del ritratto imperiale, che passa dallo squadrato modello tetrarchico a un morbido stile classicheggiante.

) rivendicasse quelle stesse terre che gli erano appartenute e che ora fruttavano nuovamente. Possiamo inoltre constatare alcune differenze nella politica di concessione delle terre da parte di Costantino e Valentiniano; Costantino concedeva la terra ai veterani senza domicilio o non impegnati in nessun

nacque Flavio Claudio Giuliano: era stato chiamato Giuliano come il nonno materno, Flavio come tutti i membri della famiglia di Costantino, e Claudio come il preteso fondatore della dinastia costantiniana,

Il conflitto per la Mesopotamia fu invece pienamente militare, ma Costanzo fece in questo caso una scelta originale, almeno secondo le strategie romane consolidate: invece di scegliere l'opzione della massiccia campagna militare destinata a colpire il cuore dello Stato nemico, come prevedeva di fare Costantino e come avrebbe in seguito fatto

ebbe assassinato re Giorgio I a Tessalonica, suo figlio ascese al trono col nome di Costantino I. Questi fu il primo re greco ad essere nato in Grecia ed il primo di religione greca ortodossa. Il suo stesso nome di battesimo era stato scelto nell'idea di compiacere il nazionalismo greco (la

Nel frattempo, ad aggravare ulteriormente la situazione, vi fu la rivolta del generale delle truppe ispaniche Geronzio contro Costantino III: la rivolta sembrerebbe avere origine nel fatto che, mentre Costante si accingeva a ritornare in Spagna per la seconda volta per governarla come

Costantino III aveva sotto il suo controllo l'esercito delle Gallie, dunque avrebbe potuto essere conveniente per Onorio raggiungere un accordo con l'usurpatore in modo da convincerlo ad accorrere in Italia con l'esercito delle Gallie per salvarla da Alarico, anche se il rischio che Costantino III approfittasse della situazione per detronizzare Onorio stesso era forte.

ad opera di Costanzo proseguiva: nonostante tutto, Costantino III continuava a resistere, confidando nell'arrivo del suo generale Edobico con i suoi ausiliari franchi e alemanni reclutati da oltre Reno.

Costantino III e suo figlio Giuliano furono inviati in Italia, ma Onorio, ancora pieno di risentimento nei loro confronti per l'esecuzione dei suoi cugini ispanici Vereniano e Didimo, li fece decapitare a trenta miglia da Ravenna, violando la promessa che li avrebbe risparmiati.

ad opera di Costanzo proseguiva: nonostante tutto, Costantino III continuava a resistere e a sperare nell'arrivo del suo generale Edobico con i suoi ausiliari franchi e alemanni reclutati da oltre Reno.

Il nuovo sovrano, incoronato con il nome di Isacco II, si accinse immediatamente a consolidare il suo potere ancor fragile: fece catturare l'ex imperatore Andronico I e i suoi due figli, Costantino e Manuele; questi ultimi furono accecati mentre l'imperatore fu dilaniato dalla folla di

Il conflitto per la Mesopotamia fu invece pienamente militare, ma Costanzo fece in questo caso una scelta originale, almeno secondo le strategie romane consolidate: invece di scegliere l'opzione della massiccia campagna militare destinata a colpire il cuore dello stato nemico, come prevedeva di fare Costantino e come avrebbe in seguito fatto

Di famiglia marchionale, Puoti duchi di Castelpuoti, erano discendenti diretti di Re Poto, figlio di Re Adelchi , nipote di Re Desiderio (Dei Regni d'Italia Epitome di Thesauro)Furono ratificati dall'imperatrice Irene di Bisanzio come legittimi eredi di Costantino il Grande, ossia Patricii Romanorum, ovvero Padri degli Imperatori(Re Adelchi o Adalgiso a Bisanzio -Dei Regni d'Italia Epitome di Thesauro) ebbe diritto al Seggio sublime, al mantello imperiale e all'inchiostro rosso dei Porfirogeniti.

o da un arco posto all'ingresso del tempio stesso, per le scene incompatibili con un monumento postumo. Esiste anche la recente ipotesi che i tondi si trovassero originariamente proprio su questo arco, forse adrianeo nella sua prima edificazione, che sarebbe stato ricomposto e ridecorato all'epoca di Costantino, ma la rilavorazione subita dalle incorniciature per l'inserimento nella nuova collocazione sembra smentire questa ipotesi

La prima occupazione del principe Costantino fu di cercare i fondi necessari per poter organizzare le Olimpiadi, facendo affidamento sul sentimento patriottico del popolo greco per motivarlo a fornire il denaro richiesto.

