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Frasi che contengono la parola costanzo

(I): campagna di Diocleziano contro Quadi e Marcomanni; (II): campagna di Massimiano contro Alamanni, Burgundi, Caiboni ed Eruli; (III): spedizione transrenana di Massimiano; (IV): campagna di Diocleziano in Rezia; (V): campagna di Costanzo in Batavia; (VI) vittoria di Costanzo presso

(I): campagna di Massimiano contro Alamanni, Burgundi, Caiboni ed Eruli; (II): spedizione transrenana di Massimiano; (III): campagna di Diocleziano in Rezia; (IV): campagna di Costanzo in Batavia; (V) vittoria di Costanzo presso

, in cui trattava delle vite degli imperatori romani da Augusto a Costanzo II in uno stile che unisce la trattazione annalistica di Tito Livio e quella biografica di Svetonio. In relazione a questa opera sono da collocare altre due opere, la

decise di organizzare una campagna militare nell'ovest. Volendo garantire la presenza di un rappresentante imperiale in Oriente, e non avendo un erede, Costanzo scelse di elevare il cugino Gallo al rango di

ad Antiochia, Monzio ricevere l'ordine di arrestare l'inviato di Costanzo e rifiutarsi sulla base della limitazione di potere di Gallo e Costantina prendere Monzio dalla sedia e gettarlo ai soldati che l'avrebbero ucciso assieme a Domiziano, con il consenso di Gallo.

Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

Grazie alle prodezze di Flavio Costanzo, la Gallia e la Tarraconense erano tornate sotto il dominio di Onorio con la sconfitta degli usurpatori, mentre gli Alani erano stati scacciati con il supporto visigoto dalla Lusitania e dalla Cartaginense, e i

sui cui territori gli Alemanni vantavano il diritto di conquista dopo anni di occupazione, con Cnodomario stesso che affermava di possedere lettere dell'imperatore Costanzo che garantivano il diritto ai barbari di occupare tali terre.

Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era poco distante sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dalla Gallia nord-occidentale, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

La tattica di Costanzo era stata di bloccare tutti i porti e le vie di comunicazione impedendo ai Visigoti di ricevere rifornimenti di cibo: in Spagna i Visigoti furono talmente ridotti alla fame dalla tattica di Costanzo che essi furono costretti a comprare dai Vandali il grano a un prezzo esorbitante di una moneta d'oro per ogni

Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era poco distante sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

Butler G, Rasmussen MD, Lin MF, Santos MA, Sakthikumar S, Munro CA, Rheinbay E, Grabherr M, Forche A, Reedy JL, Agrafioti I, Arnaud MB, Bates S, Brown AJ, Brunke S, Costanzo MC, Fitzpatrick DA, de Groot PW, Harris D, Hoyer LL, Hube B, Klis FM, Kodira C, Lennard N, Logue ME, Martin R, Neiman AM, Nikolaou E, Quail MA, Quinn J, Santos MC, Schmitzberger FF, Sherlock G, Shah P, Silverstein KA, Skrzypek MS, Soll D, Staggs R, Stansfield I, Stumpf MP, Sudbery PE, Srikantha T, Zeng Q, Berman J, Berriman M, Heitman J, Gow NA, Lorenz MC, Birren BW, Kellis M, Cuomo CA,

, terre da coltivare. L'Aquitania sembra sia stata scelta da Costanzo come terra dove far insediare i Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

A causa della graduale dissoluzione di un esercito romano vero e proprio, dovuta alla crisi economica provocata dalle invasioni ma anche in parte alla renitenza alla leva, i generali romani come Costanzo ed Ezio furono costretti a fare ampio uso di Foederati barbari per combattere altri barbari:

, ma fu presto rimosso, e lui stesso venne ucciso dal suo proprio esercito. Costanzo II rimase allora come il solo imperatore dei bizantini, ma anche lui non sarebbe durato a lungo. Nonostante sostenesse suo cugino

