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Frasi che contengono la parola conservano

) nella forma nondimensionalized della legge di gravitazione universale, coerente con la moderna formulazione razionalizzata della legge di Coulomb in termini di costante dielettrica del vuoto. Infatti, normalizations alternativi conservano spesso il fattore

All'interno delle scuole si conservano i lasciti della cultura romana antica. Qui si concentrano, dunque, i contributi degli scrittori pagani, eredi della lunga storia letteraria latina. La preservazione dei testi linguistici e letterari antichi avviene tramite la compilazione di vaste enciclopedie del sapere, come la grammatica di

. A pianta quadrata a croce greca inscritta, presenta tre piccole navate sormontate da una cupola centrale sorretta da quattro colonne. Le tre absidi sul fondo conservano cicli di affreschi in stile bizantino databili tra

All'interno si conservano suppellettili, arredi sacri, antichi paramenti, statue e tele in parte provenienti dal convento di Santa Caterina: tra questi oggetti, il reliquiario di argento a forma di braccio, contenente la

Le collezioni patrimoniali si trovano nei differenti dipartimenti presenti a Tolbiac, eccetto quello della ricerca bibliografica (DRB). I quattro dipartimenti originati da quello degli Stampati e quello dei Periodici conservano i fondi patrimoniali costituiti da stampati del periodo che va dal

, la chiesa di San Francesco, la chiesa del Purgatorio, la chiesa di Cristo, la chiesa di San Sebastiano, la chiesa del Carmine e la chiesa di Sant'Agostino. Si conservano inoltre il castello Pandone, la torre medievale, le mura ciclopiche, le terme, il teatro e l'anfiteatro romani e vari palazzi signorili sparsi nel centro storico. Diversi reperti sono conservati nel

) del palermitano Pietro Spinosa, ha un superbo altare maggiore in marmo, con cinque medaglioni raffiguranti altrettanti episodi biblici. Della chiesa originaria del Quattrocento si conservano solo la base del campanile, una croce di pietra scolpita ed una campana datata

- Esempio di chiesa rupestre lentinese, di forma quadrata, secondo la tradizione fu il carcere in cui vennero rinchiusi i Santi Patroni Alfio Filadelfo e Cirino e altri martiri. All'interno si conservano i simulacri dei tre santi in catene e di Santa Tecla.

con giurisdizione su un vasto territorio, sorge su un'altura a sud di Travesio. L'attuale aspetto neoclassico si deve a una ricostruzione ottocentesca. All'interno si conservano, tra l'altro, un ciclo di affreschi del

, quando venne effettuata la trasformazione degli altari e delle cappelle; fu ritrovato sotterrato nell'abside della chiesa, occasione in cui vennero anche rubati i due angeli che oggi si conservano a

, componente principale delle miscele di crioprotezione vetrificanti con cui si conservano organi e tessuti. Anche per lo stoccaggio a lungo termine di cellule umane o animali, non trasformate o tumorali e delle

, in seguito al rimaneggiamento del coro, ma se ne conservano testimonianze scritte, come la stroncatura del Vasari, sia numerosi studi preparatori. L'insolita iconografia cristologica fa riferimento al trattatello cripto-

Le facciate mostrano paraste e tamponamenti a bugnato liscio al primo piano, mentre i piani superiori restano decorati con le sole paraste; le finestre sono incorniciate con timpano a motivi geometrici e si alternano a balconate in pietra con pilastrini al primo piano e in ferro battuto decorato al secondo piano. All'interno lo scalone d'onore si articola in quattro rampe ad andamento ottagonale con gradini in marmo. Alcune delle sale conservano affreschi ai soffitti con temi decorativi e figurativi in stile