Un'altra interpretazione del nuovo sollevamento dall'incarico di comandante supremo di Maniace, spiega la decisione di Costantino col fatto che la sua gestione estremamente dura dell'ordine pubblico in Puglia, avrebbe reso inviso il potere bizantino in queste zone.

alla nomina di Dalmazio; alla morte di Costantino, l'esercito avrebbe quindi soddisfatto il proprio desiderio di porre sul trono imperiale solo i figli dell'imperatore, con Costanzo costretto ad accettare il fatto compiuto. Venne anche messa in giro la voce che Dalmazio e il fratello

Secondo alcuni storici che sia la figlia di Carlo Costantino solo per il fatto di avere tale nome che in precedenza nella Provenza non era usato, mentre per altri che hanno confutato tale tesi in quanto in vari documento dell'

Secondo una leggenda locale sarebbe stata alla vigilia di questa battaglia, che Costantino avrebbe avuto una visione con la comparsa in cielo di una croce con questa scritta, fatto prodigioso che avrebbe convinto l'imperatore a convertirsi al

Dovette poi affrontare il problema della successione al trono, che alla sua morte sarebbe rimasto vacante: dei figli di Costantino VI, l'unico maschio ancora in vita era nato dopo l'accecamento del sovrano e dunque era considerato bastardo e in quanto tale impossibilitato a succedere a Irene.

, i tenenti Antonio Aimone, Costantino Bobbio, Guglielmo Haas, Orsini, Mora, Oddo Fileti, Reina, Tomassetti, Villa. I sSottotenenti Sergardi Biringucci e Cenci Bolognetti; i sergenti Addone Del Citerno e Pagnotta e i due cavalieri semplici Manzolini e Merlin.

Per sbalordire i regnanti con cui contrattare il matrimonio, Costantino diede un grande seguito a Sfranze: soldati, nobili, cantori, medici, musici e monaci, con un'ambasceria di doni preziosi. Il primo stato visitato fu l'Iberia, dove Sfranze ebbe un'ottima accoglienza: la gente del luogo non aveva mai visto molti degli strumenti che i bizantini possedevano, come l'organo, e per questo in moltissimi si recarono ad ascoltare l'affascinante musica.

, con Adriano poi, si decise che le regioni dovevano essere governate da uomini consolari, che in seguito furono sostituiti da uomini giuridici, che fino ai tempi di Costantino, prendevano il nome di

. Dopo Costantino invece abbiamo notizia che l'Italia fu suddivisa in diciassette province, e la decima era composta da Lucania e Bruzio, sempre sotto il governo di un correttore. Giunto il periodo della fine dell'

d'Occidente al posto di Massimiano, e Costantino e Massenzio vennero totalmente ignorati nella nuova transizione di potere. Questo non fece ben sperare per la futura sicurezza del sistema tetrarchico.

, sorellastra, figliastra di Massimiano in quanto nata da Eutropia durante il suo primo matrimonio e poi adottata dall'imperatore. Quest'ultima fu anche la matrigna di Costantino in quanto seconda moglie del

, che disponeva ormai in occidente di margini di manovra migliori che per il passato, il compito di eliminare l'usurpatore. Costantino, ormai sospettoso nei confronti di Massenzio e non disposto a riconoscerlo, riunito un

. Considerata la datazione e il carattere del nascondiglio, gli archeologi ritengono siano le insegne imperiali di Massenzio, nascoste in un vano segreto dai suoi seguaci per sottrarle a Costantino. Sono attualmente esposte al

. Tuttavia, nonostante il forte risentimento contro Romano I, Costantino VII si tenne sostanzialmente in linea con le decisioni prese dal suo predecessore, terminandone la riforma della politica agraria

, che vide la rielezione a segretario di Costantino Lazzari e un grande successo personale di Mussolini, al quale i congressisti tributarono una mozione di plauso per i successi di diffusione e di vendite del giornale del partito. Venne inoltre approvata la mozione di Mussolini e

A questo punto penso che potrebbe essere ampliata la storia della basilica originaria di Costantino, magari in un'altra voce da richiamare poi nella pagina (si veda ad esempio la pagina inglese di wikipedia). Saluti --

e non a Costantino IV; l'attribuzione del soprannome a Costantino IV sarebbe un errore commesso dagli storici del tempo, ingenerato da una confusione tra padre e figlio (che si chiamavano tutti e due Costantino, dal momento che Costante, nome del padre di Costantino IV, era solo un diminutivo).

