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Frasi che contengono la parola cicerone
e per la condanna a morte senza processo dei congiurati di Catilina, Cicerone scrisse una nuova rilevante orazione contro il tale Clodio, inserendo come tema centrale non solo la minaccia verso la Repubblica da parte di Clodio, ma anche il pretesto della causa, ossia l'adescamento del giovane Milone, da Cicerone difeso, da parte della sorella Clodia del tribuno stesso Pulcro; facendo perno specialmente su questo scandalo e sui costumi immorali della sorella Clodia, onde far scacciare Clodio dal senato romano.
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; ossia il trovare l'argomento per l'orazione, raccogliendo le informazioni necessarie per la composizione; la composizione stessa dell'orazione, rielaborando il materiale, secondo un ordine perfetto; l'uso del linguaggio da adottare per l'atto pubblico (per Cicerone esistono tre livelli stilistici: basso, medio, alto); l'uso della memoria, con diversi esercizi da adottare per ricordare il discorso a memoria; infine lo studio del teatro e di metodi appositamente studiati per catturare l'attenzione del pubblico nella pronunciazione del discorso pubblico. Per Cicerone infatti, durante l'actio, l'oratore deve osservare le regole del
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Per quanto concerne il sistema politico, Cicerone dimostra tutta la sua benevolenza verso il buon sistema della Repubblica romana, fondata sul triplice sistema governativo della monarchia, repubblica e democrazia, rifacendosi molto al sistema aristotelico delle costituzioni della Grecia antica: i tre metodi assoluti di governo da cui provengono le varie degenerazioni di dispotismo, tirannia e oligarchia. In questo complesso sistema tripartito, Cicerone affida il governo al senato e ai consoli, rappresentabili soltanto da un elevato ceto cittadino dei
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, come sosteneva in modo dispregiativo Cicerone, che si rifanno al modello alessandrino del poeta filologo, il poeta ricercato che studia nelle biblioteche per comporre pezzi brevi di autentica bravura e
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Al fine di evitare un nuovo scontro con gli Allobrogi, ma senza danneggiare i veterani di Cesare, a cui erano state promesse terre da colonizzare, Planco propose ai rifugiati di rimanere a Lugdunum e chiese al Senato di poter fondare una colonia per loro; Cicerone indica che Planco venne accontentato
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fece i nomi di alcuni congiurati, includendo tra essi anche Cesare. Questi fu scagionato dalle accuse grazie al tempestivo intervento di Cicerone, ma resta assai probabile che avesse partecipato, almeno inizialmente, anche a questa seconda congiura.
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, di fare in modo che Cicerone fosse costretto a lasciare Roma. Clodio fece allora approvare una legge con valore retroattivo che puniva tutti coloro che avevano condannato a morte dei cittadini romani senza concedere loro la
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Per ricostruire la sua vicenda, disponiamo soprattutto della versione dei fatti elaborata dai suoi nemici: Cicerone e la storiografia di tradizione augustea che ne danno un'immagine negativa. Solo sotto l'imperatore Traiano, il greco
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, trapelano informazioni in parte differenti rispetto alle altre fonti: infatti, per Cicerone, Dionisio nacque tra le mura di una famiglia benestante ma non nobile di nascita (e potrebbe quindi anche accompagnarsi con la tesi di
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Alle spalle, con accesso a est, si trova un altro edificio con pronao, originariamente rivestito all'interno con marmi pregiati e con pavimento in mosaico; di esso si conservano oggi, fino a notevole altezza, i tratti murari in laterizio. Si ipotizza che questo edificio, situato in posizione preminente su un lato del Foro, avesse una destinazione sacra, fosse il probabile tempio di Marte, cui allude Cicerone, quando parla della presenza a Larino dei
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: dopo la sua fuga, Catilina aveva lasciato a loro le redini della congiura, ma i due erano stati scoperti grazie a un abile piano congegnato da Cicerone, principale accusatore di Catilina e responsabile del fallimento della congiura. Discutendo sulla pena cui condannare Lentulo e Cetego, molti senatori avevano proposto la condanna a morte; Cesare, invitando tutti a non prendere decisioni avventate e dettate dalla paura, propose invece di confinare i congiurati e di confiscare loro i beni.