Alle spalle, con accesso a est, si trova un altro edificio con pronao, originariamente rivestito all'interno con marmi pregiati e con pavimento in mosaico; di esso si conservano oggi, fino a notevole altezza, i tratti murari in laterizio. Si ipotizza che questo edificio, situato in posizione preminente su un lato del Foro, avesse una destinazione sacra, fosse il probabile tempio di Marte, cui allude Cicerone, quando parla della presenza a Larino dei

non troppo caldo, disposti su graticci fatti con canne o con polloni di ulivo coperti con foglie fresche di fico; appena il colore dei fichi diventa dorato, si tolgono dal forno e si conservano in madie di legno, per essere consumati durante l'inverno. Se tutte le procedure sono state eseguite correttamente i fichi si conservano perfettamente fino a primavera, lasciando col tempo apparire in superficie una patina bianca zuccherina e diventando morbidi e succulenti. Talvolta, si mettono nel forno, insieme ai fichi, anche foglie di alloro e semi di

conservano numerose fonti documentarie: queste fonti mostrano come la produzione della terracotta, dal XV secolo fino ad oggi, abbia caratterizzato non solo l'economia, ma anche la vita sociale del territorio di Impruneta e sia diventata l'elemento fondatore di una cultura specifica, quella della

Palazzo Grossi, vicino alla Chiesa Madre, ha un alto portale architravato, privo di cornici. I piani superiori sono coperti da volte a vela e decorati con motivi floreali o paesaggistici racchiusi entro medaglioni. Parte delle finestre e dei balconi conservano ringhiere in ferro battuto.

: canto corale in onore dei vincitori delle gare, era recitato da cori celebrativi e accoglieva i vincitori dei giochi di ritorno dagli agoni. Fra i maggiori autori ci sono Pindaro, di cui si conservano le

Gli iraci moderni conservano molte caratteristiche dei loro antenati preistorici, per esempio un sistema di regolazione termica poco sviluppato, che li costringe a scaldarsi stando in gruppo e passando molto tempo al sole come i

e gran parte dei materiali di cui era composto l'edificio furono utilizzati per la ristrutturazione della chiesa della Madonna del Giglio di Castiglione della Pescaia. Se ne conservano oggi alcuni resti delle murature in pietra.

, prima gli aragonesi e poi i senesi portarono avanti i lavori di costruzione delle nuove mura che andarono a delimitare completamente l'attuale borgo situato attorno al castello. Nelle mura del castello si conservano le tre porte d'accesso di Porta San Giovanni, Porta della Madonna del Giglio e Porta Castello; nella parte bassa, delle antiche mura pisane sopravvive l'antica porta settentrionale, chiamata comunemente la Portaccia, e due torri, una in via Colombo e l'altra poco distante nota come Torre Lilli, mentre sono visibili i resti di una terza torre in via delle Vacche.

di Venezia si conservano le rare edizioni dello scritto. L'essere scritto in lingua volgare, italiano con qualche espressione in dialetto veneziano, e con i numeri arabi, lo rese di enorme interesse.

Anche se alle due religioni monoteiste appartengono la maggior parte degli africani cristiani e musulmani, questi convertono a loro volta e conservano ancora alcuni aspetti delle loro religioni tradizionali

La baritonesi ha tuttavia qualche apparente eccezione: un numero minimo di parole derivate da troncamenti conservano l'accento sulla sillaba prima penultima e poi divenuta ultima, oltre ad alcuni nomi di popolo imparisillabi della

, e ne furono stampate all'incirca trecento copie; le poche che ancora si conservano sono considerate dei tesori dai bibliofili: in alcune sono addirittura rinvenibili correzioni manoscritte realizzate dallo stesso Borges. L'unica copia appartenente alla

. Tra gli altari spicca quello del Sacramento; vi si conservano tele e statue, molte delle quali provenienti da altre chiese dirute, come San Rocco alla Palata (la statua del Santo) e in modo particolare da Santa Maria di Costantinopoli demolita nel

, di cui oggi restano poche strutture murarie, fortemente danneggiate dal fatto che su di esse furono realizzate le strutture di sostegno degli Orti Farnesiani, strutture murarie che si presentano con scarse relazioni tra di loro e che solo in alcuni punti si conservano in alzato per alcuni metri

e da edifici civili pregiati, come il palazzo ducale e il Palazzo La Castaldina. Tra le chiese ci sono la parrocchiale di San Dionisio, la chiesa di San Rocco e quella di Sant'Antonio; si conservano anche le porta urbiche, tra le quali Porta San Marco.