in Alta Savoia a fianco del marito. Ai funerali parteciparono re Juan Carlos di Spagna, i reali di Belgio e Lussemburgo, Alberto di Monaco, gli ex reali di Bulgaria, Costantino di Grecia, Farah Dibah, Michele di Jugoslavia. Su sua disposizione, venne eseguito

La cosiddetta Donazione di Costantino era il documento su cui per secoli la Chiesa di Roma aveva fondato la legittimazione del proprio potere temporale in Occidente. Si attribuiva infatti all'imperatore Costantino la decisione di donare a

Altre due magnifiche feste sono quelle di San Leonardo a Santu Lussurgiu, e di San Costantino a Sedilo, nelle quali si fanno giochi equestri, cui danno il nome di Ardie, e che riescono di sorprendente effetto a vedersi

Le parrocchie di questi paesi erano rispettivamente dedicate a: san Mamiliano Vescovo, La Madonna dei Poveri (disamparados), sant'Elena e san Costantino (santa Ligustina), La Misericordia, san Leonardo di Noblac

si pose alla testa del movimento monoteista, all'inizio del IV secolo, ci fu ancora una fase di discussione fra intellettuali di ogni categoria e di ogni confessione religiosa. A quel punto Costantino, che con

Il successo di questo tentativo fu dovuto principalmente alle vittorie degli stati cristiani contro gli ottomani, che spronarono Costantino ad avventurarsi in Grecia centrale, ottenendo il controllo di

La battaglia si protrasse per tutta la notte: all'alba, Costantino aveva vinto la battaglia, l'esercito di Massenzio aveva subito grandissime perdite, Pompeiano era caduto combattendo alla testa della sua guardia personale.

, presieduto dal giudice Giovanni Rosso, con relatore Giuseppe Bonadonna e procuratore generale Costantino Lapiccirella, nel quale Biadene e Sensidoni vengono riconosciuti colpevoli di un unico disastro: inondazione aggravata dalla previsione dell'evento compresa la frana e gli omicidi. Biadene viene condannato a cinque anni (due per il disastro e tre per gli omicidi), Sensidoni a tre e otto mesi: entrambi gli imputati beneficiano di tre anni di condono (nel caso di Biadene per motivi di salute; viene infine rilasciato dopo un solo anno di detenzione per

col resto dell'esercito. I generali di Costante finsero un attacco su Aquileia per poi ritirarsi e tendere una serie di imboscate a Costantino che li inseguiva; in occasione di una di queste, nei pressi di

Nonostante le assicurazioni formali fatte a Costantino di pacificazione familiare, sia Tommaso che Demetrio intendevano impadronirsi di tutta la Morea, suddivisa in due macro-regioni per una migliore gestione: allo stesso tempo, si complicarono anche le relazioni con i

inizialmente sostenuta dal re, si impadronisce del potere e, dopo un fallito contro colpo di stato, in dicembre Costantino e la famiglia prendono volontariamente la via dell'esilio, che li porta prima a

, tanto che il peso aureo del solido introdotto con la riforma di Costantino rimase invariato per secoli anche durante l'impero bizantino. Ma a livello sociale le conseguenze furono catastrofiche: tutti coloro che non avevano accesso alla nuova moneta d'oro, infatti, dovettero subire le conseguenze dell'inflazione, a causa di una svalutazione rispetto al

. Negli scontri che seguirono rimase ucciso il duca Totone, probabilmente da Grazioso, cognato di Sergio, che come premio ottenne il titolo di duca di Roma, mentre Costantino e i fratelli, rifugiatisi invano nel

. Le parrocchie di questi paesi erano rispettivamente dedicate a: san Mamiliano Vescovo, La Madonna dei Poveri (disamparados), sant'Elena e san Costantino (santa Ligustina), La Misericordia, san Leonardo di Noblat. I primi tre centri erano collocati sulla sponda sinistra (dando le spalle alla sorgente) del Rio di Oliena (

, ritiene inattendibile la notizia, fornitaci da Teofane, che fu Costantino IV a recarsi in persona in Sicilia per deporre l'usurpatore; secondo Ostrogorsky la rivolta venne invece sedata dall'esarca di Ravenna.

