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Frasi che contengono la parola ceramica
, costituita da cacciatori-raccoglitori e pescatori che probabilmente abitavano per gran parte dell'anno in accampamenti stabili, utilizzavano i cereali selvatici e conoscevano la ceramica, decorata con linee ondulate parallele (
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Nel VI-V millennio a.C. si svilupparono nell'area nubiana diverse culture con varianti regionali e diverse forme di decorazione della ceramica, che passarono progressivamente dallo sfruttamento specializzato delle risorse disponibili, alla pratica dell'agricoltura e dell'allevamento associata ad insediamenti stabili
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Le principali fonti di reddito del Saarland sono la costruzione di automobili, la siderurgia, la fabbricazione di ceramica e la produzione di programmi per computer. In passato il Land aveva un importante settore minerario.
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Gli Hurriti furono provetti ceramisti. Numerosi oggetti in ceramica, di produzione hurrita, sono stati rinvenuti in Mesopotamia e nelle terre ad occidente dell'Eufrate; erano molto apprezzati anche nel lontano
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); titolare Hemaka, ufficiale di confine, tesoriere del re del Basso Egitto; nei magazzini: sigilli per giare di vino con il nome di Den, Hemaka e Ankhka; vasi in ceramica con l'indicazione del contenuto; etichette in ebano con testi relativi al re
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Alla base di questo sviluppo vi era certamente il progresso nella lavorazione del ferro, ma anche l'utilizzo della pietra squadrata come materiale edilizio, il progresso agricolo (con i vomeri in ferro per gli aratri), le estrazioni minerarie (oro e argento in particolare), la falegnameria (con il disboscamento di aree nei pressi dei centri abitati) e la ceramica (per la quale fu introdotto il tornio). Insieme con lo sviluppo delle forze produttive del nuovo stato dace, si intensificarono anche gli scambi commerciali con i paesi limitrofi, in particolare furono importati numerosi oggetti finemente lavorati di stampo ellenistico, dalle vicine colonie greche del
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Malgrado le promettenti premesse iniziali, l'archeologia non ha permesso di dipanare il mistero dell'origine degli Inca. Scavi approfonditi nell'area del Cuzco hanno tuttavia dimostrato che l'uso della ceramica inca appare improvvisamente su un anteriore substrato estraneo, a riprova dell'arrivo dei suoi utilizzatori,
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, mostra-mercato dedicata alla ceramica artistica e affiancata da convegni ed eventi culturali, che si tiene ogni due anni il primo weekend di settembre lungo le strade del centro storico che si snodano tra la piazza principale ed il Museo Internazionale delle Ceramiche
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Il Museo della ceramica, che ospita oltre sei secoli di storia della ceramica ligure - in particolare savonese e albisolese - con un migliaio di opere di grande valore artistico, dal XV secolo al contemporaneo.
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Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni, piastrelle e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche inoltre, trovano impiego nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto
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Esistono anche padelle con rivestimento interno in ceramica (smalti bassofondenti per lamiera), che laddove applicato con tecnologie appropriate conferisce caratteristiche di antiaderenza e non presenta il rischio del
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) e sulla riduzione dell'impatto ambientale della produzione. Da pochi anni vengono utilizzati anche per la costruzione di dischi per impianti frenanti, mescole di carbonio e ceramica, in grado di diminuire l'effetto del
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I particolari del rituale di mummificazione spesso differivano tra loroin base alla regione. Le mummie potevano essere conservate in barattoli di ceramica, cassapanche di legno o sarcofagi di pietra da dare ai fedeli che invocavano le grazie di Toth.
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Area interessata dalla discarica della necropoli. Furono indagate trenta tombe rinvenendo frammenti di statue, modelli di nuraghe, ceramica punica, un sigillo scaraboide, una collana bronzea, resti inumati, betili.