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, i quali lo accusavano di volgersi ad uno stile asiano, Cicerone rispose con una serie di opere retoriche, nelle quali chiariva la sua posizione, presentando il dibattito dal suo specifico punto di vista:
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La lezione stoica proficuamente accolta da Cicerone, si trasfuse nella coscienza giuridica romana, ma i giureconsulti, non essendo filosofi, ne trassero scarsi e rozzi ammaestramenti, interpretando la natura (che per gli Stoici era permeata dalla ragione divina) come atavico istinto comune anche agli esseri irrazionali.
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, per essere depredate degli oggetti e pitture, o ritrovate accidentalmente, ma poi successivamente riseppellite: sono di esempio la Villa di Cicerone, la Villa di Titus Siminius Stephanus e l'Edifizio dei Triclini. La Villa di Cicerone, posta poco fuori porta Ercolano, fu scavata nel
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in cui tratta le cause della congiura, individuando solamente quelle di natura politica e sociale. La narrazione riprende con la ricostruzione dei fatti ad opera di Cicerone che raccoglie le prove del complotto, grazie all'aiuto dei
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ed ora tutta al fianco di Cicerone, l'autore notifica le accuse, a parer suo infondate, mosse contro Crasso e Cesare. Mentre vengono presi provvedimenti in merito alla scarcerazione di alcuni prigionieri, il Senato si riunisce per decidere il loro destino. Dopo il discorso del console neoeletto
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Qui Cicerone difese con successo un figlio ingiustamente accusato di parricidio, dimostrando grande coraggio nell'assumersene la difesa: il parricidio era considerato tra i crimini peggiori, e i veri colpevoli dell'omicidio erano sostenuti dal liberto di
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. Grazie all'interesse di Cicerone per lo scienziato siracusano sono in nostro possesso alcune importanti informazioni su di lui e in particolare la migliore testimonianza sul suo planetario. Al termine del mandato, i Siciliani gli affidarono la causa contro il propretore
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Tra Cicerone ed Antonio, comunque, i rapporti non erano dei migliori, e i due, d'altra parte, si trovavano all'esatto opposto in ambito politico: Cicerone era il difensore degli interessi dell'oligarchia senatoriale, convinto sostenitore della repubblica monopolizzata dai ricchi, mentre Antonio avrebbe voluto fare suoi i progetti di Cesare ed assumere gradualmente un potere monocratico.
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Secondo Terenzia (che accusava Publilia di essere la causa del suo divorzio), la giovinezza della fanciulla avrebbe causato l'innamoramento di Cicerone, mentre secondo Tirone, liberto dell'oratore, dietro la decisione ci sarebbe stato il desiderio di usufruire dei beni della giovane
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e chiede la demolizione di una casa di Cicerone ivi in costruzione. Contro questa ed altre accuse Cicerone si rivolge con un appello al Senato, nel quale spiega, che la maggior parte delle accuse di Clodio si basano su indagini dolosamente carenti.
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. Durante la guerra civile un parente si era impossessato del patrimonio del padre di Roscio e ora cercava di assicurarsi il maltolto, il quale apparteneva ai legittimi eredi del deceduto. Cicerone ottenne l'assoluzione.
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Parimenti con il nome Cicerone vengono identificate le marche da bollo, di diverso valore (e colore), ma tutte riportanti l'effigie del busto di Marco Tullio Cicerone, da apporre agli atti giudiziari, il cui ricavato alimenta il Fondo di previdenza degli avvocati.
