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Frasi che contengono la parola architetti

. Il monumento fu quindi descritto da umanisti e antiquari, dettagliatamente riprodotto e studiato nei rapporti proporzionali e nelle decorazioni, infine ripreso come modello da architetti e pittori, quali

, in architettura si diffuse la passione per le rovine, tanto che numerosi architetti incominciarono a ideare i loro edifici in decadenza, ridotti in rovina dall'azione del tempo. In questa corrente si inserisce il primo progetto inglese che rientra a pieno titolo nel Neoclassicismo, ovvero il mausoleo del Principe di Galles (

. Invece, sul finire del Settecento, un certo numero di edifici classicheggianti di Mosca sono riconducibili al suddetto Giacomo Quarenghi, al quale, sulla scia di Kazakov, fecero seguito architetti quali

Gli ultimi decenni di vita di Michelangelo sono caratterizzati da un progressivo abbandono della pittura e anche della scultura, esercitata ormai solo in occasione di opere di carattere privato. Prendono consistenza invece numerosi progetti architettonici e urbanistici, che proseguono sulla strada della rottura del canone classico, anche se molti di essi vennero portati a termine in periodi seguenti da altri architetti, che non sempre rispettarono il suo disegno originale

, in coincidenza con il regno di Deva Raya I e Deva Raya II, noti per aver avuto un buon numero di musulmani all'interno dell'esercito, fra i propri giudici e fra gli architetti. L'armonia di questo scambio di idee, tuttavia, avrebbe dato solo brevi periodi di pace tra l'Impero e i suoi rivali musulmani.

-, sollevando i lati della piazza su alte gradinate, cercando di sminuire la presenza e l'importanza degli accessi delle altre strade, Brunelleschi e gli architetti venuti dopo di lui vogliono definire la piazza come un mondo perfetto in se stesso, concentrando i rapporti con il contesto urbano nel 'cannocchiale' della

normalmente dedicata ai comuni che hanno particolare attenzione alla salvaguardia della cultura architettonica. In tutto il paese le FFS hanno eretto un gran numero di fabbricati di alto valore, anche da parte di architetti di fama internazionale come

. Ma anche l'edilizia privata non fu da meno, le grandi famiglie aristocratiche e le compagnie private contattarono i migliori architetti europei per realizzare le loro dimore cittadine nel segno dello sfarzo e del lusso. Edifici come il

Secondo i Colloqui dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico e dell'International Committee for the Conservation of Mosaics, all'interno dello stesso progetto di restauro musivo dovrebbero essere coinvolti anche archeologi, chimici, geologi e architetti. L'approccio interdisciplinare si unisce al principio del restauro

. La basilica petriana, infatti, versava in uno stato assai eterogeneo: se gran parte dei progetti di Michelangelo vennero attesi, con la costruzione della cupola e di un corpo a pianta centrale, una parte considerevole della navata originale continuava a rimanere in piedi, tra l'altro in precarie condizioni di conservazione. Pertanto, la fabbrica antica venne smantellata, e si decise di mutare il prestigioso complesso michelangiolesco. Venne quindi bandito un concorso al quale vennero invitati architetti di fama:

. I requisiti sono prodotti e utilizzati da tutti i soggetti coinvolti nella produzione di software: gli utenti finali, i clienti, i product manager, il reparto vendite e marketing, gli architetti, gli

, opera di sei architetti. Gli architetti Arieh Elhanani, Arieh Sharon e Benjamin Idelson per la sala, gli architetti David Palombo e Bezalel Schatz per le due porte sud ed ovest della struttura, ed infine la fiamma eterna, opera dell'architetto Kosso Eloul

Significative furono le collaborazioni tra alcuni degli architetti novecentisti e gli artisti allora attivi a Milano. Per esempio Muzio e Sironi collaborarono in diversi allestimenti temporanei: padiglioni della

toscano. Picchiatti invece appare legato al gusto del primo Barocco romano, mentre Francesco Grimaldi faceva parte della cerchia degli architetti religiosi insieme ad altri architetti del periodo, come il