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Nelle processioni viene di solito trasportata a spalla una rappresentazione di figure religiose, come santi locali o figure legate alla festa celebrata, nelle forme previste dalle arti maggiori come sculture e pitture, e minori come artigianato di ebanisteria, oreficeria, ceramica, altro, talvolta a mezzo di
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strutture murarie, pavimenti lastricati e inghiottitoi naturali, ma anche reperti in ceramica e suppellettili vari. Tra questi, alcuni cocci di vasi decorati, risalenti ad un periodo compreso tra il
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questa costruzione fu abbattuta e sostituita da un piccolo edificio comprendente un grande braciere. All'interno di questo sono state rinvenute figurine in ceramica raffiguranti offerte, probabilmente sostituiti simbolici delle offerte reali, in ottemperanza al decreto di
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. Qui una profonda fossa sembra essere stata ricoperta per farne una stanza sotterranea e in essa si trovarono strati successivi di detriti che comprendono un gran numero di statuette, teschi di toro e ceramica, anche con molte forme rare e inusuali.
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Anche la scuola del paese fu dichiarata inagibile e venne abbattuta. Le lezioni vennero temporaneamente spostate in un locale prefabbricato collocato a Castellino Nuovo, successivamente utilizzato come scuola di ceramica. In seguito venne costruita la nuova scuola del paese, intitolata a
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In seguito allo sviluppo dell'artigianato e del commercio, legati alla produzione della ceramica e influenzati positivamente dalla posizione geografica interno ma affacciata alla costa mediterraneo, nacque una classe di ricchi commercianti che si stabilirono qui provenendo anche da altre parti d'
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dove si trova il museo della ceramica. Di particolare interesse sono anche gli edifici neoclassici quali la Villa Rotonda dei Laderchi, sulla strada per Brisighella. Nei rioni si trovano gli allenamenti delle varie discipline medievali che si svolgono durante il
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che vengono prima disegnati e poi impiantati tramite fotoincisione su un wafer di silicio della dimensione di alcuni millimetri quadrati. Questo pezzetto di silicio viene poi incapsulato in un supporto di ceramica o plastica dotato di piedini di collegamento; tramite la
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di legno, contraddistinte dalla presenza di piccole stanze con l'entrata adiacente la strada, con il piano terra di solito adibito ad officina o a negozio. Nei tetti, tegole di ceramica prendono il posto della paglia, mentre le travi a vista vengono intonacate, nel tentativo di proteggere l'edificio dal fuoco.
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Molti altri sono i nomi dei maestri (soprattutto operanti tra il XV e il XVII sec.) cui spetta il merito di aver saputo elevare l'arte della ceramica di sciacca. Tra questi spiccano i nomi di Piparo, Di Facio, Lu Xuto, Lo Boj e di Giuseppe Bonachia.
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Il Porto di Sciacca - Sciacca pesca pesce azzurro sicilia pesca turismo terme di sciacca tonno pesca sgombro ittico conservieri sciacca trasformazione pesce azzurro sicilia porto sciacca Sciacca Comune di Sciacca Ceramica di Sciacca Carnevale di Sciacca
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, sulla quale vennero costruiti due templi che presentavano orientamento diverso. Nel materiale di riempimento del terrapieno, prelevato da un villaggio del Campidoglio, sono stati ritrovati resti di manufatti in ceramica risalenti all'
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L'associazione tra le acque stagnanti e le malattie legate all'acqua era ben noto. Medici greci e romani conoscevano gli effetti negativi del piombo sulla salute di chi lo estraeva e lo lavorava, e per questo motivo, tubi di ceramica erano preferiti rispetto a quelli di piombo. Dove erano utilizzati tubi di piombo, il continuo flusso d'acqua e l'inevitabile deposito di minerali che venivano dall'acqua all'interno dei tubi riduceva la contaminazione dell'acqua da parte del piombo solubile
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. Punti di accesso e ispezione erano previsti a intervalli regolari sui normali condotti interrati. Sifoni che utilizzavano fonti con acqua dura presentavano particolari problemi di manutenzione, a causa del diametro ridotto dei loro tubi, ma tubi di piombo, ceramica e pietra, erano realizzati in tratti piuttosto brevi, per cui le sezioni danneggiata o bloccate potevano essere sostituite o pulite. Alcuni presentano aperture sigillate che potrebbero essere state utilizzate come punti di scarico, possibilmente utilizzando un dispositivo tipo
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(che congiungeva Capua a Reggio Calabria) Eburum divenne un importante e fiorente centro artigianale e commerciale, come dimostrano i resti di un antico quartiere artigianale (datato III-II secolo a.C.) dedito alla produzione di ceramica, grazie alla presenza di
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Nel parco archeologico della Murgia materana i villaggi neolitici in sequenza tra loro sono cinti da fossati scavati nella roccia. La fase finale del neolitico si caratterizza per una ceramica sottile a figure geometriche con anse a nastro e protomi animali che prende il nome di
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nativo del luogo. Il successivo incanalamento del Cavuto per creare una diga per la fornitura di energia elettrica ha fatto crollare la produzione di ceramica del paese, attualmente ridotta a ceramica artigianale. I massimi esponenti e maestri di produzione di maioliche e ceramiche sono da ricercare tra i secoli XV e
