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Frasi che contengono la parola coronato

Ai giocatori di Serie C, con la riforma Zauli, per statuto erano dovuti solo rimborsi spese e premi vittoria; col passare degli anni vennero gradualmente riconosciuti la previdenza sociale ed altri benefici di categoria superiore. Il percorso fu coronato nel

, una precedente versione dello stemma raffigurante un uomo adulto coronato a cavallo di un delfino, reggente nella mano destra un tridente e nella mano sinistra uno scudo con sopra uno scorpione al posto dell'attuale drappo

Secondo questa ricostruzione la tirannide di Pisistrato sarebbe passata attraverso tre tentativi, solo l'ultimo dei quali coronato dal successo. Alcuni studiosi moderni, anche a causa di qualche incongruenza cronologica, ritengono tuttavia che il racconto che

Inquartato: il primo, d'azzurro al monte al naturale (M. Nero); il secondo, d'azzurro alla fascia d'argento caricata in palo di rosso a due verghette d'azzurro (per la Guerra di Liberazione); il terzo, d'azzurro a quattro fasce d'argento (per la Campagna di Grecia); il quarto, controinquartato: a) e d) d'azzurro alla palma al naturale fruttata di due d'oro, fondata su una campagna di verde (di Tripolitania); b) e c) di rosso al leone etiopico di Giuda d'oro coronato, passante, tenente nella branca destra una croce copta dello stesso, caricata del Cristo d'argento (per la Campagna d'Etiopia).

Drappo di seta bianca, rettangolare, scalinato di sette pezzi, in fondo, frangiato di rosso; caricato, in cuore, dello stemma della Provincia, coronato; accantonato dagli stemmi di Firenze antica, del Popolo fiorentino, di Fiesole e di Fiesole antica. Il drappo, appeso con cordoni rossi, fioccati d'oro, ad un'asta coperta di vellutto rosso, bellettato d'oro, col ferro dorato, a foggia d'alabarda.

D'azzurro al leone coronato d'oro, tenente in palo fra le branche anteriori, uno stendardo di rosso, crociato d'oro, ondeggiante a sinistra, astato di nero, l'asta sormontata da una palla d'oro con cordoni fioccanti dello stesso. Motto:

Piazza Garibaldi (piazza Maggiore), caratterizzata da planimetria rettangolare, con uno spicchio dell'acquedotto medievale e una fontana monumentale sul versante opposto, coronato dalle chiese di San Filippo Neri e San Rocco.

ne fece una delle sue residenze preferite. Ben poco sappiamo delle vicende della chiesa in questo periodo ma, di nuovo grazie a Coronato, apprendiamo che ancora custodiva le spoglie del santo e che i Longobardi, di fede

, e con in prima pagina una famosa incisione in cui, dietro delle colline sovrastanti un paesaggio, torreggiava dalla vita in su il corpo, costituito da piccole figure di esseri umani, di un gigante coronato, con in mano una spada e un

), attraversato da una fascia del primo (Egeo) caricata da una rosa d'oro accollata alla croce di otto punte e patente, d'argento (Rodi). In cuore sulla partitura uno scudetto ovale d'azzurro, al leone burellato d'argento e di rosso coronato e armato d'oro. Il tutto abbassato al capo d'oro.

D'argento alla pila dell'acqua benedetta di marmo verde, sostenente un uccellino al naturale, addestrata dalla Beata Vergine Maria in piedi, vestita di azzurro, ammantata di rosso, coronata d'oro, tenente fra le braccia il Divino Infante di carnagione, coronato d'oro, messo in sbarra, e sinistrata da

D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato; sul tutto, inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso; nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero

Enrico VI ambiva a diventare il capo dell'intero mondo cristiano. Pur controllando direttamente solo Germania e Italia, era riuscito a inglobare buona parte degli stati cristiani nella propria sfera di influenza indiretta. Il suo tentativo di rendere l'Impero bizantino un suo subordinato fu solo uno dei passi nel suo piano, parzialmente coronato dal successo, di estendere la propria

un rifacimento quasi completo: sussiste l'abside sinistra, elemento di grande importanza, consistente in uno spazio quadrato, racchiuso entro una sorta di torre in miniatura pure quadrata e coronato da una cupola che all'interno rivela la sua origine medievale. La chiesa possiede inoltre una statua di

dello stesso Jacopino presso il duomo di Milano, in entrambi i casi con nicchie terminanti a cuspide. Sopra il sarcofago si trova il defunto giacente e un baldacchino coronato da una cortina funebre retta da