Il monumento alle vittime di Majdanek. Nell'imponente costruzione si conservano le ceneri di molti internati che nel campo trovarono la morte. La scritta polacca che campeggia nella parte alta del monumento recita:

, senza che la diocesi di cui portano il titolo sia arcidiocesi: in questo caso infatti il titolo rimane legato alla sola persona dell'arcivescovo, come un titolo di particolare distinzione. Tradizionalmente tutti i vescovi traslati da un'arcidiocesi a una diocesi conservano il titolo di arcivescovo

, i contratti collettivi corporativi ancora in vigore conservano la loro originaria natura normativa e devono quindi essere interpretati secondo le specifiche disposizioni sull'interpretazione della legge (

. Di quell'epoca si conservano ancora il prezioso soffitto a cassettoni e la pavimentazione marmorea riproducente lo stesso disegno geometrico del soffitto, mentre il grande fregio in affresco nella parte superiore delle pareti fu realizzato nel

I libri rimasti ci conservano dunque la parte speciale dell'etimologia (seconda triade della prima esade) e la parte generale della flessione (prima triade della seconda esade), importante per la questione dell'analogia e dell'anomalia nel linguaggio, che Varrone ci tramanda in modo completo. Varrone affrontava nel

, sul sito dell'attuale Piazza Yser, per raggiungere uno dei canali, di cui ogni bacino era riservato per un tipo di merci. Colmati nell'Ottocento, all'apertura del nuovo porto di Bruxelles, i canali sono sostituiti da ampi boulevard, i cui lati conservano nel loro nome il ricordo della loro funzione precedente:

ritrovato, riportante questo nome: nella casa si conservano ancora diverse decorazioni pittoriche, sia nel triclinio, che nelle camere che si affacciano sul giardino; gli affreschi meglio conservati sono stati staccati per essere conservati al museo archeologico di Napoli, come quello di

: nell'atrio si conservano resti dell'impluvio ed intorno cubicoli ed oecus con resti di intonaco in giallo e in rosso; nel giardino restano superstiti alcune pezzi di colonna del peristilio e l'ingresso alla sala triclinare, che in origine possedeva mura stuccate in bianco, con raffigurazioni in rilievo.

: un campo centrale di cui si conservano alcune figure, incorniciato da una motivo di ogive e squame nei colori rosso, bianco e nero e, almeno su un lato, da una fila di quadrati in diagonale con rosetta centrale. Il repertorio decorativo trova confronti in

, per poi venire definitivamente abbandonato nel XVI secolo in seguito alla costruzione della chiesa di Sant'Antonio abate ad Alberese. Si presenta oggi sotto forma di imponenti ruderi, che conservano ancora la monumentale torre campanaria.

si conservano entrambi i muscoli pettorali e si procede ad asportazione dei linfonodi ascellari di I, II e III livello. Questi due interventi consentono una ricostruzione mammaria ottimale in due tempi. Prima viene preparata una

e situato tra piazza Mazzini e via Roma, era la residenza cittadina della nobile famiglia Riva. Composto da due edifici, si conservano ancora al piano terreno il portale in marmo, un loggiato con colonne in marmo e al primo piano un salone impreziosito da affreschi e stucchi.

Allo stato delle indagini questo insediamento sembrerebbe svilupparsi in almeno sei ambienti rettangolari, di cui si conservano parzialmente i muri perimetrali, occupando un'area di circa trecento metri quadrati.

I baccelli maturi sono commestibili, si conservano per molto tempo e possono essere consumati, comunemente, freschi o secchi o, in alternativa, passati leggermente al forno. Vengono tradizionalmente consumati soprattutto nei mesi invernali, avendo l'accortezza di scartare i semi, durissimi.