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). Il rapporto con l'arte medievale europea e la reciproca influenza sono garantiti durante tutto il millennio: dai manoscritti illustrati alla ceramica, al metallo e al vetro, l'arte islamica penetra in Europa attraverso la
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Prima e durante il periodo Meiji gli orinatoi erano solitamente fatti in ceramica o in legno, con questi ultimi sovente fissati alla parete della stanza. Per neutralizzare gli odori venivano utilizzati rami di arbusti profumati. Erano comunemente utilizzati sia dagli uomini sia dalle donne; essendo il
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palatino. Prosegue la specializzazione artigianale, come testimoniano le numerose e dettagliate liste di professioni rinvenute negli archivi templari. Si nota anche una progressiva standardizzazione dei manufatti: la ceramica viene prodotta al
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con materiali e decorazioni sperimentali. Propone nuove applicazioni del mosaico, inserendo frammenti di pietre colorate, marmi, smalti e ceramica, che vanno a ricoprire anche oggetti tridimensionali, sull'esempio della cultura
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ben conservato al momento dello scavo lungo la parete ovest e all'interno della quale sono stati ritrovati oggetti in ceramica e una pala in ferro, e una stanza, divisa in due, identificata nella parte meridionale come un deposito, intonacata in bianco, e in quella settentrionale come una latrina, intonacata in rosa
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, uccisi probabilmente dal crollo della parete est; oltre agli scheletri sono stati rinvenuti un orecchino in argento, un anello in bronzo, delle lampade in ceramica, tre monete in bronzo e due chiavi in ferro
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. Nell'angolo nord-est era posta la scala in legno che conduceva al piano superiore. Tra i reperti rinvenuti nella stanza: un tavolino in marmo, vasi in ceramica e vetro, nove anfore e oggetti in bronzo
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Sul lato est dell'atrio si aprono due camere. La prima ha intonaco grigio grezzo e pavimento in malta e calce: era probabilmente utilizzata come deposito e come ricovero per gli schiavi, i quali dormivano in una sorta di piano ammezzato come testimoniato dai resti di una scala. Sono stati ritrovati in questo ambiente una brocca di ceramica, due boccette di vetro, un portalampada in bronzo e una in ceramica, un peso per telaio e cinque monete in bronzo
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I Guanci indossavano vestiti di pelle di capra o di fibre tessili, che sono stati ritrovati nelle tombe sulla Gran Canaria. Apprezzavano i gioielli, le collane di legno, pietra o conchiglia, fabbricate secondo vari modelli. Utilizzavano soprattutto perle di ceramica di varie fogge, lisce o levigate, di solito nere e rosse. Si dipingevano il corpo. Le
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cadaveri distesi, non rannicchiati, lame di bronzo, pugnaletti di bronzo, tombe a forme rettangolari, asce o scalpelli di ferro, scarabei, scomparso lo scarnimento, Industria ceramica locale coesistente con quella straniera (vasi proto ellenici siculi)
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, sostituzione del bronzo alla pietra, imitazione micenea, introduzione di nuove forme nella ceramica, tendenza alla totale scomparsa dell'antica e diffusa pittura vascolare, coesistenza di una ceramica che non ancora usa il
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Un consistente indizio archeologico, per individuare l'espansione dei Popoli del mare nel bacino del Mediterraneo, sarebbe la tipologia della ceramica in quanto queste popolazioni, pur non essendo tutte originarie della
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greco-miceneo e ne condividevano, appunto, i manufatti ceramici. In particolare sarebbero indicativi i ritrovamenti della ceramica del tipo Miceneo III C (submicenea) quando, all'analisi neutronica, si rivelano non importati ma prodotti sul posto
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Storica, con testimonianze molto varie (l'ottocentesca campana della stazione ferroviaria, con l'incisione in bassorilievo di una locomotiva a vapore, cimeli garibaldini, targhe devozionali in ceramica, una collezione di monete italiane e pontificie dal XVII al XX secolo, frammenti lapidei e ceramiche domestiche);
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su un'originaria bottega di ceramica e residenza fino ai giorni nostri di una delle principali famiglie che hanno contribuito allo sviluppo economico, politico e culturale del paese. Casa de Pompeis ha ospitato per una notte
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Dalla fine del II secolo a.C. la rappresentazione delle muse diventa frequente in tutti i campi della produzione artistica, dal rilievo alla statuaria, dalla pittura murale al mosaico, dalla glittica alla numismatica e alla produzione ceramica
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Il lustro scaturiva dalla pellicola stessa, contenente nanoparticelle di argento e rame disperse in modo omogeneo nella matrice vetrosa della superficie di ceramica. Queste nanoparticelle erano create dagli artigiani mescolando
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rappresenta un anello importante nello sviluppo della ceramica attica che da questo momento consolida una durevole attitudine a distinguere tra grandi campi destinati alle figurazioni e fasce decorative destinate a sostenere o alleggerire la parete del vaso.