. Grazie alle prodezze di Flavio Costanzo, la Gallia e la Tarraconense erano tornate sotto il dominio di Onorio con la sconfitta degli usurpatori, mentre gli Alani erano stati scacciati con il supporto visigoto dalla Lusitania e dalla Cartaginense, e i

Diocleziano e Massimiano abdicarono: i loro due cesari diventarono augusti, Galerio per l'oriente e Costanzo Cloro per l'occidente, e provvidero a nominare a loro volta i propri successori designati: Galerio scelse

ed all'educazione dei figliastri Battista e Costanzo, figli della prima unione. Alessandro Sforza, lontano da casa per lungo tempo, credette alle voci di una possibile congiura da parte della moglie per affidare di nuovo la signoria di Pesaro ai

Eustachio fratello di Federico II marchese di Saluzzo prende possesso della Valle Grana, dopo la sua morte, suo figlio Costanzo prende possesso del feudo di Valgrana dando inizio alla dinastia dei Saluzzo di Valgrana. Nel

L'Aquitania sembra sia stata scelta come terra dove far insediare i Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

Per riallacciare i rapporti con i grandi proprietari terrieri gallici, alcuni dei quali, lasciati in balia dei Barbari, avevano preferito trasferire la loro alleanza dall'Impero ai barbari per scongiurare una possibile confisca dei loro terreni da parte dei nuovi padroni, Costanzo spinse Onorio a istituire un

citano quale fondatore della dinastia un certo Orso, nobile romano sposatosi per due volte e padre di cinque figli. Dal primo matrimonio sarebbero nati Giordano e Costanzo, mentre dal secondo Amalrico, Amedeo e Pantaleone. Da Costanzo deriverebbe la linea romana, mentre da Amalrico la linea piemontese. Le stesse genealogie indicano che facciano parte della famiglia le dinastie tedesche di

, fu incarcerato e, senza poter ottenere udienza dall'imperatore, gli furono rivolte le accuse di aver tramato con Gallo ai danni di Costanzo e persino di avere, adolescente, lasciato Macellum senza autorizzazione. L'inconsistenza delle accuse, l'intercessione dell'influente retore

Il secondo panegirico per Costanzo fu composto poco dopo la vittoria di Strasburgo, che Costanzo si era attribuita a proprio merito: infatti, l'orazione si apre accennando all'episodio omerico dello scontro tra

, spiegando, dal suo punto di vista, gli avvenimenti che avevano provocato il conflitto. Il messaggio a Roma, allora afflitta da una carestia contro la quale Giuliano prese provvedimenti, non fu accolto con favore dal Senato, scandalizzato dall'irriverenza mostrata da Giuliano nei confronti di Costanzo.

Il conflitto per la Mesopotamia fu invece pienamente militare, ma Costanzo fece in questo caso una scelta originale, almeno secondo le strategie romane consolidate: invece di scegliere l'opzione della massiccia campagna militare destinata a colpire il cuore dello Stato nemico, come prevedeva di fare Costantino e come avrebbe in seguito fatto

. Prevedendo di essere impegnato in Occidente contro Magnenzio, Costanzo volle lasciare una presenza forte in Oriente, e si rivolse quindi all'unico parente adulto rimastogli per affermare l'interesse per la situazione della frontiera con i

: fu il principale sostenitore dell'ortodossia durante il regno di Costanzo II, che per questo motivo dovette organizzare diversi concili per espellerlo, pur talvolta reintegrandolo, specie dietro pressione del proprio fratello

), voluto da Costanzo per accontentare il fratello Costante; entrambi gli imperatori non parteciparono al concilio stesso. Vi parteciparono invece pochissimi vescovi orientali, in quanto questi si opponevano al fatto che ad Atanasio fosse permesso di prendere parte al concilio. Il tentativo di riconciliazione non ebbe frutto: all'arrivo della notizia della vittoria di Costanzo sui Sasanidi, i vescovi orientali abbandonarono il concilio.