Interzato, calzato, curvato: nel primo di argento, alla ruota dentata, di nero, accompagnata in punta dalla fascia diminuita, ondata, di azzurro; nel secondo, di nero, al leone d'argento, coronato con corona all'antica di cinque punte, d'oro; nel terzo di rosso ai due picconi d'oro, con la parte appuntita volta a destra, posti a piombo ed ordinati in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune

Di rosso al cavallo rivolto inalberato d'argento, unghiato al naturale, imbrigliato e sellato d'azzurro, montato da un cavaliere di carnagione, vestito d'oro e calzato di nero, atterrante con una lancia di nero guarnita d'argento un drago di verde posto nel cantone sinistro della punta; al capo partito: d'azzurro al mare d'argento e di verde accompagnato in capo da una stella d'oro; e di nero al ferro di cavallo infilzato da un chiodo posto in sbarra, il tutto d'argento, allo scudetto attraversante sul chiodo di rosso alla croce d'argento, coronato con la corona reale d'Italia. Ornamenti esteriori da Comune. Nastro partito con i colori dello Stato e della Regione.

Inquartato: nel primo d'argento, alla effigie della Madonna della Guardia, che rappresenta la Beata Vergina Maria, di carnagione, seduta, coronata con corona gemmata e cimata da fioroni, d'oro, vestita della tunica di rosso, bordata d'oro, col manto d'azzurro, bordato d'oro, scendente fino ai piedi, tenente sul ginocchio sinistro il Divin Figlio, di carnagione, vestito d'oro, coronato con corona d'oro, simile per forma a quella propria della Beata Vergine, benedicente con la mano destra e tenente con la mano destra lo scettro d'oro, posto in banda; nel secondo e nel terzo, fasciato di rosso e di argento, con la croce patente accompagnata sui fianchi dalle due stelle di cinque raggi, il tutto di rosso e posto nella prima fascia d'argento; nel quarto, di verde, al leone d'oro

Pur restando fisse, dal medioevo in poi, le connotazioni figurative essenziali del Crocifisso (le braccia stirate a forza sulla croce, le gambe che si incrociano sui due piedi trafitti da un solo chiodo, il capo, reclinato e sofferente, coronato da spine, la presenza del

Si tratta di un basso edificio che guarda al viale con un fronte di un unico piano, coronato da un terrazzo balaustrato e segnato nella parte basamentale dalla successione di possenti colonne, di modo che viene da immaginarlo come originario loggiato. All'estrema sinistra sono due finestre

usque ad Aquam quae vocatur Conchayatula, et praedictam Aquam usque ad Canale cui dicitur Caucomanco, et inde usque in Satissa ex tribus giris Rafare vel Corbula Aurcliaca Sicea et Campo Coronato vel tomba Boniola perveniente per aquam quae vocatur Portus Laureti seu Aquam quae vocatur Anguillaria major et Anguillaria minor seu Aquam de Cornu seu in litore ad usum piscandi

portava inoltre un bastone distintivo, mentre i suoi vice avevano ciascuno una piccola verga. Nelle grandi cerimonie, i membri della principalia indossavano dei vestiti formali con un cappello coronato in cima.

scolpito e decorato con incrostazioni di pietre preziose (sono rimaste sette perle). Contrariamente a quanto supposto da alcuni storici, non reca tracce di policromia. L'opera combina da una parte il tema classico della grande potenza dell'imperatore trionfante, coronato dalla

rovescio: stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell'Annunziata, il tutto entro due rami d'alloro; attorno REGNO D'ITALIA e nel basso il valore tra il segno della zecca ed il monogramma della Banca Nazionale. Queste monete furono coniate a

rovescio: stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell'Annunziata, il tutto entro due rami d'alloro; in alto la stella d'Italia e nel basso, a destra, il segno di zecca. Queste monete furono coniate a

. L'attacco fu coronato da successo, e la maggior parte della guarnigione turca venne catturato. I britannici erano quindi riusciti a conseguire pienamente il loro obiettivo di proteggere il canale dagli attacchi turchi, ma il nuovo governo di

Rex dictus Tancredus de Sicilia in Apuliam veniens (...) et exinde Brundusium se conferens, de altero filiorum suorum Roggerio silicet, cum Ysachio Constantinopolitano imperatore de Urania filia sua contraxit. Et nuptiis aput Brundusium magnifice celebratis, ibique dicto filio suo coronato in regem, rex dictus cum triumpho et gloria in Siciliam remeavit