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, che completarono la pulizia del recinto e scoprirono delle interessanti prove per la datazione del monumento. Inserendo una sonda all'interno della crepa sul retro della statua, rinvennero della ceramica dell'
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Il secondo ingresso era quello probabilmente in uso al momento dell'eruzione: esternamente era dotato di sedili, mentre il corridoio appare dipinto con zoccolo nero e parte mediana in giallo e rosso con riquadri bianchi; lungo il corridoio sono stati ritrovati oggetti da gioco, un martello, vasi in ceramica e bronzo e una moneta: tali oggetti erano o contenuti in un armadio, di cui sono state recuperate le cerniere, o provenienti dal piano superiore crollato
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(varianti in tutta la regione) - si prepara il torcolo a fettine molto fini, lo si bagna nell'alchermes e lo si dispone a strati in una teglia in ceramica. Gli strati di torcolo sono alternati a strati di
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Si tratta di un Istituto Professionale Industria e Artigianato per la Ceramica e la Porcellana, di un Istituto Tecnico indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie e di un Liceo Artistico indirizzo Design.
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, con decorazione a linee incise spezzate o terminanti con punte o tratti, che danno loro l'aspetto apparente di note musicali; la cultura della ceramica lineare raggiunse la sua massima estensione e apparvero varianti regionali, tra le quali la tarda
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Relativamente al periodo ellenistico si ricordano le necropoli di Campansi (gruppo di tombe ipogee a camera quadrata corredate di ceramica a vernice nera di tipo volterrano, ceramica d'impasto grezzo e ceramica acroma, attribuibili ad un'epoca compresa tra il
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Ad epoca tardo-antica (V-VI secolo d.C.) risalgono alcuni insediamenti, di cui rimangono le necropoli costituite da tombe a fossa scavate nella roccia ed una caratteristica produzione ceramica, detta
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greco-miceneo, condividendone la tipologia della ceramica. Tale circostanza - secondo Garbini - costituirebbe un consistente indizio archeologico, per individuare l'espansione dei Popoli del mare nel
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d) Filtro tangenziale a ceramica, uguale al filtro tangenziale, con la differenza del substrato filtrante formato da cartucce ceramiche. Poco diffuso in quanto necessita di pressioni molto alte col lo svantaggio dell'aumento dell'attrito e conseguente possibile aumento delle temperature del vino.