. Invece, nel secondo periodo le maestranze e gli architetti partenopei acquisirono maggiore autonomia dal punto di vista progettuale. Questo periodo si conclude con l'avvento dello scultore lombardo, naturalizzato napoletano (a quei tempi era tutto riunito nella stessa corona),

, i cui cantieri si protrassero per lungo tempo, con l'intervento di numerosi architetti. Infatti, la realizzazione ex novo degli ambienti della Certosa di San Martino richiese oltre cento anni; il primo intervento fu quello di

, probabilmente non previsto inizialmente e che ebbe comunque fortuna nell'architettura napoletana del XVIII secolo. Al completamento di San Sebastiano si avvicendarono comunque altri architetti che terminarono i lavori intorno al

) non avevano ancora quell'aura elitaria che si diffuse dalla fine del XIII secolo in poi: pittori, scultori, architetti erano lavoratori alla pari degli orefici, dei tessitori, dei cuoiai, eccetera. La distinzione canonica tra

. Questi architetti erano preoccupati dalla troppa dipendenza dagli stili storici e incoraggiavano nuove forme di espressione artistica. Essi trassero la loro esperienza dai movimenti artistici europei quali

lo stile barocco si era comunque affermato nell'isola, seppure condizionato dalla tradizione architettonica autoctona e dall'architettura classicista tardorinascimentale. Nel corso del Seicento infatti, la conoscenza diretta o indiretta dei grandi architetti barocchi di

Un secondo ostacolo per il pieno sviluppo del potenziale degli architetti siciliani fu che frequentemente essi stavano solo ricostruendo una struttura danneggiata, e dovevano quindi far coincidere i loro progetti con lo stato dei luoghi e dei manufatti o quanto ne rimaneva. La chiesa di San Giorgio a

). Tuttavia la nuova costruzione non venne isolata dal complesso retrostante in quanto gli architetti si premurarono di metterla in collegamento con le sedi preesistenti alle sue spalle tramite il cosiddetto

, quando le nuove disposizioni sanitarie vietarono le sepolture nelle chiese e nelle catacombe. Vi si trovano numerose cappelle gentilizie e monumenti funerari, come la maestosa cappella Ugo delle Favare, quella Arezzo di Celano, Notarbartolo di Castelreale, su progetto di architetti e scultori di rilievo come

promosse il riordinamento delle campagne, fece piantare uliveti, vigneti, mandorleti e frutteti, la ricostruzione e ammodernamento del Castello e la costruzione del monastero di San Benedetto e della Torre dell'Orologio. Per queste opere architettoniche si avvalse dei migliori artisti ed architetti del

ad opera di Balthasar Bathort coadiuvato da architetti e maestranze italiane. Oltre ai bastioni e alle opere di difesa, tipiche delle fortezze rinascimentali italiane, furono inseriti elementi architettonici quali motivi floreali e stemmi, stucchi, logge aperte ad archi, divenendo cosi una sicura ed elegante dimora dei principi dal

ai numerosi architetti interpellati, tra i quali il Palladio, Francesco Sansovino e il Rusconi, si pose la difficile questione strutturale, che verteva principalmente sull'angolo verso il Ponte della Paglia.

: per la costruzione della nuova ala furono interpellati architetti come Antonio Da Ponte e Zanmaria de Piombi: nonostante i due progetti non presentassero sostanziali differenze, fu scelto quello del primo, caratterizzato dalla presenza di un porticato e di un piano superiore destinato alla Sala dei Signori di Notte e alla Camera del Tormento, al quale si accedeva mediante una scala di rappresentanza.

