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Frasi che contengono la parola contado

in sillaba libera, fenomeno anche perugino, che si presenta sistematicamente in pesarese e nelle varianti del contado urbinate e metaurense (ad esclusione di alcuni dialetti); ad es. a Pesaro si dice

Il Contado di Lodi, i cui confini erano segnati dall'Adda a est, dal Po a sud, dal Lambro a ovest e dalla Muzza a nord, era il territorio rurale immediatamente soggetto alla giurisdizione del comune; v.

, dopo che l'anno precedente la questione pisana aveva fatto fallire una proposta francese per una lega di stati italiani, i Borgia mutarono atteggiamento. In primavera inviarono via nave truppe, armi e denaro mentre i fiorentini si limitavano a colpire i raccolti del contado e impedire rifornimenti via terra. In agosto si concludeva il patto di soggezione con

La valle si sviluppa quindi in una serie di bacini, chiusi da strozzature quando i due crinali montuosi si avvicinano. Infine, le montagne chiudono quasi la valle, lasciando solo un piccolo e difficile accesso a un ultimo, vastissimo anfiteatro, che forma la conca (anticamente il contado) di

Uno dei primi provvedimenti di Emanuele Filiberto, ancor prima di entrare in Torino fu di abolire l'uso del latino nei tribunali e nella burocrazia a favore del francese nei domini a ovest delle Alpi e nella Valle d'Aosta e del volgare (italiano) in quelli a est (Piemonte) e sud (contado di Nizza). Ci fu quindi una prima spinta ufficiale verso l'uso dell'italiano.

l'utilizzo di truppe mercenaria che si affiancavano alle varie milizie comunali formate dai cittadini generalmente su base volontaria o su obbligo di prestare servizio militare: per la difesa delle mura erano mobilitati tutti gli uomini validi, mentre gli abitanti del contado erano in genere impiegati per i servizi ausiliari. I primi mercenari furono uomini a cavallo che, riuniti in gruppi compatti, furono assoldati da alcuni Comuni prima e poi da

), all'epoca uno dei castelli ghibellini facenti parte del contado del comune di Cascia. Le date di nascita e morte sono incerte; dipendono tra l'altro dall'anno in cui se ne indica la morte, ovvero il

L'Ufficio delle Vettovaglie era composto da dieci ufficiali (sei per Milano e due per il contado), due notai, due registratori, i soldati preposti alla difesa dei magazzini e diversi servitori. Aveva il compito di stabilire la produzione alimentare del Ducato, determinare la tassazione sugli alimenti, gestire le scorte nei magazzini, sequestrare partite non idonee al consumo e comminare multe.

. Singolare e di difficile spiegazione era poi il fenomeno esattamente opposto, ossia il raddoppiamento (o geminazione) delle scempie, che si verificava in alcuni tratti delle ormai estinte parlate gallo-italiche del contado: ad es.

. Nel contesto delle ville del contado mantovano l'Arrigona riveste rilevante importanza artistica e storica. Le rilevanti dimensioni del complesso architettonico, che comprende la seicentesca villa con i corpi di fabbrica, l'oratorio tardo barocco, il parco, il terreno coltivato, rendono ancora oggi l'idea della ricchezza e del fasto della nobile famiglia committente, gli

), seguiva con ragguardevole distacco lungo la strada tra il capoluogo lombardo e Legnano. La scelta di collocare il Carroccio a Legnano non fu casuale. All'epoca il borgo rappresentava per chi proveniva da Nord un facile accesso al contado milanese, dato che si trovava allo sbocco della

La castellania di Giovanni fu il primo ed ultimo contado con potere baronale di mero e misto impero di Piazza, che successivamente, alla morte del Gran Priore, molto probabilmente eliminato dall'Almirante Don Bernart Cabrera

di Como e per il controllo del contado di Lecco, inizia la guerra dei dieci anni fra Como e Milano. La pieve di Mandello, che si era schierata con Como e l'imperatore e col Vescovo e il Papa legittimo, fu teatro di cruenti battaglie navali. Divenne protettorato di Como poi (

, dove si era asserragliata. La notizia della presenza di un esercito imperiale nel contado era nel frattempo giunta a Reggio dove, tra apprensione ed eccitazione, si era deciso di formare un piccolo esercito per affrontare i nemici. Alla testa delle truppe reggiane, formate dai volontari della Guardia Civica e una quarantina di granatieri della Legione Cispadana, fu posto Ferrarini. Dopo aver attraversato l'

Dal punto di vista sociale si assiste anche ad un'altra rivoluzione riguardante le popolazioni del contado. A cavallo tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo avviene infatti una forte crescita di

