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Frasi che contengono la parola croce
Tra le opere di maggior rilievo progettate dal Croce, ricordiamo il filone religioso relativo alle chiese e quello civile con la progettazione di numerosi palazzi e ville per l'aristocrazia milanese. L'opera principale del Croce a Milano fu la progettazione e la realizzazione della guglia principale del
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. In totale segretezza, il tesoro venne estratto e nascosto: il piedistallo di Bernardino delle Croci, la stauroteca, la Croce del Campo, il reliquiario delle Sante Spine e altri oggetti furono trasferiti in una villa di
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Dal punto di vista storico, la reliquia ha influenzato notevolmente l'iconografia della croce in ambito bresciano, facendo molto spesso preferire il simbolo della croce patriarcale, al posto della croce latina, in numerosissimi contesti iconografici, dalla pittura, alla scultura, alla
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, corrispondenti alle attuali via Fillungo-Cenami e via S. Paolino-Roma-Santa Croce. All'epoca romana risale anche la prima cinta muraria, che delimitava un'area quadrata nella quale, durante il corso dei secoli, si sono costituiti il centro del potere politico (attuale Palazzo Ducale) e il centro religioso. Nel
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su progetto dell'architetto Mazzei, con la congiunzione dell'ala ovest dell'edificio con il complesso del chiostro di Santa Croce. Altre parti del progetto originario non furono mai realizzate, per le critiche all'architettura ed anche per motivi economici, come l'ampia piazza davanti alla facciata e prospiciente l'Arno, per la quale erano state scolpite le due statue di
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sopra l'ex monastero dei Celestini, il Palazzo Magno, la Prefettura e la Banca di Napoli. Identica sorte di restauro neoclassico subirono il palazzo ducale di Larino, la chiesa di Santa Maria della Croce a Campobasso, e le parrocchiali di
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), che di volta in volta rappresentava la famiglia nobiliare che governava il ducato milanese, fermo restando la conservazione della primigenia bandiera cittadina bianca con croce di San Giorgio di colore rosso come vessillo ufficiale dello Stato (il cosiddetto
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. A pianta quadrata a croce greca inscritta, presenta tre piccole navate sormontate da una cupola centrale sorretta da quattro colonne. Le tre absidi sul fondo conservano cicli di affreschi in stile bizantino databili tra
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L'iconografia classica rappresenta san Giorgio a cavallo, armato di asta e scudo crociato, nell'atto di trafiggere il drago. La croce rossa in campo bianco, adottata anch'essa come insegna al tempo delle crociate, ha lo scopo di ricordare la
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Le condizioni di vita a Bergen-Belsen in questa sorta di nicchia protetta, dove erano ammesse anche ispezioni della Croce Rossa, erano molto difficili eppur migliori rispetto a quelle generali del campo dove la situazione era ora andata completamente fuori controllo e la fame e le malattie mietevano ogni giorno centinaia di vittime.
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dell'AMORC, l'origine tradizionale della Rosacroce viene individuata nell'antico Egitto. Lewis riteneva, infatti, che fosse esistito un unico Ordine Rosa-Croce attraverso le epoche, con varie denominazioni, e che l'AMORC ne fosse l'odierno erede. Sarebbe stato fondato dal faraone
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e talvolta indossato contemporaneamente ad essa oppure, in certe raffigurazioni, la croce era sovrastata dal martello con i due occhi, diventando in tal modo una sorta di fusione Cristo-Thor (cfr. i monili del
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, conduce ai cinque portali del tempio, che fanno da preludio alle cinque navate interne della chiesa, che ha pianta basilicale a croce latina e tre absidi dopo il transetto. La parte della scalinata sotto il Corso San Giorgio fu progettata nel
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) del palermitano Pietro Spinosa, ha un superbo altare maggiore in marmo, con cinque medaglioni raffiguranti altrettanti episodi biblici. Della chiesa originaria del Quattrocento si conservano solo la base del campanile, una croce di pietra scolpita ed una campana datata
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. Qui mostra la sua intransigenza politica, la sua ironia, anche contro i socialisti riformisti, il fastidio verso ogni espressione retorica ma anche la sua formazione idealistica, i suoi debiti culturali nei confronti di Croce, superiori perfino a quelli dovuti a
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In quel giorno, nelle zone rurali, si usa macellare un maiale, che poi viene benedetto dal capofamiglia con l'incenso e con il segno della croce, mentre le setole vengono bruciate con mazzetti di paglia.