; della struttura originaria si conservano l'impianto, i due portali d'ingresso principale e secondario, parti delle absidiole tonde e i due pilastri che delimitano il presbiterio. All'interno della settecentesca cappella di Sant'Apollonia, in origine occupata probabilmente dal battistero, sorge il piccolo museo, che conserva un antichissimo calice di vetro, antecedente l'

secondo la referenza storica degli Atti che si conservano in originale presso l'Archivio di Stato di La Spezia. L'arrivo di Dante presso il casato dei Malaspina dello Spino Secco, riferibile alla profezia astronomica presente nel

. In tale occasione furono operate delle considerevoli modifiche alcune delle quali si conservano tutt'oggi, il cavalcavia sulla ferrovia, l'ingrandimento del viale d'accesso, la decorazione del cancello con stendardi e la costruzione della Loggetta Bondi da parte della

) e i successivi bombardamenti a cui fu sottoposto l'edificio, gli interni conservano ancora oggi integre al piano nobile la maggior parte delle decorazioni settecentesche presenti in origine, riscontrabili nell'atto di vendita del palazzo (

Del periodo veneto attualmente si conservano gran parte delle mura, sei torrioni, la porta Nuova, oltre a numerosi edifici medioevali, tra cui la chiesa della Beata Vergine dell'Addolorata e la casa dei Provveditori veneti (dal

A differenza della maggioranza dei gruppi thrash della loro era che negli anni intrapresero nuovi percorsi musicali, gli Slayer conservano tuttora il loro tipico stile, nonostante il cambio generazionale e l'arrivo di nuove forme musicali.

; documenta diffusamente ed esaurientemente la vita, il costume, l'agricoltura, l'industria della Carnia attraverso i tempi, con notevoli raccolte di utensili, attrezzi, abiti, e con la ricostruzione di ambienti tipici (cucine, camere da letto e da soggiorno, antiche botteghe). Vi si conservano inoltre sculture, quadri, strumenti musicali, gli affreschi di

, opera messa insieme dallo stesso fondatore della Biblioteca, il quale non solo registrava tutte le opere che possedeva, ma ne faceva un sunto affidandolo alle pagine di questa sua Bibliografia monumentale, scritta quasi tutta di suo pugno. Nella Marucelliana si conservano anche le raccolte letterarie di

Della fabbrica tardo-duecentesca, oltre all'architettura esterna e al portale si conservano le due cappelle gotiche interamente affrescate agli inizi del XIV secolo dal Maestro di Sant'Emiliano, pittore di scuola giottesca riminese. Nel chiostro si trova l'oratorio dei

riconobbe ufficialmente il miracolo eucaristico, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto e nella basilica di Santa Cristina a Bolsena: nella cappella del corporale, a Orvieto, sono custoditi l'ostia, il corporale e i purificatoi, che in seguito, nel

Un fatale conflitto scoppia tra le file di una specie chiamata Saltah'na. Prima della loro estinzione, gli Saltah'na creano una collezione di sfere di energia che conservano le registrazioni degli eventi che hanno portato alla distruzione della specie, attraverso una matrice telepatica, in grado di trasferirsi nella mente di alcune specie umanoidi. (

; resti di decorazioni parietali si conservano in numerosi ambienti della casa e caratterizzati quasi tutti da una zoccolatura in nero con disegni di piante e pannelli centrali in giallo, mentre statuette in marmo sono conservate al museo archeologico di Napoli.