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Nel territorio comunale sono presenti: il Monastero ortodosso dei Santi Elia il Giovane e Filarete l'Ortolano, il Borgo dei Pignatari dove si produce la rinomata ceramica seminarese ancora oggi lavorata a mano secondo la tradizione, la Spiaggia di
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, verso la fine del IV millennio che fermarono l'avanzata dei contadini che praticavano tecniche avanzate, spingendoli verso il sud-ovest della Svezia, anche se molti di questi si unirono alla cultura della ceramica bucherellata: almeno un insediamento sembra testimoniare questa cultura mista, quello
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) fu attribuita ad Andrea Benciveni e alla sua famiglia da una serie di documenti relativi a quel periodo e confermata dal ritrovamento, negli ambienti che erano adibiti alla fusione, di un frammento di ceramica su cui fu graffita, una campana con all'interno il nome di Benciveni
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di origine medievale, generalmente si presenta come una sorta di piatto o vassoio in argento o ceramica che ha come caratteristica principale il fatto di avere un morsetto circolare centrale, con pareti spesso forate, destinato a trattenere la tazza (
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nei dintorni di Sesto Calende durante gli scavi per la costruzione della palestra del locale asilo infantile. In quell'occasione furono rinvenute una ventina di coppe in ceramica, un elmo a calotta, una punta di lancia, l'impugnatura di una daga, una
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del Minotauro. Questi lavori furono realizzati anche su tele e pezzi di ceramica come piatti, anfore o centrotavola, dove la figura del toro era caratteristica e dominava l'opera attraverso una serie di contrasti di colori, molto spesso tra il bianco e nero; che rappresentino o meno una corrida, i forti contrasti cromatici riflettono i contrasti della vita e della morte (inevitabile il riferimento al suo celebre
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venne costituita al fine di promuovere e valorizzare il sapere e il carattere degli studenti onde stimolare lo sviluppo mentale e l'interesse per gli aspetti professionali dell'ingegneria ceramica, scienza e tecnologia. Le origini della
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. I diversi materiali per la ceramica utilizzati in questi processi possono comprendere: legno, metallo, acqua, gesso e resina epossidica - la maggior parte dei quali saranno eliminati al momento della cottura.
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e dai futuri aerei spaziali supersonici per proteggerli dal bruciante calore provocato durante il rientro nell'atmosfera terrestre. Sono inoltre ampiamente utilizzate in elettronica e ottica. Oltre alle applicazioni qui elencate, la ceramica viene utilizzata anche come rivestimento in vari
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, tra il V e il V millennio a.C. Nelle vicinanze del santuario di Atena Pronaicos, del santuario di Hermes e ad ovest del tempio di Apollo sono stati trovati dei resti di utensili in pietra. Intorno a questo santuario, che appare dalle origini come il cuore di Delfi, sono stati anche scoperti dei frammenti di ceramica risalenti al periodo dell'
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In seguito allo sviluppo dell'artigianato e del commercio, legati alla produzione della ceramica e influenzati positivamente dalla posizione geografica interno ma affacciata alla costa mediterranea, nacque una classe di ricchi commercianti che si stabilirono provenendo anche da altre parti d'
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L'estetica del film presenta chiari riferimenti sessuali, che vanno dalla scultura di ceramica in casa della donna dei gatti ai gelati che le due ragazze al bancone del negozio di musica stanno leccando; infatti, secondo Kubrick, niente riesce a risvegliare lo spettatore dal torpore meglio del sesso.
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(ceramica fine da mensa, ovvero destinata ad essere utilizzata come servizio da tavola), di vasellame per uso domestico, frammenti di lucerne del tipo africano e di marmi policromi, e di una moneta bronzea (custodita al
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, ha una tradizione artigianale antica, tramandata nel tempo fra le varie generazioni. La maggior parte della produzione di manufatti dell'artigianato locale riguarda soprattutto il campo della ceramica, vetreria artistica, oggettistica, arte presepiale, ricamo, cucito, uncinetto, pittura su stoffa, decoupage, pittura a mano, arte antica, accessori di moda e scultura in legno. Sul territorio sono spesso organizzati mercatini, esposizioni, fiere, manifestazioni per incentivare e promuovere l'artigianato locale
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artistico e da arredamento e la produzione di colori e pigmenti ceramici. Sia l'industria della ceramica che quella del vetro sono attualmente in una fase di profonda crisi, sia a causa della concorrenza dei Paesi emergenti che per la mancanza di soluzioni strutturali all'emergenza realmente condivise dagli imprenditori.