Per i restanti tre anni della sua vita Costantino visse con la moglie nel suo palazzo di Pavlovsk. Egli si limitava a una sedia a rotelle, e Alexandra fece in modo che a egli gli fosse negato il contatto con la sua amante e figli illegittimi. Il nipote di Alexandra,

Costantino aveva avuto un figlio dalla moglie Anastasia: Giustiniano. Per il suo nome, egli avrebbe imitato la politica estera di Giustiniano I, cercando di riconquistare i territori persi e intraprendono rischiosissime azione per via delle poche risorse che l'impero disponeva

I disastri che colpivano l'Impero d'Occidente si ritorsero contro Stilicone. L'invasione della Gallia e l'usurpazione di Costantino III costrinsero Stilicone ad annullare la spedizione contro Costantinopoli.

Dopo san Leonzio, le cronotassi tradizionali inseriscono una serie di quindici vescovi non attestati storicamente: Euprepio, Antimo, Sisto, Paterniano, Pastore, Gerolamo, Evestro, Elearano, Leone, Costantino, Miniato, Eleario, Donatello, Agario, Metrope.

. Membri del comitato scientifico sono Giulia Albanese, Irene Bolzon (Coordinamento dei responsabili scientifici), Lucia Ceci, Costantino Di Sante (Coordinamento dei responsabili scientifici), Emanuele Felice, Enzo Fimiani (Coordinamento dei responsabili scientifici), Carlo Greppi, Santo Peli, Elisabetta Ruffini (Coordinamento dei responsabili scientifici), Silvia Salvatici, Antonella Salomoni, Giorgio Vecchio. Del comitato fanno parte anche il Direttore di

I rilievi dell'arco di Costantino, reimpieghi da edifici degli imperatori precedenti: in verde di epoca traianea, in giallo di epoca adrianea, in azzurro dell'epoca di Marco Aurelio; a questi si aggiungono i rilievi di epoca costantiniana, appositamente scolpiti per l'arco, in rosso. Anche la maggior parte degli elementi della decorazione architettonica e persino dei blocchi della muratura, sono costituiti da materiale di reimpiego di diversa provenienza.

Costantino Nivola: public and private: a selection of Nivola's sculptures, soon to leave the U.S. for a permanent home in a museum devoted to the artist in Sardinia, provided a rare overview of his work at the Parrish Museum

, ricevendone tra l'altro la predizione della sua morte imminente. I primi quattro successori del santo nel governo di Montecassino furono Costantino, Simplicio, Vitale e Bonito, l'ultimo dei quali vide il monastero distrutto dai

Nonostante che i figli di Costantino avessero regnato all'insegna del rigore religioso, la cristianizzazione dello stato fu un processo lento e talvolta discontinuo. Un battuta di arresto si ebbe con l'imperatore

I francesi svolsero un ruolo di primo piano in questi eventi, guidati da Sarrail e dall'ambasciatore Jean Guillemin, che premette nientemeno per il rovesciamento del re Costantino, mentre gli inglesi si opposero a tali misure estreme.

inizialmente sostenuta dal re, si impadronisce del potere e, dopo un fallito contro colpo di Stato, in dicembre Costantino e la famiglia prendono volontariamente la via dell'esilio, che li porta prima a

Constantine Zuckerman, ritenendo invece veritiere le parole di Costantino, ha sostenuto che, in risposta alla richiesta iniziale dei Rus', Fozio (e Michele III) inviarono nel Khaganato di Rus' un semplice vescovo, irritando i pagani che si sentirono offesi dal basso grado ecclesiastico del messo. Nel settembre

realizzati dai ragazzi e dagli artigiani di San Costantino e dei paesi limitrofi seguendo una tecnica semplice di realizzazione delle figure tramite l'utilizzo di carta e cartapesta. Tradizionalmente si svolge la domenica precedente il

maggiore. E in tutte le fasi di arricchimento, ampliamento e ricostruzioni successive, ne venne conservato l'orientamento. Costantino racchiuse l'antica edicola paleocristiana in una struttura marmorea a parallelepipedo, la cosiddetta

La sera seguente all'incontro con Giampalmi, Costantino e Daniele vanno in discoteca insieme a Claudio, un loro amico, Chiara, la ex ragazza di Costantino, e Isabella, la ragazza di Daniele. Durante la serata, Isabella subisce le

e dell'ambiente della Valgraziosa) ha ottenuto, in comodato d'uso dal proprietario dottor Costantino Conforti, la parte della rocca che si trova nel territorio del Comune di Calci. I volontari dell'Associazione si impegnano costantemente in opere di pulizia e messa in sicurezza allo scopo di salvaguardare la Verruca dallo stato di abbandono e al fine di rendere visibili ai numerosi visitatori le parti che la vegetazione col tempo aveva coperto. La vegetazione circostante le mura, composta da

e dipendente comunale Giuseppe Pegoraro fece irruzione nel palazzo comunale, sparando dei colpi di arma da fuoco che ferirono la sindaca Laura Prati e il suo vice Costantino Iametti. Successivamente, Pegoraro si diede alla fuga lanciando un fumogeno nella sede della

