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Frasi che contengono la parola corredi
Oltre a questi corredi biologici, anche alcune configurazioni naturali del DNA (geni, promotori, enhancers, repressori) ed il meccanismo a loro associato sono considerati sistemi di espressione, come il semplice repressore 'switch' nel
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rinvenuti durante la costruzione dell'odierno palazzo comunale nella medesima piazza. Tra le opere esposte vi sono epigrafi, suppellettili, corredi sepolcrali e un medagliere con la presenza di oltre quattrocento monete databili tra il II secolo e l'inizio del V secolo.
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Si ha notizia di ritrovamenti nei pressi del torrente Vernotico: furono rinvenute delle tombe con corredi funerari andate poi distrutte per far posto a delle abitazioni. Nella stessa zona, durante la costruzione di un
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Oltre sessanta gli appuntamenti per venti percorsi, che portano a conoscere ventisei atelier (sartorie, camicie realizzate a mano, abiti da sposa, biancheria e corredi su misura, tessuti d'arte, calzature su misura, gioielli e pietre, essenze e profumi personalizzati), dieci
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Alla mummificazione seguiva il funerale vero e proprio con la sistemazione del corpo nella tomba. Le cerimonie, e la tomba, variavano a seconda dello stato sociale del defunto, da semplici inumazioni nelle sabbie del deserto a sepolture in tombe riccamente decorate e dotate di preziosi corredi funebri.
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rossa fanno pensare a usi rituali e religiosi. Anche in tale ottica si evidenzia l'inumazione come pratica diffusa, in fosse di forma ovale, con corredi funerari (cibo, corna e strumenti litici), spesso ricoperte da lastroni per sottrarre i corpi alle fiere, deposizioni di fiori (studi sui pollini in ritrovamenti in
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femminile e una testina fittile di offerente che testimoniano l'esistenza di vari spazi dedicati al culto e alla venerazione nell'abitato. Ai piedi dell'altura si estendevano due necropoli da cui provengono i corredi con
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da dove provengono le iscrizioni, le monete, i vasi messapici tipo Gnatia e reperti vari, che costituivano i corredi funerari, conservati in piccolissima parte nel locale museo archeologico a Ceglie e nei
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In alcune cellule si verifica una mitosi mutilata: la telofase non avviene e si accumulano all'interno di uno stesso nucleo di una stessa cellula da due ad alcune decine di corredi cromosomici. Questo tipo di cellule si chiama
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precedenti, in processi che possono essere stati non sempre pacifici. In qualche caso gli elementi tipici di questa cultura (corredi tombali con asce levigate, uso di arco e frecce, telai cilindrici) soppiantano di colpo la testimonianza dei gruppi culturali preesistenti;
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Gli scavi condotti a monte Cugno hanno riportato alla luce un muro di cinta con delle abitazioni e una necropoli. Tra i materiali dei corredi funeari si trovano diverse anfore con alto collo, spalla pronunciata e ricca decorazione sia plastica che incisa, di una tipologia attestata esclusivamente nel
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Le prime testimonianze di vita nell'area del comune di Vico Equense risalgono al periodo del VII secolo a.C., grazie a ritrovamenti di corredi funerari facenti parte di una necropoli scoperta negli anni sessanta del XX secolo
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, alcune come deposizioni secondarie in tumuli kurgan della cultura di Jamna. I corredi funerari comprendono ceramiche e asce da combattimento. Nella parte settentrionale dell'area vi sono attestazioni anche di sepolture a
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Nel rito funebre il defunto era collocato su una pira funebre, coperto con i gioielli personali, che spesso mostrano tracce di fuoco, e a volte insieme ad offerte di cibo (nei corredi si sono rinvenute ossa bruciate di animali). I resti delle ossa del defunto, raccolti dopo la
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, sono esposti reperti (recuperati grazie ad uno scavo archeologico effettuato in seguito ad una bonifica algale) sepolti da sedimenti limosi del fondale lagunare, che appartengono a sette tombe a fossa, scavate nella roccia calcarea, contenenti corredi funerari databili tra l'VIII ed il IV secolo a.C.
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), inoltre, sembrano mettere in rilievo, accanto ai singoli individui, la famiglia e i gruppi familiari, che si identificano appunto per l'occupazione di determinati settori delle necropoli e per la comunanza dei corredi e dei rituali (
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. La conoscenza di queste tecniche giungeva loro insieme agli artigiani e agli oggetti di lusso del Vicino Oriente, ma essi seppero perfezionarle padroneggiandole soprattutto nel VII e VI secolo a.C. I gioielli etruschi entravano a far parte dei corredi funerari e in questo modo sono giunti sino a noi.
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sono giunte testimonianze strutturali di grande interesse, quali antiche abitazioni, visibili in via Castellana Grotte, ma anche alcuni importanti corredi tombali in oro, argento, ambra, custoditi nei Musei di
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Le genti di Wessex seppellivano i loro morti sotto i tumuli, prima inumandoli e poi, con il passare dei secoli cremandoli, spesso accompagnando i resti con ricchi corredi funerari. Sembra che abbiano avuto importanti rapporti commerciali con l'
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. Nel corso degli scavi, vennero ritrovate sepolture femminili con corredi funebri contenenti armi e i cui scheletri riportavano segni di ferite da combattimento e deformazioni delle ossa delle gambe coerenti con una vita da cavaliere nomade.