, che si distinse sin dagli anni cinquanta per i progetti d'avanguardia realizzati nel campo dell'urbanistica e dell'architettura industriale e civile (tutti sviluppati da architetti prestigiosi). Il percorso museale si snoda lungo la via

La questione rimase tuttavia irrisolta fino all'inizio del Cinquecento, quando fu indetto un concorso per il completamento del tamburo. Al concorso presero parte diversi architetti, ognuno con propri modelli lignei:

che era da poco diventato suo marito. I coniugi Aalto trascorsero la loro luna di miele nel nord Italia. Era piuttosto comune all'epoca per i giovani architetti scandinavi andare in Italia a studiare l'

presero d'assalto la torre campanaria utilizzandola come avamposto di artiglieria contro gli spagnoli. I lavori di adeguamento, ad opera di architetti locali, previdero in questo secolo e nel XVIII rifacimenti

, mentre la gara per l'aggiudicazione delle commesse fu combattuta senza esclusione di espedienti fra i principali architetti del tempo; un ruolo di rilievo nella scelta degli artisti fu giocato anche dalla potente

Le innovazioni tecniche furono meditate, imitate, portate avanti da una serie di architetti militari che diedero vita alle due maggiori scuole nordeuropee, che rapidamente eclisseranno la fama degli italiani: la scuola fiamminga, capeggiata da

, una particolare attenzione per il carattere aggregativo che doveva mantenere la piazza e per una revisione della circolazione veicolare e degli spazi pedonali. Il vincitore, premiato da una giuria piuttosto prestigiosa presieduta da architetti e professori

, che obbligava gli architetti ad adattare l'altezza degli edifici alle dimensioni della parcella urbana. Vennero costruiti edifici ad andamento piramidale, con piani superiori progressivamente ridotti, come l'

per analizzare sul posto l'opera di Palladio. Quest'influenza si tradusse in opere quando questi architetti tornarono nei propri Paesi di origine, adattando lo stile palladiano alle differenti condizioni

, gli studi di architettura continuarono ad operare alla maniera precedente, con la presenza di compagnie private, concorsi internazionali, appalti e dispute su riviste d'architettura. Vennero spesso invitati architetti stranieri, soprattutto durante l'ultima fase di questo periodo, quando la

Molte delle soluzioni adottate dai progettisti risultano oggi di difficile lettura in quanto sono venuti a mancare sia quegli spazi di aggregazione sociale previsti nel piano del quartiere, sia quelle premesse (un ideale di vita poi completamente sconfessato) che avevano indotto i due architetti fiorentini a privilegiare, anche all'interno del singolo edificio, lo spazio per attrezzature collettive: alcune grandi superfici di impostazione lecorbuseriana (il tetto

, riguardo alle proporzioni del corpo umano: queste misure devono essere usate da tutti gli architetti per costruire non solo spazi ma anche ripiani, appoggi, accessi che siano perfettamente in accordo con le misure standard del corpo umano.

, tuttavia dopo pochi anni l'architetto fu sostituito per dar via a un periodo di continui cambiamenti di architetti e progetti: nel giro di pochi anni furono chiamati per il cantiere della cattedrale, tra gli altri, il francese

e il perugino Galeazzo Alessi furono i primi architetti a distaccarsi dalla tradizione tardorinascimentale lombarda. Al primo si devono le chiese di San Paolo Converso e di Sant'Angelo, impostate secondo il medesimo schema costruttivo a navata unica con cappelle laterali con copertura a

in una collaborazione con l'Alessi: i due architetti anticiparono nella struttura interna i canoni architettonici controriformati grazie all'impianto longitudinale con sbocco naturale verso lo spazio della cupola: la struttura interna fu paragonata da

Il progetto del Sacco parte da una matrice paradossalmente funzionalista ed addirittura ergonomica: la scienza dell'adattamento degli oggetti e degli strumenti alle esigenze del corpo umano. I tre giovani architetti torinesi affrontano il tema in termini che andavano contro le opinioni del tempo: infatti invece di progettare complicati meccanismi, pensano a una forma che si modelli sul corpo.

: tutto intorno, si moltiplicano i villini della piccola-media borghesia romana, alcuni dei quali si distinguono per estro artistico, come quelli progettati dagli architetti Giulio e Piero Degli Innocenti e Medardo Carretta Colli.