Nel Paragrafo LVI, Benucci redige una sintesi delle cause per le contese e dissensi intercorsi tra Arquata e Norcia. Sottolinea come gli arquatani si siano sempre intesi maggiormente con gli Ascolani ed i Regnicoli piuttosto che con i Norcini. Quest'ultimi avevano costantemente cercato di soggiogare il contado arquatano per avere un completo controllo delle montagne e quando non vi riuscirono, ottennero il loro scopo inviando ambasciatori a

, avviare un processo teso ad estendere il controllo su tutto il contado per poter esercitare la gestione delle principali vie di comunicazione, che erano in possesso delle grandi famiglie feudali (come gli

(piccola collina) sulle rive del torrente Brobbio e in epoca romana fu sede di un fortilizio; nei secoli medievali divenne centro nevralgico del potere che Morozzo esercitava sul suo contado, esteso dalle

Infatti sembrerebbe che lo stesso nome Misano deriverebbe da una delle numerose gens, nello specifico la Gens Mesia, che si sarebbe trasferita nel contado riminese nel III secolo a.C., ricevendo dallo Stato romano alcuni territori nella zona, come premio di guerra

. L'area infatti, fin dall'alto medioevo, faceva parte quasi interamente del contado pistoiese ed era munita di un vasto sistema di castelli e fortificazioni, non tutte rimaste. Il sistema difensivo pistoiese, infatti, faceva perno proprio sul Montalbano con i castelli di

. I ricavi che derivavano dal monopolio del sale costituiva una rilevante fonte di reddito per lo stato. I vari centri del contado senese ed i loro cittadini erano tenuti a rifornirsi di sale proveniente dalla

Il Cristianesimo fu introdotto nel contado con l'istituzione della pievi, la plebe rurale si recava per ricevere battesimo, santificare le ricorrenze liturgiche l'istituzione evangelica e per sposarsi. La pieve nel cui territorio era compreso il villaggio di Ozzero fu quella di Rosate. Sempre per iniziativa dei longobardi sorse l'attuale parrocchia di S.Siro dedicata al primo vescovo di Pavia

La tolleranza dei papi permise agli ebrei del Contado di risiedervi senza essere infastiditi e a molti ebrei di Francia di sfuggire alle persecuzioni di cui erano vittime. Tuttavia, a partire dalla fine del XVI secolo, furono obbligati a sistemarsi all'interno di una delle quattro

, di cui si hanno tracce in necropoli rinvenute nel contado, e le aree archeologiche presso lo stesso Quadrilatero, con corredi funebri, vasellame, cinture, oggetti domestici, che testimoniano le varie fase evolutive di queste sepolture, dall'era arcaica sino alla fase ellenistica nel III secolo a.C. San Salvo tuttavia non era sviluppato come un nucleo abitativo vero e proprio, a differenza della vicina Histonium, nel II secolo venne conquistata da Roma, e si ha la prima testimonianza scritta da

Memorie istoriche del Sannio chiamato oggi principato Ultra, contado di Molisi, e parte di Terra di Lavoro, provincie del regno di Napoli divise in cinque libri ne' quali si descrivono i suoi confini ... Raccolte dal dottor Gio. Vincenzo Ciarlanti

, che consideravano la politica non-violenta dei tolstoiani come vicina, anche finanziariamente, alla reazione zarista che per secoli aveva oppresso col terrore il contado russo. Il tolstoismo era considerato conservatore dello

Grande importanza, a partire dal VII secolo, si dette all'Abruzzo ecclesiastico, quando il contado divenne terra di conquista dei monaci di Montecassino, di Farfa e di San Vincenzo al Volturno. I primi due avevano il controllo della

, era parte di un unico contado, come si evince dal registro del servizio feudale delle province napoletane. Tuttavia fino ad allora il borgo era costituito essenzialmente da una cultura agricola molto primitiva e poco avanzata. Fu dominio della famiglia Pietrafesa che ne assunse propriamente il nome e lo rese autonomo dalla contea di Satrianum la quale, in seguito e per ordine della

provenienti dal territorio toscano e che, dopo aver taglieggiato le ricche autonomie comunali di Firenze e Siena, si erano trasferite nel contado perugino. Sotto il comando di audaci condottieri le masnade formavano

I Sessa di Valtravaglia si divisero a cavallo tra XIII e XIV secolo in due rami a partire dai figli di Alberto Sessa, figlio di Amizone: da Francesco trassero origine i Sessa di Ticinallo, maggiormente legati al contado, mentre da Paolo discesero i Sessa di Sala, inurbatisi a

, il conte Rabolo, Ubaldino e Mozolino, magnati di Campitello, accompagnati dai loro fedeli e dai cremonesi, si introducono con l'inganno a Marcaria, all'epoca ambito castello periferico del contado, ne uccidono il capitano e riescono ad occupare l'importante posizione. Ne sono scacciati dall'

, comprendente, tra gli altri, il territorio di Santo Stefano che ricopre un'importante funzione strategica come primo centro della Baronia confinante con il Contado aquilano a controllo del percorso proveniente da




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

01:18:10