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Frasi che contengono la parola campata

, re titolare di Gerusalemme e imperatore di Costantinopoli (come ricorda lo stemma), opera di uno scultore della fine del Duecento fortemente influenzato dal gotico francese. Vi si trovano illustrati un personaggio incoronato sul letto di morte e uno a cavallo di un leone con le gambe accavallate, dalle vaghe fattezze femminee. Gli affreschi in questa parte della campata sono di

fu posta la prima pietra della nuova cattedrale, ma i fiorentini continuarono ad onorare Santa Reparata. Fra le prime parti demolite ci fu la prima campata per far spazio ai lavori e dare maggiore aria al

Le pareti della campata interna, invece, presentano uno schema analogo a quello della navata, con in basso due arcate che danno sulle navate laterali e sul deambulatorio (queste ultime sormontate da

(seconda campata sinistra), l'altare del Salvatore (terza campata sinistra), l'altare di San Basso con grotticella (nell'abside destra), il sedile di pietra a forma di L con lapide in rilievo (prima campata destra), l'altare di

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quello di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edifico, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quella di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edifico, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

sono formati da due campate di forma rettangolare, mentre l'incrocio viene deformato dalla cupola della torre. Arrivati alla quarta campata si notano i pilastri rettangolari, collegati a un muro che sostiene il

quando la chiesa, fino a quel momento ad uso esclusivo dei cavalieri, fu aperta al culto pubblico. Con l'operazione realizzata dal Basadonne furono invertiti gli spazi interni causando la soppressione della prima campata e quindi la costruzione di una nuova

decorato a foglie d'acanto. L'altare maggiore racchiude un lacerto d'affresco di fattura bizantina che rappresenta la Madonna con Bambino. Sulla parete destra della prima campata una nicchia absidata conserva una statua in

I resti della decorazione originale di questa chiesa consistono nelle basi di tre delle quattro colonne della campata centrale, ed in molti elementi che sopravvivono sui pilastri delle finestre e sulla struttura della cupola. La decorazione consisteva in origine in pannelli di marmo e piastrelle colorate: le volte erano decorate con

e la costruzione di alcune abitazioni private, la chiesa perse una campata e venne a trovarsi circondata e quasi soffocata da vari edifici. Con le leggi di soppressione degli ordini religiosi emanate dalla

di tipo ibrido (strallato/sospeso), ovvero con la parte centrale dell'impalcato sospesa con tiranti verticali a due cavi portanti, mentre le parti laterali della campata principale sono sospese con stralli inclinati come nel

situato nell'ultima campata della navatella di sinistra, a ridosso della parete laterale; esso si articola in un unico corpo racchiuso entro una cassa lignea di fattura geometrica, con mostra composta da canne metalliche di

Durante la prima fase dei lavori fu eretta la facciata con la retrostante campata del portico. Durante la seconda fase dei lavori per costruire il resto dell'edificio, venne effettuato uno sbancamento verso l'Aracoeli, demolendo un terrapieno a cui era appoggiata la fontana di

Oratorio di San Bernardo nella frazione di Andagna. Preceduto da un portico a una campata con tre archi laterali, la struttura si presenta ad aula rettangolare con un sedile in ardesia che corre lungo le pareti. Queste ultime sono affrescate con

centrali quadrate a cui corrispondono altrettante campate rettangolari nelle navate laterali. Sei pilastri a fascio (composti da quattro semicolonne con capitelli a dado addossate ad un pilastro di sezione quadrata) reggono gli archi e le crociere della volta, con costoloni ornati in cotto. Una quarta campata include il

Se sei in grado di migliorare la frase, contestualizzandola e rendendola comprensibile credo sia giusto che tu lo faccia, ma personalmente non riesco neanche a capire a che teorema/risultato/interpretazione fisica si riferisse, mi sembrava un po' campata in aria, come se nella voce sulla

La ricostruzione delle volte del transetto e la riparazione dei danni al coro, privarono la cattedrale dei fondi necessari per l'edificazione delle navate, ferme alla prima campata. Del resto, si trattava di un progetto ormai anacronistico per l'epoca, dato che durante i lunghi periodi di interruzione del progetto si era ampiamente imposta l'

che si innalza fino a raggiungere il tetto. All'interno si presenta invece come un ampio spazio che si apre nel muro della navatella di destra all'altezza della seconda campata, accessibile attraversando un arco trionfale.

Il salone principale, dotato di ben cinque finestre e dal soffitto riccamente decorato (originale trecentesco nella prima e seconda campata a destra di chi entra, quattrocentesco nella terza e quarta), mostra alle pareti ganci per drappi e arazzi. Vi sono appesi due arazzi a colonna e una spalliera con

. Questi curarono l'allungamento dell'edificio verso l'attuale piazza della Nunziata di una campata e mezza, dopo che i frati ebbero acquistato le costruzioni che impedivano l'opera (il fienile della famiglia Balbi, l'oratorio di San Tommaso e l'osteria di Santa Marta), preoccupandosi di dare una prima forma non definitiva alla

. L'uso del modulo regolare, con la conseguente ripetizione ritmica delle membrature architettoniche, definisce una scansione prospettica di grande chiarezza e suggestione. Le due navate laterali sono state definite come lo sviluppo simmetrico del loggiato dello spedale, applicato per la prima volta all'interno di una chiesa: anche qui infatti l'uso della campata quadrata e della

Le placche di ferro non erano rettangolari, ma modellate per dare l'impressione di pietre tradizionali, proseguendo la linea degli archi sottostanti. Gli archi di supporto, quattro per ogni campata, erano in ghisa, con pannelli sul lato esterno che davano l'aspetto di supporti solidi. Il condotto non era fissato agli archi, ma

, di forma rettangolare sostenute da cornici in cotto con motivo ad arco in mattoni a vista. In corrispondenza della quarta campata si apre la porta laterale che assolve anch'essa alla funzione di uscita di sicurezza

, poste al centro di ogni campata, sono accompagnate da un solo arco a tutto sesto per lato, se ne ritrova il corrispondente simmetrico nella campata successiva. Soluzione indispensabile per la scelta architetturale delle

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quella di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edificio, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

, con le due laterali scandite in campate da coppie di archi poste trasversalmente. Dopo la settima campata, le navate laterali dimezzano la loro larghezza a favore della centrale; quest'ultima termina con il grande arco trionfale, ornato da un mosaico raffigurante le

Nella composizione planimetrica si distinguono le strutture delle gradinate, sostenute da una successione ininterrotta della campata composta da un pilastro e da una trave sagomata, con telai posti a un interasse di circa

, Ritrovamento della testa e sua Adorazione; sullo zoccolo: riquadri con la raffigurazione dei mesi. Sulla parete nord, assai interessanti dal punto di vista iconografico, stanno altri affreschi, nella prima campata: i

la Chiesa viene ulteriormente ampliata grazie alla munificenza del proprietario del Cotonificio di Solbiate, Andrea Ponti; venne spostata in avanti la facciata, demolita la vecchia cappella maggiore e aggiunti a est una campata e il nuovo presbiterio coperti da una volta semiellittica a crociera, il locale adiacente all'abside viene adibito a sacrestia. Fino al

d'azzurro, al ponte ad unico arco, d'argento, murato di nero, con due paracarri sulla campata, al mulo, sommeggiato, del secondo, passante, a tre stelle raggiate di sei, d'oro, male ordinate, in capo, alla fascia ondata d'argento, a due burelle d'azzurro, anch'esse ondate.




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Ultimo aggiornamento pagina:

22 Dicembre 2021

02:04:46