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Frasi che contengono la parola affrescati

La volta principale. Questa immagine si riferisce alla porzione di cupola che si trova sopra la cappella maggiore. Si possono notare le nicchie e i volti dei profeti, che sono affrescati nei pennacchi

, figure volanti, paesaggi e medaglioni con al centro busti di personaggi; uno di questi ambienti ha una particolare decorazione detta a piastrelle: dopo una zoccolatura in rosso, dove sono affrescati figure femminili e amorini, inizia la decorazione con le piastrelle al cui centro sono presenti diverse raffigurazioni che si ripetono ogni quattro fasce, ossia nella prima fascia sono disegnati figure femminili e uccelli, nella seconda fiori e medaglioni, nella terza amorini e uccelli e nella quarta rose e medaglioni

che custodisce le copie in gesso di varie sculture e oggetti dei Visconti. Oltre alla presenza di calchi e frammenti scultorei provenienti dalla Certosa, si segnalano alcuni ambienti affrescati (come lo Studiolo e l'Oratorio del Priore) e dipinti di

Come detto, anche i soffitti delle navate laterali, coperte da volte a crociera in successione, sono affrescati da Tommaso Sandrino, che predispone spazi architettonici calibrati dove poter inserire i riquadri narrativi, opera invece di Camillo Rama e Antonio Gandino

. L'edificio, oltre che ad abitazione, era destinato ad uso agricolo con apposite stanze e vani per tale scopo. Gli appartamenti destinati ad uso privato della famiglia erano molto probabilmente abbelliti da pavimenti con decorazione musiva e soffitti affrescati; proprio questi ultimi elementi decorativi, come sostengono gli studi e supportati dai numerosi resti, potrebbero avere avuto il massimo splendore artistico tra il I e II secolo.

. Conserva dipinti di scuola napoletana, un organo seicentesco funzionante, un coro ligneo ed un altare maggiore con marmi policromi. Particolarmente interessanti risultano i sotterranei affrescati, destinati alla sepoltura dei frati.

policromi, disposti a figure geometriche. In asse con l'atrio ed il triclinio si trovano poi una serie di piccoli ambienti, alcuni affrescati con pannelli in rosso, altri in rosso ed arancione ed altri ancora in rosso incorniciati in nero, a cui si aggiungono le classiche decorazioni di disegni di

circondato da sei ordini di mura, l'oratorio, il pozzo, diversi saloni affrescati e un loggiato cinquecentesco. All'esterno della fortificazione si trovano alcune grotte, originariamente sede di una

, non soltanto illustrano la visione del mondo di Massimiliano I, ma sono anche, con le loro porte splendidamente incorniciate, i loro soffitti affrescati e i loro arazzi, un eccellente esempio dell'architettura di inizio Seicento. Gli ampliamenti voluti da Massimiliano furono sufficienti per i suoi successori, che fino al XIX secolo si accontentarono di effettuare solo piccole modifiche interne

Gli ambienti sepolcrali non erano gli unici luoghi affrescati in Etruria, ma sono quelli meglio conservati. Dalle prime esperienze del VII secolo a.C. l'uso di dipingere le pareti delle tombe con scene legate agli ideali della vita aristocratica, ai riti funerari e alla vita ultraterrena si diffonde manifestando l'accoglienza della lezione della

, affrescati vicino all'arcone dell'ingresso, richiama la funzione di Gravedona come nodo di traffico dei commerci provenienti e direttismo verso l'area transalpina: sono infatti i santi invocati dai viaggiatori e Santa Maria del Tiglio era probabilmente una tappa per i commercianti che si incamminavano verso la difficile via delle

Presenta una facciata sobria, in mattoni a vista, appena mossa. In passato sopra il portale era presente una lunetta, ora completamente scomparsa, al suo posto un'anonima imcorniciatura a tondino, al cui interno affrescati due angeli svolazzanti tra una scritta che ricorda i restauri del

, in vista delle nozze di un componente della famiglia, venne deciso di trasformare l'edificio in villa, realizzando quindi anche i soffitti affrescati che si possono ancora vedere. La villa, sede della biblioteca comunale, sorge all'interno di un parco all'inglese aperto al pubblico;

in marmo, con la croce di cavalieri di Santo Stefano e la corona granducale, si trova sopra al portone principale, che conduce all'interno, composto da un grande salone con un camino in pietra serena, pure con stemma mediceo, da cui si dipartono gli altri ambienti, con soffitti lignei o affrescati, e una doppia rampa di scale per il piano superiore. Due sale sono a volta, dipinte da ignoto pittore pisano nel

, mentre le pareti sono affrescate con zoccolatura nera, pannelli centrali in rosso e nero e zona superiore in bianco: in particolare, nella parte centrale delle quattro pareti erano affrescati quattro quadretti di scene

. I muri di mattoni della residenza neronaiana, in origine erano rivestiti di marmo nella loro parte inferiore, mentre in quella superiore erano affrescati. Si incontrano poi due basi di colonne e un pilastro, a testimonianza del portico che si trovava di fronte alla

Le pareti del sedile e la parte sottostante della cupola sono affrescate con disegni di architetture a illusioni di quinte prospettiche, a cui si aggiungono le decorazioni di amorini e corone. Sono affrescati vari stemmi delle famiglie sorrentine

I restauri condotti negli anni Sessanta hanno portato alla luce gli stupendi affreschi del piano nobile: quelli del salone sono quasi interamente conservati, mentre nella galleria ed in una stanza adiacente ad essa restano conservate parti di affreschi, che fanno supporre che tutti gli ambienti del piano nobile fossero affrescati.

All'interno del palazzo che si sviluppa su sei piani, esistono saloni arredati con mobili in stile ed elegantemente affrescati e decorati, tra i quali il salone degli Stemmi (dove si riunisce il Consiglio Provinciale) e il salone di Rappresentanza. Il palazzo inoltre ospitava temporaneamente alcune tele di

affrescati raccordano la cupola che presenta un apparato decorativo in stucco realizzato da Giovanni Battista Noto da Palermo. L'ambiente fu patrocinato da Vincenzo Schiavo da Monreale. Sulle pareti laterali sono presenti affreschi raffiguranti il




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Ultimo aggiornamento pagina:

30 Dicembre 2021

02:35:49