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Circoscrizione Nord-Est: Santa Croce, Tribunale, Mancasale, Gavassa, Massenzatico, Pratofontana, Tondo (a nord della ferrovia Reggio-Ciano), San Prospero Strinati, Sesso, Mirabello, Ospizio, Sant'Alberto alla Bazzarola, San Maurizio, Gavasseto, Sabbione, Marmirolo, Roncadella, Masone, Castellazzo, Bagno, Corticella
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, nel secondo quarto la croce rossa su fondo bianco di Genova, nel terzo quarto la croce bianca su fondo blu di Amalfi e, nell'ultimo quarto, la croce bianca su fondo rosso simbolo di Pisa, il tutto sormontato da una
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Santa Croce: parte orientale posta tra il Ponte Vecchio e Porta San Gallo con le parrocchie di Sant'Ambrogio, Santissima Annunziata, San Giuseppe, San Marco Evangelista, Santa Margherita nella Madonna de' Ricci, Duomo di Santa Maria del Fiore e Santa Reparata, San Michele in Orto e San Michele Visdomini;
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ha suggerito l'esistenza, nella Via Lattea, di due bracci maggiori (Braccio di Perseo e Braccio Scudo-Croce) e due bracci complementari (Braccio del Cigno e Braccio del Sagittario), aventi tutti origine al centro della Galassia, con alcuni bracci secondari, che si dipartono dai maggiori;
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ha tuttavia messo in discussione la natura di due dei bracci di spirale, considerandoli solo come degli addensamenti maggiori di gas rispetto allo spazio intragalattico circostante; i due bracci maggiori pertanto sarebbero il Braccio di Perseo e il Braccio Scudo-Croce.
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La quale pagava la Repubblica di Genova per poter battere la bandiera bianca con croce rossa di S. Giorgio sulle proprie navi, a protezione dai pirati che non osavano aggredire le navi genovesi. Secondo un articolo apparso sul
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Il capannone di legno, contenente il primo forno crematorio di Dachau, fu eretto in stile casa di baviera tra gli alberi di un boschetto, probabilmente per nascondere l'impianto di cremazione ad eventuali ispezioni al campo della Croce Rossa o altre delegazioni.
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Altre chiese - a Visso: Chiesetta della Concezione, San Giovanni, Madonna di Cardosa, Santa Croce, San Girolamo; a Borgo S.Antonio: Chiesa di Sant'Antonio; nelle altre frazioni: le Pievi di Fematre e di Mevale (notevoli per gli affreschi dei fratelli Angelucci).
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Partito: il primo fasciato di dieci pezzi di nero e d'oro attraversati dal crancelino di verde fiorito di rosso posto in banda; il secondo al leone d'argento armato e lampassato di rosso (Aosta). In cuore, sulla partitura, uno scudetto inquartato d'azzurro e di nero alle fiamme ondeggianti trifide d'argento moventi dai cantoni estremi dello scudetto; sul tutto di esso l'aquila al naturale caricata in cuore della croce d'argento in campo rosso. Il tutto abbassato al capo d'oro.