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, riferibili cronologicamente alla fase finale di questa cultura. Ai tumuli sono associati abitati fortificati in altura. I corredi presentano spesso beni di lusso di importazione, che testimoniano dei numerosi contatti commerciali. Le tombe contengono spesso
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, una grande villa romana di epoca repubblicana, una necropoli longobarda - con corredi funerari maschili e femminili, armi, ornamenti personali e oggetti di uso quotidiano - e i resti di una chiesa di quel periodo.
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Nelle sale dedicate al Giappone si ammirano armi e armature da parata appartenute ai signori feudali e ai samurai del periodo Edo, selle e staffe in lacca da parata, una rara portantina per dama, dipinti su carta e seta, abiti dai preziosi ricami. Ben due sale sono dedicate a oggetti in lacca provenienti da corredi di nozze delle figlie di ricchi commercianti e feudatari, realizzati con la tecnica del
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L'incompiutezza del sepolcro, la scarsa presenza di rilievi, e la mancanza di testimonianze archeologiche di corredi funebri, hanno fatto ipotizzare l'abbandono della tomba subito dopo la morte di Maketaton
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Si parla di allopoliploidia quando i corredi cromosomici presenti derivano da specie diverse, non affini: i differenti assetti cromosomici sono definiti omeologhi (ossia omologhi solo parzialmente). Incrociando due individui diploidi di specie diverse si ottengono alla
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, il museo documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale (ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina). Presenta inoltre una ricca collezione di vasi
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, attribuibili all'insediamento stabile dei Volsci, rivestono pertanto un particolare interesse. Gli elementi che compongono tali corredi, trovati in tombe del tipo a fossa con copertura a tegoloni di
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A punto antico si ricamano capi di preziosi corredi di nozze: lenzuola, biancheria per la tavola, asciugamani per il bagno, ma anche altri complementi d'arredo per la casa quali tende o coprivassoi, o piccoli oggetti come
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sono scarsissime), l'abbandono dell'uso dei corredi funerari, la commistione dei nomi, per cui molti longobardi assunsero nomi di tradizione romana e cristiana e i romani presero nomi germanici, la condivisione della medesima lingua
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Il museo ubicato all'interno del complesso del duomo, custodisce parte dei corredi in argento, oro e paramenti sacri in dotazione alla parrocchia, preziosi soprattutto per la valenza storica e artistica: la giara di Sant'Ugo, un grande turibolo bronzeo a forma di campanile gotico con figure a sbalzo, provenienti questi ultimi dall'antica Abbazia di Santa Maria La Noara del
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e successivamente romana. Si trovano in questa sezione corredi funerari di epoca arcaica, monete, bronzetti italici fra i quali la figura di Ercole con la clava e con l'arco databili all'incirca tra il
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, di cui si hanno tracce in necropoli rinvenute nel contado, e le aree archeologiche presso lo stesso Quadrilatero, con corredi funebri, vasellame, cinture, oggetti domestici, che testimoniano le varie fase evolutive di queste sepolture, dall'era arcaica sino alla fase ellenistica nel III secolo a.C. San Salvo tuttavia non era sviluppato come un nucleo abitativo vero e proprio, a differenza della vicina Histonium, nel II secolo venne conquistata da Roma, e si ha la prima testimonianza scritta da
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; successivamente buona parte dei corredi non inventariati che si andavano man mano stipando nei magazzini della Commissione fu trafugata ed in parte rimescolata e confusa nel corso del trasporto presso l'
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e dei suoi collaboratori, che inventariarono tutti i corredi prima di immagazzinarli. Purtroppo i cartellini utilizzati per l'inventario e collocati fra gli oggetti risultano oggi, tranne quattro o cinque casi, tutti illeggibili ed a nulla servono i rapporti di scavo degli ispettori cui essi erano collegati
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. Nella Sala museo Raffaele Centonza sono esposti reperti (recuperati grazie ad uno scavo archeologico effettuato in seguito ad una bonifica algale) sepolti da sedimenti limosi del fondale lagunare, che appartengono a sette tombe a fossa, scavate nella roccia calcarea, contenenti corredi funerari databili tra l'VIII ed il IV secolo a.C.
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. Vennero alla luce in una necropoli: uno dei corredi era inizialmente costituito da un'olla in argilla contenente degli oggetti in bronzo; l'olla, durante gli scavi, si ruppe e quindi si sono conservati solamente i manufatti in bronzo
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. I corredi erano formati da olpi, lucerne, monete, piatti, coppe, bicchieri, balsamari, specchi, utensili in ferro, tra cui uno specillo di un medico, e alcuni attrezzi da falegname, oltre che coltelli, falci, aghi, fusarole, raschiatoi, pinzette depilatorie, anelli, fibule e armille
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che richiamano chiaramente la presenza di insediamenti stabili. Numerose sepolture, con annessi corredi funerari comprendenti monete, utensili e suppellettili, evidenziano tuttavia la presenza di numerose
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Si occupa inoltre di vendite al dettaglio, avendo spesso venduto capi d'abbigliamento, gioielli e accessori, libri, pezzi d'arredamento, luci, corredi per bagni e camere da letto, fragranze per ambienti, piccoli oggetti in cuoio, alcolici, carni, cioccolato e acqua minerale.
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ed il Comune di Ascoli Piceno rappresentato dall'Assessorato alla cultura, nella quale si affida a quest'ultimo il deposito quinquennale di corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino conservati nel Museo nazionale dell'alto medioevo per l'esposizione nel Museo di
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Ultimo aggiornamento pagina:
05 Gennaio 2022
03:04:42