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Frasi che contengono la parola archeologi
Ai piedi del Wadi Qumran esistono alcune antiche rovine che erano considerate resti di una fortificazione romana e che non erano state prese in considerazione dagli archeologi. Dopo la scoperta del Rotolo del Mar Morto di Isaia, avvenuta nel
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dell'abitazione che la inglobava totalmente. Nel sottosuolo albanense, esplorando le cantine e le grotte, gli archeologi continuano ad effettuare sorprendenti ritrovamenti: l'archeologo albanense Giuseppe Lugli attesta decine di questi casi
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La maggior parte degli archeologi cinesi identificano la cultura di Erlitou come l'unico sito della dinastia Xia, mentre la maggior parte degli archeologi occidentali non sono convinti del nesso esistente tra la cultura Erlitou e la dinastia Xia. Come minimo il periodo Xia contrappose uno stadio evolutivo tra il tardo
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: dopo essere stata indagata e depredata di tutti gli oggetti ritenuti di valore fu lasciata interrata. Nonostante si disponesse di alcune mappe, gli archeologi non erano mai riusciti a identificare il sito esatto in cui si trovasse, fino al
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, che riaffiorarono alcuni resti di un tempio pagano, tra cui un'ara che presentava particolari raffigurazioni come teste di cervo, fiori e frutti: proprio da questo ritrovamento gli archeologi hanno attribuito il tempio al culto di
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). Attualmente si compone di un gruppo di storici, archeologi ed appassionati, in maggioranza seguaci della Tradizione Romana, che scrivono articoli, organizzano e partecipano a conferenze, eventi, e diverse iniziative di natura storica
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Secondo alcuni archeologi che scavarono il sito (C. Tronchetti, A. Bedini) le statue avevano come scopo la monumentalizzazione della necropoli. Un indizio in tal senso sarebbe fornito dalla tomba numero sei dell'area scavata dall'archeologo Carlo Tronchetti, all'interno della quale fu rinvenuto un frammento di scarto di lavorazione di uno scudo, rendendo plausibile la realizzazione in loco delle statue, che sarebbero dunque state costruite appositamente per la necropoli. In base ad alcune considerazioni circa le caratteristiche scultoree, alcuni studiosi ritengono che anche betili e modelli di nuraghe furono scolpiti appositamente per adornare la necropoli o il santuario.
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Secondo i Colloqui dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico e dell'International Committee for the Conservation of Mosaics, all'interno dello stesso progetto di restauro musivo dovrebbero essere coinvolti anche archeologi, chimici, geologi e architetti. L'approccio interdisciplinare si unisce al principio del restauro
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per cui le presunte prove sarebbero frutto di cattiva e frettolosa interpretazione sia da parte degli antropologi che non hanno mantenuto standard e rigore scientifico, sia degli antropologi-archeologi frettolosi nell'assegnare le cause delle alterazioni ossee. Infatti il cannibalismo resta uno dei grandi
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. Purtroppo gli scavi non furono condotti con metodiche rigorose e precise (non vennero registrati i luoghi dei ritrovamenti e molte tavolette furono danneggiate) e questo rese difficile agli archeologi successivi ricostruire il sistema di archiviazione e di conservazione dei documenti da parte degli scribi ittiti
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La messe di ritrovamenti nel territorio (costituiti prevalentemente da tombe con il loro corredo funerario), dovuti agli archeologi Paolo e Lorenzo Cassalbini, sembra avvalorare l'origine pre-romana dell'abitato, plausibilmente da ascriversi a popolazioni italiche piuttosto che a coloni provenienti dalla Grecia.
