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Frasi che contengono la parola annunciazione
: situato all'interno della Cattedrale, accessibile dall'ingresso meridionale, ospita opere in gran parte provenienti dal duomo, come un antifonario, la ricostruzione del Crocifisso di Nicola Gallucci, il gruppo originale dell'Annunciazione, che stava presso il portale maggiore della cattedrale, e altri paramenti liturgici.
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Nel rito bizantino non si celebra normalmente l'eucaristia nei giorni feriali della Quaresima (fa eccezione la festa dell'Annunciazione). La domenica precedente si consacra il pane eucaristico imbevuto (intinzione) con un po' di vino consacrato da consumare in una celebrazione feriale della liturgia dei doni presantificati.
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Per donare l'olio da ardere che doveva servire tutto l'anno per le lampade della cappella dell'Annunciazione miracolosa, si effettuava una peculiare cerimonia, alla mattina della domenica in Albis da parte di una compagnia laico-religiosa, con il parroco della parrocchia d'appartenenza che si muoveva dalla propria sede per raggiungere in processione l'altare della Santissima Annunziata. La pittoresca cerimonia vedeva alla testa del corteo un somarello che portava a
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Villamarina: situata sulla costa a sud di Valverde. Vi sono presenti numerose strutture alberghiere e balneari. Nella frazione si trova la chiesa parrocchiale dell'Annunciazione, situata al confine con Gatteo Mare.
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In Guardiagrele oltre al duomo con il portale strombato ad arcata ogivale e gruppo scultoreo di Nicola da Guardiagrele dell'Annunciazione, si conserva la facciata della chiesa di San Francesco, dal portale a cornice a spina di pesce e tralci vegetali, incassato in una ghimberga gotica. La chiesa di Santa Maria Maggiore di
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Segue il racconto molto romanzato dell'Annunciazione in cui si riporta di un Giuseppe sofferente e con numerosi sospetti. In questo vangelo si riporta la celebrazione del rito dell'oblazione di gelosia di
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. Al dritto era rappresentato il sovrano seduto. Al rovescio, al posto dell'Annunciazione c'era una croce ornata con gigli, da cui il nome. La moneta fu imitata da diverse zecche del Levante tra cui quella dei
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Ai lati quattro scomparti presentano un santo ciascuno a tutta figura, su un pavimento scuro uniforme, comune a tutti i pannelli, e un fondo oro semplice. A sinistra si vede san Pietro, col bastone pastorale e le grandi chiavi del paradiso in mano. Segue l'arcangelo Gabriele, girato verso Maria come nelle annunciazione, recante non a caso il cartiglio con le prime parole del suo messaggio (l'
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Interessanti sono l'abside poligonale di tipo ravennate e il ciclo di affreschi che ne decora le pareti interne (l'Annunciazione e l'Eterno Padre sulla parete dell'arco trionfale e un fregio con i dodici Apostoli che si sviluppa sotto la linea delle travature) attribuiti a un pittore vicentino dei primi decenni del XVI secolo (
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secolari, il santuario dell'Annunciazione, originariamente sede di monaci eremiti. L'origine del toponimo della frazione, secondo alcuni storici, potrebbe essere collegata a qualche esponente della famiglia Giordano di Agliano che nel principato del
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), recano i gigli bianchi, attribuito verginale di Maria, seguiti da angeli leggenti e da due, ai lati della Vergine, di cui si vedono le sole teste in espressioni varie. All'annunciazione rimandano anche le parole ricamate sulla stola dell'angelo a sinistra:
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(PN): la chiesa, costruita nel XVI secolo, ospita la decorazione del soffitto della navata dovuta al pittore veneziano, che dipinse l'Annunciazione della Madonna nello scomparto centrale, emblemi degli
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(oltre a numerosi casolari sparsi), che compongono il territorio comunale, sono unite ideologicamente tra loro dalla chiesa parrocchiale, dedicata all'Annunciazione di Maria. Edificata nel corso del
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, quelli dell'abside, della controfacciata e di patte della parete sinistra raffigurano santi dell'Ordine Domenicano, pitture votive e immagini mariane databili tra il XIV-XV secolo, molto interessanti l'Annunciazione che presenta analogie con gli affreschi della chiesa di Santa Maria in Piano di
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ristrutturato di recente: sono visibili due affreschi ai lati dell'altare - Deposizione e Annunciazione (sec. XV) - e delle decorazioni in gesso sulla volta dell'altare stesso (sec. XVII). Inoltre il paliotto dell'altare, in scagliola, sempre del
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I due trittici provenienti dalla certosa di Champmol sono le uniche opere sicuramente attribuibili al Broederlam. Alla sua mano si assegnano nel retablo della Crocifissione le quattro scene dipinte sul dorso dei pannelli laterali relative all'infanzia di Cristo: Annunciazione e Visitazione a sinistra, Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto a destra. Due strutture architettoniche, che richiamano Giotto e gli artisti senesi del Trecento, definiscono e suddividono gli spazi, consentendo la rappresentazione di quattro scene distinte entro dimensioni contenute e favorendo la collocazione spaziale delle figure. Lo stile di Broederlam risulta da queste prove pienamente compreso nell'ambito del
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. Nella navata di destra si trova la cappella dedicata a san Giovanni dove sono stati riportati alla luce degli affreschi cinquecenteschi di scuola lombarda, tra cui un'Annunciazione che presente evidenti richiami alle opere del
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, posta a sette chilometri da Vieste. Questa chiesa era quanto rimaneva dell'antico borgo, e custodiva al suo interno custodita la Madonna di Merino, opera in tiglio dei secoli XIV-V, forse parte superstite di un'Annunciazione. SI attaccava l'immagine, dato che la chiesetta era realizzata dopo che alcuni marinai ne avevano rinvenuto il simulacro abbandonato sul lido di Scialmarino, immagine immediatamente divenuta oggetto di venerazione in tutto il territorio di Vieste e meta di frequenti pellegrinaggi.
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Ultimo aggiornamento pagina:
04 Gennaio 2022
15:51:58