, ma si arenarono a causa di problemi politici legati soprattutto all'ubicazione del nuovo edificio. Nel frattempo entrambi gli architetti furono assassinati e i lavori furono completati sotto la supervisione di

E' una rivista che in ambito dell'architettura sacra ha avuto rilevanza internazionale. Ha coinvolto architetti e liturgisti, italiani ed esteri, sul tema del sacro. Attendo Vostre gentili considerazioni. --

veniva allargata nell'Ottocento facendo arretrare il palazzo vescovile. In quel periodo venne comunque regolarizzato il contorno ed in parte ampliato il piazzale che circonda il duomo. Sul palazzo dei canonici, rimodellato per l'occasione, furono poste due statue degli architetti della cattedrale (

nelle scienze biomediche nell'ambito scientifico generale, i risultati di Calhoun portarono anche ad un nuovo modo di pensare nei progettisti urbani e negli architetti, che cominciarono a progettare soluzioni abitative che coesistessero con le

e lo raffigura in atteggiamento benedicente del popolo, con le braccia protese in avanti. La colonna su cui poggia la statua, che consente di rendere visibile il monumento anche a lunga distanza, venne progettata dagli architetti

puntava invece su estetica e lusso: fu la prima nave ad avere a bordo tre piscine aperte, una per ogni classe (prima, cabina e turistica) e una delle prime ad avere l'aria condizionata in tutti i locali abitati, sia dei passeggeri che dell'equipaggio. Per l'arredo della nave erano stati chiamati i migliori architetti dell'epoca tra cui

(Hotel El Aurassi e il complesso Club des Pins, oltre a una serie di scuole e di quartieri residenziali; una serie di progetti che furono portati a termine dai suoi collaboratori di studio, gli architetti Giovanni Quadarella e Lucio Causa e l'ingegnere Pierluigi Borlenghi).

, incarico che gli permise non solo di seguire i lavori di una delle opere maggiori dell'Italia centrale, ma anche di essere il successore di una fitta schiera di grandi architetti che avevano preso precedentemente parte al progetto

Accanto allo studio Grant Associates, la squadra di design era composta anche da WilkinsonEyre (architetti), Atelier Ten (consulenti della progettazione ambientale) e Atelier One (ingegneri strutturali).

non furono realizzati seguendo un progetto unitario, ma ciascun ambiente fu appaltato a diversi architetti ed artisti. Nonostante la disposizione degli ambienti interni fosse identica a quella della gemella, l'arredamento delle due navi era piuttosto diverso, ed in particolare quello della

elaborato da un raggruppamento di professionisti composto dagli architetti Leonardo Germani, Stefania Franceschi, Stefano Micheli, Silvia Moretti e Samuele Sordi, che venne ammesso ai finanziamenti nell'ambito dei Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile (PIUSS).

per la progettazione dei giardini. Altri elementi furono creati da vari artisti francesi. La costruzione fu supervisionata da Raymond de Dezest, sovrintendente di Amboise, con l'aiuto di tre architetti:

fu varato un concorso promosso dal Comitato esecutivo dell'Opera della Facciata della Basilica, per la progettazione del completamento della facciata, a cui parteciparono numerosi architetti fra cui:

Con il teatro Olimpico si avvera il sogno, sino ad allora irrealizzato, di generazioni di umanisti e architetti rinascimentali: erigere in forma stabile uno degli edifici simbolo della tradizione culturale classica. Il progetto palladiano ricostruisce il

l'architettura (storia, architetti, tipologie di edifici, progettazione), l'urbanistica (storia, studio e progettazione del territorio) e l'ingegneria (storia delle costruzioni edili, materiali e tecniche costruttive)

Studenti giapponesi andarono a Bekje per apprendere l'educazione e la cultura, mentre architetti, scultori, artigiani vasai e altri immigranti provenienti da Baekje andarono in Giappone e contribuirono allo sviluppo della cultura locale, della religione e della tecnologia. Aiutarono a diffondere la scrittura con i caratteri cinesi, che in Giappone sono chiamati