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Gli ultimi anni della vita di Cicerone sono permeati dal dolore. Al ritorno dalla Cilicia, era ansioso sia per le sorti della sua piccola Tullia, sia per gli avvenimenti politici che impetuavano. Infatti vi era l'intervento armato tra Cesare e Pompeo
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si proclamava vendicatore e successore di Cesare e anche instauratore di una tirannide. Proprio per questo Cicerone decise di lottare contro Antonio, mettendo in pericolo la sua vita e pronunciando le famose
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La rivolta degli Italici appariva pericolosa soprattutto per gli ottimati, in quanto ai primi interessava ottenere la cittadinanza romana, via principale per tutti i diritti riservati ai Romani. La cittadinanza fu anche argomento di discussione nella lotta tra Gracchiani e Senato. Come magistralmente descrive Cicerone nel De re publica
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Forte fu in particolare la polemica di Cicerone alla teoria di Epicuro, che incoraggiava una vita appartata (non sempre era vissuta come un vero e proprio rifiuto della politica) e dissolveva il sentimento di timore religioso
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Per Cicerone era fondamentale per chi come lui aspirasse a ricoprire incarichi politici nella Roma repubblicana, una formazione culturale che attingesse alla cultura greca. Il primo accostamento di Cicerone al pensiero greco avvenne nell'ambito di uno
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) che tradusse e scrisse in latino opere che formarono la base della filosofia romana. Per Cicerone era fondamentale per chi come lui aspirasse a ricoprire incarichi politici nella Roma repubblicana, una formazione culturale che attingesse alla cultura greca. Il primo accostamento di Cicerone al pensiero greco avvenne nell'ambito di uno
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Al contrario di Cicerone che si esprimeva con uno stile ampio, articolato, ricco di subordinazione, Sallustio preferisce un discorso irregolare, pieno di asimmetrie, antitesi e variazioni di costrutto; tale stile prende nome di
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Dopo l'esposizione delle argomentazioni che si adattano alle cause del genere giudiziale, Cicerone ritiene opportuno fornire i luoghi e i precetti del genere deliberativo e dimostrativo. Difatti tutto si risolve in un cenno sui
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. Il passo qui citato fa intravedere la concezione giuridica di Cicerone nel considerare il popolo come soggetto sovrano, secondo la norma delle XII tavole. Sedici anni dopo la caduta della monarchia, la plebe, occupando prima il Monte Sacro e poi l'Aventino, con la creazione dei propri capi pose le fondamenta della concezione della
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L'opera analizza le forme di governo e le loro degenerazioni (da monarchia a tirannide, da aristocrazia a oligarchia, da democrazia a oclocrazia e il ritorno alla monarchia). A fare da modello a Cicerone, fu
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La definizione di Cicerone si sovrapponeva a quella platonica e a quella aristotelica per costituire il punto di vista romano in generale, ma in senso politico prevaleva il significato espresso dal celebre adagio:
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ed inviato a Bruto. Cicerone orchestra una conversazione tra un epicureo, Velleio, uno stoico, Balbo, ed un accademico, Cotta, che espongono e discutono le opinioni dei vecchi filosofi sugli dei e sulla
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Rimane sconosciuto il percorso educativo di Clodio, assieme al suo carattere e al suo aspetto: non se ne ha infatti nessuna rappresentazione. Secondo Cicerone, il giovane Clodio, dopo la morte di suo padre, si sarebbe lasciato andare a relazioni incestuose con le sorelle e a scandalosi rapporti con vecchi lussuriosi;
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I sostenitori di Clodio, che dopo l'autorevole testimonianza di Cicerone rischiava la condanna a morte o l'esilio, assediarono il tribunale, e il pretore che gestiva l'inchiesta fu costretto ad assegnare una scorta armata ai giudici e a rinviare di due giorni la seduta durante la quale sarebbe stata pronunciata la sentenza.
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fu approvata con ampi consensi. Lo stesso Cicerone, forse incapace di capire quale fenomeno politico stesse avendo inizio, forse nel tentativo di ricucire i rapporti con Clodio o forse nella speranza che il tribuno compisse mosse che lo screditassero, si disse favorevole alla proposta.
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Deciso a porre un freno al clima di violenza che rischiava di travolgere Roma, Pompeo decise di estendere il problema del ritorno di Cicerone a tutta l'Italia: in maggio fu approvata una proposta di Lentulo che permetteva ai governatori provinciali di accogliere Cicerone e che allo stesso tempo invitava a recarsi a Roma tutti coloro che volevano il suo ritorno.
