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Frasi che contengono la parola cortili

del proprietario. Le costruzioni della villa erano spesso strutture indipendenti collegate attraverso i loro cortili comuni. Per le parti meno prestigiose la villa era fatta di costruzioni di legno, attentamente regolate a

era dunque temporanea, adattata nel loggiato dei cortili, dove venivano usate prevalentemente tendaggi che venivano aperti e chiusi durante le entrate e le uscite degli attori. Dopo la diffusione dello spazio prospettico e la creazione di un ambiente unitario, su apposito

, via Cocchiaro (tratto finale), via Passaniti, via Zinchi, via Ventura, Via Abela, via Navarra, via Battesimo, Via Catalano (tratto iniziale), via Vespri e via Pisa. Date le grandi dimensioni degli isolati, internamente a questi, si trovano numerosi vicoli ciechi e cortili, di varia grandezza, chiamati in dialetto

sarebbe riconoscibile nell'ambiente in seguito trasformato nella basilica sotterranea di San Clemente, caratterizzato da una grande sala, probabilmente divisa in due o tre navate da file di pilastri e colonne, comunicante attraverso aperture con l'esterno dopo aver attraversato cortili e portici. Lo sviluppo architettonico di quest'ambiente portato alla luce dagli scavi fa supporre che l'edificio sia identificabile col

- questi complessi venivano adibiti anche a centri ricreativi e culturali: intorno all'edificio che ospitava i servizi termali venivano costruiti giardini con viali per il passeggio, cortili per ginnastica o giochi, stanze per riunioni o spettacoli - e biblioteche.

Ruderi monastero Santa Maria De Foris X secolo in via calata omonima, era a tre navate e vi si accedeva per un portico in stile lombardo.Comprendeva ospedale civile e tre cortili con fontane ed alberi

La porta sud ovest si apre su una piccola corte attraverso la quale si accede alle diverse parti del complesso del palazzo, organizzato attorno a tre cortili successivi che raggiungono gli appartamenti reali, posti in cima dell'Acropoli, a nord, a strapiombo sulla

Dopo la pedonalizzazione di Trafalgar Square, la National Gallery ha varato un progetto per riconvertire gli spazi del piano terra lasciati liberi dagli uffici in spazi aperti al pubblico. Il progetto prevede anche il riutilizzo di cortili attualmente in disuso e l'occupazione di spazi acquistati dall'adiacente

ospita alcuni uffici dell'Ausl e varie associazioni, in attesa di un restauro e di una definitiva riconversione ad altri scopi. Il grande edificio, caratterizzato dalla lunga facciata con ingresso monumentale in pietra, si articola attorno a tre cortili affiancati, su cui prospettano i numerosi ambienti interni e gli ampi corridoi, in parte decorati con affreschi dipinti dal gesuita Giuseppe Barbieri agli inizi del

. La maggior parte delle vecchie decorazioni fu restaurata e i pavimenti nei cortili furono rimossi. Durante questi lavori rimasero esposti solo alcuni dipinti della collezione permanente, in un'esposizione intitolata

Nelle moderne via Gorani e piazza Borromeo sono stati invece rinvenuti alcuni resti di cortili porticati, ovvero dell'elemento architettonico che costituiva la base del complesso architettonico del palazzo imperiale romano di Milano

, quando le famiglie nobili proprietarie dei palazzi della zona, per far fronte alla carenza di spazi per nuove aree abitative o da adibire a botteghe, decidono di riutilizzare i cortili e i porticati degli stessi, cambiando la distribuzione degli spazi e ottenendone nuovi vani e

, antica quanto quella di Algeri, presenta una tipologia di tipo protourbano, dove le scale dei cortili non si integrano nell'insieme per dare origine a un patio e costituiscono ancora un mezzo architettonico occasionale di distribuzione delle stanze dei piani superiori.

, robusta fortezza sul Mincio, fu oggetto di modifiche che gradualmente, generazione dopo generazione, trasformarono il suo aspetto da edificio militare a residenza signorile. Col tempo il castello fu dotato di nuove ali e cortili, diventando un vero e proprio palazzo,

In alcuni giardini, dei cortili sono allestiti in una strana maniera. Delle zone piane e lisce, riempite con della sabbia bianca, e bordate di rocce creavano l'impressione di laghi e stagni, che alla luce della luna sembravano specchi d'acqua reali. Questo stile di

La lavorazione del tabacco, era strettamente controllata e rappresentava l'iniziativa diretta dello Stato. Doveva quindi essere specchio della magnificenza del re e dell'efficienza del potere centrale. Il progetto del complesso industriale fu affidato all'architetto Giovanni Battista Feroggio. Si decise che la palazzina delle delizie, al centro del nuovo edificio, diventasse la cappella, affiancata da due grandi cortili per la semina e il pendaggio, delimitati dai fabbricati per la lavorazione e per l'alloggio degli operai. L'edificio nel