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(oggi Bagnoletto). Recenti indagini condotte da archeologi tedeschi, effettuate con l'ausilio di prospezioni magnetometriche, hanno individuato una basilica a tre navate, che potrebbe corrispondere a quella costantiniana, nella
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. I numerosi esemplari ritrovati dagli archeologi presentano all'esterno il calco della superficie irregolare e ruvida dello stampo, mentre all'interno sono visibili le ditate dei vasai che comprimevano l'argilla sul lato interno dello stampo e fendevano di sbieco il bordo con il pollice (di qui il nome)
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L'economia dipendeva in larga misura anche dal commercio, probabilmente facilitato dai notevoli avanzamenti tecnologici nei trasporti: il carro tirato da buoi, molto simile a quello che troviamo ora in tutta l'Asia meridionale, e il battello fluviale, con fondo piatto, forse a vela, anch'esso abbastanza simile a quelli che navigano tuttora sull'Indo. Ci sono anche indizi di una navigazione marittima: gli archeologi hanno rinvenuto a
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l'opinione che molto di quanto contenuto nel racconto biblico sia da ritenersi non storico. A sottolineare tali osservazioni sono gli stessi archeologi israeliani - molto attivi nel campo dell'archeologia biblica, anche come parte del progetto
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gli archeologi si trovavano talvolta di fronte a spazi vuoti: successivamente compresero che questi erano stati occupati da materiali organici che potevano essere corpi umani o animali, resti di oggetti in legno o piante, i quali, ricoperti dalla cenere che nel corso degli anni si era andata solidificando, avevano subito il normale processo di deterioramento, lasciando la loro impronta.
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Il giorno successivo, un gruppo di archeologi della Suffolk Archaeological Unit effettuarono uno scavo di emergenza del sito; l'intero tesoro fu scavato in un solo giorno, con la rimozione di diversi blocchi di materiale intatto per lo scavo in laboratorio,
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. Considerata la datazione e il carattere del nascondiglio, gli archeologi ritengono siano le insegne imperiali di Massenzio, nascoste in un vano segreto dai suoi seguaci per sottrarle a Costantino. Sono attualmente esposte al
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scoprirono diversi manufatti all'Harzhorn, mentre cercavano una fortezza medioevale; quando scoprirono che uno di quelli disseppelliti era un ipposandalo romano, riportarono la notizia agli archeologi della contea di
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Fino a poco tempo fa, la teoria standard tra gli archeologi era che i Clovis furono i primi abitanti delle Americhe. Il principale sostegno alla teoria era l'assenza di prove concrete riguardo a insediamenti umani pre-Clovis. Secondo la teoria generalmente accettata, i Clovis attraversarono la
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gli archeologi hanno riportato alla luce i resti, unici nel loro genere in Gran Bretagna, del circo romano, situati al di sotto l'odierna guarnigione di Colchester. La Colchester romana raggiunse il proprio massimo splendore tra il
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. Questa origine linguistica condivisa era un tempo ampiamente accettata dagli studiosi per indicare i popoli con un'origine genetica comune nell'Europa sud-occidentale, che avevano diffuso la loro cultura attraverso l'emigrazione e l'invasione. Gli archeologi hanno identificato vari tratti culturali di questi popoli, inclusi stili artistici, e hanno fatto risalire la cultura alla precedente
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un posto non distante) furono terminati, sulla collina da Tarces degli archeologi che fecero un sopralluogo ritrovarono una spada celtica. Dopo tale ritrovamento sono stati stanziati dei fondi pubblici per effettuare alcuni scavi di ricerca. Nelle fosse di
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Il viso rappresenta un'immagine standardizzata del faraone, che gli archeologi individuarono anche in altri punti della tomba, soprattutto nelle due statue di guardiani a grandezza naturale che presidiavano l'accesso alla camera funeraria
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Spesso questi gli inviavano schizzi, disegni e calchi che dovevano servire al barnabita per riuscire a classificare gli oggetti; egli fu uno dei primi archeologi italiani a sostenere l'importanza dello studio dei
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, oltre a presunte somiglianze tra la cultura nativa Mikmaq e quella cinese. Le sue dichiarazioni sono state sistematicamente respinte da un gruppo di cinque archeologi professionisti della Nova Scotia che visitarono il sito nell'estate del
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Sempre nella provincia di Quang Nam sono sopravvissuti reperti importanti dimostrando un'evoluzione nello stile rispetto alla fase artistica precedente. I famosi piedistalli scoperti dagli archeologi consistono in una base decorata con presenze di bassorilievi ritenuti i veri capolavori della
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con due archeologi svizzeri rinvennero infatti dei resti palafitticoli. Successive ricerche portarono al ritrovamento sul lago di un'altra decina di insediamenti sparsi tra gli attuali comuni di Bardello, Cazzago Brabbia e Bodio Lomnago, datati tra il
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, il maggiore della Legione straniera, William Sharman Foster, reduce delle battaglie in Europa, viene messo a comando di un battaglione di legionari destinati alla protezione di un gruppo di archeologi inviati a
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molti archeologi ritengono che fossero talismani su cui trasferire il dolore/pericolo/rischio/sfortuna che poteva impedire o nuocere ad un evento (per esempio un parto) e che venissero frantumate e gettate via una volta realizzato l'auspicio.