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Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; e, pur non avendo trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti
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, Collazzolo, Colle di Verchiano, Colle San Giovanni, Colle San Lorenzo, Colle Scandolaro, Collelungo, Collenibbio, Colpernaco, Colpersico, Corvia, Costa di Arvello, Crescenti, Croce di Roccafranca, Croce di Verchiano, Cupacci, Cupigliolo, Cupoli,
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Negli scavi furono riportati alla luce diversi oggetti sacri, tra i quali un'urna cineraria in terracotta con croce gammata, contenente una cuspide di lancia in ferro, vasi e un braccialetto d'oro a forma di serpe. Dai primi studi effettuati sui rinvenimenti fu possibile stabilire l'origine
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. Il monogramma ha come base il segno di croce con lettere in ordine simmetrico e legate assieme tramite linee rette o spezzate che, ricomposte in modo conveniente, danno il nome del re (per i primi carolingi)
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l'impianto architettonico, una croce latina con cupola a scodella decorata con sobri ornati a stucco. Nell'aula relativamente spaziosa spicca l'imponente altare maggiore settecentesco in marmi policromi con due grandi angeli marmorei scolpiti e firmati da
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, Foggia venne ricostruita a partire da nucleo originario (ancora in parte visibile tra via Manzoni, Corso Garibaldi e Piano della Croce), seguendo uno schema ortogonale caratterizzato da strade larghe e rettilinee
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(Venezia), nel secondo quarto la croce rossa su fondo bianco di Genova, nel terzo quarto la croce bianca su fondo blu di Amalfi e, nell'ultimo quarto, la croce bianca su fondo rosso simbolo di Pisa, il tutto sormontato da una
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, prossima alla piazza Su Connottu nel quartiere di San Pietro. All'interno una piccola cupola, archi in trachite a sesto acuto, un Cristo di scuola fiorentina del Quattrocento, ed un Cristo in croce di fattura spagnola di probabile datazione cinquecentesca.
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Inquartato: il primo, d'azzurro al monte al naturale (M. Nero); il secondo, d'azzurro alla fascia d'argento caricata in palo di rosso a due verghette d'azzurro (per la Guerra di Liberazione); il terzo, d'azzurro a quattro fasce d'argento (per la Campagna di Grecia); il quarto, controinquartato: a) e d) d'azzurro alla palma al naturale fruttata di due d'oro, fondata su una campagna di verde (di Tripolitania); b) e c) di rosso al leone etiopico di Giuda d'oro coronato, passante, tenente nella branca destra una croce copta dello stesso, caricata del Cristo d'argento (per la Campagna d'Etiopia).
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, con l'inaugurazione in piazza Santa Croce di un monumento al sommo poeta e festeggiamenti in tutta la nazione, per quella che secondo alcuni storici fu la prima grande festa nazionale del Regno, come ebbe a dire
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Grierson e Blackburn affermano che i due tipi rappresentano due emissioni parallele cronologicamente: il tipo con la croce era coniato nelle zecche toscane, in particolare quella di Lucca, mentre il tipo con la Vittoria era usato nelle zecche del nord Italia.
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a Lucca furono coniate due serie di tremissi con caratteristiche proprie. In entrambe le monete il rovescio era sostanzialmente dello stesso tipo della monetazione pseudo-imperiale, con la croce potenziata circondata dalla sequenza di lettere del tipo
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e simili), per gli attributi: nel caso della Vittoria sono costituiti dalla corona presente nella mano destra; nel caso dell'arcangelo Michele sono rappresentati dallo scudo tenuto nella mano sinistra e dalla lunga croce tenuta nella destra.
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trattano, unendo parole e immagini, aspetti particolari dell'unico grande tema centrale, la lode della croce di Cristo: nell'ultimo carme l'autore esplicita l'invito alla preghiera alla croce raffigurandosi inginocchiato in adorazione ai suoi piedi
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Chiesa di Santa Maria del Carmelo: progettata da Rosario Gagliardi e ultimata dai capimastri Corradino Randazzo e Vincenzo Sortino, presenta un sobrio prospetto concavo facente da sfondo alla via Ducezio. L'interno, strutturato su una pianta a croce greca, presenta delle similitudini con quello di San Domenico, essendo ricco di stucchi. Conserva una preziosa statua raffigurante la Madonna del Carmelo, attribuita allo scultore netino Antonio da Monachello e proveniente da Noto Antica.
