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Frasi che contengono la parola capocarro
Quando era sulla terraferma, il mezzo era guidato dal pilota attraverso due leve direzionali coadiuvate dall'azione congiunta della frizione e del freno; quando invece si trovava in acqua, era il capocarro che lo dirigeva con l'utilizzo di un timone che era collegato alle eliche da cavi d'acciaio.
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Le principali differenze tra le varie versioni riguardavano l'adozione di una protezione emisferica per la mitragliatrice di scafo, una diversa cupola del capocarro, uno scudo del cannone progettato in modo da impedire che colpi di rimbalzo colpissero il tetto dello scafo e un diverso armamento delle linee laterali dello scafo nella parte posteriore. Nelle ultime fasi della guerra alcuni Panther montarono anche un moderno sistema di
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Nello scafo sedevano a destra il pilota e a sinistra il mitragliere. In torretta, decentrata sulla destra, trovavano posto il comandante e il caricatore/cannoniere. Le comunicazioni tra pilota e capocarro avvenivano grazie a un sistema di dodici bottoni, ognuno connesso a una luce, coadiuvati da un segnalatore acustico.
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prismatico. Il conduttore accedeva dal portellone sulla fiancata sinistra dello scafo, dotato di feritoia di osservazione con sportellino di protezione, mentre il capocarro-cannoniere impiegava il portellone posteriore; entrambi si aprivano solo dall'interno. La parte inferiore dello scafo della
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ed il serbatoio del carburante e quello dell'olio. Nella parte anteriore del vano di combattimento era seduto il conduttore, su una panca priva di schienale ma, se necessario, solo di una cintura, tesa tra le pareti dello scafo. Il capocarro prendeva posto nella parte posteriore del vano; durante la marcia sedeva su un sedile pieghevole incernierato sul lato sinistro dello scafo, mentre in combattimento si appoggiava ad una imbracatura collegata al fondo della torretta
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L'equipaggio era costituito da tre membri: il capocarro, che fungeva anche da cannoniere nella torretta, e due piloti nello scafo, dei quali uno nel posto di guida contromarcia, pronto a prendere il controllo del mezzo in caso di imboscata. Questa doppia guida era tipica dei mezzi da ricognizione, come l'italiana
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. La torretta circolare in piastre rivettate, di forma relativamente complessa ma simmetrica, era dotata di due portelli superiori per il capocarro e il cannoniere, i quali disponevano anche di feritoie laterali. L'equipaggio accedeva al mezzo tramite due portelli laterali: il sinistro si apriva verso poppa, il destro verso prua. Esternamente allo scafo erano fissati attrezzi da
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) e migliorate nel corso del tempo con una cupola d'osservazione per il capocarro, che era assistito da altri due uomini. Dopo la campagna di Polonia qualche esemplare fu modificato in ambulanza corazzata (
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L'equipaggio era formato da sei uomini: comandante, cannoniere e assistente cannoniere, collocati nella torretta, un addetto alla gestione delle munizioni posizionato nello scafo, conducente e assistente conducente seduti nella parte anteriore dello scafo. Il capocarro aveva il compito di azionare la mitragliatrice contraerea da
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Ultimo aggiornamento pagina:
01 Dicembre 2021
09:50:02