L'attuale sistemazione del museo, frutto dei recenti lavori di restauro delle sale, rispecchia nelle linee generali le indicazioni lasciate da Giuseppe Primoli. Gli ambienti conservano in alcune sale i soffitti

, realizzato dallo scultore Giacomo Colombo. Nelle cappelle laterali si notano alcune sculture e vari stemmi gentilizi; nella sacrestia si conservano bassorilievi in marmo di pregevole fattura, opera, nel

e grazie alla corrispondenza dell'onnipresente Trotti e alle sue lettere alla sorella e al marito, si conservano molte descrizioni dei suoi ricchi abiti e delle sue invenzioni. Era un'ottima cavallerizza e si dilettava alla caccia con il falcone, comportandosi non di rado in modo avventato come fosse una vera e propria amazzone. Apprezzava gli animali tanto che il Moro gliene fece spesso dono; tra i tanti, oltre ai numerosi cavalli, si ricordano scimmie e persino sorcetti.

le vocali brevi, che conservano il suono corto ma perdono la consonante ripetuta che eventualmente la segue. Le radici olandesi non terminano mai in una consonante ripetuta. Anche le parole importate da lingue straniere seguono questa regola. Ad esempio:

frequente nei terreni acidi. Alcuni frammenti da lei stessa prodotti si conservano ancora nel Museo di Como. Per questa sua scoperta, ma soprattutto per aver introdotto nel comasco la coltivazione della

si sarebbero formati gli attuali centri abitati che in effetti conservano traccia della struttura del villaggio difeso da un recinto circondato a sua volta da una strada. A questo periodo risalgono diverse sepolture (

cristiana. Paolo mette quindi le basi per il superamento di questo sistema: il padrone e lo schiavo, anche se conservano le relazioni sociali di prima, diventando cristiani devono infatti ormai vivere come due fratelli al servizio dello stesso

, che prevede l'eliminazione dei lieviti esauriti dopo l'alta fermentazione in tino e l'aggiunta di lieviti freschi nella bottiglia, viene prolungata la freschezza della birra e si conservano tutte le sue caratteristiche organolettiche tipiche delle

Gli oloturoidei sono animali a simmetria bilaterale, ma conservano un ricordo della simmetria pentaraggiata tipica del phylum: infatti presentano cinque file longitudinali di pedicelli ambulacrali, di cui due dorsali (

posta nella parte alta del paese e demolita agli inizi degli anni settanta del secolo scorso, se ne conservano alcune preziose e rare fotografie. Nel borgo vi era anche un'altra antica casa, ora pesantemente ristrutturata, chiamata la

Le case-torre sono costruzioni cinquecentesche la cui funzione principale, oltre a quella abitativa, era strettamente legata alla funzione difensiva dell'abitato insieme al castello. Le case-torre di Borgagne si conservano in diversi esempi: in via Conciliazione Laterano (con

dai profughi di Fiorentino che fondarono il Codacchio, il quartiere medievale che sorge di fronte alla chiesa. Per via di questa origine, i parroci conservano il titolo onorifico di canonici di Fiorentino. Le fu annessa la cura delle anime fin dalla sua origine. Distrutta dal

Le femmine di alcune specie conservano i caratteri larvali e, di conseguenza, sono prive di ali; ma in questo caso si tratta di neotenia, fenomeno che non ha nulla a che vedere con il meiotterismo (es.

Gli eserciti che si stavano per affrontare per la prima volta disponevano di armi nuove e micidiali ma conservano ancora molte delle caratteristiche di equipaggiamento e soprattutto di tattica, tipiche dei conflitti bellici dell'

Attorno al nucleo di Siviglia monumentale si trovano i quartieri di Santa Cruz ed El Arenal che conservano tuttora l'aspetto dell'epoca moresca con vie strette e tortuose, piazzette irregolari e case basse con ampi ed eleganti

, situata a sud di Sorano, trasformata in complesso rurale prima del XVIII secolo, a seguito del definitivo abbandono dei frati. Si conservano alcuni elementi che testimoniano l'originario uso religioso della struttura.

, castello di origini medievali, di cui si conservano imponenti ruderi turriformi, che sorge sulle pendici settentrionali della collina, sul cui versante opposto sorge Montorio. Dal castello potevano essere effettuati funzioni di avvistamento lungo la valle dello Stridolone e verso

fra insiemi che conservano alcune strutture (in modo tale che le strutture sul dominio sono mappate nelle equivalenti strutture del codominio) sono molto importanti in molti settori della matematica e vengono definite

: ottenuti da pomodori maturi e sodi (S. Marzano, Ciliegino, Datterino), tagliati in due nel senso della lunghezza, essiccati al sole dopo esser stati cosparsi con un po' di sale. Si conservano secchi o sott'olio extra vergine di oliva.