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Partito: nel primo di rosso al monte di tre colli d'oro all'italiana cimato da una croce dello stesso; nel secondo di verde al campanile della Pieve di Arezzo finestrato di nero ed affiancato da due torri pure d'oro aperte e finestrate di nero
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dell'ordine consisteva in una croce appuntita a cinque punte smaltata di rosso e pomata d'oro, avente delle foglie dorate all'incavo dei bracci della croce. Al centro, sulla croce, si trova un leone in argento tratto direttamente dallo stemma nazionale. Sul retro la croce smaltata di rosso presenta su ogni braccio lo stemma di una regione dell'antica Cecoslovacchia (
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Trattative tra ufficiali italiani e tedeschi durante i combattimenti per Roma, a fianco di via Ostiense e dei vecchi mercati generali, di fronte all'attuale sede della Croce rossa, all'epoca non esistente
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. La croce rossa che i pellegrini portavano sul mantello stava a significare che erano pronti a versare il loro sangue per un pellegrinaggio di redenzione: era assicurata la remissione di tutti i peccati a coloro che sarebbero morti sulla strada per Gerusalemme
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Campo di cielo, ai lati due pali ai quali sono attorcigliati due tralci di vite fruttati, quello di destra con due grappoli di uva bianca e quello di sinistra con due grappoli di uva nera al naturale, in fondo un paesaggio collinoso, il tutto al naturale; al capo di rosso alla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Provincia.
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D'argento, alla croce di rosso, sostenuto da due grifoni al naturale, affrontati, appoggiati su due volute d'oro divergenti in fascia dalla punta dello scudo, con lista d'azzurro svolazzante in fascia sotto la punta stessa e caricata del motto
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Troncato semipartito; nel primo, di verde, al fiore delle Alpi di sei petali, di rosso; nel secondo, d'argento, alla croce di rosso; nel terzo, d'azzurro, al leone d'oro rivoltato, con la testa di fronte. Ornamenti esteriori da Provincia.
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Troncato semipartito: nel primo, d'oro a due trivelle al naturale con le punte in basso, poste in croce di Sant'Andrea, accollate ad una croce d'azzurro; nel secondo, d'azzurro, ad uno scaglione d'oro; nel terzo, campo di cielo, al monte di tre cime di verde moventi dalla punta e sormontato da un'aquila dal volo abbassato di nero, con la testa rivolta. Ornamenti esteriori da Provincia.
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Inquartato: al primo spaccato d'argento e di rosso al castello di pietra, aperto e finestrato di nero, merlato alla ghibellina, sormontato dall'aquila coronata, al volo abbassato, di nero, il tutto sulla partizione (di Tirano); al secondo di rosso alla croce d'argento (di Bormio); al terzo di rosso a due chiavi d'argento, decussate coll'ingegno in alto volto all'esterno, legate con catenella d'argento, e accantonate in alto dall'aquila coronata, di nero (di Chiavenna); al quarto di rosso alle due chiavi d'argento decussate, coll'ingegno in alto e con una spada pure d'argento, all'elsa d'oro, posta in palo, con la punta in alto, in mezzo al campo (di Morbegno); sul tutto partito d'azzurro e d'argento, alle due spade decussate, di argento, all'elsa d'oro, accompagnate da due rami di palma, di verde, decussati, il tutto sormontato da un giglio d'oro, sulla partizione (di Sondrio). Ornamenti esteriori da Provincia.
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Semitroncato partito: nel primo, d'oro, alla croce a tau di nero; nel secondo, di azzurro alla parte superiore della colonna d'argento, fondata in punta, con capitello dorico, dello stesso; nel terzo, di rosso, al leone d'oro. Ornamenti esteriori da Provincia.
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Inquartato; al primo d'azzurro all'elefante d'oro, per Catania; al secondo d'argento alla croce di rosso, per Caltagirone; al terzo di rosso alla croce d'argento, per Nicosia; al quarto d'azzurro al castello torricellato di due pezzi, d'oro; la torre a destra cimata da un pennone di rosso, quella a sinistra da un leoncino nascente pure d'oro, per Acireale.