, Costanzo abbia inviato una lettera al concilio con una dichiarazione che si aspettava fosse controfirmata dai vescovi; questa dichiarazione era chiaramente ariana e non sembra sia stata accettata dal concilio.

ad opera di Costanzo proseguiva: nonostante tutto, Costantino III continuava a resistere, confidando nell'arrivo del suo generale Edobico con i suoi ausiliari franchi e alemanni reclutati da oltre Reno.

Alla notizia dell'arrivo dei rinforzi alla testa di Edobico, le truppe di Onorio, su ordine di Costanzo e Ulfila, attraversarono il fiume Rodano: il piano di Costanzo era di attendere l'appropinquarsi del nemico, mentre Ulfila si era appostato a preparare un'imboscata con la sua cavalleria.

ad opera di Costanzo proseguiva: nonostante tutto, Costantino III continuava a resistere e a sperare nell'arrivo del suo generale Edobico con i suoi ausiliari franchi e alemanni reclutati da oltre Reno.

consisteva nella cessione temporanea ai soldati di un terzo delle case nelle quali essi erano provvisoriamente alloggiati; a differenza dei soldati romani, i Visigoti ricevettero tuttavia in misura permanente due terzi di queste terre e di queste case e, inoltre, erano esentati dal pagamento delle imposte. L'Aquitania sembra sia stata scelta da Costanzo come terra dove far insediare i

Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Suebi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

Il conflitto per la Mesopotamia fu invece pienamente militare, ma Costanzo fece in questo caso una scelta originale, almeno secondo le strategie romane consolidate: invece di scegliere l'opzione della massiccia campagna militare destinata a colpire il cuore dello stato nemico, come prevedeva di fare Costantino e come avrebbe in seguito fatto

alla nomina di Dalmazio; alla morte di Costantino, l'esercito avrebbe quindi soddisfatto il proprio desiderio di porre sul trono imperiale solo i figli dell'imperatore, con Costanzo costretto ad accettare il fatto compiuto. Venne anche messa in giro la voce che Dalmazio e il fratello

Alberto Ablondi, Antonio Acerbi, Anna Civran, Giuseppe Costanzo, Maria Cristina Giuntella, Rosemary Goldie, Francesco Malgeri, Massimo Marcocchi, Alberto Monticone, Renato Moro, Maria Luisa Paronetto Valier, Luca Rolandi, Giovanni Battista Varnier, Danielo Veneruso,

Sinonimi ed aggiunti italiani, raccolti dal Padre Carlo Costanzo Rabbi bolognese, della Congregazione Agostiniana di Lombardia. Con in fine un trattato de' sinonimi, degli aggiunti, e delle similitudini

Durante l'anno, in Africa i soldati di Costanzo riprovarono ad attaccare, ma le truppe di Magnenzio reagiscono con efficienza. Intanto in Spagna, le truppe fedeli a Magnenzio vennero sconfitte da un gruppo di legionari Costanziani, che si raccolsero in Andalusia per resistere al nemico. La campagna si concluse con la morte di Albino, fedele a Costanzo.

L'Aquitania sembra sia stata scelta da Costanzo come terra dove far insediare i Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

, dove ottennero terre da coltivare. L'Aquitania sembra sia stata scelta da Costanzo come terra dove far insediare i Visigoti per la sua posizione strategica: infatti era vicina sia dalla Spagna, dove rimanevano da annientare i Vandali Asdingi e gli Svevi, sia dal Nord della Gallia, dove forse Costanzo intendeva impiegare i Visigoti per combattere i ribelli separatisti

Al momento dell'esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu presa a nolo la mattina dell'attentato condotta da Stefano Degni e dove sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del

Fortunatamente non ci furono vittime, e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all'automobile blindata di Costanzo

Tali dichiarazioni provocarono in forma ufficiale il risentimento di Costanzo, Rendo, Graci e Finocchiaro, i quali si sentirono chiamati in causa, provocando una polemica sollevata dall'allora presidente della Regione

Durante le indagini circa le cause della morte, un testimone dichiara che Stefano Cucchi gli aveva detto d'essere stato picchiato; il detenuto Marco Fabrizi chiese di essere messo in cella con Stefano (che era solo) ma questa richiesta venne negata da un agente che fece con la mano il segno delle percosse; la detenuta Annamaria Costanzo afferma che il giovane le aveva detto di essere stato picchiato, mentre Silvana Cappuccio afferma di aver visto personalmente gli agenti di polizia penitenziaria picchiare Cucchi con violenza.