, divenne parrocchia indipendente, separandosi da Santa Maria Maggiore, nel XVI secolo. L'attuale struttura barocca dell'edificio risale al XVIII secolo. All'interno si conservano affreschi del pittore locale

Nelle stanze dell'amministrazione (sala della Presidenza e salone di Martino V), alle quali si accede dallo scalone dell'ex chiostro delle Ossa, si conservano affreschi staccati e altre opere provenienti dalla facciata della

Nel XIX secolo, dopo l'assoggettamento dei tre regni laotiani, il Siam si era annesso l'odierno Isan ed aveva forzato larghe fasce della popolazione lao a trasferirvisi. Tuttora gli abitanti dell'Isan conservano usi e costumi della terra di origine, anche quelli che si sono maggiormente integrati nella vita thailandese continuano a parlare la

Oratorio di San Bernardino nei pressi della parrocchiale di Sant'Antonino. Fu, secondo alcuni ritrovamenti archeologici, la probabile sede dell'antico hospitale di Sant'Antonio. Al suo interno si conservano ancora le antiche misure in marmo per l'olio e il vino.

ed un largo peristilio; si conservano inoltre numerosi reperti di tipo decorativo, come mosaici pavimentali nella zona dell'ingresso ed affreschi, la maggior parte in quarto stile, tra cui alcuni di tipo

che dovevano appartenere forse ad una serie di terrazzamenti su questo lato del colle. Nell'area immediatamente antistante si conservano nella pavimentazione stradale moderna tracce di muri in blocchi di

con la tecnica dell'aggiunta crea masse che conservano il loro un corpo, che si innalzano leggere nello spazio e sinuose nei rigonfiamenti ma non perdono il limite corporale. La differenza sta nel fatto che

, di cui nella cattedrale si conservano delle reliquie, e una ricca biblioteca con volumi donati da Virginia Magnacervo. La strada era la via del Mercato principale di Vasto, che nel Novecento fu ampiamente trasformata con la costruzione di nuovi palazzi signorili.

L'organizzazione amministrativa degli archivi distingue spesso gli uffici che conservano archivi storici e gli uffici che gestiscono archivi intermedi. Gli archivi storici sono organizzati a tre livelli principali, che sono simili a quelli che troviamo in

di bronzo con anima deperibile; il secondo dallo scheletro di un cavallo bardato con morsi di bronzo, coricato sul fianco destro e con le zampe distese sopra l'assale di ferro del carro, di cui si conservano solo i cerchioni di ferro delle due ruote e i relativi coprimozzi di

Infine i semi vengono conservati in bottiglie, generalmente di vetro, ma spesso anche di plastica, ben lavate e chiuse ermeticamente, senza aggiunta di conservanti. In questo modo le lenticchie si conservano bene, anche per diversi anni, prevenendo attacchi di

L'Anfiteatro esterno e gli elementi di contorno conservano alcuni richiami medievali come il podio semicircolare, le colonne di tufo, il portico antistante la piazza che precede il teatro, le murature esterne.

Oltre all'Archivio degli Scolopi, copie manoscritte di composizioni di Valentini si conservano in poche istituzioni italiane (la Biblioteca Palatina di Parma, in una miscellanea tardo settecentesca di

Le istituzioni che conservano il maggior numero di edizioni sono i conservatori di Roma, Milano, Pesaro e Trieste, la Biblioteca Nazionale di Firenze, le Biblioteche Donizetti e Angelo Mai di Bergamo e la Casa di Riposo Verdi di Milano.