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D'azzurro, al sole d'oro, non figurato, con otto raggi ondeggianti, alternati da sedici raggi acuti, due a due, esso sole caricato a destra dalla falce di luna, di argento, con i corni riuniti nel punto in corrispondenza della base del raggio ondeggiante posto in sbarra a sinistra: il tutto sotto il capo d'argento, caricato dalla croce di rosso.
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di Pavia sono conservati due plutei dell'inizio dell'VIII secolo. Entro elaborate cornici con tralci ed elementi vegetali sono raffigurati dei pavoni che si abbeverano a una fonte sormontata dalla croce e dei draghi marini davanti all'
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ebbe un unico simbolo, quello della Croce Rossa su campo bianco. Va specificato che il simbolo della croce non nacque con riferimenti religiosi: in origine era inteso come una versione a colori invertiti della
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. Folco accetta la proposta di Baldovino II e Ugo lo aiuta a risolvere l'annoso conflitto con un suo vassallo, Ugo d'Amboise, che a sua volta prende la croce. Ugo prosegue il suo viaggio in Francia giungendo nel
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, conserva i segni del suo sperimentalismo linguistico, soprattutto nell'interno a croce greca con quattro colonne angolari libere a reggere la copertura, secondo modelli che vanno da mausolei tardo antichi alla
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senza esserlo istituzionalmente, in quanto separati dall'agglomerato urbano del capoluogo e indicati dalla segnaletica sono (da nord a sud): Santa Croce, Grignano, Miramare, Prosecco, Contovello, Opicina, Banne, Conconello, Trebiciano, Gropada, Padriciano, Longera e Basovizza.
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La medaglia dell'ordine consiste in un'aquila bicipite smaltata di nero, posta all'interno di uno scudo ovale, circondato da una fascia bianca, filettata d'oro, e caricato in centro da una croce rossa, orlata d'azzurro.
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. I vescovi indossano oltre alla croce, anche l'empolion (una piccola icona che rappresenta Cristo). I primati di alto rango aggiungono a questa icona un'altra; la panogia che rappresenta la Santa Vergine. Quando il
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)Lick soggiornerebbe nella magione e costruirebbe dei portali del Nether (l'Inferno di Minecraft) modificati (a forma di croce con dei blocchi di diamante) in modo da condurre il giocatore da Lick,o di evocarlo. Lick ricorda vagamente Jason Voorhees di
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veniva curata legando il paziente supino a una tavola, legando sotto l'escrescenza con un cordone cerato; venivano usate inoltre: forbici per tagliare, rasoretto per tagli a croce, bottone infocato per
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, insieme a un'incisione circolare raffigurante sette guerrieri che, impugnati gli scudi e sfoderate le spade, si gettano in combattimento e quindi verso la morte. Sotto sono incise una piccola croce del
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Il bambino sarebbe stato presentato al tribunale nudo, legato e alla fine condannato a morte; sarebbe stato a questo punto incoronato di spine e legato o inchiodato ad una croce di legno. La croce sarebbe poi stata sollevata ed il sangue che sgocciolava dalle ferite del bambino sarebbe stato raccolto in ciotole o bicchieri e poi bevuto; infine il bambino sarebbe stato ucciso con una lancia, una spada od un pugnale che gli avrebbe attraversato il cuore. Il suo corpo morto sarebbe poi stato tolto dalla croce ed occultato in una posizione particolare; ma in alcuni casi avrebbero potuto essere eseguiti anche rituali di
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, costituito da due cuori intrecciati e sormontati da una corona cimata da una croce. Talora il cuore compare rovesciato, ma in molti casi si tratta di una rappresentazione schematica degli attributi virili, come nel caso dello stemma della famiglia
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si visitano le vecchie contrade poste a nord di Bolca: Loschi, Rigoni, Laisi (da vedere una bella colonnetta), Riva (con altra colonnetta), Covale (da vedere una croce e l'affresco su una casa), Gaiotte, Ghieve (splendido panorama su Durlo e piccole