Le soluzioni volumetriche adottate da Semper per le due costruzioni dell'opera di Dresda (facciata a pianta semicircolare a mo' di teatro romano e corpo centrale rialzato con tetto a due spioventi) furono apprezzate e vennero riprese anche da altri architetti. Soluzioni analoghe sono state infatti applicate a costruzioni come la

Si dice che quando dovevano essere costruiti nuovi accasermamenti e gli architetti gli chiedevano dove dovessero essere costruite le strade, egli rispondeva di attendere alcuni mesi per vedere dove passavano i soldati e quindi costruirle sul tracciato da essi utilizzato.

La scuola gestisce un programma pubblico annuale di mostre ed eventi. La Reid Gallery ha un programma curato che lavora con artisti, designer e architetti contemporanei; e lo staff e gli studenti della GSA, e fa collegamenti con il patrimonio e l'architettura della Glasgow School of Art e delle sue collezioni.

. Il numero dei morti fu comunque sorprendentemente basso; si ritiene che siano stati al massimo sedici. A pochi giorni dall'incendio vennero presentati al re tre piani per la ricostruzione di Londra, da parte degli architetti

nel sito dove sorgeva la chiesa di San Leonardo, di origini pisane. La progettazione e la direzione dei lavori di edificazione del nuovo tempio, secondo i canoni dello stile classico preferito da Filippo II, vennero affidati ai fratelli architetti Jacopo e Giorgio Palearo Fratino, di origini ticinesi, che negli stessi anni erano impegnati a Cagliari nei lavori alle mura. La chiesa, insieme al nuovo convento degli Eremitani, venne eretta tra il

Fin dai primi anni il Maggio Musicale sperimenta una stretta correlazione tra dimensione performativa e arti visive. Importanti pittori, scultori e architetti, vengono coinvolti nella progettazione di

(Ferrovie dello Stato). Gli autori dello stesso sono gli architetti Jean-Marie Duthilleul, Etienne Tricaud, Silvio d'Ascia e Agostino Magnaghi e alcuni schizzi del progetto sono visibili dal sito di AREP

nel campo della tecnologia, ne fanno anche un elemento importante per quanto riguarda il risparmio energetico e la razionalizzazione degli spazi abitativi. Le scelte di vetro, colore, forma, tipo e dimensione inserite in certi contesti sono state oggetto di studi e di grandi realizzazioni da parte di architetti di fama mondiale come

dai principi Valguarnera con interventi degli architetti Tommaso Maria Napoli, Vincenzo Fiorelli e Giovanni Del Frago. Nella composizione planimetrica si ravvisano interessanti elementi derivanti da matrici esoteriche ed alchemiche, come ad esempio nell'

L'arco venne utilizzato dagli architetti romani per marcare significativamente il ritmo degli edifici, inventando il motivo, poi divenuto simbolo dell'architettura rinascimentale, dell'arco inserito all'interno del sistema

permette di creare la giusta consistenza, grande resistenza alle intemperie ed inoltre evita che i blocchi, una volta solidificatisi, tendano a rompersi. In seguito i blocchi vengono fatti aderire tra loro con del fango per innalzare dei muri. Attualmente alcuni architetti continuano ad utilizzare muri di adobe in combinazione con il

Centro di studi storici di Ayutthaya: L'attuale edificio venne progettato da architetti thai e giapponesi, e viene utilizzato come centro studi archeologici per Ayutthaya. Contiene anche un museo ed una biblioteca di discreto livello.

