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Frasi che contengono la parola cinghiali

i lupi erano considerati animali quasi divini. In Giappone gli agricoltori veneravano i lupi e lasciavano offerte vicino alle loro tane, pregandoli di proteggere i loro raccolti dai cervi e dai cinghiali,

. La dea si diverte ad andare a caccia con lui, e lo avverte, ammonendolo, che dovrebbe cacciare solo animali non pericolosi ed evitare leoni e i cinghiali, animali che lei disprezza totalmente. Adone ne chiede il motivo e Venere inizia a raccontare la storia di

Il mantello invernale, folto e di colore scuro, nei mesi primaverili lascia il posto al mantello estivo, con perdita della maggior parte del sottopelo e setole dalla punta di colore chiaro. La colorazione del manto varia anche molto a seconda delle popolazioni di cinghiali, mantenendosi tuttavia in una gamma di colori dal bruno-rossiccio al nerastro: in

Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne: durante il giorno, i cinghiali riposano distesi in buche nel terreno che essi stessi scavano col muso e gli zoccoli fra i cespugli, per poi ingrandirle con l'usura. Durante l'inverno, tali buche vengono spesso imbottite con frasche e foglie secche. Numerosi punti di riposo si trovano anche lungo i tragitti percorsi dagli animali durante la notte, che collegano le zone di foraggiamento con la tana principale e gli abbeveratoi. Alcuni individui sono stati osservati strappare l'erba alta e le canne per poi porle fra i rami bassi e i cespugli, in modo tale da crearsi dei ripari: in questo senso, i cinghiali sarebbero fra i pochissimi

, rocciose e quelle a forte precipitazione nevosa, dove per l'animale risulta disagevole grufolare. I cinghiali, tuttavia, tollerano molto bene il freddo (resistono a temperature di decine di gradi al di sotto dello zero), mentre sono meno adattabili a climi eccessivamente caldi, dove danno segni di sofferenza: l'

Qualora il loro habitat confini con aree rurali, i cinghiali non esitano a lasciare nottetempo la copertura boschiva e avventurarsi nelle piantagioni, dove oltre a fare incetta dei prodotti coltivati devastano anche il terreno con il loro scavo, provocando danni anche ingenti

Nelle aree a forte presenza umana, invece, i cinghiali possono lasciare i boschi per abbandonarsi a sortite notturne o mattutine nelle periferie urbane o nelle discariche, dove non esitano a nutrirsi del materiale organico contenuto nell'immondizia e possono causare danni ai veicoli che eventualmente transitano in zona.

ed era sacro al dio Lug, spesso raffigurato infatti con un cinghiale al fianco. Il cinghiale era un frequente simbolo araldico dei guerrieri celti, rinvenuto un po' in tutta Europa issato su insegne o raffigurato su scudi e armi; ci sono giunte leggende celtiche su lotte tra eroi e cinghiali di eccezionale forza e ferocia, e molte storie mitologiche, come quella di

che distruggevano i funghi. Si sarebbe cercato di riparare il danno introducendo dei cinghiali per sterminare le vipere; i cinghiali, incrociandosi con suini locali, avrebbero generato creature mostruose che adesso vagherebbero sul massiccio dell'

Nel sud, i coccodrilli nuotano nelle acque fangose delle foci dell'Indo, mentre sulle rive del fiume vivono cinghiali, cervi, istrici e piccoli roditori. Nelle boscaglie sabbiose del Pakistan centrale si trovano sciacalli, iene, gatti selvatici, pantere e leopardi e negli azzurri cieli sovrastanti volano sparvieri, falchi ed aquile. Nei deserti sud-occidentali sopravvivono i rarissimi

occidentale, che praticano l'agricoltura e l'allevamento di ovini, bovini e suini, e si dedicano alla caccia di cervi, cinghiali e altri animali selvatici. I reperti che vengono fatti risalire a questo periodo provengono da

Qui sembra che si sia instaurato tra la popolazione di lupi, di cui non si ha ancora una stima quantitativa attendibile e i cinghiali un certo equilibrio predatore-preda. Si suppone persino che siano stati proprio questi grossi animali, presenti in gran numero in Puglia (anche a causa di introduzioni a fini venatori) ad aver spinto questi efficienti cacciatori sociali a ritornare di stanza in quest'area dell'Italia. Negli ultimi tempi sembra che sia stata accertata la loro presenza anche nelle province di Brindisi e Taranto in particolare, nelle aree limitrofe ai boschi di Martina Franca e di Ostuni

Qui sembra che si sia instaurato tra la popolazione di lupi, di cui non si ha ancora una stima quantitativa attendibile e i cinghiali un certo equilibrio predatore-preda. Si suppone persino che siano stati proprio questi grossi animali, presenti in gran numero in Puglia (anche a causa di introduzioni a fini venatori) ad aver spinto questi efficienti cacciatori sociali a ritornare di stanza in quest'area dell'Italia. Negli ultimi tempi sembra che sia stata accertata la loro presenza anche nelle province di Brindisi e Taranto in particolare, nelle aree limitrofe ai boschi di

Un'ulteriore versione di origine popolare ma molto improbabile, parla di un incendio avvenuto in tempi imprecisati nel quale morirono i molti cinghiali (scambiati per maiali dalla popolazione) che vivevano nei boschi della zona. Trae probabilmente spunto da una poesia scritta da Guido Marta in cui si legge:

sono mucchi di scarti lasciati da insediamenti preistorici, in questo caso cumuli di gusci e di residui di conchiglie, nelle cui vicinanze si sono ritrovati oggetti d'uso domestico, manufatti in pietra, ossa di cacciagione (cervi e cinghiali) e i primi vasi in ceramica. Il primo

in bronzo, terracotta, ferro e osso, con frammenti di trenta vasi per libagioni e innumerevoli ciotole coniche in ceramica per le offerte di cibo. Le ossa ritrovate tra la cenere dimostrano l'esistenza di sacrifici di tori, pecore, capre, cervi e cinghiali.

Il lago Manchhar nel Sind ospita numerosi uccelli acquatici, tra cui germani reali, alzavole, mestoloni, spatole, oche, moriglioni e morette. Coccodrilli, gaviali (rettili simili a coccodrilli), pitoni e cinghiali abitano la regione del delta dell'Indo. Il fiume Indo offre a sua volta dimora al

, nello specifico tre serie di coppie di animali (cervi, maiali/cinghiali e lupi); Gwydion nella parte maschile, mentre Gilfaethwy in quella femminile. Ogni anno devono accoppiarsi e produrre una prole che viene inviata a Math:




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Novembre 2021

00:55:01