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Frasi che contengono la parola aggettanti

. I forti esistenti furono rimodellati con torri aggettanti, porte strette, mentre se ne costruivano di nuovi infittendo le linee difensive. Teste di ponte erano, infine, costruite o ricostruite lungo la riva sinistra del

centrale, con sette lati, e quelle laterali, con tre lati, sono fortemente aggettanti. L'abside centrale sembra essere una ricostruzione bizantina tarda. Infatti essa, a differenza delle absidi laterali, non possiede i quattro ordini di cinque nicchie adornate da motivi ornamentali ricavati dalla disposizione dei mattoni.

. L'uso dei mezzi di contrasto radiopachi consente di studiare la parete dei visceri cavi in quanto l'immagine generata rappresenta il contenuto interno dell'organo analizzato; in tali casi le aree radiotrasparenti sono da riferire a lesioni aggettanti il lume, mentre al contrario le ulcere appaiono come zone radiopache adiacenti al profilo dell'organo. Queste metodiche non sono molto sensibili, tuttavia possono essere utili nello studio del

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quello di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edifico, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quella di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edifico, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

A Tiberio si attribuisce il progetto di allargamento della residenza imperiale sul lato occidentale della collina, compresa tra il tempio di Cibele e le pendici aggettanti sul Foro. Il lato occidentale dell'edificio coincide con l'area precedentemente occupata da una

si trova in posizione angolare presso piazza Eroi del Mare. Tutti i cinque piani che compongono la facciata dalle morbide linee curve in stile eclettico si connotano per i balconi aggettanti e le ampie finestre affacciate verso l'Adriatico.

. Architettura delimitata da colonne sormontate da architrave. Sulle parti aggettanti dominano figure allegoriche in stucco. Costituisce stele intermedia la finestra incorniciata da erme reggenti un timpano triangolare decorato con angeli e stemma centrale. L'edicola custodisce il dipinto raffigurante

. Architettura delimitata da colonne scanalate sormontate da architrave. Sugli elementi aggettanti puttini che reggono delle palme. Costituisce stele intermedia un disco marmoreo sorretto da puttini, sormontato da piccolo timpano e conchiglia apicale. L'edicola custodisce il dipinto raffigurante la

. Architettura delimitata da colonne sormontate da architrave. Sugli elementi aggettanti del timpano ad arco spezzato, sono collocati grandi angeli osannanti con le ali spiegate. Costituisce stele intermedia un manufatto in stucco raffigurante un'edicola con erme, timpano ad arco con putti festanti sulle cimase. L'edicola centrale comprende la nicchia con statua raffigurante l'

. Apparato delimitato da colonne binate disposte con prospettiva convessa sormontate da architrave. Sugli elementi aggettanti sono collocati angeli con le ali spiegate recanti simboli della Passione. Costituisce stele intermedia un altorilievo raffigurante un angelo con sudario, sormontato da timpano ad arco con conchiglia apicale, volute e putti osannanti. L'edicola custodisce la statua policroma raffigurante il

sorge su Piazza Garibaldi, e si ipotizza che fosse l'antico castello dell'XI secolo dove venne costruita la nuova struttura settecentesca. Il palazzo presenta una facciata tardo ottocentesca neorinascimentale, con due avancorpo laterali leggermente aggettanti, fasciati negli spigoli in bugnato, scanditi verticalmente da paraste, e orizzontalmente in tre settori, insieme al quello centrale, da due cornici marcapiano.

Intorno alla fine dell'XI secolo e al principio del XII, si diede mano a un grandissimo progetto di rinnovamento della chiesa di San Zeno. L'intenzione era quella di ingrandirla con l'aggiunta di un corpo di fabbrica davanti alla vecchia facciata, corrispondente oggi alla prima campata dell'edificio; oltre a tale ampliamento, si era proposto di rinnovare i vecchi muri longitudinali, sia delle navate minori sia della maggiore. Il nuovo edificio, come risulta da quanto rimane ancora oggi, doveva possedere paramenti murari in tufo ben squadrato, lesene aggettanti, una galleria marmorea costituita da arcatelle adorna di colonnette binate, in alto un cornicione ad archetti con doppia ghiera e mensole a doppio sbalzo, ricco di minuti ricami e un frego nobilmente scolpito in candido marmo.

Presenta il portale gemino medievale a sesto circolare con imposte lignee ad intagli tardo manieristici (XVI-XVII) con raffigurazioni a rilievo dei SS. Francesco, Chiara e Bernardino. Lateralmente presenta dei contrafforti aggettanti, in pietra arenaria, come nella chiese di

ruotati. Sui dadi aggettanti del timpano spezzato, popolati da figure allegoriche e putti, si staglia un secondo timpano con volute e stele intermedia con insegne mariane. Nella vela al centro della calotta spicca la figura del

Sulla facciata sono presenti mensole aggettanti sulle quali sono rappresentati, in marmo chiaro che contrasta con la pietra color grigio-ocra della muratura, forme zoomorfe, tra cui dei leoni. Tali mensole figurate sono presenti nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Dicembre 2021

10:08:02