Gli Omayyadi usavano lavoratori e architetti locali. Alcuni dei loro edifici non possono essere distinti da quelli del precedente regime. Tuttavia, in molti casi gli elementi orientali e occidentali sono stati combinati per dare un nuovo stile islamico distintivo. Ad esempio, le pareti del

Gran parte delle opere del Cascella, che dette avvio alla dinastia di famosi pittori e scultori-architetti, come Andrea e Pietro, Tommaso e Michele, sono conservate nella Collezione Paparella Treccia di Pescara, mentre le pitture nel Museo d'Arte Moderna del Palazzo Farnese a

Del tempio erano rimaste in piedi tre colonne del fianco destro e parte della corrispondente parete della cella. I resti e le decorazioni superstiti del tempio e del complesso forense vennero studiati e rilevati da diversi architetti

). Uno dei grandi passaggi nella storia dell'architettura occidentale si ebbe quando gli architetti di Giustiniano inventarono un tipo di transizione dolce dalla pianta quadrata di una chiesa alla cupola circolare per mezzo di

Sono inoltre da segnalare i cospicui fondi relativi all'architettura del Novecento in Toscana, frutto di lasciti dei principali architetti e ingegneri locali, tra i quali quello legato dalla famiglia dello stesso

dall'allora vescovo di Subiaco Lorenzo Salvi, con l'ausilio di monaci architetti e scultori, Presenta, interno a navata singola con copertura a capriate e altar maggiore sormontato da un baldacchino scolpito in

se ne differenziava molto negli arredamenti, curati da altri architetti ed artisti. L'arredamento e la decorazione degli ambienti di bordo non furono affidati ad un unico progettista, ma furono gestiti da diversi architetti e artisti indipendentemente tra loro. In generale l'impostazione del

-immagini) di un mondo sovraterreno composto dai numeri e dalle loro leggi. Le sue idee hanno avuto una grande influenza sull'arte post-arcaica,con gli architetti e gli scultori nella perenne ricerca di trovare la relazione matematica esatta interna alle cose materiali, un

, l'aspirazione a forme urbanistiche ideali va ad alimentare un progetto comune, utopistico e allo stesso tempo irrealizzabile, nel quale architetti e artisti del Rinascimento profusero le loro migliori forze creative, dando vita, soprattutto nel

costituisce la spina compositiva principale attorno alla quale si dislocano tutti gli edifici. Il criterio che ha guidato la strutturazione del quartiere si attua indipendentemente dalle fortissime differenze che caratterizzano gli apporti dei singoli architetti di ciascuna delle

In particolare, la cultura architettonica austriaca sembrava essere uscita dal dopoguerra particolarmente provata: molti architetti delle generazioni precedenti erano morti o si erano allontanati dall'Austria. Tra gli architetti che sono emigrati vale la pena ricordare Josef Hoffmann,

La moda della villeggiatura diede vita ad una vera e propria competizione tra le famiglie aristocratiche per realizzare sontuosi palazzi di villa che suscitarono l'ammirazione anche di illustri viaggiatori, chiamando a progettarli i migliori architetti dell'epoca, primo fra tutti il perugino

, nel comune di Sospirolo. Nello stesso anno, la SADE, diede inizio alla costruzione di una nuova sede operativa, edificando sul Rio Nuovo a Venezia, un palazzo in vetro e cemento, opera degli architetti milanesi

vengono incaricati della progettazione del cimitero e del memoriale, mentre gli architetti paesaggisti Clarke e Rapuano provvedono alla sistemazione delle aree verdi. Particolare dell'area cimiteriale. Il

. Inizialmente, la progettazione venne affidata a dei funzionari statali. Poi, una petizione degli architetti viennesi al Ministero degli Interni propose di scegliere i progettisti attraverso dei concorsi di idee. L'imperatore diede il suo assenso, raccomandando che la capitale venisse non solo ingrandita, ma anche abbellita con piazze, parchi, musei ed edifici pubblici

Verso la fine del XX secolo, gli architetti hanno realizzato nuovi costrutti matematici come la geometria frattale e la piastrellatura aperiodica per fornire interessanti e attraenti coperture per gli edifici.

verso la piazza, scandita da una quadratura mista, con un ordine architettonico di gusto classicista e specchiature ad affresco, e lo scalone, sono opera degli architetti Giovanni Battista Pellegrini e