Le quattro grandi finestre inginocchiate al piano terreno si dispongono rispetto ad un asse centrale segnato da un grande portone, coronato in alto da una finestrella rettangolare e al di sopra dallo stemma Strozzi trattenuto da un

con leone che ghermisce un teschio. Sui pilastri laterali siedono due pingui putti, al centro il medaglione con l'altorilievo marmoreo raffigurante l'ieratico gentiluomo. In alto lo stemma coronato della

. La chiesa composta da due parti: una corrispondente al santuario a pianta quadrata, centrica, con unica abside orientata ad est e coperta da cupola leggermente depressa, impostata su tamburo circolare bucato da quattro finestre e coronato da una leggera cornice perimetrale in mattoni che sottolinea il passaggio alla cupola, e un vano rettangolare che costituisce l'unica navata, coperto da

Partito, semitroncato: nel primo, d'azzurro alla croce d'oro, col braccio superiore accostato da due draghi alati, affrontati di rosso (di Belluno); il secondo, d'azzurro caricato da una montagna su una campagna attraversata da un fiume, il tutto al naturale; nel terzo, di rosso al leone etiopico di Giuda d'oro coronato, passante, tenente nella branca destra una croce copta dello stesso, caricata del Cristo d'argento (per la Campagna d'Etiopia); alla fascia scaccata di rosso e di nero, sulla troncatura (per la Campagna d'Albania).

Di rosso al castello d'argento su campagna di verde, turrito e merlato, il portone alla saracinesca alzata sovrastato dallo stemma del capitolo di Freisinga d'argento bordato d'oro al busto di nero vestito di rosso e coronato d'oro

Di rosso, alla torre merlata di argento, fondata su di una fascia abbassata, erbosa, di verde, aperta con saracinesca alzata, e finestrata di nero, con sopra la porta uno scudo di argento, bordato d'oro con il busto di un re moro, vestito di rosso e coronato all'antica d'oro

D'azzurro al leone coronato, addestrato in capo da una stella, con una mezzaluna montante sotto la zampa sinistra anteriore, il tutto d'oro, con il capo d'argento carico di un'aquila coronata, di nero

D'azzurro, al falco al naturale, dal volo abbassato, coronato d'oro, fermo con l'artiglio sinistro sulla vetta di un monte di tre cime all'italiana di verde e tenente con l'artiglio destro uno scudetto d'argento al palo scaccato di sei pezzi di rosso e di azzurro

, nelle quali da una banda vi era l'effigie del re con queste parole: Alfonsus Rex Regibus Imperans Et Bellorum Victor; dall'altra banda si trovava il Re seduto che in atto maestoso veniva coronato da

, uno scudetto tripartito e coronato: nello spazio di sinistra erano collocate due G, in quello di sinistra due B (ad indicare Gallarate e Busto Arsizio), divise verticalmente da un palo a fasce bianco-blu.

, movente dalla punta, col vestito di rosso, bordato d'oro, col manto di azzurro bordato d'oro coprente il capo e il corpo, aureolata d'oro, coronata alla bizantina dello stesso, accompagnata all'altezza del capo da due piccoli angeli di carnagione, vestiti d'azzurro, con le ali d'azzurro e le braccia protese verso la corona della Beata Vergine, sostenente il Divino Fanciullo, di carnagione col vestito di bianco, al naturale, bordato d'oro, aureolato e coronato alla bizantina d'oro,

Partito: I, d'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero col volo abbassato; su tutti, nel primo e nel quarto di rosso al leone con coda biforcuta d'argento armata e lampassata d'oro, coronato e collarinato dello stesso, nel secondo e terzo fasciato d'oro

D'azzurro, al monte al naturale, movente dalla punta, sormontato da un leone coronato d'oro, tenente con la branca sinistra un gladio, rivolto verso il basso, in sbarra e con la branca destra una bandiera italiana, alta, in palo, sviluppata a sinistra

di azzurro alla divisa di rosso, accompagnata in capo da un crescente di argento sormontato da una cometa d'oro posta in sbarra; e in punta da un monte di tre colli all'italiana sostenente sulla vetta un uccello coronato, il tutto d'oro

D'azzurro, alla fascia diminuita di rosso sostenente un monte di sei cime d'oro, cimato da una stella a otto punte dello stesso, e accompagnata in punta da un busto umano di carnagione armato al naturale e coronato di una ghirlanda di verde

di rosso al leone al naturale coronato di oro, poggiato su una campagna di verde, tenente con la zampa destra una campana di oro e sormontato da un nastro di argento con le lettere nere A.A.AE.F.F. (significanti