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Si hanno poche notizie, peraltro tramandate dal solo Cicerone, di quello che doveva essere il programma elettorale di Clodio: egli avrebbe avuto intenzione di proporre all'approvazione dei comizi, una volta eletto, una legge che distribuisse i
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, e il quinto giorno furono presentate nel Foro, da parte di Appio Claudio e Marco Antonio, le accuse contro Milone. Inutili furono i tentativi di difesa da parte di numerosi membri dell'aristocrazia senatoria, tra cui Ortensio Ortalo e Catone; lo stesso Cicerone, atterrito dalla folla che circondava i
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Uguale giudizio diedero di Clodio gli storiografi antichi, per i quali le orazioni di Cicerone rappresentavano l'unica fonte esauriente disponibile sul personaggio. La figura del tribuno, dunque, rimase viva nella
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e del resto degli ottimati. Il suo vecchio collega e avversario, Crasso, aveva prestato fondi a Cesare per farlo emergere politicamente. Cicerone era in eclissi, perseguitato dalle cattive intenzioni di
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e della personale azione mediatrice, sebbene avesse riconosciuto con amarezza la mancanza di una valida alternativa da sostenere, Cicerone si era affidato - e fidato - all'uomo del momento. Il porto da raggiungere restava la
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le materie insegnate erano le lingue e letterature classiche, latina e greca. Per quanto riguarda il latino era precisato che la grammatica doveva essere insegnata seguendo il testo del gesuita Emmanuele Alvarez, mentre le letture dovevano essere tratte soprattutto da Cicerone
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Supplemento d'osseruazioni pel traduttore aggiunte alla versione toscana dell'Epistole di Marco Tullio Cicerone a' familiari ad Vso di buono indirizzo, per ben comprendere l'eleganza del testo latino, e per scriuere con proprieta e purita latina. Ed a questo medesimo intendimento si sono messe in fine le Latine formole raccolte da Stefano Doleto
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Epistola di M. T. Cicerone a Quinto suo fratello nella quale si propongono opportuni documenti a indirizzo di buon governo: in volgar toscano recata a riscontro del testo latino, e dichiarata con note per Alessandro M. Bandiera sanese de Servi di Maria
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, le province rispettivamente di Macedonia e Cilicia (sostituita in seguito con la Siria). La prima legge era volta a colpire direttamente Cicerone, anche se quest'ultimo non veniva nominato esplicitamente, la seconda ad assicurarsi l'appoggio dei due consoli
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, dedito all'epicureismo solo per avere un pretesto per poter godere dei piaceri della vita. I due, insomma, sono presentati da Cicerone sotto una luce assolutamente negativa, in quanto hanno tradito e portato alla rovina lui, ma prima ancora la patria.
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, tanto da poter essere considerata il modello della letteratura latina classica. Attraverso l'opera di Cicerone, grande ammiratore della cultura greca, i Romani poterono anche acquisire una migliore conoscenza della
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l'attore Ratti da voce ad un improbabile avvocato che durante l'arringa dall'aula bunker del Tribunale di Poggibonsi, difende a turno un componente della famiglia Pecoracci, accusato di ogni nefandezza, cercando di convincere la corte e i giurati, con citazioni latine attribuite a Cicerone, che tali azioni sono sempre state fatte a fin di bene;
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Oliani, Lacci, Destra, Cicerone, Refatto, Cascone, Santappico, Potenta, Cafaro, Cristali, Rosaneto, Mezzana, Cerusso, Gavazzo, Papietro, Mercadante, Matosa, Piano dell'Avena, Pontano, Marraco, Vernile, Manca del Greco, Serra Palazzo, Coppone
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Secondo Paolo Fedeli il testo giunto a noi non corrisponde integralmente a quello pronunciato da Cicerone: sarebbe stato l'autore stesso a rielaborarlo in vista della pubblicazione. Infatti ce lo garantisce la testimonianza di
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(..) quando, abbattuti in Sicilia i tiranni, i beni privati furono rivendicati mediante azioni giudiziarie a causa del lungo tempo intercorso, allora per la prima volta, essendo quella gente acuta e per natura litigiosa, i siciliani Corace e Tisia composero un insieme di precetti (...) Cicerone, Bruto.