, con il recupero delle gallerie e la costruzione dell'ingresso al museo composto da biglietteria, sale deposito e dal grande cono della sala del plastico, con allestimenti curati dallo studio Gabetti e Isola e dagli architetti Gabriella Maciocco e Leonardo Brogioni;

Arquites ha come obbiettivo la valorizzazione dell'abbondante patrimonio architettonico promosso da architetti italiani nel corso della storia della penisola iberica. Le numerose opere architettoniche, ancora oggi conservate, sono testimoni della forte presenza di creatori di origine italiana, dall'epoca romana passando per il

. La diffusione del romanico lombardo raggiunge l'apice con le maestranze campionesi, scultori e architetti provenienti dalla zona di Campione. In questo gruppo le poche figure artistiche di spicco sono

Secondo i Colloqui dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico e dell'International Committee for the Conservation of Mosaics, all'interno dello stesso progetto di restauro musivo dovrebbero essere coinvolti anche archeologi, chimici, geologi e architetti. L'approccio interdisciplinare si unisce al principio del restauro

Le vite de' pittori scultori et architetti. Dal pontificato di Gregorio XIII sino a tutto quello d'Vrbano ottauo. Le quali seguitano le vite, che fece Giorgio Vasari. Scritte da Gio. Baglione Romano, e dedicate all'eminentissimo ... Girolamo card. Colonna

, gli architetti navali incaricati di creare i piani funzionali, dovettero fare alcune alterazioni ai metodi di produzione e al progetto originale del capitano Cochrane, principalmente eliminando un altro collo di bottiglia della produzione rappresentato dai

e a Porta Portese; poeti e scrittori nella parte sud di Monteverde Vecchio e a Porta Portese; architetti nella parte ovest di Monteverde Vecchio; medici e benefattori a Monteverde Nuovo e ai Colli Portuensi; latinisti ai Colli Portuensi; matematici e fisici a Nuovo Trastevere; donne all'interno del parco di

puntava invece su estetica e lusso: fu la prima nave ad avere a bordo tre piscine aperte, una per ogni classe (prima, cabina e turistica) e una delle prime ad avere l'aria condizionata in tutti i locali abitati, sia dei passeggeri che dell'equipaggio. Per l'arredo della nave erano stati chiamati i migliori architetti dell'epoca, tra cui

, su progetto degli architetti Giancarlo Ragazzi, Giuseppe Marvelli, Antonio D'Adamo e Giulio Possa per la parte architettonica e di Enrico Hoffer per quella paesaggistica. Ragazzi e Hoffer avranno poi modo di lavorare in seguito su progetti analoghi, quali

, data di inizio dei lavori, i canonici della Collegiata inciamparono nei primi intoppi: con gli architetti per divergenze di vedute sugli elaborati tecnici della fabbrica, con i capimastri sull'andamento dei lavori, con le maestranze per questioni di compensi, persino coi ladri che li derubarono del materiale edilizio depositato nel cantiere. Infine, coi limitrofi che contestarono loro area e spazi vitali.

Il lato verso i giardini ha probabilmente mantenuto la struttura originale, con due distinti corpi di fabbrica che richiamano per vari aspetti altre strutture realizzate da architetti appartenenti all'ordine dei gesuiti.

La Piazza del Plebiscito di Napoli fu per secoli uno slargo irregolare, dove si svolgevano le feste popolari attorno alle cosiddette macchine da festa, che venivano periodicamente innalzate da grandi architetti (famose quelle di

Fra gli oggetti depositati vi erano una bandiera degli Stati Uniti; una medaglia di bronzo commemorativa dell'inaugurazione compiuta da Warren Gamaliel Harding; una placca di bronzo contenente i nomi degli architetti, dei capi-progetto, dei paesaggisti, degli ingegneri e degli appaltatori incaricati del monumento; una




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Ultimo aggiornamento pagina:

27 Novembre 2021

20:37:20