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di Uthumphon sarebbe stato rinnovato e trasformato in un parco storico. Dal febbraio precedente, un gruppo di archeologi thai e birmani avevano riportato alla luce in quella zona ossa e frammenti di abiti monacali. Verso fine anno fu scoperta una struttura muraria ritenuta un tempio con pietre in cui vi erano state delle inscrizioni.
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. Proprio sotto le mura di difesa della rocca, all'interno della vigna, giacciono sepolte le tracce della prima Cattedrale Vescovile, le cui fondazioni, risalenti al V-VI secolo, sono state studiate da un gruppo di archeologi nel
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, sono stati rinvenuti oggetti specificamente Chu. Una delle caratteristiche dell'arte Chu era l'uso di motivi ornamentali raffiguranti serpenti e draghi. Alcuni archeologi hanno ipotizzato che il popolo Chu potesse avere collegamenti culturali con la scomparsa
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L'Associazione continua a promuovere proposte di legge, iniziative e manifestazioni per regolamentare e tutelare la professione di archeologo e per promuovere buone pratiche di archeologia e di tutela, gestione e fruizione del patrimonio culturale. Promuove, inoltre, la ricerca, la tutela, la conoscenza, la corretta gestione e la valorizzazione del patrimonio archeologico italiano, europeo e mediterraneo. Promuove l'incontro, il dialogo e la cooperazione tra gli archeologi, in Italia e all'estero, e le rispettive associazioni e organizzazioni di categoria. Promuove anche l'avvicinamento del pubblico all'
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L'ambiente sottostante a una cappella sconsacrata, detta di San Giuseppe, ha sollevato gli interrogativi degli archeologi: sono state rinvenute mura antiche, di incerta datazione, ma che possono far pensare a una fortificazione altomedioevale, si ipotizza una torre con quattro torrette angolari
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(Tardo Harappano). Gli archeologi non hanno un parere unanime sulla data dei resti in bronzo scoperti nel villaggio di Daimabad. Sulla base delle prove circostanziali, M. N. Deshpande, S. R. Rao e S. A. Sali sono dell'opinione che questi oggetti appartengano al periodo tardo harappano. Osservando l'analisi della composizione degli elementi di questi manufatti,
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e nel quale fu raccolto il sangue del Redentore. Le ricerche del mitico reperto, giunte a buon punto in seguito alla scoperta di un'indicazione su una tavola di pietra spezzata, erano state poi interrotte dalla misteriosa sparizione di uno degli archeologi impegnati: proprio
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Elmetti di tipo Negau erano generalmente indossati dai sacerdoti al momento della deposizione di questi manufatti e questo fa supporre che furono interrati a Zenjak per motivi cerimoniali. Il villaggio di Zenjak fu di grande interesse per gli archeologi
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. La maggior parte degli archeologi ritiene Kaupang il primo insediamento urbano di un certo rilievo in Norvegia. Gli scavi e gli studi hanno dimostrato che era un centro importante per l'artigianato ed il commercio. I beni commerciati includono
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Secondo alcuni archeologi che scavarono il sito (C. Tronchetti, A. Bedini) le statue avevano come scopo la monumentalizzazione della necropoli. Un indizio in tal senso sarebbe fornito dalla tomba numero sei dell'area scavata dall'archeologo Carlo Tronchetti all'interno della quale fu rinvenuto un frammento di scarto di lavorazione di uno scudo rendendo plausibile - secondo gli studiosi - la realizzazione in loco delle statue che sarebbero state costruite appositamente per la necropoli. In base ad alcune considerazioni circa le caratteristiche scultoree, gli studiosi ritengono che anche betili e modelli di nuraghe furono scolpiti appositamente per adornare la necropoli o il santuario.