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). Tra le famiglie milanesi maggiormente impegnate nella carriera diplomatica si ricordano i Melzi, gli Adobati, i Croce, i Ferrero, i Ghiringhelli, gli Ossi, i Pecchio, i Pestalozzi, i Rivolta, gli Stampa e gli Zanelli (o Azanelli). Si ricordi inoltre la presenza della
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e degli esponenti del capitolo locale della Croce Rossa tedesca, e dai cui termini scaturisce il titolo di questo libro: i delegati della Croce Rossa - che erano per la maggior parte dei medici - sarebbero stati autorizzati a visitare i campi di concentramento nazisti solo se disposti a
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) vengono custoditi, racchiuse in una preziosa teca d'argento e cristallo, quelli che un testo descrive come frammenti del legno della croce del Signore, un pezzetto di velo bianco e di altro velo rosso con tracce del sangue di
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: all'imboccatura del fiume Mississippi, nei pressi dell'odierna Venice, Louisiana, Roberto de La Salle sotterra una piastra incisa ed una croce, reclamando l'intero territorio del bacino fluviale per la
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: indossa la croce appuntata su una fascia di dieci centimetri di larghezza che attraversa il corpo dell'insignito dalla spalla sinistra al fianco destro, oltre a godere di una stella da porre sulla parte destra del petto;
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), attraversato da una fascia del primo (Egeo) caricata da una rosa d'oro accollata alla croce di otto punte e patente, d'argento (Rodi). In cuore sulla partitura uno scudetto ovale d'azzurro, al leone burellato d'argento e di rosso coronato e armato d'oro. Il tutto abbassato al capo d'oro.
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per la benedizione degli ulivi e a settembre per celebrare la festa dell'Esaltazione della Croce. In questa occasione si espone la reliquia della Santa Croce durante la Messa ed al termine viene impartita la benedizione con il
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Generalmente le feritoie sono caratterizzate da una stretta fessura, verticale, orizzontale o a forma di croce, che progressivamente si allarga verso l'interno allo scopo di permettere sufficiente spazio di manovra al
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, ha pianta a croce greca ed un porticato con colonne di marmo e capitelli che riprende il motivo architettonico dell'interno. Le chiese a croce greca sono molto rare e sono sintomo del dominio culturale
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, il Carroccio fiorentino presenta due pennoni e la bandiera, che molto spesso non era fissata ad una barra laterale, era in tessuto prezioso solitamente diviso in due colori dimezzati, oppure era decorato con un motivo a croce. A differenza che nel
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La consolazione offerta dal credo religioso riconduce a forme sopportabili la carica drammatica del lutto, riferendola simbolicamente alla morte tragica di Cristo sulla croce, forme che consentono di ritrovarsi uguali nel dolore, ma che diventano anche promessa di resurrezione.
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Il simbolo di questa confraternita era appunto un dragone prostrato, con la coda avvolta attorno al collo. Sulla schiena del mostro, si trovava una croce, che alludeva al trionfo del Signore sul maligno. Dato che nel Medioevo, il drago era simbolo del demonio, ecco spiegata l'origine dell'appellativo
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di Spagna) sempre in argento. Al centro della croce si trova un disco raffigurata la Madonna dell'Immacolata Concezione attorniata da un anello smaltato di blu e uno bianco riportante il motto dell'ordine,
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; sui bracci orizzontali della croce vengono messi i gruppi che escono dal piano di scrittura diretti verso l'osservatore, su quelli verticali vengono messi i gruppi che entrano nel piano di scrittura allontanandosi dall'osservatore.