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. Grazie all'interesse di Cicerone per lo scienziato siracusano sono in nostro possesso alcune importanti informazioni su di lui e in particolare la migliore testimonianza sul suo planetario. Al termine del mandato, i Siciliani gli affidarono la causa contro il
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: allora, per la prima volta nella storia tardo repubblicana, i senatori, i cavalieri ed il popolo si trovarono d'accordo sulle decisioni da prendere, decisioni dalle quali dipendeva la salvezza dello stato. Cicerone auspicava che la
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Cicerone delinea i motivi per cui la vera filosofia, quella che derivava da Socrate e continuava con i peripatetici e gli stoici, non aveva lasciato nessuna testimonianza in latino, nonostante non si potesse dire che a Roma non esistesse un interesse antico per gli studi filosofici
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. A questo proposito Cicerone adduce una serie di esempi che testimoniano vicende dove si poteva dire che questi uomini erano animati da fortezza ma non da collera come l'Aiace di Omero quando affronta Ettore, il pontefice Massimo
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. In questo caso l'analisi del manufatto, e il riferimento alla descrizione di simili congegni descritti da Cicerone, indicherebbero un loro uso plausibile. L'evidenza viene sostenuta dalla presenza di simboli sopra i meccanismi che permettono al disco di essere letto
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Dei cinque libri di cui probabilmente era composta quest'opera, ce ne rimangono tre. Si ispira all'omonima opera di Platone. Cicerone aderisce alla dottrina stoica secondo cui le leggi non sono il frutto di semplici convinzioni, ma hanno il loro fondamento nel
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Alla proposta di Cicerone e Socrate fa parallelamente seguito quella loro rivolta dagli interlocutori Attico e Fedro di soffermarsi in un luogo ben preciso in cui poter proseguire tranquillamente la loro conversazione: il primo suggerisce di sostare presso una salubre e amena isola situata nel fiume Fibreno (
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In secondo luogo Attico, nel corso del dibattito o a seguito della sua conclusione, fornisce agli interlocutori un breve riassunto sulla questione affrontata evidenziando il punto di vista espresso da Cicerone (
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Rispondendo agli interrogativi di Attico e del fratello Quinto propensi ad esaminare l'origine delle istituzioni giuridiche e civili del popolo romano, Cicerone ricorre, nel corso della conversazione, ad un'ampia ed organica riflessione filosofica frutto di continui rimandi alla speculazione stoica e platonica (in opposizione a quella epicurea) e alla tradizione giuridico-politica romana (
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. Se il comportamento di Cicerone ha stupito i commentatori moderni, l'oratore ritenne opportuno aprire il discorso con un confronto tra Verre e Fonteio, in cui evidenziava le profonde differenze - vere o presunte - tra i casi. Cicerone scelse comunque di costruire la difesa di Fonteio sul sostegno che questi aveva dato agli interessi dei Romani nella provincia. Dal
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: ai congiurati - assenti - si decise, su proposta di Cicerone, di concedere l'amnistia per l'assassinio di Cesare, mentre gli atti del dittatore venivano ratificati, conservando di fatto immutata la situazione e le cariche distribuite da Cesare
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Cicerone ribadisce inoltre nell'opera la personale convinzione per cui la figura dell'oratore non possa essere disgiunta da quella del filosofo, confermando la descrizione di un oratore perfetto che possa basare la sua produzione sulla vasta preparazione filosofica.
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e le stesse epistole pervenute contengono con frequenza riferimenti ad altre lettere perdute. Tale perdita si spiega con il fatto che Cicerone potrebbe non essere sempre stato nelle condizioni di stilare una precisa lista della corrispondenza, e potrebbe comunque non avere avuto occasione di far ricopiare alcune epistole prima del loro invio.
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, un esercizio di retorica svolto come puro passatempo. Attualmente la critica sta rivalutando il valore dato da Cicerone all'opera, dal momento che, nel proemio, lo stesso autore afferma che, sebbene questo testo non possa essere paragonato all'Atena dello scultore Fidia, sembra comunque uscito dalla sua officina.