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Secondo i Colloqui dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico e dell'International Committee for the Conservation of Mosaics, all'interno dello stesso progetto di restauro musivo dovrebbero essere coinvolti anche archeologi, chimici, geologi e architetti. L'approccio interdisciplinare si unisce al principio del restauro
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l'opinione che molto di quanto contenuto nel racconto biblico sia da ritenersi non storico. A sottolineare tali osservazioni sono diversi archeologi israeliani - molto attivi nel campo dell'archeologia biblica, anche come parte del progetto
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, coperti di gioielli e deposti in sarcofagi di legno. Al tempo dell'esplorazione da parte degli archeologi (XIX e XX secolo) in alcune piramidi furono trovati resti di archi, faretre di frecce, attrezzatura per cavalli, scatole di legno, arredi, ceramiche, vetri colorati, stoviglie di metallo e molti altri artefatti che dimostravano il commercio Meroitico con Egitto e
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. Mentre gli scopi di alcuni edifici non sono chiari, gli archeologi ritengono che l'intero complesso fosse un sobborgo di Petra, la capitale dei Nabatei, destinata a ospitare visite commercianti sulla
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Nel punto in cui gli archeologi scavarono, rinvennero una tomba, collocata nella nuda terra, verso cui erano orientate altre tombe, anche pagane, che un muro di rispetto metteva in evidenza. Tale muro esterno era coperto da graffiti cristiani, in cui figuravano con grande frequenza i nomi di
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Secondo la ricostruzione degli archeologi, San Pietro era stato sepolto nella nuda terra, dentro un cimitero romano con tombe in muratura. La sua tomba, successivamente, fu attorniata da altre sepolture (sempre nella nuda terra) di altri cristiani. Tale situazione si era protratta per tutto il periodo in cui il
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fu lanciata una campagna di sensibilizzazione per salvare il teatro dal piano edilizio che prevedeva la nascita di nuovi edifici nella zona. Grazie anche a quest'iniziativa gli archeologi e gli studiosi del
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, i genitori di Bruce Wayne erano archeologi che erano in procinto di svelare una cospirazione riguardante un antico dio-pipistrello egiziano cancellato dalla storia. Furono assassinati di fronte agli occhi di Bruce a causa della loro scoperta, e Bruce divenne Batman quando fu ispirato dal cartiglio a forma di pipistrello inseguito dall'assassino.
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Successivi esami effettuati sui resti della defunta zarina da parte di archeologi ed esperti forensi sovietici hanno tuttavia confermato la presenza di residui velenosi all'interno delle sue ossa, dando credito ai sospetti del marito
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i motivi e le tecniche utilizzate come ornamento sono state uno degli elementi caratteristici delle varie culture. A volte la tipologia degli ornamento presenti su antichi edifici e manufatti viene utilizzata dagli archeologi per identificare gli abitatori di un certo territorio.
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Dopo un certo lasso di tempo i lavori ripresero, come anche le proteste degli attivisti ultraortodossi. I Neturei Karta misero i loro membri a proteggere fisicamente le tombe durante il giorno, impedendo agli operai e agli archeologi di avvicinarsi ai sepolcri. Successivamente un altro gruppo di attivisti ultraortodossi da
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Due gallerie utilizzate come catacombe cristiane anche se alcuni archeologi contestano tale utilizzo affremando che le nicchie nella pareti sono troppo piccole per ospitare dei cadaveri. Si trovano nella zona nord
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Ultimo aggiornamento pagina:
05 Gennaio 2022
19:21:47