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Negli anni trenta tre isolati del quartiere di Santa Croce vennero interessati da sventramenti destinati a costruire nuovi edifici moderni e un nuovo progetto urbanistico. Sebbene interrotti dalla guerra, i lavori ripresero negli anni Cinquanta, colmando con edifici moderni quello che nel frattempo era stato raso al suolo. Il palazzo dei Tipografi, detto anche casa dei Poligrafici, si trova nel lotto che doveva ospitare la scuola secondaria femminile di avviamento professionale Lucrezia Mazzanti, edificio progettato attorno al
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sulle cinque ore di notte simile accidente con grandissimo strepito, e danno; venne a terra la palla e la croce con infiniti marmi con tal veemenza e forza scheggiati, che corsero fino a mezzo la via dei Servi
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; localmente indicava il quartiere nel quale sorgeva la chiesa. L'edificio era decorato al suo interno da mosaici parietali e pavimentali, tra cui spiccava quello posto nel catino absidale, dove campeggiano le tre figure solenni degli arcangeli Michele e Gabriele con al centro un Cristo imberbe che regge una lunga croce e un
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Nella parte superiore un grande disco racchiude un cielo stellato nel quale campeggia una croce gemmata, che reca all'incrocio dei bracci il volto di Cristo. Sopra la croce si vede una mano che esce dalle nuvole, la mano di Dio. Ai lati del disco, le figure di
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, solo tra la folla: qui Munch si identifica con il Cristo in Croce, per ribadire le numerose tragedie che ha sofferto nella vita, ma anche per sottolineare il difficile ruolo del poeta del Novecento, una figura quasi
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d'oro, coperta di rosso, murata, aperta e finestrata di nero, caricata di due rami di pino, al naturale, posti in croce di Sant'Andrea; la torre addestrata e sinistrata da due pini al naturale, riuniti da una catena di ferro; il tutto su campagna erbosa di verde.
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P.S: Solo a titolo informativo: mi sono imbattuto per puro caso nella pagina, e sempre per caso ho avuto modo di imbattermi dal vivo nelle varie opere della Croce a Rodi Garganico, Peschici e Monte Sant'Angelo (posti che frequento, la voce su
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, l'Assemblea Nazionale della Croce Rossa Italiana, composta da tutti i presidenti locali, provinciali e regionali e dal presidente nazionale e dai due vicepresidenti nazionali, ha approvato il nuovo statuto dell'ente.
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Le Riduzioni erano organizzate secondo un ordine geometrico perfetto realizzato, con poche variazioni, in tutti i villaggi. Ognuna di esse si sviluppava intorno a una piazza quadrata al cui centro c'era una grande croce e un'immagine del santo patrono. Dall'altro lato si trovava la chiesa, con delle case per le vedove e gli orfani e la scuola, gli alloggi dei missionari e le officine; dietro la chiesa c'erano l'orto e il cimitero. Sul lato opposto vi erano le abitazioni degli indigeni, e nei lati restanti il Consiglio della Missione, una portineria, un ospizio, delle cappelle, un orologio solare e il carcere. Il villaggio era protetto da trincee e da un muro per proteggersi dagli attacchi degli altri indigeni e le incursioni degli schiavisti cosiddetti
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Poco distante si trova Menaggio, fiorente ed elegante cittadina situata in una posizione baricentrica rispetto all'intero lago e posta all'imboccatura della valle omonima, che, passando dalla frazione Croce situata in altura nota come
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. Secondo Croce, il contenuto informativo delle scienze si riferisce solamente a casi particolari, che esse sono incapaci di inquadrare in una visione organica d'insieme, universale, resa possibile solo da una prospettiva
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, aveva avuto modo di conoscere Croce, a cui aveva consegnato un pacco di dattiloscritti che il filosofo napoletano aveva apprezzato e fatto pubblicare nel gennaio dell'anno seguente presso l'editore Laterza di Bari con il titolo
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. Una porta lignea in cui sono intagliate le figure di S. Francesco e S. Chiara, introduce nell'interno della chiesa, a croce latina, con un'unica navata, sulla quale si aprono tre cappelle per ciascun lato
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, accantonata nella parte superiore da due colombe bianche al naturale, posati sui bracci laterali della croce, una a destra e l'altra a sinistra nella parte alta e che si guardano tra loro, simbolo di
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: l'imponente e slanciata figura del Cristo risorto, tra lo stupore e la meraviglia dei due discepoli, sembra congiungere la terra e il Cielo, mentre dona l'Eucaristia sotto le specie del Pane spezzato e del Vino, sullo sfondo appare la croce con la quale il Figlio di Dio offre agli uomini la salvezza attraverso il sacrificio del suo Corpo del suo Sangue.