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: il provvedimento clodiano, dunque, sanzionava con valore retroattivo tutti coloro che avevano ratificato l'uccisione di un cittadino romano senza concedergli tale diritto. Pur senza che se ne facesse esplicita menzione, dunque, il provvedimento era diretto in primo luogo contro Cicerone, che nel
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. Cicerone parla in seguito del rapporto con gli altri popoli e dei doveri verso tutti gli uomini; tratta inoltre del dovere di rispettare patti e promesse e di agire in buona fede. La presente trattazione della
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. Si tratta dell'ultima opera retorica di Cicerone; la loro stesura fu iniziata mentre l'arpinate si trovava nell'Italia meridionale, in procinto di intraprendere un viaggio in Grecia che fu costretto poi a interrompere per tornare urgentemente a Roma, dove la situazione politica tesa e conflittuale richiedeva la sua presenza.
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Cicerone racconta come i Clodi, colpiti dalla bellezza del luogo, chiesero al proprietario Paconio di vender loro degli appezzamenti di terreno, ma al suo rifiuto, i Clodi, in tutta risposta, fecero occupare l'isola con delle navi e iniziarono comunque la costruzione della villa.
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difese l'ex-console mentre Cicerone propose espressamente la guerra. Sotto la pressione dell'oratoria di Cicerone, i senatori riconobbero legalmente le azioni di Decimo Bruto e Ottaviano; il giovane erede di Cesare venne cooptato nel Senato e ricevette il titolo di
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, ma la situazione era confusa; dopo alcune settimane di inutili contatti tra Ottaviano e la fazione del Senato guidata da Cicerone, il giovane erede di Cesare decise di rompere definitivamente la precaria alleanza e di marciare su Roma con otto legioni
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. Quando Miller lascia l'Inghilterra, Clark fa da cicerone alla Monroe mostrandole la vita londinese e, trascorrendo una settimana insieme, si innamora di lei, permettendo all'attrice di scappare dalla routine di
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L'istituzione della Lex Varia, dunque, pare sia stata imprescindibile, considerato il contesto storico in cui si colloca. Un ulteriore elemento a sostegno di tale tesi sta nel fatto che, secondo la letteratura sull'argomento, i cd. tribunali permanenti non erano attivi in tempo di guerra, come sottolinea Cicerone
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, una tradizione filosofica un tempo seguita e apprezzata da Cicerone, ma dalla quale, come si evince indirettamente anche dalla lettera, egli aveva preso le distanze in favore di una sua particolare interpretazione dello
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: come quando Cicerone, in mezzo ai brindisi, viene messo alla berlina dall'amico sulla questione dell'esistenza o meno di una particolare tradizione dottrinaria. L'esistenza della tradizione, a cui peraltro nessuno dei due aderiva, veniva negata da Trebazio; Cicerone allora, pur rientrato tardi a casa, e tra i fumi dell'alcool, trova il tempo di puntigliose ricerche in biblioteca per dimostrare la fondatezza delle sue ragioni e rinfacciarle all'amico.
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Le Filippiche costituiscono un importante documento dell'acceso contrasto tra Cicerone e Antonio, scoppiato durante gli ultimi mesi di vita della Repubblica Romana. In esse, ogni singola fase di quella drammatica crisi che stava attraversando la
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Probabilmente queste proposte di Cicerone avevano come loro fine quello di alleviare le tante preoccupazioni che iniziavano a sorgere all'interno del partito conservatore, suscitate proprio dall'eccessivo potere che Ottaviano stava nel frattempo acquisendo.
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Tracciando brevemente un resoconto della storia dell'oratoria ateniese e attica, Cicerone immagina pian piano la nascita della politica greca e delle prime forme di discorsi in pubblico, giungendo al famoso oratore
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un diritto che mi fa venire in mente il celebre passo di Cicerone in cui Demostene, per attirare l'attenzione dei giudici, racconta il caso di uno che aveva affittato un asino per andare da Megara ad Atene e che poi era sorta una lite se chi aveva affittato l'asino poteva anche godere dell'ombra dell'asino in una sosta, per ripararsi dal sole o se questo era un diritto rimasto all'asinaio.--
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Ultimo aggiornamento pagina:
04 Gennaio 2022
05:35:38