, moglie di Costanzo II, la quale non aveva figli: nel primo caso una nutrice avrebbe tagliato il cordone ombelicale del neonato troppo corto, nel secondo avrebbe fatto somministrare una pozione a Elena.

. Iblietto Fieschi giunse dal genovese con un esercito in supporto del Sanseverino, ma fu pesantemente sconfitto da Costanzo Sforza. Presto il Sanseverino fu abbandonato da Pietro dal Verme e dagli altri suoi sostenitori e trovandosi ormai isolato fu costretto a fuggire a

Costanzo Sforza allora fu inviato nei pressi di San Secondo e vi pose l'assedio, ma fu presto sollevato dal comando dal Pallavicino, che non vedeva di buon occhio le sue buone relazioni con Pier Maria de' Rossi; al suo posto furono nominati

, la cattedrale di San Costanzo fu gravemente ed irrimediabilmente danneggiata. A guerra terminata, si pose mano ad una sua ricostruzione, sul lato opposto della piazza dove ora si trova. I progetti furono realizzati dall'architetto Breccia-Fratadocchi, e la chiesa fu consacrata dal vescovo di

Costanzo Di Girolamo, Giuseppina Brunetti, Corrado Calenda, Annalisa Comes, Aniello Fratta, Fortunata Latella, Gabriella Macciocca, Mario Pagano, Stefano Rapisarda e Margherita Spampinato Beretta (a cura di),

Le fonti mostrano incongruenze per quanto riguarda la portata della persecuzione nel dominio di Costanzo, anche se tutte la riportano come abbastanza limitata. Lattanzio afferma che la distruzione delle Chiese fu la cosa peggiore che dovettero subire i Cristiani nei domini di Costanzo.

Dal verbale, si scopre che Costanzo aveva ritratto a grandezza naturale un certo Salvatore Cacace, che in cambio gli aveva concesso vitto e alloggio (oltre che delle calze di seta). A detta del pittore, Cacace si era appropriato di tre dei suoi quadretti raffiguranti la

Resti delle precedenti cattedrali aquinati: Santa Maria degli Angeli sulla via Romana, detta di San Costanzo nel parco storico-naturalistico del Vallone, detta terza cattedrale nei pressi della torre di San Tommaso d'Aquino, la quarta intitolata ai santi

ha istituito il premio Costanzo Felici che consiste nella riproduzione del Cammeo Amore e Psiche, sul quale il medico Felici si era espresso nella sua opera letteraria sulla avifauna; tra i premiati vi sono stati personaggi del calibro di

Dopo aver comunque preso alcune misure per tentare di rallentare l'avanzata di Giuliano, Costanzo fu informato da messaggi e lettere dei suoi generali, che le armate persiane erano accampate sulle rive del Tigri, ma era ancora incerto se avrebbero attaccato.

Durante la sosta a Edessa, Costanzo esitava se preparare i soldati per una battaglia o pianificare un secondo assedio di Bezazde, con il prudente accorgimento di non sguarnire di truppe la Mesopotamia mentre marciava a nord.