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, perline, coralli e pietre dure, i settecenteschi paliotti in lamina d'argento e rame sbalzato, la croce astile del secolo XVII con il Crocifisso e l'Immacolata in lamina d'argento lavorata a sbalzo e cesello, il braccio reliquario di Sant'Alberto dei secoli XVI e XVII, il reliquario a forma di croce in argento e cristallo di rocca, il settecentesco
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Altri simboli della vittoria sono la croce pettorale, ovvero un crocefisso d'oro copia del prezioso oggetto posto sul Carroccio durante la battaglia di Legnano, che viene assegnato al capitano della contrada vincitrice e che viene riconsegnato poco prima del palio successivo
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: celebrazione religiosa che avviene nella basilica di San Magno e che prevede la veglia della copia della croce di Ariberto di Intimiano, durante la quale le contrade rendono omaggio all'ambito premio del rione vincitore della corsa ippica.
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. Al piano nobile ci sono cinque aperture rettangolari, anch'esse in piperno, che hanno la forma di una croce guelfa tardogotica; ai lati degli spigoli alti della facciata principale sono collocati infine due scudi marmorei recanti, quello di sinistra, lo stemma dei Filangieri, mentre quello di destra, lo stemma di Alfonso duca di Calabria.
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Partito: il PRIMO, di cielo, alla effigie di Sant'Alessio, il viso, le mani, le gambe, di carnagione, barbuto e capelluto di nero, aureolato d'oro, vestito con la tunica di rosso, munita della sacca d'argento a destra, e con il mantello di verde, il Santo mirante il crocifisso d'oro tenuto dalla mano destra, tenente stretto al petto con il braccio sinistro il bordone, al naturale, il Santo calzato di cuoio dello stesso e sostenuto in punta; il SECONDO, di verde, alle due pannocchie di riso, ordinate in palo, d'oro; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dalla croce di argento. Ornamenti esteriori da Comune'
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, di carnagione, nimbata d'argento, capelluta e barbuta dello stesso, il capo coperto dallo zucchetto d'argento, vestita con la cocolla dello stesso, tenente con la mano destra il ciborio d'argento, e con la mano sinistra il pastorale dello stesso, posto in sbarra alzata; in punta dal Chateau-Verdun, d'argento, coperto dello stesso, aperto e finestrato del campo; al capo cucito, di rosso, caricato dalla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Comune
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, visto di tre quarti, attraversante, il viso, le braccia, il petto, le gambe di carnagione, succintamente coperto da pelli di capra, di nero, capelluto e barbuto, dello stesso, seduto sul masso di pietra, di rosso, tenente con la mano sinistra la croce tipica del Battista, attraversante, in palo, di nero, ornata dal nastro svolazzante in palo, di argento, con la scritta ECCE AGNUS DEI, di nero, il Santo con la mano destra posata sul dorso dell'agnello rivoltato, di argento, posto in sbarra abbassata, con l'arto anteriore destro poggiato sulla gamba sinistra del Santo; il tutto accompagnato a destra dall'albero con la chioma di verde e il tronco al naturale, nodrito nella linea di partizione
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Di rosso alla figura di sant'Onofrio, di carnagione, posta di tre quarti, munita di aureola d'oro provvista di diciannove raggi, capelluta e barbuta di nero, vestita con pelli di montone d'argento e di nero, con gli avambracci, le gambe e i piedi ignudi, tenente con entrambe le mani la croce latina d'oro, con il braccio maggiore molto allungato, posta in sbarra, essa figura sinistrata dalla palma di verde, posta in sbarra alzata
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Ultimo aggiornamento pagina:
25 Febbraio 2021
22:51:51