Fasciato di azzurro e di argento, al capo di argento, caricato dal leone illeopardito, di azzurro, tenente con la zampa anteriore destra il castello, di rosso, le due torri merlate alla guelfa di tre, chiuso e finestrato di nero; esso leone coronato all'antica di azzurro, linguato di rosso, sostenuto dalla linea di partizione. Ornamenti esteriori da Comune

partito nel primo d'azzurro, al leone d'oro coronato, tenente una mazza ferrata con la fascia di rosso attraversante sul tutto (Ferrigni), al secondo d'azzurro all'aquila nera al volo spiegato, coronata d'oro, tenente una stadera al naturale (Pisoni)

in genere, cattolici e una grande massa di senza partito, barbaramente coinvolti in un eccidio indiscriminato. Bentivegna e compagni avrebbero potuto assurgere ai cieli dell'eroismo, se avessero coronato la loro azione

di argento, al leone di rosso armato, lampassato e coronato d'oro del Regno di Leone, mantellato di rosso e caricato di due castelli o maschi di fortezza d'oro torricellati di tre pezzi del medesimo che sono di Castiglia

d'azzurro, al grifo, coronato e movente dalla corona a tre fioroni posta nella punta, il tutto d'oro, e impugnante con la zampa destra una scimitarra d'argento manicata d'oro, posta in sbarra, e con la sinistra tr erose al naturale appuntate in ventaglio

Inquartato: nel primo, d'azzurro al leone d'oro coronato, lampassato e armato di rosso (di Abbiategrasso); nel secondo, troncato d'argento e di rosso al gallo dell'uno nell'altro (di Gallarate); nel terzo, d'oro alla croce di rosso (di Lodi); nel quarto, d'azzurro alla corona di ferro sormontata dalla croce di Teodolinda, al naturale (di Monza). Sul tutto, d'argento alla croce di rosso (di Milano). Al capo di rosso, alla croce d'argento (di Savoia).

d'argento, al pino a capitozzo, nodrito sulla pianura erbosa, sostenuto a sinistra da un leoncino coronato d'oro, il tutto al naturale, e sormontato da tre stelle di sei raggi di rosso, ordinate in fascia

d'oro, all'albero di pino al naturale, nodrito sulla pianura erbosa di verde, accostato dal leone di rosso, coronato d'oro, contra-rampante al tronco, ed il crescente d'argento accompagnato da tre stelle del medesimo nel canton destro dello scudo, ed il sole d'oro, figurato di rosso nel sinistro

D'argento alla pila dell'acqua benedetta di marmo verde, sostenente un uccellino al naturale, addestrata dalla Beata Vergine Maria in piedi, vestita di azzurro, ammantata di rosso, coronata d'oro, tenente fra le braccia il Divino Infante di carnagione, coronato d'oro, messo in sbarra, e sinistrata da san Giovanni Battista fanciullo, con le chiome bionde, vestito di una tunica bianca, scalzo, tenente con la mano destra una sottile ed alta Croce, in nero.

D'azzurro, a due mani di carnagione, poste in fascia, il polso vestito d'argento, dirette verso i fianchi dello scudo, quella a destra tenente una penna per scrivere d'argento, e quella a sinistra un compasso d'oro aperto in scaglione, il tutto accompagnato in capo da una corona a cinque fioroni d'oro e in punta da un libro aperto d'argento, col taglio dorato. Elmo coronato

d'azzurro, al leone coronato d'oro, e un guerriero armato al naturale, le mani e la faccia di carnagione, impugnante colla destra una mazza di nero, in atto di percuotere il leone, affrontati all'albero del suo colore, fustato d'oro, terrazzato di verde, e sormontato in capo da una stella d'oro

D'oro, al leone di rosso, con la coda biforcata, coronato d'argento, tenente con le branche anteriori una mazza d'armi, al naturale, inclinata in sbarra, con il capo d'argento, sostenuto d'azzurro, e carico di una pianticella di cotone sradicata, fiorita e fogliata al naturale

Leone seduto coronato di oro tenente tra le zampe anteriori una canna di legno al naturale davanti - ad una botticella (staio) di legno cerchiata di nero tutto su ristretto di verde su azzurro - sole raggiante di oro mel canton sinistro del capo su azzurro

campo azzurro con un leone coronato d'oro, che sostiene con tronchi delle zampe una bandiera di rosso caricata da tre gigli d'oro, svolazzante a sinistra e due zampe mozze dello stesso situate in croce di S. Andrea al lato destro della punta.