, il quale era formato da un grande complesso di edifici dove trovavano sede, oltre alla corte e all'abitazione del sovrano, anche la scuole, la cancelleria, la zecca e il massimo tribunale del regno. Vi erano poi diverse cappelle, un carcere, spazi dedicati agli scambi commerciali, diversi cortili dove si svolgevano i

, in seguito alla loro rivolta contro il papa, ed occupava ampia parte del versante sud di Perugia. Per la sua costruzione furono utilizzati i materiali dell'antico borgo di Santa Giuliana, demolito per intero con relative chiese e conventi, mentre le case, vie, torri e cortili ricadenti nel perimetro del nuovo edificio furono inglobati e coperti con possenti volte, costituendone il piano interrato.

. L'evidenza storica dell'utilizzo della struttura come carcere deriva dal rinvenimento di aree adibite a cortili per i reclusi ed esplicite iscrizioni sui muri ad opera dei patrioti rinchiusi nelle celle. Il castello, del quale sono evidenti gli incassi del ponte levatoio e il fossato di protezione, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, dall'VIII in poi, periodo nel quale si fa risalire la prima edificazione.

(solo in seguito divenuto cappella di San Gregorio), sia quelle del recinto che lo cingeva. Se le prime infatti si trovavano al di sotto della scalinata d'accesso alla chiesa (rese visitabili), i resti del secondo si sviluppavano al di sotto del Monastero, e sono visibili in uno dei cortili del

L'architettura templare del periodo amarniano si discosta da quella dei periodi precedenti e da quelli successivi. Si abbandona la consueta successione di ambienti chiusi e semioscuri, prediligendo ampi cortili a cielo aperto

, il quale era formato da un grande complesso di edifici dove trovavano sede, oltre alla corte e all'abitazione del sovrano, anche la scuole, la cancelleria, la zecca e il massimo tribunale del regno. Vi erano poi diverse cappelle, un carcere, spazi dedicati agli scambi commerciali, diversi cortili dove si svolgevano i

- distruttori) misero in atto una dura repressione per scoraggiare la formazione di ulteriori cellule, ad esempio esponendo a scopo deterrente le spoglie dei partigiani giustiziati nei cortili dei villaggi.

, il casale vide un enorme implemento palaziale da parte delle famiglie facoltose del luogo, delle strutture imponenti sono visibili ancora oggi le date di costruzione o rifacimento, alcuni di questi palazzi, divenuti veri e propri cortili, presentavano sui fregi dei loro portali, oltre all'araldo della famiglia che lo possedeva o allo stemma universitario (come nel caso del Portone dei

. La polveriera di San Michele, antistante l'ingresso dei sotterranei del bastione di San Michele, versa in buone condizioni generali di conservazione. Sono presenti due cortili interni che agiscono da

Al contrario la disinfestazione degli ambienti confinati o al chiuso (cortili, abitazioni, luoghi di lavoro, mezzi di trasporto pubblico, ricoveri di animali) riduce sensibilmente il rischio di aggressioni da artropodi.

Successivamente, cresciuta a pratone incolto, era diventata luogo di ritrovo per i giovani dell'Isola, unico spazio all'aria aperta, lontano dai malconci cortili delle abitazioni popolari del quartiere. Nell'agosto del

Durante il periodo classico, le linee progettuali della moschee vennero modificate per inserire i cortili interni ed esterni. Il cortile interno e la moschea erano inseparabili. Il maestro architetto del periodo classico,

, una pavimentazione realizzata con ciottoli di fiume disposti su un letto di malta. Gli elementi che costituiscono la pavimentazione possono essere disposti casualmente oppure seguire un disegno predefinito come un mosaico: negli ingressi ai cortili di rappresentanza dei palazzi nobiliari lombardi era uso raffigurare lo stemma del padrone di casa. Nella canzone cantata da

e altri architetti giunti poi a New York con l'inserimento di passaggi arcati, cortili retrostanti, pannelli in terracotta come decorazioni e finestre disposte in maniera pittoresca. Finestre triple di stile palladiano e bifore davano ai vari progetti un aspetto irregolare ed asimmetrico.

. Presenta due cortili recintati, in uno dei quali, verso la piazza, si apre un doppio loggiato con archi a tutto sesto sostenuti da colonne in marmo al piano terra. Al piano superiore si trova la loggia

fortemente pronunciati; sul retro emerge un grande volume centrale, che nel progetto originario avrebbe dovuto ergersi tra due cortili quadrati delimitati dai corpi di fabbrica delle ali laterali, solo in parte portati a termine.

. Questi palazzi erano composti da un gran numero di stanze divise secondo regole ben precise: gli ambienti ufficiali si ergevano attorno a un cortile d'accesso, mentre le stanze private erano erette attorno a cortili interni.




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

16:48:11