Stauroteca custodita presso la Chiesa Santa Maria la Cava e Sant'Alfio in Lentini (Sr), nel museo arte Sacra. Steatite scolpita con custodia in legno dipinto. Reca l'immagine di Santa Elena, due Angeli e l'imperatore Costantino. Datata tra il secolo IX e il XI secolo.

, interzato in fascia: al I di verde, al cuore d'oro, caricato della lettera M d'azzurro, sormontata da una corona dello stesso; al II d'argento, alla terza ondata d'azzurro, all'ancora d'oro attraversante; al III di verde, alla Croce di Costantino d'argento, caricata della

Nella notte successiva gli sarebbe apparso Cristo, ordinandogli di adottare come proprio vessillo il segno che aveva visto in cielo. Nei giorni successivi Costantino avrebbe chiamato dei sacerdoti cristiani per essere istruito sul

. La narrazione fu scritta poco dopo i fatti (anche se l'opera fu completata con un altro libro nel decennio successivo), quando Eusebio non aveva ancora conosciuto Costantino. In questa opera manca qualunque evento prodigioso. Eusebio paragona la brutta fine di Massenzio, annegato nel crollo del ponte Milvio, da lui stesso costruito, alla fine del faraone affogato durante l'

. Egli non menziona alcuna visione prodigiosa, ma riferisce che la notte prima della battaglia Costantino avrebbe ricevuto in sogno l'ordine di mettere sullo scudo dei propri soldati un segnale celeste divino (

al suo secondo figlio, Ferdinando, Janowice Wielkie al terzo figlio, Costantino, e Grodztwo al quarto figlio, Antonio; essi fondarono quindi il ramo slesiano della famiglia Stolberg-Wernigerode, mantenendo il controllo sui loro territori fino a che vennero espulsi nel

Accumato, Affitto, Alarconi, Alberata, Barbo, Bentivegna, Berlucedde, Bonfiglio, Buscemi, Camatrone, Carchiolo, Cardone, Carmine, Carzopillo, Cauciri, Ciappulla, Colla, Corona, Corvo, Costagrande, Costantino, Cota, Crisaffe, Cugno di Troina, Episcopo, Ferraro, Fontanelle, Fosso Sambuco, Franca, Gabellazza, Giuliano, Gugliatore, L'Episcopo, La Menta, Lancipestato Lapiscio, Larciru, Lavanche, Manoce, Magazzeno, Monastra, Muto, Napoli, Palumbo, Paratore, Passo Romano, Pedecaro, Petrame, Pettinato, Pianazzi, Piccioniere, Pizzo San Pietro, Plumari, Polizzi, Pratofiorito, Purrazzo, Radicone, Rovetto, Russo, Saluzzo, San Cono, San Mercurio, San Paolo, Santa Domenica, Samperi, Sanguisuga, Schiddaci, Schinocca, Serezie, Serramentieddu, Sollima, Squillaci, Stagliata, Stingi, Tromba, Vitale, Zino.

. I sacerdoti pagani gli avrebbero suggerito una cura consistente nel bagnarsi nel sangue di bambini. Costantino, tuttavia, impressionato dal pianto delle madri si sarebbe rifiutato di sottoporsi a tale pratica e nella notte successiva gli sarebbero apparsi in sogno i santi

, e mise in atto vari stratagemmi per non insospettire i colleghi. Dopo l'abdicazione di Diocleziano e Massimiano, Costanzo ottenne la carica di Primo Augusto. Costantino, che viveva presso Diocleziano, aveva fatto con lui un viaggio in Palestina. Ma in seguito era fuggito presso il padre, abbandonando la corte. Poco dopo essere giunto da Costanzo,

. Frattanto Massenzio a Roma si comporta in modo tirannico. Ne derivano stragi, stregonerie e carestia. Ma, nello scontro con Costantino, gli eserciti di Massenzio sono sconfitti e lo stesso Massenzio muore sul ponte del fiume




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Ultimo aggiornamento pagina:

26 Dicembre 2021

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