Lusignano (fasciato d'argento e d'azzurro di dieci pezzi, al leone attraversante di rosso armato, lampassato e coronato d'oro), Armenia (d'oro, al leone di rosso armato e coronato d'argento, lampassato d'azzurro) e Lussemburgo (d'argento, al leone di rosso, con la coda bifida, decussata e ridecussata), e l'arma di Francia (d'azzurro a tre gigli d'oro) che fu presente nello

D'azzurro, al palmizio al naturale, terrazzato di verde, accostato da un'aquila rivolta col volo abbassato di nero e coronata d'oro e da un leone di rosso, coronato d'oro; il tutto sormontato da tre stelle di sei raggi d'oro male ordinate

rovescio: Littore a sinistra. Attorno: ITALIA. Nel basso, ai lati, la data e l'era fascista e nell'esergo, stemma sabaudo coronato dal valore con alla destra il segno di zecca. Queste monete furono coniate a Roma nel

(d'oro, al leone di rosso, con la coda forcata, armato, lampassato e coronato d'argento, alla traversa dello stesso attraversante sul tutto; alla bordura pure di rosso, caricata, in capo, da tre stelle pure d'argento e, in punta, da una conchiglia del campo)

Scaccato d'argento e d'azzurro, con il capo d'oro, sostenuto di rosso, carico di un'aquila di nero, linguata di rosso, accostata da due scudetti, fasciati d'argento e d'azzurro, con il leone coronato, di rosso, attraversante, il leone dello scudetto di destra rivoltato

Di rosso, al leone coronato d'oro, tenente con la branca anteriore destra una spada d'argento, guernita d'oro, in sbarra, con il capo d'azzurro, cucito, carico di una colomba volante e tenente nel becco un ramoscello d'olivo, il tutto al naturale, la colomba sormontata da un breve d'argento, svolazzante in fascia, scritto con il motto PAX CANDIDA FORTIS

d'oro, al leone coronato di nero, linguato di rosso colla bordura composta d'argento e di rosso. Il ramo cadetto di Trabia aggiunge la spezzatura di un lambello di azzurro che sormonta il leone, e quello Trabia-Scalea linea secondogenita (principe di Deliella), un lambello di rosso

di azzurro, al leone d'oro, coronato dello stesso, impugnante con le zampe anteriori una chiave del secondo e la bordura di rosso caricata da quattro castelli d'oro, alternati con quattro catenacci di nero

d'argento al leone di nero, linguato di rosso, coronato con corona d'oro, della quale si vedono tre fioroni alternati con perle, il tutto movente dalla punta; tale leone sostenente con le branche anteriori un castello di rosso, aperto del campo, torricellato di due pezzi, ciascuna torricella sormontata da una vampa ardente; e alla banda di rosso abbassata attraversante sul leone

D'azzurro, al gallo coronato, fissante il sole orizzontale destro, il tutto d'oro, fermo sulla vetta di un monte verdeggiante, al naturale; con il capo d'argento, carico di un leone rosso, illeopardito, passante sulla partizione

troncato di oro e semipartito di argento e di rosso - aquila di nero coronata di oro su oro - leone rampante di nero coronato di oro tenente con le zampe anteriori una croce latina di oro su argento - ruota di mulino di argento attraversata da una lancia dello stesso posta in sbarra punta al basso su rosso

D'azzurro, troncato da una fascia ondata d'argento; il primo al leone di rosso, uscente dalla troncatura, coronato d'oro; il secondo alla ruota dentata d'oro accostata da due fusi dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.

Partito: nel primo, d'argento alla torre d'azzurro, merlata alla guelfa di tre (visibili un merlo e mezzo), movente dalla partizione, fondata sulla pianura d'azzurro, caricata dalla sbarra abbassata di rosso; nel secondo, d'azzurro al leone d'argento coronato all'antica d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.