Tradizione vuole che ogni anno, durante la festa di San Costanzo, le ragazze nubili vadano nella chiesa di San Costanzo per chiedere se si sposeranno entro l'anno: la leggenda dice che, se guardando il gioco di luci riflesse sull'immagine del santo si ha l'impressione che san Costanzo ha

Oltre a tentare di ricostituire l'esercito di campo della Gallia, Costanzo sembrerebbe aver preso altre misure per assicurare la sicurezza delle province minacciate dai barbari. Dopo che Costanzo ebbe pacificato la Gallia la carica di

Lorenzo e Siracusio sono attribuiti a Trivento da Vincenzo Ferrara, con indicazione cronologica distinta. Questi due vescovi, senza indicazione della sede di appartenenza, furono destinatari, assieme a Costanzo di

Renbeck, Marissa Littlefield, Steve Visscher, Ruth Hernandez, Sara Stern, Luciano Vignola, Odin Benitez, Ruy Garcia, Wyatt Sprague, Warren Shaw, Roland Vajs, Heather Gross, Dan Evans Farkas, Grant Conway e Marko Costanzo, per l'episodio

Seguendo il perimetro odierno, le mura abbracciano, sempre partendo dal castello in senso orario via Castello, via Zara, via Luigi Signorini Corsi (dove costeggiano l'Istituto Dottrina Cristiana), via Francesco del Greco (dove si trova Porta Leoni), via inValidi di Guerra (dove si trova il moderno quartiere Costanzo Ciano), via Barbara Micarelli, che si immette in

Al momento dell'esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu, presa a nolo la mattina stessa, condotta da Stefano Degni, su cui sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del

Fortunatamente, non ci furono vittime e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all'automobile blindata di Costanzo

Durante le indagini circa le cause della morte, un testimone dichiara che Stefano Cucchi gli aveva detto d'essere stato picchiato; il detenuto Marco Fabrizi chiese di essere messo in cella con Stefano (che era solo) ma questa richiesta venne negata da un agente che fece con la mano il segno delle percosse; la detenuta Annamaria Costanzo afferma che il giovane le aveva detto di essere stato picchiato, mentre Silvana Cappuccio afferma di aver visto personalmente gli agenti di polizia penitenziaria picchiare Cucchi con violenza

), oltre a descrivere le misure necessarie per ripristinare le scuole nel loro precedente stato di efficienza, sottolineando che intende aiutare il lavoro di tasca propria e citando la lettera imperiale di Costanzo che gli concedeva la sua posizione e lo stipendio.

, e mise in atto vari stratagemmi per non insospettire i colleghi. Dopo l'abdicazione di Diocleziano e Massimiano, Costanzo ottenne la carica di Primo Augusto. Costantino, che viveva presso Diocleziano, aveva fatto con lui un viaggio in Palestina. Ma in seguito era fuggito presso il padre, abbandonando la corte. Poco dopo essere giunto da Costanzo,

dopo la propria morte: ai quattro cesari - Costantino II, Costante I, Dalmazio e Costanzo II - furono assegnate quattro porzioni dell'impero, rispettivamente le province corrispondenti alla prefettura delle Gallie, l'Italia e l'Africa, la Grecia, e infine, a Costanzo, l'Oriente.

era degno di reggere l'impero da solo: alle grida di acclamazione delle truppe, Vetranione comprese di essere stato raggirato, si tolse il diadema dal capo e, inginocchiatosi, riconobbe Costanzo unico imperatore (

notturno nel suo palazzo di Milano. Il suo piano consisteva, ancora una volta, in una azione diplomatica invece che militare: un gruppo di funzionari si sarebbe recato a Colonia con una lettera dell'imperatore, con la quale veniva comunicato a Silvano la sua promozione ad altro incarico e la sua convocazione a Milano. Del gruppo di funzionari facevano parte alcuni fedelissimi di Costanzo, tra cui Apodemio, mentre fu

Pare che in entrambi i casi, Arelate e Milano, Costanzo abbia inviato una lettera al concilio con una dichiarazione che si aspettava fosse controfirmata dai vescovi; questa dichiarazione era chiaramente ariana e non sembra sia stata accettata dal concilio.

Lo stesso Ammiano dipinge Costanzo come un imperatore intento nel proprio ruolo, ma stupido e vanesio; timido, sospettoso e molto sensibile alle lusinghe, era facilmente manipolato dai suoi collaboratori, come dimostra l'episodio di




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Ultimo aggiornamento pagina:

06 Gennaio 2022

04:03:15