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in occasione del trasferimento dentro le mura della targa ceramica devozionale della Beata Vergine della Salute, originariamente collocata in una celletta alla Collegiata. Secondo un'ormai collaudata tradizione, alla Festa sono presenti anche le delegazioni dei due comuni gemellati con Solarolo:
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Un aspetto particolare dell'edificio riguarda l'ampia volumetria, il palazzo infatti si presenta con la sua imponente facciata dove cotto e pietra si alternano in una composizione che vede l'inserimento di piastrelle a motivi geometrici o floreali che si inerpicano in una fascia continua sottogronda, impreziosita da inserti in ceramica riproducenti vivaci iris
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sono mucchi di scarti lasciati da insediamenti preistorici, in questo caso cumuli di gusci e di residui di conchiglie, nelle cui vicinanze si sono ritrovati oggetti d'uso domestico, manufatti in pietra, ossa di cacciagione (cervi e cinghiali) e i primi vasi in ceramica. Il primo
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Altri, tuttavia, possono essere dipinti con scene narrative che potrebbero essere avvenimenti storici veritieri. Molte volte sono singoli, altre si ritrovano insieme ad altri tipi di ceramica peruviana. La produzione del
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il comune di Imola, ora in mano ai fascisti, annulla la concessione di affitto sfrattando l'officina. Il colpo fu durissimo. Venne in aiuto la Cooperativa Ceramica di Imola che propose alla SACMI la sua vecchia sede di viale Crispi. Qui la SACMI rimase fino al
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, all'industria ceramica si affiancano le fornaci e le filande, con un proporzionale aumento della popolazione, e conseguente espansione dell'abitato; si rende necessario edificare il Municipio, le scuole, l'asilo e una
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e successivamente si impegna con il fratello Andrea (anche lui scultore e pittore) e altri amici, presso la fornace di Valle dell'Inferno, nella realizzazione di opere in ceramica di tutti i tagli. Frequenta l'
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e moderna, al pari di quelle su gli altri centri isolani, si basano sulle ricerche recenti fatte nell'ambito della creazione del Museo della Ceramica, prima in seno alla locale Scuola di Ceramica e poi in sede propria sotto l'egida dello
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, a seguito della conquista musulmana dell'isola, si siano tosto stabiliti in questo centro ed abbiano piuttosto dato impulso all'arte ceramica, facendovi brillare i procedimenti tecnici da loro portati dall'
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Dovremo attendere tuttavia soltanto pochi decenni per vedere nuovamente un Medici protagonista indiscusso sulla scena dell'arte ceramica. Furono infatti le ambizioni del granduca Francesco I Medici, nutrite dal fascino per le
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La ceramica lombarda vocata sin dalla fine del Trecento alla produzione dell'ingobbiato graffito, decorato in verde ramina e bruno ferraccia, si rinnova unicamente nelle fornaci lodigiane e pavesi con una produzione di maioliche decorate a paesaggi e
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mentre i vasai montelupini vanno declinando in una produzione ceramica seriale sulla scia delle famiglie decorative seicentesche, si apriranno le importanti fornaci Ginori a Doccia e Ghigi Zondatari a
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delle case per impressionare gli avventizi o suggerire la ricchezza, la raffinatezza o la cultura del proprietario; tre tozzi satiri barbuti e ignudi con fallo enorme, in ceramica (I d.C.): vengono comunemente designati come lucerne, ma si tratta probabilmente di
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di Michelangelo, troviamo a fianco della vasca da bagno una ricca collezione di piastrelle di ceramica da parete di produzione persiana, alcune delle quali risalenti anche ai secoli XVII e XVIII. Sul tavolo oggetti da toeletta di Buccellati in argento e pietre, vetri
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e nel dipinto incastonato nella volta della navata. Alla base del coro ligneo intagliato si possono ancora vedere dei resti della pavimentazione in ceramica cerretese antica. Gli stucchi alle pareti, tipicamente settecenteschi, incorniciavano dipinti ovali di pregevoli fattura attualmente dispersi.
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vengono indicate le varie tipologie di vasi ma anche di altri recipienti di un certo valore, in particolare quelli fabbricati in vetro, cristallo, ceramica, terracotta o con metalli pregiati come l'oro e l'argento. Vengono considerati vasellame soprattutto i recipienti da usare in cucina, che oltre ai vasi comprendono anfore, bottiglie, bicchieri, piatti, vassoi, tazze, ecc., ma anche recipienti da utilizzare a fini decorativi.
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in bronzo, terracotta, ferro e osso, con frammenti di trenta vasi per libagioni e innumerevoli ciotole coniche in ceramica per le offerte di cibo. Le ossa ritrovate tra la cenere dimostrano l'esistenza di sacrifici di tori, pecore, capre, cervi e cinghiali.