Nel biotopo si conservano ancora tipici aspetti di vegetazione erbacea alofila e subalofila tipica delle stazioni umide salmastre delle coste maremmane, in cui compaiono alcuni elementi floristici di un certo interesse come

La preparazione della pasta per la minestra, fatta esclusivamente a mano, viene tramandata dalle donne di generazione in generazione e in epoca moderna sono poche, una decina in tutto, le signore che conservano la tradizione

Notevole interesse rivestono i centri storici dei quartieri di Scano al Brembo e di Ossanesga. Costruiti in epoca medievale, conservano ancora elementi caratterizzanti di quel periodo, tra cui una torre in pietra, integrata nella cascina Frera, la

La minoranza etnica albanese in Italia, oltre alla lingua e ai costumi come principale aspetto identitario, conservano il rito greco-ortodosso. Anche Spezzano Albanese sino al XVII-XVIII secolo aveva mantenuto quest'aspetto religioso, peculiare delle popolazioni albanesi, ma dovette passare al rito latino, in seguito all'assassinio dell'allora Archimandrita Nicola Basta

Per quanto riguarda Fimon, Lapio, Pianezze e Villabalzana, paesi ex titolari di sede amministrativa, a tutt'oggi conservano un nucleo abitativo riconoscibile attorno alle rispettive Parrocchiali. Nel corso del tempo sono divenuti parte integrante dell'odierno Comune di Arcugnano e vengono definite

su tre dei quattro angoli. Gli elementi arcaici sono presenti con delle sporgenze sui bastioni. Le facciate occidentale e settentrionale conservano strutture originali nonostante le pesanti integrazioni e sostituzioni effettuate nel

sotto il pavimento della sua casa, ossia delle fornaci di riscaldamento. Dell'impianto termale si conservano il pavimento con pilastrini in mattoni, due vasche di riscaldamento, impianti per raccolta delle acque, e iscrizioni varie conservate nel museo archeologico

. La chiesa fu costruita su un edificio sacro di epoca precedente, di cui si conservano solo resti di antichi affreschi e la forma dell'antico rosone, poi murato). Fin dall'origine era formata da un'unica

: i due migliori agenti della polizia. Si fanno rispettare dal popolo a suon di ceffoni, interrogatori e battute spiazzanti. Resi buoni da Adrian, conservano alcuni tratti un po' buffi e spaesati. Doppiati da

Internamente, la chiesa si presenta con una singola navata, nella quale s'innestano due cappelle per lato. Al termine della navata, le pareti laterali del presbiterio conservano due affreschi sulla vita di San Mamete (la cattura e la morte nella fornace), opere di

Inoltre, alcuni ambienti verso strada Farini conservano sotto gli intonaci varie tracce di affreschi cinque-seicenteschi raffiguranti paesaggi, rinvenute attraverso le indagini stratigrafiche realizzate nel corso dell'ultimo restauro.

Delle nicchie che si aprono sull'ampia facciata, soltanto due conservano ancora le statue provenienti dal trionfo della cattedrale romanica: le altre furono invece collocate sul muraglione della stessa chiesa. All'interno dell'unica

(secolo XIV). Chiesa e convento edificati su un precedente edificio sacro intitolato a San Giacomo. Appartenne ai padri agostiniani, poi alla Confraternita dei Disciplinati della Morte e infine alla confraternita della Madonna della Cintura. Nell'attigua Cappella dei Cinturati si conservano dipinti settecenteschi con Storie di Maria Vergine e affreschi raffiguranti della volta e dei pennacchi con

. In tutte le fotografie si vedono i corpi mutilati dei prigionieri incatenati ai letti, uccisi dai propri carcerieri in fuga solo poche ore prima della conquista della prigione. Altre stanze conservano sbarre di ferro e strumenti di tortura. In esse sono presenti anche le opere dell'ex-internato

; per l'occasione fu istituita una commissione di laici e di preti per la raccolta di fondi che permettessero il mantenimento di tutti i preti della diocesi di Nepi che giungevano in sede per il sinodo. I primi sinodi di cui si conservano gli atti sono quelli indetti da Orazio Morone nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

26 Ottobre 2021

22:57:26