Partito d'azzurro dal filetto d'oro: nel primo, a tre corone all'antica d'oro (di Svezia moderna); nel secondo, a tre bande ondate d'argento, al leone coronato d'oro, armato e lampassato di rosso (di Svezia antica); sul tutto, d'azzurro, al ponte di tre archi d'argento, su un fiume dello stesso, ondato d'azzurro, e sostenuto da due torri del secondo, finestrate di due di nero; al capo dei principi sovrani dell'Impero francese (di Pontecorvo-Bernadotte)

Interzato in pergola dal filetto d'oro (Croce di Sant'Enrico): nel primo, d'azzurro a tre corone all'antica d'oro (di Svezia moderna); nel secondo, di rosso, al leone coronato d'oro, tenente tra le branche superiori un'ascia danese d'argento, manicata d'oro, il manico incurvato sotto le branche inferiori (di Norvegia antica); nel terzo, d'azzurro, a tre bande ondate d'argento, al leone coronato d'oro, armato e lampassato di rosso (di Svezia antica); sul tutto, d'azzurro, al ponte di tre archi d'argento, su un fiume dello stesso, ondato d'azzurro, e sostenuto da due torri del secondo, finestrate di due di nero; al capo dei principi sovrani dell'Impero francese (di Pontecorvo-Bernadotte).

Interzato in pergola dal filetto d'oro (Croce di Sant'Enrico): nel primo, d'azzurro a tre corone all'antica d'oro (di Svezia moderna); nel secondo, di rosso, al leone coronato d'oro, tenente tra le branche superiori un'ascia danese d'argento, manicata d'oro, il manico incurvato sotto le branche inferiori (di Norvegia antica); nel terzo, d'azzurro, a tre bande ondate d'argento, al leone coronato d'oro, armato e lampassato di rosso (di Svezia antica); sul tutto, partito: nel primo, interzato in banda, d'azzurro, d'argento e di rosso, al vaso d'oro (di Vasa); nel secondo: d'azzurro, al ponte di tre archi d'argento, su un fiume dello stesso, ondato d'azzurro, e sostenuto da due torri del secondo, finestrate di due di nero; al capo dei principi sovrani dell'Impero francese (di Pontecorvo-Bernadotte)

. Consiste in uno scudo indentato di blu e oro, coronato da un sole nascente e sostenuto a sinistra da una capra e a destra da un leone, entrambi raffigurati con una freccia rossa che punta verso l'alto. Nella parte inferiore si trova la raffigurazione della medaglia dell'

al primo d'oro con due leoni di nero affrontati e combattenti; al secondo di rosso al leone d'argento coronato, rampante contro un monte a tre cime d'oro, movente dall'angolo destro della punta; al terzo d'azzurro con fascio di spighe al naturale sostenuto da due leoni d'oro affrontati e controrampanti; al quarto di rosso ad otto bisanti d'oro due su due

campo azzurro con un leone coronato d'oro, che sostiene con tronchi delle zampe una bandiera di rosso caricata da tre gigli d'oro, svolazzante a sinistra e due zampe mozze dello stesso situate in croce di S. Andrea al lato destro della punta.

Secondo questa ricostruzione, la tirannide di Pisistrato sarebbe passata attraverso tre tentativi, solo l'ultimo dei quali coronato dal successo. Alcuni studiosi moderni, anche a causa di qualche incongruenza cronologica, ritengono tuttavia che il racconto che

(troncato di uno e partito di tre: nel primo fasciato di rosso e d'argento di otto pezzi, nel secondo d'azzurro seminato di gigli d'oro al lambello di rosso, nel terzo d'argento alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette dello stesso, nel quarto d'oro a quattro pali di rosso, nel quinto d'azzurro seminato di gigli d'oro alla bordura di rosso, nel sesto d'azzurro al leone rivoltato d'oro, armato, lampassato e coronato di rosso, nel settimo d'oro al leone di nero armato e lampassato di rosso, nell'ottavo d'azzurro seminato di crocette d'oro a due barbi d'oro. Sul tutto d'oro, alla banda di rosso, caricata da tre alerioni d'argento; il tutto brisato da un lambello e da una bordura di rosso)

(troncato di uno e partito di tre: nel primo fasciato di rosso e d'argento di otto pezzi, nel secondo d'azzurro seminato di gigli d'oro al lambello di rosso, nel terzo d'argento alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette dello stesso, nel quarto d'oro a quattro pali di rosso, nel quinto d'azzurro seminato di gigli d'oro alla bordura di rosso, nel sesto d'azzurro al leone rivoltato d'oro, armato, lampassato e coronato di rosso, nel settimo d'oro al leone di nero armato e lampassato di rosso, nell'ottavo d'azzurro seminato di crocette d'oro a due barbi d'oro. Sul tutto d'oro, alla banda di rosso, caricata da tre alerioni d'argento; il tutto brisato da un lambello di rosso)




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

04:07:46