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poco tempo dopo la loro scoperta. Furono rinvenuti anche i resti di un villaggio le cui capanne erano state costruite ai bordi di uno specchio d'acqua e le cui fondazioni erano state conservate grazie alla torba in cui erano state piantate, oltre a vari oggetti di uso quotidiano in metallo o ceramica: vasetti, fondi di vasi, piatti, frecce, lame di pugnale e altri strumenti di difesa, spilloni di bronzo. Dalla decina di
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venivano ereditate da padre in figlio, come anche gli alberi, dove nidificavano e i luoghi dove si abbeveravano. Gli uccelli non venivano mai uccisi. Le piume appaiono un po' dappertutto, e anche come motivo ornamentale nella ceramica, nell'
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per inserire una figura del Santo patrono dipinto su ceramica. Nell'interno, a navata unica, gli altari sono decorati da maioliche e ceramiche tranne quello maggiore, realizzato in marmi commessi, interessanti sono i dipinti che partono dal
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La credenza di destra e le vetrinette a muro ospitano una collezione di suppellettili di ceramica: bacinelle brocche e ciotoline con decorazione arcaica del XIV e XV secolo di fattura fiorentina, umbra e laziale; nella credenza alta esemplari della
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Dopo la rimozione dei telai, furono inserite nuove pavimentazioni in ceramica e furono montate nuove porte. Furono inoltre inserite delle finestre di vetro rappresentanti la storia dell'Ordine Teutonico nel refettorio. Le finestre nella parte orientale del refettorio furono sbloccate e i pavimenti rifatti. La ricostruzione del castello alto consistette nella restaurazione dei tetti e nella costruzione di una
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Le ceramiche si prestano perfettamente sia per i motivi circolari, radiali e tangenziali. Bocce o piastre possono essere decorate dentro o fuori con strisce radiali; queste possono essere parzialmente figurative e rappresentare foglie stilizzate o petali di fiori, mentre le bande circolari possono correre lungo una ciotola o una brocca. Modelli di questo tipo sono stati impiegati su ceramica islamica del periodo
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. Si tratta di una delle aree industrializzate dell'Abruzzo montano in cui operano diverse aziende del settore manifatturiero dell'editoria, grafica, ottica ed elettronica e tante altre operanti nei settori del legno, ceramica, della metallurgica, della chimica, dell'abbigliamento e degli alimentari. Molte le aziende note a livello nazionale e internazionale che operano nel distretto carseolano:
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di famiglia, ovverosia l'aquila capeggiante sul mare, sormontata dalla corona comitale. Analogo richiamo allo stemma sono i terminali dei pluviali a foggia d'aquila. All'interno del palazzo la lunga galleria del piano nobile distribuisce la sale, tra cui la grande sala da ballo, da cui si accede alla piccola ed elaborata cappella con pavimento in formelle di ceramica decorate. Il palazzo ospitava, oltre a svariate ceramiche prodotte nei secoli dalla manifattura di famiglia, anche una grande quadreria con autori italiani e stranieri dal XV al XVIII secolo. Nel
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Il predominio culturale dell'Oriente, identificato archeologicamente dalla ceramica, dall'avorio e dalla lavorazione dei metalli di origine orientale rinvenuti nei siti ellenistici, ha successivamente lasciato il posto a una
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e numerosi altri reperti di origine non identificata. Tre steli funerarie si ergono proprio accanto all'ingresso; portando raffigurazioni del defunto in rilievo. Il primo caso contiene vasi micenei e il successivo vari tipi di ceramica
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) e quello di Wakuta, che si trovava nella zona di Izumimaki (Naha), si associassero nella zona vicino a Makishi, ora chiamata Tsuboya, che divenne il maggiore centro di produzione ceramica. La decisione fu dettata principalmente da motivi ambientali e amministrativi. Le zone in cui si trovavano il forno di Takaraguchi e quello di Wakuta non disponevano di condizioni naturali ottimali. Il forno di Chibana era troppo distante dalla zona di Shuri, dove la domanda di ceramica era alta. Inoltre a zona di Tsuboya era ricca di tipi di argilla adatti per le produzioni sia di
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e quelle tirreniche. Tali ceramiche per la maggior parte non costituivano prodotti commerciabli, ma erano prevalentemente vasi comuni come anforette e olle che venivano utilizzate dai marinai nuragici come ceramica di bordo, mentre le brocchette
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Ultimo aggiornamento pagina:
07 Settembre 2021
21:57:23